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Voci e volti della nonviolenza. 99
- Subject: Voci e volti della nonviolenza. 99
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Tue, 11 Sep 2007 11:26:50 +0200
- Importance: Normal
============================== VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA ============================== Supplemento settimanale del martedi' de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 99 dell'11 settembre 2007 In questo numero: 1. Andrea Cozzo: Un altro modello di sviluppo 2. Fulvio Cesare Manara: Se vuoi muoverti 3. Sara Michieletto: Aderisco all'appello 4. Annamaria Rivera: Una logica illogica 5. Antonella Litta, Peppe Sini: Al Ministro dei Trasporti 6. Un aeroporto a Viterbo? No, grazie 7. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo 8. Et coetera 1. ANDREA COZZO: UN ALTRO MODELLO DI SVILUPPO [Ringraziamo Andrea Cozzo (per contati: acozzo at unipa.it) per questo intervento] Aderisco senza riserve alla campagna di protesta contro il progetto di realizzare il terzo polo aeroportuale del Lazio a Viterbo. Non abbiamo bisogno di altro inquinamento ne' di ulteriore abitudine al "sempre piu' presto, sempre piu' velocemente" in ogni occasione, ma di un altro modello di sviluppo che ci faccia vivere con calma e serenita'. 2. FULVIO CESARE MANARA: SE VUOI MUOVERTI [Ringraziamo Fulvio Cesare Manara (per contatti: philosophe0 at tin.it) per questo intervento] C'e' di che pensare, davvero. E coltivare parole e gesti che ci portino fuori da questa corsa scellerata... Ho trovato, per sostenervi, per ora, solo pochi versi. * Se vuoi muoverti da uomo, cammina. tieni i piedi ben piantati per terra e lascia che un passo chiami l'altro piu' in fretta ti muovi piu' ti confondi non consentire ai potenti della terra di accelerarti affinche' tu non possa contemplando sognare di quante cose non abbiamo bisogno... abbi cuore di resistere a chi ti offre ali d'acciaio e illusioni di pubblicita' tieni i piedi ben piantati per terra e lascia che un passo chiami l'altro se vuoi muoverti da uomo. 3. SARA MICHIELETTO: ADERISCO ALL'APPELLO [Ringraziamo Sara Michieletto (per contatti: saramichieletto at hotmail.com) per questo intervento] Trovo il vostro lavoro nobile e valido. Condivido le motivazioni che vi spingono ad opporvi alla costruzione di un aeroporto low-cost a Viterbo e desidero percio' aderire al vostro appello. 4. ANNAMARIA RIVERA: UNA LOGICA ILLOGICA [Ringraziamo Annamaria Rivera (per contatti: annamariarivera at libero.it) per questo intervento] Un aeroporto a Viterbo? Li' per li' non sono sobbalzata sulla sedia quando ho appreso la notizia grazie alla "Nonviolenza in cammino". Viviamo in tempi infelici, mi sono detta, e dobbiamo aspettarci di tutto: che la sinistra rubi il mestiere alla destra, che le guerre diventino missioni di pace, che lavavetri e altri "scarti" sociali siano additati come la piaga infetta che minaccia la nostra civilta'. Che sara' mai un aeroporto civile in piu' in un paese che "ospita" centoventi basi militari dichiarate e piu' di venti totalmente segrete? Poi ho riflettuto: un aeroporto a Viterbo e' inaccettabile esattamente come il Dal Molin a Vicenza. La logica che presiede alle due scelte e' la stessa: disprezzo per le popolazioni locali, per l'ambiente, per il diritto alla salute, per i beni naturali, storici, culturali del luogo. Una logica illogica, insensata, accecata da una razionalita' strumentale che, divorando se stessa, rivela la sua intrinseca follia. E allora ho pensato: devo affrettarmi a scrivere alla "Nonviolenza in cammino" per solidarizzare caldamente con la loro campagna e sottoscrivere l'appello. Ho continuato a pensarlo ogni giorno, finche' un giorno, oggi, finalmente ho trovato il tempo e la calma per farlo (che non sia anch'io a rischio di razionalita' strumentale?). 5. ANTONELLA LITTA, PEPPE SINI: AL MINISTRO DEI TRASPORTI [Riproponiamo la seguente lettera dell'8 settembre 2007 inviata al Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, dalla portavoce del Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, e dal responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo] Egregio Ministro, le scriviamo come cittadini residenti nel viterbese e come rappresentanti di movimenti e strutture che si impegnano in difesa dell'ambiente, della qualita' della vita, della civile convivenza, della legalita', dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Siamo molto preoccupati della prospettiva che a Viterbo si realizzi un aeroporto per voli low cost come terzo polo aeroportuale laziale e ci sembra necessario informarla che l'eventuale realizzazione di questa grande opera avrebbe conseguenze disastrose. Ma procediamo per ordine. * 1. Ridurre e non incrementare il trasporto aereo Da tempo si sente parlare del progetto di incrementare anziche' ridurre il trasporto aereo e le basi aeroportuali ad esso intese nel territorio laziale. Crediamo che sia un grave errore: il trasporto aereo deve essere ridotto e non aumentato: - deve essere ridotto perche' contribuisce notevolmente al surriscaldamento del clima, la piu' grave emergenza ambientale planetaria che occorre fronteggiare con urgenti ed energici provvedimenti; - deve essere ridotto perche' fortemente inquinante e dannoso per la salute, sia per l'inquinamento provocato dalle emissioni nocive, sia per l'inquinamento acustico delle aree nelle vicinanze degli aeroporti; - deve essere ridotto perche' insostenibilmente energivoro, incomparabilmente piu' di altre forme di mobilita'; - deve essere ridotto perche' antieconomico, ed assai costoso per il pubblico erario che lo sostiene fortemente sia con finanziamenti diretti sia concedendo alle compagnie aeree agevolazioni e fin esenzioni fiscali semplicemente scandalose. Ricapitolando: deve essere ridotto perche' e' necessario limitare i danni che provoca alla biosfera, agli ecosistemi locali, alle persone, all'economia e alle finanze dello stato. * 2. Un disastro ecologico, sanitario ed economico a Viterbo La proposta di realizzare a Viterbo un aeroporto per voli low cost per il turismo "mordi e fuggi" per Roma e' semplicemente insensata: - perche' anche se si realizzasse a Viterbo l'infrastruttura a tal fine, poi da Viterbo per Roma sarebbe necessario un viaggio in treno di due ore - dato che una classe politica ed amministrativa a dir poco evidentemente inadeguata si e' nel corso degli anni disinteressata della rete ferroviaria, col risultato che la linea Civitavecchia-Capranica-Orte e' chiusa, e tanto quella Viterbo-Orte quanto quella Viterbo-Capranica-Roma hanno tempi di percorrenza biblici; - perche' devasterebbe col suo impatto un'area di grande pregio ambientale, storico, culturale, sociale ed economico: l'area delle terme e del Bulicame che costituisce per Viterbo un irrinunciabile elemento di identita' storico-culturale e un fondamentale bene ambientale e socio-economico; - perche' colpirebbe interi popolosi quartieri della citta' con un inquinamento acustico gravissimo tale da rendere invivibile la quotidianita' di decine di migliaia di residenti; - perche' danneggerebbe irreversibilmente i beni culturali e ambientali e le vocazioni produttive del viterbese e la qualita' della vita di molti cittadini che vi abitano; - perche' provocherebbe un ulteriore aggravamento dell'aggressione al territorio altolaziale da parte di un devastante modello di sviluppo fondato sulle servitu' e la speculazione: l'alto Lazio ha gia' subito e subisce le nocive, pesanti conseguenze di servitu' energetiche e militari, di grandi opere insensate, di speculazioni edilizie dissennate, di discariche illegali, della penetrazione dei poteri criminali a questi "affari" connessa. * 3. Per Viterbo Viterbo ha bisogno di ben altro: - ha bisogno di un deciso potenziamento delle ferrovie per i pendolari e per il commercio: affinche' sia finalmente garantito un adeguato collegamento tra Viterbo e Civitavecchia, Viterbo e Orte, Viterbo e Roma; - ha bisogno della difesa e valorizzazione dei beni ambientali e culturali; - ha bisogno di sostegno alle sue reali vocazioni produttive: l'agricoltura di qualita', il turismo di qualita', il termalismo sociale, l'alta formazione e la ricerca in campo agrario, forestale, ambientale, archeologico, storico e artistico. * 4. Ma anche per Frosinone e per Latina Ma non sono accettabili neanche le ipotesi di realizzare a Frosinone o a Latina il cosiddetto "terzo polo aeroportuale del Lazio" per il turismo low cost "mordi e fuggi" diretto a Roma. In ambedue i siti indicati da proponenti avventati e' evidente infatti che sussistono rilevanti elementi ostativi che naturalmente non e' questa la sede per illustrare, sia pur riassuntivamente. * 5. Per Ciampino E' necessario e urgente dal nostro punto di vista ridurre il trasporto aereo, anche ed in primo luogo per rendere meno invivibile la situazione di gravissimo danno che tuttora subisce la popolazione di Ciampino e delle aree limitrofe: una situazione inammissibile, ampiamente documentata sotto ogni profilo; ed ai cittadini di Campino va naturalmente la nostra piena solidarieta', e il nostro pieno sostegno alle loro legittime richieste. * 6. Rinunciare al terzo polo aeroportuale laziale Si tratta quindi, a nostro parere, di rinunciare ad inseguire il sogno di una proliferazione di aeroporti; di rinunciare a incentivare un turismo "mordi e fuggi" consumista, antieducativo e dagli effetti distruttivi; e di promuovere invece una mobilita' adeguata, un turismo consapevole e responsabile, accessibile a tutti, coerente con le finalita' di apprezzare i beni culturali e ambientali e di fare esperienze umane significative. * 7. Tutelare i lavoratori Non solo: le segnaliamo anche che - come e' ampiamente documentato - le compagnie low cost sovente hanno condotte antisindacali, e che quindi deve essere preoccupazione dei pubblici poteri tutelare i diritti dei lavoratori e garantire l'osservanza delle leggi. La condotta antisindacale di talune compagnie low cost rivela anche come esse non promuovano occupazione stabile e qualificata, ma forme di precariato e di lavoro sottoposto a meccanismi di pressione ai limiti del ricatto. * 8. Rispettare la legge Le chiediamo di impedire che si realizzi un mega-aeroporto in assenza del pieno espletamento della Valutazione d'impatto ambientale cosi' come previsto dalla legislazione vigente. Non e' stata fin qui mai resa di pubblico dominio una progettualita' adeguata, complessiva, ostensibile, sulla quale potesse esercitarsi quella procedura che la normativa sulla Valutazione d'impatto ambientale esplicitamente prevede. Non vorremmo che in questa vicenda si procedesse a colpi di "fatti compiuti" o col classico squallido metodo di eludere un esame complessivo fingendo che si procede solo a parziali interventi che nell'insieme configurano una grande opera ma che singola realizzazione per singola realizzazione possono apparire come opere non rilevanti e quindi non rientranti nei vincoli legislativi che alle grandi opere sono posti. Le chiediamo di far rispettare le leggi a tutela dell'ambiente, dei beni culturali, della salute e dei diritti dei cittadini; le procedure amministrative e i vincoli urbanistici e territoriali; la normativa locale, nazionale ed europea. Le chiediamo di vigilare e di essere inflessibile nel far valere l'obbligo del pieno rispetto della legge e nel contrastare ogni eventuale illecito affarismo e ogni eventuale operazione speculativa che possa essersi data o essere in divenire. Le chiediamo altresi' una verifica sugli atti gia' compiuti dagli enti locali, sui finanziamenti eventualmente gia' stanziati, o anche erogati, o addirittura utilizzati per opere connesse alla realizzazione di un aeroporto per voli low cost per il quale a tutt'oggi manca finanche un'adeguata progettazione e un'adeguata verifica di compatibilita' con quanto dalle leggi disposto. * 9. Significative adesioni al nostro appello Le segnaliamo infine che all'appello promosso dal Comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo sono gia' pervenute numerosissime dichiarazioni di attenzione, sostegno e adesione, tra cui quelle graditissime del magistrato Ferdinando Imposimato; di scienziati come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Giorgio Cortellessa, Marcello Cini, Giorgio Nebbia; di altri cattedratici universitari come Rocco Altieri, Andrea Canevaro, Domenico Jervolino, Raffaele Mantegazza, Arnaldo Nesti, Luigi Piccioni, Giuliano Pontara, Elena Pulcini, Silvia Vegetti Finzi; di scrittrici e saggiste come Dacia Maraini e Lea Melandri; di intellettuali come Giancarla Codrignani, Enrico Peyretti, Bruno Segre, Renato Solmi; di personalita' della vita civile e dell'impegno sociale ed educativo come Marinella Correggia, Pasquale Iannamorelli, Daniele Lugli, Luigi Malabarba, Anna Puglisi, Umberto Santino, Mao Valpiana, e ancora di vari parlamentari europei, senatori e deputati al parlamento italiano, consiglieri regionali del Lazio. * 10. Una richiesta di incontro Siamo infine a chiederle un incontro per poterle meglio illustrare quanto succintamente descritto nella presente lettera. * Restiamo a sua disposizione per ogni ulteriore chiarimento e confidiamo nella possibilita' di incontrarla al piu' presto. Ringraziandola per l'attenzione, voglia gradire cordiali saluti ed auguri di buon lavoro, Antonella Litta, portavoce del Comitato che si oppone all'aroporto di Viterbo Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo Viterbo, 8 settembre 2007 6. UN AEROPORTO A VITERBO? NO, GRAZIE [Riproponiamo una volta ancora questo documento di riflessione da cui e' stato estratto l'appello del Comitato di Viterbo che si oppone alla realizzazione del terzo polo aeroportuale laziale e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa dell'ambiente, del diritto alla salute, del diritto al lavoro, della democrazia, dei diritti umani di tutti gli esseri umani comprese le generazioni future] Un aeroporto a Viterbo? No, grazie. E' necessario invece ridurre il trasporto aereo. * Diciamo alcune semplici verita' fin qui sottovalutate o tenute nascoste: 1. Un aeroporto provoca gravi danni alla salute della popolazione che vive nei dintorni - sia attraverso l'inquinamento dell'aria, che causa gravi patologie; - sia attraverso l'inquinamento acustico. * 2. Il trasporto aereo provoca gravissimi danni al clima - contribuisce enormemente al surriscaldamento del clima del pianeta. * 3. Il trasporto aereo danneggia gravemente l'ambiente - sia a livello globale; - sia a livello locale. * 4. Il trasporto aereo e' antieconomico - consuma piu' energia di ogni altro mezzo di trasporto; - danneggia gravemente la biosfera; - costa molto alla comunita' poiche' e' fortemente sovvenzionato sia da da finanziamenti pubblici sia da esenzioni ed agevolazioni fiscali (mentre si effettuano sciagurati tagli di bilancio per sanita' ed assistenza): paradossalmente la maggior parte dei costi del trasporto aereo li pagano i cittadini che non lo usano; - danneggiando l'ambiente e sottraendo risorse pubbliche non aiuta le economie locali ma le impoverisce; - l'occupazione nel settore e' limitata, spesso precaria, e le compagnie hanno spesso condotte gravemente antisindacali. * 5. Il trasporto aereo e' iniquo - statisticamente e' dimostrato che e' soprattutto un privilegio dei ricchi; - ma i costi li pagano soprattutto i bilanci pubblici, usando i fondi della fiscalita' generale ricavati cioe' dalla tassazione di tutti i cittadini: chi paga le tasse e' costretto, a sua insaputa e contro la sua volonta', a finanziare le compagnie aeree (le quali invece le tasse le pagano ben poco, godendo di agevolazioni e addirittura di esenzioni incredibili); - le nocive conseguenze del trasporto aereo le pagano innanzitutto i poveri. * 6. Il trasporto aereo non e' sicuro - di tutte le modalita' di trasporto e' la piu' pericolosa, per i viaggiatori e per chi vive nelle aree sorvolate. * 7. Nel caso specifico dell'aeroporto a Viterbo manca completamente la Valutazione d'impatto ambientale - Come si puo' decidere di realizzare un'opera pubblica di tali dimensioni ed impatto senza rispettare quanto previsto dalla legislazione vigente? - Come si puo' decidere di realizzare un'opera pubblica di tali dimensioni ed impatto senza neppure uno straccio di studio sulle conseguenze ambientali, sanitarie, sociali e sul modello di sviluppo del territorio? * 8. Non solo non e' affatto certo che l'aeroporto avra' un benefico effetto sull'economia viterbese, ma anzi e' piu' che lecito dubitarne - il turismo low cost (cui l'aeroporto sarebbe destinato) e' un turismo "mordi e fuggi" che in grandissima parte atterrerebbe a Viterbo solo per arrivare al piu' presto a Roma (come gia' accade a Ciampino e a Fiumicino); - se si investiranno ingenti risorse statali e regionali nell'Alto Lazio per realizzarvi un aeroporto, e' evidente che - per un ovvio ragionamento di ripartizione delle risorse tra le diverse realta' territoriali - non potranno essere assegnate alla stessa zona ulteriori risorse statali e regionali per altre strutture ed attivita', ovvero per opportunita' di sviluppo esse si' utili e coerenti con la valorizzazione dei beni ambientali e culturali e con le vocazioni produttive della nostra terra (beni e vocazioni che l'impatto dell'aeroporto puo' pesantemente danneggiare, rivelandosi per quello che e': un'ennesima gravosa servitu'); - Viterbo nell'ambito della mobilita' ha bisogno innanzitutto di migliorare la rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, con Orte e con Civitavecchia. * 9. La popolazione viterbese non e' stata fin qui informata sui danni certi e sui pericoli probabili - gli enti locali hanno fatto molta pessima propaganda (sperperando a tal fine tempo e risorse che potevano e dovevano essere diversamente utilizzati) ed hanno scandalosamente taciuto su tutte le questioni sopra indicate; - le cittadine e i cittadini sono stati ingannati da una propaganda da parte di pubblici amministratori poco cauti e poco scrupolosi fatta di false alternative, di esasperato campanilismo con punte di xenofobia, di grottesche baruffe, di ultimatum costantemente smentiti dai fatti. * E' ora che tutte le cittadine e tutti i cittadini siano onestamente informati, perche' una decisione cosi' grave e dagli effetti cosi' irreversibili non puo' essere presa da pochi rappresentanti di enti ed imprese che peraltro avendo degli interessi economici direttamente implicati sono parte in causa e non super partes. * Chiediamo che tutte le persone che vivono nell'Alto Lazio conoscano la verita', che tutte le persone possano esprimere la loro opinione, che l'intera popolazione sia coinvolta in un processo decisionale onesto, partecipato, informato su basi rigorosamente scientifiche, in un autentico esercizio di sovranita' popolare e di democrazia. * Chiediamo che sia rispettato il diritto alla salute. Chiediamo che sia rispettato il diritto alla sicurezza. Chiediamo che sia rispettato il diritto a un ambiente vivibile. Chiediamo che sia rispettato il diritto a un lavoro dignitoso e sicuro. Chiediamo che sia rispettato il diritto alla mobilita' per tutti e non solo per pochi privilegiati. Chiediamo che decisioni che riguardano tutti siano discusse da tutti e prese in modo democratico. Chiediamo che prevalga la responsabilita', la solidarieta', la democrazia. * Siamo solidali con i cittadini di Ciampino, vittime dell'estrema nocivita' dell'aeroporto. Siamo solidali con tutti gli esseri umani che subiscono le conseguenze dell'effetto serra cui il trasporto aereo contribuisce in misura cosi' rilevante. 7. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI VITERBO Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito: www.coipiediperterra.org Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it 8. ET COETERA Andrea Cozzo e' docente universitario di cultura greca, studioso e amico della nonviolenza, promotore dell'attivita' didattica e di ricerca su pace e nonviolenza nell'ateneo palermitano, tiene da anni seminari e laboratori sulla gestione nonviolenta dei conflitti, ha pubblicato molti articoli sulle riviste dei movimenti nonviolenti, fa parte del comitato scientifico dei prestigiosi "Quaderni Satyagraha". Tra le sue opere recenti: Se fossimo come la terra. Nietzsche e la saggezza della complessita', Annali della Facolta' di Lettere e filosofia di Palermo. Studi e ricerche, Palermo 1995; Dialoghi attraverso i Greci. Idee per lo studio dei classici in una societa' piu' libera, Gelka, Palermo 1997; (a cura di), Guerra, cultura e nonviolenza, "Seminario Nonviolenza", Palermo 1999; Manuale di lotta nonviolenta al potere del sapere (per studenti e docenti delle facolta' di lettere e filosofia), "Seminario Nonviolenza", Palermo 2000; Tra comunita' e violenza. Conoscenza, logos e razionalita' nella Grecia antica, Carocci, Roma 2001; Saggio sul saggio scientifico per le facolta' umanistiche. Ovvero caratteristiche di un genere letterario accademico (in cinque movimenti), "Seminario Nonviolenza", Palermo 2001; Filosofia e comunicazione. Musicalita' della filosofia antica, in V. Ando', A. Cozzo (a cura di), Pensare all'antica. A chi servono i filosofi?, Carocci, Roma 2002, pp. 87-99; Sapere e potere presso i moderni e presso i Greci antichi. Una ricerca per lo studio come se servisse a qualcosa, Carocci, Roma 2002; Lottare contro la riforma del sistema scolastico-universitario. Contro che cosa, di preciso? E soprattutto per che cosa?, in V. Ando' (a cura di), Saperi bocciati. Riforma dell'istruzione, discipline e senso degli studi, Carocci, Roma 2002, pp. 37-50; Scienza, conoscenza e istruzione in Lanza del Vasto, in "Quaderni Satyagraha", n. 2, 2002, pp. 155-168; Dopo l'11 settembre, la nonviolenza, in "Segno" n. 232, febbraio 2002, pp. 21-28; Conflittualita' nonviolenta. Filosofia e pratiche di lotta comunicativa, Edizioni Mimesis, Milano 2004; La tribu' degli antichisti, Carocci, Roma 2006. * Fulvio Cesare Manara e' un prestigioso studioso e amico della nonviolenza; nato a Bergamo il 29 giugno 1958, coniugato con tre figli, laureato in filosofia presso l'Universita' di Milano discutendo la tesi "Fides falsa. Il concetto di eresia in Tommaso d'Aquino", ha frequentato seminari di ricerca e studio presso vari enti: il Program on Nonviolent Sanctions della Harvard University, la Western Michigan University, la American Philosophical Association (Central Division), e la Albert Einstein Institution (Cambridge, Ma, Usa). Perfezionatosi a Padova in didattica della filosofia, e' stato ricercatore esterno della Fondazione Tovini presso il Dipartimento di filosofia dell'Universita' di Padova, dove ha condotto una ricerca sul laboratorio di filosofia. Nell'anno accademico 2004-2005 ha insegnato "Religioni e diritti dell'uomo" al Master di II livello dell'Universita' degli Studi di Bergamo. Nel settore della didattica della filosofia insegna filosofia e storia nei licei statali; opera quale formatore di formatori e interviene in corsi di formazione promossi da istituti superiori in varie parti d'Italia ed in seminari e corsi promossi dal Ministero e da altre agenzie (la piu' recente attivita' e' la funzione di moderatore in due forum della Sfi per l'Indire); ha collaborato al laboratorio di didattica della filosofia presso la Siss Veneto; e' membro del consiglio direttivo e della commissione didattica nazionale della Societa' filosofica italiana; suo campo di sperimentazione e di indagine e' la comunita' di ricerca filosofica e il laboratorio di filosofia; collabora in qualita' di redattore a "Comunicazione filosofica. Rivista telematica di ricerca e didattica filosofica" (sito: www.getnet.it/sfi/013.html); collabora in qualita' di formatore esterno al corso di perfezionamento in filosofia e didattica della filosofia dell'Universita' di Bari, e al corso di perfezionamento in metodologia dell'insegnamento filosofico presso l'Universita' di Padova. Nel settore disciplinare della didattica della filosofia ha pubblicato una quindicina di saggi e alcune recensioni, oltre al volume "Comunita' di ricerca e iniziazione al filosofare. Appunti per una nuova didattica della filosofia", Lampi di Stampa, Milano 2004. Nel settore degli studi sulla nonviolenza si occupa continuativamente di etica della nonviolenza, settore in cui ha pubblicato una ventina tra saggi e articoli; opera quale formatore con esperienza di metodologia attiva: addestrato nelle competenze dell'ascolto attivo e della gestione del lavoro di gruppo, grazie ad una esperienza ventennale di animazione e facilitazione di gruppi, anima a sua volta all'ascolto attivo, ad una gestione di gruppo centrata sulla leadership partecipativa ed alla trasformazione nonviolenta dei conflitti. Dal 2002 e' collaboratore della cattedra di Pedagogia sociale dell'Universita' di Bergamo, ove si occupa in particolare del tema della trasformazione nonviolenta dei conflitti. Tra le opere di Fulvio Cesare Manara: Scritti vari sulla nonviolenza, l'obiezione di coscienza e l'educazione alla pace, Eirene, Bergamo 1990; (a cura di), La nonviolenza si impara, Celsb, Bergamo 2003; Tra cattedra e vita. Comunicazione e insegnamento della filosofia tra Kant e Gentile, Lampi di stampa, Milano 2004; Comunita' di ricerca e iniziazione al filosofare. Appunti per una nuova didattica della filosofia, Lampi di Stampa, Milano 2004; Una forza che da' vita. Ricominciare con Gandhi in un'eta' di terrorismi, Unicopli, Milano 2006. * Sara Michieletto e' professoressa dell'Orchestra del Teatro "La Fenice" di Venezia. * Annamaria Rivera, antropologa, vive a Roma e insegna etnologia all'Universita' di Bari. Fortemente impegnata nella difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, ha sempre cercato di coniugare lo studio e la ricerca con l'impegno sociale e politico. Attiva nei movimenti femminista, antirazzista e per la pace, si occupa, anche professionalmente, di temi attinenti. Al centro della sua ricerca, infatti, sono l'analisi delle molteplici forme di razzismo, l'indagine sui nodi e i problemi della societa' pluriculturale, la ricerca di modelli, strategie e pratiche di concittadinanza e convivenza fra eguali e diversi. Fra le opere di Annamaria Rivera piu' recenti: (con Gallissot e Kilani), L'imbroglio etnico, in quattordici parole-chiave, Dedalo, Bari 2001; (a cura di), L'inquietudine dell'Islam, Dedalo, Bari 2002; Estranei e nemici. Discriminazione e violenza razzista in Italia, DeriveApprodi, Roma 2003; La guerra dei simboli. Veli postcoloniali e retoriche sull'alterita', Dedalo, Bari 2005. * Antonella Litta e' la portavoce del Comitato che si oppone alla realizzazione dell'aeroporto a Viterbo; svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (in provincia di Viterbo). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' nazionale ed internazionale. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto ambientale. * Peppe Sini, gia' consigliere comunale e provinciale, e' stato tra gli anni '70 e '90 uno dei principali animatori del movimento che si opponeva alle servitu' energetiche e militari nell'Alto Lazio, e il principale animatore del movimento che si oppose al devastante progetto autostradale della cosiddetta "Supercassia"; nel 1979 ha fondato il Comitato democratico contro l'emarginazione che ha condotto rilevanti campagne di solidarieta'; nel 1987 ha coordinato per l'Italia la campagna di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano; nel 1999 ha ideato, promosso e realizzato l'esperienza delle "mongolfiere della pace" con cui ostacolare i decolli dei bombardieri che dalla base di Aviano recavano strage in Jugoslavia; nel 2001 e' stato l'animatore dell'iniziativa che - dopo la tragedia di Genova - ha portato alla presentazione in parlamento di una proposta di legge per la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza; e' stato dagli anni '80 il principale animatore dell'attivita' di denuncia e opposizione alla penetrazione dei poteri criminali nell'Alto Lazio; dal 2000 cura il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". ============================== VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA ============================== Supplemento settimanale del martedi' de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 99 dell'11 settembre 2007 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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