Minime. 198



NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 198 del 31 agosto 2007

Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca
per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Sommario di questo numero:
1. Manila D'Angelomaria: Presto in Italia due ragazze del movimento delle
ragazze e dei ragazzi di strada guatemaltechi
2. Paolo Stevanato: Un invito a Venezia dal 12 al 15 ottobre 2007
3. "Franz Jaegerstaetter Italia": Newsletter n. 19
4. Luciano Capitini ricorda Piergiorgio Acquistapace
5. "Fondazione Alexander Langer": Da Srebrenica
6. L'appello del comitato di Viterbo che si oppone all'aeroporto
7. Letture: Carmine Di Sante, La passione di Gesu'
8. Letture: Paolo Ghezzi, La Rosa Bianca
9. Riletture: Elisabeth Young-Bruehl, Hannah Arendt. Per amore del mondo
1906-1975
10. Riletture: Simone Petrement, La vita di Simone Weil
11. La "Carta" del Movimento Nonviolento
12. Per saperne di piu'

1. INCONTRI. MANILA D'ANGELOMARIA: PRESTO IN ITALIA DUE RAGAZZE DEL
MOVIMENTO DELLE RAGAZZE E DEI RAGAZZI DI STRADA GUATEMALTECHI
[Da "Amistrada", rete di amicizia con le ragazze ed i ragazzi di strada del
Guatemala (per contatti: quetzalitas at gmail.com), riceviamo e diffondiamo.
Manila D'Angelomaria e' impegnata nella rete di amicizia con le ragazze ed i
ragazzi di strada del Guatemala.
Gerard Lutte, di origine belga, da molti anni in Italia, docente
universitario di psicologia dell'eta' evolutiva, ha partecipato a Roma alla
vita e alle lotte degli abitanti di una borgata di baraccati e di un
quartiere popolare e ad un lavoro sociale con i giovani piu' emarginati;
collabora con movimenti di solidarieta' ed esperienze di accoglienza; ha
promosso iniziative mirate e concrete di solidarieta' internazionale dal
basso e di auto-aiuto, con particolar riferimento alla situazione
centroamericana, di impegno di liberazione con i giovani e soprattutto le
bambine e i bambini di strada. Tra le opere di Gerard Lutte: Quando gli
adolescenti sono adulti... I giovani in Nicaragua, Edizioni Gruppo Abele,
Torino 1984; Sopprimere l'adolescenza?, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1984;
Psicologia degli adolescenti e dei giovani, Il Mulino, Bologna 1987; Dalla
religione al vangelo, Kappa, Roma 1989; Cinquantanove ragazze e ragazzi di
strada con Gerard Lutte, Principesse e sognatori nelle strade in Guatemala,
Kappa, Roma 1994 (ne e' stata successivamente pubblicata una seconda
edizione aggiornata).
Il sito della Rete di amicizia con le ragazze e i ragazzi di strada del
Guatemala, che contiene progetti, testimonianze, ricerche, libri, bollettini
e centinaia di foto, sezioni francese, italiana, spagnola ed inglese, e'
www.reteamicizia.net]

Care amiche e cari amici,
vi comunichiamo che in Italia avremo la visita di una o due rappresentanti
del mojoca [movimento delle ragazze e dei ragazzi di strada del Guatemala -
ndr]. Due ragazze che ancora vivono in strada: Ines, vent'anni, e Quenia, 19
anni. Sono ragazze vivaci, intelligenti, che non hanno paura di parlare.
Penso siano in grado di incoraggiare la solidarieta' e di far conoscere la
realta' della strada oggi. Sono due leader e speriamo che il loro soggiorno
in Europa potra' aiutarle a uscire definitivamente dalla strada e assumere
maggiori responsabilita' nel mojoca.
Preghiamo chiunque sia interessato ad organizzare un incontro con lorodi
comunicarcelo il prima possibile cosi' da organizzare il loro viaggio per
l'Italia e il Belgio. Sarebbe anche importante farci sapere che tipo di
incontro avete pensato (dibattito-incontri a scuola ecc).
Vi diamo delle date orientative per organizzarvi:
- Gerardo [Gerard Lutte - ndr] e le ragazze arriveranno intorno ai primi di
ottobre.
- Il 5 e 6 ottobre saranno impegnati a Terni per l'Onu dei giovani. Nei
giorni precedenti potrebbero andare nei pressi di Roma (Castelli o
Caprarola).
- Intorno al 7 ottobre potrebbero iniziare il giro verso il sud Italia per
ritornare a Roma intorno al giorno 19 e permanere fino al 24. Dopo questa
data cominceranno il giro verso il nord che si concludera' intorno al 8
novembre per dirigersi verso il Belgio. L'ultima tappa dovrebbere essere
Milano.
Chiediamo ai gruppi di farsi carico delle spese di vaggio in Europa.
Aspettiamo vostre notizie.

2. INCONTRI. PAOLO STEVANATO: UN INVITO A VENEZIA DAL 12 AL 15 OTTOBRE 2007
[Da "Editoria per la pace" (per contatti: editoriapace at alice.it) riceviamo e
diffondiamo.
Paolo Stevanato, operatore in campo ambientale, consigliere comunale a
Salzano, e' impegnato nell'Ecoistituto del Veneto, nel Movimento dei
consumatori ed in varie esperienze di difesa dell'ambiente, promozione della
pace, solidarieta', nonviolenza; e' attualmente impegnato
nell'organizzazione del prossimo Salone dell'editoria di pace a Venezia. Tra
le opere di Paolo Stevanato: (con Luca Trolese), In bicicletta. Facili
percorsi nelle terre dei dogi, Achab, 2003]

A Venezia torna il Salone dell'editoria di pace dal 12 al 15 ottobre.
Sara' "L'odio" il tema del VII Salone dell'editoria di pace dal 12 al 15
ottobre con eventi, mostre, presentazioni e l'esposizione di centinaia di
editori nella sede dell'Archivio di Stato di Venezia.
Il Salone dell'editoria di pace e' diventato negli anni un appuntamento
ormai tradizionale. Promosso dalla Fondazione Venezia, in collaborazione con
il Comune, la Provincia e la Municipalita' di Venezia, nel suo genere il
Salone e' l'unica occasione in Italia in cui quanti si riconoscono nel
popolo della pace si danno appuntamento per incontrarsi e riflettere.
Ad esporre e a presentare le proprie attivita' ci saranno soprattutto gli
editori e gli operatori di pace, da quelli piu' affermati a quelli
emergenti, da quelli generici a quelli esclusivamente del settore. Tutti
proporranno i loro libri ma soprattutto faranno della loro presenza
un'occasione di analisi delle problematiche, di interfaccia con il
visitatore: la produzione culturale si valorizza nell'incontro, ed e'
dall'incontro che nasce la cultura di pace.
Nel Salone inoltre i libri diventeranno occasione di conferenze,
presentazioni, eventi, mostre. Sara' fitto il programma di Incontri con
l'autore, dei the' semi-filosofici, di presentazioni letterarie.
Fra le novita' di quest'anno ci saranno gli spazi e le attivita' dedicati ai
piu' piccoli, con i laboratori di "Giochi di pace... storie di amicizie"...
Il programma completo del VII Salone dell'editoria di pace e' in via di
definizione e verra' presto pubblicato nel sito web www.farepace.it
Ringraziamo per l'attenzione e salutiamo cordialmente.
Paolo Stevanato, responsabile comunicazioni del Salone
Venezia, 26 agosto 2007
Per informazioni e contatti: e-mail: stevanato at tin.it , fax: 041935666, tel.
3381805195.
*
Breve storia del Salone dell'editoria di pace
L'otto dicembre 2001 a Venezia il tempo era terso, ma freddo e tirava vento
di bora: questo fu il primo giorno del primo Salone dell'editoria di pace al
Fondaco dei Tedeschi, le poste della citta'. Se Poste Italiane non ci avesse
dato in uso gratuito il Fondaco, forse quel primo tentativo perche' il
popolo della pace si mostrasse e si incontrasse e fosse conosciuto nei suoi
prodotti editoriali - carte, immagini, parole per una cultura di pace - non
ci sarebbe stato. Anche i quaranta espositori presenti superarono la prova
del freddo intenso, della carenza di luci, dei momenti di stanca, delle
difficolta' dovute ai trasporti con la inevitabile rottura di carico. Ci fu
pure una certa attenzione e curiosita' anche se almeno duemila dei seimila
cataloghi stampati furono buttati al macero. Per la Fondazione Venezia per
la ricerca della pace, promotrice del Progetto Iride (il salone e un
annuario) il risultato fu positivo. Ed e' cosi' che il Progetto Iride, con
il crescente appoggio delle amministrazioni del Comune e della Provincia si
e' ripetuto, consolidato e rinnovato negli anni.
Nel 2002 ebbe luogo nella Scuola San Giovanni Evangelista e comincio' ad
avvalersi degli spazi di Palazzo Badoer dello Iuav e del vicino Patronato ai
Frari: e fu il secondo salone dell'editoria di pace e primo salone
dell'editoria buddista ed orientale in Italia, reso possibile dalla
collaborazione con la Fondazione Maitreya. Con la collaborazione per tutta
la logistica e l'allestimento della Cooperativa il Cerchio, superammo ogni
residua logica fieristica, per imboccare una strada finalizzata ad
accrescere l'orizzonte di una rete di relazioni entro le quali si colloca il
libro di pace e per la pace: una rete straordinariamente diffusa nel
territorio italiano, ma che fatica a incontrarsi in una cornice quale un
salone, perche' all'apparenza privo dell'appeal militante.
Nel 2003 comincia a prendere corpo il tentativo di tematizzare e l'occasione
e' offerta dal quarantesimo anniversario dell'enciclica Pacem in terris,
straordinario stimolo per un ripensamento del mancato disarmo, compreso
quello culturale.
Nel 2004 l'Annuario non viene piu' pubblicato da Asterios editore in
Trieste, ma da Terredimezzo editori di Milano legati al commercio equo e
solidale, ed il quarto salone ha un titolo guida: "Addio alle armi".
Nel 2005 per una difficolta' di data il salone trova una nuova sede, la
Scuola Grande san Rocco, dove il discorso pace e bellezza esplode, perche'
e' nelle cose stesse, tant'e' che viene mantenuto il doppio accesso alla
scuola, quello dei visitatori abituali e quello dei visitatori del quinto
salone il cui titolo e' "Il prezzo della liberta'" e si svolge in
concomitanza temporale e fisica con il forum internazionale "I confini della
liberta'", organizzato dal Centro Pace del Comune di Venezia e
dall'Assessorato alla Pace della Provincia di Venezia nell'ambito di un
progetto europeo.
In questi cinque anni hanno partecipato come espositori non meno di 200
realta' diverse tra editori, gruppi, movimenti, librerie, realta'
istituzionali impegnate in produzioni di pace, con una leggera crescita di
presenze di anno in anno.
Abbiamo cercato di raccontarvi quanto abbiamo fatto sinora, perche' questo
"Fare pace tra verita' e menzogna" (2006) rappresenta davvero un nuovo
inizio, come dovrebbe apparire chiaro da quanto segue: abbiamo capito che i
libri non sono solo da leggere, scrivere, stampare, editare, vendere e
presentare e discutere: questo e' decisivo, ma non basta per fare pace...

3. INFORMAZIONE. "FRANZ JAEGERSTAETTER ITALIA": NEWSLETTER N. 19
[Dall'associazione "Franz Jaegerstaetter Italia" (per contatti:
franzitalia at gmail.com) riceviamo e diffondiamo la newsletter n. 19
dell'agosto 2007.
Franz Jaegerstaetter, contadino cattolico, condannato a morte ed ucciso il 9
agosto 1943 per essersi rifiutato di prestare servizio militare
nell'esercito nazista. Scritti di Franz Jaegerstaetter: Scrivo con le mani
legate. Lettere dal carcere e altri scritti, Edizioni Berti, Piacenza 2005.
Opere su Franz Jaegerstaetter: Gordon Zahn, Il testimone solitario. Vita e
morte di Franz Jaegerstaetter, Gribaudi, Torino 1968, poi: Franz
Jaegerstaetter, il testimone solitario, Editoria Universitaria, Venezia
2002; Erna Putz, Franz Jaegerstaetter. Un contadino contro Hitler, Berti
Piacenza, 2000; segnaliamo anche l'articolo di Enrico Peyretti riprodotto
sul n. 637 de "La nonviolenza e' in cammino", articolo che segnalava anche i
seguenti materiali: Alfons Riedl, Josef Schwabeneder (Hg), Franz
Jaegerstaetter - Christlicher Glaube und politisches Gewissen [Fede
cristiana e coscienza politica], Verlag Taur, 1997; videocassetta Franz
Jaegerstaetter: un contadino contro Hitler, (27 minuti, in vhs) prodotta
dall'Associazione Franz Jaegerstaetter, via Endrici 27, 38100 Trento (tel.
0461233777, oppure 810441); il capitolo "Un nemico dello Stato" (pp. 76-86),
in Thomas Merton, Fede e violenza, prefazione di Ernesto Balducci,
Morcelliana, Brescia 1965; una nota di Paolo Giuntella in "Adista", n. 11,
13 febbraio 1993, pp. 9-10]

25-28 ottobre 2007: il viaggio della beatificazione. A Linz e St. Radegund
per onorare Franz Jaegerstaetter
Il prossimo 26 ottobre nella cattedrale di Linz, in Austria, avra' luogo la
solenne cerimonia di beatificazione di Franz Jaegerstaetter (1907-1943),
martire della resistenza al nazismo in nome della fede in Gesu'. La giornata
e' stata scelta in quanto vi si ricorda la liberazione dell'Austria dal
nazismo.
Ci stringeremo intorno alla moglie Franziska ed alle tre figlie, per dire la
nostra gioia e la nostra soddisfazione di questo riconoscimento, seppur
tardivo, da parte di quella Chiesa da lui tanto amata.
Dopo una visita ai campi di concentramento di Gusen e Mauthausen, ci
trasferiremo a St. Radegund, citta' natale di Franz, dove, dopo la veglia
del 27 ottobre, saremo presenti alla cerimonia del 28 ottobre.
Primo annuncio del programma
Giovedi' 25 ottobre
Partenza in pullman da varie citta' e convergenza su Verona, indicativamente
alle 24. Prosecuzione del viaggio verso l'Austria.
Venerdi' 26 ottobre 2007
- ore 8: arrivo a Linz e colazione
- ore 9: ingresso nel Duomo Nuovo
- ore 10: cerimonia della beatificazione
- ore 13: pranzo
- ore 14: arrivo in albergo e sistemazione
- ore 17: Chiesa dei Gesuiti: "Jaegerstaetter" opera lirica (oppure visita
alla citta')
- ore 20: cena
Sabato 27 ottobre 2007
-ore 10: visita ai campi di Gusen e di Mauthausen
- ore 13: pranzo
- ore 14: partenza per la zona di Ostermiething/St. Radegund
- ore 16,30: arrivo e sistemazione
- ore 19: cena
- ore 20-24: Chiesa parrocchiale di Ostermiething: veglia di preghiera
"Franz Jaegerstaetter come ispirazione"
Domenica 28 ottobre 2007
- ore 10: Chiesa parrocchiale St. Radegund: celebrazione della prima Santa
Messa in onore del neobeato
- ore 13: pranzo
- ore 14: partenza per l'Italia con arrivo in serata
Questo annuncio serve per definire le date. A breve sara' comunicato il
programma definitivo, con il costo e le modalita' di iscrizione. Fin da ora
sono gradite segnalazioni di interesse alla partecipazione.
Per informazioni: franzitalia at gmail.com,  tel. 3474185755
*
Preghiera per la beatificazione di Franz Jaegerstaetter
Signore Gesu' Cristo,
hai colmato il tuo servitore Franz Jaegerstaetter
di un profondo amore per Te,
per la sua famiglia e per tutta l'umanita'.
In un tempo di barbarie e di disprezzo per Dio e per l'uomo
gli hai donato una capacita' di giudizio chiara e incorruttibile.
Con la forza della fede e nella fedelta' alla sua coscienza
ha pronunciato un no deciso al nazismo e a una guerra ingiusta,
sacrificando cosi' la sua vita.
Ti preghiamo: mostralo alla Chiesa come Beato,
affinche' molti siano incoraggiati e prendano esempio da lui
per crescere nell'amore per Te e per l'umanita'.
Fa che la sua figura illumini il nostro tempo
e dona a tutti la forza di impegnarsi
per la giustizia, la pace e la dignita' dell'uomo.
A Te sia onore e gloria
con il Padre e lo Spirito Santo
nei secoli dei secoli.
Amen
*
9 agosto 2007: celebrato il LXIV anniversario della morte di Franz
Jaegerstaetter
8 agosto 2007. La delegazione italiana, composta da sei persone, parte da
Trento in un pomeriggio caldo ma che promette pioggia. Il viaggio in auto
dura circa quattro ore e mezza, sono in tutto poco piu' di 400 km.
Dopo la cena in un locale tipico (ovviamente: Fleisch und Kartoffel), si fa
un salto a St. Radegund per una preghiera sulla tomba di Franz. E' un
momento intimo di grande emozione, soprattutto per chi e' al primo incontro
con questo martire della fede. Si recita insieme una preghiera di Charles de
Foucauld e si sta alcuni minuti in silenzio nel buio che circonda la
chiesetta, situata in una posizione isolata, fuori dal paese, tra boschi e
praterie verdissime.
9 agosto 2007. Nella chiesa parrocchiale di Ostermiething, il capoluogo da
cui dipende St. Radegund, e' previsto nella mattinata un fitto programma di
interventi, ai quali assistiamo solo nella parte iniziale. Ci sono vari
giornalisti e la televisione austriaca. Gruppi di persone arrivano da vari
stati. I diversi momenti vengono scanditi da intervalli musicali.
Ai lavori della mattinata sono presenti il vescovo di Linz, il vescovo di
Innsbruk, il vescovo ausiliare di Vienna e alcuni rappresentanti della
chiesa protestante. All'apertura del convegno il vescovo locale annuncia la
prossima beatificazione di Franz Jaegerstaetter, fissata per il 26 ottobre
2007, giorno della festa nazionale austriaca, in quanto il martire e' stato
proclamato di recente dal governo austriaco "eroe nazionale".
Dopo una ampia relazione teologica sul tema del martirio, ha luogo una
tavola rotonda su: "Aspetti mistico-politici della santita', sull'esempio di
Franz Jaegerstaetter".
Nel frattempo noi italiani raggiungiamo St. Radegund per una visita alla
casa-fattoria di Franz, recentemente restaurata e in parte recuperata anche
per incontri di gruppi non numerosi. Al primo piano un piccolo museo
conserva alcuni ricordi e con una serie di pannelli ricostruisce la vicenda.
C'e' anche la catena che teneva il prigioniero incatenato a un piede nel
carcere di Berlino.
A pochi metri dall'antica casa, vive ancora oggi Franziska, la moglie di
Franz, 94 anni. Acconsente ad incontrarci ed e' questo un momento di grande
intensita', accanto ad una donna che ha saputo condividere il peso della
scelta e ha voluto conservare per sempre la memoria del suo uomo. Il suo
sorriso ci ha stupiti e la sua serenita' interiore e' difficile da
descrivere.
Alla parete, sopra il divano, tiene appesa una foto di Franz, ornata di una
composizione di fiori. Ogni tanto gira lo sguardo verso di lui. Anche se la
comunicazione e' difficile per via della lingua, quel sorriso, quella fede
che l'ha sempre sostenuta durante una vita non certo facile, ci fanno
sentire partecipi, al di la' delle parole, della sua gioia intima e ci
rendono partecipi dell'affetto che la circonda.
L'incontro con questa donna, forte, coraggiosa, piena di fiducia in Dio, ci
fa provare una forte emozione, che non sara' facile dimenticare. Sara' la
prima donna al mondo ad assistere alla beatificazione del marito.
Il pomeriggio inizia con alcuni brani musicali (flauto, clarinetto ed
organo) e la lettura di scritti di Franz. Ha poi luogo la funzione
religiosa, che culmina alle ore 16,10, momento dell'esecuzione e morte di
Franz: tutta l'assemblea si alza in piedi, viene acceso un cero davanti
all'altare e per alcuni minuti si sta in silenzio, accompagnati da un brano
organistico di Bach, mentre la campana maggiore manda i suoi rintocchi che
si spandono in tutta la vallata circostante.
Dopo il dolore, arriva la gioia, il premio che il Signore riserva ai giusti,
ai santi. Un'esplosione di note musicali e coro inondano la chiesa, quasi a
dire grazie per tutto quello che il Signore ha operato di bene e di grande
per mezzo della testimonianza di Franz. Segue la liturgia della Parola,
guidata dai vescovi presenti, conclusa con l'adorazione eucaristica e la
benedizione solenne con il Santissimo Sacramento.
In conclusione il parroco di Ostermiething consegna ad un laico la croce che
guidera' il pellegrinaggio a piedi da Ostermiething a St. Radegund, 11
chilometri. Si parte verso le 17, ci sono circa duecento persone a camminare
attraverso la campagna verde ed ondulata, cosparsa di grandi fattorie
agricole.
Le due ore di cammino offrono ulteriori occasioni di riflessione e di
incontro con persone le piu' varie. Con alcuni ci si incontra da anni su
queste strade, per altri e' la prima occasione. Una sosta a meta' strada ci
rinfranca con bevande fresche.
Subito dopo l'arrivo, alle 19,30, nella chiesa di St. Radegund, ha inizio la
santa Messa solenne concelebrata dai tre vescovi presenti alla giornata, cui
si unisce quello emerito di Linz, don Maximilian, il vescovo che ha voluto
la beatificazione di Franz. L'omelia viene tenuta dal vescovo di Innsbruk,
Manfred Scheuer, presidente di Pax Christi Austria. Durante la preghiera dei
fedeli sono numerose le testimonianze espresse dall'assemblea in maniera
spontanea. Anche Franziska si reca all'ambone per declamare una breve
orazione. La celebrazione eucaristica e' accompagnata dal coro parrocchiale,
che esegue, con alternanza di voci soliste e l'accompagnamento dell'organo,
canti molto belli e delicati.
Al termine della messa vengono distribuiti a tutti i presenti dei lumini
rossi che, accesi, vengono portati processionalmente e depositati sulla
tomba di Franz. Ad aprire la processione il vescovo di Linz e Franziska.
Nel corso della lunga processione dei lumi alla tomba di Franz, Franziska
rimane seduta davanti alla tomba del marito martire, accogliendo l'affetto,
la stima, l'ammirazione di tutti i presenti. Nella penombra della sera, la
luce sempre piu' forte perche' composta da tante piccole candele rappresenta
la forza della testimonianza di Franz, che ha squarciato le tenebre
dell'orrore e del male.
Il ritorno ad Ostermiething avviene in pullman ed e' seguito da un momento
conviviale nei locali della parrocchia, con cibo buono e ottimo vino
(italiano). Dopo una giornata spesa ad organizzare, dirigere, intervenire,
Erna Putz, infaticabile, e' ancora li' a servire le vivande, a intrattenere
ospiti, a fare gli onori di casa.
10 agosto 2007. In questa giornata, caratterizzata dalla festa liturgica di
San Lorenzo martire, la delegazione italiana, rafforzata da altri due arrivi
dell'ultimo minuto, ha il privilegio di assistere ad una S. Messa celebrata
nella casa-fattoria di Franz. Sono presenti Franziska e le tre figli, con i
rispettivi mariti, figlie e figli e molti nipoti.
Celebrano un gesuita americano di Chicago, il parroco di St. Radegund e don
Mauro, sacerdote italiano amico di Franz Jaegerstaetter. L'emozione e'
intensa e traspare dai volti dei presenti. Anche il celebrante nel momento
di ricordare il sacrificio di Franz si commuove fino alle lacrime.
Terminata la messa e' la volta dei fotografi, con tutto il gruppo in posa
davanti alla casa attorno a Franziska e a Rosalia, Maria e Aloisia.
(Cronaca di Gianni Degan, con la collaborazione di Giampiero Girardi)
*
Materiale disponibile
Vhs: Franz Jaegerstaetter, un contadino contro Hitler. Vita e morte di un
uomo che ha agito secondo coscienza, durata 27 min., costo 10 euro.
Richiedere a: Caritas diocesana, via Endrici 27, 38100 Trento, tel.
0461261166; fax 0461266176; e-mail: caritas at arcidiocesi.trento.it
Dvd (novita'): Franz Jaegerstaetter, un contadino contro Hitler. Vita e
morte di un uomo che ha agito secondo coscienza, durata 27 min., costo 10
euro. Richiedere a: Caritas diocesana, via Endrici 27, 38100 Trento, tel.
0461261166; fax 0461266176; e-mail: caritas at arcidiocesi.trento.it
Volumi:
- Scrivo con le mani legate. Lettere dal carcere e altri scritti
dell'obiettore-contadino che si oppose ad Adolf Hitler, di Franz
Jaegerstaetter, a cura di Giampiero Girardi, traduzione di Lucia Togni,
edizioni Berti, Piacenza, 2005, XXXV + 231 pagine, 13 euro. Prefazione di
mons. Luigi Bettazzi, premessa di Erna Putz. Rintracciabile in libreria (a
Trento: Ancora, via S. Croce 35) oppure presso l'Editrice Berti, via Legnano
1, 29100 Piacenza, tel. 0523 321322; fax 0523 335866; email:
info at bertilibri.it
- Franz Jaegerstaetter, un contadino contro Hitler, di Erna Putz, edizione
italiana a cura di Giampiero Girardi, Berti, 2000, 252 pagine, 13 euro.
Rintracciabile in libreria (a Trento: Ancora, via S. Croce 35) oppure presso
l'Editrice Berti, via Legnano 1, 29100 Piacenza, tel. 0523321322; fax: 0523
335866; e-mail: info at bertilibri.it
- Franz Jaegerstaetter, il testimone solitario, di Gordon Zahn, Editoria
universitaria, Venezia, 2002, 200 pagine. Rintracciabile presso l'editore,
Albert Gardin, c. p. 570, 30100 Venezia, tel. 0415246242, e-mail:
euvenezia at libero.it, sito: www.editoriauniversitaria.com
- Non giuro a Hitler. La testimonianza di Josef Mayr-Nusser, di Francesco
Comina, prefazione di Albert Mayr, San Paolo, Alba, 2000, 116 pagine.
- Sophie Scholle e la Rosa Bianca, di Paolo Ghezzi, Morcelliana, Brescia,
2003, 230 pagine.
- La Rosa Bianca: un gruppo di resistenza al nazismo in nome della liberta',
di Paolo Ghezzi, Paoline, 1993, 307 pagine.
*
Chi desidera ricevere la newsletter "Franz Jaegerstaetter Italia" (o
segnalare indirizzi di persone interessate) la richieda a:
franzitalia at gmail.com
Per ulteriori informazioni e contatti: Giampiero Girardi, via del Forte
44/B, 38100 Martignano, tel. 0461829526 o 3474185755, e-mail:
gia.gira at gmail.com

4. MEMORIA. LUCIANO CAPITINI RICORDA PIERGIORGIO ACQUISTAPACE
[Ringraziamo Luciano Capitini (per contatti: capitps at libero.it) per questo
ricordo.
Luciano Capitini e' impegnato nel Movimento Nonviolento, nell'associazione
nazionale "Amici di Aldo Capitini", nella Rete di Lilliput e in numerose
altre esperienze e iniziative nonviolente; persona di straordinaria mitezza
e disponibilita' all'ascolto e all'aiuto, ha condotto a Pesaro una
esperienza di mediazione sociale nonviolenta; e' tra i coordinatori della
campagna "Scelgo la nonviolenza".
Piergiorgio Acquistapace, insegnante di straordinarie doti maieutiche;
infaticabile animatore di movimenti per la pace, l'ambiente, i diritti di
tutti, la costruzione di un altro mondo possibile; gia' responsabile
regionale dei verdi e figura storica della sinsitra molisana; limpido e
strenuo oppositore della guerra; autorevole volto e nitida voce del
Movimento Nonviolento, e' deceduto pochi giorni fa]

Leggo che tutti abbiamo risentito pesantemente della mancanza del nostro
caro amico. Come altri hanno detto, anch'io ho potuto trattenere a stento le
lacrime.
Di  lui ricordo l'impressione che dava: una persona perfetta, un nonviolento
privo di sbavature ed invece ricco di doti.
Il fatto di risiedere sullo stesso lato dell'Italia, in posizioni
decentrate, ci ha portato a frequentarci un po' di piu', alcune volte mi ha
invitato a Campobasso, altre volte ci siamo visti a Pescara ed altre
localita'.
Sono sempre stato impressionato dalla sua serenita', la calma, la
profondita', che poi si attuavano in azioni incisive, precise, ricche di
energia.
Ammiravo la sua famiglia, il gruppo che aveva costituito attorno a se'. Ci
legava anche una comune storia "sanitaria".
Ora non c'e' piu', e non riesco ad immaginare come potrebbe, una morte,
colpirmi di piu'.

5. INCONTRI. "FONDAZIONE ALEXANDER LANGER": DA SREBRENICA
[Dalla Fondazione Alexander Langer (per contatti: info at alexanderlanger.it)
riceviamo e diffondiamo.
Alexander Langer e' nato a Sterzing (Vipiteno, Bolzano) nel 1946, e si e'
tolto la vita nella campagna fiorentina nel 1995. Promotore di infinite
iniziative per la pace, la convivenza, i diritti, l'ambiente. Per una
sommaria descrizione della vita cosi' intensa e delle scelte cosi generose
di Langer rimandiamo ad una sua presentazione autobiografica che e' stata
pubblicata col titolo Minima personalia sulla rivista "Belfagor" nel 1986
(poi ripresa in La scelta della convivenza). Opere di Alexander Langer: Vie
di pace. Rapporto dall'Europa, Arcobaleno, Bolzano 1992 esaurito). Dopo la
sua scomparsa sono state pubblicate alcune belle raccolte di interventi: La
scelta della convivenza, Edizioni e/o, Roma 1995; Il viaggiatore
leggero.Scritti 1961-1995, Sellerio, Palermo 1996; Scritti sul Sudtirolo,
Alpha&Beta, Bolzano 1996; Die Mehrheit der Minderheiten, Wagenbach, Berlin
1996; Piu' lenti, piu' dolci, piu' profondi, suppl. a "Notizie Verdi", Roma
1998; The Importance of Mediators, Bridge Builders, Wall Vaulters and
Frontier Crossers, Fondazione Alexander Langer Stiftung - Una Citta',
Bolzano-Forli' 2005; Fare la pace. Scritti su "Azione nonviolenta"
1984-1995, Cierre - Movimento Nonviolento, Verona, 2005; Lettere
dall'Italia, Editoriale Diario, Milano 2005; Alexander Langer, Was gut war
Ein Alexander-Langer-ABC; inoltre la Fondazione Langer ha terminato la
catalogazione di una prima raccolta degli scritti e degli interventi (Langer
non fu scrittore da tavolino, ma generoso suscitatore di iniziative e quindi
la grandissima parte dei suoi interventi e' assai variamente dispersa), i
materiali raccolti e ordinati sono consultabili su appuntamento presso la
Fondazione. Opere su Alexander Langer: Roberto Dall'Olio, Entro il limite.
La resistenza mite di Alex Langer, La Meridiana, Molfetta 2000; AA. VV. Una
vita piu' semplice, Biografia e parole di Alexander Langer, Terre di mezzo -
Altreconomia, Milano 2005; Fabio Levi, In viaggio con Alex, la vita e gli
incontri di Alexander Langer (1946-1996), Feltrinelli, Milano 2007. Si
vedano inoltre almeno i fascicoli monografici di "Azione nonviolenta" di
luglio-agosto 1996, e di giugno 2005; l'opuscolo di presentazione della
Fondazione Alexander Langer Stiftung, 2000, 2004; il volume monografico di
"Testimonianze" n. 442 dedicato al decennale della morte di Alex. Inoltre la
Casa per la nonviolenza di Verona ha pubblicato un cd-rom su Alex Langer
(esaurito). Videografia su Alexander Langer: Alexander Langer: 1947-1995:
"Macht weiter was gut war", Rai Sender Bozen, 1997; Alexander Langer.
Impronte di un viaggiatore, Rai Regionale Bolzano, 2000; Dietmar Hoess, Uno
di noi, Blue Star Film, 2007. Un indirizzo utile: Fondazione Alexander
Langer Stiftung, via Latemar 3, 9100 Bolzano-Bozen, tel. e fax: 0471977691;
e-mail: info at alexanderlanger.org, sito: www.alexanderlanger.org]

Nel sito della Fondazione www.alexanderlanger.org sono disponibili i primi
due comunicati  da Srebrenica sui seminari dedicati a "Donne e memoria" e
"Cooperazione internazionale per la memoria". Le iniziative proseguono.
Sono presenti a Srebrenica numerosi giovani volontari e oltre un centinaio
tra relatori, esperti, interessati da diversi paesi europei.
Per contatti a Srebrenica: Rainer Girardi, tel. 3283210543, e-mail:
raigir at yahoo.it; Gabriel Auer, tel. 0038763712881, e-mail:
gabriel.auer at gmx.net
Per ulteriori informazioni: Coordinamento "Adopt Srebrenica" in Italia,
presso "Fondazione Alexander Langer Stiftung", via Latemar Strasse 3, 39100
Bolzano-Bozen, tel. e fax: 00390471977691, sito: www.alexanderlanger.org

6. DOCUMENTI. L'APPELLO DEL COMITATO DI VITERBO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO
[Riproponiamo ancora una volta l'appello del Comitato di Viterbo che si
oppone alla realizzazione del terzo polo aeroportuale laziale e s'impegna
per la riduzione del trasporto aereo, in difesa dell'ambiente, del diritto
alla salute, della democrazia, dei diritti umani di tutti gli esseri umani
comprese le generazioni future]

Un aeroporto a Viterbo? No, grazie.
E' necessario invece ridurre il trasporto aereo.
*
1. Un aeroporto provoca gravi danni alla salute della popolazione che vive
nei dintorni: sia attraverso l'inquinamento dell'aria, che causa gravi
malattie; sia attraverso l'inquinamento acustico.
2. Il trasporto aereo contribuisce fortemente al surriscaldamento del clima.
3. Il trasporto aereo danneggia gravemente l'ambiente.
4. Il trasporto aereo e' antieconomico: consuma piu' energia di ogni altro
mezzo di trasporto; danneggia gravemente la biosfera; costa molto alla
comunita' poiche' e' fortemente sovvenzionato sia da finanziamenti pubblici
sia da esenzioni ed agevolazioni fiscali (mentre si effettuano sciagurati
tagli di bilancio per sanita' ed assistenza): paradossalmente la maggior
parte dei costi del trasporto aereo li pagano i cittadini che non lo usano;
danneggiando l'ambiente e sottraendo risorse pubbliche non aiuta le economie
locali ma le impoverisce; l'occupazione nel settore e' limitata, spesso
precaria, e le compagnie hanno spesso condotte gravemente antisindacali.
5. Il trasporto aereo e' iniquo: statisticamente e' dimostrato che e'
soprattutto un privilegio dei ricchi, ma i costi li pagano soprattutto i
bilanci pubblici, e le conseguenze nocive le pagano innanzitutto i poveri.
6. Nel caso specifico dell'aeroporto a Viterbo manca completamente la
Valutazione d'impatto ambientale.
*
Viterbo nell'ambito della mobilita' ha bisogno innanzitutto di migliorare la
rete ferroviaria ed i collegamenti con Roma, con Orte e con Civitavecchia.
Una mobilita' coerente con la difesa e la valorizzazione dei beni ambientali
e culturali e delle vocazioni produttive del viterbese.
*
Chiediamo che sia rispettato il diritto alla salute.
Chiediamo che sia rispettato il diritto alla sicurezza.
Chiediamo che sia rispettato il diritto a un ambiente vivibile.
Chiediamo che sia rispettato il diritto a un lavoro dignitoso e sicuro.
Chiediamo che sia rispettato il diritto alla mobilita' per tutti e non solo
per pochi privilegiati.
Chiediamo che decisioni che riguardano tutti siano discusse da tutti e prese
in modo democratico.
Chiediamo che prevalga la responsabilita', la solidarieta', la democrazia.
*
Siamo solidali con i cittadini di Ciampino, vittime dell'estrema nocivita' d
ell'aeroporto.
Siamo solidali con tutti gli esseri umani che subiscono le conseguenze
dell'effetto serra cui il trasporto aereo contribuisce in misura cosi'
rilevante.
*
Chiediamo a chi condivide questo appello di aderire ad esso, di diffonderlo,
di sostenere l'impegno del comitato.
*
Il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo e s'impegna per la
riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della
democrazia, dei diritti umani di tutti gli esseri umani
Per informazioni e contatti: e-mail: info at coipiediperterra.org, sito:
www.coipiediperterra.org

7. LETTURE. CARMINE DI SANTE: LA PASSIONE DI GESU'
Carmine Di Sante, La passione di Gesu'. Rivelazione della nonviolenza,
Citta' aperta, Troina (Enna) 2007, pp. 286, euro 16. Ancora una acuta,
profonda riflessione dell'appassionato teologo che da anni interroga le
scritture ebraiche e cristiane accogliendo lo sconvolgente appello e le
sfide ermeneutiche radicali che esse pongono: in questo suo piu' recente
lavoro la passione di Gesu' di Nazareth e' letta alla luce della grande
riflessione contemporanea che sottoponendo a una serrata verifica critica la
tradizione e il linguaggio sacrificale ha aperto nuove vie a una piu'
adeguata intellezione nonviolenta della vicenda cristiana e quindi della
rottura, del kairos, dell'appello che essa realizza, apre, enuncia e quindi
invera. In impegnato dialogo con Rene' Girard e Dietrich Bonhoeffer, Armido
Rizzi e Paul Ricoeur, e naturalmente Emmanuel Levinas, un libro che apporta
un contributo rilevante alla riflessione della nonviolenza in cammino. Con
una prefazione di Elmar Salmann, e dedicato a Giuseppe Stoppiglia, Gaetano
Farinelli e a tutte le persone che condividono il loro impegno utopico
concreto. Per richieste alla casa editrice: tel. 0935653530, fax:
0935650234.

8. LETTURE. PAOLO GHEZZI: LA ROSA BIANCA
Paolo Ghezzi, La Rosa Bianca. La resistenza al nazismo in nome della
liberta', Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (Mi) 1994, 2006, pp. 326,
euro 17. Delle opere (tutte cospicue) che Ghezzi ha dedicato alla Rosa
Bianca questa e' la piu' ampia e fornisce un'informazione imprescindibile
per un accostamento a quella grande esperienza di resistenza nonviolenta
contro il nazismo. In appendice il testo dei sei volantini e la
commemorazione tenuta da Richard von Weizsaecker a Monaco nel 1993; utile
anche la postfazione a questa nuova edizione; ed utili naturalmente la
bibliografia e l'indice dei nomi (strumenti di lavoro che in queste opere
mai dovrebbero mancare). Un libro la cui lettura vivamente raccomandiamo.

9. RILETTURE. ELISABETH YOUNG-BRUEHL: HANNAH ARENDT. PER AMORE DEL MONDO
1906-1975
Elisabeth Young-Bruehl, Hannah Arendt. Per amore del mondo 1906-1975,
Bollati Boringhieri, Torino 1990, 1994, pp. 642, lire 40.000. Una biografia
che bisogna aver letto.

10. RILETTURE. SIMONE PETREMENT: LA VITA DI SIMONE WEIL
Simone Petrement, La vita di Simone Weil, Adelphi, Milano 1994, pp. XXIV +
688, lire 85.000. Una biografia che bisogna aver letto.

11. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale
e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale
e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae
alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo
scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il
libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali,
l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di
nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza
geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e
la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e
responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio
comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono
patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e
contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto
dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna,
dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione,
la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la
noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione
di organi di governo paralleli.

12. PER SAPERNE DI PIU'
* Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per
contatti: azionenonviolenta at sis.it
* Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della
Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia:
www.peacelink.it/users/mir; per contatti: mir at peacelink.it,
luciano.benini at tin.it, sudest at iol.it, paolocand at libero.it
* Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista
Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati
per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it; per
contatti: info at peacelink.it

NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 198 del 31 agosto 2007

Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca
per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

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