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Nonviolenza. Femminile plurale. 105
- Subject: Nonviolenza. Femminile plurale. 105
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Thu, 31 May 2007 12:07:35 +0200
- Importance: Normal
============================== NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE ============================== Supplemento settimanale del giovedi' de "La nonviolenza e' in cammino" Numero 105 del 31 maggio 2007 In questo numero: 1. "50 e 50 ovunque si decide" 2. Il 2 giugno a Roma inizia la raccolta delle firme 3. Per costituire un centro di raccolta delle firme 4. Un promemoria per i Centri di raccolta delle firme 5. Il testo della proposta di legge 6. Per sostenere l'iniziativa 1. INIZIATIVE. "50 E 50 OVUNQUE SI DECIDE" Comincia il 2 giugno la raccolta delle firme per la presentazione della proposta di legge di iniziativa popolare per la democrazia paritaria e duale promossa dall'Unione donne in Italia. Un'iniziativa che per molte ragioni ci sembra necessario sostenere. Per informazioni e contatti: Udi nazionale, via Arco di Parma 15, 00186 Roma, tel. 066865884, e-mail: 50e50udinazionale at gmail.com, siti: www.udinazionale.org e www.50e50.it 2. INIZIATIVE. IL 2 GIUGNO A ROMA INIZIA LA RACCOLTA DELLE FIRME [Dalla campagna "50 e 50 ovunque si decide" (per contatti: 50e50udinazionale at gmail.com) riceviamo e diffondiamo] Il 2 giugno 2007, in piazza Navona a Roma, dalle ore 11 alle 14 inizia la campagna per la raccolta delle 50.000 firme per la presentazione della proposta di legge d'iniziativa popolare "50 e 50 ovunque si decide". L'Udi lancia una proposta di legge d'iniziativa popolare "50 e 50 ovunque si decide" basata sul principio (art. 51 della Costituzione) che l'accesso dei cittadini e delle cittadine alle assemblee elettive debba svolgersi in condizioni di pari opportunita'. Si e' deciso di promuovere questa iniziativa di democrazia paritaria perche' i partiti in Italia non hanno avuto la capacita' di gestire autonomamente il riequilibrio della rappresentanza. A questo fine, nei cinque articoli in cui si articola la proposta, si prevede che in tutte le assemblee elettive le candidature siano costituite da un numero uguale di uomini e di donne, disposti in ordine alternato per sesso, pena l'esclusione automatica della lista dalla prova elettorale. La norma dovrebbe trovare applicazione per tutti i tipi di elezioni, da quelle per le Circoscrizione comunali a quelle per i candidati italiani al Parlamento europeo, passando per le elezioni di Comuni, Citta' metropolitane, Province, Regioni a statuto ordinario, Camera e Senato. E, visto che si sta discutendo di riforma del sistema elettorale, la proposta prevede modalita' di applicazione del principio paritario sia per le candidature effettuate sulla base di liste o di gruppi sia per quelle all'interno di collegi uninominali. La proposta di legge e' stata depositata in Cassazione e dal 2 giugno iniziano i nostri lavori. Per contribuire alla raccolta delle 50.000 firme necessarie: Udi nazionale, via Arco di Parma 15, 00186 Roma, e-mail: 50e50udinazionale at gmail.com, siti: www.udinazionale.org e www.50e50.it 3. INIZIATIVE. PER COSTITUIRE UN CENTRO DI RACCOLTA DELLE FIRME [Dal sito www.50e50.it] Le donne che intendono costituire un Centro di raccolta delle firme per la proposta di legge d'iniziativa popolare "50 e 50 ovunque si decide" devono comunicarlo all'indirizzo di posta elettronica: 50e50udinazionale at gmail.com per l'inserimento nella mappa dei Centri. I Centri che vogliono partire con la raccolta nel proprio territorio il 2 giugno (con iniziative pubbliche, banchetti, sit-in, eccetera) devono richiedere immediatamente i moduli alla sede nazionale telefonando al numero 066865884 (lunedi', martedi', giovedi', ore 10-16), con i dati di riferimento del Centro e l'indicazione della quantita'. E' disponibile materiale utile ai banchetti: volantoni con il testo di legge, locandine, spille e blocchetti di autofinanziamento. Non e' necessario vidimare tutti i moduli che si pensa di utilizzare da qui a sei mesi. La prima operazione, una volta avuti in mano i pacchi dei moduli, e' la loro vidimazione. Quindi, a chi vuole partire il 2 giugno, raccomandiamo di prendere contatto al piu' presto con gli uffici ai quali si pensa di andare, tra quelli - e sono tanti - previsti dalla legge e che trovate elencati nel promemoria. Tenere a mente che gli uffici sono tenuti per legge a riconsegnare i moduli vidimati entro 48 ore dalla richiesta. 4. INIZIATIVE. UN PROMEMORIA PER I CENTRI DI RACCOLTA DELLE FIRME [Dal sito www.50e50.it] 1. Centri di raccolta locale I centri di raccolta delle firme possono essere costituiti in ambito locale da: - sedi Udi registrate; - singole donne iscritte all'Udi, in contatto diretto con il centro nazionale; - singole donne non iscritte all'Udi, in contatto diretto con il centro nazionale; - donne organizzate che decidono di sostenere la campagna e in contatto diretto con il centro nazionale o locale dell'Udi. Ogni Centro di raccolta locale deve comunicare i propri dati al centro nazionale. I dati sui centri locali saranno inseriti nella mappa. 2. Dove si trovano i moduli per la raccolta delle firme? I moduli vengono spediti o consegnati dal Centro di raccolta nazionale. Non vanno riprodotti a livello locale. Allorquando vengono rispediti al Centro nazionale di raccolta, dovranno contenere anche una numerazione e la provenienza, da inserire negli appositi spazi in alto sul modulo. Vi consigliamo di non procedere alla numerazione fino a quando non siete pronte per la spedizione: esempio: Modulo numero 01 Centro di Raccolta di Napoli 01. 3. Vidimazione dei moduli Ogni modulo e' predisposto per contenere 40 firme. E' assolutamente necessario un calcolo preventivo del numero dei moduli da richiedere al centro nazionale (anche in considerazione della successiva vidimazione in sede locale). Prima di essere utilizzati per raccogliere le firme, i moduli devono essere preventivamente vidimati. La cura dell'iter e' a carico di ogni centro di raccolta locale. 4. Chi puo' vidimare? I seguenti soggetti per legge (352/70), devono eseguire la vidimazione entro 48 ore: - la Corte d'Appello; - il cancelliere capo di Tribunale o funzionario delegato; - il segretario comunale capo, o un impiegato comunale da lui delegato. 5. Cosa e' la vidimazione? La "vidimazione" consiste nell'apporre: a. il luogo; b. la data; c. la firma di uno dei soggetti di cui sopra; d. il timbro personale con la qualifica; e. il timbro tondo dell'ufficio. 6. Dove? La vidimazione deve essere fatta nell'apposito spazio della facciata 1 di ciascun modulo, gia' predisposto. 7. Bisogna controllare la vidimazione? Ogni responsabile del Centro di raccolta locale deve controllare, perche' se manca il bollo dell'ufficio, la firma del funzionario o la data, i fogli sono nulli cosi' come le firme in essi contenute. 8. Come si utilizzano i moduli? I fogli vidimati possono essere utilizzati per la raccolta solo all'interno dell'ambito territoriale di competenza dell'ente che li ha vidimati. La vidimazione indica il confine geografico nel quale il modulo puo' essere usato. Non seleziona i firmatari, ma il territorio di utilizzo del modulo. (Esempio: se un modulo e' vidimato dal Comune di Ferrara, quel modulo puo' essere utilizzato solo nel territorio del Comune di Ferrara. Ciascun cittadino di qualunque provenienza che si trovi a Ferrara lo puo' firmare). 9. Autenticazione delle firme Le firme possono essere raccolte solo in presenza di un autenticatore/trice che dovra' autenticare le firme dei sottoscrittori. 10. Chi puo' autenticare? Gli abilitati ad autenticare le firme raccolte, secondo la legge n. 130/98 e art. 4 della legge n. 120/99, sono: a) Notai b) Giudici di pace c) Segretari delle Procure della Repubblica d) Cancellieri e collaboratori delle cancellerie dei Tribunali o primo dirigente o dirigente superiore della cancelleria dell'ufficio giudiziario - ossia Corte d'Appello, Tribunale o Pretura. e) Presidenti delle Province f) Assessori provinciali g) Presidenti di Consigli Provinciali h) Segretari provinciali i) Funzionari incaricati dal Presidente della Provincia l) Consiglieri Provinciali che comunichino la propria disponibilita' al Presidente della Provincia. m) Sindaci n) Assessori comunali o) Presidenti di Consigli Comunali p) Segretari comunali q) Funzionari incaricati dal Sindaco r) Consiglieri Comunali che comunichino la propria disponibilita' al Sindaco. s) Presidenti dei Consigli Circoscrizionali t) Vicepresidenti dei Consigli Circoscrizionali 11. In quale ambito possono autenticare? In base alla circolare del Ministero degli Interni n. 158/99 che interpreta l'art. 14 della legge 53/90 che ha modificato la legge 352/70, ogni autenticatore/trice ha competenza ad autenticare le firme di tutti i cittadini italiani purche' lo faccia all'interno del territorio di sua competenza. 12. In parole povere? Vale quanto detto per la vidimazione. La qualifica dell'autenticatore indica il confine geografico nel quale puo' operare la sua autentica. Non seleziona i firmatari, ma il territorio entro il quale l'autenticatore puo' operare. (Esempio: se l'autenticatore e' un Consigliere Comunale o un dipendente del Comune di Ferrara, puo' autenticare firme solo nel territorio del Comune di Ferrara. Ciascun cittadino di qualunque provenienza che si trovi a Ferrara puo' firmare). 13. Tra gli autenticatori, qualcuno deve comunicare disponibilita' o chiedere autorizzazioni? a) Comune - I consiglieri comunali devono prima comunicare la loro disponibilita' al sindaco. Si tratta solo di una comunicazione che non comporta autorizzazione. Sara' predisposto e inviato su richiesta fac-simile per la comunicazione. - I funzionari comunali devono essere autorizzati dal Sindaco. Sara' predisposto e inviato su richiesta fac-simile per l'autorizzazione. - Gli assessori comunali non hanno bisogno di nessuna autorizzazione. b) Provincia - I consiglieri provinciali devono prima comunicare la loro disponibilita' al Presidente della Provincia. Si tratta solo di una comunicazione che non comporta autorizzazione. Sara' predisposto e inviato su richiesta fac-simile per la comunicazione. - I funzionari provinciali devono essere autorizzati dal Presidente della Provincia. Sara' predisposto e inviato su richiesta fac-simile per l'autorizzazione. - Gli assessori provinciali non hanno bisogno di nessuna autorizzazione. c) Dipendenti del Ministero della Giustizia - I Cancellieri possono autenticare le firme dentro i loro uffici in orario di lavoro, per uscire fuori dagli uffici - fuori orario di lavoro - per autenticare, per esempio ai tavoli, devono essere autorizzati dal Presidente del Tribunale o della Corte di Appello. - I Giudici di pace, per poter autenticare le firme, devono essere autorizzati dal Coordinatore dei giudici di pace. 14. Chi sono i funzioanri comunali e provinciali? Possono autenticare le firme, in base alla legge, "i funzionari incaricati dal sindaco e dal presidente della Provincia". Il termine funzionario viene variamente interpretato. Nell'incertezza interpretativa, conviene la tesi a noi piu' favorevole: qualsiasi dipendente autorizzato da sindaco o presidente della Provincia, a prescindere dal suo livello (principio del funzionario di fatto). Se sindaco o presidente della Provincia non intendono autorizzare soggetti non "funzionari" non e' il caso di insistere. 15. Accanto ad una firma si puo' indicare anche solo il Comune di residenza? Le firme raccolte nel modulo con l'indicazione del solo Comune di residenza sono valide. Pero' e' bene scrivere anche l'indirizzo di residenza per rendere piu' facile il reperimento dei certificati elettorali. 16. Chi puo' firmare? Possono firmare solo i cittadini italiani con diritto di voto residenti in Italia, quindi con 18 anni compiuti al momento in cui firmano. 17. Le firme vanno solo autenticate? No. Occorre, dopo l'autentica (meglio, contestualmente) anche la certificazione che i firmatari sono regolarmente iscritti nelle liste elettorali. 18. Ma allora da chi conviene far autenticare? E questo incide su dove si raccolgono le firme? Il dilemma tra "raccolgo solo firme del mio Comune?" e invece "raccolgo firme di chiunque dovunque?" va risolto col buon senso: - Raccogliere firme solo del proprio Comune fa perdere le molte firme di chi non potrebbe firmare altrimenti. - Raccogliere firme da tutta Italia fa perdere le molte firme di quelli per cui il recupero dei certificati di iscrizioni alle liste elettorali sara' impossibile. Quindi ciascun Centro di raccolta si deve dare una regola. Tenendo conto che, di massima, e' bene attestarsi entro i confini locali piu' piccoli (Comuni) e tutt'al piu' avendo l'accortezza di raccogliere le firme su moduli differenti. 19. Allora, cosa chiedere a chi vuole firmare? Bisogna chiedere per prima cosa la residenza. Mentre si raccolgono le firme bisogna gia' pensare alla fase successiva di certificazione delle firme, cioe' di richiesta del certificato elettorale al Comune di residenza di ogni sottoscrittore. In base alla residenza si decide quindi su quale modulo far firmare il sottoscrittore. In questo modo si puo' agevolare la fase di certificazione, infatti se le firme di uno stesso modulo sono tutte di sottoscrittori residenti nello stesso Comune, allora bisognera' portare solo quel modulo in quel determinato Comune per la richiesta dei certificati elettorali. 20. E se in uno stesso modulo abbiamo fatto firmare cittadini di diversi Comuni? Se nello stesso modulo sono presenti firme di cittadini residenti in Comuni diversi, bisogna compliare un modulino a parte (che verra' predisposto e inviato su richiesta) quindi inviarlo al Comune di residenza dei firmatari in modo da poter allegare il certificato elettorale. 21. Cosa chiedere ancora a chi vuole firmare? A chi decide di firmare bisogna chiedere per seconda cosa un documento d'identita'. Il documento di identita' serve per l'autenticatore/trice a identificare la persona e per noi a evitare errori nella compilazione del modulo. 22. Quali sono i documenti di identita' validi? Innanzitutto, la validita' di un documento non e' cosa che riguarda noi, ma l'autenticatore/trice. Per noi i documenti validi sono tutti, senza preoccuparci della scadenza: carta d'identita', patente, passaporto, tesserino ferroviario, ecc. Invece, l'autenticatore/trice puo' pretendere alcuni tipi di documenti rispetto ad altri. Potendo scegliere, privilegiamo gli autenticatori/trici meno fiscali possibile. 23. Come si compila il modulo con le firme? Dietro presentazione di un documento d'identita', bisogna scrivere a stampatello sulle rispettive colonne e righe del modulo i seguenti dati del sottoscrittore: a) nome e cognome, b) luogo di nascita c) data di nascita d) indirizzo e) comune di residenza. 24. Fate attenzione Perche' i dati sul modulo devono corrispondere a quelli del certificato elettorale. Esempi: - Nome e cognome: attenzione ai casi particolari, i nomi doppi vanno indicati entrambi, se sono indicati nel documento di identita' oppure sul certificato elettorale. - Luogo di nascita: se si tratta di cittadini italiani nati all'estero, va scritto solo lo stato di nascita. - Data di nascita: verificare sempre il compimento dei 18 anni al momento della firma (e non entro i sei mesi dalla raccolta!). - Indirizzo: va indicata la residenza valida ai fini elettorali, cioe' quella presso cui arriva il certificato elettorale. Quindi, chiedere sempre se la residenza e' cambiata rispetto a quella sul documento. - Comune: vedi sopra, evitare la confusione fra residenza valida ai fini elettorali e domicilio che puo' essere diverso. Altri dati relativi al documento (numero di carta d'identita', numero della patente, ecc.) non vanno scritti da nessuna parte. Se un autenticatore/trice pretende di trascriverli, fatelo su un foglio a parte che date a lui. 25. Che faccio se chi vuole firmare non ha un documento? Chiedere un documento e' un nostro interesse. Si evitano errori e si fa prima a trascrivere i dati. Ma se una persona non ha nessun documento chiedete comunque i dati e trascriveteli. Si evita cosi' di perdere una firma. Sempre che l'autenticatore/trice non pretenda tassativamente la verifica dei documenti. 26. Si puo' raccogliere firme solo ai banchetti? No, i moduli possono essere lasciati presso le cancellerie dei tribunali e presso i segretari comunali che sono tenuti a raccogliere ed autenticare la firma di coloro i quali vanno a firmare presso i loro uffici. 27. In cosa consiste tecnicamente l'autentica? L'autenticazione delle firme e' operazione che svolge appunto l'autenticatore/trice senza la quale le firme raccolte non valgono nulla. Lo spazio per l'autenticazione sta alla fine del modulo. Lo spazio per l'autenticazione deve essere compilato in tutte le sue parti. Bisogna controllare che ci sia il timbro dell'ufficio, il timbro (o il nome e la carica scritti in stampatello) e la firma dell'autenticatore/trice. 28. Perche' e' importante il numero? Il numero delle firme autenticate da indicare in fondo al modulo e' molto importante, perche' deve corrispondere al numero di firme effettivamente presenti sul modulo, pena l'annullamento di tutte le firme raccolte su quel modulo. Il numero delle firme va indicato in cifra e poi, fra parentesi, va scritto in lettere. 29. Data dell'autenticazione La data dell'autenticazione non puo' essere precedente a quella della vidimazione, pena l'annullamento di tutte le firme raccolte su quel modulo. 30. In quale momento l'autenticatore/trice puo' autenticare le firme? Importante. L'autenticatore/trice puo': - fare l'operazione di autenticazione immediatamente, alla fine della raccolta di firme; - oppure tenersi i moduli per fare l'autenticazione nel suo ufficio e poi riconsegnarveli. In questo secondo caso, tenere conto dei moduli lasciati presso l'autenticatore/trice, onde evitare di dimenticarne qualcuno. 31. E' obbligatorio che l'autenticazione venga fatta alla fine del foglio? No. Non e' obbligatorio che l'autenticazione delle firme venga fatta alla fine del foglio. Per esempio, anche dopo poche firme, fate fare l'autenticazione, con i relativi timbri e firma dell'autenticatore/trice, alla fine delle firme presenti sul modulo in maniera da poter utilizzare il resto dello spazio per raccogliere altre firme. Questo particolare va ricordato anche ai segretari comunali e ai cancellieri, per i moduli lasciati presso i loro uffici, per evitare che per ogni firma chiudano un modulo. 32. Che fare in caso di errori in un modulo? Occhio agli errori! Se vi accorgete di un errore dovete farlo correggere all'autenticatore/trice, non potete farlo voi. Accanto ad ogni correzione, occorre un ulteriore bollo dell'ufficio ed un'ulteriore firma dell'autenticatore. Se non ci accorgiamo degli errori, il modulo viene annullato per intero. 33. Certificazione elettorale Ogni firma raccolta va certificata presso il Comune di residenza del firmatario. Ecco perche' conviene raccogliere tutte le firme di un Comune sullo stesso modulo. I moduli contenenti le firme autenticate devono essere portati al Sindaco (o ai funzionari appositamente delegati dell'ufficio elettorale) per il rilascio della certificazione. 34. In cosa consiste? La legge prescrive che di ogni firmatario va certificata l'iscrizione alle liste elettorali da parte del Comune di competenza. Questo vuol dire che: - il modulo va consegnato all'ufficio elettorale del Comune di residenza dei firmatari - l'ufficio elettorale riscontra che il firmatario e' effettivamente elettore di quel Comune - e scrive il numero di iscrizione alle liste elettorali del firmatario di fianco alla firma nell'apposito spazio - e infine compila, firma e timbra l'apposito spazio posto alla fine del modulo. 35. Come puo' essere fatta la certificazione? La certificazione puo' essere fatta in due modi: singola o collettiva. La certificazione "singola" consiste nell'allegare i singoli certificati elettorali dei firmatari: se 20 elettori hanno firmato occorrono 20 certificati elettorali. La certificazione "collettiva" e' molto piu' semplice e "ragionevole", si fa apponendo il numero di iscrizione nelle liste elettorali nell'apposito spazio a fianco di ciascuna firma. Nell'apposito spazio per la certificazione collettiva deve esserci: la firma del Sindaco (se firma un delegato, deve essere specificato nome, cognome, qualifica), la data, il bollo tondo dell'Ufficio. 36. Che fare con moduli di sottoscrittori tutti residenti nello stesso Comune? Si porta il modulo presso l'ufficio elettorale di quel Comune che fa la certificazione sul modulo stesso. 37. Che fare se si scopre, all'atto della certificazione, che solo una parte delle firme presenti in un modulo sono di sottoscrittori residenti nel Comune in cui viene presentato il modulo? Puo' succedere che uno dei firmatari non risulti residente in quel Comune. Se l'ufficio elettorale e' efficiente e disponibile puo' dirvi dove si e' trasferito. Ma non e' tenuto a farlo. Nel caso vi comunichino il nuovo indirizzo potete far fare la certificazione nel nuovo Comune di Residenza. 38. Che accade se una firma non puo' essere certificata? Nel caso non sia possibile certificare una firma (vedi n. 36) viene annullata solo quella firma e non tutto il modulo. 39. Che fare al momento del ritiro delle firme certificate? Bisogna controllare che: - lo spazio per la certificazione sia compilato in tutte le sue parti; - ci siano tutti i timbri; - la data della certificazione non sia antecedente alla data dell'autenticazione e della vidimazione. 40. Importante - Se la certificazione non viene fatta le firme non valgono. - Se non vengono certificate alcune firme, saranno solo queste a non valere. - Se il funzionario ha erroneamente sbarrato le firme dei cittadini non iscritti nelle liste elettorali di quel Comune, il numero delle firme autenticate risultera' falsificato e quindi sbagliato. In questi casi l'ufficio elettorale deve dichiarare (sugli stessi moduli o su fogli a parte) che le cancellature sono state compiute erroneamente dal funzionario comunale. - Nel caso di certificati a parte, e' opportuno spillarli a ciascun modulo cui si riferiscono. 41. Che fare se nello stesso modulo ci sono sottoscrittori non residenti nello stesso Comune? Si trascrivono su un modulino apposito i nomi da certificare, (in ogni modulino i nomi dei residenti di un singolo Comune contenuti in un singolo modulo di raccolta firme), poi si consegnano ai rispettivi Comuni questi modulini che, una volta certificati, vanno allegati al modulo. Verranno predisposti e inviati su richiesta gli appositi modulini. 42. Questi modulini possono anche non essere consegnati a mano ai rispettivi Comuni? E' possibile spedire per posta o per fax i modulini per la certificazione ai Comuni piu' lontani, indirizzandoli all'Ufficio Elettorale, con una lettera allegata; i Comuni sono tenuti a rispondere. 43. Come si organizza la certificazione con i modulini? Tenete presente che questa modalita' di certificazione comporta il rischio del tempo occorrente e quindi non e' utilizzabile nell'ultimo periodo della campagna. Sul modulo contenente le firme lasciate uno spazio per numerare il modulo (modulo numero ... e centro di raccolta di ...). I moduli numerateli subito in maniera tale che la numerazione sia univoca per ogni centro di raccolta. Questo numero e il nome del centro di raccolta vanno trascritti sul modulino in cui vanno copiati i dati relativi ai firmatari da certificare. Se non mettete questa numerazione poi avrete delle difficolta' ad "accoppiare" il modulino con le certificazioni con il modulo con le firme corrispondenti. Come vedete la cosa puo' presentare qualche problema. 44. Quando avviare la fase di certificazione delle firme? Non va fatta alla fine dei sei mesi. Si corre il rischio di non farcela a fare tutto. E' importante fare la certificazione un po' per volta. Man mano che completate la certificazione dei moduli controllateli attentamente per verificare che non ci siano errori. Se riscontrate degli errori riportateli al vidimatore/trice o certificatore/trice o autenticatore/trice per la correzione. 45. Cosa si fa dei moduli certificati? I moduli certificati devono essere inviati al Centro nazionale di raccolta. Li' verranno controllati ulteriormente. Se ci sono errori verranno inviati indietro per le correzioni. Anche per questo tutta questa trafila non va fatta alla fine. 46. Che fare se gli errori li fanno gli uffici? Puo' capitare (e capita) che i soggetti abilitati a vidimazione, autenticazione e certificazione elettorale commettano degli errori. Niente paura! Qualsiasi errore puo' essere sanato apponendo a fianco della correzione il timbro tondo dell'Ufficio e la firma del funzionario. * Per altre informazioni, contattare il Centro di raccolta nazionale. 5. DOCUMENTI. IL TESTO DELLA PROPOSTA DI LEGGE [Dal sito www.50e50.it] Le sottoscritte cittadine italiane e i sottoscritti cittadini italiani presentano - ai sensi dell'art. 71, comma 2, Cost. ed in applicazione della legge 25 maggio 1970, n. 352 e successive modificazioni - la seguente proposta di legge: "Norme di democrazia paritaria per le assemblee elettive". * Art. 1. Finalita' In attuazione dell'art.51 della Costituzione italiana, la presente legge detta norme di democrazia paritaria per l'accesso di cittadini e cittadine alle assemblee elettive in condizioni di uguaglianza. * Art. 2. Ambito di applicazione Le presenti norme si applicano alle competizioni elettorali relative alle assemblee elettive di: Circoscrizioni nei Comuni, Comuni, Citta' Metropolitane, Province, Regioni a statuto ordinario, nonche' alle elezioni di Camera dei Deputati, Senato della Repubblica e dei componenti del Parlamento Europeo spettanti all'Italia. * Art. 3. Candidature in liste o gruppi In ogni lista o gruppo di candidati, le candidature sono costituite da un numero uguale di donne e uomini, sono disposte in ordine alternato per sesso e, in caso di disparita' numerica, lo scarto e' di una unita'. Liste o gruppi di candidati che non rispettano le predette norme sono irricevibili. * Art. 4. Candidature in collegi uninominali In ogni circoscrizione dove le candidature sono proposte in collegi uninominali, le candidature complessive contraddistinte dal medesimo contrassegno sono costituite da un numero uguale di donne e uomini e, in caso di disparita' numerica, lo scarto e' di una unita'. Partiti, movimenti o coalizioni di partiti recanti il medesimo contrassegno nella circoscrizione che non rispettano le predette norme non sono ammessi alla competizione elettorale in quella circoscrizione. * Art. 5. Norma abrogativa di chiusura Ogni disposizione in contrasto con le norme di democrazia paritaria contenute nella presente legge e' abrogata. 6. INIZIATIVE. PER SOSTENERE L'INIZIATIVA [Dal sito www.50e50.it] Per contattare L'Udi: Unione Donne in Italia, via dell'Arco di Parma 15, 00186 Roma, tel. 066865884, e-mail: udinazionale at tin.it (generale) e 50e50udinazionale at gmail.com (specifica per la campagna), sito: www.udinazionale.org (generale) e www.50e50.it (specifico per la campagna). Per sostenere la campagna: inviare contributi con la causale: "50e50 ovunque si decide, cc postale n. 53230009; cc bancario n. 14763 Banca Popolare Etruria e Lazio ABI 5390 - CAB 03201 - AG. 042 - CIN H. ============================== NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE ============================== Supplemento settimanale del giovedi' de "La nonviolenza e' in cammino" Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 105 del 31 maggio 2007 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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