[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Minime. 207
- Subject: Minime. 207
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Sun, 9 Sep 2007 00:34:17 +0200
- Importance: Normal
NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO Numero 207 del 9 settembre 2007 Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Sommario di questo numero: 1. Peppe Sini: Giunse Attila alle terme 2. Bojana Stoparic: Formazione contro la violenza di genere 3. Pasquale Pugliese: L'incontro di Palmi 4. Lorella Pica: Un invito ad Attigliano 5. Il "Cos in rete" di agosto 6. Norberto Bobbio ricorda Ludovico Geymonat 7. In dieci citta' italiane l'11 settembre 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento 9. Per saperne di piu' 1. EDITORIALE. PEPPE SINI: GIUNSE ATTILA ALLE TERME Venne Attila alle terme. Venne e disse: facciamo un bell'aeroporto, e le mie orde chiamiamole turisti low cost. E dovo oggi e' il cuore della storia e dell'identita' di Viterbo, facciamone un non-luogo. Dove oggi la gente viene a curarsi, spandiamo le polveri sottili che l'avveleni per sempre. E dove oggi vi e' una citta' e la sua storia facciamo rombare ossessivi e sempiterni questi nuovi tamburi di guerra che dall'alto neghino ogni riposo, ogni parola sussurrata o lieve detta, ogni armonia di musica. E dove oggi vigono le leggi, di esse facciamone strame, e a chi parla di valutazione d'impatto ambientale sghignazziamogli in faccia, e a chi parla di diritto alla salute sghignazziamogli in faccia, e a chi parla di beni culturali e ambientali sghignazziamogli in faccia, e a chi vuol difendere la biosfera dall'effetto serra un colpo si somministri di scimitarra. Una nuova servitu' qui insediamo, e una devastazione senza scampo. Venne Attila alle terme. 2. RIFLESSIONE. BOJANA STOPARIC: FORMAZIONE CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE [Ringraziamo Maria G. Di Rienzo (per contatti: sheela59 at libero.it) per averci messo a disposizione nella sua traduzione il seguente articolo apparso su "We News" del 6 settembre 2007. Bojana Stoparic, giornalista, e' corrispondente di "We News"] Zagabria, Croazia. Ai loro insegnanti, genitori ed amici, Tanja e Mario sembravano essere i tipici fidanzatini da liceo. Ma dopo un paio di mesi di relazione, Mario divenne sempre piu' possessivo e geloso, voleva sapere dove fosse Tanja a qualunque ora, e le disse di "smettere di vestirsi come una prostituta" quando la vide indossare una maglietta corta. Una sera, alla festa di compleanno di un amico, Mario la vide parlare con altri ragazzi: divento' furibondo, e la schiaffeggio' cosi' forte da farla cadere su un tavolo. Tanja e Mario sono i personaggi fittizi di un libretto piegato come una barra di cioccolato, che viene distribuito agli adolescenti croati nelle scuole e nei centri per la gioventu'. Ma anche se i due ragazzi non sono reali, gli abusi descritti lo sono eccome. Il 60% delle ragazze croate fra i 16 e i 19 anni ha fatto esperienza di qualche forma di violenza all'interno di una relazione romantica, secondo i dati dell'inchiesta condotta nel 2004 dalla stessa organizzazione che ha prodotto il libretto, il "Centro per l'educazione, la consulenza e la ricerca" di Zagabria. L'inchiesta chiedeva anche a studenti e studentesse di esprimere le loro visioni sulla violenza fisica, quella emozionale e quella sessuale. Il Centro sta prendendo parte ad un progetto triennale che implementa iniziative in Serbia, Croazia e Bosnia per educare i giovani alla prevenzione di ogni forma di violenza di genere. Inchieste condotte nel 2003 e nel 2004 da ong locali hanno scoperto che circa un terzo delle donne in Croazia e circa due terzi delle donne in Bosnia hanno sperimentato un qualche tipo di abuso dai loro compagni. In aggiunta, uno studio dell'Organizzazione mondiale della sanita' del 2003 riporto' che il 23% delle donne serbe aveva sofferto di violenza fisica perpetrata da un partner. "La violenza che esiste nella vita di ogni giorno, che i giovani vedono a casa e nella societa', viene replicata nelle relazioni adolescenziali", spiega Jadranka Milicevic, direttrice progettista dell'ufficio internazionale di "Care" a Sarajevo, in Bosnia. L'ong umanitaria, che ha il suo quartier generale a Chatelaine, in Svizzera, sta fornendo sostegno finanziario e tecnico per i gruppi di donne di tutti e tre i paesi che si stanno impegnando in un grosso sforzo contro la violenza di genere. Il progetto ha avuto inizio nel 2006, e si espandera' con l'inizio dell'anno scolastico questo mese. Non vi sono statistiche che possano misurare quanto la violenza contro le donne sia cresciuta dall'inizio delle guerre nella regione (1991-1995) al conseguente smembramento della Jugoslavia. Durante il conflitto, la violenza sessuale venne usata come arma di guerra, e si stima ad esempio in 20.000 il numero delle donne bosniache musulmane stuprate durante quel periodo. Jadranka Milicevic dice che la violenza odierna contro le donne deve essere messa in relazione ai cambiamenti sociali e politici che si sono dati durante e dopo la guerra: "Gli uomini assunsero i ruoli dei combattenti, dei protettori e dei leader nella vita pubblica e politica, mentre le donne vennero relegate alla sfera domestica. L'alto tasso di disoccupazione femminile ha reso le donne ulteriormente vulnerabili alla violenza". L'essere senza lavoro puo' impedire a una donna di lasciare una relazione violenta, e la mette a rischio di essere trafficata o forzata alla prostituzione. Secondo le statistiche governative, nel 2006 il tasso di occupazione femminile era al 35%. Dai giovani uomini, in Croazia, Serbia, Bosnia e nel vicino Montenegro, ci si aspetta che provino la loro mascolinita' tramite la violenza fisica, dicono i risultati della ricerca sul campo effettuata dal Centro Internazionale di Ricerca sulle Donne. I risultati indicano anche che sono in particolare i padri e gli amici ad incoraggiare i ragazzi ad essere violenti contro altri giovani maschi; ad usare la forza per difendere le loro famiglie ed i loro amici, cosi' come il loro orgoglio e la loro reputazione. Le scazzottate in risposta ad atti di bullismo nei gruppi di pari sono un "normale" fatto della vita per i bambini delle elementari. La violenza contro le donne, d'altro canto, viene descritta come "vigliacca" dalla maggioranza dei giovani uomini interpellati per la ricerca. Allo stesso tempo, molti di essi non considerano violenza prendere una donna a schiaffi o a pugni. "Le situazioni che identificavano come giustificative della violenza erano primariamente in relazione alla necessita' che la loro autorita' non venisse messa in discussione", dice Aparna Jain, specialista in salute pubblica e discriminazione del Centro Internazionale di Ricerca sulle Donne. Queste situazioni includono praticamente di tutto, compreso il maledire il padre di un partner, da parte della donna, per rompere la relazione con lui. L'inchiesta effettuata dal Centro per l'educazione, la consulenza e la ricerca di Zagabria fra gli studenti delle superiori ha riportato che il 25% dei ragazzi e il 12% delle ragazze non pensava che forzare una persona a compiere atti sessuali fosse violento; e il 26% dei maschi ed il 13% delle femmine riteneva che schiaffeggiare la fidanzata o il fidanzato non fosse un abuso. * Per cominciare a cambiare queste attitudini, il gruppo croato si e' concentrato sulla formazione degli insegnanti e degli psicologi scolastici rispetto alla violenza nelle relazioni fra adolescenti. Molti degli educatori organizzano poi seminari extrascolastici per i loro studenti. Sanela Stubelj, insegnante di liceo nella citta' di Krizevcima, ci ha detto che ha dovuto faticare parecchio per ricavare lo spazio e il tempo per tenere il seminario nella sua scuola. Ma quando ha curato un programma per la locale radio giovanile, l'animata discussione che si e' generata fra i ragazzi su cosa sia o non sia un abuso, le ha mostrato che i suoi sforzi erano serviti a molto. Biserka Savora, psicologa scolastica alla scuola professionale "Rudolf Peresin" per meccanici d'aviazione, che si trova accanto all'aeroporto di Zagabria, ha anche scoperto che gli studenti che avevano partecipato ai suoi seminari erano ansiosi di passare quel che avevano appreso ai loro compagni. Hanno creato poster sulla violenza di genere che sono stati esposti nella locale libreria, ed hanno tenuto conferenze per altri studenti e genitori. "L'amministrazione scolastica sostiene queste attivita' a patto che io non chieda denaro e non causi scandalo", spiega Savora. Nel frattempo, il Centro Donne Autonome (che affianca il progetto di "Care" a Belgrado) si sta rivolgendo agli studenti universitari che si preparano a diventare avvocati, giudici, assistenti sociali e psicologi. Secondo Natasa Jovanovic, che coordina l'iniziativa, questi futuri professionisti devono essere educati rispetto agli stereotipi di genere, di modo che possano compiere il loro lavoro senza pregiudizi, e senza perpetuare il forte stigma che le vittime di violenza di genere incontrano attualmente. Il Centro sta formando alcuni di questi studenti e studentesse affinche' essi formino poi i loro pari, attraverso giochi creativi e gruppi di discussione. "Alcune persone vengono ai seminari con la mente aperta, e dopo ti accorgi che li hai fatti pensare", dice Tijana Todorovic, una delle studentesse-educatrici, "Altri continuano semplicemente ad aggrapparsi alle loro convinzioni". Coinvolgere uomini e ragazzi e' stata una sfida in tutti i paesi. Le attiviste del Centro per l'educazione, la consulenza e la ricerca di Zagabria dicono che fra gli studenti e gli insegnanti che partecipano alle iniziative la stragrande maggioranza e' femminile. Ma i giovani uomini sono anche i destinatari di una campagna promotrice della nonviolenza che Care sta sviluppando e che partira' quest'autunno, basandosi sugli studi del Centro Internazionale di Ricerca sulle Donne. La campagna comprendera' l'uso dei media e specifica formazione all'interno delle comunita', ma i dettagli non sono ancora stati definiti. * Per maggiori informazioni: - Center for Education, Counseling, and Research: www.cesi.hr/eng - Autonomous Women's Center: www.womenngo.org.yu/english - Medica: www.medica.org.ba/english/about-us 3. INCONTRI. PASQUALE PUGLIESE: L'INCONTRO DI PALMI [Ringraziamo Pasquale Pugliese (per contatti: puglipas at interfree.it o anche educazione at nonviolenti.org) per questo resoconto. Pasquale Pugliese, educatore presso i Gruppi educativi territoriali del Comune di Reggio Emilia, dove risiede, laureato in filosofia con una tesi su Aldo Capitini, e' impegnato nel Movimento Nonviolento (del cui comitato di coordinamento fa parte), nella Rete di Lilliput ed in numerose iniziative di pace; e' stato il principale promotore dell'iniziativa delle "biciclettate nonviolente"] Nel caldo pomeriggio di sabato 25 agosto avrebbe dovuto svolgersi a Palmi l'incontro regionale calabrese degli iscritti al Movimento Nonviolento e degli abbonati ad "Azione nonviolenta": in realta' grazie all'impegno organizzativo profuso da Raffaello Saffioti - che ha anche ospitato l'incontro presso la sede dell'associazione Casa per la pace "Domenico Cardone" - e probabilmente sull'onda dell'emozione suscitata dalla strage di Duisburg (che nella notte di ferragosto ha lanciato l'offensiva violenta della 'ndrangheta dalla Calabria all'Europa) l'iniziativa si e' trasformata di fatto nel primo incontro regionale delle diverse associazioni calabresi orientate alla nonviolenza. Erano presenti 27 persone provenienti da tutta la Calabria, da Cosenza a Reggio, in rappresentanza di gruppi storici e recenti, portatori di esperienze di lotta e di riflessione: dal "Sentiero nonviolento" di Cosenza alle "Comunita' libere" di Gioiosa Jonica, dai "Quaderni del Sud / Quaderni Calabresi" di Vibo Valentia all'Assefa di Reggio Calabria (solo per citarne alcuni), oltre a molti amici di Palmi aderenti all'assocazione Casa per la pace e, in alcuni casi, abbonati alla nostra rivista. Qualcuno che non e' riuscito a partecipare di persona ha inviato un messaggio di adesione e di buon lavoro. * Dopo l'intervento di benvenuto di Saffioti ed un primo giro di presentazione dei partecipanti, abbiamo ricordato la motivazione originaria che ha generato questa convocazione: l'avvicinarsi del XXII congresso nazionale del Movimento Nonviolento, il quale e' consuetudine che sia preceduto da alcuni incontri regionali di preparazione, organizzati da amici della nonviolenza in varie parti d'Italia e che quest'anno abbiamo voluto proporre anche in Calabria. Abbiamo illustrato percio' brevemente il senso del tema generale del congresso, "la nonviolenza e' politica per il disarmo, ripudia la guerra e gli eserciti", e scorso i temi specifici dei diversi gruppi di lavoro in cui sui articolera' l'appuntamento veronese d'inizio novembre. L'attenzione di tutti si e' focalizzata in particolare sul gruppo di lavoro "resistenza nonviolenta contro il potere mafioso", argomento al quale "Azione nonviolenta" ha dedicato di recente un numero monografico (n. 6 del 2007). Ribadiamo come quello della 'ndrangheta sia un vero e proprio sistema di violenza, che si esprime pesantemente nelle tre forme della violenza illustrate da Galtung: quella diretta, quella strutturale e quella culturale, tanto da essere definita dai magistrati la mafia perfetta, e come sia necessario dunque che anche nel congresso che definisce gli indirizzi di azione futura del Movimento Nonviolento nazionale sia affrontato questo tema. Ma cio' puo' essere fatto con autorevolezza e profondita' nella misura in cui vi prendano parte coloro che - in Calabria e nelle altre regioni dominate da questo sistema perverso - lo affrontano quotidianamente con gli strumenti della nonviolenza. * Il momento successivo ha visto la presentazione delle esperienze presenti. Tra i diversi intervenuti ne ricordiamo alcuni. Francesco Tassone ha illustrato l'esperienza del Movimento meridionale, che edita la rivista "Quaderni del Sud / Quaderni Calabresi", raccontando che all'inizio della loro storia politico-culturale qualcuno avrebbe voluto scegliere l'indirizzo di avanguardia leninista, invece il Movimento meridionale ha deciso di "collocarsi all'interno di un processo popolare e comunitario, cioe' nonviolento" e da questo versante combattere la mafia in quanto manifestazione di una situazione piu' complessiva di violenza, con la quale e' necessario che tutte le associazioni che operano in Calabria si confrontino, partendo da un'analisi delle condizioni del territorio. E' percio' auspicabile costituire un collegamento regionale delle associazioni, ed a questo scopo il Movimento meridionale propone ai partecipanti uno specifico documento politico. Francesca Mele, del Segretariato attivita' ecumeniche, ribadisce che l'occasione e' propizia per pensare ad un coordinamento regionale che consenta di affrontare contemporaneamente da molti punti di vista la questione della mafia nel contesto globale. In questo senso alcuni teologi che lavorano sul tema della liberazione stanno cercando di declinare la teologia della liberazione anche in Italia sul versante della lotta alle mafie. Maria Romeo, insegnante, ha ricordato come in questa terra fin da bambini si e' educati alla rassegnazione e al dover convivere con la mafia (ecco un importante elemento della violenza culturale su cui si innesta la proliferazione mafiosa!) e per molti la convivenza e' stata considerata sostenibile. Oggi, dopo l'omicidio Fortugno e la strage in Germania si e' capito che non lo e' piu'. Per cui proprio questo e' il momento di unire le forze. Romolo Perrotta del Sentiero nonviolento fa un passo in avanti e propone un coordinamento regionale delle associazioni nonviolente che scelga un progetto annuale da sviluppare in tutte le realta', pur nel rispetto delle diverse identita'. Ha ricordato inoltre come la propria storia associativa, passata e recente, affondi le radici nello studio di Gandhi e ha dichiarato che il loro impegno e' rivolto ad ottenere una legislazione regionale per l'educazione alla pace ed alla nonviolenza. Francesca Mileto delle Comunita' libere ha ricordato come in Calabria ci sia gia' la possibilita' di svolgere azioni nonviolente e l'esperienza delle Comunita' libere, Movimento di difesa popolare nonviolenta per la democrazia e la liberta' in Calabria lo dimostra. Raccontando l'esperienza delle Comunita', ha spiegato che "la ndrangheta - che oggi non pretende piu' gli appalti, ma vuole governare direttamente - e' il nostro male e noi dobbiamo batterci in prima fila, ma e' anche un problema di tutti per cui bisogna fare un movimento di lotta a livello nazionale". Naturalmente, ci sono stati molti altri interventi, sono state dette molte altre cose e poste delle importanti domande, a cui - in quella sede - non e' stato possibile dare risposte, ma questo e' quanto ci rimane come senso del percorso di svolgimento di questo pomeriggio palmese. * Infine, ci siamo salutati ricordando che, proprio per avviare stabili e auspicati collegamenti nazionali, sarebbe importante vedere la nascita in Calabria di un "Centro per la nonviolenza" legato al Movimento Nonviolento, cosi' come sarebbe utile che alcuni degli amici presenti portassero le loro esperienze e riflessioni a Verona, per aprire la questione della lotta alla mafia in maniera forte ed autorevole all'interno del congresso nazionale del Movimento Nonviolento. In ogni caso, ci si e' lasciati con la sensazione che il 25 agosto a Palmi sia avvenuto qualcosa d'importante, seppur breve e inadeguato alla pesantezza e urgenza delle questioni, e percio' con l'impegno di considerare questo solo come il primo di una serie di incontri, da svolgere a scadenza periodica, per avviare un maggiore conoscenza reciproca e un approfondimento collettivo dei temi. E magari per sviluppare una ipotesi di organizzazione regionale. 4. INCONTRI. LORELLA PICA: UN INVITO AD ATTIGLIANO [Da Lorella Pica (per contatti: info at sullastradaonlus.it) riceviamo e diffondiamo. Lorella Pica, gia' apprezzata pubblica amministratrice, e' impegnata nell'associazione di solidarieta' "Sulla strada" ed in molte iniziative di pace, solidarieta', nonviolenza. Per sostenere le attivita' di solidarieta' in America Latina e in Africa dell'associazione "Sulla strada": via Ugo Foscolo 11, 05012 Attigliano (Tr), tel. 0744992760, cell. 3487921454, e-mail: info at sullastradaonlus.it, sito: www.sullastradaonlus.it] Carissimi, vi scrivo per ricordarvi che il prossimo 21 ottobre ci sara' un pranzo ad Attigliano per sostenere i nostri progetti in Guatemala. Vi chiedo di partecipare numerosi e di coinvolgere piu' gente possibile perche' e' un momento particolare della nostra associazione, in cui abbiamo veramente un gran bisogno di sostegno. Staremo insieme, come al solito, in allegria, impegno e condivisione. Sara' un momento di confronto e di analisi delle cose gia' fatte e quelle da fare. Ma sopratutto sara' l'occasione di darci forza gli uni con gli altri e di guardarci negli occhi e credere che ce la possiamo fare. Sono troppi i bambini e anche gli adulti che aspettano da noi una mano per alzare lo sguardo verso prospettive di vita nuove e a volte semplicemente verso una speranza di vita. Spero di vedervi tutti, tantissimi, come ogni anno, il 21 ottobre ad Attigliano. Fra pochi giorni vi arrivera' il nuovo notiziario con le novita' di questi ultimi tempi e la' troverete anche i dettagli dell'iniziativa. Grazie ancora per tutto quello che state facendo per i piu' piccoli dei poveri. 5. STRUMENTI. IL "COS IN RETE" DI AGOSTO [Dall'associazione nazionale Amici di Aldo Capitini (per contatti: l.mencaroni at libero.it) riceviamo e diffondiamo] Cari amici, vi segnaliamo l'ultimo aggiornamento di agosto 2007 del "Cos in rete", www.cosinrete.it Ricordando il Cos (Centro di orientamento sociale) di Capitini, il primo esperimento di partecipazione democratica alle decisioni del potere locale e nazionale, raccogliamo e commentiamo una scelta di quello che scrive la stampa sui temi capitiniani della nonviolenza, difesa della pace, liberalsocialismo, partecipazione al potere di tutti, controllo dal basso, religione aperta, educazione aperta, antifascismo, tra i quali in questo numero ci sono: I figli del consumismo; La democrazia fittizia e quella reale; Le speranze coltivate; Il potere alle donne: come e perche'; Tempo pieno e illuminista; La distruzione della terra e dei contadini; ecc. La partecipazione al Cos in rete e' libera e aperta a tutti mandando i contributi all'indirizzo e-mail: capitini at tiscali.it o al blog del Cos: http://cos.splinder.com Il sito con scritti di e su Aldo Capitini e': www.aldocapitini.it 6. MEMORIA. NORBERTO BOBBIO RICORDA LUDOVICO GEYMONAT (2001) [Dal "Corriere della sera" del 24 novembre 2001 riprendiamo il seguente ricordo di Ludovico Geymonat scritto da Norberto Bobbio, li' pubblicato col titolo "Geymonat. Il pensatore che cambio' l'accademia". Norberto Bobbio e' nato a Torino nel 1909 ed e' deceduto nel 2004, antifascista, filosofo della politica e del diritto, autore di opere fondamentali sui temi della democrazia, dei diritti umani, della pace, e' stato uno dei piu' prestigiosi intellettuali italiani del XX secolo. Opere di Norberto Bobbio: per la biografia (che si intreccia con decisive vicende e cruciali dibattiti della storia italiana di questo secolo) si vedano il volume di scritti autobiografici De Senectute, Einaudi, Torino 1996; e l'Autobiografia, Laterza, Roma-Bari 1997; tra i suoi libri di testimonianze su amici scomparsi (alcune delle figure piu' alte dell'impegno politico, morale e intellettuale del Novecento) cfr. almeno Italia civile, Maestri e compagni, Italia fedele, La mia Italia, tutti presso l'editore Passigli, Firenze. Per la sua riflessione sulla democrazia cfr. Il futuro della democrazia; Stato, governo e societa'; Eguaglianza e liberta'; tutti presso Einaudi, Torino. Sui diritti umani si veda L'eta' dei diritti, Einaudi, Torino 1990. Sulla pace si veda Il problema della guerra e le vie della pace, Il Mulino, Bologna, varie riedizioni; Il terzo assente, Sonda, Torino 1989; Una guerra giusta?, Marsilio, Venezia 1991; Elogio della mitezza, Linea d'ombra, Milano 1994. A nostro avviso indispensabile e' anche la lettura di Politica e cultura, Einaudi, Torino 1955, 1977; Profilo ideologico del Novecento, Garzanti, Milano 1990; Teoria generale del diritto, Giappichelli, Torino 1993. Opere su Norberto Bobbio: segnaliamo almeno Enrico Lanfranchi, Un filosofo militante, Bollati Boringhieri, Torino 1989; Piero Meaglia, Bobbio e la democrazia: le regole del gioco, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole 1994; Tommaso Greco, Norberto Bobbio, Donzelli, Roma 2000; AA. VV., Norberto Bobbio tra diritto e politica, Laterza, Roma-Bari 2005; AA. VV., Norberto Bobbio maestro di democrazia e di liberta', Cittadella, Assisi 2005; AA. VV., Lezioni Bobbio, Einaudi, Torino 2006. Per la bibliografia di e su Norberto Bobbio uno strumento di lavoro utilissimo e' il sito del Centro studi Piero Gobetti (www.erasmo.it/gobetti). Ludovico Geymonat (1908-1991) antifascista, partigiano, docente, intellettuale di forte impegno civile, e' stato uno dei maggiori filosofi italiani del Novecento; filosofo della scienza, studioso di logica matematica, storico del pensiero scientifico e filosofico; si laureo' all'Universita' di Torino in filosofia (1930) e in matematica (1932); fu avversario precoce del fascismo: avendo rifiutato di iscriversi al partito fascista, gli fu preclusa ogni possibilita' di carriera accademica, fu costretto quindi ad insegnare nelle scuole private; prese parte alla Resistenza e fu partigiano in Piemonte; dal 1956 al 1978 insegno' all'Universita' di Milano nella prima cattedra italiana di filosofia della scienza; partecipo' alla fondazione del Centro di studi metodologici di Torino, diresse importanti collezioni di testi scientifici per vari editori; e' l'autore della monumentale Storia del pensiero filosofico e scientifico (Garzanti 1970-1976), autentica pietra miliare nella storiografia filosofica italiana. Fra le opere di Ludovico Geymonat: Il problema della conoscenza nel positivismo, Bocca, Torino 1931; La nuova filosofia della natura in Germania, Bocca, Torino 1934; Studi per un nuovo razionalismo, Chiantore, Torino 1945; Saggi di filosofia neorazionalistica, Einaudi, Torino 1953; Il pensiero scientifico, Garzanti, Milano 1954; Storia del pensiero filosofico, Garzanti, Milano, 1955-1956 (tre voll.); Storia della filosofia, Garzanti, Milano 1956-1957 (tre voll.); Galileo Galilei, Einaudi, Torino 1956, 198O; Logica matematica e algebra moderna, Zanichelli, Bologna 1958; Filosofia e filosofia della scienza, Feltrinelli, Milano 1960, 1975; (con renato Tisato), Filosofia e pedagogia nella storia della civilta', Garzanti, Milano 1961-1962 (tre voll.); Storia del pensiero filosofico e scientifico, Garzanti, Milano 1970-1976; (con Enrico Bellone, Giulio Giorello, Silvano Tagliagambe), Attualita' del materialismo dialettico, Editori Riuniti, Roma 1974; Scienza e realismo, Feltrinelli, Milano 1977; Contro il moderatismo, Feltrinelli, Milano 1978; (a cura di Giulio Giorello e Marco Mondadori), Paradossi e rivoluzioni, Il Saggiatore, Milano 1979; Filosofia e filosofia della scienza, Feltrinelli, Milano 1980; Per Galileo. Attualita' del razionalismo, Bertani, Verona 1981; Riflessioni critiche su Kuhn e Popper, Dedalo, Bari 1983; Lineamenti di filosofia della scienza, Mondadori, Milano 1986, Utet, Torino 2006; (con Giulio Giorello), Le ragioni della scienza, Laterza, Roma-Bari 1986; La liberta', Rusconi, Milano 1988, 1994; La societa' come milizia, Marcos y Marcos, Milano 1989; I sentimenti, Rusconi, Milano 1989; (con Evandro Agazzi, Fabio Minazzi), Filosofia, scienza e verita', Rusconi, Milano 1989; La Vienna dei paradossi. Controversie filosofiche e scientifiche nel Wiener Kreis, Il Poligrafo, 1991; (con Fabio Minazzi), Dialoghi sulla pace e la liberta', Cuen, Napoli 1992; La ragione, Piemme, 1994; Lezioni su Galileo, Barbieri, 2004. Opere su Ludovico Geymonat: Corrado Mangione (a cura di), Scienza e filosofia. Saggi in onore di Ludovico Geymonat, Garzanti, Milano 1985; Fabio Minazzi, Filosofia, scienza e vita civile nel pensiero di Ludovico Geymonat, La Citta' del Sole, Napoli 2003; Fabio Minazzi, Contestare e creare. La lezione epistemologico-civile di Ludovico Geymonat, La Citta' del Sole, Napoli 2004] Sono tanto avanti negli anni che ho visto morire gran parte dei miei amici, miei coetanei. Ludovico Geymonat aveva un anno piu' di me. Avevamo frequentato scuole diverse. C'eravamo conosciuti all'universita' e fra di noi si era stabilita un'amicizia fraterna, cosi' come fraterne erano le nostre litigate sulle convinzioni ultime e sulla visione politica. Lui era un estremista, e lo faceva notare con una certa forza, io sono sempre stato un moderato, ma le nostre litigate non diminuivano per nulla la fraternita' della nostra amicizia. Avevamo in comune un atteggiamento polemico nei riguardi del fascismo. La sua avversione al regime che esprimeva senza reticenze, con grande liberta', gli aveva spesso procurato dei guai all'inizio della sua carriera, che aveva superato con spavalderia. Avevamo passato un'estate, insieme con Renato Treves, in Germania. Allora la conoscenza del tedesco era indispensabile per chi si avviava alla carriera degli studi. Lui era stato per un certo periodo di tempo a Gottinga, in cui c'era una celebre scuola matematica. Poi ci eravamo riuniti con Treves a Heidelberg, dove eravamo ospiti di una vecchia signora, i cui non lauti pasti ci costringevano a ricorrere a supplementi durante la giornata. Ricordo ancora il suo nome: si chiamava Frau Deussen. L'abbiamo spesso ricordata tra noi. Geymonat era sin d'allora comunista e si godeva la liberta' e il piacere di comprare ogni giorno il giornale del Partito Comunista, "Die rote Fahne" (la bandiera rossa), un piacere che in Italia sotto il tallone fascista gli era precluso e che in Germania se pur per poco tempo ancora era possibile soddisfare. Eravamo nel '32 e gia' le nuvole erano in cielo ma la tempesta non era ancora avvenuta. Ho partecipato con grande gioia al fidanzamento prima e al matrimonio poi con la cara Virginia, figlia di un alto magistrato che aveva trascorso per missioni speciali alcuni anni in Cina, di cui lei raccontava volentieri i bei ricordi. L'amicizia e' durata tutta la vita. Lui era almeno in apparenza un giovane robustissimo. Io ero al suo confronto un mingherlino, ma il destino ha voluto concedermi questa lunga vita e lui fece morire molti anni fa. Il ricordo e' ancora vivo. Esprimeva con forza la sua personalita' fiera e l'espressione delle sue convinzioni era focosa sino a suscitare avversione da parte di persone meno concitate. Ma la sincerita' era una bella caratteristica del suo animo. Nella libera manifestazione delle sue idee era tanto sicuro di se' da mettere in soggezione gli avversari. Impossibile tenergli testa quando s'impuntava. Lo ricordo come uno degli amici da cui ho appreso ad apprezzare uno stile di vita che era tanto diverso dal mio, piu' moderato e timorato. Ora lo ricordo con commozione e rimpianto. 7. INCONTRI. IN DIECI CITTA' ITALIANE L'11 SETTEMBRE [Nuovamente riproponiamo questa bella notizia ricevuta da Rocco Altieri (per contatti: centro at gandhiedizioni.com). Rocco Altieri e' nato a Monteleone di Puglia, studi di sociologia, lettere moderne e scienze religiose presso l'Universita' di Napoli, promotore degli studi sulla pace e la trasformazione nonviolenta dei conflitti presso l'Universita' di Pisa, docente di Teoria e prassi della nonviolenza all'Universita' di Pisa, dirige la rivista "Quaderni satyagraha". Tra le opere di Rocco Altieri segnaliamo particolarmente La rivoluzione nonviolenta. Per una biografia intellettuale di Aldo Capitini, Biblioteca Franco Serantini, Pisa 1998] Dieci citta' italiane ricordano l'11 settembre, il Satyagraha di Gandhi, per rilanciare in Italia e nel mondo l'azione nonviolenta. * L'11 settembre 1906, nel Teatro Imperiale di Johannesburg in Sudafrica, una grande assemblea di immigrati indiani decideva di intraprendere una campagna di disobbedienza civile alle leggi discriminatorie del cosiddetto Black Act. Lo stesso Gandhi riconobbe in quell'evento l'atto di nascita del satyagraha, cioe' di un modo nuovo di lottare che sostituisce alla forza fisica una forza piu' grande, generata dalla Verita' e dall'Amore. Il convegno del 2006 a Pisa per il centenario, promosso dalla rivista "Quaderni Satyagraha", vide la partecipazione di oltre duecento abbonati e lettori provenienti da tutta Italia, oltre ai principali studiosi e personalita' del mondo della nonviolenza. * Quest'anno in occasione della pubblicazione del n.12 dei "Quaderni Satyagraha" ( per riceverlo scrivere all'indirizzo e-mail: centro at gandhiedizioni.com) che comprende le relazioni piu' importanti del convegno: L'11 Settembre di Gandhi - la luce sconfigge la tenebra (Firenze, Libreria Editrice Fiorentina, 16 euro) sono stati organizzati incontri di riflessione, preghiera e presentazione del volume in dieci citta' italiane. Di fronte allo smarrimento e al senso di impotenza di molti pacifisti, all'uso spesso strumentale del termine "nonviolenza" e della stessa immagine di Gandhi, il quaderno riafferma con forza che la nonviolenza non e' passivita', rassegnazione al male minore: e' invece attiva obiezione di coscienza alle strutture di dominio e di guerra, scelta rivoluzionaria di trasformazione sociale per costruire il potere di tutti (l'omnicrazia di Aldo Capitini). Le varie iniziative italiane sono collegate a quelle che si svolgono in tutto il mondo in risposta all'appello di Arun Gandhi, nipote diretto del Mahatma, per trasformare l'11 settembre in giornata della speranza, della pace, del rilancio della lotta Satyagraha. * Ecco il calendario degli appuntamenti italiani: Bergamo: lunedi' 10 settembre, presso la sede universitaria, nell'aula 1, alle ore 18, presentazione del n. 12 dei "Quaderni Satyagraha", con Fulvio C. Manara, coautore del volume. * Palmi di Calabria: martedi' 11 settembre alle ore 17 si terra' un incontro di preghiera ecumenica per la pace sul Monte S. Elia, uno dei luoghi simbolici della citta', davanti al monumento dedicato a Domenico Antonio Cardone, filosofo calabrese della pace, amico e collaboratore di Aldo Capitini, protagonista negli anni '50 della campagna Russell-Einstein per la messa al bando delle armi nucleari. Sara' rievocato il Satyagraha di Gandhi, nella compresenza dei due grandi maestri Domenico Antonio Cardone e Danilo Dolci, che tanto hanno insegnato alla comunita' di Palmi con la loro presenza, nel perdurante impegno quotidiano contro la violenza mafiosa, per il disarmo e l'educazione alla nonviolenza. Animeranno l'incontro Raffaello Saffioti, Rosellina Scarcella e tutti gli amici della Casa per la pace "D. A. Cardone". * Palermo: martedi' 11 settembre alle ore 21 presso la Chiesa di San Francesco Saverio nel quartiere storico dell'Albergheria incontro di riflessione e di presentazione del n. 12 dei "Quaderni Satyagraha". Partecipano allíincontro don Cosimo Scordato, Andrea Cozzo, Enzo Sanfilippo, Augusto Cavadi. * San Ferdinando di Puglia: martedi' 11 settembre alle ore 21 presso la Casa per la nonviolenza incontro di preghiera e riflessioni sul Satyagraha di Gandhi con Mariella Dipaola e Matteo Della Torre, coautori del n. 12 dei "Quaderni Satyagraha". * Tempio Pausania: martedi' 11 settembre alle ore 17, a cura dell'associazione Nord Sud, incontro di riflessione e presentazione del n. 12 dei "Quaderni Satyagraha", con la partecipazione di Maria Erminia Satta, redattrice dei "Quaderni Satyagraha". * Napoli: martedi' 11 settembre, alle ore 17,15, presso l'Istituto Italiano Studi Filosofici, in via Monte di Dio 14, presentazione del n. 12 dei "Quaderni Satyagraha". Interverranno Rocco Altieri, Franz Amato, Gianfranco Borrelli, Adriana Buffardi, Renato Briganti, Isadora D'Aimmo, Corrado Gabriele, Giuseppe Ferraro, Geppino Fiorenza, Giovanni Laino, Gordon Poole, Francesco Ruotolo, Donatella Trotta, Alex Zanotelli. * Firenze: martedi' 11 settembre alle ore 21 presso la Chiesa di San Martino a Giogoli di Scandicci incontro di preghiera e presentazione del n. 12 dei "Quaderni Satyagraha". Sara' presente Pierpaolo Calonaci della redazione dei "Quaderni Satyagraha". * Piacenza: martedi' 11 settembre alle 21 presso il Caffe' letterario Baciccia, via D. Carli, presentazione del n. 12 dei "Quaderni Satyagraha", con la partecipazione di Piero P. Giorgi, Daniele Novara, Federico Fioretto. * Torino: martedi' 11 settembre alle ore 20,30, presso il Centro Studi "Sereno Regis", in via Garibaldi 13, presentazione del n. 12 dei "Quaderni Satyagraha". Saranno presenti Alberto Pellissero, docente di sanscrito presso l'Universita' di Torino, Enrico Peyretti e Nanni Salio del Centro Studi "Sereno Regis". * Ovada: martedi' 11 settembre presso il Teatro comunale, Corso martiri della Liberta' 10, alle ore 9 con le scuole e alle ore 21,30 con la cittadinanza nell'ambito della manifestazione "Testimone di pace" presentazione del n. 12 dei "Quaderni Satyagraha". Presenzieranno Ruben Dario Pardo Santamaria e Carla Mariani della Rete di solidarieta' "Colombia Vive" e redattori dei "Quaderni Satyagraha". 8. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti. Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli. 9. PER SAPERNE DI PIU' * Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it * Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia: www.peacelink.it/users/mir; per contatti: mir at peacelink.it, luciano.benini at tin.it, sudest at iol.it, paolocand at libero.it * Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it; per contatti: info at peacelink.it NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO Numero 207 del 9 settembre 2007 Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web: http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/ L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e': nbawac at tin.it
- Prev by Date: Coi piedi per terra. 20
- Next by Date: La domenica della nonviolenza. 128
- Previous by thread: Coi piedi per terra. 20
- Next by thread: La domenica della nonviolenza. 128
- Indice: