Coi piedi per terra. 20



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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 20 dell'8 settembre 2007

In questo numero:
1. Giorgio Cortellessa: A sostegno dell'iniziativa
2. Peppe Sini: Un delitto a Viterbo
3. Dal mondo della scienza, della cultura, della vita civile moltissime voci
contro l'aeroporto di Viterbo
4. Paolo Cento: Con attenzione
5. Anna Pizzo: Disponibile per qualsiasi iniziativa locale
6. Gino Sperandio: A tutela del diritto alla salute
7. Marcello Vigli: Una logica globale
8. Lunedi' 10 settembre a Viterbo riunione del comitato
9. Un resoconto dell'attivita' svolta e alcune proposte di lavoro
10. L'appello del comitato di Viterbo
11. Ludovico Geymonat: La possibilita' di discutere liberamente
12. Dario Paccino: Che ne sara?
13. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo

1. SOLIDARIETA'. GIORGIO CORTELLESSA: A SOSTEGNO DELL'INIZIATIVA
[Ringraziamo Giorgio Cortellessa (per contatti: gc at dbcard.it) per questa
dichiarazione di solidarieta' che estraiamo da una piu' ampia lettera
personale.
Giorgio Cortellessa, illustre scienziato di fama internazionale, fisico
nucleare esperto nel settore dell'energia e dell'ambiente, ha dato
contributi fondamentali all'ambientalismo scientifico, alla cultura della
pace, alla denuncia dei crimini di guerra - ed anche in tempo di pace - dei
poteri dominanti; ha insegnato come professore universitario a Roma e a
Milano (ha insegnato alla facolta' di Fisica presso l'Universita' La
Sapienza di Roma, e all'Universita' di Milano ha tenuto anche il corso di
perfezionamento in Anatomia Patologica) ed ha fatto parte di numerosi
comitati, commissioni e istituti scientifici nazionali ed internazionali
(tra l'altro e' stato dirigente di ricerca dell'Istituto Superiore di
Sanita', direttore del Sistema Informativo dell'Istituto Italiano di
Sanita', consulente di cinque ministri - della Sanita' e della Ricerca
Scientifica -); e' stato assessore al Comune di Narni all'ambiente, alla
informatizzazione, alla gestione della raccolta differenziata, riciclo e
riutilizzazione dei rifiuti; membro del tribunale Clark per i crimini di
guerra; partecipe e suscitatore di molte esperienze di impegno in difesa
dell'ambiente, per i beni comuni, per la pace e i diritti umani di tutti gli
esseri umani; giornalista pubblicista da oltre trent'anni, ha pubblicato
rilevanti libri sul problema energetico e sulle interconnessioni tra
ambiente e salute; dal 1991 e' anche editore della casa editrice Edizioni
Associate di cui e' uno dei fondatori, dirige anche la rivista "Meltin'Pot"
disponibile anche on line. Tra le molte opere di Giorgio Cortellessa
ricordiamo almeno: A otto minuti..., Edimez, Roma 1979]

Caro Peppe,
puoi aggiungere il mio nome alla lista dei firmatari dell'appello contro la
costruzione dell'aeroporto di Viterbo.
Inoltre scrivero' un intervento a sostegno dell'iniziativa...

2. EDITORIALE. PEPPE SINI: UN DELITTO A VITERBO

In poche parole
Il progetto di realizzare a Viterbo (ingigantendo oltre ogni ragionevole
limite operativita', infrastrutture e dimensioni del sedime aeroportuale
militare esistente in cui si e' fin qui svolta una relativamente
limitatissima attivita') un aeroporto per voli low cost finalizzati al
turismo "mordi e fuggi" per Roma, tale da configurarsi come "terzo polo
aeroportuale laziale" dopo Fiumicino e Ciampino - che gia' soffocano - e'
semplicemente insensato e sciagurato.
E sciagurata e' l'idea in se' di ulteriormente incrementare il trasporto
aereo e di asservire alla parte peggiore di esso una terza localita', invece
di risanare la situazione nelle localita' come Ciampino e e i centri abitati
del circondario che gia' pagano un prezzo altissimo in termini di degrado
ambientale e devastazione del diritto alla salute per arricchire le
compagnie aeree e i loro complici nello sfruttamento di un bisogno indotto e
regressivo quale il turismo affannoso e usurante, consumista e alienato,
senza qualita'.
L'insensato e sciagurato progetto viterbese, per dirla in estrema sintesi:
1. devasta l'area delle terme di Viterbo, che e' il bene naturale, storico,
culturale, sociale ed economico maggiore della citta';
2. rende invivibili interi quartieri della citta' con l'inquinamento
acustico che li colpira' con estrema violenza;
3. e' completamente privo della Valutazione d'impatto ambientale prevista
dalla legislazione vigente;
4. danneggia irreversibilmente beni ambientali e culturali e vocazioni
produttive del viterbese;
5. danneggia la salute della popolazione locale;
6. e a tutto cio' si aggiunga che il trasporto aereo e' responsabile in
cospicua misura del surriscaldamento del clima, che e' oggi il massimo
pericolo per la biosfera e per la civilta' umana; e che pertanto la sua
riduzione e' una necessita' urgente e assoluta.
Cosi' in poche parole.
*
Da Dante a noi
C'e' un distico nella Divina Commedia (Inf., XIV, 79-80) in cui Dante
ricorda il luogo simbolo di Viterbo: il Bulicame, la sorgente di acqua
sulfurea che sgorga bollente dalle viscere della nostra terra, fin
dall'antichita' luogo di cure termali. Scrive Dante: "Quale del Bulicame
esce ruscello / che parton poi tra lor le peccatrici" (e su queste
"peccatrici" si e' battagliato per secoli e ancora senza esito certo tra
filologi come tra cultori di storia patria, se esse fossero davvero
"peccatrici" ovvero meretrici che si avvalevano di quelle terapeutiche acque
fors'anche per curare le malattie veneree, o "pettatrici", cioe' le
lavoranti addette alla pettinatura del lino e della canapa). E cosi' forte
ne era il ricordo che altrove Dante usa quel medesimo nome di "bulicame" a
caratterizzare il Flegetonte (Inf., XII, 117 - e che sia reminiscenza del
luogo viterbese e' provato dal fatto che immediatamente dopo il poeta
rievoca, ai vv. 118-120, un fatto di sangue a Viterbo avvenuto nel 1272
quando Arrigo di Cornovaglia fu assassinato da Guido di Monforte in una
chiesa durante la messa).
Il Bulicame (e con esso la zona termale di Viterbo) e' ora minacciato dalla
prospettiva di realizzare proprio in quell'area un mega-aeroporto per i voli
low cost del turismo piu' degradato e frettoloso per Roma (mega-aeroporto
che e' un'opera insensata anche in considerazione del fatto che, una volta
atterrati a Viterbo, ai turisti frettolosissimi per arrivare a Roma
occorrono poi quasi due ore di treno per percorrere alcune decine di
chilometri - stante la disastrosa situazione provocata dalla pluridecennale
sciagurata indifferenza dei pubblici poteri per il trasporto ferroviario: ma
lorsignori del palazzo, ben si sa, vanno tutti in automobile -; e non si sa
quanto tempo occorrerebbe utilizzando le strade, gia' ora sovente intasate
dalla follia di un traffico automobilistico privato che ogni giorno di piu'
si rivela insostenibile per il pianeta - per non dire di quel che s'incontra
immettendosi nel Grande Raccordo Anulare che circonda la citta' eterna:
eterna la citta', biblici i tempi di accesso ad essa nel traffico
motoristico massivo e soverchiante che tutto e tutti soffoca).
Mi chiedo come si possa essere tanti folli e tanto scellerati da voler
mettere a rischio un bene ambientale, storico, culturale, sociale ed
economico cosi' fondamentale e decisivo per tutti i viterbesi per
favoreggiare interessi speculativi delle compagnie aeree low cost (come la
ben nota Ryan Air, la cui condotta antisindacale verso i suoi dipendenti e'
stata piu' volte pubblicamente denunciata); e per realizzare una nuova
mastodontica servitu' coloniale in una terra, come l'Alto Lazio, che gia' ha
subito aggressioni a non finire, dalla centrale di Montalto (che sarebbe
stata nucleare se non avessimo resistito per dieci anni alla sua costruzione
e non avessimo vinto poi il referendum), alle ingenti e nocivissime servitu'
militari tuttora persistenti, alle ulteriori servitu' speculative che il
nostro territorio tuttora subisce.
Realizzare un mega-aeroporto nell'area termale, a breve distanza dal
Bulicame, e' una follia  e un crimine.
*
Nessun dorma
Ed e' una follia e un crimine sottoporre interi quartieri di Viterbo, e
decine di migliaia di persone che vi vivono, al frastuono degli aerei che li
sorvolerebbero a bassa quota, frastuono che renderebbe impossibile riposare,
parlare a voce normale fin dentro le proprie abitazioni, ascoltare musica,
fruire del bene del silenzio.
*
L'alternativa autocentrata
Ed e' una follia  e un crimine penalizzare ancor piu' il viterbese, che ha
bisogno invece di ferrovie, che ha bisogno di valorizzazione dei beni
ambientali e culturali, che ha bisogno di sostegno all'agricoltura di
qualita' e al turismo di qualita', che ha bisogno di promuovere il
termalismo: che ha bisogno, in una parola, della difesa e della messa in
valore delle sue risorse e vocazioni produttive, che sono le risorse e le
vocazioni di un territorio che ancora possiede straordinarie, preziosissime
risorse naturalistiche, agricole, storiche, artistiche.
*
Robin Hood alla rovescia
Ed e' una follia e un crimine continuare a foraggiare di soldi pubblici le
compagnie aeree e l'affarismo di contorno dei grandi impianti aeroportuali.
Che ignobile scandalo continuare a regalare (sia con finanziamenti diretti,
sia con agevolazioni e fin esenzioni fiscali) fiumi di denaro pubblico a
compagnie aeree che provocano gravi danni all'ambiente, gravi danni
all'economia locale e gravi danni alla salute delle persone, mentre si
lesinano e si tagliano i fondi pubblici ai servizi sociali e sanitari,
mentre si nega assistenza a chi ne ha urgente bisogno. Che scandalo che i
soldi dei poveri vengano usati per regalarli i ricchi. Che scandalo che chi
governa la cosa pubblica lo faccia rapinando i poveri dei loro diritti e
favoreggiando i ricchi devastatori.
*
La casa brucia
Ed e' una follia e un crimine incrementare il trasporto aereo quando
sappiamo che esso e' fortemente corresponsabile del surriscaldamento
climatico che costituisce la piu' grave minaccia planetaria per la biosfera
e per la civilta' umana: ormai l'intera comunita' scientifica e tutti gli
statisti non interamente stupidi o non interamente corrotti sostengono che
se non si interviene immediatamente per ridurre l'effetto serra ed invertire
la tendenza andremo incontro nei prossimi anni a catastrofi ambientali
inenarrabili.
E mentre questo e' evidente, si continua con la crescita dell'automobilismo
privato, con la crescita del trasporto aereo, con la crescita di attivita'
che contribuiscono a portare al collasso la biosfera e a costringere le
future generazioni a una vita infera. Come si puo' essere tanto
irresponsabili?
*
I miei maggiori
Quando ero giovane mi insegnarono i miei antichi buoni maestri, e maestri di
questa terra viterbese, ora deceduti da non pochi anni, che era dovere, e'
dovere, di ogni persona dotata del ben dell'intelletto e di volonta' buona
contrastare il male, difendere i diritti di tutti, agire per il pubblico
bene.
Me lo insegno' il professor Vittorio Emanuele Giuntella, mio indimenticabile
maestro di nonviolenza, che da ufficiale degli alpini dopo l'8 settembre
1943 preferi' essere recluso in lager piuttosto che essere complice dei
nazisti.
Me lo insegno' Raimondo Pesaresi, indimenticabile preside del liceo
cittadino iintitolato a Mariano Buratti assassinato dai nazifascisti, che a
me studente insegno' a scegliere il giusto e nel giusto perseverare.
Me lo insegno' Achille Poleggi, limpido antifascista, indimenticabile
combattente della sinistra socialista e pubblico amministratore di luminosa
rettitudine, al cui insegnamento ed esempio devo se sono stato anch'io un
pubblico amministratore scrupoloso e competente.
Me lo insegno' il tipografo anarchico Sauro Sorbini, indimenticabile eroe
viterbese della Resistenza, persona di garbo squisito e di leonino coraggio,
che ogni volta che presso la sua tipografia mi recavo per realizzare un
manifesto o un opuscolo sempre mi ammaestrava alla verita' che lotta, alla
solidarieta' con gli oppressi, alla civica virtu'.
I miei antichi maestri.
E adesso che io ho una lunga barba bianca, e ci sono giovani che sentono per
me lo stesso affetto che per quei miei maestri io sentivo, adesso che ci
sono pubblici amministratori che tenni in braccio quando erano bambini, come
potrei tacere dinanzi a tanto scandalo? Come potrei non impegnare ogni mia
energia nel contrastare un cosi' grave pericolo di devastazione che incombe
su questa citta'? Come potrei non restare fedele a quell'impegno che a
quella scuola appresi di difendere la casa comune, la civilta' umana, i
diritti umani di tutti gli esseri umani?

3. DOCUMENTAZIONE. DAL MONDO DELLA SCIENZA, DELLA CULTURA, DELLA VITA CIVILE
MOLTISSIME VOCI CONTRO L'AEROPORTO DI VITERBO

Dal mondo della scienza, della cultura, della vita civile moltissime voci si
oppongono all'aeroporto di Viterbo.
All'appello promosso dal comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e
s'impegna per la riduzione del trasporto aereo (e per la difesa della salute
della popolazione, per la difesa dell'ambiente a livello locale e globale,
per la difesa dei beni ambientali e culturali e delle vocazioni produttive
del territorio, per il potenziamento della ferrovia, per la democrazia, per
i diritti umani di tutti gli esseri umani comprese le generazioni future)
hanno espresso attenzione, adesione, solidarieta' da tutta Italia molte voci
della scienza, della cultura, della vita civile, delle rappresentanze
istituzionali, e tra esse alcune delle personalita' piu' illustri della
cultura e dell'impegno civile del nostro paese. Tra le quali le seguenti.
Il magistrato Ferdinando Imposimato.
Scienziati come Angelo Baracca, Virginio Bettini, Giorgio Cortellessa,
Giorgio Nebbia.
Altri cattedratici universitari come Rocco Altieri, Andrea Canevaro,
Domenico Jervolino, Raffaele Mantegazza, Arnaldo Nesti, Luigi Piccioni,
Giuliano Pontara, Elena Pulcini, Silvia Vegetti Finzi.
Una scrittrice come Dacia Maraini.
Intellettuali come Maria D'Asaro, Giancarla Codrignani, Paola Del Zoppo,
Maria G. Di Rienzo, Daniele Gallo, Pupa Garribba, Letizia Lanza, Elena
Liotta, Paola Mancinelli, Attilio Mangano, Elena Monguzzi, Daniela Musumeci,
Nadia Neri, Helene Paraskeva', Sergio Paronetto, Francesco Pistolato, Enrico
Peyretti, Tiziana Plebani, Giovanna Providenti, Elio Rindone, Brunetto
Salvarani, Bruno Segre, Paola Sessa, Renato Solmi, Giuseppe Tacconi.
Personalita' della vita civile e dell'impegno sociale ed educativo come
Normanna Albertini, Alessandro Ambrosin, Luciano Benini, Norma
Bertullacelli, Carla Biavati, Liliana Boranga, Adriana Bottini, Tiziano
Cardosi, Marinella Correggia, Leila Lisa D'Angelo, Emilio De Paolis,
Gabriele De Veris, Giuliano Falco, Carlo Ferraris, Agnese Ginocchio,
Pasquale Iannamorelli, Floriana Lipparini, Daniele Lugli, Luigi Malabarba,
Giovanni Mandorino, Luca Martinelli, Maddalena Micotti, Adriano Moratto,
Beppe Pavan, Strato Petrucci, Enzo Piffer, Luciano Polverari, Anna Puglisi,
Piercarlo Racca, Fabio Ragaini, Luca Salvi, Umberto Santino, Giovanni
Sarubbi, Eugenio Scardaccione, Anna Schgraffer, Mao Valpiana, Claudio
Vedovelli, Marcello Vigli, Giulio Vittorangeli.
Il sottosegretario Paolo Cento.
I parlamentari europei Giulietto Chiesa, Monica Frassoni, Sepp Kusstatscher.
I senatori e deputati al parlamento italiano Maurizio Acerbo, Paolo
Cacciari, Giovanna Capelli, Lidia Menapace, Gino Sperandio, Tiziana
Valpiana.
La consigliera regionale del Lazio Anna Pizzo.
Tra le altre numerosissime persone del viterbese, figure delle istituzioni e
della vita civile come Luciano Bernabei, Olindo Cicchetti, Umberto Cinalli,
Roberto Corzani, Paolo D'Arpini, Osvaldo Ercoli, Doriana Goracci, Antonella
Litta, Walter Mancini, Anna Moscucci, Alessandro Pizzi, Marco Prestininzi,
Mauro Sarnari, Peppe Sini, Christiana Soccini, Giancarlo Torricelli.
Questo elenco e' ovviamente parziale e provvisorio, ci scusiamo con le molte
personalita' che ci hanno gia' comunicato la loro attenzione, solidarieta'
ed adesione ed i cui nomi non abbiamo ancora avuto modo di inserire.

4. SOLIDARIETA'. PAOLO CENTO: CON ATTENZIONE
[Ringraziamo Paolo Cento (per contatti: www.paolocento.it) per questa
lettera di apprezzamento al comitato viterbese che si oppone all'aeroporto.
Paolo Cento ( Roma, 1962) e' sottosegretario di stato all'Economia e alla
Finanze del governo in carica; laureato in giurisprudenza, pubblicista,
inizia il suo impegno politico prima nei gruppi cattolici e nell'Agesci e in
seguito nei movimenti studenteschi; nel 1985 e' tra i promotori delle liste
verdi che nell'anno successivo confluiscono nella federazione delle liste
verdi; coordinatore cittadino dei Verdi di Roma dal 1987 al 1989;
consigliere circoscrizionale in due riprese dal 1985 al 1990 e poi dal 1993
al 1996, dal 1990 al 1995 e' consigliere provinciale e dal 1994 al 1995
assessore provinciale all'ambiente e alla protezione civile; consigliere
della Regione Lazio dal 1995 al 1996; dal 1996 in Parlamento, nel secondo
governo Prodi e' nominato sottosegretario]

Cari amici,
vi ringrazio delle informazioni e vi confermo che seguiro' con attenzione
l'evolversi della vicenda.
Cordiali saluti
Paolo Cento

5. SOLIDARIETA'. ANNA PIZZO: DISPONIBILE PER QUALSIASI INIZIATIVA LOCALE
[Ringraziamo Anna Pizzo (per contatti: aepizzo at regione.lazio.it) per questa
dichiarazione di solidarieta' e di disponibilita' a partecipare a prossime
iniziative, dichiarazione che estraiamo da una piu' ampia lettera personale.
Anna Pizzo, giornalista, e' consigliera alla Regione Lazio. E' nata a Roma
cinquantacinque anni fa. E' laureata in filosofia e ha insegnato come
precaria per circa dieci anni in numerose scuole di Roma e provincia.
Successivamente lavora a Radio Citta' Futura, una delle prime emittenti
libere d'Italia. Poi e' assunta dal quotidiano "Il manifesto" dove rimane
dal 1979 al 1999 occupandosi di tossicodipendenze, scuola, sanita', carceri,
salute mentale. E' coordinatrice di redazione di "Nautilus", inserto mensile
di Psichiatria democratica del quotidiano romano, poi, con Rossana Rossanda,
coordina "Antigone, la rivista dell'emergenza". E' caposervizio del sociale,
caporedattore, coordinatrice de "Il manifesto mese" e di "Extra". Insieme ad
altri due colleghi de "il manifesto" nel 1999 da' vita a "Carta", prima
mensile allegato al quotidiano romano, poi mensile autonomo e, dal giugno
2001, settimanale. Le ragioni di questa scelta stanno nella percezione dei
nascenti movimenti (Seattle) e del movimento dei movimenti a Genova durante
il G8. In quella occasione e' responsabile del media center e, per il Comune
e la Provincia di Genova, delle scuole Diaz e Pertini. Da allora l'attivita'
politica, sociale e giornalistica non si e' mai fermata sia nel movimento
per la pace sia nel gruppo di continuita' del Forum sociale. Candidata dal
Prc nel "listino" del presidente Marrazzo e' eletta consigliere regionale
nel maggio 2005. In Regione ricopre l'incarico di consigliere segretario
dell'ufficio di presidenza]

... Mandami pure le informazioni sulle vostre prossime attivita' e
sentiamoci per qualsiasi iniziativa locale.
Cari saluti,
Anna Pizzo

6. SOLIDARIETA': GINO SPERANDIO: A TUTELA DEL DIRITTO ALLA SALUTE
[Ringraziamo l'onorevole Gino Sperandio (per contatti:
sperandio_g at camera.it) per questa dichiarazione di solidarieta' che
estraiamo da una piu' ampia lettera personale.
Gino Sperandio (Belluno, 1962) e' deputato al parlamento; laureato in
giurisprudenza, avvocato, segretario regionale per il Veneto del Prc dal
2001; alla Camera dei Deputati fa parte della Commissione Agricoltura]

Rimango a vostra disposizione per un sostegno alla vostra battaglia che
ritengo importante a tutela del diritto alla salute.

7. RIFLESSIONE. MARCELLO VIGLI: UNA LOGICA GLOBALE
[Ringraziamo Marcello Vigli (per contatti: marcvigl at tin.it) per questo
intervento.
Marcello Vigli, animatore del comitato "Scuola e Costituzione" e di tante
iniziative per i diritti, di pace e di solidarieta', e' una delle piu'
limpide figure della cultura democratica italiana]

Il "caso" aeroporto di Viterbo ripropone il "problema" modello di sviluppo
nel nostro pianeta: lo denuncia di fatto il comitato nato per opporsi alla
sua realizzazione. In quest'ottica si deve convenire con le sue affermazioni
e non si puo' negare solidarieta' al suo impegno.
Detto questo per evitare equivoci e' necessario farsi carico delle
conseguenze per non ridurre tale impegno ad una dimensione campanilistica. E
bene ha fatto il comitato viterbese a collegarsi immediatamente con le
cittadine e i cittadini di Ciampino, che sopportano una situazione
insostenibile, e con analoghi comitati ed esperienze ambientaliste in
Ciociaria  e nella provincia di Latina (ipotizzate come sedi alternative da
chi vuol realizzare il terzo polo aeroportuale del Lazio).
L'impegno locale non puo' che essere inserito in una logica globale: non si
salva il pianeta e non si realizza una piu' equa distribuzione delle risorse
se non si promuove una "decrescita" del mondo ricco, se e' vero che volare
serve solo ai ricchi.

8. INCONTRI. LUNEDI' 10 SETTEMBRE A VITERBO RIUNIONE DEL COMITATO

Si svolgera' lunedi' 10 settembre, con inizio alle ore 18, presso il Centro
sociale autogestito "Valle Faul" di Viterbo (da un anno trasferitosi nella
nuova sede nei pressi della zona termale della citta'), la prossima riunione
del comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la
riduzione del trasporto aereo.

9. MATERIALI. UN RESOCONTO DELL'ATTIVITA' SVOLTA E ALCUNE PROPOSTE DI LAVORO

Carissime e carissimi,
in preparazione della riunione del comitato di lunedi' 10 settembre vi diamo
notizia di alcune cose fatte nel corso dell'ultimo mese e vi proponiamo
alcune iniziative che si potrebbero realizzare nelle prossime settimane.
*
1. Gli inizi del comitato
Come ricorderete il comitato si e' costituito il 24 luglio 2007, ed il 25
luglio ha diffuso un primo documento.
Il 30 luglio una delegazione del comitato ha preso parte alla seduta del
Consiglio Provinciale di Viterbo e la portavoce Antonella Litta vi ha svolto
una delle relazioni introduttive.
Il 2 agosto il comitato ha tenuto una conferenza stampa a Viterbo.
*
2. Le iniziative del mese di agosto
Nel mese di agosto il comitato ha realizzato le seguenti iniziative:
- e' stato diffuso un appello;
- la portavoce ha rilasciato alcune interviste a media cartacei e
radiofonici;
- la portavoce ha partecipato ad incontri di riflessione e dibattito in
localita' della Toscana e del Lazio;
- delegazioni del comitato hanno fatto incontri con l'eurodeputato Giulietto
Chiesa e con il professor Virginio Bettini;
- alcuni partecipanti al comitato hanno inviato una lettera aperta al
sindaco di Viterbo sullo sconcio del teatro Unione ridotto a plancia
pubblicitaria (dopo altre prese di posizione analoghe l'enorme stendardo pro
aeroporto li' collocato e' stato tolto);
- sono stati presi contatti con comitati analoghi al nostro in varie parti
d'Italia (Bolzano, Ciampino, Fano, Frosinone, Siena...);
- e' stata avviata la pubblicazione di un notiziario telematico: "Coi piedi
per terra";
- e' stato realizzato un sito: www.coipiediperterra.org;
- sono stati presi contatti con consiglieri regionali e con parlamentari
italiani ed europei;
- sono state raccolte adesioni, dichiarazioni di solidarieta' e contributi
di riflessione di varie e fin autorevolissime personalita' della cultura e
della vita civile, di organizzazioni democratiche, di pubblici
amministratori, di cittadine e cittadini;
- si e' instaurata la consuetudine dell'invio di note informative ai mezzi
d'informazione ed a varie istituzioni, sia locali che nazionali.
*
3. Alcune proposte di lavoro
Nelle prossime settimane pensiamo che si potrebbero realizzare alcune
iniziative, e ad esempio:
- iniziative pubbliche di studio e sensibilizzazione (convegni,
conferenze...);
- iniziative pubbliche di informazione e mobilitazione (ad esempio
volantinaggi in alcuni quartieri di Viterbo);
- iniziative di informazione ed autoformazione delle persone impegnate nel
comitato (affinche' tutte abbiano una conoscenza essenziale ma adeguata di
tutti gli elementi della questione e siano in grado di comunicare
efficacemente le nostre ragioni);
- incontri con vari interlocutori;
- raccolta di ulteriore documentazione;
- raccolta di ulteriori adesioni, solidarieta', contributi di riflessione;
- impegno nella promozione di una rete a livello nazionale per la riduzione
del trasporto aereo,
- prosecuzione delle attivita' gia' avviate.
Nella riunione di lunedi' 10 settembre decideremo insieme nei dettagli
impegni e calendario delle iniziative.
*
4. Grazie fin d'ora
Ringraziamo fin d'ora tutte le persone che parteciperanno alla riunione del
comitato il 10 settembre alle ore 18 presso il centro sociale autogestito a
Viterbo, o che non potendo partecipare invieranno contributi scritti di
riflessione.

10. DOCUMENTI. L'APPELLO DEL COMITATO DI VITERBO
[Riproduciamo nuovamente l'appello del Comitato di Viterbo che si oppone
alla realizzazione del terzo polo aeroportuale laziale e s'impegna per la
riduzione del trasporto aereo, in difesa dell'ambiente, del diritto alla
salute, della democrazia, dei diritti umani di tutti gli esseri umani
comprese le generazioni future]

Un aeroporto a Viterbo? No, grazie.
E' necessario invece ridurre il trasporto aereo.
*
1. Un aeroporto provoca gravi danni alla salute della popolazione che vive
nei dintorni: sia attraverso l'inquinamento dell'aria, che causa gravi
malattie; sia attraverso l'inquinamento acustico.
2. Il trasporto aereo contribuisce fortemente al surriscaldamento del clima.
3. Il trasporto aereo danneggia gravemente l'ambiente.
4. Il trasporto aereo e' antieconomico: consuma piu' energia di ogni altro
mezzo di trasporto; danneggia gravemente la biosfera; costa molto alla
comunita' poiche' e' fortemente sovvenzionato sia da finanziamenti pubblici
sia da esenzioni ed agevolazioni fiscali (mentre si effettuano sciagurati
tagli di bilancio per sanita' ed assistenza): paradossalmente la maggior
parte dei costi del trasporto aereo li pagano i cittadini che non lo usano;
danneggiando l'ambiente e sottraendo risorse pubbliche non aiuta le economie
locali ma le impoverisce; l'occupazione nel settore e' limitata, spesso
precaria, e le compagnie hanno spesso condotte gravemente antisindacali.
5. Il trasporto aereo e' iniquo: statisticamente e' dimostrato che e'
soprattutto un privilegio dei ricchi, ma i costi li pagano soprattutto i
bilanci pubblici, e le conseguenze nocive le pagano innanzitutto i poveri.
6. Nel caso specifico dell'aeroporto a Viterbo manca completamente la
Valutazione d'impatto ambientale.
*
Viterbo nell'ambito della mobilita' ha bisogno innanzitutto di migliorare la
rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, con Orte e con Civitavecchia.
Una mobilita' coerente con la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali
e culturali e delle vocazioni produttive del viterbese.
*
Chiediamo che sia rispettato il diritto alla salute.
Chiediamo che sia rispettato il diritto alla sicurezza.
Chiediamo che sia rispettato il diritto a un ambiente vivibile.
Chiediamo che sia rispettato il diritto a un lavoro dignitoso e sicuro.
Chiediamo che sia rispettato il diritto alla mobilita' per tutti e non solo
per pochi privilegiati.
Chiediamo che decisioni che riguardano tutti siano discusse da tutti e prese
in modo democratico.
Chiediamo che prevalga la responsabilita', la solidarieta', la democrazia.
*
Siamo solidali con i cittadini di Ciampino, vittime dell'estrema nocivita'
dell'aeroporto.
Siamo solidali con tutti gli esseri umani che subiscono le conseguenze
dell'effetto serra cui il trasporto aereo contribuisce in misura cosi'
rilevante.
*
Chiediamo a chi condivide questo appello di aderire ad esso, di diffonderlo,
di sostenere l'impegno del comitato.
*
Il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la
riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della
democrazia, dei diritti umani di tutti gli esseri umani
Per informazioni e contatti: e-mail: info at coipiediperterra.org, sito:
www.coipiediperterra.org

11. MAESTRI. LUDOVICO GEYMONAT: LA POSSIBILITA' DI DISCUTERE LIBERAMENTE
[Da Ludovico Geymonat, La societa' come milizia, Marcos y Marcos, Milano
1989, p. 32 (e' un passo estratto dal testo di una conferenza tenuta nel
1988).
Ludovico Geymonat (1908-1991) antifascista, partigiano, docente,
intellettuale di forte impegno civile, e' stato uno dei maggiori filosofi
italiani del Novecento; filosofo della scienza, studioso di logica
matematica, storico del pensiero scientifico e filosofico; si laureo'
all'Universita' di Torino in filosofia (1930) e in matematica (1932); fu
avversario precoce del fascismo: avendo rifiutato di iscriversi al partito
fascista, gli fu preclusa ogni possibilita' di carriera accademica, fu
costretto quindi ad insegnare nelle scuole private; prese parte alla
Resistenza e fu partigiano in Piemonte; dal 1956 al 1978 insegno'
all'Universita' di Milano nella prima cattedra italiana di filosofia della
scienza; partecipo' alla fondazione del Centro di studi metodologici di
Torino, diresse importanti collezioni di testi scientifici per vari editori;
e' l'autore della monumentale Storia del pensiero filosofico e scientifico
(Garzanti 1970-1976), autentica pietra miliare nella storiografia filosofica
italiana. Fra le opere di Ludovico Geymonat: Il problema della conoscenza
nel positivismo, Bocca, Torino 1931; La nuova filosofia della natura in
Germania, Bocca, Torino 1934; Studi per un nuovo razionalismo, Chiantore,
Torino 1945; Saggi di filosofia neorazionalistica, Einaudi, Torino 1953;  Il
pensiero scientifico, Garzanti, Milano 1954; Storia del pensiero filosofico,
Garzanti, Milano, 1955-1956 (tre voll.); Storia della filosofia, Garzanti,
Milano 1956-1957 (tre voll.); Galileo Galilei, Einaudi, Torino 1956, 198O;
Logica matematica e algebra moderna, Zanichelli, Bologna 1958; Filosofia e
filosofia della scienza, Feltrinelli, Milano 1960, 1975; (con renato
Tisato), Filosofia e pedagogia nella storia della civilta', Garzanti, Milano
1961-1962 (tre voll.); Storia del pensiero filosofico e scientifico,
Garzanti, Milano 1970-1976; (con Enrico Bellone, Giulio Giorello, Silvano
Tagliagambe), Attualita' del materialismo dialettico,  Editori Riuniti, Roma
1974; Scienza e realismo, Feltrinelli, Milano 1977; Contro il moderatismo,
Feltrinelli, Milano 1978; (a cura di Giulio Giorello e Marco Mondadori),
Paradossi e rivoluzioni, Il Saggiatore, Milano 1979; Filosofia e filosofia
della scienza, Feltrinelli, Milano 1980; Per Galileo. Attualita' del
razionalismo, Bertani, Verona 1981; Riflessioni critiche su Kuhn e Popper,
Dedalo, Bari 1983; Lineamenti di filosofia della scienza, Mondadori, Milano
1986, Utet, Torino 2006; (con Giulio Giorello), Le ragioni della scienza,
Laterza, Roma-Bari 1986; La liberta', Rusconi, Milano 1988, 1994; La
societa' come milizia, Marcos y Marcos, Milano 1989; I sentimenti, Rusconi,
Milano 1989; (con Evandro Agazzi, Fabio Minazzi), Filosofia, scienza e
verita', Rusconi, Milano 1989; La Vienna dei paradossi. Controversie
filosofiche e scientifiche nel Wiener Kreis, Il Poligrafo, 1991; (con Fabio
Minazzi), Dialoghi sulla pace e la liberta', Cuen, Napoli 1992; La ragione,
Piemme, 1994; Lezioni su Galileo, Barbieri, 2004. Opere su Ludovico
Geymonat: Corrado Mangione (a cura di), Scienza e filosofia. Saggi in onore
di Ludovico Geymonat, Garzanti, Milano 1985; Fabio Minazzi, Filosofia,
scienza e vita civile nel pensiero di Ludovico Geymonat, La Citta' del Sole,
Napoli 2003; Fabio Minazzi, Contestare e creare. La lezione
epistemologico-civile di Ludovico Geymonat, La Citta' del Sole, Napoli 2004]

L'atmosfera di libera discussione che molte volte oggi consideriamo un dato
di fatto del tutto scontato e naturale in realta' e' essa stessa il prodotto
della lotta di Liberazione e della Resistenza. Prima della Resistenza si era
infatti costretti ad obbedire e non era lecito porre in discussione quanto
veniva affermato soprattutto dall'autorita' politica. Ne consegue che quello
che a noi puo' apparire un dato di fatto (la possibilita' di discutere
liberamente) in realta' e' esso stesso un prodotto storico, una conquista
che risulta legata ad una certa dinamica storica e che, come tutti i
prodotti storici, non gode di nessuna assolutezza metafisica: continuera' ad
esistere storicamente solo nella misura in cui continueranno ad esistere
determinate forze e determinate configurazioni sociali, culturali e
politiche che si batteranno per difendere e allargare questa esigenza e
questa atmosfera di libera discussione.

12. MAESTRI. DARIO PACCINO: CHE NE SARA'?
[Da Dario Paccino, L'imbroglio ecologico, Einaudi, Torino 1972, 1973, p.
200.
Dario Paccino, intellettuale e militante del movimento operaio, nato ad
Albenga nel 1918, ha preso parte alla Resistenza ed ha continuato per
l'intera vita in uno strenuo impegno antifascista, di liberazione degli
oppressi, di difesa della biosfera; studioso ed educatore, ha praticato un
giornalismo e un saggismo di documentazione e di denuncia intervenendo
efficacemente per smascherare le ideologie dominanti e la violenza del
potere; generosamente costantemente presente nelle lotte sociali, nella
riflessione teorica, nella solidarieta' concreta; e' deceduto il 4 giugno
2005. Tra le opere di Dario Paccino: Arrivano i nostri, Edizioni Avanti!,
Milano 1956; Domani il diluvio, Calderini, Bologna 1970; L'imbroglio
ecologico, Einaudi, Torino 1972; L'ombra di Confucio, Einaudi, Torino 1976;
Il diario di un provocatore, I libri del no, Roma 1977; La teppa all'assalto
del cielo, I libri del no, Roma 1978; La trappola della scienza, La
Salamandra, Milano 1979; I colonnelli verdi e la fine della storia,
Pellicani, Roma 1990; La guerra chiamata pace, Pellicani, Roma 1992; Gli
invendibili, Datanews, Roma 1994; Manuale di autodifesa linguistica,
Arterigere - Il lavoratore oltre, Varese 1996; (con Luigi Josi e Gian Marco
Martignoni), Il libero schiavo di Maastricht, Arterigere - Il lavoratore
oltre, Varese 1997; (a cura di), L'ultima volta, Arterigere - Il lavoratore
oltre, Varese 1997; Euro kaputt, Odradek, Roma 2000; Il padrone.
L'apocalisse, Notiziario Cdp, Pistoia 2003; I senzapatria. Resistenza ieri e
oggi, Biblioteca Franco Serantini, Pisa 2006. Un ricordo di Dario Paccino e'
ne "La nonviolenza e' in cammino" n. 1445]

Ma che ne sara' del pianeta fra venti, cinquant'anni, se il padrone potra'
continuare nell'universale saccheggio con gli strumenti sempre piu' perfetti
che la scienza gli mette a disposizione?

13. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI
VITERBO

Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la
riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito:
www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa
Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it
Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it

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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 20 dell'8 settembre 2007

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