La nonviolenza e' in cammino. 1479



LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO

Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la
pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 1479 del 14 novembre 2006

Sommario di questo numero:
1. Le stragi, la via
2. Hannah Arendt: Poter andare dove si vuole
3. Letture: Marco Rovelli, Lager italiani
4. L'agenda "Giorni nonviolenti" 2007
5. Il 25 novembre la giornata mondiale del non acquisto
6. Donatello Santarone presenta "Non parlo a tutti. Franco Fortini
intellettuale politico" di Daniele Balicco
7. Indice dei numeri 1040-1069 (settembre 2005) de "La nonviolenza e' in
cammino"
8. La "Carta" del Movimento Nonviolento
9. Per saperne di piu'

1. EDITORIALE. LE STRAGI, LA VIA

Prosegue in Afghanistan la guerra, la guerra terrorista e stragista.
Prosegue la partecipazione militare italiana alla guerra afgana, la
partecipazione illegale e criminale alla guerra terrorista e stragista.
Cessi la partecipazione italiana alla guerra afgana.
*
Torni l'Italia al rispetto della sua Costituzione che ripudia la guerra.
La pace si costruisce con la pace.
Smilitarizzare i conflitti, disarmare, aiutare chi e' nel bisogno.
Scegliere la nonviolenza.
Vi e' una sola umanita'.

2. MAESTRE. HANNAH ARENDT: POTER ANDARE DOVE SI VUOLE
[Da Hannah Arendt, Antologia, Feltrinelli, Milano 2006, p. 215. Hannah
Arendt e' nata ad Hannover da famiglia ebraica nel 1906, fu allieva di
Husserl, Heidegger e Jaspers; l'ascesa del nazismo la costringe all'esilio,
dapprima e' profuga in Francia, poi esule in America; e' tra le massime
pensatrici politiche del Novecento; docente, scrittrice, intervenne
ripetutamente sulle questioni di attualita' da un punto di vista
rigorosamente libertario e in difesa dei diritti umani; mori' a New York nel
1975. Opere di Hannah Arendt: tra i suoi lavori fondamentali (quasi tutti
tradotti in italiano e spesso ristampati, per cui qui di seguito non diamo l
'anno di pubblicazione dell'edizione italiana, ma solo l'anno dell'edizione
originale) ci sono Le origini del totalitarismo (prima edizione 1951),
Comunita', Milano; Vita Activa (1958), Bompiani, Milano; Rahel Varnhagen
(1959), Il Saggiatore, Milano; Tra passato e futuro (1961), Garzanti,
Milano; La banalita' del male. Eichmann a Gerusalemme (1963), Feltrinelli,
Milano; Sulla rivoluzione (1963), Comunita', Milano; postumo e incompiuto e'
apparso La vita della mente (1978), Il Mulino, Bologna. Una raccolta di
brevi saggi di intervento politico e' Politica e menzogna, Sugarco, Milano,
1985. Molto interessanti i carteggi con Karl Jaspers (Carteggio 1926-1969.
Filosofia e politica, Feltrinelli, Milano 1989) e con Mary McCarthy (Tra
amiche. La corrispondenza di Hannah Arendt e Mary McCarthy 1949-1975,
Sellerio, Palermo 1999). Una recente raccolta di scritti vari e' Archivio
Arendt. 1. 1930-1948, Feltrinelli, Milano 2001; Archivio Arendt 2.
1950-1954, Feltrinelli, Milano 2003; cfr. anche la raccolta Responsabilita'
e giudizio, Einaudi, Torino 2004, e la recente Antologia, Feltrinelli,
Milano 2006. Opere su Hannah Arendt: fondamentale e' la biografia di
Elisabeth Young-Bruehl, Hannah Arendt, Bollati Boringhieri, Torino 1994; tra
gli studi critici: Laura Boella, Hannah Arendt, Feltrinelli, Milano 1995;
Roberto Esposito, L'origine della politica: Hannah Arendt o Simone Weil?,
Donzelli, Roma 1996; Paolo Flores d'Arcais, Hannah Arendt, Donzelli, Roma
1995; Simona Forti, Vita della mente e tempo della polis, Franco Angeli,
Milano 1996; Simona Forti (a cura di), Hannah Arendt, Milano 1999; Augusto
Illuminati, Esercizi politici: quattro sguardi su Hannah Arendt,
Manifestolibri, Roma 1994; Friedrich G. Friedmann, Hannah Arendt, Giuntina,
Firenze 2001; Julia Kristeva, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 2005. Per chi
legge il tedesco due piacevoli monografie divulgative-introduttive (con
ricco apparato iconografico) sono: Wolfgang Heuer, Hannah Arendt, Rowohlt,
Reinbek bei Hamburg 1987, 1999; Ingeborg Gleichauf, Hannah Arendt, Dtv,
Muenchen 2000]

Poter andare dove si vuole e' il gesto originario dell'essere liberi, mentre
la limitazione di tale liberta' e' stata da tempi immemorabili il preludio
della schiavitu'.

3. LETTURE. MARCO ROVELLI: LAGER ITALIANI
Marco Rovelli, Lager italiani, Rizzoli, Milano 2006, pp. 288, euro 9,80. Una
inchiesta sui Centri di permanenza temporanea (i famigerati "Cpt" istituiti
nel '98 con la legge Turco-Napolitano e mantenuti con la successiva legge
Bossi-Fini), veri e propri campi di concentramento, strutture flagrantemente
incostituzionali, luoghi di violenze inaudite, crimine contro l'umanita'.
L'autore ascolta le voci delle vittime e trascrive le loro testimonianze, ed
aggiunge una mole di documentazione tanto terribile quanto non revocabile in
dubbio. Questo orrore deve cessare. Questo libro, la cui lettura vivamente
raccomandiamo, e' un utile contributo all'informazione ed alla
sensibilizzazione, affinche' corale e concreto sia l'impegno per
l'abolizione dei Cpt, una istituzione totalitaria incompatibile con uno
stato di diritto, incompatibile con un ordinamento democratico,
incompatibile con la dignita' umana. L'autore e' scrittore, musicista,
educatore, impegnato per i diritti umani di tutti gli esseri umani. Con una
premessa di Erri De Luca e una postfazione di Moni Ovadia.

4. STRUMENTI. L'AGENDA "GIORNI NONVIOLENTI" 2007
Come ogni anno le Edizioni Qualevita mettono a disposizione l'agenda-diario
"Giorni nonviolenti", un utilissimo strumento di lavoro per ogni giorno
dell'anno. Vivamente la raccomandiamo. Il costo di una copia e' di 9,50
euro, con sconti progressivi con l'aumento del numero delle copie richieste.
Per informazioni ed acquisti: Edizioni Qualevita, via Michelangelo 2, 67030
Torre dei Nolfi (Aq), tel. e fax: 0864460006, cell. 3495843946, e-mail:
qualevita3 at tele2.it

5. INIZIATIVE. IL 25 NOVEMBRE LA GIORNATA MONDIALE DEL NON ACQUISTO
[Da varie persone amiche riceviamo e diffondiamo. Per contatti: campagna "La
mia spesa per la pace", tel. e fax: 029024617, e-mail:
info at lamiaspesaperlapace.it, sito: www.lamiaspesaperlapace.it]

"Votate ogni volta che fate la spesa, ogni volta che schiacciate il
telecomando, ogni volta che andate in banca sono voti che date al sistema"
(Alex Zanotelli, missionario)

La campagna "La mia spesa per la pace", coerentemente con il suo intento di
contribuire a costruire la pace con scelte di consumo critico nella spesa
quotidiana, invita a non fare acquisti per 24 ore sabato 25 novembre 2006.
Per un giorno non comprate nulla.
Fate un gesto simbolico, importante, che mostri come si puo' sfuggire
all'imperativo del consumismo riappropriandosi di una fetta di tempo per
fare cose diverse dallo shopping di massa.
*
Che cos'e' la giornata del non acquisto (Buy Nothing day)
Una giornata dedicata a tutto tranne che alle compere, per rendere concreto
il dissenso verso il consumismo e smascherare le bugie di chi usa ogni mezzo
per convincerci che l'unica via per uscire dalla crisi e' tenere alti i
consumi.
Ci dicono "grazie" perche' aumentando i consumi aiutiamo la nostra economia
a risollevarsi. Ma i nostri consumi rappresentano il carburante per un
sistema economico insostenibile, che aumenta le diseguaglianze, esaurisce le
risorse, inquina la Terra.
Ci fanno credere che e' meglio usare il tempo per fare acquisti, anziche'
dedicarsi alle relazioni, ai figli, a un buon libro. Siamo proprio sicuri
che sia cosi'?
Nel 1992 e' stato lanciato il "Buy Nothing Day", una giornata di
disintossicazione per fermarsi a riflettere: un'occasione preziosa per
mettere in discussione il nostro ruolo nel funzionamento del sistema e per
scoprire come sia possibile divertirsi e stare bene anche senza comprare
nulla.
Il "Buy nothing day" commemora le vittime delle politiche orientate alla
massimizzazione dei consumi: dalle popolazioni del Sud del mondo deboli di
fronte alla globalizzazione dei mercati, all'ambiente deturpato da rifiuti e
inquinamento, alla colonizzazione dell'immaginario a opera di pubblicitari
che propongono modelli di vita irrealizzabili per la maggior parte della
popolazione del mondo. La giornata del non acquisto e' un invito a
"demarkettizzare" la nostra vita.
La giornata del non acquisto e' un invito alla sobrieta' e a ripensare alla
solidarieta' e alla gratuita' quali componenti attive di un'economia
sostenibile.
La giornata del non acquisto non e' uno sciopero, e non e' contro i
commercianti.
La giornata del non acquisto vuole essere solo un piccolo passo verso
un'economia piu' leggera, un'economia di giustizia, nella consapevolezza che
il possesso di una grande quantita' di beni non da' la felicita', Anzi...
*
Hanno gia' aderito alla campagna "La mia spesa per la pace" 3.519 persone di
732 Comuni e 134 gruppi di sostegno locale.
*
Alcuni siti utili per approfondire:
- www.lamiaspesaperlapace.it
- http://adbusters.org/metas/eco/bnd/
- www.bilancidigiustizia.it (sito della campagna "Bilanci di giustizia" nel
quale si trovano iniziative e materiali sulla Giornata del non acquisto)
- www.terre.it (sito di "Terre di mezzo")
*
Attenzione: la fondazione Banco alimentare onlus ha fissato nello stesso
giorno l'annuale edizione della Colletta alimentare, iniziativa mediante la
quale chi lo desidera puo' fare acquisti per i bisognosi, consegnandoli
fuori dai punti vendita al personale della Colletta.
La campagna "La mia spesa per la pace", deplorando la sovrapposizione delle
due iniziative, invita tutti coloro che sono intenzionati a partecipare alla
Colletta alimentare ad acquistare i prodotti da destinare alla Colletta nei
giorni precedenti il 25 novembre oppure ad effettuare gli acquisti il 25
novembre stesso, ma limitandosi solo alla merce da donare.
*
Per ulteriori informazioni e contatti: campagna "La mia spesa per la pace",
tel. e fax: 029024617, e-mail: info at lamiaspesaperlapace.it, sito:
www.lamiaspesaperlapace.it

6. LIBRI. DONATELLO SANTARONE PRESENTA "NON PARLO A TUTTI. FRANCO FORTINI
INTELLETTUALE POLITICO" DI DANIELE BALICCO
[Dal quotidiano "Il manifesto" del 10 novembre 2006.
Donatello Santarone insegna Teorie e tecniche della mediazione culturale
all'Universita' Roma Tre. Tra le opere di Donatello Santarone:
Multiculturalismo, Palumbo, Palermo 2001; La mediazione letteraria. Percorsi
interculturali su testi di Dante, Tasso, Moravia, Fortini, Arbasino, Defoe,
Tournier, Coetzee, Emecheta, Ken Saro-Wiwa, Palumbo, Palermo 2005; Donatello
Santarone, Educare diversamente. Migrazioni, differenze, intercultura,
Armando, Roma 2006.
Daniele Balicco (Bergamo, 1976) e' dottorando di ricerca presso
l'Universita' degli Studi di Siena; si occupa di filosofia e letteratura
moderna; e' collaboratore del Centro studi interuniversitario "Franco
Fortini" di Siena e delle riviste "L'Ospite Ingrato", "Allegoria", "Studi e
ricerche di storia contemporanea". Opere di Daniele Balicco: Non parlo a
tutti. Franco Fortini intellettuale politico, Manifestolibri, Roma 2006.
Franco Lattes (Fortini e' il cognome della madre) e' nato a Firenze nel
1917, antifascista, partecipa all'esperienza della repubblica partigiana in
Val d'Ossola. Nel dopoguerra e' redattore del "Politecnico" di Vittorini; in
seguito ha collaborato a varie riviste, da "Comunita'" a "Ragionamenti", da
"Officina" ai "Quaderni rossi" ed ai "Quaderni piacentini", ad altre ancora.
Ha lavorato nell'industria, nell'editoria, come traduttore e come
insegnante. E' stato una delle persone piu' limpide e piu' lucide (e per
questo piu' isolate) della sinistra italiana, un uomo di un rigore morale ed
intellettuale pressoche' leggendario. E' scomparso nel 1994. Opere di Franco
Fortini: per l'opera in versi sono fondamentali almeno le raccolte
complessive Poesie scelte (1938-1973), Mondadori; Una volta per sempre.
Poesie 1938-1973, Einaudi; Versi scelti. 1939-1989, Einaudi; cui si
aggiungano l'ultima raccoltina Composita solvantur, Einaudi, e postuma la
serie di Poesie inedite, sempre presso Einaudi. Testi narrativi sono Agonia
di Natale (poi riedito col titolo Giovanni e le mani), Einaudi; e Sere in
Valdossola, Mondadori, poi Marsilio. Tra i volumi di saggi, fondamentali
sono: Asia Maggiore, Einaudi; Dieci inverni, Feltrinelli, poi De Donato; Tre
testi per film, Edizioni Avanti!; Verifica dei poteri, Il Saggiatore, poi
Garzanti, poi Einaudi; L'ospite ingrato, De Donato, poi una nuova edizione
assai ampliata col titolo L'ospite ingrato. Primo e secondo, presso
Marietti; I cani del Sinai, Einaudi; Ventiquattro voci per un dizionario di
lettere, Il Saggiatore; Questioni di frontiera, Einaudi; I poeti del
Novecento, Laterza; Insistenze, Garzanti; Saggi italiani. Nuovi saggi
italiani, Garzanti (che riprende nel primo volume i Saggi italiani apparsi
precedentemente presso De Donato); Extrema ratio, Garzanti; Attraverso
Pasolini, Einaudi; e adesso il postumo incompiuto Un giorno o l'altro,
Quodlibet, Macerata 2006. Si veda anche l'antologia fortiniana curata da
Paolo Jachia, Non solo oggi, Editori Riuniti; la recente bella raccolta di
interviste, Un dialogo ininterrotto, Bollati Boringhieri; e la raccolta di
Saggi ed epigrammi, Mondadori, Milano 2003. Tra le opere su Franco Fortini
in volume cfr. AA. VV., Uomini usciti di pianto in ragione, Manifestolibri,
Roma 1996; Alfonso Berardinelli, Fortini, La Nuova Italia, Firenze 1974;
Romano Luperini, La lotta mentale, Editori Riuniti, Roma 1986; Remo
Pagnanelli, Fortini, Transeuropa, Jesi 1988; Daniele Balicco, Non parlo a
tutti. Franco Fortini intellettuale politico, Manifestolibri, Roma 2006. Su
Fortini hanno scritto molti protagonisti della cultura e dell'impegno
civile; fondamentali sono i saggi fortiniani di Pier Vincenzo Mengaldo; la
bibliogafia generale degli scritti di Franco Fortini e' in corso di stampa
presso le edizioni Quodlibet a cura del Centro studi Franco Fortini; una
bibliografia essenziale della critica e' nel succitato "Meridiano"
mondadoriano pubblicato nel 2003]

"Come si impara una lingua straniera, cercate di capire la lingua nostra":
cosi' ha fatto il giovane studioso Daniele Balicco, accettando la sfida di
queste parole di Franco Fortini e restituendoci, della vicenda
politico-intellettuale di uno dei massimi intellettuali del Novecento, una
accurata ricostruzione storica. Fortini ha sempre tentato con ostinazione di
essere, per usare una espressione di Gramsci, "specialista piu' politico".
Specialista, nel suo caso, di letteratura, di poesia, di linguaggio, di
critica letteraria, di traduzione; politico, perche' sempre presente nella
discussione e nell'azione intellettuale volta a mutare la coscienza del
nostro essere e agire. E in piu', e' stato tra i maggiori poeti del
Novecento europeo.
Il volume di Balicco copre gli anni che vanno dalla guerra alla meta' degli
anni Sessanta e si articola in tre capitoli: "Lavoro intellettuale e guerra
civile", nel quale vengono presi in esame la formazione fiorentina, la
guerra, l'esilio in Svizzera, la Resistenza e l'esperienza del
"Politecnico"; "Lavoro intellettuale e potere politico", nel quale si
ricostruiscono le accese polemiche con gli intellettuali del Pci sul lavoro
culturale e l'organizzazione degli intellettuali, sullo stalinismo e il
1956; "Lavoro intellettuale e industria culturale", nel quale si delinea il
quadro degli anni della trasformazione neocapitalistica dell'Italia, tra la
fine degli anni Cinquanta e l'inizio degli anni Sessanta, e si pongono le
basi teoriche - specialmente attraverso l'esperienza di due riviste quali
"Quaderni Rossi" e "Quaderni Piacentini" - di quella che dopo il '68
diventera' la nuova sinistra italiana e che avra' proprio in Fortini una
delle figure piu' autorevoli.
*
Proviamo ora a selezionare alcune questioni affrontate nel volume. La prima
concerne il periodo dell'esilio in Svizzera, considerato da Fortini - come
non manca di sottolineare Balicco - la sua "vera universita'". Nel 1941 il
giovane letterato fiorentino diventa sottufficiale di fanteria e dopo l'8
settembre '43, salvo una breve parentesi in Valdossola, fugge in Svizzera
dove restera' sino al maggio '45. Si tratto' di un apprendistato decisivo
per la sua evoluzione intellettuale, umana e sentimentale. Fu a Zurigo, tra
l'altro, che conobbe la futura moglie, Ruth Leiser, la quale contribui' non
poco, ad esempio attraverso le comuni traduzioni dal tedesco, a determinare
quella dimensione europea, meglio: cosmopolita, della cultura di Fortini. In
Svizzera conobbe poi tanta parte dell'emigrazione antifascista e in
particolare coloro che avevano vissuto nell'Italia prefascista.
"Ciascuno di noi - avrebbe poi scritto - non puo' non ricordare senza
commozione l'accoglienza ricevuta in Ticino, i primi libri di una
letteratura sociale e politica ignota ai giovani, fatti pervenire nei campi,
l'ambiente di elevatissima italianita' e di passione democratica che ci ha
accolti nelle case della vecchia emigrazione. Verita' ignote si facevano
strada tra noi".
In particolare, furono illuminanti i contatti con rifugiati politici e
intellettuali di mezza Europa e la lettura di un testo che segnera' la vita
di Fortini: i verbali del processo a Bucharin. Il suo radicale e coerente
antistalinismo nasce anche da quella lettura e avrebbe fatto piacere, in
queste settimane in cui si ricorda la rivolta ungherese del '56, sentire
qualche intellettuale o politico oggi "democratico", allora stalinista e
plaudente ai carri sovietici a Budapest, ricordare il coraggio civile di chi
era marxista e insieme antistalinista gia' negli anni Cinquanta.
*
E qui siamo alla seconda questione affrontata nel volume di Balicco, quella
appunto dell'antistalinismo fortiniano, che lo portera' a polemizzare
duramente con alcuni dirigenti del Pci tra cui Alicata e Salinari. Il
conflitto in verita' risale gia' agli anni del "Politecnico", la rivista di
Vittorini che avrebbe potuto incrinare l'egemonia togliattiana sulla cultura
marxista. Cio' che il Pci voleva era - scrive Balicco - "evitare in ogni
modo che l'approfondimento critico, proposto da Vittorini nella
trasformazione del settimanale in mensile, potesse diventare ricostruzione
storica della pluralita' non solo dei marxismi, ma soprattutto dei conflitti
interni al movimento comunista internazionale". Tutto cio' ad opera di un
gruppo di intellettuali che voleva fare politica attraverso una rivista, non
desiderando delegare ai "mandarini di partito" le scelte fondamentali, e
rivendicando una sorta di autogestione del lavoro culturale.
Nei "dieci inverni" della guerra fredda (1947-1957), Fortini si rivolge
costantemente ai gruppi intellettuali e sindacali dei due partiti per
ricordare che l'analisi marxista delle classi, gia' poco usata per sondare
la classe operaia, sarebbe dovuta essere utilizzata anche per se stessi. Vi
e' in Fortini - scrive Balicco - "una continua ed ostinata attenzione
all'elemento pratico e materiale dell'organizzazione dell'attivita'
intellettuale".
Il '56 rappresenta, dunque, un momento centrale del maturare di un
antistalinismo sempre piu' radicale e consapevole. Va detto, per evitare
facili schematismi del senno di poi, che Fortini non ha mai demonizzato
l'Urss. Da una parte, Fortini ha sempre valutato positivamente il contributo
dell'Urss nella guerra antinazista, dall'altra ha sempre sperato in una
"uscita da sinistra" dallo stalinismo. In questo egli e' interamente un uomo
della sua epoca, ma con la capacita' di non accettare facili mitologie e,
fondamentalmente, di rifiutare lo storicismo di chi affermava essere stato
lo stalinismo l'unico possibile sviluppo consentito del comunismo mondiale.
*
Un'ultima questione concerne la parte dedicata all'uso del saggio come forma
privilegiata della prosa fortiniana.
Molto acutamente Balicco sottolinea come questa forma sia la piu' adeguata
per un intellettuale di frontiera come Fortini, di un uomo, cioe', che pur
essendo specialista di letteratura non fara' mai di questa specialita'
un'ideologia. "Nel linguaggio delle diplomazie - scrive Fortini - le
'questioni di frontiera' non sono che le contestazioni per la linea di
confine tra due stati... La modesta metafora allude ad aree
infradisciplinari, a punti di contatto o di frizione fra conoscenze,
intenzioni, finalita' diverse. E' l'area dove vorrei fosse impossibile
distinguere fra giudizi letterari, considerazioni di costume, critica della
cultura, valutazioni politiche. Tale credo sia ancor oggi il linguaggio
della saggistica".
*
Per chiudere tre sintetiche critiche: un abuso eccessivo della parola
"antropologia", la non considerazione della rivista "Officina", l'eccessiva
fretta nell'analisi della Poesia delle rose. Piccole cose che nulla tolgono
alla ricchezza documentaria e politica di questo bel libro di Daniele
Balicco.

7. MATERIALI. INDICE DEI NUMERI 1040-1069 (SETTEMBRE 2005) DE "LA
NONVIOLENZA E' IN CAMMINO"

* Numero 1040 del primo settembre 2005: 1. Il resto; 2. George Lakey: La
spada che guarisce: una difesa della nonviolenza attiva (parte seconda e
conclusiva); 3. La scelta; 4. Da tradurre: Lia Freitas, A producao de
ignorancia na escola; 5. Da tradurre: Maria do Rosario Longo Mortatti, Os
sentidos da alfabetizacao; 6. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 7. Per
saperne di piu'.
* "Nonviolenza. Femminile plurale", numero 27 del primo settembre 2005: 1.
Franca D'Agostini: Le donne salveranno il mondo? 2. Margaret Atwood: Io e
Orwell. Dopo l'11 settembre; 3. Lea Melandri: La sfida di Giobbe.
* Numero 1041 del 2 settembre 2005: 1. Alcune informazioni logistiche per i
partecipanti alla marcia Perugia-Assisi di domenica 11 settembre; 2. Oggi a
Bolzano per sostenere il referendum brasiliano per proibire il commercio
delle armi; 3. Loris Campetti intervista Maria Bonafede; 4. Umberto
Galimberti ricorda Franco Basaglia; 5. Wanda Tommasi: Una necessita'; 6.
Hans Magnus Enzensberger: Poesie morali; 7. La "Carta" del Movimento
Nonviolento; 8. Per saperne di piu'.
* Numero 1042 del 3 settembre 2005: 1. Da Bolzano un si' al referendum
brasiliano contro le armi; 2. Goffredo Fofi: L'inchiesta sociale in Italia e
le sue diramazioni; 3. Giulia D'Agnolo Vallan: Cindy Sheehan on the road; 4.
Dino Frisullo: Non "casi" ma persone. L'ultimo intervento sul "Regina Pacis"
(2003); 5. Maria Nadotti presenta "Shah in Shah" di Ryszard Kapuscinski; 6.
Le litoti di Strambotto; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per
saperne di piu'.
* Numero 1043 del 4 settembre 2005: 1. Una cosa; 2. Rosa Calipari: Non
avremo pace senza giustizia; 3. Vincenzo Di Benedetto ricorda Sebastiano
Timpanaro; 4. Ferruccio Gambino presenta "Rivoluzione industriale e classe
operaia in Inghilterra" di Edward P. Thompson; 5. La "Carta" del Movimento
Nonviolento; 6. Per saperne di piu'.
* "La domenica della nonviolenza", numero 37 del 4 settembre 2005: 1. "Una
persona, un voto"; 2. Proposta di lettera da inviare a governanti e
parlamentari (2000); 3. Un editoriale; 4. Un editoriale; 5. Un appello
urgente a tutte le persone di volonta' buona; 6. Una preghiera a tutte e
tutti; 7. Il momento e' adesso; 8. Contro il razzismo, il diritto di voto;
9. Se non ora, quando? 10. Cessi l'apartheid elettorale in Italia; 11. Una
legge per la democrazia, subito; 12. A che punto e' la notte? 13. Ballata di
quel tempo e quel paese; 14. Ragionevolmente; 15. Irragionevolmente; 16. Le
nude cifre.
* Numero 1044 del 5 settembre 2005: 1. Francesco Comina: I missionari
bolzanini invitati all'assemblea dell'Onu dei popoli per sostenere il
referendum brasiliano contro il commercio delle armi; 2. Manuela Cartosio
intervista Mario Maffi; 3. Sara Farolfi intervista Jeremy Rifkin; 4. Stefano
Liberti e Giovanni De Mauro colloquiano sul settimanale "Internazionale" e
sull'informazione degli altri; 5. Luigi Cortesi ricorda Sebastiano
Timpanaro; 6. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 7. Per saperne di piu'.
* Numero 1045 del 6 settembre 2005: 1. Beatriz Pasqualino: La campagna per
il disarmo in Brasile ha gia' salvato oltre tremila vite umane; 2. Un
referendum per la salvezza dell'umanita'; 3. Da Agliana a Quarrata per la
giustizia; 4. Michele Boato, Giannozzo Pucci, Mao Valpiana: Un invito a
Firenze e alcune proposte su ecologia e programma di governo; 5. Simone
Weil: La corsa; 6. Adriana Cavarero: Una storia di spoliticizzazione; 7.
Marco Dotti intervista Juan Gelman; 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento;
9. Per saperne di piu'.
* Numero 1046 del 7 settembre 2005: 1. Vandana Shiva: Civilta' della
foresta; 2. Lidia Menapace: Contenuti; 3. Gaetano Arfe' ricorda Aldo Aniasi;
4. Giulio Vittorangeli: 11 settembre di ieri e di oggi; 5. Umberto
Galimberti: Smettiamo di crescere; 6. Monica Lanfranco colloquia con Lisa
Clark sulle donne e il potere; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8.
Per saperne di piu'.
* Numero 1047 dell'8 settembre 2005: 1. www.referendosim.com.br 2. Vincere
la paura per costruire la pace. Appello per la quarta giornata del dialogo
cristianoislamico; 3. Tiziano Terzani: C'e' solo una via: la nonviolenza; 4.
Margarete Buber-Neumann: Dell'amicizia e del contatto umano; 5. Giorgio
Nebbia: Supponiamo che... 6. Il "Cos in rete" di settembre; 7. Riletture:
Nadine Gordimer, Un mondo di stranieri; 8. Riletture: Doris Lessing, Il
taccuino d'oro; 9. Riletture: Clarice Lispector, La passione secondo G. H.;
10. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 11. Per saperne di piu'.
* "Nonviolenza. Femminile plurale", numero 28 dell'8 settembre 2005: 1.
Beatriz Cruz: Distruggendo le armi in Brasile si sono gia' salvate migliaia
di vite umane; 2. Federica Giardini intervista Francoise Collin; 3. George
Kateb: Il pensiero politico di Hannah Arendt.
* Numero 1048 del 9 settembre 2005: 1. Francesco Comina: Una proposta; 2.
Peppe Sini: Per padre Pintacuda; 3. Alexandra Poolos: La politica delle
donne. In Ruanda; 4. Danilo Zolo: La sindrome; 5. Maria G. Di Rienzo:
Riduzione del rischio e fattori protettivi. Piani e tecniche dell'azione
sociale; 6. Monica Lanfranco colloquia con Monica Di Sisto sulle donne e il
potere; 7. Wolfgang Sachs: Ecologia e sviluppo. Il salmone e la zanzara; 8.
La "Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di piu'.
* Numero 1049 del 10 settembre 2005: 1. Osvaldo Caffianchi: Tra Perugia e
Assisi; 2. Il 23 ottobre in Brasile si' alla vita delle persone, si' al
divieto di uccidere, si' all'abolizione del mercato delle armi; 3. Maria G.
Di Rienzo: Si'; 4. Giulio Girardi: Si'; 5. Dacia Maraini: Si'; 6. Giovanni
Sarubbi: Si'; 7. Tiziana Plebani: Si'; 8. Enrico Peyretti: Cento anni di
satyagraha; 9. Augusto Illuminati: Ascoltando Hannah Arendt; 10. Francesco
Comina: "La sposa siriana". Un film; 11. Enzo Di Mauro presenta "La vita
davanti a se'" di Emile Ajar (Romain Gary); 12. Benito D'Ippolito: Per
Sergio Endrigo; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di
piu'.
* Numero 1050 dell'11 settembre 2005: 1. Aldo Capitini: La nostra marcia; 2.
Disarmare gli assassini. Si', si puo'; 3. Normanna Albertini: Si'; 4.
Luciano Benini: Si'; 5. Roberto Del Bianco: Si'; 6. Agnese Ginocchio: Si';
7. Riccardo Orioles: Si'; 8. Jean-Marie Muller: Terrorismo; 9. Monica
Lanfranco colloquia con Maria G. Di Rienzo sulle donne e il potere; 10.
Cinque meditazioni di Luca Sassetti; 11. La "Carta" del Movimento
Nonviolento; 12. Per saperne di piu'.
* "La domenica della nonviolenza", numero 38 dell'11 settembre 2005: 1.
Starhawk: La stagione degli uragani; 2. L'apartheid. In Italia; 3. Una
lettera ad alcuni parlamentari del 6 novembre 1999; 4. Una lettera aperta
del 26 febbraio 2000; 5. Una lettera all'Acnur dell'11 agosto 2000; 6. Una
lettera al presidente del consiglio dei ministri del 30 agosto 2000; 7. Una
lettera al ministro della giustizia del 6 settembre 2000; 8. Roberto
Roversi: "E' oggi che dobbiamo contrastare"; 9. Primo Levi: L'ultima
epifania; 10. Franco Fortini: Complicita'; 11. Benito D'Ippolito: Cantata
del tempo che fu; 12. Primo Levi: Shema'; 13. Giuseppe Ungaretti: In
memoria; 14. Benito D'Ippolito: Da una canzone della memoria che svanisce;
15. L'odore del fumo; 16. Trasformare il deserto in oasi; 17. Schiavisti;
18. L'articolo 10 della Costituzione della Repubblica Italiana.
* Numero 1051 del 12 settembre 2005: 1. Assisi, in cammino; 2. Enrico
Peyretti: Si', un caldo invito; 3. Aldo Antonelli: Si'; 4. Gaetano
Farinelli: Si'; 5. Daniele Lugli: Si'; 6. Lidia Menapace: Si'; 7. Carlo
Sansonetti: Si'; 8. Paolo Bertagnolli: Scrivere a giornali e riviste perche'
informino sul referendum brasiliano; 9. Maria G. Di Rienzo: Lo strano caso
della signorina X (ovvero: dal re/attivismo al pro/attivismo); 10. Monica
Lanfranco colloquia con Rosangela Pesenti sulle donne e il potere; 11. La
"Carta" del Movimento Nonviolento; 12. Per saperne di piu'.
* Numero 1052 del 13 settembre 2005: 1. Il giorno 11 del mese di settembre;
2. Dal dire al fare; 3. Anna Bravo: Si'; 4. Nadia Cervoni: Si'; 5. Angela
Dogliotti Marasso: Si'; 6. Giuliano Falco: Si'; 7. Angela Giuffrida: Si'; 8.
Giannozzo Pucci: Si'; 9. Claudio Tugnoli: Si'; 10. Michael Moore: Aiutiamo
Cindy; 11. Eduardo Galeano: Le guerre mentono; 12. Omero Dellistorti: Per
Franca Ongaro Basaglia; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per
saperne di piu'.
* "Vittoria al mondo. Si' all'umanita'", numero 1 del 13 settembre 2005:
Guliano Pontara: A sostegno del referendum in Brasile.
* Numero 1053 del 14 settembre 2005: 1. "Vittoria al mondo. Si'
all'umanita'"; 2. Marco Baleani: Si'; 3. Arnaldo Casali: Si'; 4. Domenico
Jervolino: Si'; 5. Monica Lanfranco: Si'; 6. Sergio Paronetto: Si'; 7.
Patrizia Pasini: Si'; 8. Rosangela Pesenti: Si'; 9. Eugenio Scardaccione:
Si'; 10. Andrea Trentini: Si'; 11. Antonio Vigilante: Si'; 12. Umberto
Galimberti: L'odore del sangue; 13. Maria G. Di Rienzo: Indira Shreshtha e
lo "Shri Shakti"; 14. A Narni il 15 settembre; 15. A Firenze con John
Friedmann; 16. Letture: Federica Curzi, Vivere la nonviolenza; 17.
Riletture: Emilia Ferreiro, Les relations temporelles dans le langage de
l'enfant; 18. Riletture: Fioretta Mazzei, La Pira. Cose viste e ascoltate;
19. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 20. Per saperne di piu'.
* Numero 1054 del 15 settembre 2005: 1. Lanfranco Mencaroni: Disarmo; 2.
Osvaldo Caffianchi: Dalle parole ai fatti. Si' al referendum brasiliano per
vietare il commercio delle armi; 3. Amelia Alberti: Si'; 4. Paolo
Bertagnolli: Si'; 5. Norma Bertullacelli: Si'; 6. Giancarla Codrignani: Si';
7. Fausto Concer: Si'; 8. Doriana Goracci: Si'; 9. Alfonso Navarra: Si'; 10.
Nanni Salio: Si'; 11. Brunetto Salvarani: Si'; 12. Giulio Vittorangeli: Si';
13. Riccardo Troisi: La campagna "Control arms" in Italia; 14. "La violenza
non e' una soluzione". Appello per una forza internazionale di intervento
civile in Israele e Palestina; 15. Letture: Mark Juergensmeyer, Come Gandhi;
16. Letture: Lorenzo Milani, La parola fa eguali; 17. Letture: Pietro
Pastena, Breve storia del pacifismo in Italia; 18. La "Carta" del Movimento
Nonviolento; 19. Per saperne di piu'.
* "Nonviolenza. Femminile plurale", numero 29 del 15 settembre 2005: 1. Le
donne brasiliane dicono si' al referendum per proibire il commercio delle
armi; 2. Paola Pavese: Si'; 3. Lorella Pica: Si'; 4. Rachel Corbett: Il
soldato Ryan. E sua madre; 5. Julia Ward Howe: Proclama del giorno della
madre (1870); 6. Anna Pozzi: Odile Sankara; 7. Maria G. Di Rienzo: Domande;
8. Daniela Nobili: L'odio quotidiano; 9. Luisa Muraro: Basterebbe poco; 10.
Angela Ales Bello: La posizione di Edith Stein.
* Numero 1055 del 16 settembre 2005: 1. Ariel Ricci: La nostra lotta per il
disarmo, la pace e la vita; 2. Anna Maffei: Nel giardino del Gethsemani, in
Brasile, il 23 ottobre; 3. Lidia Menapace: Due cose da fare tutte e tutti;
4. Gino Buratti: Si'; 5. Luciano Capitini: Si'; 6. Marco Catarci: Si'; 7.
Chiara Cavallaro: Si'; 8. Mario di Marco: Si; 9. Alessandra Mecozzi: Si';
10. Michele Meomartino: Si'; 11. Ileana Montini: Si'; 12. Enrico Peyretti:
Si'; 13. Riccardo Troisi: Si'; 14. Per far si'; 15. Terzo forum "Colombia
vive" il 17-18 settembre a Cascina; 16. Omero Dellistorti: La nonviolenza
difficile; 17. Letture: AA. VV., Nicola Calipari ucciso dal fuoco amico; 18.
Letture: Mario Lopez Martinez (dir.), Enciclopedia de Paz y Conflictos; 19.
Letture: Lorenzo Milani: Una lezione alla scuola di Barbiana; 20. Letture:
Beatriz Molina Rueda, Francisco A. Munoz (eds.), Manual de Paz y Conflictos;
21. Riletture: Giorgio La Pira, Premesse della politica; 22. Riletture:
Christian Mellon, Jacques Semelin, La non-violence; 23. La "Carta" del
Movimento Nonviolento; 24. Per saperne di piu'.
* Numero 1056 del 17 settembre 2005: 1. Maria Eunice Kalil: Dall'altro lato
dell'Atlantico; 2. Federica Curzi: Perche' si'; 3. Alvise Alba e Maria
Chiara Tropea: Si'; 4. Giacomo Alessandroni: Si'; 5. Augusto Cavadi: Si'; 6.
Antonino Drago: Si'; 7. Lorenzo Guadagnucci: Si'; 8. Massimo Guitarrini:
Si'; 9. Paolo Predieri: Si'; 10. Piercarlo Racca: Si'; 11. Carlo Schenone:
Si'; 12. Ilaria Troncacci: Si'; 13. Lia Cigarini presenta "La civilta' della
conversazione" di Benedetta Craveri; 14. Enrico Peyretti: Avvocato
dell'avversario, ministro della pace; 15. Maria G. Di Rienzo: Mildred, la
pellegrina della pace. E una sua storia; 16. Hannah Arendt: Capriole; 17. La
"Carta" del Movimento Nonviolento; 18. Per saperne di piu'.
* Numero 1057 del 18 settembre 2005: 1. Ettore Masina: Si', con il Brasile
nel cuore; 2. Angelo Buccarello: Si', dal Brasile al mondo; 3. Il Forum
comunitario di lotta contro la violenza vota si'; 4. Movimento
Internazionale della Riconciliazione - Movimento Nonviolento del Piemonte e
Valle d'Aosta: Si'; 5. Alessandra Amicone: Si'; 6. Paola Mancinelli: Si'; 7.
Vittorio Rapetti: Si'; 8. Claudio Riolo: Si'; 9. Tutti i si' in una pagina
web; 10. Alcune anticipazioni di "Mosaico di pace" di settembre; 11. Assia
Djebar: Il grido; 12. Luce Fabbri: L'inconcepibile; 13. Emilia Ferreiro: la
necessita' dell'indignazione; 14. Rosa Luxemburg: Casa; 15. Fatema Mernissi:
New York e Teheran; 16. Enrico Peyretti: La lotta politica puo' essere
morale; 17. Riccardo Orioles ricorda padre Ennio Pintacuda; 18. La "Carta"
del Movimento Nonviolento; 19. Per saperne di piu'.
* "La domenica della nonviolenza", numero 39 del 18 settembre 2005: 1.
Enrica Bartesaghi: Si', per il disarmo, contro la violenza; 2. Daniele
Lugli: Piu' forte che la bomba; 3. Elizabeth Bauchner: Perche' abbiamo
seguito Cindy Sheehan a Crawford; 4. Angelo Cavagna: Cambiamo e salviamo
l'Onu; 5. Maria G. Di Rienzo: Candidate in Afghanistan; 6. Giuliana Sgrena:
Oggi a Kabul; 7. "Voices of women against fundamentalism in Iran": liberate
Roya Tolouie; 8. Lea Melandri: Dietro la maschera di Medea.
* Numero 1058 del 19 settembre 2005: 1. Renato Solmi: Dal Brasile un
luminoso segnale; 2. Franco Borghi: Il 23 ottobre, si'; 3. Paolo
Bergamaschi: Si'; 4. Gabriele De Veris: Si'; 5. Alessandro Pizzi: Si'; 6.
Sosteniamo il si' che salva le vite; 7. Enrico Peyretti: Le armi tradiscono,
non difendono; 8. Elisa Lagrasta: Le armi leggere italiane uccidono in tutto
il mondo; 9. Simona Beltrami: Eliminare le mine e le munizioni cluster; 10.
Lisa Clark: Eliminare tutte le armi nucleari; 11. Alberto L'Abate ricorda
Pio Baldelli; 12. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 13. Per saperne di
piu'.
* Numero 1059 del 20 settembre 2005: 1. Domenico Cortese: Si' al disarmo,
si' all'umanita'; 2. Vito La Fata: Si'; 3. Beppe Pavan: Si'; 4. Nara Zanoli:
Si'; 5. Massimiliano Pilati: Alcuni testi e siti per il disarmo; 6. Ileana
Montini: Del patriarcato ancora; 7. Giulio Vittorangeli: Vedere l'orrore; 8.
Stefano Galieni intervista Riccardo Petrella; 9. Cosma Orsi intervista
Theresa Funicello; 10. Umberto Santino: La memoria e il progetto; 11. La
"Carta" del Movimento Nonviolento; 12. Per saperne di piu'.
* "Vittoria al mondo. Si' all'umanita'", numero 2 del 20 settembre 2005:
Prefettura del Municipio di San Paolo (Brasile): Cento motivi per rinunciare
alle armi.
* Numero 1060 del 21 settembre 2005: 1. Benito D'Ippolito: in memoria di
Simon Wiesenthal; 2. Forum comunitario di lotta alla violenza: Perche'
quest'arma? Un appello per il si' al referendum; 3. Ariel Ricci: Inviateci
le vostre riflessioni; 4. Ermanno Allegri: Carissime e carissimi; 5.
Francesco Comina: Sostenere il si'; 6. Umberto Cinalli: Si'; 7. Nicoletta
Crocella: Si'; 8. Alessio Di Florio: Si'; 9. Patrizia Farronato: Si'; 10.
Carlo Gubitosa: Si'; 11. Fabio Pipinato: Si'; 12. Anna Puglisi e Umberto
Santino: Si'; 13. Tomaso Zanda: Si'; 14. Raccolte 15.000 firme a sostegno
della riconversione dell'industria bellica in Lombardia; 15. Fabio
Corazzina: Le armi uccidono. I cristiani e la scelta del disarmo; 16. Simone
Weil: Il crimine di Agamennone; 17. La "Carta" del Movimento Nonviolento;
18. Per saperne di piu'.
* Numero 1061 del 22 settembre 2005: 1. Aldo Ricci: Proibire il commercio
delle armi, si'; 2. Rete Italiana per il disarmo: sosteniamo il referendum
brasiliano; 3. Luigi Pirelli: Si'; 4. Anna Bravo: La Shoa' e i Giusti in
Italia; 5. Monica Lanfranco colloquia con Lidia Menapace sulle donne e il
potere; 6. Ida Dominijanni: La relazione, il crocevia; 7. Khaled Fouad
Allam: Islam e laicita'; 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per
saperne di piu'.
* "Nonviolenza. Femminile plurale", numero 30 del 22 settembre 2005: Paola
Mancinelli: Tutt'altrimenti. A partire da Emmanuel Levinas (parte prima).
* Numero 1062 del 23 settembre 2005: 1. Forum comunitario di lotta alla
violenza: Morii in una rissa, e non c'entravo. Un appello per il si' al
referendum; 2. Paola Del Zoppo: Si'. E una speranza; 3. Beppe Pavan: Si'.
Una grande notizia; 4. Rachele Farina: Si'; 5. Luca Salvi: Si'; 6. Giorgio
Beretta: Mercanti di morte e banche armate; 7. Maurizio Simoncelli: I
conflitti dimenticati; 8. Eman Ahmed intervista Asma Jehangir; 9. La "Carta"
del Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di piu'.
* Numero 1063 del 24 settembre 2005: 1. Carla Cohn: Con tutto il cuore, che
vinca il si'; 2. Mauro Furlan: Alcuni dati dell'Unesco e un estratto da un
libro sulla violenza a Rio de Janeiro; 3. Pierluca Gaglioppa: Si'; 4. Alcuni
riferimenti utili per sostenere il referendum che salva le vite; 5. Donne in
nero: Oggi da Washington a Roma contro la guerra; 6. Cena della solidarieta'
il 24 settembre ad Attigliano; 7. Gerard Lutte: Lettera dalla strada,
settembre 2005; 8. Federica K. Clementi ricorda Simon Wiesenthal; 9. La
"Carta" del Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di piu'.
* Numero 1064 del 25 settembre 2005: 1. Pupa Garribba: Si', un buon inizio;
2. Angelo Cavagna: Si', proibire il commercio delle armi; 3. Ermanno
Allegri: Due buone notizie; 4. Un incontro interreligioso per la pace a
Fortaleza; 5. Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile: Dite si' alla
vita; 6. Alberto Castagnola e Riccardo Troisi: Le armi impediscono lo
sviluppo umano; 7. Ileana Montini: Laicita' e diritti umani delle donne; 8.
Lidia Menapace: Un dibattito; 9. Riletture: Dietrich Bonhoeffer, Resistenza
e resa; 10. Riletture: Fatema Mernissi, Islam e democrazia; 11. La "Carta"
del Movimento Nonviolento; 12. Per saperne di piu'.
* "La domenica della nonviolenza", numero 40 del 25 settembre 2005: 1.
Pasquale Pugliese: Una lezione dal Brasile: un mondo senza armi e'
possibile; 2. Grazie alla campagna per il disarmo diminuiscono gli omicidi
in Brasile; 3. Forum comunitario di lotta alla violenza: Mi hanno ammazzato
e non potro' votare. Un appello per il si' al referendum; 4. Un nuovo
sondaggio: il 72,7% dei brasiliani sostiene il si' al divieto del commercio
delle armi; 5. Verita' e giustizia per Nicola Calipari; 6. Tavola sarda
della pace: Opporsi alle basi militari e atomiche straniere in italia per
opporsi alla guerra infinita; 7. Lia Cigarini: Donne e uomini, anno zero; 8.
Alcuni estratti da un'intervista di Guenter Gaus a Hannah Arendt del 1964.
* Numero 1065 del 26 settembre 2005: 1. Edi Rabini: Si', col disarmo sulla
via della nonviolenza; 2. Giovanni Benzoni: Si'; 3. Franco Costantini e
Jadrana Godinovic: Si'; 4. Alberto Trevisan: Si'; 5. Marco Palombo: Si', e
scriviamo a tutti i giornali; 6. Enrico Peyretti: Liberta'; 7. Maria G. Di
Rienzo: Dalla porta della cucina; 8. Ivan Illich: Perdita del mondo e della
carne; 9. Benedetto Vecchi: Di alcuni temi dell'opera di Zygmunt Bauman; 10.
Riletture: Luciana Stegagno Picchio, La letteratura brasiliana; 11.
Riletture: Luciana Stegagno Picchio (direttrice), Poesia portoghese e
brasiliana; 12. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 13. Per saperne di
piu'.
* Numero 1066 del 27 settembre 2005: 1. Ottavio Raimondo: Il 23 ottobre
rispondiamo si'; 2. Fabio Affinito: Liberare il mondo dal pericolo delle
armi; 3. Ettore Zerbino: Si'; 4. Alcuni riferimenti utili per sostenere il
si' al disarmo; 5. Mohandas Gandhi: La morale; 6. Francesco Comina
intervista Arturo Paoli; 7. Monica Lanfranco colloquia con Rossana Piredda
sulle donne e il potere; 8. Monica Lanfranco colloquia con Gabriella Trotta
sulle donne e il potere; 9. Letture: Elena Pulcini, L'individuo senza
passioni; 10. Letture: Elena Pulcini, Il potere di unire; 11. La "Carta" del
Movimento Nonviolento; 12. Per saperne di piu'.
* "Vittoria al mondo. Si' all'umanita'", numero 3 del 27 settembre 2005: 1.
Benito D'Ippolito: Sette lapidi per dire un si'; 2. Perche' votare si' al
referendum; 3. Un appello per il si' al referendum di 56 docenti
universitari, ricercatrici e ricercatori sociali brasiliani; 4. Proposta di
ordine del giorno da approvare nelle istituzioni italiane a sostegno della
Campagna per il disarmo in Brasile.
* Numero 1067 del 28 settembre 2005: 1. Ermanno Allegri intervista Antonio
Rangel Bandeira sulla Campagna per il disarmo e il si' al referendum; 2.
Breve notizia sul referendum del 23 ottobre; 3. Paolo Coluccia: Si'; 4.
Nella Ginatempo: Si'; 5. Ida Dominijanni: Un incontro con Carol Gilligan; 6.
La "Carta" del Movimento Nonviolento; 7. Per saperne di piu'.
* Numero 1068 del 29 settembre 2005: 1. Pierluigi Vito: Se vinceranno i si';
2. Francesca Molinari: Il valore di una semplice domanda; 3. Paolo
Candelari: Si'; 4. Enzo Piffer: Si'; 5. Silvano Tartarini: Si'; 6. Francesco
Vignarca: Si'; 7. Nella Ginatempo: Manifesto delle vittime civili; 8.
Francesco Comina: Un incontro con Arturo Paoli a Bolzano; 9. "Peace mom" a
Washington; 10. Giobbe Santabarbara: Le tre carte; 11. La "Carta" del
Movimento Nonviolento; 12. Per saperne di piu'.
* "Nonviolenza. Femminile plurale", numero 31 del 29 settembre 2005: 1.
Luisa Zanotelli: Si', una strada nonviolenta verso un mondo migliore; 2.
Mirella Sartori: Si'; 3. Antonella Sapio: Scampia; 4. Sessant'anni di
Resistenza delle donne; 5. Giuliana Sgrena: I signori delle armi e del
cemento. A Kabul; 6. Paola Mancinelli: Tutt'altrimenti. A partire da
Emmanuel Levinas (parte seconda e conclusiva); 7. Forum delle donne:
Un'occasione perduta.
* Numero 1069 del 30 settembre 2005: 0. Comunicazione di servizio; 1. Dario
Bossi: Si'; 2. Alessio Ciacci: Si'; 3. Claudio Giusti: Si'; 4. Adriano
Moratto: Si'; 5. Antonio Parisella: Si'; 6. Bruno Segre: Si'; 7. Patricia
Lombroso intervista Jimmy Massey; 8. Oreste Benzi: Un appello a lenire
ferite e costruire ponti di pace con l'"Operazione Colomba"; 9. Marina
Zenobio: Le voci dei desaparecidos nella memoria dei figli; 10. Maurizio
Matteuzzi presenta "Montevideo-Stoccolma" di Luisa Di Gaetano; 11. Un corso
di accostamento alla nonviolenza a Narni; 12. Dallo statuto
dell'associazione "Mani sporche"; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento;
14. Per saperne di piu'.

8. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale
e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale
e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae
alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo
scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il
libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali,
l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di
nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza
geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e
la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e
responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio
comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono
patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e
contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto
dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna,
dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione,
la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la
noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione
di organi di governo paralleli.

9. PER SAPERNE DI PIU'
* Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per
contatti: azionenonviolenta at sis.it
* Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della
Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia:
www.peacelink.it/users/mir; per contatti: mir at peacelink.it,
luciano.benini at tin.it, sudest at iol.it, paolocand at libero.it
* Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista
Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati
per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it; per
contatti: info at peacelink.it

LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO

Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la
pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 1479 del 14 novembre 2006

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