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La nonviolenza e' in cammino. 1474
- Subject: La nonviolenza e' in cammino. 1474
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Thu, 9 Nov 2006 00:19:19 +0100
LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 1474 del 9 novembre 2006 Sommario di questo numero: 1. Stragi 2. Luciano Bonfrate: Con occhi senza tempo 3. Giulio Vittorangeli: Nel silenzio le stragi 4. Giuseppina Ciuffreda: I trent'anni di "Small is beautiful". L'economia come se la gente contasse qualcosa (2003) 5. L'agenda "Giorni nonviolenti" 2007 6. Letture: Hannah Arendt, Antologia 7. Letture: Konstantinos Kavafis, Poesie 8. Letture: Constantinos Kavafis, Un'ombra fuggitiva di piacere 9. Ristampe: Torquato Tasso, Gerusalemme liberata 10. Indice dei numeri 947-977 (giugno 2005) de "La nonviolenza e' in cammino" 11. La "Carta" del Movimento Nonviolento 12. Per saperne di piu' 1. EDITORIALE. STRAGI Quale aiuto possiamo dare alle donne palestinesi e israeliane - che inermi, innocenti, nonviolente resistono alla violenza assassina del terrorismo di stato e di fazione - se non siamo neppure capaci di far cessare l'illegale e criminale partecipazione italiana alla guerra terrorista e stragista in Afghanistan? * Come possiamo contrastare il riarmo atomico se non siamo neppure capaci di far cessare l'illegale e criminale partecipazione italiana alla guerra terrorista e stragista in Afghanistan? * Eppure dobbiamo aiutare le donne palestinesi ed israeliane a fermare le stragi. Eppure dobbiamo contrastare il riarmo atomico che minaccia di distruzione la civilta' umana. Eppure dobbiamo riuscire a far cessare l'illegale e criminale partecipazione italiana alla guerra terrorista e stragista in Afghanistan. 2. RIFLESSIONE. LUCIANO BONFRATE: CON OCCHI SENZA TEMPO [Ringraziamo il nostro amico Luciano Bonfrate per averci messo a disposizione questo intervento, scritto alcuni giorni fa] E quelle donne uccise a Beit Hanoun inermi, innocenti, nonviolente ti guardano con occhi senza tempo ti dicono: finira' mai l'orrore? per quanto resterete zitti e fermi mentre i fucili, i missili, le bombe solcano carni, anime recidono? Se un luogo vi e' in cui la nonviolenza alla prova e' chiamata ineludibile la Palestina e' quel luogo ancora: dove due popoli son da salvare e con loro l'intera umanita'. Le uccise a Beit Hanoun dicono ancora che e' l'ora della scelta, che la pace non con le armi, non con i soldati, non col terrore sparso a piene mani verra': verra' con la misericordia, verra' con la giustizia, verra' quando si cessera' di uccidere, di opprimere si cessera'. Verra' quando vedremo che una sola e' l'umanita'. 3. RIFLESSIONE. GIULIO VITTORANGELI: NEL SILENZIO LE STRAGI [Ringraziamo Giulio Vittorangeli (per contatti: g.vittorangeli at wooow.it) per questo intervento del 5 novembre. Giulio Vittorangeli e' uno dei fondamentali collaboratori di questo notiziario; nato a Tuscania (Vt) il 18 dicembre 1953, impegnato da sempre nei movimenti della sinistra di base e alternativa, ecopacifisti e di solidarieta' internazionale, con una lucidita' di pensiero e un rigore di condotta impareggiabili; e' il responsabile dell'Associazione Italia-Nicaragua di Viterbo, ha promosso numerosi convegni ed occasioni di studio e confronto, ed e' impegnato in rilevanti progetti di solidarieta' concreta; ha costantemente svolto anche un'alacre attivita' di costruzione di occasioni di incontro, coordinamento, riflessione e lavoro comune tra soggetti diversi impegnati per la pace, la solidarieta', i diritti umani. Ha svolto altresi' un'intensa attivita' pubblicistica di documentazione e riflessione, dispersa in riviste ed atti di convegni; suoi rilevanti interventi sono negli atti di diversi convegni; tra i convegni da lui promossi ed introdotti di cui sono stati pubblicati gli atti segnaliamo, tra altri di non minor rilevanza: Silvia, Gabriella e le altre, Viterbo, ottobre 1995; Innamorati della liberta', liberi di innamorarsi. Ernesto Che Guevara, la storia e la memoria, Viterbo, gennaio 1996; Oscar Romero e il suo popolo, Viterbo, marzo 1996; Il Centroamerica desaparecido, Celleno, luglio 1996; Primo Levi, testimone della dignita' umana, Bolsena, maggio 1998; La solidarieta' nell'era della globalizzazione, Celleno, luglio 1998; I movimenti ecopacifisti e della solidarieta' da soggetto culturale a soggetto politico, Viterbo, ottobre 1998; Rosa Luxemburg, una donna straordinaria, una grande personalita' politica, Viterbo, maggio 1999; Nicaragua: tra neoliberismo e catastrofi naturali, Celleno, luglio 1999; La sfida della solidarieta' internazionale nell'epoca della globalizzazione, Celleno, luglio 2000; Ripensiamo la solidarieta' internazionale, Celleno, luglio 2001; America Latina: il continente insubordinato, Viterbo, marzo 2003. Per anni ha curato una rubrica di politica internazionale e sui temi della solidarieta' sul settimanale viterbese "Sotto Voce" (periodico che ha cessato le pubblicazioni nel 1997). Cura il notiziario "Quelli che solidarieta'"] La notizia della liberazione di Gabriele Torsello ci riempiva di gioia; allo stesso tempo, a Gaza, localita' Beit Hanoun, il "tiro al piccione" dei carri armati israeliani contro il corteo delle donne scese in strada a sostegno dei militanti di Hamas, assediati nella moschea, causa due vittime e ci sprofondava nuovamente nell'angoscia. Tra questi due avvenimenti, cosi' opposti e cosi' vicini, c'e' tutta la nostra impotenza. Che cosa abbiamo realmente fatto per la liberazione di Gabriele Torsello? Che cosa facciamo realmente per la pace in generale, e in particolare per la Palestina? C'e' una sorte di afasia e rassegnazione, di individualismo scettico, una cultura misera che pare prevalere su tutto e tutti. Non riusciamo neanche a tenere il conto delle vittime in Iraq, Afghanistan, o nell'ultima operazione militare "Nubi d'autunno" lanciata dal governo d'Israele. Il presidente palestinese, Abu Mazen, ha chiesto l'intervento urgente del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per fermare l'offensiva israeliana, ma il silenzio internazionale su cio' che sta avvenendo a Gaza spiega fin troppo bene l'isolamento totale in cui si trovano i palestinesi. * "Il piu' grande movimento per la pace al mondo ai tempi dell'attacco all'Iraq, si e' ridotto a una confusa mischia in cui sono impegnati coloro per i quali o si manifesta contro il governo o si manifesta per aiutare il governo. Vale per i pacifisti come per altri movimenti. E' davvero un periodo deprimente. Nemmeno sulla guerra in Libano siamo riusciti a fare qualcosa di degno, e Angelo Frammartino, volontario per la pace ucciso a Gerusalemme, e' stato archiviato il giorno dopo il funerale, l'estate scorsa. Mi correggo: ci sono persone, gruppi, associazioni che non hanno smesso di darsi da fare, cooperare, discutere sulla pace e la guerra, ma sono cancellati dalla competizione attorno al governo. Sono, aggiungo, apparentemente cancellati dalla competizione. Ritorneranno fuori, perche' sono la sola possibilita' di cercare la via d'uscita da guerre come quella afgana che, dice un certo generale americano, durera' altri dieci anni. Ma intanto va cosi'" (Pierluigi Sullo, dal settimanale "Carta" del 3 novembre 2006). * E va nel senso che il prossimo 18 novembre assisteremo a due manifestazioni distinte e separate per la pace in Medioriente. Una decina di movimenti pacifisti israeliani, tra i quali "Gush Shalom", hanno lanciato una campagna internazionale per porre fine all'assedio e alle stragi a Gaza. L'iniziativa si inserira' nell'annuale mobilitazione di novembre "contro il muro dell'apartheid" che coinvolgera' 22 paesi. In Italia l'appello e' stato raccolto dal comitato promotore della manifestazione del 18 novembre a Roma (Forum Palestina, Ism-Italia, Comitato Chatila, etc.) per "la fine di ogni complicita' con l'occupazione da parte del nostro paese" e quindi per la revoca degli accordi di cooperazione militare Italia-Israele. In effetti, l'Italia ha con Israele tuttora in vigore un trattato militare, sancito dal centrodestra e mantenuto dal centrosinistra. L'altra manifestazione "Per la pace e la giustizia in Medioriente" e' stata convocata, sempre il 18 novembre a Milano, dalla Tavola della pace e da Action for peace. Se queste due manifestazioni, nella loro contemporaneita' e nella loro separatezza, riusciranno a rompere l'isolamento totale in cui si trovano i palestinesi, che da' mano libera alle azioni militari d'Israele, allora non saranno vane. * Cosi' forse ritroveremo anche la strada per riscoprire quella politica capace di interrogarsi e di ritrovare il cammino per uscire dalla triplice strettoia quotidiana che opprime qualsiasi possibilita' reale di cambiamento. La strettoia senza fine della guerra permanente nella quale si e' infilata l'Italia, in Afghanistan, in Iraq, in Bosnia, in Kossovo, etc. La precarizzazione del lavoro ovvero la condizione di questa prima generazione di giovani senza futuro. La mercificazione universale dei beni fondamentali per la vita e lo sviluppo umano che stanno esaurendosi: l'acqua, l'energia fossile, le foreste; e la conseguente politica delle privatizzazioni. 4. MEMORIA. GIUSEPPINA CIUFFREDA: I TRENT'ANNI DI "SMALL IS BEAUTIFUL". L'ECONOMIA COME SE LA GENTE CONTASSE QUALCOSA (2003) [Da "Cns. Ecologia politica" anno XIII, fascicolo 55-56, n. 3-4, agosto-dicembre 2003 riprendiamo il seguente articolo. Giuseppina Ciuffreda, intellettuale femminista ed ecologista, giornalista, direttrice editoriale di "Cns. Ecologia politica"; scrive sul quotidiano "Il manifesto". Opere di Giuseppina Ciuffreda: con Nicole Janigro (a cura di), Vivere altrimenti, Pratiche, Milano 1997. Ernst Fritz Schumacher (1911-1977) economista e riformatore, promotore di un'economia e una societa' nonviolente. Opere di Ernst F. Schumacher: Piccolo e' bello, Mondadori, Milano 1978] Ernst Fritz Schumacher (1911-1977) nasce in Germania dove studia economia. Emigra in Inghilterra nel 1936. Come tutti i tedeschi che abitavano il Regno Unito, fu internato durante la seconda guerra mondiale. Fu poi rilasciato per lavorare in un'azienda agricola, un'esperienza molto importante: si occupera' infatti sempre dell'agricoltura e sara' presidente della Soil Association, la maggiore e piu' antica organizzazione di agricoltori organici inglesi. Dopo la guerra lavora per il governo britannico e per venti anni, dal 1950 al 1970, e' consigliere economico capo per il National Coal Board, la piu' grande impresa britannica con 800.000 lavoratori. Negli anni Cinquanta e' consigliere economico anche del governo della Birmania e poi della Zambia. In India affronta i problemi del lavoro e della disoccupazione. L'esperienza in questi paesi lo segnera' profondamente. Nel 1966 fonda il Gruppo per lo sviluppo delle tecnologie intermedie e nel 1973 pubblica Small is Beautiful. Partendo dal fallimento dell'economia e delle tecnologie inappropriate della produzione di massa - strutturalmente violente e dannose ecologicamente per l'uso di risorse non rinnovabili - Schumacher metteva in discussione sia l'etica che l'efficacia dei sistemi economici. Pensava un'economia basata su valori umani e un uso sostenibile delle risorse, non stimolata dall'avidita' e dall'invidia. Un'economia di scala, solidale ed ecocompatibile, animata dallo spirito di comunita': una filosofia opposta al gigantismo dei progetti per lo sviluppo. Un'economia, infine, diretta a raggiungere il massimo di benessere con il minimo del consumo: riteneva che produrre usando le risorse locali per soddisfare bisogni locali fosse la strada piu' razionale per un'economia vitale. L'esperienza nel terzo mondo, il buddhismo e il pensiero gandhiano gli suggeriscono le tecnologie intermedie, vale a dire con qualcosa in piu' rispetto a quelle primitive ma piu' semplici ed economiche delle supertecnologie occidentali. Pensate per la crescita sempre piu' autocentrata dei paesi in via di sviluppo, furono ben presto adottate dai pioneri ecologisti del primo mondo. I centri si diffusero rapidamente oltre l'Inghilterra. Negli Stati Uniti il New Alchemy Institute deve molto a Schumacher oltre che a Gregory Bateson e a Margaret Mead, che stimolo' la costruzione dei trimarani per la pesca nell'Oceano Indiano. Nel Galles dal 1975 e' attivo il Cat, Centro di tecnologie alternative, una mostra permanente di quel che gia' esiste e funziona, dal risparmio energetico, al compost per l'agricoltura organica all'autocostruzione di case ecologiche. In Italia, a Cesena e' nato nel 1986 il Gruppo di ricerca sulle tecnologie appropriate, oggi Ecoistituto, dall'esperienza del movimento nonviolento e di Carlo Doglio, che tradusse in italiano Small is Beautiful (Piccolo e' bello, Mondadori, Milano 1978). Ma l'influenza di Schumacher va ben oltre le tecnologie. Gia' la ricerca di George McRobie, Piccolo e' possibile (Edizioni Gruppo Abele, Torino 1981) raccoglieva tantissime iniziative ispirate dal suo pensiero ma l'ampiezza della sua visione puo' darla l'insieme dei gruppi che in Inghilterra si riconoscono come suoi debitori. Lo Schumacher Circle comprende case editrici, riviste, scuole, centri di ricerca, associazioni. Green Books e' una piccola casa editrice che pubblica testi sul vivere sostenibile; l'Intermediate Technology Development Group e' stato fondato da Schumacher stesso per promuovere tecnologie appropriate rispettose dei popoli e dell'ambiente; la New Economics Foundation, nata per promuovere visioni alternative e soluzioni pratiche basate sui bisogni della gente e dell'ambiente, ha organizzato dal 1986 l'Altro Summit, il contro G7; "Resurgence" e' una bella rivista diretta dall'ex monaco giainista Satish Kumar che ospita articoli su ecologia, educazione, salute, scienza, politica, arte, cultura e spiritualita'; lo Schumacher College e' stato fondato nel Devon da Satish Kumar, nel 1991, per ampliare la visione dell'Occidente, il gruppo fondatore comprendeva Fritjof Capra, Anil Agarwal, Wangari Maathai, Vandana Shiva, David Bohm, James Lovelock, Anita Roddick, il Dalai Lama e James Hillman; gli studi interdisciplinari sono soprattutto su ecologia, economia e sviluppo; la Schumacher Society, fondata nel 1978, lavora per stimolare soluzioni pratiche e nuovi approcci creativi, i suoi temi: nuova economia, educazione, permacoltura e agricoltura organica, tecnologie intermedie, spiritualita' ecologica, la visione e' olistica, improntata alla sostenibilita' e al rispetto per il sacro; la Soil Association e' stata creata nel 1946, Schumacher ne e' stato presidente, promuove la riforma dell'agricoltura, certifica i prodotti organici, informa, fa campagne, lavora con altre organizzazioni per la conservazione dell'ambiente, la qualita' del cibo e il benessere degli animali. * Le iniziative piu' numerose per l'anniversario di Small is Beautiful si sono concentrate in Inghilterra. Ne segnaliamo alcune. Londra. Il prossimo 6 dicembre, durante la giornata dedicata a Future Vision: Future Cities presso la London School of Economics cui parteciperanno giornalisti (Bbc, Guardian, Prospect) e scrittori, una sessione sara' dedicata ai trenta anni del libro di Schumacher. In discussione l'efficienza delle citta' e la bonta' delle soluzioni locali. Le citta' non sono, forse, i luoghi piu' efficienti per vivere e lavorare: le citta' usano infatti piu' risorse e creano molti piu' rifiuti delle aeree non urbane. Molte le questioni in ballo: perche' trasportiamo su lunghe distanze beni che potremmo produrre localmente? La produzione su piccola scala e la gestione dei cicli del consumo aggiungono qualcosa alla qualita' del vivere urbano? Dobbiamo salvare i posti di lavoro o le risorse? Nella produzione, trasporto e consumo l'"efficienza" deve essere incoraggiata, ignorata o imposta? E cosa vuol dire "efficienza"? Prendendo spunto dall'Urban Renaissance Award assegnato alla riqualificazione di un comprensorio "criminogeno" attraverso la vigilanza degli abitanti e il verde, la rigenerazione delle citta' sembra legata alla partecipazione attiva della comunita' e a soluzioni locali. Ma abbiamo davanti il rafforzamento del potere della gente o andiamo verso il collasso della soluzioni nazionali? Domanda di fondo: il localismo e' il precursore di un punto di vista piu' universale o e' il punto di partenza del globalismo o del ritorno a un ambito parrocchiale? Bristol. Il 25 ottobre l'anniversario e' stato celebrato con l'apertura delle conferenze annuali della Bristol Schumacher Lectures, in coincidenza anche dei 25 anni della Schumacher Society. Tra i conferenzieri, Michael Meacher, ministro dell'ambiente del governo Blair dal 1997 al 2003, che ha relazionato sulla "Natural governance". Meacher nel 1998 decise la ricerca scientifica sugli effetti sull'ambiente di organismi geneticamente modificati conclusa lo scorso ottobre con un giudizio negativo per due dei tre organismi studiati: colza e barbabietola da zucchero. Gli scienziati hanno raccomandato di non coltivarli nel Regno Unito. Londra. Il 18 settembre Satish Kumar, direttore della rivista "Resurgence" e dello Schumacher College con Ed Mayo, gia' presidente della New Economics Foundation e attuale direttore del National Consumer Council, Jean Lambert, parlamentare del partito verde e David Walker, commentatore politico del "Guardian" hanno affrontato il tema: "Where Next for the Green?". Schumacher e' stato un economista pioniere solitario ma da quando Small is Beautiful e' stato pubblicato, e' nato un movimento diffuso in tutto il mondo che contesta l'ideologia dell'economia capitalistica, sempre piu' fondamentalista e dogmatica. Allo stesso tempo sono bloccati gli accordi internazionali tra stati per fermare e ridurre fenomeni come l'effetto serra. Schumacher era troppo ottimista visti gli ostacoli ai cambiamenti necessari? e i Verdi hanno perso la loro strada? Per i trent'anni di un'economia "come se la gente e il pianeta contassero qualcosa", la New Economics Foundation [in sigla: Nef] ha pubblicato per l'occasione Return to Scale: Alternatives to Globalisation. E' un'inchiesta su multinazionali, cibo, energia, democrazia, educazione, commercio, lavoro, salute, denaro e tempo. La conclusione e' a favore della dimensione locale: il benessere e' piu' vicino a casa nostra di quanto pensiamo. Molti capitoli sono stati stesi con la collaborazione dell'Istituto di arti contemporanee (Ica) di Londra. Nef e Ica hanno programmato una serie di eventi per mostrare le molte alternative alla globalizzazione che gia' esistono. Londra. Il 3 settembre si e' svolto un incontro di un giorno cui hanno partecipato Martin Khor, direttore di Third World Network, Caroline Lucas, parlamentare del partito verde, Pat Mooney, attivista canadese storico, impegnato nella conservazioni dei semi, Cowan Coventry, direttore dell'Intermediate Technology Development Group (Itdg), Bjorn Stigson, del World Business Council for Sustainable Development, Mark Welland, professore di nanotecnologie alla Cambridge University e Tewolde Egziabher dell'Agenzia etiope per la protezione ambientale. Il tema "Is Small Beautiful?" alludeva alla confusione tra l'ingegneria genetica, i silicon chip e le nanotecnologie che non sono proprio le tecnologie intermedie pensate da Schumacher. Sono piuttosto adatte alla globalizzazione che ha oscurato la sua visione delle economie locali autosufficienti. Cambridge. "Small & Local", e' il tema della giornata dedicata all'anniversario. Sono intervenuti Julian Oram, della New Economics Foundation su: banche del tempo, monete locali, forum del vicinato, legge per la sostenibilita' locale, lobbying per la riduzione del debito del Terzo mondo; Tully Wakeman, East Anglia Foodlink, su: creare legami diretti tra agricoltori e consumatori; produzione e commercializzazione della produzione agricola sostenibile, cooperative e gruppi d'acquisto di vicinato; Julia Sansom, Transport 2000, su: ridurre il traffico attraverso percorsi a piedi, bicicletta e trasporto pubblico; lobbying per un nuovo sistema di tram; strade sicure verso le scuole; trasporto integrato locale; limiti di velocita' e politiche amiche dei pedoni. Simon Smith, capo del Commmunity & Economic Development del Cambridgeshire County Council, ha presentato le iniziative del governo locale che attraverso la collaborazione di autorita' locali, polizia, imprenditori e associazioni del volontariato locali hanno cercato di migliorare la qualita' della vita per quanto riguarda l'ambiente, lo sviluppo della comunita', l'accesso e i trasporti. * In Italia segnalo il convegno del Centro Pio Manzu' che si e' svolto a Rimini il 18, 19, 20 ottobre. Titolo: "L'economia del nobile sentiero". In apertura la frase di Schumacher: "L'essenza dell'uomo non puo' essere misurata col metro del Prodotto nazionale lordo". Raidue ha trasmesso i lavori della mattina del 19. Il tema scelto voleva sottolineare i legami tra morale ed economia, seguendo il pensiero "buddhista" di Schumacher attraverso laboratori e relazioni su alcuni concetti principali: diritto fraterno, societa' conviviale e giusto sostentamento per tutti. Tra i relatori: Jean Ziegler, James Robertson, Eligio Resta, Alain Caille', Lester Brown, Zygmunt Bauman, Derek Walcott, Giandomenico Picco, Samir Amin, Ernesto Cardenal, Enzo Tiezzi, Mario Vargas Llosa, Riccardo Petrella, Kirkpatrick Sale. 5. STRUMENTI. L'AGENDA "GIORNI NONVIOLENTI" 2007 Come ogni anno le Edizioni Qualevita mettono a disposizione l'agenda-diario "Giorni nonviolenti", un utilissimo strumento di lavoro per ogni giorno dell'anno. Vivamente la raccomandiamo. Il costo di una copia e' di 9,50 euro, con sconti progressivi con l'aumento del numero delle copie richieste. Per informazioni ed acquisti: Edizioni Qualevita, via Michelangelo 2, 67030 Torre dei Nolfi (Aq), tel. e fax: 0864460006, cell. 3495843946, e-mail: qualevita3 at tele2.it 6. LETTURE. HANNAH ARENDT: ANTOLOGIA Hannah Arendt, Antologia. Pensiero, azione e critica nell'epoca dei totalitarismi, Feltrinelli, Milano 2006, pp. XXXVIII + 246, euro 9,50. A cura di Paolo Costa, una raccolta di saggi arendtiani (quasi tutti estratti dai due volumi di Archivio Arendt, editi anch'essi da Feltrinelli e tradotti dal curatore della presente silloge) che puo' costituire un buon accostamento alla riflessione della piu' grande pensatrice della politica del XX secolo. 7. LETTURE. KONSTANTINOS KAVAFIS: POESIE Konstantinos Kavafis, Poesie, Gruppo Editoriale L'Espresso, Roma 2006, pp. XVI + 222, s. i. p. ma euro 9,70 (in supplemento al settimanale "L'Espresso"). Il volume, aperto da una introduzione di Maurizio Cucchi come tutti gli altri di questa collana di "Poeti del mondo", ripropone il canone del poeta greco-alessandrino nelle traduzioni di Filippo Maria Pontani (Mondadori) sostituendone alcune con quelle di Margherita Dalmati e Nelo Risi (Einaudi), solo di alcune poesie riporta a fronte il testo originale, e rispetto ai due volumi da cui dipende abolisce le note. Purtroppo trasmette anche una sensazione di frettolosita' (ad esempio a p. 11 riporta pari pari un refuso al verso 12 che era nell'edizione einaudiana e che un editing adeguato avrebbe corretto). Con tutto cio' resta il miracolo della poesia di Kavafis, una poesia che sempre ti commuove, e tanto piu' quando e' emblematica, raggelata, bizantina, e d'un lampo si scioglie in canto e in luce. 8. LETTURE. CONSTANTINOS KAVAFIS: UN'OMBRA FUGGITIVA DI PIACERE Constantinos Kavafis, Un'ombra fuggitiva di piacere, Adelphi, Milano 2004, 2005, pp. 116, euro 7. Con testo a fronte, a cura di Guido Ceronetti, una silloge di liriche kavafiane (trentasette, scelte sia tra le 154 del canone - che gia' tutte tradusse Filippo Maria Pontani -, sia tra le cosiddette segrete - "gli inediti ormai editissimi" che gia' tradusse Nicola Crocetti) che Ceronetti ha affrontato a varie riprese nel suo consueto corpo a corpo, cuore a cuore, con la poesia altrui fatta propria nel reinventarla in italiano. Con tre brevi saggi ben ceronettiani. 9. RISTAMPE. TORQUATO TASSO: GERUSALEMME LIBERATA Torquato Tasso, Gerusalemme liberata, Mondadori, Milano 1976, 2006, pp. LXII + 810, euro 12,90 (in supplemento a vari periodici Mondadori). A cura di Lanfranco Caretti, il capolavoro del Tasso. Nella nostra gioventu' restammo in buona misura sordi alla poesia della Gerusalemme liberata, mentre ci incantava l'Ariosto (che, beninteso, c'incanta tuttora); non che nella Gerusalemme mancassero gli squarci di travolgente bellezza, ma vi sentivamo una cupezza, una tristezza, forse proiettandovi noi le vicende di Tasso, il finire di un'epoca, l'involuzione che stava uccidendo la favola bella e solare del Rinascimento. Fu Fortini molti molti anni dopo a persuaderci non solo della venusta', ma della felicita' di questo libro grande. E tutto tornammo a leggerlo, a perdifiato, come tornando giovani. Che scintillante, ruscellante gioia ci venne allora incontro. 10. MATERIALI. INDICE DEI NUMERI 947-977 (GIUGNO 2005) DE "LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO" * Numero 947 del primo giugno 2005: 1. Viterbesi; 2. Donne in nero: Per Clementina e per tutti gli ostaggi, contro tutte le uccisioni; 3. Agnese Ginocchio: Una canzone per Clementina; 4. Beppe Pavan: Il nesso; 5. Liliana Tedesco: Le danze del convegno; 6. Giulio Vittorangeli: Un appello per la Costituzione; 7. Enrico Peyretti: La proposta di Gandhi come sintesi di oriente e occidente per uscire dalla violenza; 8. Paolo Candelari: Perche' il 12 giugno non andro' a votare; 9. Peppe Sini: Perche' il 12 giugno andro' a votare; 10. Con "Qualevita", la riflessione di Gloria Gazzeri; 11. Riletture: Robin Morgan, Sessualita', violenza e terrorismo; 12. Riletture: Elena Soetje, La responsabilita' della vita; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'. * Numero 948 del 2 giugno 2005: 1. Clementina, dell'attenzione; 2. Daniela Padoan: Le "pazze" di Plaza de Mayo; 3. Ciao Irene; 4. Irene Bersani: Nonostante tutto, donne; 5. Lorella Pica: Vi chiediamo una mano; 6. Flavio Lotti e Grazia Bellini: L'11 settembre la marcia Perugia-Assisi; 7. Liliana Tedesco: Danzare; 8. Stefania Giorgi intervista Suzi Leather; 9. Marco Bascetta: Tornare a Marcuse; 10. Con "Qualevita", all'ascolto di Helder Camara; 11. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 12. Per saperne di piu'. * "Nonviolenza.Femminile plurale", numero 14 del 2 giugno 2005: 1. Per una scelta libera, cosciente, responsabile, solidale; 2. Il testo della legge 40/2004; 3. I quattro quesiti referendari parzialmente abrogativi della legge 40/2004; 4. "Mammeonline": Perche' vogliamo modificare la legge 40/2004; 5. "Mammeonline": Perche' votiamo si' al referendum; 6. "Mammeonline": Alcune domande e risposte. * Numero 949 del 3 giugno 2005: 0. Una comunicazione di servizio; 1. Clementina, della generosita'; 2. "Azione Nonviolenta" di giugno dedicata ad Alexander Langer; 3. Mao Valpiana: Dieci anni con Alex, dieci anni senza Alex; 4. Edi Rabini: Suor Irene; 5. Cosa chiedono i quattro quesiti referendari; 6. Stefano Rodota': La Costituzione, la legge 40, il referendum; 7. Laici e cattolici contro il bipolarismo etico; 8. Fiorentina Charrier: Quattro si' per la liberta' e la solidarieta'; 9. Enrico Peyretti: Terrorismo; 10. Con "Qualevita", la riflessione di Liliana Tedesco; 11. Riletture: Evelyn Fox Keller, Vita, scienza & cyberscienza; 12. Riletture: Francoise Heritier, Maschile e femminile; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'. * Numero 950 del 4 giugno 2005: 1. Clementina, della semplicita'; 2. Enrico Peyretti: Se sia sostenibile; 3. Chiara Murzio: Una convinzione civica; 4. Vittorio Rapetti: Una riflessione nell'Azione Cattolica; 5. Sergio Rostagno: Il dovere di scegliere; 6. Giobbe Santabarbara: Di cosa stiamo parlando? 7. Hannah Arendt: Il perdono e la promessa; 8. Maria Luisa Boccia, Grazia Zuffa: La mediazione femminile; 9. Agnes Heller: Generalizzare; 10. Franca Ongaro Basaglia: Corpo per altri; 11. Silvia Vegetti Finzi: Maternita'; 12 Con "Qualevita", la lezione di Heinrich Boell; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'. * Numero 951 del 5 giugno 2005: 1. Clementina, della sollecitudine; 2. Un invito ad esprimere con il voto una scelta meditata; 3. Per riaffermare la moralita' della fecondazione assistita; 4. Enrico Peyretti: Storia del concetto di disarmo (parte prima); 5. Con "Qualevita", la riflessione di Elena Camino e Angela Dogliotti Marasso; 6. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 7. Per saperne di piu'. * "La domenica della nonviolenza", numero 24 del 5 giugno 2005: 1. Ida Dominijanni: Il 12 giugno; 2. Evandro Agazzi: Qualche considerazione puntuale; 3. Evandro Agazzi: Principi controversi; 4. "Amica cicogna": Scegliamo di scegliere; 5. Giulio A. Maccacaro: Medicina Democratica, movimento di lotta per la salute (1976). * Numero 952 del 6 giugno 2005: 1. Clementina, della parola; 2. Enrico Peyretti: Storia del concetto di disarmo (parte seconda); 3. Giuliana Sgrena: Guerra e informazione; 4. Adriana Cavarero, La radice femminile; 5. Con "Qualevita", la riflessione di Maria Chiara Tropea; 6. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 7. Per saperne di piu'. * Numero 953 del 7 giugno 2005: 1. Fabio e Germana Cantoni: Una lettera; 2. Clementina, della volonta' buona; 3. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 4. Per saperne di piu'. * Numero 954 dell'8 giugno 2005: 1. Clementina, della persuasione; 2. Riccardo Orioles: Storie di paese; 3. Irene Panozzo intervista Miriam Were; 4. Patricia Lombroso intervista Moazzan Begg; 5. Enrico Peyretti: Storia del concetto di disarmo (parte terza e conclusiva); 6. Comunita' cristiana di base di Chieri: Referendum: dieci domande e dieci risposte per capire meglio; 7. Con "Qualevita", all'ascolto di Hedi Vaccaro; 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di piu'. * Numero 955 del 9 giugno 2005: 1. Mao Valpiana: Un giorno di digiuno per chiedere la liberazione di Clementina; 2. Un appello nonviolento, una risposta corale; 3. Peppe Sini: Dario; 4. Riccardo Orioles ricorda Piergiorgio Maoloni; 5. Rosa Filo e Haidi Giuliani: I nostri figli, uccisi dalla stessa violenza; 6. Enrico Peyretti: Modernita', postmodernita', nonviolenza; 7. Telefono Rosa di Torino: Si' ai quattro referendum; 8. Giovanni Franzoni: Il tempo del confronto. Speriamo; 9. Ida Dominijanni: Prima e dopo il 12 giugno; 10. Giulio Vittorangeli: In vino veritas; 11. Il "Cos in rete" di giugno; 12. Con "Qualevita", all'ascolto di Edith Stein; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'. * "Nonviolenza. Femminile plurale", numero 15 del 9 giugno 2005: 1. Casa internazionale delle donne: Il 9 giugno a Roma per dire insieme quattro si'; 2. Ida Fare': Controcorrente; 3. Stefania Giorgi intervista Maria Rosaria Marella; 4. Alessandra Di Pietro, Paola Tavella: Non andremo a votare; 5. Libera universita' delle donne: Vota come vuoi ma vota; 6. "Gruppi uomini" di varie citta': Un appello per il si' ai referendum; 7. Marisa Nicchi: Per abrogare alcune mostruosita' giuridiche; 8. Simona Bonsignori, Ida Dominijanni, Stefania Giorgi: Di fronte alla legge; 9. Si' al referendum, senza insulti e senza menzogne, all'ascolto delle opinioni altrui e con gli occhi aperti. * Numero 956 del 10 giugno 2005: 1. Cristina Papa: Festa; 2. Mao Valpiana: Clementina e' libera; 3. Finalmente, e adesso; 4. Voci per Clementina; 5. Enrico Peyretti: Chi ha vinto la seconda guerra mondiale? 6. Maria Luisa Boccia: Legge 40: la vita al servizio della ragion di Stato; 7. Severino Vardacampi: Tre paragrafi sul voto referendario; 8. Con "Qualevita", all'ascolto di Dietrich Bonhoeffer; 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di piu'. * Numero 957 del 10 giugno 2005 (edizione straordinaria): 1. Peppe Sini: Un'edizione straordinaria; 2. Una minima e parzialissima bibliografia ragionata; 3. Ida Dominijanni: Spettri meccanici; 4. Appello di scienziate e scienziati per quattro si' ai referendum; 5. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 6. Per saperne di piu'. * Numero 958 dell'11 giugno 2005: 1. Silvia Vegetti Finzi: Nel dialogo; 2. Giuliana Sgrena: Una parte di me; 3. Giancarla Codrignani: Clementina e noi; 4. Alberto Trevisan: Al fianco delle vittime della guerra; 5. Sergio Paronetto: Tutta la vita, tutte le vite; 6. Un appello al voto di donne e uomini gia' impegnati nelle Acli; 7. Un appello di giuriste e giuristi per il si' al referendum; 8. Giannozzo Pucci, Carlo Ripa di Meana: Un appello a non votare i referendum; 9. Peppe Sini, Tomas Stockmann: Un appello a votare i referendum; 10. Angela Dogliotti Marasso presenta "Dov'e' la vittoria" di Enrico Peyretti; 11. Pubblicati gli atti del seminario di Palermo su "Liberta' di critica e di ricerca"; 12. Con "Qualevita", la lezione di Andre' Trocme'; 13. Riletture: Silvia Lagorio, Lella Ravasi, Silvia Vegetti Finzi, Se noi siamo la terra; 14. Riletture: Eleonora Missana, L'etica nel pensiero contemporaneo; 15. Riletture: Jacqueline Russ, L'etica contemporanea; 16. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 17. Per saperne di piu'. * Numero 959 del 12 giugno 2005: 1. Gerard Lutte: Rifugi e alberghi di transizione per i giovani di strada in Guatemala; 2. Maria G. Di Rienzo: Un appello dalle Filippine; 3. Alcune associazioni di donne veneziane: Le ragioni e i valori del si' al referendum; 4. Nanni Salio: Una breve riflessione; 5. Enrico Peyretti: Bonhoeffer e le rose di Berlino e di Monaco; 6. Raniero La Valle presenta "Anche il cielo e' di Dio" di Giovanni Franzoni; 7. Con "Qualevita", la riflessione di Carla Dell'Aglio; 8. Riletture: Angela Ales Bello, Edith Stein. La passione per la verita'; 9. Riletture: Laura Boella, Annarosa Buttarelli, Per amore di altro. L'empatia a partire da Edith Stein; 10. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 11. Per saperne di piu'. * "La domenica della nonviolenza", numero 25 del 12 giugno 2005: Carlo Gubitosa: Danilo Dolci e l'esperienza di "Radio Libera Partinico". * Numero 960 del 13 giugno 2005: 1. Florence e Hussein; 2. Un incontro alla Libreria delle donne di Milano (parte prima); 3. Con "Qualevita", all'ascolto di Etta Ragusa; 4. Letture: Mohandas K. Gandhi, Una guerra senza violenza; 5. Riletture: Umberto Galimberti, Il corpo; 6. Riletture: Silvia Vegetti Finzi: Il bambino della notte; 7. Riletture: Silvia Vegetti Finzi, con Anna Maria Battistin: A piccoli passi; 8. Riletture: Silvia Vegetti Finzi: Volere un figlio; 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di piu'. * Numero 961 del 14 giugno 2005: 1. Peppe Sini: Dopo il non-voto; 2. Un incontro alla Libreria delle donne di Milano (parte seconda e conclusiva); 3. Paola Cavallari: A proposito di liberta' femminile: una sola fecondita'? 4. Giulio Vittorangeli: Continua la lotta dei bananeros; 5. Agnese Ginocchio: Il digiuno, parola di pace e di comunione; 6. Stefano Longagnani: A cosa serve un digiuno; 7. L'indice de "La democrazia nel Brasile di Lula. Tarso Genro: da esiliato a ministro" di Bruna Peyrot; 8 L'indice di "Liberta' di informazione, di critica e di ricerca nella transizione italiana" a cura di Claudio Riolo; 9. Con "Qualevita", all'ascolto di Michele Meomartino; 10. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 11. Per saperne di piu'. * Numero 962 del 15 giugno 2005: 1. Sofia Del Curto: una e-mail per la liberazione di Aung San Suu Kyi; 2. Paolo Candelari: Dal 6 al 10 luglio l'assemblea nazionale del Mir; 3. L'assessore al razzismo e il ministro del linciaggio; 4. Claudio Riolo: Una premessa a "Liberta' di informazione, di critica e di ricerca nella transizione italiana"; 5. Doriana Goracci: Il muro; 6. Barbara Spinelli: Entrare nel tifone; 7. Unione delle donne in Italia: L'opacita'; 8. Juliette Terzieff: Donne in Afghanistan; 9. Danilo Zolo presenta "Come l'America la fa franca con la giustizia internazionale" di Michael Mandel; 10. Con "Qualevita", la lezione di Albert Schweitzer; 11. Rilviste: "Aut aut" n. 323: Michel Foucault e il potere psichiatrico; 12. Letture: Augusto Cavadi, Strappare una generazione alla mafia; 13. Letture: Alexander Langer, The Importance of Mediators, Bridge Builders, Wall Vaulters and Frontier Crossers; 14. Riletture: Adrienne Rich, Nato di donna; 15. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 16. Per saperne di piu'. * Numero 963 del 16 giugno 2005: 1. Adrienne Rich: A termini umani; 2. Luisa Morgantini: Una lettera al presidente palestinese contro la pena di morte; 3. Angela Giuffrida: A chi giova reificare le donne? 4. Claudio Riolo: Diritto di cronaca, diritto di critica e liberta' di ricerca tra interesse pubblico e tutela della persona; 5. Benedetto Vecchi presenta "Sicuri da morire" di Arjun Appadurai; 6. Con "Qualevita", la lezione di Tonino Bello; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'. * "Nonviolenza. Femminile plurale", numero 16 del 16 giugno 2005: 1. Dieci anni dopo la conferenza di Pechino, un rapporto alternativo sulla situazione italiana (parte prima); 2. Letture: Franca Rossi, Di chi e' la scuola? La partecipazione responsabile dei bambini; 3. Letture: Bianca Maria Varisco, Portfolio. * Numero 964 del 17 giugno 2005: 1. Enrico Peyretti: Razzismo; 2. Mao Valpiana: Dalla Sicilia con amore; 3. Stefano Anastasia ricorda Pietro Alo'; 4. Lea Melandri: L'eclissi del maschile e il potere della legge; 5. Giancarla Codrignani: Dopo il referendum; 6. Vittoria Longoni: Domande e risposte; 7. Marcello Cini: Le due superstizioni; 8. Con "Qualevita", la lezione di Ernesto Balducci; 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di piu'. * Numero 965 del 18 giugno 2005: 1. Letture: Mario Lopez Martinez (dir.), Enciclopedia de Paz y Conflictos; 2. Ida Dominijanni: Dopo la caduta; 3. Bruna Peyrot: Alle radici dell'esperienza di Porto Alegre (parte prima); 4. Gianpasquale Santomassimo presenta "Dopo il tempo del furore" di Giorgio Agosti; 5. Con "Qualevita", la lezione di Martin Luther King; 6. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 7. Per saperne di piu'. * Numero 966 del 19 giugno 2005: 1. Buon compleanno, Aung San Suu Kyi; 2. Claudio Tognonato presenta "Le pazze. Un incontro con le Madri di Plaza de Mayo" di Daniela Padoan; 3. Luciano Bonfrate: Istruzioni per non convincere nessuno; 4. Barbara Mapelli: All'ascolto di giovani donne; 5. Bruna Peyrot: Alle radici dell'esperienza di Porto Alegre (parte seconda); 6. Severino Vardacampi: E invece; 7. Benito D'Ippolito: Le donne di Kabul; 8. Con "Qualevita", la lezione di Jean Goss; 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di piu'. * "La domenica della nonviolenza", numero 26 del 19 giugno 2005: 1. Un'eredita' hitleriana; 2. Hannah Arendt: Il venir meno del diritto di asilo; 3. Luce Fabbri: Un lungo lavoro educativo da fare; 4. Ruth First: Nel vuoto; 5. Nelson Mandela: Non solo; 6. Martin Luther King: pellegrinaggio alla nonviolenza. * Numero 967 del 20 giugno 2005: 1. Else Lasker-Schueler: Se ci guardiamo; 2. Ali Rashid: Cancellare per sempre la pena di morte; 3. Antonio Vigilante: Introduzione a "Il pensiero nonviolento"; 4. Lea Melandri: Paesaggio dopo il referendum; 5. Bruna Peyrot: Alle radici dell'esperienza di Porto Alegre (parte terza); 6. Con "Qualevita", la lezione di Primo Mazzolari; 7. Riletture: Eknath Easwaran: Badshah Khan. Il Gandhi musulmano; 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di piu'. * Numero 968 del 21 giugno 2005: 1. Carlo Azeglio Ciampi: Una lettera a Aung San Suu Kyi; 2. Un'intervista a Mary Jane N. Real; 3. Giulio Vittorangeli: Abolire i "Centri di permanenza temporanea"; 4. Bruna Peyrot: Alle radici dell'esperienza di Porto Alegre (parte quarta); 5. Con "Qualevita", la lezione di David Maria Turoldo; 6. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 7. Per saperne di piu'. * Numero 969 del 22 giugno 2005: 1. Martin Luther King: Un tamburo maggiore per la rettitudine; 2. Fulvio Cesare Manara: Studiare Martin Luther King; 3. Tadatoshi Akiba: Per un mondo denuclearizzato; 4. Maria G. Di Rienzo: Mukhtar Mai; 5. Bruna Peyrot: Alle radici dell'esperienza di Porto Alegre (parte quinta e conclusiva); 6. Con "Qualevita", all'ascolto di Alphonse e Rachel Goettmann; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'. * Numero 970 del 23 giugno 2005: 1. Chiara Cavallaro: Riflessioni concludendo dopo 150 giorni il presidio nonviolento sotto Palazzo Chigi; 2. Maria G. Di Rienzo: Guatemala; 3. Antonio Vigilante: Schweitzer e Gandhi; 4. Con "Qualevita", all'ascolto di Francesco d'Assisi; 5. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 6. Per saperne di piu'. * "Nonviolenza. Femminile plurale", numero 17 del 23 giugno 2005: 1. Lidia Menapace: Definire la pace; 2. Giulia Salvagni: La lotta di Aung San Suu Kyi; 3. Dieci anni dopo la conferenza di Pechino, un rapporto alternativo sulla situazione italiana (parte seconda e conclusiva); 4. Maria G. Di Rienzo: La lettera di Clara; 5. Maria G. Di Rienzo: La resistenza nonviolenta salva le foreste; 6. Maria G. Di Rienzo: L'esperienza del Balkan peace team; 7. Enrico Pugliese: Tina e Aurora. * Numero 971 del 24 giugno 2005: 1. Lidia Menapace: Satyagraha, il diritto e il dovere della pace e della verita'; 2. Francesco Comina: Arturo Paoli e i giorni del canto; 3. Nanni Salio presenta "Pellegrinaggio alle sorgenti" di Lanza del Vasto; 4. L'indice de "Il pensiero nonviolento. Un'introduzione" di Antonio Vigilante; 5. Paulo Barone presenta "L'esperienza della vita" di Raimundo Panikkar; 6. Con "Qualevita", all'ascolto di Emily Dickinson; 7. Letture: Ippocrate, Natura della donna; 8. Riletture: Christa Wolf, Medea. Voci; 9. Riletture: Virginia Woolf, Ritratti di scrittori; 10. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 11. Per saperne di piu'. * Numero 972 del 25 giugno 2005: 1. Enrico Peyretti: Cultura e' debito; 2. Lidia Menapace: Ha vinto il patriarcato; 3. Mario Martini: Presentazione de "Il pensiero nonviolento" di Antonio Vigilante; 4. Martin Luther King: Un discorso del 5 dicembre 1955; 5. Con "Qualevita", all'ascolto di Christa Wolf; 6. Riletture: AA. VV., Malinche. La donna e la Conquista; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'. * Numero 973 del 26 giugno 2005: 1. Patricia Lombroso: Un'intervista; 2. Osvaldo Caffianchi: Degli eserciti; 3. Lidia Menapace: Il ritorno dell'abisso; 4. Bruna Peyrot: L'esperienza e l'elaborazione del "Partito dei lavoratori" (Pt) brasiliano (parte prima); 5. Sergio Labate presenta "Il principio nonviolenza" di Jean-Marie Muller; 6. Con "Qualevita", all'ascolto di Christian Mellon e Jacques Semelin; 7. Letture: Eva Cantarella, Itaca; 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di piu'. * "La domenica della nonviolenza", numero 27 del 26 giugno 2005: Martin Luther King: Lettera dal carcere di Birmingham del 16 aprile 1963. * Numero 974 del 27 giugno 2005: 1. Marina Forti: La lunga marcia delle donne iraniane; 2. Bruna Peyrot: L'esperienza e l'elaborazione del "Partito dei lavoratori" (Pt) brasiliano (parte seconda); 3. Martin Luther King: Oltre il Vietnam; 4. Con "Qualevita", la lezione di Francuccio Gesualdi; 5. Letture: Daniela Padoan, Le pazze. Un incontro con le madri di Plaza de Mayo; 6. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 7. Per saperne di piu'. * Numero 975 del 28 giugno 2005: 1. La domanda; 2. Un appello contro la privatizzazione degli usi civici; 3. Giulio Vittorangeli: Allarme rosso in Chiapas; 4. Bruna Peyrot: L'esperienza e l'elaborazione del "Partito dei lavoratori" (Pt) brasiliano (parte terza); 5. Martin Luther King: Sogni non realizzati; 6. Riletture: Margarete Buber-Neumann, Prigioniera di Stalin e Hitler; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'. * Numero 976 del 29 giugno 2005: 1. Pubblicata la raccolta di scritti di Alexander Langer "Fare la pace"; 2. Appello per la quarta giornata del dialogo cristianoislamico; 3. Lyn Gallacher intervista Susan George; 4. Martin Luther King: Noi vi ameremo ancora; 5. Bruna Peyrot: L'esperienza e l'elaborazione del "Partito dei lavoratori" (Pt) brasiliano (parte quarta e conclusiva); 6. Con "Qualevita", la lezione di Oreste Benzi; 7. Letture: Umberto Galimberti, Il tramondo dell'Occidente nella lettura di Heidegger e Jaspers; 8. Riletture: Rocco Altieri, La rivoluzione nonviolenta; 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di piu'. * Numero 977 del 30 giugno 2005: 1. Assassinato Andres Arrojo Segura, difensore dell'ambiente e dei diritti umani; 2. Martin Luther King: La scelta della nonviolenza; 3. Umberto Santino: Mafie e Mediterraneo; 4. Patricia Lombroso intervista Michael Ratner; 5. Con "Qualevita", la lezione di Pedro Casaldaliga; 6. Letture: AA. VV., Una vita piu' semplice. Biografia e parole di Alexander Langer; 7. Letture: Susanna Ripamonti (a cura di), Prescrizione e corruzione; 8. Riletture: Marthe Robert, L'antico e il nuovo; 9. Riletture: Marthe Robert, Da Edipo a Mose'; 10. Riletture: Marthe Robert, Solo come Kafka; 11. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 12. Per saperne di piu'. * "Nonviolenza. Femminile plurale", numero 18 del 30 giugno 2005: 1. Fondazione Alexander Langer Stiftung: Euromediterranea 2005 ricorda l'eccidio di Srebrenica; 2. Il Premio Alexander Langer 1997 a Khalida Messaoudi; 3. Il Premio Alexander Langer 1998 a Yolande Mukagasana e Jacqueline Mukansonera; 4. Il Premio Alexander Langer 1999 a Ding Zilin e Jiang Peikun; 5. Il Premio Alexander Langer 2000 a Natasa Kandic e Vjosa Dobruna; 6. Il Premio Alexander Langer 2002 a Esperanza Martinez; 7. Il premio Alexander Langer 2004 alla "Fundacja Pogranicze"; 8. Il Premio Alexander Langer 2005 a Irfanka Pasagic; 9. Intervista a Yolande Mukagasana: le ferite del silenzio (parte prima). 11. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti. Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli. 12. PER SAPERNE DI PIU' * Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it * Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia: www.peacelink.it/users/mir; per contatti: mir at peacelink.it, luciano.benini at tin.it, sudest at iol.it, paolocand at libero.it * Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it; per contatti: info at peacelink.it LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 1474 del 9 novembre 2006 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web: http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/maillist.html L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e': nbawac at tin.it
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