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La nonviolenza e' in cammino. 1277
- Subject: La nonviolenza e' in cammino. 1277
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Wed, 26 Apr 2006 01:59:53 +0200
LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 1277 del 26 aprile 2006 Sommario di questo numero: 1. Si', ci piacerebbe 2. Farid Adly: Per Lidia Menapace Presidente della Repubblica 3. Giacomo Alessandroni: Per Lidia Menapace Presidente della Repubblica 4. Gabriele Aquilina e Elena Dall'Acqua: Per Lidia Menapace Presidente della Repubblica 5. Daniele Aronne: Per Lidia Menapace Presidente della Repubblica 6. Enrica Bartesaghi: Per Lidia Menapace Presidente della Repubblica 7. Barbara Bellini Benini: Per Lidia Menapace Presidente della Repubblica 8. Simona Bernasconi: Per Lidia Menapace Presidente della Repubblica 9. Laura Bottai: Per Lidia Menapace Presidente della Repubblica 10. Norma Bertullacelli: Per Lidia Menapace Presidente della Repubblica 11. Marcella Bravetti: Per Lidia Menapace Presidente della Repubblica 12. Antonio Bruno: Per Lidia Menapace Presidente della Repubblica 13. Gino Buratti: Per Lidia Menapace Presidente della Repubblica 14. Luisa Carminati: Per Lidia Menapace Presidente della Repubblica 15. Francesco Comina: Per Lidia Menapace Presidente della Repubblica 16. Renato Corsetti: Per Lidia Menapace Presidente della Repubblica 17. Guido Cristini e Marisa Mantovani: Per Lidia Menapace Presidente della Repubblica 18. Daniele Dal Bon: Per Lidia Menapace Presidente della Repubblica 19. Claudio Debetto: Per Lidia Menapace Presidente della Repubblica 20. Alessio Di Florio: Per Lidia Menapace Presidente della Repubblica 21. Pasquale Dioguardi: Per Lidia Menapace Presidente della Repubblica 22. Maria G. Di Rienzo: Per Lidia Menapace Presidente della Repubblica 23. Angela Dogliotti Marasso: Per Lidia Menapace Presidente della Repubblica 24. Antonino Drago: Per Lidia Menapace Presidente della Repubblica 25. Giovanna e Massimo Duranti: Per Lidia Menapace Presidente della Repubblica 26. Domenico Gallo: Per Lidia Menapace Presidente della Repubblica 27. Dacia Maraini: Per Lidia Menapace Presidente della Repubblica 28. Lea Melandri: Per Lidia Menapace Presidente della Repubblica 29. Elenco aggiornato delle persone e associazioni che hanno gia' espresso attenzione e sostegno alla proposta di Lidia Menapace Presidente della Repubblica 30. Uscire dalla subalternita' 31. La "Carta" del Movimento Nonviolento 32. Per saperne di piu' 1. APPELLI. SI', CI PIACEREBBE [Riproponiamo il seguente appello. Lidia Menapace (per contatti: lidiamenapace at aliceposta.it) e' nata a Novara nel 1924, partecipa alla Resistenza, e' poi impegnata nel movimento cattolico, pubblica amministratrice, docente universitaria, fondatrice del "Manifesto"; e' tra le voci piu' alte e significative della cultura delle donne, dei movimenti della societa' civile, della nonviolenza in cammino. Nelle elezioni politiche del 9-10 aprile 2006 e' stata eletta senatrice. La maggior parte degli scritti e degli interventi di Lidia Menapace e' dispersa in quotidiani e riviste, atti di convegni, volumi di autori vari; tra i suoi libri cfr. Il futurismo. Ideologia e linguaggio, Celuc, Milano 1968; L'ermetismo. Ideologia e linguaggio, Celuc, Milano 1968; (a cura di), Per un movimento politico di liberazione della donna, Bertani, Verona 1973; La Democrazia Cristiana, Mazzotta, Milano 1974; Economia politica della differenza sessuale, Felina, Roma 1987; (a cura di, ed in collaborazione con Chiara Ingrao), Ne' indifesa ne' in divisa, Sinistra indipendente, Roma 1988; Il papa chiede perdono: le donne glielo accorderanno?, Il dito e la luna, Milano 2000; Resiste', Il dito e la luna, Milano 2001; (con Fausto Bertinotti e Marco Revelli), Nonviolenza, Fazi, Roma 2004] Ci piacerebbe un Presidente della Repubblica che avesse fatto la Resistenza. Un Presidente della Repubblica che avesse fatto la scelta della nonviolenza. Un Presidente della Repubblica femminista. Una Presidente della Repubblica. Lidia Menapace. 2. DEMOCRAZIA. FARID ADLY: PER LIDIA MENAPACE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA [Ringraziamo Farid Adly (per contatti: anbamed at katamail.com) per questo intervento. Farid Adly, autorevole giornalista (apprezzato collaboratore del "Corriere della sera", "Il manifesto", Radio popolare di Milano, ed altre notissime testate) e prestigioso militante per i diritti umani, e' direttore dell'agenzia-stampa "Anbamed. Notizie dal Mediterraneo" e presidente dell'associazione culturale Mediterraneo; gia' ai primi di aprile del 2005 nel centro siciliano in cui vive e lavora (Acquedolci, in provincia di Messina) ha subito una grave intimidazione mafiosa: e' stato minacciato di morte per impedirgli di svolgere il suo lavoro di inchiesta, documentazione e denuncia, con particolar riferimento alla sua concreta azione in difesa dell'ambiente, della legalita', dei diritti di tutti. A quella minaccia se ne e' aggiunta nel febbraio 2006 una nuova, con un messaggio di morte lasciato da ignoti saccheggiatori nell'abitazione sua e di Mariangela Gallo] Ho gia' fatto circolare l'iniziativa tra i miei corrispondenti e, ad Acquedolci e dintorni, stiamo lavorando per costituire un comitato per Lidia presidente con raccolta di firme... 3. DEMOCRAZIA. GIACOMO ALESSANDRONI: PER LIDIA MENAPACE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA [Ringraziamo Giacomo Alessandroni (per contatti: g.alessandroni at peacelink.it) per questo intervento. Giacomo Alessandroni, amico della nonviolenza, ingegnere, docente, da sempre impegnato in iniziative di pace e di solidarieta', collaboratore di Peacelink, del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo e di altre esperienze nonviolente, e' uno dei fondamentali collaboratori di questo notiziario] Una Repubblica avente per Presidente una senatrice quale Lidia Menapace e' una Repubblica che puo' finalmente fregiarsi - senza timore alcuno - del titolo di "democratica" nel senso piu' compiuto del termine. Si avrebbe cosi' una Presidente che sfugge alle logiche di lottizzazione delle poltrone, triste teatrino che ci viene riproposto ad ogni cambio di governo indipendentemente dal suo colore partitico. E "partitico" - lo sappiamo bene - significa "di parte". Lidia Menapace invece, sotto questo profilo, rappresenterebbe una svolta paragonabile a quella avvenuta con l'elezione di Oscar Luigi Scalfaro il 25 maggio 1992. Allora il clima era assai diverso: il 23 maggio era stato ucciso il giudice Giovanni Falcone assieme la moglie e la sua scorta: questo evento aveva spinto alla scelta di un "Presidente di garanzia" - scelta che dovrebbe essere naturale, non dettata da un'urgenza -, visione che ebbe tragica conferma il 19 luglio con l'assassinio di un altro giudice antimafia: Paolo Borsellino. Sarebbe bello vivere in uno Stato (di diritto) dove gli eventi ordinari possano esserlo davvero, non soltanto quando la mafia alza il tiro. Concludo con una provocazione: Enrico De Nicola fu eletto la prima volta il 29 giugno 1946, dopo di lui si sono succeduti altri nove Presidenti della Repubblica. Dopo sessant'anni l'Italia e' matura per una Presidente della Repubblica? Se non ora, quando? 4. DEMOCRAZIA. GABRIELE AQUILINA E ELENA DALL'ACQUA: PER LIDIA MENAPACE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA [Ringraziamo Gabriele.Aquilina e Elena Dall'Acqua (per contatti: gabriele.aquilina at tin.it) per questo intervento. Gabriele Aquilina e Elena Dall'Acqua, impegnati nel movimento pacifista, per un'economia di giustizia, per i diritti umani e la promozione della nonviolenza, sono tra gli animatore dell'esperienza di "Narni per la pace"] Siamo entusiasti della proposta. Semplicemente non riusciamo ad immaginarci una persona migliore della senatrice Lidia Menapace, della carissima Lidia, come Presidente della Repubblica. A tutte le ragioni gia' sottolineate nell'appello, chi ha avuto, come noi, la fortuna di conoscerla personalmente, aggiunge il suo vivere la politica come impegno civile e l'incredibile energia che Lidia mette in questo impegno. La ricordiamo con ammirazione ed affetto, quando e' venuta in treno da Bolzano a Narni, per portare il suo contributo al nostro corso sulla nonviolenza, ed e' ripartita in nottata per Venezia, dove avrebbe dovuto tenere un altro incontro la mattina successiva. Il fatto e' che, senza retorica e sensa sentimentalismi, ancora vogliamo bene a questo Paese e vogliamo continuare a sperare che si meriti una persona della levatura umana e morale di Lidia Menapace come legittima rappresentante e garante della Costituzione. Ci sembra un sogno difficile da realizzare, ma con Pedro Casaldaliga ci ripetiamo che se sognamo tutti insieme il sogno puo' diventare realta'. E allora sognamo insieme Lidia Presidente della nostra Repubblica. 5. DEMOCRAZIA. DANIELE ARONNE: PER LIDIA MENAPACE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA [Ringraziamo Daniele Aronne (per contatti: danielearonne at libero.it) per questo intervento. Daniele Aronne, amico della nonviolenza, gia' obiettore di coscienza, impegnato nella "Operazione Colomba" promossa dalla Associazione Comunita' Papa Giovanni XXIII, ha preso parte a missioni di pace e di intervento nonviolento in varie aree in conflitto, dal Chiapas al Kosovo; e' impegnato anche nell'associazione umanitaria "Viterbo con amore"] Condivido pienamente e faro' il possibile per far girare questo appello a tutti gli amici, collaboratori e persone che possono aiutarci a far girare e irrobustire questa proposta. 6. DEMOCRAZIA. ENRICA BARTESAGHI: PER LIDIA MENAPACE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA [Ringraziamo Enrica Bartesaghi (per contatti: bartesaghie at tele2.it) per questo intervento. Enrica Bartesaghi, nata in provincia di Lecco nel 1954, presidente del comitato "Verita' e giustizia per Genova" (sito: www.veritagiustizia.it), e' autrice del libro Genova, il posto sbagliato. La Diaz, Bolzaneto, il carcere: diario di una madre, Nonluoghi libere edizioni, 2004] Mi piacerebbe un Presidente della Repubblica che avesse fatto la Resistenza: perche' questo paese ha dimenticato troppo in fretta le sue origini, la lunga e dolorosa lotta dei partigiani, le sue radici democratiche ed antifasciste. Perche' poche settimane fa a Milano e' stata autorizzata una manifestazione fascista e nelle ultime elezioni politiche ci sono stati candidati dichiaratamente fascisti. Perche' a Bolzaneto i manifestanti arrestati sono stati accolti con le suonerie di "Faccetta nera", con saluti e canzonette fasciste e razziste, insultati e torturati per ore, minacciati di morte e di stupro, privati di sonno, cibo ed acqua, a Genova, Italia, nel mese di luglio del 2001. * Mi piacerebbe un Presidente della Repubblica che avesse fatto la scelta della nonviolenza: perche' se coltiviamo questo mondo con il dialogo, l'ascolto e la disponibilita' a capire, conoscere, se' e gli altri, la capacita' di gestire i conflitti e le differenze, l'importanza dei diritti e dei doveri propri ed altrui, possiamo sperare in un futuro di pace. * Mi piacerebbe un Presidente della Repubblica femminista: perche' le donne in Italia sono poco o nulla rappresentate, nel Parlamento, nelle Istituzioni, nelle aziende pubbliche e private. Perche' i diritti faticosamente conquistati dalle madri, per una sessualita' libera ed una maternita' consapevole, per una parita' reale e non solo sulla carta, sono continuamente messi in discussione e spesso negati alle nostre figlie. Perche' molte, troppe donne straniere sono ridotte a schiave sulle nostre strade, nelle nostre case, senza tutele, senza diritti. * Mi piacerebbe una Presidente della Repubblica: perche' in Italia non abbiamo mai avuto una donna Presidente della Repubblica, o Capo del Governo, eppure da qualche decennio abbiamo diritto al voto, e da qualche secolo anche ad un'anima. * Mi piacerebbe Lidia Menapace: perche' non e' mai stata processata per corruzione, mafia, od altri reati. Perche' e' una donna onesta. Perche' ha contribuito a costruire la parte migliore del nostro paese, che c'e', ma si vede poco e conta ancora meno. Perche' e' una donna. 7. DEMOCRAZIA. BARBARA BELLINI BENINI: PER LIDIA MENAPACE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA [Ringraziamo Barbara Bellini Benini (per contatti: barbara.bellini4 at virgilio.it) per questo intervento. Barbara Bellini Benini e' impegnata nei movimenti nonviolenti ed in particolare nel Mir di Fano; ha preso parte a varie esperienze di promozione del dialogo e della solidarieta'] ... Non ci avevo ancora pensato ma ho trovato moltissimo interessanti i ragionamenti alla base della proposta. Spero in qualche modo di poter essere di aiuto... 8. DEMOCRAZIA. SIMONA BERNASCONI: PER LIDIA MENAPACE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA [Ringraziamo Simona Bernasconi (per contatti: simober at yahoo.it) per questo intervento. Simona Bernasconi, amica della nonviolenza, e' impegnata nella Rete di Lilliput e nel gruppo di lavoro tematico sulla nonviolenza e i conflitti] Senza dubbio sostengo ed inoltro l'appello, scrivero' nei prossimi giorni anche un piccolo appello in sostegno. 9. DEMOCRAZIA. NORMA BERTULLACELLI: PER LIDIA MENAPACE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA [Ringraziamo Norma Bertullacelli (per contatti: norma.b at libero.it) per questo intervento. Norma Bertullacelli, insegnante, amica della nonviolenza, collaboratrice di questo foglio, e' impegnata nella "Rete controg8 per la globalizzazione dei diritti" di Genova] Sono assolutamente d'accordo e mi metto al lavoro anche per la diffusione della proposta. E' un altro bel sogno da sognare, l'elezione di Lidia Menapace a capo dello stato. * L'attuale presidente della repubblica gode in questi giorni di grande popolarita'; molti lo indicano come l'unica figura in grado di garantire in modo corretto ed equilibrato il mutamento di governo sancito dalle recenti elezioni politiche. Ha tuttavia una gravissima responsabilita': in quanto massimo garante delle istituzioni e capo supremo delle forze armate ha ignorato il dettato costituzionale che sancisce all'art. 11 "l'Italia ripudia la guerra". L'Italia e' ed e' stata coinvolta nel suo settennato nella guerra in Kosovo, in Afghanistan ed in Iraq. Lidia Menapace e' una convinta pacifista nonviolenta. Conosce il dettato costituzionale, ed antepone il dettato della coscienza a quello dell'opportunita' politica. Non avrebbe permesso, e non permettera' che l'Italia partecipi a guerre, comunque mascherate. 10. DEMOCRAZIA. LAURA BOTTAI: PER LIDIA MENAPACE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA [Ringraziamo Laura Bottai (per contatti: bottai.laura at tiscalinet.it) per questo intervento. Laura Bottai e' presidente della Commissione pari opportunita' della Provincia di Arezzo ed impegnata in molte iniziative concrete per i diritti e la democrazia] E' bene avviare una petizione, e soprattutto fare una grossa campagna d'informazione e sensibilizzazione per Lidia Menapace presidente della repubblica. Che cosa ha da meno di D'Alema o di Amato? Io non lo so, so pero' quello che ha di piu', tanto di piu'! 11. DEMOCRAZIA. MARCELLA BRAVETTI: PER LIDIA MENAPACE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA [Ringraziamo Marcella Bravetti (per contatti: donnemondo1 at interfree.it) per questo intervento che estraiamo da una piu' ampia lettera. Marcella Bravetti, perugina, e' nata nel 1938 da famiglia proletaria. E' presidente del "Comitato internazionale 8 marzo" dalla sua fondazione; e' stata operaia tessile alla Luisa Spagnoli dai 14 ai 50 anni (eta' in cui e' stata prepensionata), qui ha svolto attivita' sindacale prima nel consiglio di fabbrica e poi da distaccata alla Filtea-Cgil di Perugia. E' rientrata in fabbrica giusto in tempo per condividere con le proprie compagne la cassa integrazione e poi la lotta contro i licenziamenti, culminata con l'occupazione della fabbrica, di cui e' stata tra le principali protagoniste. Il "Comitato internazionale 8 marzo", che Marcella Bravetti presiede, e' una associazione multiculturale impegnata nella promozione dei diritti e per la valorizzazione delle culture delle donne; nasce nel 1987 a Perugia su iniziativa di un gruppo di donne di diversa nazionalita' e cultura; ha un sito (www.donnemondo.com) e pubblica un'agenda annuale "Di marzo in marzo". Lo scorso anno ha promosso la campagna affinche' Lidia Menapace fosse nominata senatrice a vita] Sarebbe veramente eccezionale, anche io ho pensato che sarebbe la persona piu' giusta... 12. DEMOCRAZIA. ANTONIO BRUNO: PER LIDIA MENAPACE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA [Ringraziamo Antonio Bruno (per contatti: brunoa01 at aleph.it) per questo intervento. Antonio Bruno e' da sempre impegnato nei movimenti pacifisti e ambientalisti, pubblico amministratore e promotore di rilevanti iniziative nonviolente a Genova] Io aderisco certamente, e diffondo. 13. DEMOCRAZIA. GINO BURATTI: PER LIDIA MENAPACE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA [Ringraziamo Gino Buratti (per contatti: buragino at tin.it) per questo intervento. Gino Buratti e' fortemente impegnato nell'esperienza dell'Accademia apuana della pace, del cui notiziario settimanale e' l'infaticabile animatore] L'editoriale pubblicato su "La domenica della nonviolenza" del 23 aprile lancia la proposta, che io sottoscrivo e rilancio, di proporre Lidia Menapace alla Presidenza della Repubblica: "Ci piacerebbe un Presidente della Repubblica che avesse fatto la Resistenza. Un Presidente della Repubblica che avesse fatto la scelta della nonviolenza. Un Presidente della repubblica femminista. Una Presidente della Repubblica. Lidia Menapace". Se in tutti questi anni abbiamo iniziato a costruire movimenti che, in un confronto serrato con le forze politiche, siano spazio e luogo di cittadinanza attiva, credo che non possiamo non fare una nostra proposta, per quanto concerne il futuro Presidente della Repubblica, nel rispetto delle regole e delle modalita' stabilite dalla Costituzione. Credo inoltre che i tempi siano maturi per segnare una differenza con le semplici logiche, pur legittime, del bilancino politico e della visibilita'. E' il momento di dare visibilita' a valori e che il futuro Presidente rappresenti e sia in sintonia con questi valori. Valori fondanti della nostra Repubblica sono la Resistenza, il ripudio della guerra (art. 11 della Costituzione), la valorizzazione delle differenze e la ricerche di creare condizioni di pari opportunita'... dentro a questi valori Lidia Menapace cammina da sempre, abbracciandoli, sviluppandoli, elaborandoli senza mai fossilizzarli come semplici miti, in un filo che tiene saldato insieme il nostro passato, il presente che viviamo ed il futuro che andiamo a costruire. Per questo motivo credo che la proposta di candidare Lidia Menapace alla Presidenza della Repubblica abbia un profondo significato, e non solo per la mia conoscenza personale di lei, che risale a piu' di trent'anni fa quando mi formavo ai corsi della Cittadella di Assisi, ma per quella sua capacita' di sviluppare un pensiero che saldasse insieme la Resistenza, il percorso delle donne, la nonviolenza, la pace, la democrazia, la politica... Credo che, in questo nostro procedere nella costruzione di un movimento plurale, non possiamo relegare il dibattito per l'elezione del Capo dello Stato alle sole logiche interne al ceto politico, possiamo proporre una prospettiva diversa... in tal senso penso che possa essere importante che dalle cittadine e dai cittadini, dai movimenti delle donne, dall'associazionismo democratico, dai movimenti sociali, dai luoghi vitali della societa' civile e della cultura, dai movimenti per la pace e per i diritti emerga una voce corale, persuasa e persuasiva, una proposta alta rivolta all'inero Parlamento affinche' per la Presidenza della Repubblica si converga su una figura dell'autorevolezza di Lidia Menapace. Possiamo sostenere questa proposta come movimenti? Io ritengo di si'. 14. DEMOCRAZIA. LUISA CARMINATI: PER LIDIA MENAPACE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA [Ringraziamo Luisa Carminati (per contatti: luisa.carminati1 at virgilio.it) per questo intervento. Luisa Carminati, autorevole figura di forte impegno civile, e' impegnata nel Consiglio delle donne di Bergamo, nel Bergamo social forum, ed in molte iniziative per la pace e i diritti] E' ora di cambiare: accolgo la vostra proposta. Non ho molta fantasia e questo messaggio mi sembra completo cosi'; per questo lo sottoscrivo: "Ci piacerebbe un Presidente della Repubblica che avesse fatto la Resistenza. Un Presidente della Repubblica che avesse fatto la scelta della nonviolenza. Un Presidente della Repubblica femminista. Una Presidente della Repubblica: Lidia Menapace". 15. DEMOCRAZIA. FRANCESCO COMINA: PER LIDIA MENAPACE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA [Ringraziamo Francesco Comina (per contatti: f.comina at ladige.it) per questo intervento. Francesco Comina e' stato uno dei principali punti di riferimento in Italia della campagna di sostegno al si' al referendum brasiliano per proibire il commercio delle armi. Giornalista e saggista, pacifista nonviolento, e' impegnato nel movimento di Pax Christi; nato a Bolzano nel 1967, laureatosi con una tesi su Raimon (Raimundo) Panikkar, collabora a varie riviste. Opere di Francesco Comina: Non giuro a Hitler, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (Mi) 2000; (con Marcelo Barros), Il sapore della liberta', La meridiana, Molfetta (Ba) 2005; (con Arturo Paoli), Qui la meta e' partire, La meridiana, Molfetta (Ba) 2005; ha contribuito al libro di AA. VV., Le periferie della memoria, Anppia - Movimento Nonviolento, Torino-Verona; e ad AA. VV., Giubileo purificato, Emi, Bologna] Credo che Lidia abbia tutti i requisiti per concorrere alla presidenza della Repubblica. E molti di piu'! 16. DEMOCRAZIA. RENATO CORSETTI: PER LIDIA MENAPACE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA [Ringraziamo Renato Corsetti (per contatti: renato.corsetti at esperanto.org) per questo intervento. Renato Corsetti e' docente di psicopedagogia del linguaggio e della comunicazione all'Universita' "La Sapienza" di Roma] Sono lieto di aderire all'inziativa perche' il Parlamento elegga Lidia Menapace come prossima Presidente della Repubblica. 17. DEMOCRAZIA. GUIDO CRISTINI E MARISA MANTOVANI: PER LIDIA MENAPACE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA [Ringraziamo Guido Cristini e Marisa Mantovani (per contatti: codipax at lillinet.org) per questo intervento. Guido Cristini e Marisa Mantovani sono impegnati nel Coordinamento per la pace di Mantova] Facciamo girare con molto piacere la proposta. Conosciamo Lidia da molti ann i. Conosciamo il suo lavoro e la stimiamo davvero tantissimo. 18. DEMOCRAZIA. DANIELE DAL BON: PER LIDIA MENAPACE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA [Ringraziamo Daniele Dal Bon (per contatti: danieledalbon at yahoo.it) per questo intervento sintetico quant'altri mai. Daniele Dal Bon, fotografo della solidarieta', giornalista e ricercatore, autore e collaboratore di varie iniziative di documentazione e sensibilizzazione e di varie pubblicazioni, impegnato da sempre nella solidarieta' internazionale, e' partecipe e promotore di molte iniziative di sostegno concreto a chi soffre e lotta per la dignita' e i diritti] Ok. 19. DEMOCRAZIA. CLAUDIO DEBETTO: PER LIDIA MENAPACE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA [Ringraziamo Claudio Debetto (per contatti: claude2009 at lillinet.org) per questo intervento. Claudio Debetto e' impegnato nella Rete Radie' Resch, nella cooperativa sociale "EquAzione", ed in molte iniziative di pace e di solidarieta'] Sono piu' che d'accordo e provvedo a far circolare la proposta. Grazie della bella idea. 20. DEMOCRAZIA. ALESSIO DI FLORIO: PER LIDIA MENAPACE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA [Ringraziamo Alessio Di Florio (per contatti: ahimsashalom at yahoo.it) per questo intervento che estraiamo da una piu' ampia lettera. Alessio Di Florio, amico della nonviolenza vive in Abruzzo ed e' impegnato in varie iniziative di pace e per i diritti, in particolare nell'esperienza di Peacelink; cura il notiziario elettronico "Mare nostrum" per l'abolizione dei cosiddetti "centri di permanenza temporanea" (campi di concentramento che violano gravemente i diritti umani delle persone migranti)] Conosco Lidia e il suo impegno civile da anni e, recentemente, ho avuto anche l'emozione di incontrarla di persona qui a Pescara. Purtroppo, data la mia giovane eta', non ho potuto votarla al Senato e di questo mi sono molto rammaricato. Nei giorni scorsi riflettevo con degli amici su chi potesse succedere a Ciampi. Abbiamo provato a sfogliare la margherita dei nomi possibili. Considerando che alcune candidature emerse sono a dir poco inaccettabili e l'impossibilita' di altre (come il compianto Norberto Bobbio, di cui tanto avremmo bisogno in questo momento...) Lidia Menapace sarebbe piu' dell'optimum. Accetto quindi con convinta adesione la proposta. Per quanto mi sara' possibile la diffondero' il piu' possibile... questa proposta, anche se non portera' Lidia al Quirinale, e' occasione per rilanciare le ragioni di una politica civile e impegnata, quella politica di cui oggi abbiamo tanto bisogno. E allora se ne discuta, se ne parli. Ci si ricordi che la politica non e' sterile teatrino di giochi di potere, ma il luogo dell'agire comune, l'agora' del bene comune e della costruzione del futuro. 21. DEMOCRAZIA. PASQUALE DIOGUARDI: PER LIDIA MENAPACE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA [Ringraziamo Pasquale Dioguardi (per contatti: pdioguardi at libero.it) per questo intervento. Pasquale Dioguardi, dottore in Scienze per la pace, e' membro di Peace Brigades International] Vi prego di aggiungere il mio nominativo fra coloro che appoggiano e sostengono la candidatura di Lidia. 22. DEMOCRAZIA. MARIA G. DI RIENZO: PER LIDIA MENAPACE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA [Ringraziamo Maria G. Di Rienzo (per contatti: sheela59 at libero.it) per questo intervento. Maria G. Di Rienzo e' una delle principali collaboratrici di questo foglio; prestigiosa intellettuale femminista, saggista, giornalista, regista teatrale e commediografa, formatrice, ha svolto rilevanti ricerche storiche sulle donne italiane per conto del Dipartimento di Storia Economica dell'Universita' di Sidney (Australia); e' impegnata nel movimento delle donne, nella Rete di Lilliput, in esperienze di solidarieta' e in difesa dei diritti umani, per la pace e la nonviolenza. Tra le opere di Maria G. Di Rienzo: con Monica Lanfranco (a cura di), Donne disarmanti, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2003; con Monica Lanfranco (a cura di), Senza velo. Donne nell'islam contro l'integralismo, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2005] Sarebbe splendido se il nostro prossimo presidente incarnasse quanto di meglio, e non quanto di peggio, siamo capaci di essere e fare come italiani. Sarebbe una fonte di gioia, e un riscatto dagli anni biechi e violenti del berlusconismo, se per una volta i falchi e i pavoni e i tacchini della politica nostrana restassero appollaiati e una colomba della pace volasse alta assieme a tutte e tutti noi. E ci restituirebbe fiducia nel patto democratico sapere che chi rappresenta la nostra repubblica e' una donna che ha contribuito a costruirla. Tutto il mio cuore ed il mio impegno per Lidia Menapace Presidente della Repubblica Italiana. 23. DEMOCRAZIA. ANGELA DOGLIOTTI MARASSO: PER LIDIA MENAPACE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA [Ringraziamo Angela Dogliotti Marasso (per contatti: maradoglio at libero.it) per questo intervento. Angela Dogliotti Marasso, rappresentante autorevolissima del Movimento Internazionale della Riconciliazione e del Movimento Nonviolento, svolge attivita' di ricerca e formazione presso il Centro studi "Sereno Regis" di Torino e fa parte della Commissione di educazione alla pace dell'International peace research association; studiosa e testimone, educatrice e formatrice, e' una delle figure piu' nitide della nonviolenza in Italia. Tra le sue opere segnaliamo particolarmente Aggressivita' e violenza, Edizioni Gruppo Abele, Torino; il saggio su Domenico Sereno Regis, in AA. VV., Le periferie della memoria, Anppia - Movimento Nonviolento, Torino-Verona 1999; con Maria Chiara Tropea, La mia storia, la tua storia, il nostro futuro, Edizioni Gruppo Abele, Torino 2003; Con Elena Camino (a cura di), Il conflitto: rischio e opportunita', Edizioni Qualevita, Torre dei Nolfi (Aq) 2004] Accolgo volentieri l'invito a far circolare la proposta e invio queste righe come breve ma convinto intervento di sostegno alla candidatura di Lidia. La sua storia, la sua costante disponibilita' ad attivarsi in molte iniziative con coerente determinazione, generosita' e intelligenza ce la rendono cara e vicina. Sarebbe davvero un segno di cambiamento e di speranza avere una donna, e una donna come lei, Presidente della Repubblica. 24. DEMOCRAZIA. ANTONINO DRAGO: PER LIDIA MENAPACE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA [Ringraziamo Antonino Drago (per contatti: drago at unina.it) per questo intervento. Antonino (Tonino) Drago, nato a Rimini nel 1938, e' stato il primo presidente del Comitato ministeriale per la difesa civile non armata e nonviolenta; gia' docente universitario di Storia della fisica all'Universita' di Napoli, attualmente insegna Storia e tecniche della nonviolenza all'Universita' di Firenze, e Strategie della difesa popolare nonviolenta all'Universita' di Pisa; da sempre impegnato nei movimenti nonviolenti, e' uno dei piu' prestigiosi peace-researcher italiani e uno dei piu' autorevoli amici della nonviolenza. Tra le molte opere di Antonino Drago: Scuola e sistema di potere: Napoli, Feltrinelli, Milano 1968; Scienza e guerra (con Giovani Salio), Edizioni Gruppo Abele, Torino 1983; L'obiezione fiscale alle spese militari (con G. Mattai), Edizioni Gruppo Abele, Torino 1986; Le due opzioni, La Meridiana, Molfetta; La difesa e la costruzione della pace con mezzi civili, Qualevita, Torre dei Nolfi (Aq) 1997; Atti di vita interiore, Qualevita Torre dei Nolfi (Aq) 1997] Aderisco. 25. DEMOCRAZIA. GIOVANNA E MASSIMO DURANTI: PER LIDIA MENAPACE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA [Ringraziamo Giovanna e Massimo Duranti (per contatti: giovanna.duranti at virgilio.it) per questo intervento. Giovanna Duranti Niccoli e Massimo Duranti sono impegnati nell'Associazione Val Fegana ed in molte iniziative per i diritti e la democrazia] Aderiamo con entusiasmo e convinzione alla proposta di candidare Lidia Menapace alla presidenza della repubblica. 26. DEMOCRAZIA. DOMENICO GALLO: PER LIDIA MENAPACE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA [Ringraziamo Domenico Gallo (per contatti: domenico.gallo at tiscali.it) per questo intervento. Domenico Gallo, illustre giurista, e' nato ad Avellino nel 1952, magistrato ed acuto saggista, gia' parlamentare, tra gli animatore dell'Associazione nazionale giuristi democratici; tra i suoi scritti segnaliamo particolarmente: Dal dovere di obbedienza al diritto di resistenza, Edizioni del Movimento Nonviolento, Perugia 1985; Millenovecentonovantacinque, Edizioni Associate, Roma 1999; (a cura di, con Corrado Veneziano), Se dici guerra umanitaria. Guerra e informazione. Guerra all'informazione, Besa, 2005; (a cura di, con Franco Ippolito), Salviamo la Costituzione, Chimienti, 2006. Vari suoi scritti sono disponibili nel sito www.domenicogallo.it] Sono contento di unirmi al coro dei sostenitori di Lidia Menapace come prossimo Presidente della Repubblica. La Repubblica italiana deve molto a Lidia Menapace, a cominciare dalla sue origini, essendo stata generata dalla Resistenza e dalla lotta di liberazione a cui Lidia ha partecipato. Inoltre per 50 anni Lidia ha incarnato lo spirito della Resistenza che continua, per testimoniare l'esigenza che siano incarnati i valori di pace, giustizia, nonviolenza, rispetto delle diversita' che sono a fondamento del mondo nuovo promesso dalla Resistenza e che oggi rischia di tramontare se noi non sapremo reagire all'imbarbarimento del tempo presente. 27. DEMOCRAZIA. DACIA MARAINI: PER LIDIA MENAPACE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA [Ringraziamo Dacia Maraini (per contatti: marainid at mclink.it) per questo intervento che estraiamo da una piu' ampia lettera. Dacia Maraini, nata a Firenze nel 1936, scrittrice, intellettuale femminista, e' una delle figure piu' prestigiose della cultura democratica italiana. Un breve profilo biografico e' in "Nonviolenza. Femminile plurale" n. 47. Tra le opere di Dacia Maraini segnaliamo particolarmente: L'eta' del malessere (1963); Crudelta' all'aria aperta (1966); Memorie di una ladra (1973); Donne mie (1974); Fare teatro (1974); Donne in guerra (1975); (con Piera Degli Esposti), Storia di Piera (1980); Isolina (1985); La lunga vita di Marianna Ucria (1990); Bagheria (1993). Vari materiali di e su Dacia Maraini sono disponibili nel sito www.dacia-maraini.it] Sono perfettamente d'accordo con la candidatura di Lidia Menapace alla presidenza della Repubblica... Bastera' dire che ha fatto la Resistenza, e' un atto coraggioso e nobile in cui si riconosceranno tutti coloro che sono contro il fascismo e il nazismo. Faro' circolare l'appello fra gli amici. 28. DEMOCRAZIA. LEA MELANDRI: PER LIDIA MENAPACE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA [Ringraziamo Lea Melandri (per contatti: lea.melandri at tiscalinet.it) per questo intervento. Lea Melandri, nata nel 1941, acutissima intellettuale, fine saggista, redattrice della rivista "L'erba voglio" (1971-1975), direttrice della rivista "Lapis", e' impegnata nel movimento femminista e nella riflessione teorica delle donne. Opere di Lea Melandri: segnaliamo particolarmente L'infamia originaria, L'erba voglio, Milano 1977, poi Manifestolibri, Roma 1997. Cfr. anche Come nasce il sogno d'amore, Rizzoli, Milano 1988; Lo strabismo della memoria, La Tartaruga, Milano 1991; La mappa del cuore, Rubbettino, Soveria Mannelli 1992; Migliaia di foglietti, Moby Dick 1996. Dal sito www.universitadelledonne.it riprendiamo la seguente scheda: "Lea Melandri ha insegnato in vari ordini di scuole e nei corsi per adulti. Attualmente tiene corsi presso l'Associazione per una Libera Universita' delle Donne di Milano, di cui e' stata promotrice insieme ad altre fin dal 1987. E' stata redattrice, insieme allo psicanalista Elvio Fachinelli, della rivista L'erba voglio (1971-1978), di cui ha curato l'antologia: L'erba voglio. Il desiderio dissidente, Baldini & Castoldi 1998. Ha preso parte attiva al movimento delle donne negli anni '70 e di questa ricerca sulla problematica dei sessi, che continua fino ad oggi, sono testimonianza le pubblicazioni: L'infamia originaria, edizioni L'erba voglio 1977 (Manifestolibri 1997); Come nasce il sogno d'amore, Rizzoli 1988 ( ristampato da Bollati Boringhieri, 2002); Lo strabismo della memoria, La Tartaruga edizioni 1991; La mappa del cuore, Rubbettino 1992; Migliaia di foglietti, Moby Dick 1996; Una visceralita' indicibile. La pratica dell'inconscio nel movimento delle donne degli anni Settanta, Fondazione Badaracco, Franco Angeli editore 2000; Le passioni del corpo. La vicenda dei sessi tra origine e storia, Bollati Boringhieri 2001. Ha tenuto rubriche di posta su diversi giornali: 'Ragazza In', 'Noi donne', 'Extra Manifesto', 'L'Unita''. Collaboratrice della rivista 'Carnet' e di altre testate, ha diretto, dal 1987 al 1997, la rivista 'Lapis. Percorsi della riflessione femminile', di cui ha curato, insieme ad altre, l'antologia Lapis. Sezione aurea di una rivista, Manifestolibri 1998. Nel sito dell'Universita' delle donne scrive per le rubriche 'Pensiamoci' e 'Femminismi'"] Sono d'accordo sulla proposta di Lidia Menapace e faro' senz'altro circolare l'informazione. 29. INIZIATIVE. ELENCO AGGIORNATO DELLE PERSONE E ASSOCIAZIONI CHE HANNO GIA' ESPRESSO ATTENZIONE E SOSTEGNO ALLA PROPOSTA DI LIDIA MENAPACE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Al momento di chiudere questo fascicolo del notiziario (nel primo pomeriggio di domenica 25 aprile, ma nel frattempo sono continuane ad arrivare numerose altre adesioni, di cui daremo notizia nel prossimo fascicolo) hanno gia' espresso in varie forme affetto, attenzione e sostegno alla proposta dell'elezione di Lidia Menapace alla Presidenza della Repubblica: Laura Bottai, Antonella Sapio, Marta Ghezzi, Peppe Sini, Maria Luigia Casieri, Daniela Musumeci, Doriana Goracci, Pasquale Iannamorelli, Norma Bertullacelli, Daniele Lugli, Antonio Bruno, Edi Rabini, Alessandro Portelli, Riccardo Orioles, Giovanni Scotto, Dacia Maraini, Luca Kocci, Giovanna Providenti, Giovanni Colombo, Domenico Jervolino, Daniele Vasta, Andrea Trentini, Daniele Dal Bon, Yukari Saito, Antonio Vigilante, Angela Dogliotti Marasso, Marcella Bravetti, Alessio Di Florio, Bruno Segre, Farid Adly, Zenone Sovilla, Brunetto Salvarani, Isidoro D. Mortellaro, Gino Buratti, Paola Pavese, Marco Servettini, Giuliano Falco, Giovanni Sarubbi, Roberto Melone, Piercarlo Racca, Daniele Barbieri, Daniele Aronne, Giorgio Montagnoli, Francesco Comina, Raffaele Mantegazza, Barbara Benini, Claudio Debetto, Michele Meomartino, Agnese Ginocchio, Daniele Gallo, Mirella Sartori, Maria G. Di Rienzo, Francesco Pistolato, Guido Cristini, Marisa Mantovani, Enrico Lanza, Giacomo Alessandroni, Gerard Lutte, Claudio Ortale, Gigi Malabarba, Flavia Neri, Enzo Piffer, Giuseppe Stoppiglia, Giorgio Gallo, Nella Ginatempo, Paola Mancinelli, Marcello Vigli, Nanni Salio, Pasquale Dioguardi, Gigi Ontanetti, Luciana Ronchi, Lulu' Ortega, Aldo Zanchetta, Bruno Giaccone, Luisa Carminati, Massimo Duranti, Giovanna Duranti Niccoli, Marco Siino, Simona Bernasconi, Pasquale Pugliese, Gabriele Aquilina, Elena Dall'Acqua, Franco Zunino, Silvano Tartarini, Renato Corsetti, Antonino Drago, Enrica Bartesaghi, Roberto Ferrario, Helene Paraskeva, Elena Liotta, Rodolfo Carpigo, Antonio Mazzeo, Maria Caterina Cifatte, Giuseppe Coscione, Elisa Carlaccini, Enrico Peyretti, Davide Scaglianti, Mimma Ianno' Latorre, Lea Melandri, Raffaella Lamberti, Domenico Gallo, Marcello Paolocci, Francesco Vignarca, Floriana Lipparini, Alberto Camata, Gaetano Farinelli, Rosangela Pesenti, Normanna Albertini, Michela Lipari, Evelina Savini, Lidia Maggi, Eligio Galdi, Giuliano Pontara, Umberto Cinalli, Mario Di Marco, Eugenio Scardaccione, Rina Redivo, Lucio Baraschi, Vania Baraschi, Tiziana Boari, Giovanni Russotto, Luciano Benini, Antonietta Cacciani, Beppe Pavan, Carla Galetto, Giancarla Codrignani, il Centro di ricerca per la pace di Viterbo, il Coordinamento per la pace di Mantova, l'Associazione Lavoratori Pinerolesi aderente alla Confederazione Unitaria di Base, Italia Civile, Associazione Macondo per l'incontro e la comunicazione tra i popoli. Nei prossimi giorni ovviamente prosguiremo anche la pubblicazione delle dichiarazioni pervenuteci, oggi abbiamo potuto inserirne - per ovvie ragioni di spazio - solo una piccola parte di quelle gia' arrivateci. * Rinnoviamo l'invito ad ogni persona ed ogni associazione che vorra' esprimere il proprio impegno a sostegno della candidatura di Lidia Menapace alla Presidenza della Repubblica a farlo nelle forme piu' congeniali al proprio modo d'essere, di pensare, di agire: a tutte le persone e le associazioni disponibili chiediamo naturalmente di diffondere l'informazione sulla proposta in modo adeguato e coerente al fine. In particolare saremmo grati se si facesse circolare la proposta tra le persone e le associazioni interessate, se la si comunicasse anche ai mezzi d'informazione raggiungibili, e naturalmente se la si facesse pervenire ai parlamentari (essendo i parlamentari infine coloro che col loro voto eleggono il Presidente della Repubblica) con cui vi fossero rapporti di conoscenza, di stima o di amicizia. A mero titolo d'esempio riproduciamo qui di seguito ancora una volta il testo che abbiamo gia' pubblicato due giorni fa nel supplemento domenicale del nostro foglio e riproposto oggi in apertura: "Ci piacerebbe un Presidente della Repubblica che avesse fatto la Resistenza. Un Presidente della Repubblica che avesse fatto la scelta della nonviolenza. Un Presidente della Repubblica femminista. Una Presidente della Repubblica. Lidia Menapace". Saremo grati a tutte le persone che ci invieranno (all'indirizzo di posta elettronica nbawac at tin.it) interventi e notizie al fine di poterli pubblicare anche sul nostro notiziario. 30. RIFLESSIONE. USCIRE DALLA SUBALTERNITA' Non c'e' nessun motivo per cui la discussione sulla scelta del Presidente della Repubblica debba essere sequestrata nelle segrete stanche in cui oligarchiche leadership del ceto politico prendono decisioni - gravi, fondamentali decisioni che riguardano tutti -, sulla base di lotte intestine, equilibri interni o interessi particolari di ristrette camarille. Proprio perche' il Presidente della Repubblica "e' il Capo dello Stato e rappresenta l'unita' nazionale" ed e' nel nostro ordinamento giuridico un organo istituzionale che ha le funzioni e i rilevantissimi poteri (come quello fondamentale di promulgare le leggi) conferitigli dagli articoli 87 e 88 della Costituzione della Repubblica Italiana (quella vera, non l'infame caricatura golpista che un colpo di mano criminale ed eversivo ha cercato di imporre qualche mese fa e su cui si terra' in giugno un importantissimo referendum in difesa della legalita'), la discussione sulla sua scelta deve coinvolgere l'intera popolazione. Certo, poi saranno i membri del Parlamento ad eleggerlo, ma sarebbe bene che l'elezione avvenisse dopo un dibattito non solo trasparente, ma realmente partecipato, e sulla base di criteri, valori e ragioni esplicitamente espressi, pubblicamente argomentati e discussi, democraticamente esaminati con la piu' ampia e consapevole partecipazione popolare possibile. Per questo non e' affatto bizzarro o velleitario che persone sollecite del pubblico bene, associazioni e movimenti impegnati per la democrazia, la pace, la dignita' umana di tutti gli esseri umani, la salvaguardia e promozione di un saggia, civile, responsabile e solidale convivenza tra le persone, i popoli e le culture, e tra gli esseri umani e la natura, prendano la parola per avanzare una proposta. E proporre la scelta come Presidente della Repubblica di una persona come Lidia Menapace e' il modo migliore per onorare la democrazia e le istituzioni dello stato di diritto, per promuovere giustizia e liberta', legalita' e solidarieta'. Per inverare finalmente anche nella scelta del Capo delo Stato i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana, quella Costituzione presidio delle nostre liberta', che Lidia Menapace ha personalmente contribuito a donarci con la sua partecipazione alla lotta contro la barbarie nazifascista, e con il suo limpido impegno civile lungo tutta la storia dell'Italia repubblicana. 31. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti. Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli. 32. PER SAPERNE DI PIU' * Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it * Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia: www.peacelink.it/users/mir; per contatti: mir at peacelink.it, luciano.benini at tin.it, sudest at iol.it, paolocand at libero.it * Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it; per contatti: info at peacelink.it LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 1277 del 26 aprile 2006 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web: http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/maillist.html L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e': nbawac at tin.it
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