Minime. 1



NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1 del 15 febbraio 2007

Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca
per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Sommario di questo numero:
0. Scusate il ritardo
1. Mao Valpiana: Vicenza. Istruzioni per l'uso
2. Letture: Francesca Brezzi, Introduzione a Ricoeur
3. Letture: Nando dalla Chiesa, Le ribelli
4. Letture: Renate Siebert, Il razzismo
5. La "Carta" del Movimento Nonviolento
6. Per saperne di piu'

0. COMUNICAZIONE DI SERVIZIO. SCUSATE IL RITARDO
Ci scusiamo con i lettori e le lettrici per la prolungata sospensione delle
pubblicazioni del nostro foglio. Confidiamo di poter riprendere al piu'
presto le normali edizioni de "La nonviolenza e' in cammino". A quante e
quanti ci hanno scritto per chiederci informazioni ed esprimerci amicizia
rivolgiamo un sentito rigraziamento per la sollecitudine.
La nonviolenza e' in cammino.
La nonviolenza e' il cammino.

1. EDITORIALE. MAO VALPIANA: VICENZA. ISTRUZIONI PER L'USO
[Ringraziamo Mao Valpiana (per contatti: mao at sis.it, e anche presso la
redazione di "Azione nonviolenta", via Spagna 8, 37123 Verona, tel.
0458009803, fax  0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito:
www.nonviolenti.org) per questo intervento.
Mao (Massimo) Valpiana e' una delle figure piu' belle e autorevoli della
nonviolenza in Italia; e' nato nel 1955 a Verona dove vive ed opera come
assistente sociale e giornalista; fin da giovanissimo si e' impegnato nel
Movimento Nonviolento (si e' diplomato con una tesi su "La nonviolenza come
metodo innovativo di intervento nel sociale"), e' membro del comitato di
coordinamento nazionale del Movimento Nonviolento, responsabile della Casa
della nonviolenza di Verona e direttore della rivista mensile "Azione
Nonviolenta", fondata nel 1964 da Aldo Capitini. Obiettore di coscienza al
servizio e alle spese militari ha partecipato tra l'altro nel 1972 alla
campagna per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza e alla fondazione
della Lega obiettori di coscienza (Loc), di cui e' stato segretario
nazionale; durante la prima guerra del Golfo ha partecipato ad un'azione
diretta nonviolenta per fermare un treno carico di armi (processato per
"blocco ferroviario", e' stato assolto); e' inoltre membro del consiglio
direttivo della Fondazione Alexander Langer, ha fatto parte del Consiglio
della War Resisters International e del Beoc (Ufficio Europeo dell'Obiezione
di Coscienza); e' stato anche tra i promotori del "Verona Forum" (comitato
di sostegno alle forze ed iniziative di pace nei Balcani) e della marcia per
la pace da Trieste a Belgrado nel 1991; nel giugno 2005 ha promosso il
digiuno di solidarieta' con Clementina Cantoni, la volontaria italiana
rapita in Afghanistan e poi liberata. Un suo profilo autobiografico, scritto
con grande gentilezza e generosita' su nostra richiesta, e' nel n. 435 del 4
dicembre 2002 di questo notiziario.
Aldo Capitini e' nato a Perugia nel 1899, antifascista e perseguitato,
docente universitario, infaticabile promotore di iniziative per la
nonviolenza e la pace. E' morto a Perugia nel 1968. E' stato il piu' grande
pensatore ed operatore della nonviolenza in Italia. Opere di Aldo Capitini:
la miglior antologia degli scritti e' (a cura di Giovanni Cacioppo e vari
collaboratori), Il messaggio di Aldo Capitini, Lacaita, Manduria 1977 (che
contiene anche una raccolta di testimonianze ed una pressoche' integrale -
ovviamente allo stato delle conoscenze e delle ricerche dell'epoca -
bibliografia degli scritti di Capitini); recentemente e' stato ripubblicato
il saggio Le tecniche della nonviolenza, Linea d'ombra, Milano 1989; una
raccolta di scritti autobiografici, Opposizione e liberazione, Linea
d'ombra, Milano 1991, nuova edizione presso L'ancora del Mediterraneo,
Napoli 2003; e gli scritti sul Liberalsocialismo, Edizioni e/o, Roma 1996;
segnaliamo anche Nonviolenza dopo la tempesta. Carteggio con Sara Melauri,
Edizioni Associate, Roma 1991; e la recentissima antologia degli scritti (a
cura di Mario Martini, benemerito degli studi capitiniani) Le ragioni della
nonviolenza, Edizioni Ets, Pisa 2004. Presso la redazione di "Azione
nonviolenta" (e-mail: azionenonviolenta at sis.it, sito: www.nonviolenti.org)
sono disponibili e possono essere richiesti vari volumi ed opuscoli di
Capitini non piu' reperibili in libreria (tra cui i fondamentali Elementi di
un'esperienza religiosa, 1937, e Il potere di tutti, 1969). Negli anni '90
e' iniziata la pubblicazione di una edizione di opere scelte: sono fin qui
apparsi un volume di Scritti sulla nonviolenza, Protagon, Perugia 1992, e un
volume di Scritti filosofici e religiosi, Perugia 1994, seconda edizione
ampliata, Fondazione centro studi Aldo Capitini, Perugia 1998. Opere su Aldo
Capitini: oltre alle introduzioni alle singole sezioni del sopra citato Il
messaggio di Aldo Capitini, tra le pubblicazioni recenti si veda almeno:
Giacomo Zanga, Aldo Capitini, Bresci, Torino 1988; Clara Cutini (a cura di),
Uno schedato politico: Aldo Capitini, Editoriale Umbra, Perugia 1988;
Fabrizio Truini, Aldo Capitini, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di
Fiesole (Fi) 1989; Tiziana Pironi, La pedagogia del nuovo di Aldo Capitini.
Tra religione ed etica laica, Clueb, Bologna 1991; Fondazione "Centro studi
Aldo Capitini", Elementi dell'esperienza religiosa contemporanea, La Nuova
Italia, Scandicci (Fi) 1991; Rocco Altieri, La rivoluzione nonviolenta. Per
una biografia intellettuale di Aldo Capitini, Biblioteca Franco Serantini,
Pisa 1998, 2003; AA. VV., Aldo Capitini, persuasione e nonviolenza, volume
monografico de "Il ponte", anno LIV, n. 10, ottobre 1998; Antonio Vigilante,
La realta' liberata. Escatologia e nonviolenza in Capitini, Edizioni del
Rosone, Foggia 1999; Pietro Polito, L'eresia di Aldo Capitini, Stylos, Aosta
2001; Federica Curzi, Vivere la nonviolenza. La filosofia di Aldo Capitini,
Cittadella, Assisi 2004; Massimo Pomi, Al servizio dell'impossibile. Un
profilo pedagogico di Aldo Capitini, Rcs - La Nuova Italia, Milano-Firenze
2005; Andrea Tortoreto, La filosofia di Aldo Capitini, Clinamen, Firenze
2005; cfr. anche il capitolo dedicato a Capitini in Angelo d'Orsi,
Intellettuali nel Novecento italiano, Einaudi, Torino 2001; per una
bibliografia della critica cfr. per un avvio il libro di Pietro Polito
citato; numerosi utilissimi materiali di e su Aldo Capitini sono nel sito
dell'Associazione nazionale amici di Aldo Capitini: www.aldocapitini.it,
altri materiali nel sito www.cosinrete.it; una assai utile mostra e un
altrettanto utile dvd su Aldo Capitini possono essere richiesti scrivendo a
Luciano Capitini: capitps at libero.it, o anche a Lanfranco Mencaroni:
l.mencaroni at libero.it, o anche al Movimento Nonviolento: tel. 0458009803,
e-mail: azionenonviolenta at sis.it]

"Bisogna arrivare a moltitudini che rifiutino la guerra, che blocchino con
le tecniche nonviolente il potere che voglia imporre la guerra". Diceva
cosi' Aldo Capitini, filosofo e fondatore del Movimento Nonviolento.
Sabato 17 febbraio saremo a Vicenza, per manifestare contrarieta' alla nuova
base militare, com'e' naturale che sia e come facciamo da quarant'anni...
Forse non tutti sanno che nel 1967 la prima Marcia antimilitarista da Milano
a Vicenza, promossa dal Movimento Nonviolento, si concludeva proprio davanti
alla caserma Ederle.
Oggi come allora noi pensiamo che le basi militari, le servitu' militari, le
armi anche nucleari presenti in quelle basi, le alleanze militari
internazionali, non siano di aiuto alla pace ma al contrario favoriscano il
pericolo di guerra.
Cio' che storicamente e' avvenuto prima e dopo il 1989 purtroppo ci ha dato
ragione.
*
La nonviolenza e' rifiuto assoluto della guerra e della sua preparazione.
E le ragioni profonde dell'antimilitarismo si possono esprimere solo con la
nonviolenza, perche' qualsiasi cedimento alla violenza (persino quella
verbale) favorisce la degenerazione militarista, che e' la morte della
democrazia.
*
In passato abbiamo manifestato contro la Nato e contro il Patto di Varsavia,
contro l'esercito americano e contro quello sovietico, contro la guerra del
Viet-Nam e contro l'invasione della Cecoslovacchia; siamo stati contro
l'aumento delle spese militari, votate dai governi democristiani e approvate
anche dai comunisti. Con lo stesso spirito oggi ci opponiamo alla base
vicentina approvata dal governo Berlusconi e confermata dal governo Prodi.
Il nostro obiettivo e' la riduzione di ogni presenza militare, e non la
caduta di questo o quel governo. Percio' non accettiamo lezioni e non
temiamo intimidazioni. La scelta nonviolenta e' matura e consapevole, sia
sul piano morale che politico.
*
Quarant'anni fa gli amici della nonviolenza che manifestavano contro le basi
militari a Vicenza erano 80; sabato a Vicenza ci saranno ottantamila persone
che vogliono manifestare pacificamente: le idee camminano e non si possono
fermare...
La manifestazione di Vicenza deve essere una grande manifestazione di
popolo, partecipata e positiva come lo sono sempre state le marce per la
pace Perugia-Assisi. Non ci sono ragioni per creare allarmi e preoccupazioni
che vengono da chi si augura che cio' non sia.
Certo, qualche vero imbecille o imbecille pagato ci puo' sempre essere, ma
la forza della nonviolenza e la tensione ideale annulleranno qualsiasi
tentativo di rovinare la festa.
Le forze dell'ordine hanno il compito istituzionale di garantire che i
cittadini possano manifestare liberamente e pacificamente il loro pensiero.
Come amici della nonviolenza abbiamo il massimo rispetto per le forze
dell'ordine, e le aiuteremo a svolgere nel migliore dei modi il loro lavoro
al servizio della democrazia.
*
Come Movimento Nonviolento andremo a Vicenza in treno, partendo dalla
stazione di Verona alle 11,30. Ci raduneremo davanti alla stazione di
Vicenza, in campo Marzo, dalle 12,15 alle 13, e poi raggiungeremo l'ampia
area verde sotto le mura di viale Mazzini e ci uniremo in questo punto al
corteo. Avremo le bandiere della nonviolenza (due mani che spezzano il
fucile, sui colori dell'arcobaleno).
Ci incontreremo dunque alle ore 13 in viale Mazzini, insieme agli amici
della Rete Lilliput, di Unicomondo, dei Beati i costruttori di pace e i
gruppi scout.
Arrivederci a Vicenza.

2. LETTURE. FRANCESCA BREZZI: INTRODUZIONE A RICOEUR
Francesca Brezzi, Introduzione a Ricoeur, Laterza, Roma-Bari 2006, pp. IV +
196, euro 10. Acuta, finissima interprete della figura e dell'opera del
grande filosofo e uomo di pace scomparso nel 2005, al quale gia' in passato
ha dedicato fondamentali monografie, l'illustre studiosa ripercorre in
questo nuovo volume l'intero arco della riflessione di Paul Ricoeur e del
dibattito dalle sue opere promosso. Una introduzione che vivamente
raccomandiamo.

3. LETTURE. NANDO DALLA CHIESA: LE RIBELLI
Nando dalla Chiesa, Le ribelli. Storie di donne che hanno sfidato la mafia
per amore, Melampo, Milano 2006, pp. 152, euro 12. Nando dalla Chiesa
racconta le storie di Francesca Serio, Felicia Bartolotta Impastato, Saveria
Antiochia, Michela Buscemi, Rita Atria, Rita Borsellino. Donne in lotta
contro il potere mafioso con la forza della nonviolenza.

4. LETTURE. RENATE SIEBERT: IL RAZZISMO
Renate Siebert, Il razzismo. Il riconoscimento negato, Carocci, Roma 2003,
pp. 172, euro 17,20. Un'utile monografia introduttiva (che validamente si
affianca a quelle di Memmi, Taguieff e Wieviorka) di una studiosa di cui
vivamente apprezziamo tutte le opere.

5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale
e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale
e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae
alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo
scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il
libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali,
l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di
nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza
geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e
la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e
responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio
comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell’ambiente naturale, che sono
patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e
contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell’uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto
dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna,
dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione,
la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la
noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione
di organi di governo paralleli.

6. PER SAPERNE DI PIU'
* Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per
contatti: azionenonviolenta at sis.it
* Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della
Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia:
www.peacelink.it/users/mir; per contatti: mir at peacelink.it,
luciano.benini at tin.it, sudest at iol.it, paolocand at libero.it
* Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista
Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati
per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it; per
contatti: info at peacelink.it

NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 1 del 15 febbraio 2007

Notizie minime della nonviolenza in cammino proposte dal Centro di ricerca
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Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
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