[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
La nonviolenza e' in cammino. 1282
- Subject: La nonviolenza e' in cammino. 1282
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Mon, 1 May 2006 00:13:42 +0200
LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 1282 del primo maggio 2006 Sommario di questo numero: 1. Galbraith 2. Osvaldo Caffianchi: Primo maggio 3. Lidia Menapace: Esordio al Senato 4. Tarcisio Alessandrini: Per Lidia 5. Franca Bimbi: Per Lidia 6. Franco Borghi: Per Lidia 7. Coordinamento nazionale dell'Associazione Italia-Nicaragua: Per Lidia 8. Versilia Dominici e Franca Nosenzo: Per Lidia 9. "Donne in nero" di Alba: Per Lidia 10. Teresa Ducci: Per Lidia 11. Giuliano Falco: Per Lidia 12. Rachele Farina: Per Lidia 13. Laura Favro Bertrando: Per Lidia 14. Fondazione "Popoli e Costituzioni": Per Lidia 15. Angelo Gandolfi: Per Lidia 16. Marzia Gelardi: 17. Angela Giuffrida: Per Lidia 18. Carlo Gubitosa: Per Lidia 19. Gianfranco Laccone: Per Lidia 20. Marco Palombo: Per Lidia 21. Beppe Pavan: Per Lidia 22. "Peacelink": Per Lidia 23. Francesco Pisano: Per Lidia 24. Alessandro Pizzi: Per Lidia 25. Antonio Revelli: Per Lidia 26. Rosetta Riboldi: Per Lidia 27. Annamaria Rivera: Per Lidia 28. Yousef Salman: Per Lidia 29. Angelo Saracini: Per Lidia 30. Maria Edoarda Trillo': Per Lidia 31. Maria Chiara Tropea: Per Lidia 32. Lalla Uher: Per Lidia 33. Giulio Vittorangeli: Per Lidia 34. Per Lidia Menapace Presidente della Repubblica: piccolo ricettario portatile 35. "Nonviolenza e politica": un convegno a Firenze il 5-7 maggio 36. La "Carta" del Movimento Nonviolento 37. Per saperne di piu' 1. LUTTI. GALBRAITH Quante cose nella nostra lontana gioventu' abbiamo imparato leggendo John Kenneth Galbraith, e non abbiamo piu' dimenticato. Quante sciocchezze non abbiamo detto, quanti errori non abbiamo commesso, quante menzogne, quante ingiustizie, quante infamie e quante vilta' abbiamo saputo riconoscere e contrastare anche grazie al fatto di aver letto Galbraith. 2. MEMORIA AL FUTURO. OSVALDO CAFFIANCHI: PRIMO MAGGIO [Ringraziamo il nostro buon amico Osvaldo Caffianchi per questo intervento] E' il giorno della lotta degli oppressi. E' il giorno della gioia che verra'. E' il giorno del ricordo del dolore e dell'amore e della lotta per il pane, per la giustizia e per la liberta'. E' il giorno in cui si scuote dal servaggio questa internazionale futura umanita'. E' il primo maggio. 3. CRONACHE. LIDIA MENAPACE: ESORDIO AL SENATO [Ringraziamo Lidia Menapace (per contatti: lidiamenapace at aliceposta.it) per questa vivacissima cronaca] Sono entrata in Senato il giorno 28 scorso. Dico il bello e il brutto della sede. E' molto bella, un palazzo raffinato, di proporzioni eleganti, con interni ben arredati, anche con dipinti di pregio e anche con opere contemporanee; fornito di tutto cio' che si puo' desiderare, tranne che i bagni sono un po' scadenti e anche non molto numerosi: ma vi e' una ricca buvette al piano dell'aula e un ristorante a pianoterra, eccellenti e scandalosamente a buon mercato, a ciascuno/a di noi spetta un portatile della generazione piu' moderna e numerosi altri servizi, alcuni schiettamente privilegiati, altri attinenti l'esercizio del mandato. La cosa di gran lunga piu' gradevole sono i molti e molte commesse, attentissime sollecite preparate, che ti avviano dovunque, ti accudiscono con grande precisione professionalita' e decoro. Il primo inconveniente per me e alcune altre e' stato che - siccome i padri della patria erano "grandi", ma piu' d'una madre piccoletta - a me e ad altre e' capitato di non toccare terra, una volta sedute, e questo fa gonfiare i piedi alla lunga. Proposto io di portarmi uno sgabello i solleciti commessi mi hanno sconsigliato (potrebbe diventare un'arma impropria nelle colluttazioni) e si sono impegnati a far mettere delle pedane fisse lungo un banco, appunto per le senatrici non all'altezza delle tradizioni. Il tutto da' pero' alla fine una sensazione quasi claustrofobica: di fatto appena avremo le stanze individuali con tavolo telefono poltrona computer ecc. basterebbe mettere una branda e si potrebbe vivere li', dormire, lavarsi, nutrirsi e credere che quello sia il mondo. Una idea di autosufficienza puo' venire, come anche pero' di stare in una gabbia dorata. Cerco di pensare sempre a voi anche per non perdere il senso delle proporzioni e della realta'. * La prima sessione sapete come e' andata. Dopo un travaglio di due giorni e' stato eletto dalla maggioranza di centrosinistra Franco Marini (della Margherita), e con iter piu' sollecito alla Camera riuscivano ad eleggere Fausto Bertinotti. Erano presenti da noi al Senato i senatori a vita, la straordinaria Rita Levi Montalcini, che sembra una bambolina di porcellana e se ne sta attenta tenace composta a seguire a e prendere parte a tutto, e poi gli altri: Cossiga, Napolitano, Colombo, e tutti insomma. Una bella visibile novita' e' il numero di donne nei banchi di Rifondazione che spicchiamo davvero e veniamo notate: tutti, piu' o meno a bocca stretta, ci complimentano, dicendo "Eh si', vi trovate ad essere tante", come fosse l'esito di una giocata al lotto, invece che il risultato importante di una importantissima lotta. Presiede Scalfaro ed e' stata una faticata non da poco. Alcuni hanno criticato sottovoce una gestione non rigidamente protocollare, ma mi sembra che Scalfaro (attaccato spesso con durezza e volgarita' da senatori della destra) abbia preferito, in una atmosfera elettrizzata e accesa, lasciare anche la parola oltre il diritto, far sfogare tutti, e concludere quando di "argomenti" dicibili non ce n'erano piu' e si doveva soltanto mettere rimedio a quelli non confessabili. E' stato faticoso, molto, moltissimo, ma credo sia stato saggio, una gestione piu' puntigliosa e rigidamente formale avrebbe scatenato accuse, proteste e tumulti (che non sono comunque mancati). Alla fine dopo estenuanti votazioni a scrutinio segreto con le schede da depositare a mano nell'urna e un collegio scrutinante fatto dai quattro piu' giovani eletti al Senato, alla terza votazione Marini ha ottenuto un po' piu' dei voti necessari ed e' stato eletto alla presidenza del Senato. Durante le operazioni di voto siamo state raggiunte dalla notizia che la Camera aveva eletto Bertinotti alla presidenza e poi anche informazioni del suo discorso concordemente definito eccellente, le donne che ci mandavano messaggini felici per essere state nominate per prime. Delegazioni di deputati si sono viste nelle tribune dell'aula (Giordano, Mascia, Rutelli, Prodi) e ci sono anche venute a far visita dopo la fine dei lavori (Elettra Deiana ecc.). * Che cosa e' successo? al Senato si sono segnalate subito alcune schede bianche e alcune "segnate" fino al famoso episodio del Francesco al posto di Franco, mentre alla Camera 11 voti sono andati a D'Alema invece che a Bertinotti (l'opposizione alla Camera non aveva un suo candidato e votava bianca), e nello scrutinio decisivo Bertinotti e' stato eletto permanendo comunque una cinquantina di schede per D'Alema. Si tratta verosimilmente di un pacchetto di dalemiani, piu' un investimento abbastanza massiccio da parte dell'opposizione, e il tutto ha un chiaro segno politico, non quello "anticomunista", perche' per la destra propagandisticamente anche D'Alema e' comunista, bensi' messaggi non poi tanto cifrati che indicano a D'Alema e ad altri e a tutti/e una propensione non indifferente nell'opposizione per la "Grande coalizione". Se Marini non fosse stato eletto l'operazione poteva anche riuscire subito, cosi' e' rinviata e un po' indebolita. Al Senato i voti mancanti o cifrati possono essere il risvolto di palazzo Madama della stessa operazione, piu' debole e forse non appoggiata dalla Lega (che ha votato al primo giro il suo candidato Calderoli) e/o una operazione piu' classica di potere spicciolo, diciamo pure di posti, fatta con i tradizionali "pizzini", come e' venuto spontaneo di chiamarli. Si sono incrociate due operazioni, una piu' schiettamente politica l'altra piu' schiettamente di bottega, che pero' non sono passate. Il miglior contributo all'elezione di Marini l'ha in fin dei conti portato Andreotti, perche' pur di non lasciar passare lui - uno che ha avuto pendenze con lo stato per anni e ne e' venuto fuori libero personalmente (del che sono lieta per lui), ma gravato di prove non confutate di amicizie mafiose - fino a lasciargli prendere in mano la seconda carica dello stato, quella che prevede persino la supplenza del presidente della Repubblica in caso di suo impedimento, credo che avremmo votato anche uno scranno vuoto. Marini ha concluso una diffiicile vicenda con un discorso modesto, con un paio di battute velenose come quella volta a ringraziare Tremaglia per aver voluto il voto degli italiani all'estero, che come fair play poteva anche risparmiarsi, ma in un contesto generalmente non molto "fine" ci stava bene. * Finito, adesso si puo' cominciare a lavorare per la formazione del governo e per le amministrative e per il referendum sconfermativo dello scempio costituzionale, e stare sempre attenti alle insidie che stanno ovunque. Amen! 4. LA SCELTA. TARCISIO ALESSANDRINI: PER LIDIA [Ringraziamo Tarcisio Alessandrini (per contatti: t.alessandrini at tiscali.it) per questo intervento] Sottoscrivo l'appello perche' Lidia Menapace sia la nuova Presidentessa della Repubblica. 5. LA SCELTA. FRANCA BIMBI: PER LIDIA [Ringraziamo Franca Bimbi (per contatti: franca.bimbi at unipd.it) per questo intervento] Per Lidia Menapace Presidente della Repubblica: la sua laicita', la sua testimonianza religiosa e civile, la sua passione femminista ne fanno una Madre della Repubblica che rappresenterebbe bene i valori da riattivare e rifondare anche per le generazioni piu' giovani. Franca Bimbi, deputata dell'Ulivo 6. LA SCELTA. FRANCO BORGHI: PER LIDIA [Ringraziamo Franco Borghi (per contatti: franco.borghi at fbitc.it) per questo intervento] Proposta che sia Lidia Menapace la prossima Presidente della Repubblica Italiana, sulla base di un ragionamento compendiato nell'appello che segue: "Ci piacerebbe un Presidente della Repubblica che avesse fatto la Resistenza. Un Presidente della Repubblica che avesse fatto la scelta della nonviolenza. Un Presidente della Repubblica femminista. Una Presidente della Repubblica. Lidia Menapace". Concordo e aderisco a questa proposta. 7. LA SCELTA. COORDINAMENTO NAZIONALE DELL'ASSOCIAZIONE ITALIA-NICARAGUA: PER LIDIA [Attraverso Giulio Vittorangeli (per contatti: g.vittorangeli at wooow.it) riceviamo l'adesione del Coordinamento nazionale dell'Associazione Italia-Nicaragua] L'Associazione Italia-Nicaragua accoglie con entusiasmo la proposta di Lidia Menapace Presidente della Repubblica. Faremo tutto quanto e' nelle nostre possibilita' per sostenere e pubblicizzare questa proposta. Intanto il nostro abbraccio solidale a Lidia... "una donna che ancora resiste". 8. LA SCELTA. VERSILIA DOMINICI E FRANCA NOSENZO: PER LIDIA [Ringraziamo Versilia Dominici e Franca Nosenzo (per contatti: fralidono at virgilio.it) per questo intervento] Esprimiamo il nostro consenso per Lidia Menapace Presidente della Repubblica. Abbiamo fatto circolare la proposta. 9. LA SCELTA. "DONNE IN NERO" DI ALBA: PER LIDIA [Attraverso Maria Chiara Tropea (per contatti: a.alba at areacom.it) riceviamo l'adesione all'appello delle "Donne in nero" di Alba] Le "Donne in nero" di Alba aderiscono alla proposta di Lidia Menapace presidente della Repubblica. 10. LA SCELTA. TERESA DUCCI: PER LIDIA [Ringraziamo Teresa Ducci (per contatti: bonnieb at tin.it) per questo intervento] Aderisco all'appello per Lidia Menapace Presidente. 11. LA SCELTA. GIULIANO FALCO: PER LIDIA [Ringraziamo Giuliano Falco (per contatti: giulianofalco at libero.it) per questo intervento] Dopo i tempi bui del periodo berlusconiano e dell'interventismo ulivista (non abbiamo dimenticato l'ultima guerra balcanica), dopo l'arroganza e la tracotanza della destra e l'inettitudine di certa sinistra abbiamo diritto a un Presidente che intervenga, con i modi e i tempi opportuni, in difesa dei valori repubblicani, di quell'Italia nata dalla lotta contro il fascismo, in difesa di quella Costituzione, che anche se non perfetta, e' infinitamente migliore di quella "nuova". Lidia Menapace potrebbe essere il giusto Presidente. 12. LA SCELTA. RACHELE FARINA: PER LIDIA [Ringraziamo Rachele Farina (per contatti: rachelefarina at interfree.it) per questo intervento] Sono anch'io per sostenere la candidatura di Lidia alla Presidenza. Vedo la cosa pero' molto difficile perche' la persona, per quanto degnissima, non e' abbastanza conosciuta... Mi pare sia necessario intensificare, dato il poco tempo a disposizione, la velocita' dell'informazione... 13. LA SCELTA. LAURA FAVRO BERTRANDO: PER LIDIA [Ringraziamo Laura Favro Bertrando (per contatti: dialogoinvalle at aliceposta.it) per questo intervento] Ammiro Lidia Menapace per le cose che ho letto di lei e su lei, perche' l'ho sentita degna di molta stima. Percio' sono entusiasta della vostra proposta. "Mi piacerebbe un Presidente della Repubblica che avesse fatto la Resistenza. Un Presidente della Repubblica che avesse fatto la scelta della nonviolenza. Un Presidente della Repubblica femminista. Una Presidente della Repubblica. Lidia Menapace". Dalla Valle di Susa in lotta nonviolenta contro la Tav-Tac: Laura Favro Bertrando 14. LA SCELTA. FONDAZIONE "POPOLI E COSTITUZIONI": PER LIDIA [Ringraziamo "Popoli e Costituzioni Fondazione onlus" (per contatti: popoli.costituzioni at libero.it) per questo intervento] La Fondazione onlus Popoli & Costituzioni aderisce all'appello per Lidia Menapace presidente della Repubblica. 15. LA SCELTA. ANGELO GANDOLFI: PER LIDIA [Ringraziamo Angelo Gandolfi (per contatti: angelo.gandolfi at fastwebnet.it) per questo intervento] Di Lidia Menapace ho negli occhi innanzitutto due immagini, che provo ad evocare a mo' di sceneggiatura. Prima immagine: esterno notte. Ore 18 o al massimo 19. Genova, piazza Matteotti. Pioviggina, in zeneise diciamo "baixinn-a" (la x si legge "sg"). Lidia con un microfono in mano che parla al termine di un presidio in piazza, se non ricordo male, per il ritiro delle truppe dall'Iraq. Ha in testa un cappello un po' chapliniano. * Seconda immagine: interno giorno. Nella pausa pranzo di un incontro sulla nonviolenza a Reggio Emilia, in un ristorante. Sedute di fronte mi trovo Lidia e la nostra presidente dei Berretti Bianchi, Fabiana, due donne di due diverse generazioni, unite anche da una curiosa coincidenza, in quanto nate in una regione e poi trasferitesi in un'altra, dal momento che una, piemontese di nascita e' andata a vivere quasi ai confini con l'Austria (Bolzano), l'altra e' nata quasi ai confini con la Francia (in Val d'Aosta), e vive attualmente nella Bassa Reggiana. Lidia sta sminuzzando del pane in un piatto di verdura e tutte e due se la ridono un mondo nello smantellamento della terminologia militare che "inquina" il nostro linguaggio, secondo la ben nota campagna avviata da Lidia stessa, come ci tiene a ricordare. Rimango in ammirazione di questa pressoche' perfetta situazione di comunicazione tra donne, come ho la sensazione che solo le donne riescono ad esprimere, senza peraltro risultarne escluso, anzi ogni tanto gli sguardi si incrociano, ma esito ad intervenire proprio per non turbare quel momento. * Una terza immagine, che pero' mi manca, e' l'ottantesimo compleanno di Lidia, che ha festeggiato qui a Genova, con i compagni e gli amici del Comitato per la pace "Rachel Corrie" della Val Polcevera, alla quale purtroppo non ho potuto partecipare perche' bloccato da telefonate in casa ricevute proprio mentre mi accingevo a partire per partecipare. Era mancato da pochi giorni il suo compagno. * Le ragioni per sostenere una candidatura come questa. Prima, Lidia e' una donna. In questo momento in cui la classe "politicante" e' piu' che mai chiusa all'interno di una specie di oligarchia prettamente maschile e scandalosamente quasi non si vedono candidature di donne... mi pare che questo elemento sia estremamente importante e significativo. * Seconda, e' una testimone di almeno due momenti fondamentali. Il primo, la lotta per la Liberazione. Ed e' stato bello vedere anche in televisione, almeno quella pubblica, affiorare l'importanza della donna in quel grande momento della nostra storia. Ma soprattutto testimone di quella rivoluzione, che mi pare la piu' importante del Novecento, che e' stata quella femminile. Una rivoluzione innanzitutto incruenta, irreversibile, ostinata, durata almeno una settantina d'anni, che ha attraversato il mondo intero, che ha introdotto con forza il tema della differenza e della diversita', aprendo dei varchi di democrazia che hanno avuto un riversamento sulla societa' superando addirittura il concetto dell'uguaglianza con quello, che la ridefinisce, di pari opportunita'. Una rivoluzione, mi piace sempre ricordare, che non ha avuto un gruppo dirigente, e che a mio avviso puo' prefigurare la rivoluzione nonviolenta, quella della coscienza, nei cui confronti penso nessun potere potra' piu' avere efficacia nel contrasto. E che e' quella alla quale cerco di dare il mio modesto, umile contributo. * Terzo, e' una vera democratica. In un momento in cui, di fronte al fatto che una consistente parte della popolazione di questo paese ha espresso un voto in una direzione differente da quella della maggioranza, mi pare che democrazia vorrebbe che almeno una delle presidenze delle due Camere e di alcune commissioni andassero a persone indicate dell'opposizione, almeno a quelle piu' equilibrate e meno faziose... E mi pare a maggior ragione in quanto non e' stato fatto da loro quando erano (o si dicevano o addirittura riuscivano a farsi ritenere) maggioranza. Altrimenti mi pare che si rischi l'occupazione militare delle istituzioni. Mi piacerebbe sapere che cosa ne pensa Lidia in merito. Del resto mi pare proprio quello che mi hanno insegnato alcuni grandi maestri. Mi piace qui ricordare Mario Tommasini e il mio primo incontro con lui, all'epoca di "liberarsi della necessita' del carcere". L'avevo conosciuto attraverso "Matti da slegare", il film di Marco Bellocchio, Silvano Agosti, Sandro Petraglia e Stefano Rulli. Andai a trovarlo nel suo ufficio, all'epoca era assessore ai servizi sociali del Comune di Parma, per chiedergli un suo parere su una questione che all'epoca era stata oggetto di accese discussioni e su cui non avevo affatto le idee chiare: la condanna all'ergastolo per Walter Reder, il boia di Marzabotto. Non sapevo che Mario avesse partecipato alla lotta di liberazione, ma e' stata la prima cosa che mi ha detto nel rispondere al mio quesito. La risposta che mi ha dato e' stata all'incirca: cosa vuoi mettere dentro un vecchio di novant'anni? A cosa serve? Lascialo morire in pace. Ha gia' pagato il suo debito, no? * Quarto, il processo che abbiamo messo in moto. Un insieme di persone apparentemente viventi in "mondi separati" che ritrova un momento di "comune sentire" rispetto alla prospettiva di una candidatura, quindi un fatto istituzionale, nata al di fuori dei corridoi dei "palazzi", ma piuttosto in un supercorridoio che va da un estremo all'altro della penisola, e comunque che vuol dire anche un atto in cui tutto un insieme di persone poco visibili per quanto attive si fa sentire, tentando di dare un segnale forte ad un ceto politico chiuso, arroccato e arretrato anche da un punto di vista culturale, nonostante una quantita' di ingressi veramente interessante. Una candidatura portata avanti col passaparola! * Quinto, se mi e' permesso, una piccola affinita' autobiografica. Lidia e' stata eletta in Friuli Venezia Giulia, regione nella quale mi considero nato per la terza volta, a Resiutta, nel Canal del Ferro, nel 1976 ai tempi del terremoto. Debbo dire che di tutte le adesioni pervenute quella che mi ha fatto piu' piacere e' stata quella di Pia Covre. * Infine, l'indicazione di una prospettiva. Grazie soprattutto al Prc, abbiamo oggi un gruppo di parlamentari con i quali e' possibile discutere di nonviolenza e portarla anche all'interno dei "palazzi". Da Ali Rashid, che sta cercando di portare la nonviolenza all'interno del mondo palestinese, a Lidia, da Vladimir Luxuria a Titti Valpiana, a Francesco Martone, per citare solo alcuni nomi che mi vengono in mente, ci sarebbe la possibilita' di proporre la creazione di un gruppo parlamentare di "amici della nonviolenza". C'e' spazio per lanciare quest'idea? Credo che sarebbe importante se nelle prime votazioni almeno qualche voto in aula fosse espresso proprio a favore di Lidia. Possiamo attivarci affinche' questo accada? Mi permettete una citazione? Da Hair: "let the sun shine in you". Che il sole risplenda su di noi...". * In questi giorni ho cominciato a dare diffusione all'appello... Paolo, il falegname di vico della Scienza, mi ha gia' dato la sua adesione... 16. LA SCELTA. MARZIA GELARDI: PER LIDIA [Ringraziamo Marzia Gelardi (per contatti: dreamofmary at jumpy.it) per questo intervento] Sottoscrivo l'appello di Riccardo Orioles per un Presidente della Repubblica che rifletta in pieno tutte le qualita' elencate nella sua catena (o nel suo abbaiare) ["La catena di San Libero" ovvero "Tanto per abbaiare", la e-zine di Riccardo Orioles - dnr]: "Ci piacerebbe. Ci piacerebbe un Presidente della Repubblica che avesse fatto la Resistenza. Un Presidente della Repubblica che avesse fatto la scelta della nonviolenza. Un Presidente della Repubblica femminista. Una Presidente della Repubblica. Lidia Menapace, insomma...". 17. LA SCELTA. ANGELA GIUFFRIDA: PER LIDIA [Ringraziamo Angela Giuffrida (per contatti: frida43 at inwind.it) per questo intervento] Condivido l'idea che Lidia Menapace diventi Presidente della Repubblica e mi impegno a far circolare la proposta. 18. LA SCELTA. CARLO GUBITOSA: PER LIDIA [Ringraziamo Carlo Gubitosa (per contatti: c.gubitosa at peacelink.it) per questo intervento] Mi piacerebbe che l'Italia diventasse un paese dove il ripudio della guerra sia incarnato concretamente nelle scelte politiche concrete, e non semplicemente declamato nella carta costituzionale. E' per questo che mi piacerebbe avere come presidente della Repubblica Lidia Menapace, che con la sua visione politica di un'Europa neutrale e non belligerante, piu' volte illustrata con scritti e dibattiti pubblici, e' stata capace di farmi sognare un futuro migliore, figlio del matrimonio tra una politica che sa sognare e un'utopia che puo' diventare realta'. Carlo Gubitosa, segretario dell'associazione PeaceLink 19. LA SCELTA. GIANFRANCO LACCONE: PER LIDIA [Ringraziamo Gianfranco Laccone (per contatti: gfrlaccone at libero.it) per questo intervento] Aderisco con entusiasmo, perche' la sua elezione (e prima ancora la campagna per la sua elezione) renderebbe giustizia ad alcuni temi rimossi dalla storia di questo Paese: 1) il ruolo delle donne; 2) il ruolo di quanti hanno cambiato la societa' attuale e trasformato i costumi compiendo scelte coraggiose con coerenza e caparbieta'; 3) il ruolo di chi crede che la politica si faccia nella societa' e non nei salotti o nei palazzi, in modo sobrio e non carrieristico. * P. S.: contribuirebbe anche a rivalutare la lingua italiana, di cui, negli anni piu' recenti, i politici hanno fatto scempio. 20. LA SCELTA. MARCO PALOMBO: PER LIDIA [Ringraziamo Marco Palombo (per contatti: tabaccheriapalombo at tiscali.it) per questo intervento] Aderisco all'appello per Lidia Menapace Presidente della Repubblica e faccio una seconda proposta. I gruppi parlamentari e i singoli grandi elettori pacifisti votino nelle prime votazioni Lidia come candidatura "di bandiera", motivando questo voto con la necessita' di una attiva politica per la pace ed il disarmo. 21. LA SCELTA. BEPPE PAVAN: PER LIDIA [Dalla lettera di accompagnamento-presentazione dell'ultimo fascicolo di "Uomini in cammino" (per contatti: carlaebeppe at libero.it) riprendiamo questo intervento] Con grande piacere aderisco e vi invito a sottoscrivere e a far girare l'invito a sottoscrivere lettere di adesione alla proposta di far eleggere Lidia Menapace alla carica di Presidente della Repubblica... Spero che gli uomini che continuano ad autorizzarsi a rappresentare anche le donne decidano finalmente di fare un buon passo indietro, affidando a una donna come Lidia la rappresentanza di tutti e tutte. Proviamo a chiederglielo in tanti e tante... 22. LA SCELTA. "PEACELINK": PER LIDIA [Attraverso Elisabetta Caravati (per contatti: elisabettacaravati at libero.it) riceviamo la notizia dell'adesione di Peacelink] Peacelink ha aderito ufficialmente alla proposta di Lidia Menapace Presidente della Repubblica. 23. LA SCELTA. FRANCESCO PISANO: PER LIDIA [Ringraziamo Francesco Pisano (per contatti: avv.francescopisano at libero.it) per questo intervento] Aderisco con entusiasmo all'appello popolare per Lidia Menapace Presidente della Repubblica e mi impegno a farlo circolare. 24. LA SCELTA. ALESSANDRO PIZZI: PER LIDIA [Ringraziamo Alessandro Pizzi (per contatti: alexpizzi at virgilio.it) per questo intervento] Aderisco all'appello per Lidia Menapace Presidente della Repubblica. 25. LA SCELTA. ANTONIO REVELLI: PER LIDIA [Ringraziamo Antonio Revelli (per contatti: Toni_Re at libero.it) per questo intervento] Aderisco in pieno alla proposta "Lidia Menapace Presidente". 26. LA SCELTA. ROSETTA RIBOLDI: PER LIDIA [Ringraziamo Rosetta Riboldi (per contatti: ros.rib at tiscali.it) per questo intervento] Aderisco all'appello per Lidia Menapace presidente della Repubblica. Rosetta Riboldi, assessora al Comune di Cinisello Balsamo (Milano) 27. LA SCELTA. ANNAMARIA RIVERA: PER LIDIA [Ringraziamo Annamaria Rivera (per contatti: annamariarivera at libero.it) per questo intervento] Aderisco con slancio perche' voglio coltivare il sogno che il massimo rappresentante della Repubblica sara' una donna intelligente, mite, saggia, colta, fedele ai principi e ai valori costituzionali, paladina della pace, dell'uguaglianza, della giustizia sociale, sensibile alla pluralita' culturale e religiosa: una che coltiva l'utopia della con-cittadinanza fra eguali e diversi... 28. LA SCELTA. YOUSEF SALMAN: PER LIDIA [Ringraziamo Yousef Salman (per contatti: y_salman at tiscali.it) per questo intervento] Aderiamo con entusiasmo alla vostra proposta. Lidia, crediamo che sia la persona piu' adatta a questo prestigioso incarico, non solo perche' e' una donna eccezionale, ma anche per la sua storia, per tutto quello che ha fatto, per le lotte giuste e coraggiose a favore dei diritti delle donne e degli uomini e particolarmente a favore del dialogo e della solidarieta' fra gli uomini e i popoli del mondo. Noi palestinesi e con noi tutti i popoli che in ogni parte del mondo lottano per la pace, la liberta' e la giustizia, esprimiamo con forza e gioia la nostra volonta' a favore di Lidia, Presidente della Repubblica Italiana. Dottor Yousef Salman, delegato della Mezzaluna Rossa Palestinese in Italia 29. LA SCELTA. ANGELO SARACINI: PER LIDIA [Ringraziamo Angelo Saracini (per contatti: angisar at yahoo.it) per questo intervento] Magari, e perche' no, per la prima volta in Italia una donna Presidente come Lidia Menapace. Angelo Saracini, Atene 30. LA SCELTA. MARIA EDOARDA TRILLO': PER LIDIA [Ringraziamo Maria Edoarda Trillo' (per contatti: mariaedoarda.trillo at virgilio.it) per questo intervento] Sostengo Lidia Menapace al Quirinale. La sostengo perche' al Quirinale non vorrei solo una donna, ma una donna che pensa... proprio come lei. 31. LA SCELTA. MARIA CHIARA TROPEA: PER LIDIA [Ringraziamo Maria Chiara Tropea (per contatti: a.alba at areacom.it) per questo intervento] Mi piace molto la proposta di "Lidia Menapace presidente della Repubblica". Dopo le ansie delle ultime settimane di campagna elettorale e le prime "manovre post elettorali", questa e' una proposta che allarga il cuore. Non importa se non riusciremo: e' giusto importante e bello metterci alla prova. Con le "donne in nero" di Alba, diffonderemo l'appello durante la festa del primo maggio e invieremo a "La nonviolenza e' in cammino" le adesioni raccolte. 32. LA SCELTA. LALLA UHER: PER LIDIA [Ringraziamo Lalla Uher (per contatti: lallauher at libero.it) per questo intervento] Lidia Menapace la nuova presidente della repubblica: sarebbe un sogno. 33. LA SCELTA. GIULIO VITTORANGELI: PER LIDIA [Ringraziamo Giulio Vittorangeli (per contatti: g.vittorangeli at wooow.it) per questo intervento] Finiamola con il bipartisan e con il revisionismo. Via le ipocrisie, i ladri non possono fare i poliziotti, i picchiatori i medici, i bancarottieri i maestri di economia. Basta con la guerra travestita da pace, strumento di governo del mondo e di "soluzione" dei problemi internazionali. Abbiamo assistito, ed assistiamo quasi impotenti, all'eterno ritorno della barbarie, comprensiva della pratica della tortura: cosi' uccidiamo e torturiamo con piacere. Il piacere di uccidere durante una guerra e' un piacere stupido e pericoloso, un nemico morto non dimostra niente di piu' che la sua morte. In guerra ci comportiamo invece come se dovessimo vendicare la morte di tutti i nostri antenati. Basta con la proliferazione degli armamenti; evitiamo che il nostro breve futuro venga consegnato al gusto del sangue, alla sottomissione, all'orrore e alla barbarie. Il divieto assoluto di uccidere un essere umano dovrebbe essere l'assioma di qualsiasi etica coerente. La nostra Repubblica applichi la Costituzione ad iniziare dall'art. 11 sul ripudio della guerra. * La Presidenza della Repubblica sia finalmente affidata ad una donna. "Quella donna gentile, allegra, sobria, ironica che ci ha accompagnato in tutti questi anni con la sua fermezza e la sua presenza in ogni iniziativa per la pace, in ogni iniziativa per i diritti delle donne, in ogni lotta per la giustizia, in difesa della democrazia dal basso, dell'ambiente, in difesa della Costituzione nata dalla Resistenza, movimento a cui Lidia Menapace ha partecipato da giovanissima, con la sua meravigliosa energia, tuttora inalterata negli anni" (tratto da un messaggio della mailing list lisistrata at yahoogroups.com del 26 aprile 2006). Rompere cosi' la ritualita' spartitoria figlia delle ragioni di partito e, dunque, di potere; cambiare finalmente le ritualita' consolidate che da sempre caratterizzano l'affidamento delle cariche istituzionali, valide per il centrosinistra come lo sono state per il centrodestra. Basta con nomenclature da rispettare, poteri da distribuire, poderosi scranni da occupare. Basta con la politica ridotta ad amministrazione dell'esistente (pulita quella di sinistra, corrotta quella di destra), nella convinzione che la politica e' solo conquista del potere. Pensiamo invece a tutta la politica che si fa fuori dal palco della rappresentanza (che occupa tutta la scena, con le sue luci abbaglianti), non per amore di quelle luci ma per amore del mondo, come diceva Hannah Arendt. In Italia se ne fa tanta, e si deve non poco a questa politica, troppo spesso non rappresentata, se restiamo in piedi malgrado il declino e malgrado le crepe sempre piu' profonde nella crosta della politica istituzionale. * Lidia Menapace Presidente della Repubblica sarebbe un segnale altro e alto: sarebbe come dire che i partiti dell'Unione sono disposti a fare un passo indietro, perche' non si hanno gruppi da gratificare, poltrone da distribuire, spazi da occupare, o peggio ancora, ricatti da subire, per nulla e per nessuno. Sarebbe come dire che donne e uomini di grande spessore morale, culturale e umano, presenti tra gli eletti, e che da sempre si sono adoperati per la costruzione di una cultura sociale altra e diversa mettendo al primo posto il bene comune, prescindendo dalla loro posizione nella graduatoria di questo o quel partito, di questo o quello schieramento, possono raggiungere e rappresentarci nelle massime cariche istituzionali. Lidia Menapace Presidente della Repubblica per rifondare, nel senso comune, il carattere antifascista della Costituzione repubblicana e del suo valore normativo di programma politico e sociale, ancora in gran parte da attuare, fondamento e presidio della nostra democrazia. Una risposta al progetto berlusconiano e alla concezione della democrazia che e' alle sue spalle; ad iniziare dalla manomissione della Costituzione del '48, del paradigma stesso della democrazia costituzionale. Lidia Menapace al Quirinale sara' anche un sogno nell'Italia stravolta dal berlusconismo e con una sinistra sbiadita e poco attenta ai messaggi che in questi anni sono arrivati dalla sua base; ma puo' diventare un'utopia concreta solo con il nostro convinto impegno. Non rassegniamoci percio' allo pseudorealismo del fatalismo e del cinismo. La realta' e' una sfida. Non siamo condannati a scegliere fra lo stesso e lo stesso. La realta' e' reale perche' ci invita a cambiarla e non perche' ci obbliga ad accettarla. 34. MATERIALI. PER LIDIA MENAPACE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: PICCOLO RICETTARIO PORTATILE [Ancora una volta ricordiamo queste semplici ricette: per donare a questo paese una Presidente della Repubblica che sia salda e soave la garante delle regole e dei valori che fondano quella civile convivenza che crea le condizioni accio' che tutti seggano a quella mensa "dove lo pane de li angeli si manuca"] 1. Scrivere lettere ai parlamentari per segnalare loro la proposta di eleggere Lidia Menapace a Presidente della Repubblica, le ragioni di tale proposta, i consensi che essa sta ottenendo, e per sollecitare un loro impegno in tal senso. Ovviamente occorre che siano lettere scritte con linguaggio adeguato: non proclami o peggio ancora requisitorie. Gli indirizzi di posta elettronica di tutti i parlamentari si trovano nel sito della Camera dei Deputati (www.camera.it) e in quello del Senato della Repubblica (www.senato.it). * 2. Scrivere lettere ai consiglieri regionali (come e' noto all'elezione del Presidente della Repubblica prendono parte oltre a tutti i parlamentari anche tre rappresentanti per ogni Regione) per segnalare loro la proposta di eleggere Lidia Menapace a Presidente della Repubblica, le ragioni di tale proposta, i consensi che essa sta ottenendo, e per sollecitare un loro impegno in tal senso. Ovviamente occorre che anche queste lettere siano scritte con linguaggio adeguato. Gli indirizzi di posta elettronica dei consiglieri regionali si trovano agevolmento nei siti dei relativi Consigli Regionali. * 3. Scrivere lettere ai mass-media locali e nazionali per segnalare loro l'appello per l'elezione di Lidia Menapace a Presidente della Repubblica, le ragioni di tale proposta, i consensi che ha gia' ottenuto, e per sollecitare che ne diano informazione. Ovviamente per i mass-media locali o settoriali e' preferibile che vi sia anche una specificita' locale o settoriale della notizia (ad esempio l'adesione di persone o associazioni del territorio o del campo di interessi di riferimento dello specifico giornale, radio, tv, rivista, sito, etc.). Ed altrettanto ovviamente occorre un linguaggio adeguato: conciso e chiaro; alle redazioni giornalistiche interessa ricevere notizie, non esercizi di retorica sia pur la piu' alata. * 4. Valorizzare le mailing list e i siti nel web per far circolare l'appello (chiedendo anche, a chi gestisce un sito, se sia possibile che nella home page di esso sia segnalato l'appello "Per Lidia Menapace Presidente della Repubblica" con un rinvio ad una piu' ampia notizia e possibilmente anche un link alla o alle pagine web in cui e' possibile reperire maggiori informazioni (ad esempio la pagina web da cui si possono raggiungere tutti i fascicoli di questo notiziario, che e' la seguente: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/maillist.html ). * 5. Laddove possibile promuovere raccolte di adesioni nei luoghi di lavoro, di studio, di incontro, di impegno: a tal fine potra' essere utile predisporre dei volantini da affiggere ove consentito che rechino almeno: a) un testo sintetico dell'appello (ad esempio: "Ci piacerebbe un Presidente della Repubblica che avesse fatto la Resistenza. Un Presidente della Repubblica che avesse fatto la scelta della nonviolenza. Un Presidente della Repubblica femminista. Una Presidente della Repubblica. Lidia Menapace"): b) una breve notizia su Lidia (ad esempio: "Lidia Menapace (per contatti: lidiamenapace at aliceposta.it) e' nata a Novara nel 1924, partecipa alla Resistenza, e' poi impegnata nel movimento cattolico, pubblica amministratrice, docente universitaria, fondatrice del "Manifesto"; e' tra le voci piu' alte e significative della cultura delle donne, dei movimenti della societa' civile, della nonviolenza in cammino. Nelle elezioni politiche del 9-10 aprile 2006 e' stata eletta senatrice. La maggior parte degli scritti e degli interventi di Lidia Menapace e' dispersa in quotidiani e riviste, atti di convegni, volumi di autori vari; tra i suoi libri cfr. Il futurismo. Ideologia e linguaggio, Celuc, Milano 1968; L'ermetismo. Ideologia e linguaggio, Celuc, Milano 1968; (a cura di), Per un movimento politico di liberazione della donna, Bertani, Verona 1973; La Democrazia Cristiana, Mazzotta, Milano 1974; Economia politica della differenza sessuale, Felina, Roma 1987; (a cura di, ed in collaborazione con Chiara Ingrao), Ne' indifesa ne' in divisa, Sinistra indipendente, Roma 1988; Il papa chiede perdono: le donne glielo accorderanno?, Il dito e la luna, Milano 2000; Resiste', Il dito e la luna, Milano 2001; (con Fausto Bertinotti e Marco Revelli), Nonviolenza, Fazi, Roma 2004"); c) un punto di riferimento locale e come sia contattabile (ad esempio telefonicamente o per e-mail); d) l'indicazione di dove trovare ulteriori informazioni (ad esempio la pagina web - che abbiamo segnalato sopra - che ospita i fascicoli di questo notiziario, "La nonviolenza e' in cammino", in cui si da' notizia dell'iniziativa, delle sue ragioni, delle dichiarazioni di adesione fin qui rese pubbliche). * 6. Con l'avvertenza di cercar di non sommergerla di richieste, si potrebbe anche proporre a Lidia Menapace (scrivendole alla sua casella di posta elettronica, sopra segnalata) di partecipare a iniziative pubbliche (non necessariamente centrate sulla proposta di elezione al Quirinale, e' ovvio: con Lidia si possono fare appassionanti incontri su tanti argomenti). * 7 Ma soprattutto parliamone: con le persone con cui condividiamo opinioni, esperienze, interessi, impegni; con le persone che riteniamo possano essere interessate ad avere una Presidente della Repubblica come Lidia; parliamone guardandoci nei volti e reciprocamente ascoltando le nostre voci. Una proposta come questa va "elaborata", cioe' meditata e discussa superando anche alcune frequenti e comprensibili resistenze interiori: in tante e tanti l'abbiamo pensata come desiderabile, ma non c'e' dubbio che forse molte e molti esitano ad esprimerla come proposta concreta su cui impegnarsi praticamente ritenendo che non sia sufficientemente "realistico" che persone che non appartengono alle gerarchie del palazzo propongano un ragionamento e un'indicazione per la Presidenza della Repubblica: invece proprio questa rottura culturale, questa uscita dall'apatia e dalla subalternita', questo ripudio della rassegnazione, questa presa di parola per una democrazia partecipata, costituiscono uno degli aspetti piu' interessanti della proposta. * 8. Infine: saremo grati a tutte le persone che vorranno comunicarci adesioni e iniziative affinche' anche sul nostro notiziario si possa darne notizia (il nostro indirizzo di posta elettronica e': nbawac at tin.it). 35. INCONTRI. "NONVIOLENZA E POLITICA": UN CONVEGNO A FIRENZE IL 5-7 MAGGIO Si svolgera' a Firenze dal 5 al 7 maggio il convegno su "Nonviolenza e politica" promosso dal Movimento Nonviolento. Per informazioni: tel. 0458009803, e-mail: redazione at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org 36. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti. Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli. 37. PER SAPERNE DI PIU' * Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it * Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia: www.peacelink.it/users/mir; per contatti: mir at peacelink.it, luciano.benini at tin.it, sudest at iol.it, paolocand at libero.it * Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it; per contatti: info at peacelink.it LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 1282 del primo maggio 2006 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web: http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/maillist.html L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e': nbawac at tin.it
- Next by Date: La nonviolenza e' in cammino. 1283
- Next by thread: La nonviolenza e' in cammino. 1283
- Indice: