La nonviolenza e' in cammino. 1254



LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO

Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la
pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 1254 del 3 aprile 2006

Sommario di questo numero:
1. Renato Solmi, Enrico Peyretti, Federico Repetto: Un appello
2. "Azione nonviolenta" di aprile
3. Marina Forti intervista Anita Desai
4. Indice dei numeri 773-795 (dicembre 2004) de "La nonviolenza e' in
cammino"
5. La "Carta" del Movimento Nonviolento
6. Per saperne di piu'

1. I COMPITI DELL'ORA. RENATO SOLMI, ENRICO PEYRETTI, FEDERICO REPETTO: UN
APPELLO
[Da alcune persone amiche impegnate per la pace e i diritti riceviamo e
volentieri diffondiamo la seguente lettera inviata al leader della
coalizione di centrosinistra in vista del dibattito televisivo di questa
sera.
Renato Solmi (per contatti: rsolmi at tin.it) e' stato tra i pilastri della
casa editrice Einaudi, ha introdotto in Italia opere fondamentali della
scuola di Francoforte e del pensiero critico contemporaneo, e' uno dei
maestri autentici e profondi di generazioni di persone impegnate per la
democrazia e la dignita' umana, che attraverso i suoi scritti e le sue
traduzioni hanno costruito tanta parte della propria strumentazione
intellettuale; e' impegnato nel Movimento Nonviolento del Piemonte e della
Valle d'Aosta.
Enrico Peyretti (1935) e' uno dei principali collaboratori di questo foglio,
ed uno dei maestri piu' nitidi della cultura e dell'impegno di pace e di
nonviolenza; ha insegnato nei licei storia e filosofia; ha fondato con
altri, nel 1971, e diretto fino al 2001, il mensile torinese "il foglio",
che esce tuttora regolarmente; e' ricercatore per la pace nel Centro Studi
"Domenico Sereno Regis" di Torino, sede dell'Ipri (Italian Peace Research
Institute); e' membro del comitato scientifico del Centro Interatenei Studi
per la Pace delle Universita' piemontesi, e dell'analogo comitato della
rivista "Quaderni Satyagraha", edita a Pisa in collaborazione col Centro
Interdipartimentale Studi per la Pace; e' membro del Movimento Nonviolento e
del Movimento Internazionale della Riconciliazione; collabora a varie
prestigiose riviste. Tra le sue opere: (a cura di), Al di la' del "non
uccidere", Cens, Liscate 1989; Dall'albero dei giorni, Servitium, Sotto il
Monte 1998; La politica e' pace, Cittadella, Assisi 1998; Per perdere la
guerra, Beppe Grande, Torino 1999; Dov'e' la vittoria?, Il segno dei
Gabrielli, Negarine (Verona) 2005; Esperimenti con la verita'. Saggezza e
politica di Gandhi, Pazzini, Villa Verucchio (Rimini) 2005; e' disponibile
nella rete telematica la sua fondamentale ricerca bibliografica Difesa senza
guerra. Bibliografia storica delle lotte nonarmate e nonviolente, ricerca di
cui una recente edizione a stampa e' in appendice al libro di Jean-Marie
Muller, Il principio nonviolenza, Plus, Pisa 2004 (libro di cui Enrico
Peyretti ha curato la traduzione italiana), e che e stata piu' volte
riproposta anche su questo foglio, da ultimo nei fascicoli 1093-1094; vari
suoi interventi sono anche nei siti: www.cssr-pas.org, www.ilfoglio.org e
alla pagina web http://db.peacelink.org/tools/author.php?l=peyretti Una piu'
ampia bibliografia dei principali scritti di Enrico Peyretti e' nel n. 731
del 15 novembre 2003 di questo notiziario.
Federico Repetto (per contatti: logos at teleion.it) e' insegnante, saggista,
impegnato nel Cidi di Torino e nei movimenti per i diritti, l'ambiente, la
pace; vari suoi testi, di argomento sia pedagogico e didattico, sia di
impegno civile e sulle questioni della democrazia e dellla comunicazione,
sono disponibili nella rete telematica. Opere di Federico Repetto, Opinione
pubblica, media e potere nel Novecento. Materiali e proposte di lavoro
interdisciplinari, Loescher, Torino]

Al professor Romano Prodi, candidato alla Presidenza del Consiglio da parte
di tutte le liste dell'Unione e dalla Alleanza autonomista progressista
della Valle d'Aosta
*
Alla vigilia del confronto mediatico che avra' luogo domani sera sulla rete
di Rai Uno fra i due leaders delle coalizioni che si presenteranno alla
scelta del popolo italiano nelle giornate del 9 e del 10 aprile, i
sottoscritti sentono il bisogno di rivolgersi a Lei per fare presenti una
serie di considerazioni che, a loro avviso, dovrebbero essere sviluppate con
particolare insistenza davanti a tutti gli spettatori della trasmissione
televisiva, che saranno certamente una parte consistente di coloro che si
recheranno alle urne, e che avranno modo di influenzare, sulla base dei
giudizi che si saranno formati, anche le opinioni degli altri.
*
Ci rendiamo ben conto del fatto che le considerazioni di carattere economico
occupano un posto decisivo nelle motivazioni di coloro che si accingono a
fare (o a non fare) uso del loro diritto di scelta individuale e di
autodeterminazione collettiva, anche se, su questo terreno, una volta che
siano state enunciate le direttive generali che le forze coalizzate
nell'Unione si propongono di seguire, e' chiaro che le misure concrete che
saranno adottate dal governo di domani non potranno fare a meno di tener
conto delle condizioni reali che si sono venute a determinare nel corso dei
cinque anni di gestione della cosa pubblica da parte della cosiddetta Casa
delle Liberta', che hanno visto un peggioramento costante e crescente delle
condizioni di vita della maggior parte del popolo italiano.
Fare grandi promesse e accusare la parte avversa di tutte le peggiori
intenzioni possibili e' un gioco troppo facile perche' possa valere la pena
di parteciparvi, ed e' chiaro che, in questo ambito, e' meglio attenersi ad
una constatazione oggettiva dei fatti, che parlano gia' sufficientemente da
soli, e sulla base dei quali gli elettori avranno la possibilita' di
orientarsi in funzione dei loro diversi e concreti interessi.
Il dibattito su questi argomenti dovrebbe quindi, a nostro avviso, lasciare
spazio anche all'analisi e alla denuncia di altri aspetti non meno gravi, o,
per dir meglio, estremamente preoccupanti , della situazione che si e'
venuta a determinare in questi ultimi tempi.
*
Ad essere in gioco, in queste elezioni, sono infatti le basi stesse della
vita sociale e politica del nostro paese, che hanno trovato la loro
formulazione e la loro definizione nella Costituzione repubblicana del 1948,
monumento insigne di sapienza giuridica e di elevatezza morale, e frutto di
una composizione accurata e imparziale degli interessi e delle concezioni di
tutte le forze democratiche e progressive che erano presenti sulla scena a
quell'epoca e che sono tuttora, anche se in forme parzialmente mutate,
attive e operanti nella realta' sociale e politica di oggi.
Ebbene, queste basi, che meriterebbero di essere ulteriormente sviluppate e
rafforzate, come e' avvenuto, del resto, in larga misura, nei decenni
immediatamente successivi al momento in cui furono poste, sono oggi
direttamente minacciate, o, per dir meglio, minate dall'interno, dall'opera
distruttiva del governo e della maggioranza che lo ha sostenuto fino ad ora.
Questa azione corrompitrice si e' manifestata o ha trovato espressione in
una serie di leggi, da quelle relative al conflitto di interessi e al
sistema delle comunicazioni, a quelle che hanno interessato l'ordine
giudiziario, alle caratteristiche piu' discutibili della nuova legge
elettorale, per venire fino a quella, di carattere piu' generale e
riassuntivo, che riguarda le modifiche da apportare alla seconda parte della
Costituzione stessa.
Tutte queste pretese innovazioni e riforme si configurano, nel loro insieme,
come un vero e proprio golpe politico e istituzionale, da cui la
Costituzione repubblicana esce completamente sfigurata e stravolta, al punto
che si puo' parlare, per moltissimi aspetti, di un regime illiberale e
autoritario, in cui alcuni dei principi fondamentali della democrazia
parlamentare, come l'assenza di ogni vincolo di mandato, o come
l'uguaglianza dei diritti di tutti i rappresentanti, sono apertamente
calpestati e annullati, come e' stato messo bene in luce da illustri
politologi e costituzionalisti, quali, per limitarci a qualche nome,
Leopoldo Elia e Luigi Ferrajoli, e la grande maggioranza dei collaboratori
del volume collettivo pubblicato sotto la sigla di Astrid, che Lei
certamente ben conosce, come dimostra, fra l'altro, il testo dell'intervento
da Lei tenuto il 2 ottobre dell'anno scorso in occasione della
manifestazione "Salviamo la Costituzione - Aggiornarla e non demolirla" ,
promossa da Giustizia e Liberta' e dall'associazione sunnominata.
Purtroppo il progetto allora in discussione e' stato definitivamente
approvato dalla Camera e dal Senato e sarebbe destinato ad entrare in
vigore, con tutte le conseguenze che cio' comporterebbe, se non fosse
respinto dal referendum popolare a cui sara' sottoposto nel mese di giugno.
*
E' fin troppo facile scorgere il nesso che unisce l'esito delle elezioni
politiche del 9 e 10 aprile a quello del referendum istituzionale sulla
legge per la riforma della seconda parte della Costituzione. Se il popolo
italiano si rendera' conto delle conseguenze disastrose che avrebbe la
definitiva entrata in vigore di quella sciagurata "riforma", la cui
importanza trascende ogni altra considerazione, non esitera' a bocciare il
governo che l'ha promossa, e le cui intenzioni golpiste sono fin troppo
evidenti. Ma questo esito, vivamente auspicabile, rimane sospeso, in
definitiva, a quel "se", di cui il leader riconosciuto di tutta
l'opposizione dovrebbe mostrare di essere pienamente cosciente.
*
E' su questo punto, percio', che, a nostro avviso, dovrebbe concentrarsi,
prima che su ogni altra questione, il Suo messaggio elettorale di lunedi'
sera. Poiche' l'approvazione di quella riforma priverebbe il nostro sistema
politico di ogni capacita' di reagire alle iniziative sciagurate del governo
che l'ha promossa, e che potrebbe proseguire, in caso di vittoria, sulla via
nefasta della demolizione delle liberta' repubblicane e della partecipazione
alle avventure imperialistiche del nostro principale alleato, o, quanto
meno, del suo governo attuale, foriere di sviluppi altrettanto catastrofici
sul piano internazionale.
Chi ha varato quella legge infausta, che snatura completamente lo spirito
della nostra Costituzione (la cui prima parte, come e' stato osservato da
illustri costituzionalisti, non puo' rimanere intatta dallo scempio che e'
stato fatto della seconda), non puo' essere considerato come un avversario
normale in un sistema politico di "alternanza", ma deve essere posto
coraggiosamente di fronte alle sue responsabilita' eversive, che devono
essere denunciate apertamente di fronte alla tribuna di tutta la nazione.
La "riforma" della Costituzione, e cioe' il colpo di mano in atto, non e',
insomma, un aspetto secondario e relativamente trascurabile di queste
elezioni, ma deve essere posto al centro del dibattito, come hanno fatto,
nei loro interventi, i costituzionalisti citati, per aprire gli occhi a
tutta l'opinione pubblica, rappresentata da tutti coloro che assisteranno al
"match" televisivo di domani.
Chiudere gli occhi di fronte alle realta' sgradevoli non e' mai stato lo
strumento principe dell'azione politica coronata da successo. E, in
democrazia, e nel momento in cui le decisioni fondamentali saranno prese col
consenso di tutti, e' indispensabile tenerli bene aperti, per fare in modo
che si aprano, e restino aperti, anche quelli di tutti gli spettatori e gli
ascoltatori diretti e indiretti.

2. STRUMENTI. "AZIONE NONVIOLENTA" DI APRILE
[Dalla redazione di "Azione nonviolenta" (per contatti: an at nonviolenti.org)
riceviamo e volentieri diffondiamo]

E' uscito il numero di aprile 2006 di "Azione nonviolenta", rivista del
Movimento Nonviolento, fondata da Aldo Capitini nel 1964; mensile di
formazione, informazione e dibattito sulle tematiche della nonviolenza in
Italia e nel mondo.
In questo numero: Nonviolenza e politica per passare dalla telecrazia
all'omnicrazia, di Mao Valpiana; La pace profetica come programma politico.
Giorgio La Pira, governare la citta' col Vangelo, di Carmelo Sgandurra; 5
per mille al Movimento Nonviolento, a cura della redazione;
Isreaele-Palestina, un conflitto lungo un secolo. Quali prospettive dopo il
successo elettorale di Hamas?, di Alberto Trevisan; Una forza piu' potente.
Scheda 3: Polonia 1980-1981. Abbiamo preso Dio per un braccio, di Luca
Giusti; Davide Melodia, 1920-2006. Un artista della nonviolenza evangelica,
di Mao Valpiana; I Quaccheri e il Pacifismo. I Quaccheri e la
Riconciliazione, di Davide Melodia; Laboratori di nonviolenza in carcere.
Capire le ragioni della violenza. Rimarginare le ferite attraverso la
consapevolezza, per cambiare, intervista a Pat Patfoort, a cura di Elena
Buccoliero. E le rubriche: Giovani. Saper dire "no" e saper dire "si'" per
essere obiettori e nonviolenti, a cura di Laura Corradini; Educazione.
Un'esperienza brasiliana: la scuola Bandeirante, di Nara Zanoli; Economia.
Autocostruire la propria casa: un sogno realizzabile?, a cura di Paolo
Macina; Per esempio.Il caffe' femmina delle donne peruviane, a cura di Maria
G. Di Rienzo; Musica. La musica contemporanea e la guerriglia non
aggressiva, a cura di Paolo Predieri; Disarmo. Una conferenza dell'Onu sui
traffici illeciti di armi leggere, di Riccardo Troisi; Cinema. Quattro
bambine africane piene di speranza e coraggio, a cura di Flavia Rizzi;
Libri. Abolire le guerre per sopravvivere allo sviluppo, a cura di Sergio
Albesano.
In copertina: Ponte Vecchio, Firenze 2006. In ultima: Una forza piu'
potente, dvd in versione italiana. In seconda: Pax et Biani, Nonviolenza e
politica...
*
"Azione nonviolenta", via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax:
0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org
Per abbonarsi ad "Azione nonviolenta" inviare 29 euro sul ccp n. 10250363
intestato ad "Azione nonviolenta", via Spagna 8, 37123 Verona.
E' possibile chiedere una copia omaggio, inviando una e-mail all'indirizzo:
an at nonviolenti.org scrivendo nell'oggetto "copia 'Azione nonviolenta'".

3. RIFLESSIONE. MARINA FORTI INTERVISTA ANITA DESAI
[Dal quotidiano "Il manifesto" del 25 marzo 2006.
Marina Forti, giornalista particolarmente attenta ai temi dell'ambiente, dei
diritti umani, del sud del mondo, della globalizzazione, scrive per il
quotidiano "Il manifesto" sempre acuti articoli e reportages sui temi
dell'ecologia globale e delle lotte delle persone e dei popoli del sud del
mondo per sopravvivere e far sopravvivere il mondo e l'umanita' intera.
Opere di Marina Forti: La signora di Narmada. Le lotte degli sfollati
ambientali nel Sud del mondo, Feltrinelli, Milano 2004.
Anita Desai, scrittrice indiana, nata a Mussorjee nel 1937 da madre tedesca
e padre bengalese, e' cresciuta e ha studiato a Delhi; vive tra l'India e
gli Stati Uniti. Tra le opere di Anita Desai: Il villaggio vicino al mare,
Sei, Torino 1987, poi in nuova traduzione Il villaggio sul mare, Einaudi,
Torino 2002; In custodia, La Tartaruga, Milano 1990, poi Einaudi, Torino
2000; Notte e nebbia a Bombay, La Tartaruga, Milano 1992; Fuoco sulla
montagna, Donzelli, Roma 1993; Giochi al crepuscolo, e/o, Roma 1996; Chiara
luce del giorno, Einaudi, Torino 1999; Digiunare, divorare, Einaudi, Torino
2001; Il villaggio sul mare, Einaudi, Torino 2002; Polvere di diamante e
altri racconti, Einaudi, Torino 2003; Viaggio a Itaca, Einaudi, Torino 2005]

"Una citta' di lettori", esclama stupita la signora dal sari di seta e il
viso luminoso: "Non avevo mai incontrato tante persone cosi' interessate ai
miei libri". La signora in sari e' Anita Desai, una delle piu' note
scrittrici indiane, e la citta' e' Pordenone, dove sabato scorso si e'
conclusa l'annuale rassegna "Dedica": tre settimane di appuntamenti attorno
a un autore, tra letture, cinema, pieces teatrali, musica. Quest'anno
l'ospite e' appunto Anita Desai: e tra la serata di apertura (una
conversazione pubblica condotta da Alessandra Orsi) e quella di chiusura
(sull'ultimo romanzo pubblicato in Italia, Fuoco sulla montagna, tradotto e
qui presentato da Anna Nadotti), le occasioni di incontro tra la scrittrice
e i suoi lettori non sono mancate. Un incontro intenso, a giudicare dalla
folla che ha riempito il Convento di San Francesco per ascoltare una lettura
di Omero Antonutti da Notte e nebbia a Bombay (pubblicato nel 1988), e che
addirittura straboccava per la serata in cui Licia Maglietta ha interpretato
brani da Digiunare, divorare (del 1999). Tutto esaurito per i concerti,
calca per vedere In custody, film di Ismail Merchant, dall'omonimo romanzo
pubblicato da Desai nell'84. Perfino un incontro con gli studenti dei licei
lascia stupefatti: ragazze e ragazzi incalzano con domande per nulla banali
e spaziano da un romanzo all'altro parlando in italiano, inglese e tedesco,
una delle lingue d'infanzia della scrittrice.
Infatti Anita Desai, nata nel 1937 a Mussoorie, nell'India nord-orientale,
e' di madre tedesca e padre bengalese; e' cresciuta a New Delhi (o meglio:
in una grande casa di Old Delhi, il quartiere piu' antico della citta' poi
divenuta la capitale dell'India sotto dominazione britannica). Ha parlato
tedesco e hindi da piccola, ha imparato l'inglese a scuola, e dice che
l'intreccio delle lingue e' parte della sua esperienza personale: "Scrivo in
inglese, ma con la consapevolezza degli altri idiomi. In fondo, in India
questo e' normale". Nei suoi romanzi, Anita Desai ha raccontato la rete
delle relazioni sociali che costituisce l'essenza dell'India, poi l'incontro
tra l'India e l'occidente, infine quella che chiama "l'esperienza dello
sradicamento": e nel suo ultimo romanzo, The Zig Zag Way (2004, in corso di
traduzione) trasporta i lettori dall'India al Messico. Ha scritto saghe in
cui scorrono i drammi della storia contemporanea, dall'esperienza del
nazismo che insegue il protagonista di Notte e nebbia a Bombay ai conflitti
intercomunitari che hanno insanguinato la spartizione tra India e Pakistan
nel 1947, e che tornano nei suoi ricordi di bambina in Chiara luce del
giorno, pubblicato nel 1980. Ha raccontato storie di tranquille famiglie
borghesi in cui covano esplosioni di rabbia: come in Fuoco sulla montagna,
l'ultimo libro pubblicato in Italia (Einaudi 2006), ma scritto molti anni
fa, nel 1977.
Romanzo breve e impressionante, Fuoco sulla montagna e' costruito attorno a
tre personaggi femminili e a un finale drammatico, quasi brutale. "Quando ho
cominciato a scriverlo, cercavo solo di captare lo spirito di un luogo, una
localita' alle pendici dell'Himalaya dove ero stata da bambina e dove ero
tornata con i miei figli", dice Anita Desai, che abbiamo incontrato a
Pordenone: "Volevo ricreare quel senso di solitudine, lontano dalla folla. I
personaggi sono arrivati poco a poco: prima Nanda Kaul, la donna che voleva
stare per conto suo; poi la bambina, di cui Nanda temeva l'intrusione ma che
alla fine non disturbava affatto perche' volava via come un insetto; infine
l'amica, che rappresentava un vero elemento di disturbo. Non avevo idea di
cosa avrebbero fatto queste persone: poi un'atmosfera sinistra si e'
sviluppata fino a raggiungere il culmine con l'evento finale del libro.
Dunque il punto di partenza era la solitudine. Anche nel mio ultimo romanzo
del resto c'e' un personaggio che si e' ritirato nella Hacienda de la
Soledad, fattoria della solitudine: forse e' un filo conduttore che emerge".
*
- Marina Forti: I suoi romanzi sono popolati da personaggi femminili che
sembrano in fuga, proprio come Nanda Kaul: donne in rivolta silenziosa.
- Anita Desai: Alle donne indiane e' assegnato il ruolo di depositarie della
tradizione, madri e spose fedeli: in questo senso sono tenute a essere
conservatrici. Avrebbero molto da dire sulle loro esistenze, ma e' difficile
in India ribellarsi ai ruoli. Cosi', per non mandare in frantumi le loro
vite, le donne hanno imparato ad adattarsi e la rivolta e' rimasta
silenziosa. Solo pochissime hanno sfidato apertamente il ruolo loro
assegnato. Oggi pero' la situazione sta cambiando: quando guardo le giovani
indiane vedo donne che prendono parte alla vita pubblica con una sicurezza
di se' che ai miei tempi era impensabile. E vedo una maggiore solidarieta',
una maggiore urgenza di farsi sentire. Effetto a lungo termine del
femminismo? Credo proprio di si'.
*
- Marina Forti: In passato lei ha detto spesso che per scrivere ha bisogno
di tornare in India, la fonte della sua ispirazione letteraria. E' ancora
vero?
- Anita Desai: No, non piu'. Ormai ho vissuto fuori dall'India molto a
lungo, e mi interessano sempre di piu' le figure sradicate, in movimento,
persone la cui esperienza del mondo non passa attraverso la famiglia, o non
solo. Quando lasci il tuo paese e cominci a spostarti, perdi la tua
identita' senza acquistarne un'altra: questa e' ormai la mia esperienza. Del
resto, e' un processo che si e' avviato prima ancora che lasciassi l'India,
con Hugo Baumgartner, il personaggio sradicato di Notte e nebbia a Bombay. O
con Viaggio a Itaca, dove narro di persone che vanno in India in cerca di
qualcosa che non conoscono. E poi, il paese in cui torno oggi e'
profondamente cambiato, diverso da quello in cui sono cresciuta. La mia
India appartiene al passato, mentre quella di oggi e' il soggetto per altri
scrittori, piu' giovani, come Suketu Mehta (autore di Maximum City, ndr).
*
- Marina Forti: Quali cambiamenti trova nell'India di oggi?
- Anita Desai: L'intero ritmo della vita. Una volta, tornando in India mi
sentivo ricca di tempo: la', dicevo, posso fermarmi a pensare. Ora mi sembra
che tutti siano presi da una sorta di frenesia. Nell'India che conoscevo non
ci si preoccupava molto del denaro, che domina invece la vita contemporanea.
E ancora, quando ero giovane c'era una certa idea della politica, i
dirigenti avevano una visione progettuale, si preoccupavano del bene
pubblico. Oggi quel linguaggio non si sente piu', e' scomparso l'idealismo,
tutti sono piu' cinici. Capisco come sia potuto succedere, ma sento di non
aver piu' molto da dire. Non posso continuare a scriverne dell'India del
passato: sarebbe solo nostalgia, e non voglio essere nostalgica. Mi
interessa piuttosto esplorare gli intrecci di mondi diversi.
*
- Marina Forti: In "Viaggio a Itaca" ci sono dei viaggiatori europei che
cercano in India un'esperienza spirituale. La religione pero' non e' molto
presente, nei suoi romanzi.
- Anita Desai: La mia famiglia di origine era piuttosto anomala perche', a
differenza di quanto accade di solito in India, non aveva una religione:
proprio l'assenza di un'educazione religiosa faceva di me una diversa, a
scuola e tra gli amici. Per me la religione era una serie di osservanze, e
questo aveva poco a che vedere con la spiritualita', che rappresenta invece
qualcosa di molto privato, dato che tutti cerchiamo un senso nella vita:
alcuni lo trovano nell'idea di dio, altri lo trovano altrove. Anche questo
pero' e' cambiato. La religione non e' piu' solo una ricerca interiore, ne'
solo una serie di rituali che accomunano i fedeli: ormai e' diventata uno
strumento politico, e non soltanto in India. Da noi questo cambiamento e'
cominciato con la Spartizione. Poi la religione e' diventata una bandiera,
una questione di potere e di territorio che ha pervaso ogni aspetto della
vita pubblica. Eravamo cresciuti con una forte idea dello stato laico, ma
quest'idea piano piano si e' sgretolata. Cosi', non credo che potrei piu'
scrivere un romanzo come Viaggio a Itaca: sarebbe impossibile oggi occuparsi
della religione senza scrivere di politica.

4. MATERIALI. INDICE DEI NUMERI 773-795 (DICEMBRE 2004) DE "LA NONVIOLENZA
E' IN CAMMINO"

* Numero 773 del 9 dicembre 2004: 1. Benito D'Ippolito: Felicia; 2. Nanni
Salio: Dieci buone ragioni per abbonarsi ad "Azione nonviolenta"; 3. Maria
G. Di Rienzo: Organizzarsi per il cambiamento. Il potere di base e dieci
regole d'oro; 4. Incontri; 5. Agenda "Giorni nonviolenti 2005"; 6. La
"Carta" del Movimento Nonviolento; 7. Per saperne di piu'.
* Numero 774 del 10 dicembre 2004: 1. La consonante; 2. Massimiliano Pilati:
Per la pace, nei luoghi della guerra; 3. Luciano Capitini: Mi abbono ad
"Azione nonviolenta" perche'...; 4. Documenti conclusivi del XXI congresso
nazionale del Movimento Nonviolento; 5. Letture: Sibilla Aleramo, Tutte le
poesie; 6. Letture: Nina Berberova, Antologia personale. Poesie 1921-1933;
7. Letture: Marina Cvetaeva, Alja, piccola ombra; 8. Letture: Louise Labe',
Il canzoniere; 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di
piu'.
* Numero 775 dell'11 dicembre 2004: 1. Presidente, non ci uccida; 2. Hannah
Arendt: Una differenza; 3. Etty Hillesum: Sapere; 4. Rosa Luxemburg:
Dividendi e proletari; 5. Simone Weil: L'effetto; 6. Raffaella Mendolia
intervista Mao Valpiana; 7. Andrea Cozzo presenta "Conflittualita'
nonviolenta"; 8. "Il principio nonviolenza" di Jean-Marie Muller; 9. Maria
G. Di Rienzo: Come interessare i media alla vostra azione diretta
nonviolenta; 10. "Azione nonviolenta", la rivista di Aldo Capitini; 11.
Mario Di Marco:  Mi abbono ad "Azione nonviolenta" perche'...; 12. Sergio
Paronetto: Mi abbono ad "Azione nonviolenta" perche'...; 13. Piercarlo
Racca: Mi abbono ad "Azione nonviolenta" perche'...; 14. La "Carta" del
Movimento Nonviolento; 15. Per saperne di piu'.
* Numero 776 del 12 dicembre 2004: 1. Anna Maffei: Falluja; 2. Emilia
Ferreiro ricorda Paulo Freire; 3. L'esperienza di Neve' Shalom / Wahat
al-Salam; 4. Luce Fabbri: Liberta'; 5. Giacomo Alessandroni: Mi abbono ad
"Azione nonviolenta" perche'...; 6. Michele Meomartino: Mi abbono ad "Azione
nonviolenta" perche'...; 7. Mao Valpiana: Mi abbono ad "Azione nonviolenta"
perche'...; 8. Per abbonarsi ad "Azione nonviolenta"; 9. Maria G. Di Rienzo:
Il dialogo come viaggio; 10. Disponibili in rete i venti numeri di "Educarsi
alla pace"; 11. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 12. Per saperne di
piu'.
* Numero 777 del 13 dicembre 2004: 1. Maria G. Di Rienzo: Silenziatori; 2.
Augusto Cavadi ricorda Lucio Schiro' D'Agati; 3. Mao Valpiana: Buon
compleanno, "Raggio"; 4. Maria Luigia Casieri: Mi abbono ad "Azione
nonviolenta" perche'...; 5. Giancarla Codrignani: Mi abbono ad "Azione
nonviolenta" perche'...; 6. Alessandro Pizzi: Mi abbono ad "Azione
nonviolenta" perche'...; 7. Come ci si abbona ad "Azione nonviolenta"; 8. La
"Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di piu'.
* Numero 778 del 14 dicembre 2004: 1. Lidia Menapace: Persone inermi; 2.
Andrea Cozzo: Mi abbono ad "Azione nonviolenta" perche'...; 3. Daniele
Lugli: Mi abbono ad "Azione nonviolenta" perche'...; 4. Beppe Pavan: Mi
abbono ad "Azione nonviolenta" perche'...; 5. Una buona azione. Nonviolenta;
6. Rocco Altieri: L'aggiunta nonviolenta al pacifismo; 7. Mao Valpiana:
Obiezione ieri, oggi, domani; 8. Maria G. Di Rienzo: Speranza; 9. Il "C.O.S.
in rete" di dicembre; 10. Riletture: Agnes Heller, Teoria dei sentimenti;
11. Riletture: Giuliana Saladino, Terra di rapina; 12. Riletture: Itala
Vivan, Caccia alle streghe nell'America puritana; 13. La "Carta" del
Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'.
* Numero 779 del 15 dicembre 2004: 1. Ileana Montini: Una domenica; 2.
Enrico Peyretti: Non-rassegnazione; 3. Sergio Albesano: Mi abbono ad "Azione
nonviolenta" perche'...; 4. Carlo Gubitosa: Mi abbono ad "Azione
nonviolenta" perche'...; 5. Giovanni Sarubbi: Mi abbono ad "Azione
nonviolenta" perche'...; 6. Un anno di nonviolenza. In azione; 7. Maria G.
Di Rienzo: Due buone notizie; 8. Bruno Segre: La pace si puo' insegnare; 9.
Fatema Mernissi: Il tempo e lo spazio; 10. Maria Zambrano: Tutto; 11.
Riletture: Silvia Vegetti Finzi (a cura di), Psicoanalisi al femminile; 12.
La "Carta" del Movimento Nonviolento; 13. Per saperne di piu'.
* Numero 780 del 16 dicembre 2004: 1. Joan Holmes: Salvare le bambine; 2.
Davide Melodia: Non pregare, generale; 3. Arcangelo Vita: La violenza
domestica e noi; 4. Mao Valpiana: la coscienza obietta alla guerra; 5.
Raffaella Mendolia intervista Pasquale Pugliese; 6. Monica Lanfranco: Mi
abbono ad "Azione nonviolenta" perche'...; 7. Peppe Sini: Mi abbono ad
"Azione nonviolenta" perche'...; 8. Alberto Trevisan: Mi abbono ad "Azione
nonviolenta" perche'...; 9. Informazione, formazione, azione: nonviolenta;
10. Un appello alle istituzioni contro le banche armate; 11. Una raccolta di
racconti di pace a cura di "Marea"; 12. "Bullismo, bullismi" di Elena
Buccoliero e Marco Maggi; 13. "Intelligenza emotiva e mediazione" di Maria
Martello; 14. Riletture: Assia Djebar, Donne d'Algeri nei loro appartamenti;
15. Riletture: Assia Djebar, Lontano da Medina; 16. Riletture: Assia Djebar,
La donna senza sepoltura; 17. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 18. Per
saperne di piu'.
* Numero 781 del 17 dicembre 2004: 1. Lidia Menapace: Natale; 2. Marco
Baleani: Mi abbono ad "Azione nonviolenta" perche'...; 3. Beppe Pavan: Il
"Gruppo uomini" di Pinerolo e la prevenzione della violenza; 4. Monica
Lanfranco presenta "Donne disarmanti"; 5. Mao Valpiana: la nonviolenza e i
partiti; 6. Marge Piercy: La strada bassa; 7. Daniele Lugli: Fuoco; 8. Una
lettera ai fratelli e alle sorelle americane; 9. La "Carta" del Movimento
Nonviolento; 10. Per saperne di piu'.
* Numero 782 del 18 dicembre 2004: 1. Maria G. Di Rienzo presenta "Donne
disarmanti"; 2. Man: Per una risoluzione nonviolenta del conflitto
israelo-palestinese; 3. Giancarla Codrignani presenta "Shoah" di Bruno
Segre; 4. Un appello all'Unesco: infanzia patrimonio dell'umanita'; 5. Con
Jean-Marie Muller a Pisa; 6. Un appello ai vescovi cattolici; 7. Letture:
AA. VV., Verso l'"uomo inedito"; 8. Letture: Monica Di Sisto, Alberto
Zoratti, Europa in movimento; 9. Letture: Giovanni Reale, Valori dimenticati
dell'Occidente; 10. Riletture: Silvia Vegetti Finzi, Storia della
psicoanalisi; 11. Riletture: Silvia Vegetti Finzi, Il bambino della notte;
12. Riletture: Silvia Vegetti Finzi, Volere un figlio; 13. La "Carta" del
Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'.
* Numero 783 del 19 dicembre 2004: 1. Enrico Peyretti: Una bibliografia
sulla nonviolenza; 2. Shelley Douglass: Nonviolenza e femminismo; 3. Sergio
Paronetto presenta "La nonviolenza dei volti"; 4. Maria Chiara Tropea e
Alvise Alba: Ci abboniamo ad "Azione nonviolenta" perche'...; 5. Farid Adly:
Con i ragazzi di strada di Santa Terezinha; 6. Mao Valpiana: Messaggi in
bottiglia dal mare dell'informazione; 7. Riletture: Diotima, Mettere al
mondo il mondo; 8. Riletture: Magda e Andre' Trocme', Una scuola, un
villaggio contro il nazismo; 9. Quattro quaderni di un corso di educazione
alla pace; 10. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 11. Per saperne di
piu'.
* Numero 784 del 20 dicembre 2004: 1. Maria G. Di Rienzo: Attraversare; 2.
Lidia Menapace: Un tribunale mondiale sull'Iraq; 3. Rocco Altieri: Il
risveglio religioso dei popoli puo' sconfiggere la guerra (parte prima); 4.
La "Carta" del Movimento Nonviolento; 5. Per saperne di piu'.
* Numero 785 del 21 dicembre 2004: 1. Benito D'Ippolito: Un omaggio a
Giancarla Codrignani; 2. Janet Chisholm intervista Pat Clark: La pace e' un
verbo d'azione; 3. Fausto Concer: Dell'attraversare; 4. Rocco Altieri: Il
risveglio religioso dei popoli puo' sconfiggere la guerra (parte seconda);
5. Tre note su "Donne disarmanti" di Maria G. Di Rienzo e Monica Lanfranco;
6. Come parlare senza farsi del male; 7. Riletture: Franco Restaino, Adriana
Cavarero, Le filosofie femministe; 8. Riletture: Wanda Tommasi, I filosofi e
le donne; 9. Riletture: Chiara Zamboni, La filosofia donna; 10. La "Carta"
del Movimento Nonviolento; 11. Per saperne di piu'.
* Numero 786 del 22 dicembre 2004: 1. Peppe Sini: Tre note su "Gente bella"
di Augusto Cavadi; 2. Rete di donne per la pace di Venezia-Mestre: Tra noi e
Lynndie...; 3. Angelo Cavagna: In digiuno per una legge finanziaria di pace;
4. Maria G. Di Rienzo: Come trattare con gli esperti; 5. Normanna Albertini
presenta "Shemal"; 6. Pasquale Pugliese: Gli educatori, la guerra e
l'educazione alla nonviolenza; 7. Pax Christi Italia: Sandali e anfibi; 8.
Letture: Avempace, Il regime del solitario; 9. Letture: Amnesty
International, Mai piu' violenza sulle donne; 10. Letture: Doposcuola della
Pievuccia, Abc della pace; 11. Letture: Antonio Mazzei, Gli stati di
emergenza in Italia fra teoria e prassi; 12. Letture: Ahmed Othmani con
Sophie Bessis, La pena disumana; 13. Letture: Fulvio Scaglione, Bye bye
Baghdad; 14. Letture: Survival International, Diseredati; 15. La "Carta" del
Movimento Nonviolento; 16. Per saperne di piu'.
* Numero 787 del 23 dicembre 2004: 1. Si' alla legge contro la violenza di
genere; 2. Silvia Vegetti Finzi: Un paradosso proprio dell'essere umano; 3.
Maria G. Di Rienzo: Come parlare ai vostri amministratori e legislatori; 4.
Mao Valpiana: Le guerre di oggi e la nonviolenza di domani; 5. Guerra e
mondo. Annuario geopolitico della pace 2004; 6. Operazione Colomba: Un corso
di formazione a gennaio; 7. Benito D'Ippolito: Intorno a Lidia Menapace. Una
cantata didattica; 8. Maria Luigia Casieri: Prima e dopo Emilia Ferreiro; 9.
Davide Melodia: Scienza e coscienza; 10. Luisa Muraro: La forza di sottrarsi
ai rapporti di forza; 11. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 12. Per
saperne di piu'.
* Numero 788 del 24 dicembre 2004: 1. Jan Oberg: Perche' Bush ha vinto?
Paurologia e mancanza di alternative; 2. Lea Melandri: Quando l'inconscio e'
reazionario; 3. Peppe Sini: Alcune note a proposito di "Pagine di storia
della Polizia italiana" di Pasquale Marchetto e Antonio Mazzei; 4. Arundhati
Roy: Le organizzazioni umanitarie e i pericoli della dipendenza; 5. Luca
Kocci: Introduzione a "Guerra e mondo. Annuario geopolitico della pace
2004"; 6. Edith Stein: L'estate e la pace; 7. Simone Weil: La porta chiusa;
8. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di piu'.
* Numero 789 del 25 dicembre 2004: 1. Enrico Peyretti: Stelle e coscienza;
2. Aldo Antonelli: Natale; 3. Maria G. Di Rienzo: Semi di senape; 4. Jan
Oberg: Altri quattro anni di governo Bush. Quali possibilita' esaltanti; 5.
Giobbe Santabarbara: Cosa deve fare l'Europa: i corpi civili di pace, la
scelta della nonviolenza; 6. Raissa Maritain: La legge e l'amore; 7.
Rigoberta Menchu': A farmi decidere; 8. Anna Talo': Un profilo di Annarosa
Buttarelli; 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di
piu'.
* Numero 790 del 26 dicembre 2004: 1. Luce Fabbri: La bambina; 2. Tiziana
Plebani: Sulla riparazione; 3. Brunetto Salvarani: Senza sortilegi; 4.
Augusto Cavadi: Guerra, canta che ti passa; 5. Judy Grahn: Si possa noi
abbracciare; 6. Maria Luigia Casieri: Un profilo di Emilia Ferreiro; 7. John
Lennon: La guerra e' finita, se lo volete; 8. Letture: Amnesty
International, Identita' negata; 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento;
10. Per saperne di piu'.
* "La domenica della nonviolenza". Numero 1 del 26 dicembre 2004: Alcune
proposte di lettura estratte da "Educarsi alla pace". [Il fascicolo
ripropone una serie di brevi segnalazioni bibliografiche gia' apparse nei
nn. 1-20 del notiziario "Educarsi alla pace" pubblicati tra maggio e
dicembre 2004: AA. VV., Agire la nonviolenza. Prospettive di liberazione
nella globalizzazione, Edizioni Punto Rosso - Liberazione, Milano-Roma 2004;
AA. VV., Dieci parole della nonviolenza, Edizioni del Movimento Nonviolento,
Verona 2003; AA. VV., Il dibattito di "Liberazione". La politica della
nonviolenza. Per una nuova identita' della sinistra alternativa, suppl. a
"Liberazione", Roma 2004; AA. VV., Il ritorno della guerra, L'altrapagina,
Citta' di Castello (Pg) 2002; AA. VV., Le periferie della memoria. Profili
di testimoni di pace, Anppia - Movimento Nonviolento, Torino-Verona 1999;
AA. VV., Memorie di vita e di Resistenza. Ricordi di Nuto Revelli 1919-2004,
supplemento a "L'Unita'", Roma 2004; AA. VV., Pour Nelson Mandela,
Gallimard, Paris 1986; AA. VV., Senza violenza. Idee e storie dei movimenti
per la pace, L'Unita', Roma 2004; AA. VV., Un mondo di donne. Trecento
ritratti celebri, Pratiche, Milano 2003; Maria Chiara Acciarini (a cura di),
Animali: i loro diritti, i nostri doveri, suppl. a "L'Unita'", Roma 2004;
Svetlana Aleksievic, Preghiera per Cernobyl', Edizioni e/o, Roma 2002, 2004;
Guenther Anders, Amare, ieri, Bollati Boringhieri, Torino 2004; Hannah
Arendt, Rahel Varnhagen, Il Saggiatore, Milano 1988, 2004; Hannah
Arendt,Verita' e politica, Bollati Boringhieri, Torino 1995; Aristofane, Le
commedie, Newton & Compton, Roma 2003; Aristotele, Organon, Adelphi, Milano
2003; Giuseppe Barone, La forza della nonviolenza. Bibliografia e profilo
biografico di Danilo Dolci, Libreria Dante & Descartes, Napoli 2000;
Stefania Bartoloni (a cura di), A volto scoperto. Donne  e diritti umani,
Manifestolibri, Roma 2002; Tom Benetollo, Il tempo del cambiamento e' ora,
suppl. a "L'Unita'", "Il manifesto", "Liberazione", "Carta", Roma 2004;
Giovanna Borradori, Filosofia del terrore. Dialoghi con Juergen Habermas e
Jacques Derrida, Laterza, Roma-Bari 2003; Mauro Bozzetti, Introduzione a
Hoelderlin, Laterza, Roma-Bari 2004; Annarosa Buttarelli, Una filosofa
innamorata. Maria Zambrano e i suoi insegnamenti, Bruno Mondadori, Milano
2004; Giulio Calvisi, Aly Baba Faye (a cura di), Libro bianco sulla Bossi
Fini, supplemento a "L'Unita'", Roma 2004; Giuseppe Cantillo, Introduzione a
Troeltsch, Laterza, Roma-Bari 2004; Nina Catach (organizadora), Para uma
teoria da lingua escrita, Editora Atica, Sao Paulo 1996; Luigi Cavallaro, Il
modello mafioso e la societa' globale, Manifestolibri, Roma 2004; Sandra
Cavallucci, Martin Luther King, Mondadori, Milano 2004, suppl. al
settimanale "Panorama"; Laura Coppo, Terra gamberi contadini ed eroi, Emi,
Bologna 2002; Marinella Correggia, Manuale pratico di ecologia quotidiana,
Mondadori, Milano 2000, 2002; Andrea Cozzo, Conflittualita' nonviolenta.
Filosofia e pratiche di lotta comunicativa, Mimesis, Milano 2004; Nando
dalla Chiesa, La guerra e la pace spiegate da mio figlio, Filema, Napoli
2003; Daniela Danna, Donne di mondo. Commercio del sesso e controllo
statale, Eleuthera, Milano 2004; Cristina Demaria, Teorie di genere.
Femminismo, critica postcoloniale e semiotica, Bompiani, Milano 2003; Sergio
De Santis, Mohandas K. Gandhi fuori dalla leggenda, Newton Compton, Roma
2004; Angela Dogliotti Marasso, Maria Chiara Tropea, La mia storia, la tua
storia, il nostro futuro. Un gioco di ruolo per capire il conflitto
israelo-palestinese, Edizioni Gruppo Abele, Torino 2003; Elena Dundovich,
Francesca Gori, Emanuela Guercetti (a cura di), Gulag. Storia e memoria,
Feltrinelli, Milano 2004; Manuela Dviri, Vita nella terra di latte e miele,
Ponte alle Grazie, Milano 2004; Umberto Eco, Sulla letteratura, Bompiani,
Milano 2002, 2003; Marina Forti, La signora di Narmada. Le lotte degli
sfollati ambientali nel Sud del mondo, Feltrinelli, Milano 2004; Giuseppe
Francesconi, Gustavo Salsa (a cura di), Molte volte ho pensato che non sarei
piu' tornato. Venticinque storie di internamento e lavoro coatto nella
Germania di Hitler, supplemento a "L'Unita'", Roma s. d. ma 2004; Giovanni
Franzoni, Eutanasia. Pragmatismo, cultura, legge, Edup, Roma 2004; John
Friedmann, Empowerment. Verso il "potere di tutti", Edizioni Qualevita,
Torre dei Nolfi (Aq) 2004; Umberto Galimberti, Enciclopedia di psicologia,
Garzanti, Milano 1999, 2003; Nella Ginatempo, Un mondo di pace e' possibile.
Scritti contro la guerra globale 1991-2004, Ega, Torino 2004; Eric A.
Havelock, La Musa impara a scrivere. Riflessioni sull'oralita' e
l'alfabetismo, Laterza, Roma-Bari 1987, 1995; Monica Lanfranco, Maria G. Di
Rienzo (a cura di), Donne disarmanti. Storie e testimonianze su nonviolenza
e femminismi, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2003; Carlo Levi, Scritti
politici, Einaudi, Torino 2001; Nancy Lurie (a cura di), Donna Lupo di
Montagna, Rusconi, Milano 1989, 1996; Salomon Malka, Emmanuel Levinas. La
vita e la traccia, Jaca Book, Milano 2003; Edoarda Masi, Cento trame di
capolavori della letteratura cinese, Rizzoli, Milano 1991; Lidia Menapace,
Il futurismo. Ideologia e linguaggio, Celuc, Milano 1968; Lidia Menapace,
Resiste', Il dito e la luna, Milano 2001; Fatema Mernissi, L'harem e
l'Occidente, Giunti, Firenze 2000; Fatema Mernissi, Karawan. Dal deserto al
web, Giunti, Firenze 2004; Pietro Montanari, Claudio Bazzocchi, Marco Deriu
(a cura di), Guerre private, Il Ponte; Bologna 2004; Federica Montevecchi,
Giorgio Colli. Biografia intellettuale, Bollati Boringhieri, Torino 2004;
Luisa Morgantini, Oltre la danza macabra. No alla guerra. No al terrorismo,
Nutrimenti, Roma 2004; Jean-Marie Muller, Il principio nonviolenza. Una
filosofia della pace, Edizioni Plus, Pisa 2004; Antonio Nanni, Timonieri.
Uomini e donne sulla rotta del terzo millennio, 4 voll., Emi, Bologna
1997-2001; Gabriele Nissim, Il tribunale del bene, Mondadori, Milano 2003,
2004; David R. Olson, Nancy Torrance (a cura di), Alfabetizzazione e
oralita', Raffaello Cortina Editore, Milano 1995; Amos Oz, Contro il
fanatismo, Feltrinelli, Milano 2004; Daniela Padoan, Come una rana
d'inverno, Bompiani, Milano 2004; Jan Patocka, Socrate, Rusconi,
Sant'Arcangelo di Romagna 1999; Pengon - Rete delle ong palestinesi (a cura
di), Stop the wall. Il muro dell'apartheid in Palestina, Edizioni Alegre,
supplemento a "Il manifesto", "Liberazione", "Carta", Roma 2004; Luigi
Pintor, Punto e a capo. Scritti sul Manifesto 2001-2003, Manifestolibri,
Roma 2004; Valentina Pisanty, Roberto Pellerey, Semiotica e interpretazione,
Bompiani, Milano 2004; Nico Pitrelli, L'uomo che restitui' la parola ai
matti, Editori Riuniti, Roma 2004; Sergio Ramirez, Adios muchachos. Una
memoria della rivoluzione sandinista, Fratelli Frilli editori, Genova 2003;
Giovanni Reale, La filosofia di Seneca come terapia dei mali dell'anima,
Bompiani, 2003, 2004; Luca Ribolini (a cura di), Il libro della pace,
Editoriale Vita (supplemento al settimanale "Vita"), Milano 2004; Eugenia
Roccella, Lucetta Scarrafia (a cura di), Italiane, Dipartimento per
l'informazione e l'editoria della Presidenza del consiglio dei ministri,
Roma 2004, tre volumi; Arundhati Roy, Ahisma [sic, errore per Ahimsa].
Scritti su impero e guerra, Datanews, Roma 2003; Piero Sansonetti, Il
manuale della nonviolenza, suppl. a "L'Unita'", Roma 2004; Hanna Segal,
Melanie Klein, Bollati Boringhieri, Torino 1981, 1994; Lucio Anneo Seneca,
Tutte le tragedie, Newton & Compton, Roma 2004; Vandana Shiva, Le guerre
dell'acqua, Feltrinelli, Milano 2003, 2004; Matteo Soccio (a cura di),
Convertirsi alla nonviolenza? Credenti e non credenti si interrogano su
laicita' religione nonviolenza, Il Segno dei Gabrielli Editori, Negarine di
S. Pietro in Cariano (Vr) 2003; Susan Sontag, Davanti al dolore degli altri,
Mondadori, Milano 2003; George Steiner, La lezione dei maestri, Garzanti,
Milano 2004; Francescomaria Tedesco, Introduzione a Hayek, Laterza,
Roma-Bari 2004; Tzvetan Todorov, Face a' l'extreme, Seuil, Paris 1991, nuova
edizione 1994; Tzvetan Todorov, L'homme depayse', Seuil, Paris 1996; Efrem
Tresoldi, Osare futuro, Emi, Bologna 2003; Desmond Tutu, Anche Dio ha un
sogno, L'ancora del mediterraneo, Napoli 2004; Francesco Vignarca, Mercenari
S.p.A., Rizzoli, Milano 2004; Bruno Zevi, Profilo della critica
architettonica, Newton & Compton, Roma 2003; Joerg Zittlau, Gandhi per i
manager, Ponte alle Grazie, Milano 2004; Danilo Zolo, Globalizzazione. Una
mappa dei problemi, Laterza, Roma-Bari 2004].
* Numero 791 del 27 dicembre 2004: 1. Enrico Peyretti: Difesa senza guerra
(parte prima); 2. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 3. Per saperne di
piu'.
* Numero 792 del 28 dicembre 2004: 1. Subito; 2. Enrico Peyretti: Difesa
senza guerra (parte seconda); 3. Emily Dickinson: La parola; 4. Nanni Salio:
La donna che piantava gli alberi; 5. Libreria delle donne di Milano:
Sostegno al progetto dell'associazione burkinabe' "Talents de femmes"; 6.
Paolo Bergamaschi: Mi abbono ad "Azione nonviolenta" perche'...; 7. Vandana
Shiva: Una realta'; 8. Giulio Girardi: L'amicizia liberatrice e il movimento
delle ragazze e ragazzi della strada; 9. Letture: Amnesty International,
L'Italia e i diritti umani; 10. Letture: Antonino Drago, Atti di vita
interiore; 11. Letture: Antonio Mazzei, Il lavoro dell'intelligence e la
questione degli archivi; 12. Riletture: Clotilde Pontecorvo (a cura di), La
condivisione della conoscenza; 13. Riletture: Clotilde Pontecorvo, Anna
Maria Ajello, Cristina Zucchermaglio, Discutendo si impara; 14. Riletture:
Clotilde Pontecorvo, Maurizio Pontecorvo, Psicologia dell'educazione.
Conoscere a scuola; 15. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 16. Per
saperne di piu'.
* Numero 793 del 29 dicembre 2004: 1. Il Movimento Nonviolento aderisce
all'iniziativa umanitaria del Lafti per le vittime del maremoto; 2. Appello
di "Medici senza frontiere"; 3. Due catastrofi; 4. Nanni Salio: Il potere
sta sulla canna della bici; 5. "Tra noi e Lynndie...". Un incontro tra
donne; 6. Riletture: Agnes Heller, La teoria dei bisogni in Marx; 7.
Riletture: Agnes Heller, La teoria, la prassi e i bisogni; 8. Riletture:
Agnes Heller, Morale e rivoluzione; 9. Riletture: Agnes Heller, Le
condizioni della morale; 10. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 11. Per
saperne di piu'.
* Numero 794 del 30 dicembre 2004: 1. Iniziative di Emmaus per le vittime
del maremoto; 2. Giuliano Pontara: Etica e politica; 3. Ileana Montini: "Del
doman non v'e' certezza"; 4. Augusto Cavadi: Lanza del Vasto, attualita' di
un messaggio nonviolento; 5. Patricia Monaghan: Una canzone per il cervo; 6.
Letture: Alain Brossat, Scarcerare la societa'; 7. Letture: Fondazione
Roberto Franceschi, Dei diritti umani e territoriali dei popoli indigeni e
tribali; 8. Letture: Aldo Grasso, Il bel paese della tv; 9. Letture: Andre'
Trocme, Gli asini e gli angeli; 10. Da tradurre: Emilia Ferreiro y Margarita
Gomez Palacio (compiladoras), Nuevas perspectivas sobre los procesos de
lectura y escritura; 11. Da tradurre: Emilia Ferreiro (coord.), Los hijos
del analfabetismo; 12. Da tradurre: Emilia Ferreiro, Cultura escrita y
educacion; 13. Da tradurre: Emilia Ferreiro (compiladora), Relaciones de
(in)dependencia entre oralidad y escritura; 14. La "Carta" del Movimento
Nonviolento; 15. Per saperne di piu'.
* Numero 795 del 31 dicembre 2004: 1. Iniziative di Aifo, Assopace e Caritas
per soccorrere le vittime del maremoto; 2. Benito D'Ippolito: Susan Sontag;
3. Peppe Sini: Eugenio Garin, Ermanno Gorrieri, Eliseo Milani; 4. Giuliano
Pontara: La dottrina della "guerra giusta"; 5. Nella Ginatempo: Il tabu'
dell'uccidere; 6. Paolo Candelari: Mi abbono ad "Azione nonviolenta"
perche'...; 7. Pasquale Pugliese: Mi abbono ad "Azione nonviolenta"
perche'...; 8. Informazione, formazione, azione: nonviolenta; 9. Binaifer
Nowrojee: Ruanda, vite frantumate; 10. Riletture: Franco Basaglia, Franca
Basaglia Ongaro (a cura di), Crimini di pace; 11. Riletture: Franca Ongaro
Basaglia, Manicomio perche'?; 12. Riletture: Franca Ongaro Basaglia,
Salute/malattia; 13. Riletture: Franca Basaglia Ongaro, Una voce; 14. Da
tradurre: AA. VV., Sistemas de escritura, constructivismo y educacion; 15.
Da tradurre: Emilia Ferreiro, Les relations temporelles dans le langage de
l'enfant; 16. Da tradurre: Delia Lerner, Leer y escribir en la escuela: lo
real, lo posible y lo necesario; 17. Da tradurre: Ana Teberosky, Liliana
Tolchinsky, Mas alla' de la alfabetizacion; 18. Da tradurre: Liliana
Tolchinsky Landsmann, Aprendizaje del lenguaje escrito; 19. La "Carta" del
Movimento Nonviolento; 20. Per saperne di piu'.

5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale
e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale
e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae
alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo
scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il
libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali,
l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di
nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza
geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e
la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e
responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio
comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono
patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e
contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto
dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna,
dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione,
la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la
noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione
di organi di governo paralleli.

6. PER SAPERNE DI PIU'
* Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per
contatti: azionenonviolenta at sis.it
* Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della
Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia:
www.peacelink.it/users/mir; per contatti: mir at peacelink.it,
luciano.benini at tin.it, sudest at iol.it, paolocand at libero.it
* Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista
Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati
per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it; per
contatti: info at peacelink.it

LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO

Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la
pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 1254 del 3 aprile 2006

Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su:
nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe

Per non riceverlo piu':
nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe

In alternativa e' possibile andare sulla pagina web
http://web.peacelink.it/mailing_admin.html
quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su
"subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione).

L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196
("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing
list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica
alla pagina web:
http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004
possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web:
http://lists.peacelink.it/nonviolenza/maillist.html

L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la
redazione e': nbawac at tin.it