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Coi piedi per terra. 27
- Subject: Coi piedi per terra. 27
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Fri, 21 Sep 2007 10:58:12 +0200
- Importance: Normal
=================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 27 del 21 settembre 2007 In questo numero: 1. Il nostro convegno, oggi 2. Il consigliere regionale del Lazio Roberto Alagna ha presentato un'interrogazione sull'aeroporto di Viterbo 3. Arci provinciale di Viterbo: L'Arci apprezza e sostiene l'azione di informazione del comitato contro l'aeroporto 4. Moltissime voci solidali 5. Giorgio Giannini: Attraverso la mobilitazione popolare 6. Mauro Sarnari: Chi e' causa del suo mal pianga se stesso 7. Tre voti contrari all'aeroporto al consiglio comunale di Soriano 8. Filiberto Zaratti: Il tema cruciale e' la questione ambientale 9. Amedeo Tosi: Pensare in grande, agire in piccolo 10. Circolo di Viterbo del Prc: Un comunicato dell'8 luglio 2007 11. Peppe Sini: Giunse Attila alle terme 12. Peppe Sini: L'urlo di Stentore 13. Peppe Sini: Un pezzo per volta 14. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo 1. INCONTRI. IL NOSTRO CONVEGNO, OGGI Si svolge oggi, venerdi' 21 settembre, a Viterbo, presso la sala conferenze della Provincia, Palazzo Gentili, in via Saffi, con inizio alle ore 17, il convegno di studi "Un mega-aeroporto a Viterbo? No, grazie", promosso dal comitato che si oppone all'aeroporto e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo. Partecipano al convegno in qualita' di relatori: il magistrato Ferdinando Imposimato, una delle personalita' piu' illustri delle istituzioni italiane; il dottor Mauro Mocci, medico, esperto di patologie derivanti da inquinamento; la dottoressa Marinella Correggia, saggista, autrice di molti libri, esperta di temi ambientali. Invitiamo a partecipare tutte le persone interessate. 2. INIZIATIVE. IL CONSIGLIERE REGIONALE DEL LAZIO ROBERTO ALAGNA HA PRESENTATO UN'INTERROGAZIONE SULL'AEROPORTO DI VITERBO [Riportiamo il seguente comunicato (dal titolo "Il consigliere regionale del Lazio Roberto Alagna ha presentato un'interrogazione sull'aeroporto di Viterbo segnalando la nocivita' dell'opera e chiedendo l'intervento della Regione in difesa dell'ambiente e della salute dei cittadini") e il testo integrale dell'interrogazione. Roberto Alagna, laureato in giurisprudenza, bancario. Da sempre schierato a sinistra, dopo una lunga esperienza di dirigente nazionale nella Uil bancari, inizia il suo impegno politico nel 1989 come consigliere nella II circoscrizione del Comune di Roma. E' Presidente della stessa circoscrizione (Flamino- Salario-Parioli) dal 1992 al 1994; in quel periodo affronta molti problemi del territorio, primo fra tutti quello della riqualificazione del Villaggio Olimpico. Si dedica al miglioramento del rapporto tra cittadini e amministrazione pubblica, promuovendo nella sua circoscrizione il primo Ufficio Informazioni aperto al cittadino, diventato poi modello di riferimento per tutta la citta'. Nel 2001 e' eletto Consigliere Comunale del Comune di Roma, e, dopo aver presieduto la Commissione Commercio e' Presidente del Gruppo Consiliare "Lista Civica Roma per Veltroni". Ha condotto con successo, unitamente al suo Gruppo, la battaglia sul Difensore Civico di Roma istituito per tutelare il cittadino nei confronti della Pubblica Amministrazione. E' stato tra i promotori della Rete delle Liste Civiche Italiane della quale e' il Coordinatore Nazionale. E' consigliere regionale del Lazio eletto nella "Lista Civica Piero Marrazzo"] Il consigliere regionale Roberto Alagna ha presentato in data 19 settembre 2007 l'interrogazione n. 925, interrogazione regionale con richiesta di risposta scritta al Presidente della Regione Lazio, e agli Assessori all'Ambiente, ai Trasporti, alla Sanita', di cui di seguito si riproduce il testo integrale. Con l'interrogazione il consigliere regionale sollecita un intervento delle autorita' regionali condividendo le posizioni del comitato che si oppone all'aeroporto. Il consigliere regionale segnala le gravi conseguenze della realizzazione dell'opera e chiede quindi al Presidente della Giunta Regionale e agli Assessori competenti quali provvedimenti intendano prendere per la difesa del diritto alla salute dei cittadini e dei beni ambientali. Come e' noto l'opera avrebbe conseguenze assai nocive per l'ambiente e la salute dei cittadini. E' noto altresi' che e' stata fin qui totalmente elusa la Valutazione di impatto ambientale, che e' un obbligo di legge (ed anzi vi sono taluni personaggi della lobby sostenitrice del devastante mega-aeroporto che vorrebbero che non fosse effettuata affatto). Roberto Alagna, gia' capogruppo della "Lista Civica per Veltroni" al Comune di Roma, e' consigliere regionale del Lazio eletto nella "Lista Civica Piero Marrazzo". * "Interrogazione urgente del consigliere regionale del Lazio Roberto Alagna Premesso che fonti di stampa riferiscono da tempo del progetto di realizzare a Viterbo il terzo scalo aereo del Lazio per voli low cost finalizzati al turismo verso Roma; Che lo scalo sorgerebbe proprio nella zona termale della citta' con gravi ed evidenti ripercussioni su un bene di grande valore ambientale, storico e sociale per il territorio e per i cittadini; Considerato che a Viterbo si e' costituito, anche con il sostegno di numerose personalita' del mondo scientifico, un comitato di cittadini che si oppone alla realizzazione dell'impianto; Che sulla base di indagini e studi effettuati il comitato ha evidenziato gli aspetti negativi che la realizzazione dell'aeroporto provocherebbe, sotto il profilo in particolare dell'inquinamento ambientale; Considerato che l'area di Viterbo avrebbe bisogno del miglioramento della rete ferroviaria e di collegamento con Roma, Orte e Civitavecchia e piu' in generale di infrastrutture coerenti con la difesa e la valorizzazione del territorio; Ritenuto che tale scelta non risulterebbe quindi di alcuna utilita' sotto il profilo del collegamento con la Capitale; interroga Il Presidente della Giunta Regionale e gli Assessori competenti per conoscere: - se siano state effettuate le valutazioni di impatto ambientale; - quali provvedimenti intendano prendere per la difesa del diritto alla salute dei cittadini e dei beni ambientali; - quali impegni assumeranno per promuovere e sostenere un modello di mobilita' adeguato e coerente per Viterbo, e quali provvedimenti adotteranno per il potenziamento della rete ferroviaria primaria esigenza del territorio in questione. Roberto Alagna". 3. SOLIDARIETA'. ARCI PROVINCIALE DI VITERBO: L'ARCI APPREZZA E SOSTIENE L'AZIONE DI INFORMAZIONE DEL COMITATO CONTRO L'AEROPORTO [Dalla NewsLetter n. 30 del 20 settembre 2007 del comitato provinciale di Viterbo dell'Arci (per contatti: viterbo at arci.it) riprendiamo il seguente comunicato. L'Arci e' la piu' grande associazione culturale e ricreativa democratica in Italia] L'Arci Comitato Provinciale di Viterbo interviene sull'eventuale realizzazione dello scalo aeroportuale a Viterbo evidenziando un problema di metodo ormai radicato e diffuso nell'agire politico-amministrativo nel nostro territorio. L'azione di pressione politica e mediatica sull'aeroporto a Viterbo non lascia spazio al confronto e alla liberta' di opinare. La questione viene affrontata come uno spartiacque tra chi vuole lo sviluppo e chi lo respinge. Non e' cosi'. L'aeroporto a Viterbo non puo' essere un tabu', bensi' un importante tema su cui discutere e riflettere collegialmente, attraverso un confronto pubblico e partecipato che affronti sia le possibilita' di sviluppo sia l'impatto ambientale di una scelta del genere. Per questo sarebbe importante che, al contrario di quanto fatto sinora, la discussione venisse affrontata nelle sedi comunali in modo obiettivo, compiuto, includendo la cittadinanza all'interno della discussione. Non puo' essere una scelta delle lobby economiche o partitiche, ma dovrebbe essere incardinato almeno in una idea di sviluppo, in una pianificazione che riesca a rendere chiaro quali siano gli obiettivi che le amministrazioni territoriali vorrebbero conseguire. Ed invece sembra l'ancora di salvataggio. L'Arci crede che lo sviluppo della Tuscia non puo' essere appeso all'aeroporto, ma deve passare per la valorizzazione del territorio, per l'implementazione di flussi turistico-economici sostenibili, per la realizzazione e l'ammodernamento di infrastrutture strategiche per il territorio indipendenti dalla costruzione di un aeroporto a Viterbo. La Tuscia non puo' dipendere dalle sorti di una decisione del genere che assimila Viterbo ad una costola di Roma, ad uno scalo della capitale da frequentare solo per il check in. L'impatto ambientale dell'aeroporto sul territorio non e' stato calcolato, ma non e' difficile pensare che si attuera' un vero e proprio stravolgimento degli equilbri ambientali, parallelamente ad un aumento sostanziale dell'inquinamento aereo e acustico. L'Arci apprezza l'azione di informazione che il Comitato contro l'aeroporto di Viterbo sta realizzando rimediando ad una disinformazione imperante e si impegna a diffondere e promuovere, in tutte le sedi, la discussione sui temi legati all'aeroporto. L'Arci invita i cittadini a partecipare al convegno del 21 settembre indetto dal Comitato contro l'aeroporto che, proprio perche' e' impegnato nell'allargare e rendere pubblica la decisione e la scelta in questione, riceve il sostegno della nostra associazione. 4. DOCUMENTAZIONE. MOLTISSIME VOCI SOLIDALI Dal mondo della scienza, della cultura, della vita civile moltissime voci si oppongono all'aeroporto di Viterbo. All'appello promosso dal comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo (e per la difesa della salute della popolazione, per la difesa dell'ambiente a livello locale e globale, per la difesa dei beni ambientali e culturali e delle vocazioni produttive del territorio, per il potenziamento della ferrovia, per la democrazia, per i diritti umani di tutti gli esseri umani comprese le generazioni future) hanno espresso attenzione, adesione, solidarieta' da tutta Italia molte voci della scienza, della cultura, della vita civile, delle rappresentanze istituzionali, e tra esse alcune delle personalita' piu' illustri della cultura e dell'impegno civile del nostro paese. Tra le quali le seguenti. Il magistrato Ferdinando Imposimato. Scienziati come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Marcello Cini, Giorgio Cortellessa, Giorgio Nebbia. Altri cattedratici universitari come Rocco Altieri, Anna Bravo, Andrea Canevaro, Andrea Cozzo, Giovanna Fiume, Domenico Jervolino, Fulvio Cesare Manara, Raffaele Mantegazza, Arnaldo Nesti, Luigi Piccioni, Giuliano Pontara, Elena Pulcini, Claudio Riolo, Annamaria Rivera, Sergio Tanzarella, Silvia Vegetti Finzi. Scrittrici e saggiste come Dacia Maraini, Lea Melandri. Intellettuali come Maria D'Asaro, Franco Barbero, Valeria Borgia, Augusto Cavadi, Chiara Cavallaro, Giancarla Codrignani, Paola Del Zoppo, Francesco De Notaris, Maria G. Di Rienzo, Daniele Gallo, Pupa Garribba, Giorgio Giannini, Angela Giuffrida, Letizia Lanza, Elena Liotta, Paola Mancinelli, Attilio Mangano, Enzo Mazzi, Sara Michieletto, Elena Monguzzi, Daniela Musumeci, Diana Napoli, Nadia Neri, Helene Paraskeva', Sergio Paronetto, Francesco Pistolato, Enrico Peyretti, Tiziana Plebani, Giovanna Providenti, Elio Rindone, Brunetto Salvarani, Bruno Segre, Paola Sessa, Renato Solmi, Giuseppe Tacconi. Personalita' della vita civile e dell'impegno sociale ed educativo come Normanna Albertini, Giacomo Alessandroni, Alessandro Ambrosin, Luciano Benini, Norma Bertullacelli, Carla Biavati, Liliana Boranga, Adriana Bottini, Elena Buccoliero, Paolo Buffoni, Giuseppe Burgio, Elisabetta Caravati, Tiziano Cardosi, Giovanni Colombo, Marinella Correggia, Leila Lisa D'Angelo, Riccardo Dello Sbarba, Emilio De Paolis, Gabriele De Veris, Osvaldo Ercoli, Giuliano Falco, Carlo Ferraris, Agnese Ginocchio, Dario Giocondi, Carlo Gubitosa, Pasquale Iannamorelli, Floriana Lipparini, Francesco Lo Cascio, Daniele Lugli, Luigi Malabarba, Giovanni Mandorino, Nello Margiotta, Carla Mariani, Gian Marco Martignoni, Luca Martinelli, Raffaella Mendolia, Michele Meomartino, Carmine Miccoli, Maddalena Micotti, Luisa Mondo, Adriano Moratto, Beppe Pavan, Paola Pavese, Strato Petrucci, Enzo Piffer, Luciano Polverari, Anna Puglisi, Piercarlo Racca, Fabio Ragaini, Silvana Sacchi, Luca Salvi, Antonia Sani, Umberto Santino, Giovanni Sarubbi, Eugenio Scardaccione, Anna Schgraffer, Silvano Tartarini, Amedeo Tosi, Mao Valpiana, Claudio Vedovelli, Marcello Vigli, Giulio Vittorangeli. Il sottosegretario Paolo Cento. I parlamentari europei Vittorio Agnoletto, Vincenzo Aita, Giovanni Berlinguer, Giusto Catania, Giulietto Chiesa, Claudio Fava, Monica Frassoni, Sepp Kusstatscher, Roberto Musacchio, Pasqualina Napoletano. I senatori e deputati al parlamento italiano Maurizio Acerbo, Paolo Cacciari, Giovanna Capelli, Haidi Giuliani, Lidia Menapace, Gianpaolo Silvestri, Gino Sperandio, Tiziana Valpiana. I consiglieri regionali del Lazio Roberto Alagna, Anna Pizzo. Numerosissime persone del viterbese, tra cui autorevoli figure delle istituzioni e della vita civile. Questo elenco e' ovviamente parziale e provvisorio, ci scusiamo con le molte personalita' che ci hanno gia' comunicato la loro attenzione, solidarieta' ed adesione ed i cui nomi non abbiamo ancora avuto modo di inserire. 5. SOLIDARIETA'. GIORGIO GIANNINI: ATTRAVERSO LA MOBILITAZIONE POPOLARE [Ringraziamo Giorgio Giannini (per contatti: giannini2000 at libero.it) per questo intervento. Giorgio Giannini, nato a Roma nel 1949, docente di discipline giuridiche, storico della Resistenza e della nonviolenza, impegnato in vari centri studi e movimenti per la pace e i diritti umani. Opere di Giorgio Giannini: segnaliamo almeno L'obiezione di coscienza, Satyagraha, Torino 1985; L'obiezione di coscienza al servizio militare. Saggio storico-giuridico, Edizioni Dehoniane, Napoli 1987; (a cura di), La lotta nonarmata nella Resistenza, Centro Studi Difesa Civile, Roma 1993; (a cura di), La Resistenza nonarmata, Sinnos, Roma 1995; (a cura di), L'opposizione popolare al fascismo, Qualevita, Torre dei Nolfi (Aq) 1996; Il giorno della memoria. Per non dimenticare, Edizioni Associate, Roma 2005] Aderisco all'appello contro la realizzazione dell'aereoporto di Viterbo e ne condivido pienamente tutti i punti. Confido che il comitato riesca, attraverso la mobilitazione popolare, a non far costruire l'aereoporto e nel contempo a far realizzare, in tempi brevi, il potenziamento dei collegamenti su ferro tra Viterbo, Roma e Civitavecchia. Confido anche che la mobilitazione popolare riesca ad ottenere la riduzione dei voli da Ciampino. 6. RIFLESSIONE. MAURO SARNARI: CHI E' CAUSA DEL SUO MAL PIANGA SE STESSO [Ringraziamo Mauro Sarnari per questo intervento. Mauro Sarnari, per decenni apprezzato docente nelle scuole del viterbese, e' stato protagonista di rilevanti esperienze educative sia con i giovani e giovanissimi che con gli adulti, e uno dei protagonisti di importanti iniziative socioculturali e di non dimenticate testimonianze di impegno civile; e' tra gli animatori del comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per una riduzione del trasporto aereo] Lo dico a tutti, con cauta insistenza, A chi pe' sordi o pe' poca pazienza, Senza guarda' Ciampino e Marpenza, Danna Viterbo alla stessa esperienza; A chi ce vole fa' 'n bell'aeroporto Pe porta' lo sviluppo qui 'n campagna, Senza bada' ar vecchio che se lagna E a tanta gente che lo vede storto: E siccome e' convinto e ciaribatte, Meravijato de chi e' contrario Come si fosse 'scito de binario, Cominciamo a elenca' le malefatte Li love coste 'un vanno ad acqua fresca: Pe' sfiata' mejo, vanno a cherosene, Ma quanno che ce n'hai le balle piene C'e' chi la spina a stacca' ce riesca? Sto cherosene, poi, sai chi lo paga? E ve lo vojo di', perch'e' na piaga: Semina cancro come fusse gnente E lo pagamo noi, noi brava gente! Lo paghi pure tu, quanno nun voli, Lo paghi pure tu se pur non voi: Te lo piji cosi' come lo fanno: Piji lo scorno e piji pure er danno. A st'aeroporto, na vorta deciso, Si nun te va perche' te senti male O pe l'aereo che scenne e che sale, Che notte e giorno de rabbia t'ha ucciso, Nun crede che poi di' 'mo' te ne vai': 'O' sviluppo e' sviluppo e tanto basta': Chi se ne frega de donne e bambini, E questo e' il servizio per noi cittadini! E quanno a sera poi tu te ne stai Davanti a la tv co 'n ber firmetto, Magari a sonnecchia' steso sur letto, 'Gni quarto d'ora, la mano ce metto, Te sentirai sveja' da sto viavai E la notte, spero tu non pensi Che 'sti voli saranno meno densi: Da santa Barbara a santa Lucia, Fin a Villanova e all'Universita', Fra Terme di pace e d'amenita', Nun so quali santi tu possa prega'. Senza sape' che e' da cretino, o via, Senti' 'sti voli sopra casa mia; Mentre, arivato er beinghe, de ber bello, Chiude le sbarre er passaggio al livello. Sembra che scherzo e invece e' perdavero: Ce se porteno via salute e pace Senza vole' sape' si a noi ce piace. Beh, vulite sape' quello che spero? De nun paga' la tassa ar cherosene, Nun fa pe' st'aeroporto tante scene Pe' chi ce fara' sordi a mani piene, E... che l'ossigeno ce scorra nelle vene; Che non c'infettino peggio della lue Co sta dose pesante de ci o due. Famose senti', famelo adesso: O... chi e' causa del suo mal pianga se stesso. 7. DOCUMENTAZIONE. TRE VOTI CONTRARI ALL'AEROPORTO AL CONSIGLIO COMUNALE DI SORIANO [Riproponiamo il seguente comunicato stampa dal titolo "Al consiglio comunale di Soriano tre voti contro l'aeroporto" e dal sommario "Due assessori ed un terzo consigliere votano in difesa del diritto alla salute, in difesa dell'ambiente, dei beni storici e delle vocazioni produttive del territorio, in difesa della legalita', in difesa del viterbese dall'aggressione di un'opera devastante" gia' apparso nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino"] Nella seduta del consiglio comunale di Soriano nel Cimino svoltasi il 18 settembre 2007 la mozione a favore dell'aeroporto ha ricevuto tre voti contrari. Ben due assessori hanno espresso la loro contrarieta' all'opera. Cresce pertanto negli enti locali del viterbese una opposizione netta ed argomentata al distruttivo progetto del mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma. * Cresce l'opposizione a un'opera che danneggia gravemente la salute dei cittadini residenti nell'area investita dall'inquinamento atmosferico provocato dall'emissione delle polveri sottili; cresce l'opposizione a un'opera che danneggia gravemente la salute e il benessere dei cittadini con il fortissimo inquinamento acustico che colpira' migliaia e migliaia di abitanti del capoluogo e delle aree limitrofe; cresce l'opposizione a un'opera che danneggia rilevanti beni ambientali e culturali, come l'area termale del Bulicame; cresce l'opposizione a un'opera che danneggia l'economia viterbese, i suoi beni naturalistici e storico-culturali, le sue vocazioni produttive e le sue risorse peculiari, ed in particolare lo sviluppo del termalismo. Il mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per Roma e' un'opera devastante che non solo non risolvera' affatto i problemi di mobilita' nel viterbese e dei viterbesi, ma li aggravera' ulteriormente. Mentre Viterbo ha bisogno di un potenziamento delle ferrovie, si intende continuare a sperperare ingenti risorse pubbliche per un'opera che danneggia la generalita' della popolazione ed e' a vantaggio unicamente di una ristrettissima cerchia politico-affaristica. Il mega-aeroporto e' un'ennesima servitu' che verra' a gravare assai negativamente sul nostro territorio. Il mega-aeroporto e' un'opera del tutto priva della Valutazione d'impatto ambientale prevista dalla legge. * Dopo ll consiglio comunale di Bassano Romano, anche a Soriano si e' manifestata quindi una solida ed argomentata opposizione (sostenuta anche dalla inconfutabile documentazione messa a disposizione dei consiglieri dal comitato che si oppone all'aeroporto e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo), con tre voti contrari tra cui quelli di ben due assessori. E' una opposizione che si estendera' presto in tutti gli enti locali, come gia' sta crescendo nella popolazione, man mano che si diffonde una corretta informazione sulle nocive, devastanti conseguenze del mega-aeroporto per il territorio e la popolazione dell'alto Lazio. * Sono sempre piu' numerose le voci contrarie a questa devastante opera, e sta crescendo rapidamente la sensibilizzazione promossa dal comitato che si oppone all'aeroporto e si avvale del sostegno di illustri scienziati come Angelo Baracca, Giorgio Cortellessa, Marcello Cini, Giorgio Nebbia, del pronunciamento di dieci parlamentari europei rappresentativi dell'intero arco delle forze progressiste, di numerosi senatori, deputati, consiglieri regionali, illustri personalita' della cultura e della vita civile che hanno aderito all'appello contro il mega-aeroporto. Diviene sempre piu' chiaro che e' necessario ridurre e non aumentare il trasporto aereo, se si vuole cercare di intervenire per fermare il surriscaldamento del clima che costituisce oggi la principale emergenza ambientale planetaria; diviene sempre piu' chiaro che occorre contrastare manovre speculative di ristrette cerchie politico-affaristiche che danneggiano tutti; diviene sempre piu' chiaro che bisogna difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani. 8. RASSEGNA STAMPA. FILIBERTO ZARATTI: IL TEMA CRUCIALE E' LA QUESTIONE AMBIENTALE [Riproponiamo il seguente comunicato dell'assessore regionale all'ambiente del Lazio del 18 settembre 2007 estratto dal sito www.viterbocitta.it e gia' apparso nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino". Filiberto Zaratti e' assessore all'Ambiente della Regione Lazio] "Il dibattito cui assistiamo sulla questione del terzo aeroporto nel Lazio sta assumendo sempre piu' I contorni di una disputa che sa di provincialismo". Lo dichiara in una nota Filiberto Zaratti, assessore all'Ambiente della Regione Lazio. "La questione relativa all'individuazione di un nuovo scalo dove dirottare il volume dell'attuale e insostenibile traffico aereo che ricade sull'aeroporto Pastine di Ciampino - spiega Zaratti - non puo' essere condotta unicamente sulla base di campanilismi, ne' seguendo logiche determinate unicamente da ragioni economiche e logistiche. Cosi' facendo, pur di non scontentare nessuno, si arriva addirittura a parlare di un quarto scalo". "Il tema cruciale che nessuno sembra voglia affrontare - dice Zaratti - e' come risolvere la questione ambientale che si e' creata a Ciampino con l'aumento dei livelli di inquinamento acustico e atmosferico, delocalizzando il traffico low cost senza che la realizzazione di un nuovo aeroporto riproduca un'analoga emergenza ambientale". "Per questo - conclude Zaratti - la Regione al di la' delle scelte operate da Enac e Enav ha il dovere di pianificare il settore del trasporto aereo valutando le vocazioni e le compatibilita' ambientali dei territori e piu' in generale il contributo che questa modalita' di trasporto produce nelle emissioni di anidride carbonica". 9. RIFLESSIONE. AMEDEO TOSI: PENSARE IN GRANDE, AGIRE IN PICCOLO [Riproponiamo questo intervento di Amedeo Tosi (per contatti: redazione at grillonews.it) gia' apparso nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino". Amedeo Tosi, amico della nonviolenza, giornalista pubblicista veronese, e' direttore del sito www.grillonews.it e dell'omonima newsletter che promuove la partecipazione dei lettori agli eventi sociali, culturali e per la pace organizzati, in particolare, nelle province di Verona e Vicenza] "Pensare in grande, agire in piccolo" e' lo slogan che gli studenti di una scuola media hanno coniato per presentare il progetto di educazione ambientale portato avanti nel corso dell'anno scolastico. Interessante il fatto che dopo aver approfondito le problematiche legate all'inquinamento dell'aria, hanno voluto conoscere, mediante un'indagine, quali mezzi di trasporto si utilizzano per gli spostamenti casa-scuola. La risposta all'indagine puo' darla ognuno di noi guardandosi attorno. Ma la sintesi dello spirito con cui i ragazzi hanno lavorato puo' dar ali ad altre riflessioni. "Pensare in grande, cioe' conoscere gli enormi problemi che riguardano tutta l'umanita' ed il pianeta, ma Agire in piccolo, ovvero controllare e cambiare i nostri comportamenti quotidiani": da questo concetto si potrebbe arrivare senza difficolta' a scoprire che importanti risparmi di energia possono essere realizzati anche nel settore dei trasporti, che attualmente assorbe un terzo dell'energia finale complessiva prodotta. Questa premessa, legata quanto mai alla quotidianita', da un lato mi rinfranca perche' conferma che migliaia di piccoli gruppi scolastici, associativi, di persone reali, studiano, si interrogano, si educano nei confronti dei problemi ambientali, economici, delle buone pratiche di vita. E dall'altro lato mi preoccupa il fatto che questa loro "energia" spesa per una vitale causa possa essere scarsamente tenuta in considerazione da coloro che amministrano i beni comuni. * Come non essere preoccupati, dunque, dei "gravi danni alla salute della popolazione che vive a Viterbo e nei dintorni", che da mesi si sono attivati per scongiurare la costruzione di un aeroporto nella loro citta'? I motivi sono molti, e qualunque studente potrebbe elencarli: l'inquinamento dell'aria causa gravi malattie; l'inquinamento acustico fa male; il trasporto aereo porta al surriscaldamento del clima e danneggia gravemente l'ambiente e la biosfera; il trasporto aereo porta con se' sprechi, perche' e' antieconomico: consuma piu' energia di ogni altro mezzo di trasporto. L'analisi che il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo ha tracciato va piu' in profondita e ci ricorda che tale tipologia di trasporto "e' fortemente sovvenzionata sia da finanziamenti pubblici sia da esenzioni ed agevolazioni fiscali". Quindi si arriva al paradosso che "la maggior parte dei costi del trasporto aereo li pagano i cittadini che non lo usano" esso "danneggia l'ambiente e sottrae risorse pubbliche. Cio' non aiuta le economie locali ma le impoverisce". Ed ancora: "L'occupazione nel settore e' limitata, spesso precaria, e le compagnie hanno spesso condotte gravemente antisindacali". * Se gli studenti della scuola media avessero a disposizione piste ciclabili, pedibus, marciapiedi sicuri e regole che mettono in pratica quanto emerge dalle riflessioni e dagli studi svolti in classe, sarebbero maggiormente soddisfatti della propria qualita' della vita. Se i viterbesi potessero disporre di una rete ferroviaria migliore e di migliori collegamenti con la capitale, con Orte e con Civitavecchia, di una "mobilita' coerente con la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e delle vocazioni produttive locali", sarebbero piu' felici. Coloro che amministrano i beni comuni a Viterbo come a Vicenza e in ogni paese e citta' d'Italia dovrebbero "pensare in grande, agire in piccolo" invece del contrario. Dovrebbero lavorare per il rispettato del diritto alla salute, alla sicurezza ambientale, alla vivibilita' nel proprio paese; dovrebbero lavorare per i propri cittadini. E non per sprecare energie e risorse, per curare gli interessi di pochi privilegiati. Aderisco pertanto all'appello lanciato dal comitato che a Viterbo e' impegnato a scongiurare la creazione della dannosa opera. 10. DOCUMENTAZIONE. CIRCOLO DI VITERBO DEL PRC: UN COMUNICATO DELL'8 LUGLIO 2007 [Riportiamo il seguente comunicato del circolo di Viterbo del Prc dell'8 luglio 2007] Riconosciamo a Peppe Sini il merito di aver rotto, con un suo recente intervento, quel muro di unanime consenso che finora ha sostenuto, con qualche parziale eccezione, il progetto di un aeroporto civile nella nostra citta'. Con l'intento di contribuire ad un ampio dibattito sulla questione, vogliamo aggiungere alcune nostre considerazioni. A Viterbo non ce' ancora alcuna protesta popolare, alcun movimento contro la realizzazione di questa opera come, ad esempio, quello dei cittadini di Vicenza contro la nuova base americana o dei residenti di Blera e del "Forum Etruria" contro il megaripetitore di Rai Way. Anzi sembra che proprio tutti siano favorevoli alla realizzazione di una sorta di "Ciampino della Tuscia". * Forse e' giunto il momento in cui singoli cittadini, intellettuali, formazioni politiche e associazioni, contrari all'aeroporto, dicano la loro o tacciano per sempre. Per parte nostra, tentiamo di produrre una corretta "controinformazione" che evidenzi i lati negativi dell'opera in questione. Gli aerei civili in Europa emettono il 3% delle emissioni di gas a effetto serra. Nessun altro settore produttivo e' responsabile, da solo, di una percentuale cosi' alta. Una situazione aggravata dal fatto che, dal 1990 ad oggi, le emissioni inquinanti degli aerei sono aumentate di quasi il 90%. Per dare un'idea delle dimensioni del problema, si pensi che per il volo di andata e ritorno tra Londra e New York di una sola persona, si generano emissioni paragonabili a quelle necessarie per riscaldare l'abitazione di una famiglia europea media per un anno. Il Comune di Ciampino ha attualmente un record: la piu' alta spesa pro-capite di farmaci antitumorali su scala nazionale. Cosi' come la percentuale di asma tra i bambini e' molto piu' alta della media italiana. Questi dati confermano quanto previsto dallo studio dell'Oms sulla mortalita' causata dalle polveri sottili. Non solo. L'inquinamento acustico prodotto da un aereo di una compagnia "low cost" supera i 100 decibel contro il decreto ministeriale 31 ottobre 1997 sugli "intorni aeroportuali" che prevede che nella cosiddetta zona A, in cui e' ammesso l'uso residenziale, non si possano superare i 65 decibel. Siamo davvero sicuri che da una tale "grande opera", in cui pochi traggono profitto dal lavoro di molti, si possa innescare un circolo virtuoso e salvifico per l'economia della Tuscia? Al contrario, un territorio ricco di bellezze naturali, artistiche e termali come il nostro, non dovrebbe essere valorizzato attraverso un diverso circuito economico? 11. RIFLESSIONE. PEPPE SINI: GIUNSE ATTILA ALLE TERME [Riproponiamo il seguente intervento gia' pubblicato nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino"] Venne Attila alle terme. Venne e disse: facciamo un bell'aeroporto, e le mie orde chiamiamole turisti low cost. E dovo oggi e' il cuore della storia e dell'identita' di Viterbo, facciamone un non-luogo. Dove oggi la gente viene a curarsi, spandiamo le polveri sottili che l'avveleni per sempre. E dove oggi vi e' una citta' e la sua storia facciamo rombare ossessivi e sempiterni questi nuovi tamburi di guerra che dall'alto neghino ogni riposo, ogni parola sussurrata o lieve detta, ogni armonia di musica. E dove oggi vigono le leggi, di esse facciamone strame, e a chi parla di valutazione d'impatto ambientale sghignazziamogli in faccia, e a chi parla di diritto alla salute sghignazziamogli in faccia, e a chi parla di beni culturali e ambientali sghignazziamogli in faccia, e a chi vuol difendere la biosfera dall'effetto serra un colpo si somministri di scimitarra. Una nuova servitu' qui insediamo, e una devastazione senza scampo. Venne Attila alle terme. 12. RIFLESSIONE. PEPPE SINI: L'URLO DI STENTORE [Riproponiamo il seguente intervento gia' pubblicato nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino"] Disegno il seguente scenario, dichiaro il pericolo che incombe. Nella speranza che resti solo un incubo che non riesca a irrompere nel mondo, nella speranza che non prevalga il sonno della ragione. E' della mia citta' che parlo, e guardando all'umanita' di ciascuna persona, all'umanita' intera. * Cosi' decisero che su questi quartieri di migliaia e migliaia di abitanti calassero al ritmo di uno ogni quarto d'ora i carri volanti della giuliva barbarie della razza padrona. Cosi decisero che per tre minuti ogni quarto d'ora il loro frastuono recasse timore e tremore alle migliaia e migliaia di miseri terricoli della provinciale cittadina; di gran lunga superando e vieppiu' degradando quell'uso che della Cavalcata delle Valchirie faceva il folle e guascone ufficiale surfista di Apocalypse Now. Cosi' decisero che le migliaia e migliaia di abitanti di quella ridente borgata ogni dodici minuti interrompessero ogni loro attivita' verbale e uditiva - o anche il mero riposo, il palpitante godimento del silenzio. Cosi' decisero che tutti dovessero tacere, ed essere ridotti a impotente sordita'. A meno che non avessero voce efficiente ad emulare l'urlo di quell'antico Stentore. * Realizzare a Viterbo l'aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" diretto a Roma, nell'area termale che ne verrebbe devastata, ed infliggendo a migliaia e migliaia di abitanti della citta' un inquinamento acustico immedicabile: quale follia, quale crudelta'. Ridurre occorre il trasporto aereo, restituire occorre salute e vivibilita' agli abitanti di Ciampino, impedire occorre lo scempio di un terzo polo aeroportuale nel Lazio. Occorre invece sostenere il trasporto ferroviario, il turismo lento, intelligente e responsabile; occorre difendere e valorizzare i beni culturali e ambientali, le vocazioni produttive dei territori; occorre difendere e promuovere il diritto di tutti alla salute e al benessere; occorre difendere e custodire l'unica Terra che abbiamo. 13. RIFLESSIONE. PEPPE SINI: UN PEZZO PER VOLTA [Riproponiamo il seguente intervento gia' pubblicato nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino"] Zitti zitti, un pezzo per volta, certuni forse pensano di poter fare un mega-aeroporto per voli low cost a Viterbo eludendo le norme sulla Valutazione d'impatto ambientale. Cosi' come certi regimi, non potendo acquistare armi perche' colpiti da embargo internazionale in quanto violatori dei diritti umani, acquistano quelle stesse armi un pezzo per volta, poi li montano insieme, et voila: hanno l'arma che tutte le industrie giurano di non aver venduto loro... Se questo fosse il disegno, lo diciamo fin d'ora ai turlupinatori di turno: che nessuno pensi di poter infrangere le leggi e farla franca. * Ma tu ci pensi tutti i giorni a questa storia? Tutte le notti anche. E come potrei non pensarci? Di questa citta' in cui vivo intendono devastare il bene piu' grande, naturale e storico, economico e sociale: la zona termale del Bulicame. Intendono aggredire la salute e il benessere di migliaia e migliaia di persone imponendo un inquinamento atmosferico e un inquinamento acustico cosi' massiccio che finira' per sempre ogni serenita' e riposo per interi popolosi quartieri (e - sia detto en passant - si abbattera' catastroficamente il valore degli immobili e degli esercizi). Intendono insomma danneggiare l'economia e la societa' e l'ambiente e i beni culturali e le vocazioni produttive del territorio. E tutto cio' a vantaggio di speculatori internazionali come certe compagnie aeree munificamente foraggiate con valanghe di soldi pubblici sottratti ad altre e ben piu' giuste e necessarie e doverose destinazioni (la sanita', l'assistenza per tutti i cittadini); speculatori internazionali che stanno contribuendo in misura rilevantissima all'effetto serra che minaccia l'intera biosfera, la civilta' umana, le generazioni future. E tutto cio' per fare un mega-aeroporto per il frenetico consumistico alienato turismo "mordi e fuggi" verso Roma: col bel risultato che arrivati a Viterbo e scesi dall'aereo i turisti da corsa scopriranno che li attendono come minimo altre due ore due di viaggio terrestre verso la capitale all'andata e altrettante al ritorno, e che se avessero preso il treno da qualunque capitale europea sarebbero arrivati a Roma prima e meglio... Una follia, insomma: ma naturalmente c'e' del metodo in questa follia, e degli interessi. Interessi nemici al pubblico bene, interessi che vanno smascherati e contrastati. Con la forza della verita'. E col rigore delle leggi. 14. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI VITERBO Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it =================== COI PIEDI PER TERRA =================== Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 27 del 21 settembre 2007 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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