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La nonviolenza e' in cammino. 1479
- Subject: La nonviolenza e' in cammino. 1479
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Tue, 14 Nov 2006 01:04:12 +0100
LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 1479 del 14 novembre 2006 Sommario di questo numero: 1. Le stragi, la via 2. Hannah Arendt: Poter andare dove si vuole 3. Letture: Marco Rovelli, Lager italiani 4. L'agenda "Giorni nonviolenti" 2007 5. Il 25 novembre la giornata mondiale del non acquisto 6. Donatello Santarone presenta "Non parlo a tutti. Franco Fortini intellettuale politico" di Daniele Balicco 7. Indice dei numeri 1040-1069 (settembre 2005) de "La nonviolenza e' in cammino" 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento 9. Per saperne di piu' 1. EDITORIALE. LE STRAGI, LA VIA Prosegue in Afghanistan la guerra, la guerra terrorista e stragista. Prosegue la partecipazione militare italiana alla guerra afgana, la partecipazione illegale e criminale alla guerra terrorista e stragista. Cessi la partecipazione italiana alla guerra afgana. * Torni l'Italia al rispetto della sua Costituzione che ripudia la guerra. La pace si costruisce con la pace. Smilitarizzare i conflitti, disarmare, aiutare chi e' nel bisogno. Scegliere la nonviolenza. Vi e' una sola umanita'. 2. MAESTRE. HANNAH ARENDT: POTER ANDARE DOVE SI VUOLE [Da Hannah Arendt, Antologia, Feltrinelli, Milano 2006, p. 215. Hannah Arendt e' nata ad Hannover da famiglia ebraica nel 1906, fu allieva di Husserl, Heidegger e Jaspers; l'ascesa del nazismo la costringe all'esilio, dapprima e' profuga in Francia, poi esule in America; e' tra le massime pensatrici politiche del Novecento; docente, scrittrice, intervenne ripetutamente sulle questioni di attualita' da un punto di vista rigorosamente libertario e in difesa dei diritti umani; mori' a New York nel 1975. Opere di Hannah Arendt: tra i suoi lavori fondamentali (quasi tutti tradotti in italiano e spesso ristampati, per cui qui di seguito non diamo l 'anno di pubblicazione dell'edizione italiana, ma solo l'anno dell'edizione originale) ci sono Le origini del totalitarismo (prima edizione 1951), Comunita', Milano; Vita Activa (1958), Bompiani, Milano; Rahel Varnhagen (1959), Il Saggiatore, Milano; Tra passato e futuro (1961), Garzanti, Milano; La banalita' del male. Eichmann a Gerusalemme (1963), Feltrinelli, Milano; Sulla rivoluzione (1963), Comunita', Milano; postumo e incompiuto e' apparso La vita della mente (1978), Il Mulino, Bologna. Una raccolta di brevi saggi di intervento politico e' Politica e menzogna, Sugarco, Milano, 1985. Molto interessanti i carteggi con Karl Jaspers (Carteggio 1926-1969. Filosofia e politica, Feltrinelli, Milano 1989) e con Mary McCarthy (Tra amiche. La corrispondenza di Hannah Arendt e Mary McCarthy 1949-1975, Sellerio, Palermo 1999). Una recente raccolta di scritti vari e' Archivio Arendt. 1. 1930-1948, Feltrinelli, Milano 2001; Archivio Arendt 2. 1950-1954, Feltrinelli, Milano 2003; cfr. anche la raccolta Responsabilita' e giudizio, Einaudi, Torino 2004, e la recente Antologia, Feltrinelli, Milano 2006. Opere su Hannah Arendt: fondamentale e' la biografia di Elisabeth Young-Bruehl, Hannah Arendt, Bollati Boringhieri, Torino 1994; tra gli studi critici: Laura Boella, Hannah Arendt, Feltrinelli, Milano 1995; Roberto Esposito, L'origine della politica: Hannah Arendt o Simone Weil?, Donzelli, Roma 1996; Paolo Flores d'Arcais, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 1995; Simona Forti, Vita della mente e tempo della polis, Franco Angeli, Milano 1996; Simona Forti (a cura di), Hannah Arendt, Milano 1999; Augusto Illuminati, Esercizi politici: quattro sguardi su Hannah Arendt, Manifestolibri, Roma 1994; Friedrich G. Friedmann, Hannah Arendt, Giuntina, Firenze 2001; Julia Kristeva, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 2005. Per chi legge il tedesco due piacevoli monografie divulgative-introduttive (con ricco apparato iconografico) sono: Wolfgang Heuer, Hannah Arendt, Rowohlt, Reinbek bei Hamburg 1987, 1999; Ingeborg Gleichauf, Hannah Arendt, Dtv, Muenchen 2000] Poter andare dove si vuole e' il gesto originario dell'essere liberi, mentre la limitazione di tale liberta' e' stata da tempi immemorabili il preludio della schiavitu'. 3. LETTURE. MARCO ROVELLI: LAGER ITALIANI Marco Rovelli, Lager italiani, Rizzoli, Milano 2006, pp. 288, euro 9,80. Una inchiesta sui Centri di permanenza temporanea (i famigerati "Cpt" istituiti nel '98 con la legge Turco-Napolitano e mantenuti con la successiva legge Bossi-Fini), veri e propri campi di concentramento, strutture flagrantemente incostituzionali, luoghi di violenze inaudite, crimine contro l'umanita'. L'autore ascolta le voci delle vittime e trascrive le loro testimonianze, ed aggiunge una mole di documentazione tanto terribile quanto non revocabile in dubbio. Questo orrore deve cessare. Questo libro, la cui lettura vivamente raccomandiamo, e' un utile contributo all'informazione ed alla sensibilizzazione, affinche' corale e concreto sia l'impegno per l'abolizione dei Cpt, una istituzione totalitaria incompatibile con uno stato di diritto, incompatibile con un ordinamento democratico, incompatibile con la dignita' umana. L'autore e' scrittore, musicista, educatore, impegnato per i diritti umani di tutti gli esseri umani. Con una premessa di Erri De Luca e una postfazione di Moni Ovadia. 4. STRUMENTI. L'AGENDA "GIORNI NONVIOLENTI" 2007 Come ogni anno le Edizioni Qualevita mettono a disposizione l'agenda-diario "Giorni nonviolenti", un utilissimo strumento di lavoro per ogni giorno dell'anno. Vivamente la raccomandiamo. Il costo di una copia e' di 9,50 euro, con sconti progressivi con l'aumento del numero delle copie richieste. Per informazioni ed acquisti: Edizioni Qualevita, via Michelangelo 2, 67030 Torre dei Nolfi (Aq), tel. e fax: 0864460006, cell. 3495843946, e-mail: qualevita3 at tele2.it 5. INIZIATIVE. IL 25 NOVEMBRE LA GIORNATA MONDIALE DEL NON ACQUISTO [Da varie persone amiche riceviamo e diffondiamo. Per contatti: campagna "La mia spesa per la pace", tel. e fax: 029024617, e-mail: info at lamiaspesaperlapace.it, sito: www.lamiaspesaperlapace.it] "Votate ogni volta che fate la spesa, ogni volta che schiacciate il telecomando, ogni volta che andate in banca sono voti che date al sistema" (Alex Zanotelli, missionario) La campagna "La mia spesa per la pace", coerentemente con il suo intento di contribuire a costruire la pace con scelte di consumo critico nella spesa quotidiana, invita a non fare acquisti per 24 ore sabato 25 novembre 2006. Per un giorno non comprate nulla. Fate un gesto simbolico, importante, che mostri come si puo' sfuggire all'imperativo del consumismo riappropriandosi di una fetta di tempo per fare cose diverse dallo shopping di massa. * Che cos'e' la giornata del non acquisto (Buy Nothing day) Una giornata dedicata a tutto tranne che alle compere, per rendere concreto il dissenso verso il consumismo e smascherare le bugie di chi usa ogni mezzo per convincerci che l'unica via per uscire dalla crisi e' tenere alti i consumi. Ci dicono "grazie" perche' aumentando i consumi aiutiamo la nostra economia a risollevarsi. Ma i nostri consumi rappresentano il carburante per un sistema economico insostenibile, che aumenta le diseguaglianze, esaurisce le risorse, inquina la Terra. Ci fanno credere che e' meglio usare il tempo per fare acquisti, anziche' dedicarsi alle relazioni, ai figli, a un buon libro. Siamo proprio sicuri che sia cosi'? Nel 1992 e' stato lanciato il "Buy Nothing Day", una giornata di disintossicazione per fermarsi a riflettere: un'occasione preziosa per mettere in discussione il nostro ruolo nel funzionamento del sistema e per scoprire come sia possibile divertirsi e stare bene anche senza comprare nulla. Il "Buy nothing day" commemora le vittime delle politiche orientate alla massimizzazione dei consumi: dalle popolazioni del Sud del mondo deboli di fronte alla globalizzazione dei mercati, all'ambiente deturpato da rifiuti e inquinamento, alla colonizzazione dell'immaginario a opera di pubblicitari che propongono modelli di vita irrealizzabili per la maggior parte della popolazione del mondo. La giornata del non acquisto e' un invito a "demarkettizzare" la nostra vita. La giornata del non acquisto e' un invito alla sobrieta' e a ripensare alla solidarieta' e alla gratuita' quali componenti attive di un'economia sostenibile. La giornata del non acquisto non e' uno sciopero, e non e' contro i commercianti. La giornata del non acquisto vuole essere solo un piccolo passo verso un'economia piu' leggera, un'economia di giustizia, nella consapevolezza che il possesso di una grande quantita' di beni non da' la felicita', Anzi... * Hanno gia' aderito alla campagna "La mia spesa per la pace" 3.519 persone di 732 Comuni e 134 gruppi di sostegno locale. * Alcuni siti utili per approfondire: - www.lamiaspesaperlapace.it - http://adbusters.org/metas/eco/bnd/ - www.bilancidigiustizia.it (sito della campagna "Bilanci di giustizia" nel quale si trovano iniziative e materiali sulla Giornata del non acquisto) - www.terre.it (sito di "Terre di mezzo") * Attenzione: la fondazione Banco alimentare onlus ha fissato nello stesso giorno l'annuale edizione della Colletta alimentare, iniziativa mediante la quale chi lo desidera puo' fare acquisti per i bisognosi, consegnandoli fuori dai punti vendita al personale della Colletta. La campagna "La mia spesa per la pace", deplorando la sovrapposizione delle due iniziative, invita tutti coloro che sono intenzionati a partecipare alla Colletta alimentare ad acquistare i prodotti da destinare alla Colletta nei giorni precedenti il 25 novembre oppure ad effettuare gli acquisti il 25 novembre stesso, ma limitandosi solo alla merce da donare. * Per ulteriori informazioni e contatti: campagna "La mia spesa per la pace", tel. e fax: 029024617, e-mail: info at lamiaspesaperlapace.it, sito: www.lamiaspesaperlapace.it 6. LIBRI. DONATELLO SANTARONE PRESENTA "NON PARLO A TUTTI. FRANCO FORTINI INTELLETTUALE POLITICO" DI DANIELE BALICCO [Dal quotidiano "Il manifesto" del 10 novembre 2006. Donatello Santarone insegna Teorie e tecniche della mediazione culturale all'Universita' Roma Tre. Tra le opere di Donatello Santarone: Multiculturalismo, Palumbo, Palermo 2001; La mediazione letteraria. Percorsi interculturali su testi di Dante, Tasso, Moravia, Fortini, Arbasino, Defoe, Tournier, Coetzee, Emecheta, Ken Saro-Wiwa, Palumbo, Palermo 2005; Donatello Santarone, Educare diversamente. Migrazioni, differenze, intercultura, Armando, Roma 2006. Daniele Balicco (Bergamo, 1976) e' dottorando di ricerca presso l'Universita' degli Studi di Siena; si occupa di filosofia e letteratura moderna; e' collaboratore del Centro studi interuniversitario "Franco Fortini" di Siena e delle riviste "L'Ospite Ingrato", "Allegoria", "Studi e ricerche di storia contemporanea". Opere di Daniele Balicco: Non parlo a tutti. Franco Fortini intellettuale politico, Manifestolibri, Roma 2006. Franco Lattes (Fortini e' il cognome della madre) e' nato a Firenze nel 1917, antifascista, partecipa all'esperienza della repubblica partigiana in Val d'Ossola. Nel dopoguerra e' redattore del "Politecnico" di Vittorini; in seguito ha collaborato a varie riviste, da "Comunita'" a "Ragionamenti", da "Officina" ai "Quaderni rossi" ed ai "Quaderni piacentini", ad altre ancora. Ha lavorato nell'industria, nell'editoria, come traduttore e come insegnante. E' stato una delle persone piu' limpide e piu' lucide (e per questo piu' isolate) della sinistra italiana, un uomo di un rigore morale ed intellettuale pressoche' leggendario. E' scomparso nel 1994. Opere di Franco Fortini: per l'opera in versi sono fondamentali almeno le raccolte complessive Poesie scelte (1938-1973), Mondadori; Una volta per sempre. Poesie 1938-1973, Einaudi; Versi scelti. 1939-1989, Einaudi; cui si aggiungano l'ultima raccoltina Composita solvantur, Einaudi, e postuma la serie di Poesie inedite, sempre presso Einaudi. Testi narrativi sono Agonia di Natale (poi riedito col titolo Giovanni e le mani), Einaudi; e Sere in Valdossola, Mondadori, poi Marsilio. Tra i volumi di saggi, fondamentali sono: Asia Maggiore, Einaudi; Dieci inverni, Feltrinelli, poi De Donato; Tre testi per film, Edizioni Avanti!; Verifica dei poteri, Il Saggiatore, poi Garzanti, poi Einaudi; L'ospite ingrato, De Donato, poi una nuova edizione assai ampliata col titolo L'ospite ingrato. Primo e secondo, presso Marietti; I cani del Sinai, Einaudi; Ventiquattro voci per un dizionario di lettere, Il Saggiatore; Questioni di frontiera, Einaudi; I poeti del Novecento, Laterza; Insistenze, Garzanti; Saggi italiani. Nuovi saggi italiani, Garzanti (che riprende nel primo volume i Saggi italiani apparsi precedentemente presso De Donato); Extrema ratio, Garzanti; Attraverso Pasolini, Einaudi; e adesso il postumo incompiuto Un giorno o l'altro, Quodlibet, Macerata 2006. Si veda anche l'antologia fortiniana curata da Paolo Jachia, Non solo oggi, Editori Riuniti; la recente bella raccolta di interviste, Un dialogo ininterrotto, Bollati Boringhieri; e la raccolta di Saggi ed epigrammi, Mondadori, Milano 2003. Tra le opere su Franco Fortini in volume cfr. AA. VV., Uomini usciti di pianto in ragione, Manifestolibri, Roma 1996; Alfonso Berardinelli, Fortini, La Nuova Italia, Firenze 1974; Romano Luperini, La lotta mentale, Editori Riuniti, Roma 1986; Remo Pagnanelli, Fortini, Transeuropa, Jesi 1988; Daniele Balicco, Non parlo a tutti. Franco Fortini intellettuale politico, Manifestolibri, Roma 2006. Su Fortini hanno scritto molti protagonisti della cultura e dell'impegno civile; fondamentali sono i saggi fortiniani di Pier Vincenzo Mengaldo; la bibliogafia generale degli scritti di Franco Fortini e' in corso di stampa presso le edizioni Quodlibet a cura del Centro studi Franco Fortini; una bibliografia essenziale della critica e' nel succitato "Meridiano" mondadoriano pubblicato nel 2003] "Come si impara una lingua straniera, cercate di capire la lingua nostra": cosi' ha fatto il giovane studioso Daniele Balicco, accettando la sfida di queste parole di Franco Fortini e restituendoci, della vicenda politico-intellettuale di uno dei massimi intellettuali del Novecento, una accurata ricostruzione storica. Fortini ha sempre tentato con ostinazione di essere, per usare una espressione di Gramsci, "specialista piu' politico". Specialista, nel suo caso, di letteratura, di poesia, di linguaggio, di critica letteraria, di traduzione; politico, perche' sempre presente nella discussione e nell'azione intellettuale volta a mutare la coscienza del nostro essere e agire. E in piu', e' stato tra i maggiori poeti del Novecento europeo. Il volume di Balicco copre gli anni che vanno dalla guerra alla meta' degli anni Sessanta e si articola in tre capitoli: "Lavoro intellettuale e guerra civile", nel quale vengono presi in esame la formazione fiorentina, la guerra, l'esilio in Svizzera, la Resistenza e l'esperienza del "Politecnico"; "Lavoro intellettuale e potere politico", nel quale si ricostruiscono le accese polemiche con gli intellettuali del Pci sul lavoro culturale e l'organizzazione degli intellettuali, sullo stalinismo e il 1956; "Lavoro intellettuale e industria culturale", nel quale si delinea il quadro degli anni della trasformazione neocapitalistica dell'Italia, tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio degli anni Sessanta, e si pongono le basi teoriche - specialmente attraverso l'esperienza di due riviste quali "Quaderni Rossi" e "Quaderni Piacentini" - di quella che dopo il '68 diventera' la nuova sinistra italiana e che avra' proprio in Fortini una delle figure piu' autorevoli. * Proviamo ora a selezionare alcune questioni affrontate nel volume. La prima concerne il periodo dell'esilio in Svizzera, considerato da Fortini - come non manca di sottolineare Balicco - la sua "vera universita'". Nel 1941 il giovane letterato fiorentino diventa sottufficiale di fanteria e dopo l'8 settembre '43, salvo una breve parentesi in Valdossola, fugge in Svizzera dove restera' sino al maggio '45. Si tratto' di un apprendistato decisivo per la sua evoluzione intellettuale, umana e sentimentale. Fu a Zurigo, tra l'altro, che conobbe la futura moglie, Ruth Leiser, la quale contribui' non poco, ad esempio attraverso le comuni traduzioni dal tedesco, a determinare quella dimensione europea, meglio: cosmopolita, della cultura di Fortini. In Svizzera conobbe poi tanta parte dell'emigrazione antifascista e in particolare coloro che avevano vissuto nell'Italia prefascista. "Ciascuno di noi - avrebbe poi scritto - non puo' non ricordare senza commozione l'accoglienza ricevuta in Ticino, i primi libri di una letteratura sociale e politica ignota ai giovani, fatti pervenire nei campi, l'ambiente di elevatissima italianita' e di passione democratica che ci ha accolti nelle case della vecchia emigrazione. Verita' ignote si facevano strada tra noi". In particolare, furono illuminanti i contatti con rifugiati politici e intellettuali di mezza Europa e la lettura di un testo che segnera' la vita di Fortini: i verbali del processo a Bucharin. Il suo radicale e coerente antistalinismo nasce anche da quella lettura e avrebbe fatto piacere, in queste settimane in cui si ricorda la rivolta ungherese del '56, sentire qualche intellettuale o politico oggi "democratico", allora stalinista e plaudente ai carri sovietici a Budapest, ricordare il coraggio civile di chi era marxista e insieme antistalinista gia' negli anni Cinquanta. * E qui siamo alla seconda questione affrontata nel volume di Balicco, quella appunto dell'antistalinismo fortiniano, che lo portera' a polemizzare duramente con alcuni dirigenti del Pci tra cui Alicata e Salinari. Il conflitto in verita' risale gia' agli anni del "Politecnico", la rivista di Vittorini che avrebbe potuto incrinare l'egemonia togliattiana sulla cultura marxista. Cio' che il Pci voleva era - scrive Balicco - "evitare in ogni modo che l'approfondimento critico, proposto da Vittorini nella trasformazione del settimanale in mensile, potesse diventare ricostruzione storica della pluralita' non solo dei marxismi, ma soprattutto dei conflitti interni al movimento comunista internazionale". Tutto cio' ad opera di un gruppo di intellettuali che voleva fare politica attraverso una rivista, non desiderando delegare ai "mandarini di partito" le scelte fondamentali, e rivendicando una sorta di autogestione del lavoro culturale. Nei "dieci inverni" della guerra fredda (1947-1957), Fortini si rivolge costantemente ai gruppi intellettuali e sindacali dei due partiti per ricordare che l'analisi marxista delle classi, gia' poco usata per sondare la classe operaia, sarebbe dovuta essere utilizzata anche per se stessi. Vi e' in Fortini - scrive Balicco - "una continua ed ostinata attenzione all'elemento pratico e materiale dell'organizzazione dell'attivita' intellettuale". Il '56 rappresenta, dunque, un momento centrale del maturare di un antistalinismo sempre piu' radicale e consapevole. Va detto, per evitare facili schematismi del senno di poi, che Fortini non ha mai demonizzato l'Urss. Da una parte, Fortini ha sempre valutato positivamente il contributo dell'Urss nella guerra antinazista, dall'altra ha sempre sperato in una "uscita da sinistra" dallo stalinismo. In questo egli e' interamente un uomo della sua epoca, ma con la capacita' di non accettare facili mitologie e, fondamentalmente, di rifiutare lo storicismo di chi affermava essere stato lo stalinismo l'unico possibile sviluppo consentito del comunismo mondiale. * Un'ultima questione concerne la parte dedicata all'uso del saggio come forma privilegiata della prosa fortiniana. Molto acutamente Balicco sottolinea come questa forma sia la piu' adeguata per un intellettuale di frontiera come Fortini, di un uomo, cioe', che pur essendo specialista di letteratura non fara' mai di questa specialita' un'ideologia. "Nel linguaggio delle diplomazie - scrive Fortini - le 'questioni di frontiera' non sono che le contestazioni per la linea di confine tra due stati... La modesta metafora allude ad aree infradisciplinari, a punti di contatto o di frizione fra conoscenze, intenzioni, finalita' diverse. E' l'area dove vorrei fosse impossibile distinguere fra giudizi letterari, considerazioni di costume, critica della cultura, valutazioni politiche. Tale credo sia ancor oggi il linguaggio della saggistica". * Per chiudere tre sintetiche critiche: un abuso eccessivo della parola "antropologia", la non considerazione della rivista "Officina", l'eccessiva fretta nell'analisi della Poesia delle rose. Piccole cose che nulla tolgono alla ricchezza documentaria e politica di questo bel libro di Daniele Balicco. 7. MATERIALI. INDICE DEI NUMERI 1040-1069 (SETTEMBRE 2005) DE "LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO" * Numero 1040 del primo settembre 2005: 1. Il resto; 2. George Lakey: La spada che guarisce: una difesa della nonviolenza attiva (parte seconda e conclusiva); 3. La scelta; 4. Da tradurre: Lia Freitas, A producao de ignorancia na escola; 5. Da tradurre: Maria do Rosario Longo Mortatti, Os sentidos da alfabetizacao; 6. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 7. Per saperne di piu'. * "Nonviolenza. Femminile plurale", numero 27 del primo settembre 2005: 1. Franca D'Agostini: Le donne salveranno il mondo? 2. Margaret Atwood: Io e Orwell. Dopo l'11 settembre; 3. Lea Melandri: La sfida di Giobbe. * Numero 1041 del 2 settembre 2005: 1. Alcune informazioni logistiche per i partecipanti alla marcia Perugia-Assisi di domenica 11 settembre; 2. Oggi a Bolzano per sostenere il referendum brasiliano per proibire il commercio delle armi; 3. Loris Campetti intervista Maria Bonafede; 4. Umberto Galimberti ricorda Franco Basaglia; 5. Wanda Tommasi: Una necessita'; 6. Hans Magnus Enzensberger: Poesie morali; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'. * Numero 1042 del 3 settembre 2005: 1. Da Bolzano un si' al referendum brasiliano contro le armi; 2. Goffredo Fofi: L'inchiesta sociale in Italia e le sue diramazioni; 3. Giulia D'Agnolo Vallan: Cindy Sheehan on the road; 4. Dino Frisullo: Non "casi" ma persone. L'ultimo intervento sul "Regina Pacis" (2003); 5. Maria Nadotti presenta "Shah in Shah" di Ryszard Kapuscinski; 6. Le litoti di Strambotto; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'. * Numero 1043 del 4 settembre 2005: 1. Una cosa; 2. Rosa Calipari: Non avremo pace senza giustizia; 3. Vincenzo Di Benedetto ricorda Sebastiano Timpanaro; 4. Ferruccio Gambino presenta "Rivoluzione industriale e classe operaia in Inghilterra" di Edward P. Thompson; 5. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 6. Per saperne di piu'. * "La domenica della nonviolenza", numero 37 del 4 settembre 2005: 1. "Una persona, un voto"; 2. Proposta di lettera da inviare a governanti e parlamentari (2000); 3. Un editoriale; 4. Un editoriale; 5. Un appello urgente a tutte le persone di volonta' buona; 6. Una preghiera a tutte e tutti; 7. Il momento e' adesso; 8. Contro il razzismo, il diritto di voto; 9. Se non ora, quando? 10. Cessi l'apartheid elettorale in Italia; 11. Una legge per la democrazia, subito; 12. A che punto e' la notte? 13. Ballata di quel tempo e quel paese; 14. Ragionevolmente; 15. Irragionevolmente; 16. Le nude cifre. * Numero 1044 del 5 settembre 2005: 1. Francesco Comina: I missionari bolzanini invitati all'assemblea dell'Onu dei popoli per sostenere il referendum brasiliano contro il commercio delle armi; 2. Manuela Cartosio intervista Mario Maffi; 3. Sara Farolfi intervista Jeremy Rifkin; 4. Stefano Liberti e Giovanni De Mauro colloquiano sul settimanale "Internazionale" e sull'informazione degli altri; 5. Luigi Cortesi ricorda Sebastiano Timpanaro; 6. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 7. Per saperne di piu'. * Numero 1045 del 6 settembre 2005: 1. Beatriz Pasqualino: La campagna per il disarmo in Brasile ha gia' salvato oltre tremila vite umane; 2. Un referendum per la salvezza dell'umanita'; 3. Da Agliana a Quarrata per la giustizia; 4. Michele Boato, Giannozzo Pucci, Mao Valpiana: Un invito a Firenze e alcune proposte su ecologia e programma di governo; 5. Simone Weil: La corsa; 6. Adriana Cavarero: Una storia di spoliticizzazione; 7. Marco Dotti intervista Juan Gelman; 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di piu'. * Numero 1046 del 7 settembre 2005: 1. Vandana Shiva: Civilta' della foresta; 2. Lidia Menapace: Contenuti; 3. Gaetano Arfe' ricorda Aldo Aniasi; 4. Giulio Vittorangeli: 11 settembre di ieri e di oggi; 5. Umberto Galimberti: Smettiamo di crescere; 6. Monica Lanfranco colloquia con Lisa Clark sulle donne e il potere; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'. * Numero 1047 dell'8 settembre 2005: 1. www.referendosim.com.br 2. Vincere la paura per costruire la pace. Appello per la quarta giornata del dialogo cristianoislamico; 3. Tiziano Terzani: C'e' solo una via: la nonviolenza; 4. Margarete Buber-Neumann: Dell'amicizia e del contatto umano; 5. Giorgio Nebbia: Supponiamo che... 6. Il "Cos in rete" di settembre; 7. Riletture: Nadine Gordimer, Un mondo di stranieri; 8. Riletture: Doris Lessing, Il taccuino d'oro; 9. Riletture: Clarice Lispector, La passione secondo G. H.; 10. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 11. Per saperne di piu'. * "Nonviolenza. Femminile plurale", numero 28 dell'8 settembre 2005: 1. Beatriz Cruz: Distruggendo le armi in Brasile si sono gia' salvate migliaia di vite umane; 2. Federica Giardini intervista Francoise Collin; 3. George Kateb: Il pensiero politico di Hannah Arendt. * Numero 1048 del 9 settembre 2005: 1. Francesco Comina: Una proposta; 2. Peppe Sini: Per padre Pintacuda; 3. Alexandra Poolos: La politica delle donne. In Ruanda; 4. Danilo Zolo: La sindrome; 5. Maria G. Di Rienzo: Riduzione del rischio e fattori protettivi. Piani e tecniche dell'azione sociale; 6. Monica Lanfranco colloquia con Monica Di Sisto sulle donne e il potere; 7. Wolfgang Sachs: Ecologia e sviluppo. Il salmone e la zanzara; 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di piu'. * Numero 1049 del 10 settembre 2005: 1. Osvaldo Caffianchi: Tra Perugia e Assisi; 2. Il 23 ottobre in Brasile si' alla vita delle persone, si' al divieto di uccidere, si' all'abolizione del mercato delle armi; 3. Maria G. Di Rienzo: Si'; 4. Giulio Girardi: Si'; 5. Dacia Maraini: Si'; 6. Giovanni Sarubbi: Si'; 7. Tiziana Plebani: Si'; 8. Enrico Peyretti: Cento anni di satyagraha; 9. Augusto Illuminati: Ascoltando Hannah Arendt; 10. Francesco Comina: "La sposa siriana". Un film; 11. Enzo Di Mauro presenta "La vita davanti a se'" di Emile Ajar (Romain Gary); 12. Benito D'Ippolito: Per Sergio Endrigo; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'. * Numero 1050 dell'11 settembre 2005: 1. Aldo Capitini: La nostra marcia; 2. Disarmare gli assassini. Si', si puo'; 3. Normanna Albertini: Si'; 4. Luciano Benini: Si'; 5. Roberto Del Bianco: Si'; 6. Agnese Ginocchio: Si'; 7. Riccardo Orioles: Si'; 8. Jean-Marie Muller: Terrorismo; 9. Monica Lanfranco colloquia con Maria G. Di Rienzo sulle donne e il potere; 10. Cinque meditazioni di Luca Sassetti; 11. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 12. Per saperne di piu'. * "La domenica della nonviolenza", numero 38 dell'11 settembre 2005: 1. Starhawk: La stagione degli uragani; 2. L'apartheid. In Italia; 3. Una lettera ad alcuni parlamentari del 6 novembre 1999; 4. Una lettera aperta del 26 febbraio 2000; 5. Una lettera all'Acnur dell'11 agosto 2000; 6. Una lettera al presidente del consiglio dei ministri del 30 agosto 2000; 7. Una lettera al ministro della giustizia del 6 settembre 2000; 8. Roberto Roversi: "E' oggi che dobbiamo contrastare"; 9. Primo Levi: L'ultima epifania; 10. Franco Fortini: Complicita'; 11. Benito D'Ippolito: Cantata del tempo che fu; 12. Primo Levi: Shema'; 13. Giuseppe Ungaretti: In memoria; 14. Benito D'Ippolito: Da una canzone della memoria che svanisce; 15. L'odore del fumo; 16. Trasformare il deserto in oasi; 17. Schiavisti; 18. L'articolo 10 della Costituzione della Repubblica Italiana. * Numero 1051 del 12 settembre 2005: 1. Assisi, in cammino; 2. Enrico Peyretti: Si', un caldo invito; 3. Aldo Antonelli: Si'; 4. Gaetano Farinelli: Si'; 5. Daniele Lugli: Si'; 6. Lidia Menapace: Si'; 7. Carlo Sansonetti: Si'; 8. Paolo Bertagnolli: Scrivere a giornali e riviste perche' informino sul referendum brasiliano; 9. Maria G. Di Rienzo: Lo strano caso della signorina X (ovvero: dal re/attivismo al pro/attivismo); 10. Monica Lanfranco colloquia con Rosangela Pesenti sulle donne e il potere; 11. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 12. Per saperne di piu'. * Numero 1052 del 13 settembre 2005: 1. Il giorno 11 del mese di settembre; 2. Dal dire al fare; 3. Anna Bravo: Si'; 4. Nadia Cervoni: Si'; 5. Angela Dogliotti Marasso: Si'; 6. Giuliano Falco: Si'; 7. Angela Giuffrida: Si'; 8. Giannozzo Pucci: Si'; 9. Claudio Tugnoli: Si'; 10. Michael Moore: Aiutiamo Cindy; 11. Eduardo Galeano: Le guerre mentono; 12. Omero Dellistorti: Per Franca Ongaro Basaglia; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'. * "Vittoria al mondo. Si' all'umanita'", numero 1 del 13 settembre 2005: Guliano Pontara: A sostegno del referendum in Brasile. * Numero 1053 del 14 settembre 2005: 1. "Vittoria al mondo. Si' all'umanita'"; 2. Marco Baleani: Si'; 3. Arnaldo Casali: Si'; 4. Domenico Jervolino: Si'; 5. Monica Lanfranco: Si'; 6. Sergio Paronetto: Si'; 7. Patrizia Pasini: Si'; 8. Rosangela Pesenti: Si'; 9. Eugenio Scardaccione: Si'; 10. Andrea Trentini: Si'; 11. Antonio Vigilante: Si'; 12. Umberto Galimberti: L'odore del sangue; 13. Maria G. Di Rienzo: Indira Shreshtha e lo "Shri Shakti"; 14. A Narni il 15 settembre; 15. A Firenze con John Friedmann; 16. Letture: Federica Curzi, Vivere la nonviolenza; 17. Riletture: Emilia Ferreiro, Les relations temporelles dans le langage de l'enfant; 18. Riletture: Fioretta Mazzei, La Pira. Cose viste e ascoltate; 19. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 20. Per saperne di piu'. * Numero 1054 del 15 settembre 2005: 1. Lanfranco Mencaroni: Disarmo; 2. Osvaldo Caffianchi: Dalle parole ai fatti. Si' al referendum brasiliano per vietare il commercio delle armi; 3. Amelia Alberti: Si'; 4. Paolo Bertagnolli: Si'; 5. Norma Bertullacelli: Si'; 6. Giancarla Codrignani: Si'; 7. Fausto Concer: Si'; 8. Doriana Goracci: Si'; 9. Alfonso Navarra: Si'; 10. Nanni Salio: Si'; 11. Brunetto Salvarani: Si'; 12. Giulio Vittorangeli: Si'; 13. Riccardo Troisi: La campagna "Control arms" in Italia; 14. "La violenza non e' una soluzione". Appello per una forza internazionale di intervento civile in Israele e Palestina; 15. Letture: Mark Juergensmeyer, Come Gandhi; 16. Letture: Lorenzo Milani, La parola fa eguali; 17. Letture: Pietro Pastena, Breve storia del pacifismo in Italia; 18. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 19. Per saperne di piu'. * "Nonviolenza. Femminile plurale", numero 29 del 15 settembre 2005: 1. Le donne brasiliane dicono si' al referendum per proibire il commercio delle armi; 2. Paola Pavese: Si'; 3. Lorella Pica: Si'; 4. Rachel Corbett: Il soldato Ryan. E sua madre; 5. Julia Ward Howe: Proclama del giorno della madre (1870); 6. Anna Pozzi: Odile Sankara; 7. Maria G. Di Rienzo: Domande; 8. Daniela Nobili: L'odio quotidiano; 9. Luisa Muraro: Basterebbe poco; 10. Angela Ales Bello: La posizione di Edith Stein. * Numero 1055 del 16 settembre 2005: 1. Ariel Ricci: La nostra lotta per il disarmo, la pace e la vita; 2. Anna Maffei: Nel giardino del Gethsemani, in Brasile, il 23 ottobre; 3. Lidia Menapace: Due cose da fare tutte e tutti; 4. Gino Buratti: Si'; 5. Luciano Capitini: Si'; 6. Marco Catarci: Si'; 7. Chiara Cavallaro: Si'; 8. Mario di Marco: Si; 9. Alessandra Mecozzi: Si'; 10. Michele Meomartino: Si'; 11. Ileana Montini: Si'; 12. Enrico Peyretti: Si'; 13. Riccardo Troisi: Si'; 14. Per far si'; 15. Terzo forum "Colombia vive" il 17-18 settembre a Cascina; 16. Omero Dellistorti: La nonviolenza difficile; 17. Letture: AA. VV., Nicola Calipari ucciso dal fuoco amico; 18. Letture: Mario Lopez Martinez (dir.), Enciclopedia de Paz y Conflictos; 19. Letture: Lorenzo Milani: Una lezione alla scuola di Barbiana; 20. Letture: Beatriz Molina Rueda, Francisco A. Munoz (eds.), Manual de Paz y Conflictos; 21. Riletture: Giorgio La Pira, Premesse della politica; 22. Riletture: Christian Mellon, Jacques Semelin, La non-violence; 23. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 24. Per saperne di piu'. * Numero 1056 del 17 settembre 2005: 1. Maria Eunice Kalil: Dall'altro lato dell'Atlantico; 2. Federica Curzi: Perche' si'; 3. Alvise Alba e Maria Chiara Tropea: Si'; 4. Giacomo Alessandroni: Si'; 5. Augusto Cavadi: Si'; 6. Antonino Drago: Si'; 7. Lorenzo Guadagnucci: Si'; 8. Massimo Guitarrini: Si'; 9. Paolo Predieri: Si'; 10. Piercarlo Racca: Si'; 11. Carlo Schenone: Si'; 12. Ilaria Troncacci: Si'; 13. Lia Cigarini presenta "La civilta' della conversazione" di Benedetta Craveri; 14. Enrico Peyretti: Avvocato dell'avversario, ministro della pace; 15. Maria G. Di Rienzo: Mildred, la pellegrina della pace. E una sua storia; 16. Hannah Arendt: Capriole; 17. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 18. Per saperne di piu'. * Numero 1057 del 18 settembre 2005: 1. Ettore Masina: Si', con il Brasile nel cuore; 2. Angelo Buccarello: Si', dal Brasile al mondo; 3. Il Forum comunitario di lotta contro la violenza vota si'; 4. Movimento Internazionale della Riconciliazione - Movimento Nonviolento del Piemonte e Valle d'Aosta: Si'; 5. Alessandra Amicone: Si'; 6. Paola Mancinelli: Si'; 7. Vittorio Rapetti: Si'; 8. Claudio Riolo: Si'; 9. Tutti i si' in una pagina web; 10. Alcune anticipazioni di "Mosaico di pace" di settembre; 11. Assia Djebar: Il grido; 12. Luce Fabbri: L'inconcepibile; 13. Emilia Ferreiro: la necessita' dell'indignazione; 14. Rosa Luxemburg: Casa; 15. Fatema Mernissi: New York e Teheran; 16. Enrico Peyretti: La lotta politica puo' essere morale; 17. Riccardo Orioles ricorda padre Ennio Pintacuda; 18. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 19. Per saperne di piu'. * "La domenica della nonviolenza", numero 39 del 18 settembre 2005: 1. Enrica Bartesaghi: Si', per il disarmo, contro la violenza; 2. Daniele Lugli: Piu' forte che la bomba; 3. Elizabeth Bauchner: Perche' abbiamo seguito Cindy Sheehan a Crawford; 4. Angelo Cavagna: Cambiamo e salviamo l'Onu; 5. Maria G. Di Rienzo: Candidate in Afghanistan; 6. Giuliana Sgrena: Oggi a Kabul; 7. "Voices of women against fundamentalism in Iran": liberate Roya Tolouie; 8. Lea Melandri: Dietro la maschera di Medea. * Numero 1058 del 19 settembre 2005: 1. Renato Solmi: Dal Brasile un luminoso segnale; 2. Franco Borghi: Il 23 ottobre, si'; 3. Paolo Bergamaschi: Si'; 4. Gabriele De Veris: Si'; 5. Alessandro Pizzi: Si'; 6. Sosteniamo il si' che salva le vite; 7. Enrico Peyretti: Le armi tradiscono, non difendono; 8. Elisa Lagrasta: Le armi leggere italiane uccidono in tutto il mondo; 9. Simona Beltrami: Eliminare le mine e le munizioni cluster; 10. Lisa Clark: Eliminare tutte le armi nucleari; 11. Alberto L'Abate ricorda Pio Baldelli; 12. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 13. Per saperne di piu'. * Numero 1059 del 20 settembre 2005: 1. Domenico Cortese: Si' al disarmo, si' all'umanita'; 2. Vito La Fata: Si'; 3. Beppe Pavan: Si'; 4. Nara Zanoli: Si'; 5. Massimiliano Pilati: Alcuni testi e siti per il disarmo; 6. Ileana Montini: Del patriarcato ancora; 7. Giulio Vittorangeli: Vedere l'orrore; 8. Stefano Galieni intervista Riccardo Petrella; 9. Cosma Orsi intervista Theresa Funicello; 10. Umberto Santino: La memoria e il progetto; 11. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 12. Per saperne di piu'. * "Vittoria al mondo. Si' all'umanita'", numero 2 del 20 settembre 2005: Prefettura del Municipio di San Paolo (Brasile): Cento motivi per rinunciare alle armi. * Numero 1060 del 21 settembre 2005: 1. Benito D'Ippolito: in memoria di Simon Wiesenthal; 2. Forum comunitario di lotta alla violenza: Perche' quest'arma? Un appello per il si' al referendum; 3. Ariel Ricci: Inviateci le vostre riflessioni; 4. Ermanno Allegri: Carissime e carissimi; 5. Francesco Comina: Sostenere il si'; 6. Umberto Cinalli: Si'; 7. Nicoletta Crocella: Si'; 8. Alessio Di Florio: Si'; 9. Patrizia Farronato: Si'; 10. Carlo Gubitosa: Si'; 11. Fabio Pipinato: Si'; 12. Anna Puglisi e Umberto Santino: Si'; 13. Tomaso Zanda: Si'; 14. Raccolte 15.000 firme a sostegno della riconversione dell'industria bellica in Lombardia; 15. Fabio Corazzina: Le armi uccidono. I cristiani e la scelta del disarmo; 16. Simone Weil: Il crimine di Agamennone; 17. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 18. Per saperne di piu'. * Numero 1061 del 22 settembre 2005: 1. Aldo Ricci: Proibire il commercio delle armi, si'; 2. Rete Italiana per il disarmo: sosteniamo il referendum brasiliano; 3. Luigi Pirelli: Si'; 4. Anna Bravo: La Shoa' e i Giusti in Italia; 5. Monica Lanfranco colloquia con Lidia Menapace sulle donne e il potere; 6. Ida Dominijanni: La relazione, il crocevia; 7. Khaled Fouad Allam: Islam e laicita'; 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di piu'. * "Nonviolenza. Femminile plurale", numero 30 del 22 settembre 2005: Paola Mancinelli: Tutt'altrimenti. A partire da Emmanuel Levinas (parte prima). * Numero 1062 del 23 settembre 2005: 1. Forum comunitario di lotta alla violenza: Morii in una rissa, e non c'entravo. Un appello per il si' al referendum; 2. Paola Del Zoppo: Si'. E una speranza; 3. Beppe Pavan: Si'. Una grande notizia; 4. Rachele Farina: Si'; 5. Luca Salvi: Si'; 6. Giorgio Beretta: Mercanti di morte e banche armate; 7. Maurizio Simoncelli: I conflitti dimenticati; 8. Eman Ahmed intervista Asma Jehangir; 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di piu'. * Numero 1063 del 24 settembre 2005: 1. Carla Cohn: Con tutto il cuore, che vinca il si'; 2. Mauro Furlan: Alcuni dati dell'Unesco e un estratto da un libro sulla violenza a Rio de Janeiro; 3. Pierluca Gaglioppa: Si'; 4. Alcuni riferimenti utili per sostenere il referendum che salva le vite; 5. Donne in nero: Oggi da Washington a Roma contro la guerra; 6. Cena della solidarieta' il 24 settembre ad Attigliano; 7. Gerard Lutte: Lettera dalla strada, settembre 2005; 8. Federica K. Clementi ricorda Simon Wiesenthal; 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di piu'. * Numero 1064 del 25 settembre 2005: 1. Pupa Garribba: Si', un buon inizio; 2. Angelo Cavagna: Si', proibire il commercio delle armi; 3. Ermanno Allegri: Due buone notizie; 4. Un incontro interreligioso per la pace a Fortaleza; 5. Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile: Dite si' alla vita; 6. Alberto Castagnola e Riccardo Troisi: Le armi impediscono lo sviluppo umano; 7. Ileana Montini: Laicita' e diritti umani delle donne; 8. Lidia Menapace: Un dibattito; 9. Riletture: Dietrich Bonhoeffer, Resistenza e resa; 10. Riletture: Fatema Mernissi, Islam e democrazia; 11. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 12. Per saperne di piu'. * "La domenica della nonviolenza", numero 40 del 25 settembre 2005: 1. Pasquale Pugliese: Una lezione dal Brasile: un mondo senza armi e' possibile; 2. Grazie alla campagna per il disarmo diminuiscono gli omicidi in Brasile; 3. Forum comunitario di lotta alla violenza: Mi hanno ammazzato e non potro' votare. Un appello per il si' al referendum; 4. Un nuovo sondaggio: il 72,7% dei brasiliani sostiene il si' al divieto del commercio delle armi; 5. Verita' e giustizia per Nicola Calipari; 6. Tavola sarda della pace: Opporsi alle basi militari e atomiche straniere in italia per opporsi alla guerra infinita; 7. Lia Cigarini: Donne e uomini, anno zero; 8. Alcuni estratti da un'intervista di Guenter Gaus a Hannah Arendt del 1964. * Numero 1065 del 26 settembre 2005: 1. Edi Rabini: Si', col disarmo sulla via della nonviolenza; 2. Giovanni Benzoni: Si'; 3. Franco Costantini e Jadrana Godinovic: Si'; 4. Alberto Trevisan: Si'; 5. Marco Palombo: Si', e scriviamo a tutti i giornali; 6. Enrico Peyretti: Liberta'; 7. Maria G. Di Rienzo: Dalla porta della cucina; 8. Ivan Illich: Perdita del mondo e della carne; 9. Benedetto Vecchi: Di alcuni temi dell'opera di Zygmunt Bauman; 10. Riletture: Luciana Stegagno Picchio, La letteratura brasiliana; 11. Riletture: Luciana Stegagno Picchio (direttrice), Poesia portoghese e brasiliana; 12. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 13. Per saperne di piu'. * Numero 1066 del 27 settembre 2005: 1. Ottavio Raimondo: Il 23 ottobre rispondiamo si'; 2. Fabio Affinito: Liberare il mondo dal pericolo delle armi; 3. Ettore Zerbino: Si'; 4. Alcuni riferimenti utili per sostenere il si' al disarmo; 5. Mohandas Gandhi: La morale; 6. Francesco Comina intervista Arturo Paoli; 7. Monica Lanfranco colloquia con Rossana Piredda sulle donne e il potere; 8. Monica Lanfranco colloquia con Gabriella Trotta sulle donne e il potere; 9. Letture: Elena Pulcini, L'individuo senza passioni; 10. Letture: Elena Pulcini, Il potere di unire; 11. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 12. Per saperne di piu'. * "Vittoria al mondo. Si' all'umanita'", numero 3 del 27 settembre 2005: 1. Benito D'Ippolito: Sette lapidi per dire un si'; 2. Perche' votare si' al referendum; 3. Un appello per il si' al referendum di 56 docenti universitari, ricercatrici e ricercatori sociali brasiliani; 4. Proposta di ordine del giorno da approvare nelle istituzioni italiane a sostegno della Campagna per il disarmo in Brasile. * Numero 1067 del 28 settembre 2005: 1. Ermanno Allegri intervista Antonio Rangel Bandeira sulla Campagna per il disarmo e il si' al referendum; 2. Breve notizia sul referendum del 23 ottobre; 3. Paolo Coluccia: Si'; 4. Nella Ginatempo: Si'; 5. Ida Dominijanni: Un incontro con Carol Gilligan; 6. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 7. Per saperne di piu'. * Numero 1068 del 29 settembre 2005: 1. Pierluigi Vito: Se vinceranno i si'; 2. Francesca Molinari: Il valore di una semplice domanda; 3. Paolo Candelari: Si'; 4. Enzo Piffer: Si'; 5. Silvano Tartarini: Si'; 6. Francesco Vignarca: Si'; 7. Nella Ginatempo: Manifesto delle vittime civili; 8. Francesco Comina: Un incontro con Arturo Paoli a Bolzano; 9. "Peace mom" a Washington; 10. Giobbe Santabarbara: Le tre carte; 11. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 12. Per saperne di piu'. * "Nonviolenza. Femminile plurale", numero 31 del 29 settembre 2005: 1. Luisa Zanotelli: Si', una strada nonviolenta verso un mondo migliore; 2. Mirella Sartori: Si'; 3. Antonella Sapio: Scampia; 4. Sessant'anni di Resistenza delle donne; 5. Giuliana Sgrena: I signori delle armi e del cemento. A Kabul; 6. Paola Mancinelli: Tutt'altrimenti. A partire da Emmanuel Levinas (parte seconda e conclusiva); 7. Forum delle donne: Un'occasione perduta. * Numero 1069 del 30 settembre 2005: 0. Comunicazione di servizio; 1. Dario Bossi: Si'; 2. Alessio Ciacci: Si'; 3. Claudio Giusti: Si'; 4. Adriano Moratto: Si'; 5. Antonio Parisella: Si'; 6. Bruno Segre: Si'; 7. Patricia Lombroso intervista Jimmy Massey; 8. Oreste Benzi: Un appello a lenire ferite e costruire ponti di pace con l'"Operazione Colomba"; 9. Marina Zenobio: Le voci dei desaparecidos nella memoria dei figli; 10. Maurizio Matteuzzi presenta "Montevideo-Stoccolma" di Luisa Di Gaetano; 11. Un corso di accostamento alla nonviolenza a Narni; 12. Dallo statuto dell'associazione "Mani sporche"; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'. 8. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti. Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli. 9. PER SAPERNE DI PIU' * Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it * Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia: www.peacelink.it/users/mir; per contatti: mir at peacelink.it, luciano.benini at tin.it, sudest at iol.it, paolocand at libero.it * Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it; per contatti: info at peacelink.it LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 1479 del 14 novembre 2006 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web: http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/maillist.html L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e': nbawac at tin.it
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