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La nonviolenza e' in cammino. 1244
- Subject: La nonviolenza e' in cammino. 1244
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Fri, 24 Mar 2006 00:16:44 +0100
LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 1244 del 24 marzo 2006 Sommario di questo numero: 1. Il 5 per mille al Movimento Nonviolento 2. Giorgio Bernardelli: Il "nobel delle religioni" all'associazione "Rabbini per i diritti umani" 3. Luigi Ciotti: La nostra forza 4. Libreria delle donne di Milano: La newsletter di marzo 2006 5. Indice dei numeri 432-462 (dicembre 2002) de "La nonviolenza e' in cammino" 6. La "Carta" del Movimento Nonviolento 7. Per saperne di piu' 1. PROPOSTE. IL 5 PER MILLE AL MOVIMENTO NONVIOLENTO [Dagli amici del Movimento Nonviolento (per contatti: Movimento Nonviolento, sede nazionale, via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: azionenonviolenta at sis.it o anche: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org) riceviamo e diffondiamo] Cari tutti, con la prossima dichiarazione dei redditi sara' possibile sottoscrivere un versamento al Movimento Nonviolento. Non si tratta di versare soldi in piu', ma solo di utilizzare diversamente soldi gia' destinati allo Stato. Per poter destinare il 5 per mille delle proprie tasse al Movimento Nonviolento, e' sufficiente appore la propria firma nell'apposito spazio e scrivere il numero di codice fiscale dell'associazione. Il codice fiscale e': 93100500235. Sostenete un'associazione che da oltre quarant'anni, con coerenza, lavora per la crescita e la diffusione della nonviolenza. Grazie. Il Movimento Nonviolento sede nazionale, via Spagna 8, 37123 Verona 2. ESPERIENZE. GIORGIO BERNARDELLI: IL "NOBEL DELLE RELIGIONI" ALL'ASSOCIAZIONE "RABBINI PER I DIRITTI UMANI" [Ringraziamo Giorgio Bernardelli (per contatti: g.bernardelli at avvenire.it) per averci messo a disposizione questo suo articolo apparso sul quotidiano "Avvenire" del 5 marzo 2006. Giorgio Bernardelli, giornalista, ha compiuto per il quotidiano "Avvenire" una serie di viaggi in Israele e nei Territori palestinesi documentando gli aspetti piu' quotidiani del conflitto. Opere d Giorgio Bernardelli: Preparami la colazione. Storia di Lucia che da' del tu a Dio, Itl, 2001; Gaza, incatenati a un sogno, Edizioni Medusa, 2005; Oltre il muro. Storie, incontri e dialoghi tra israeliani e palestinesi, L'ancora del Mediterraneo 2005] Centotrenta rabbini israeliani che alzano la voce per difendere i diritti dei palestinesi. E che, per questo, sono disposti anche a finire davanti a un tribunale. Sono loro, riuniti nell'associazione Rabbis for Human Rights ("rabbini per i diritti umani"), i vincitori dell'edizione 2006 del premio per la pace della Fondazione Niwano, il prestigioso riconoscimento noto in tutto il mondo come il "nobel delle religioni". L'annuncio e' stato dato a Tokyo in questi giorni e torna a mettere al centro dell'attenzione Gerusalemme. Una scelta non casuale nel clima di queste settimane. Perche' di fronte a un Medio Oriente spazzato dal vento dei fondamentalismi il rischio di guardare alle religioni come a "un problema in piu'" sulla strada della pace e' tutt'altro che remoto. In direzione opposta va, invece, l'esperienza di Rabbis for Human Rights, una delle voci piu' controcorrente del Medio Oriente di oggi. E non tanto perche' si tratta di israeliani che si danno da fare per i palestinesi. Cio' che pesa e' la motivazione: lo fanno nel nome della Torah. Questi rabbini, che provengono da scuole e denominazioni ebraiche diverse, sono accomunati dalla convinzione che il comandamento biblico "Tu avrai cura dello straniero che abita in mezzo a te" debba valere anche nel rapporto con i palestinesi. E in nome della fedelta' alla tradizione ebraica promuovono campagne molto concrete per la difesa di alcuni diritti elementari. Vigilano contro i soprusi ai check-point, vanno a raccogliere le olive nei campi in cui ai proprietari palestinesi e' proibito entrare perche' troppo vicini agli insediamenti israeliani, offrono assistenza legale a chi si e' visto negare ingiustamente permessi. "In un momento in cui il fondamentalismo e l'estremismo religioso beneficiano di cosi' tanta pubblicita' in Medio Oriente, con questo premio - recita la motivazione ufficiale del riconoscimento - la Fondazione Niwano per la pace vuole onorare Rabbis for Human Rights come una voce unica della compassione, dell'attenzione all'altro, dell'amore e della giustizia che stanno al cuore dell'ebraismo e di tutte le altre religioni". * Il premio Niwano arriva dopo che l'associazione israeliana e' balzata all'attenzione delle cronache soprattutto per le sue battaglie (perse) contro la demolizione delle case palestinesi a Gerusalemme Est. Qui la questione della sicurezza non c'entra: sono infatti case (centinaia dal 2000 a oggi) che vengono rase al suolo semplicemente perche' costruite abusivamente. Il problema - e' la denuncia di Rabbis for Human Rights - e' che per un palestinese di Gerusalemme Est e' impossibile ottenere una licenza edilizia, perche' il piano regolatore e' fatto in modo da rendere impossibile la crescita dei quartieri arabi in quella che e' una citta' contesa. Cosi' se ha bisogno di una casa o se ne va o la costruisce abusivamente. Per protestare pubblicamente contro questa gestione su base etnica del territorio il direttore esecutivo di Rabbis for Human Rights, rav Arik Ascherman, nell'aprile 2003 ha compiuto un atto di resistenza passiva davanti ai bulldozer mandati dalla Municipalita'. Il suo gesto non e' servito a fermare la demolizione delle case di due famiglie palestinesi, ma gli ha procurato una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale sfociata in un processo, celebrato con un discreto clamore all'inizio del 2005. "Sotto quelle macerie - ha scritto Ascherman nel suo resoconto della demolizione - c'e' rimasta la mia kippah e penso che questo significhi qualcosa. Forse e' un simbolo che i valori ebraici in cui ho sempre creduto sono stati calpestati e sepolti. Ma forse significa anche l'opposto. Forse e' un simbolo del fatto che li' c'erano degli ebrei che si sono schierati contro l'ingiustizia nel nome della Torah". * Parole forti, come quelle espresse dall'associazione in una lettera aperta pubblicata nella primavera 2002, nei giorni piu' sanguinosi della seconda intifada. In quell'occasione i Rabbis for Human Rights scrissero con chiarezza che farsi saltare in aria su un autobus e' la peggiore violazione dei diritti umani e che Israele ha il dovere di difendersi. Con un aggiunta, pero', importante: "Ci e' stato detto - si legge in quel testo - 'La giustizia, la giustizia dovete promuovere' (Deuteronomio 16, 20). Ma perche' la parola giustizia viene ripetuta due volte? Secondo la nostra tradizione e' per dirci che si deve perseguire si' una giusta causa, ma solo attraverso mezzi giusti. Nel difenderci dobbiamo sempre rimanere ancorati alla visione profetica della convivenza e dell'umanita'. La sopravvivenza del popolo ebraico dipendera' non solo dalla sua forza fisica, ma anche dalla sua saldezza morale". E' solo con questa lucidita' e onesta' intellettuale che il Medio Oriente puo' sperare di uscire da quel vicolo cieco in cui ogni giorno di piu' sembra essersi cacciato. 3. RIFLESSIONE. LUIGI CIOTTI: LA NOSTRA FORZA [Dal quotidiano "Il manifesto" del 18 marzo 2006. Luigi Ciotti e' nato a Pieve di Cadore nel 1945, sacerdote, animatore a Torino del Gruppo Abele; impegnato contro l'emarginazione, per la pace, contro i poteri criminali; ha promosso numerosissime iniziative. Riportiamo la seguente piu' ampia scheda biografica dalla Enciclopedia multimediale delle scienze filosofiche: "Luigi Ciotti nasce il 10 settembre 1945 a Pieve di Cadore (Bl), emigra con la famiglia a Torino nel 1950. Nel 1966 promuove un gruppo di impegno giovanile, che prendera' in seguito il nome di Gruppo Abele, costituendosi in associazione di volontariato e intervenendo su numerose realta' segnate dall'emarginazione. Fin dall'inizio, caratteristica peculiare del gruppo e' l'intreccio dell'impegno nell'accompagnare e accogliere le persone in difficolta' con l'azione educativa, la dimensione sociale e politica, la proposta culturale. Nel 1968 comincia un intervento all'interno degli istituti di pena minorili: l'esperienza si articola in seguito all'esterno, sul territorio, attraverso la costituzione delle prime comunita' per adolescenti alternative al carcere. Terminati gli studi presso il seminario di Rivoli (To), Ciotti nel 1972 viene ordinato sacerdote dal cardinale Michele Pellegrino: come parrocchia, gli viene affidata "la strada". Sulla quale, in quegli anni, affronta l'irruzione improvvisa e diffusa della droga: apre un Centro di accoglienza e ascolto e, nel 1974, la prima comunita'. Partecipa attivamente al dibattito e ai lavori che portano all'entrata in vigore, nel 1975, della legge n. 685 sulle tossicodipendenze. Da allora, la sua opera sul terreno della prevenzione e del recupero rispetto alle tossicodipendenze e all'alcolismo non si e' mai interrotta. E' invitato in vari Paesi (Gran Bretagna, Usa, Giappone, Svizzera, Spagna, Grecia, ex Jugoslavia) per tenere relazioni e condurre seminari sul tema ed e' chiamato per audizioni presso il Parlamento europeo. Nei primi anni Ottanta segue un progetto promosso dall'Unione internazionale per l'infanzia in Vietnam. Sempre sul piano internazionale, promuove programmi di cooperazione sul disagio giovanile e per gli ex detenuti in alcuni Paesi in via di sviluppo. Nel 1982, contribuisce alla costituzione del Coordinamento nazionale delle comunita' di accoglienza (Cnca), presiedendolo per dieci anni: al coordinamento, oggi, aderiscono oltre 200 gruppi, comunita' e associazioni. Nel 1986 partecipa alla fondazione della Lega italiana per la lotta all'aids (Lila), nata per difendere i diritti delle persone sieropositive, di cui e' il primo presidente. Nel marzo 1991 e' nominato Garante alla Conferenza mondiale sull'aids di Firenze, alla quale per la prima volta riescono a partecipare le associazioni e le organizzazioni non governative impegnate nell'aiuto e nel sostegno ai malati. Nel marzo 1995 presiede a Firenze la IV Conferenza mondiale sulle politiche di riduzione del danno in materia di droghe, tra i cui promotori vi e' il Gruppo Abele. Nel corso degli anni Novanta intensifica l'opera di denuncia e di contrasto al potere mafioso dando vita al periodico mensile "Narcomafie", di cui e' direttore responsabile. A coronamento di questo impegno, dalle sinergie tra diverse realta' di volontariato e di un costante lavoro di rete, nasce nel 1995 "Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie", un network che coordina oggi nell'impegno antimafia oltre 700 associazioni e gruppi sia locali che nazionali. Sin dalla fondazione, "Libera" e' presieduta da Luigi Ciotti. Il primo luglio 1998 riceve all'Universita' di Bologna la laurea honoris causa in Scienze dell'educazione; Ciotti accoglie il conferimento del titolo accademico come un riconoscimento significativo dell'opera di tutto il Gruppo Abele. Alle attivita' del Gruppo Abele, di cui Ciotti e' tuttora presidente, attendono oltre trecentocinquanta persone che si occupano di: accoglienza, articolata in due servizi di pronto intervento a Torino; in otto comunita' che ospitano persone con problemi di tossicodipendenza, di alcolismo o malate di aids; in un servizio di accoglienza notturno per persone senza fissa dimora. Il gruppo Abele ha anche promosso e gestito l'esperienza di una "Unita' di strada" a Torino, la seconda attivata in Italia; lavori di tipo artigianale, informatico, agricolo, condotti attraverso la costituzione di cooperative sociali e di uno specifico progetto Carcere e lavoro; interventi di cooperazione internazionale in Costa d'Avorio, Guatemala, Messico; iniziative culturali, informative, educative, di prevenzione e formazione, che si svolgono attraverso l'Universita' della Strada, l'Universita' Internazionale della Strada, il Centro Studi, documentazione e ricerche, l'Ufficio Stampa e comunicazione, la casa editrice Edizioni Gruppo Abele, la libreria Torre di Abele, le riviste "Animazione sociale" e "Narcomafie", l'Ufficio scuola. Luigi Ciotti e' stato piu' volte membro del Consiglio Presbiteriale ed e' attualmente membro del Consiglio Pastorale della Diocesi di Torino. Da alcuni anni tiene corsi di formazione presso la Scuola per vigili urbani di Torino e provincia. Nei primi anni Ottanta e' stato docente presso la Scuola superiore di polizia del ministero dell'Interno. Giornalista pubblicista dal 1988, Ciotti e' editorialista e collabora con vari quotidiani e periodici (tra cui: La Stampa, L'Avvenire, L'Unita', Il Manifesto, Il Sole-24 Ore, il Mattino, Famiglia Cristiana, Messaggero di Sant'Antonio, Nuovo Consumo), scrive su riviste specializzate per operatori sociali e insegnanti, interviene su testate locali". Opere di Luigi Ciotti: e' autore di vari libri a carattere educativo, di impegno sociale, di riflessione spirituale; tra le sue pubblicazioni segnaliamo: Genitori, figli e droga, Edizioni gruppo Abele, Torino 1993; Chi ha paura delle mele marce?, Edizioni gruppo Abele - Sei, Torino 1992; Persone, non problemi, Edizioni gruppo Abele, Torino 1994; Terra e cielo, Mondadori, Milano 1998; naturalmente ha anche contribuito con propri interventi a numerosi testi collettanei] Se errare e' umano, come si sa, perseverare e' diabolico. Quando a farlo sono i governi, con quel cinismo della politica che guarda spesso a supposti interessi geopolitici e al business e quasi mai al senso di umanita' e di giustizia, insistere nell'errore contro ogni evidenza diventa tragico e imperdonabile. Questo sta succedendo in Iraq da troppo tempo. Contrastarlo diventa allora un dovere, non solo una necessita' di testimonianza. Ostacolare e bloccare quel tragico e sanguinoso errore va fatto innanzitutto con la ricerca e la proposta della verita', la quale ha in se' una forza straordinaria, che nessuna arma, nessuna tecnica di addomesticamento dei media, nessuna strategia di morte e volonta' di potenza riuscira' mai davvero a impedire. Lo abbiamo visto, da ultimo, con la vicenda delle bombe al fosforo su Fallujah, che, a partire da RaiNews24, e' diventata in breve una consapevolezza contagiosa in tutto il mondo. C'e' un'informazione che rifiuta il bavaglio e che per questo paga un alto tributo. Nel 2005 sono stati uccisi 69 giornalisti. Nella sola guerra in Iraq, in tre anni, sono 99 gli operatori dei media caduti, 7 in questo mese. E basti pensare che in tutta la seconda guerra mondiale furono 69. L'informazione e la ricerca della verita' sono determinanti e vitali, ma non bastano se poi non c'e' mobilitazione delle coscienze e capacita' di incidere nelle decisioni politiche. I popoli da sempre sono il vero granello di sabbia che inceppa quella catena di montaggio della morte costituita dalla guerra. Anche quest'anno e' dunque necessario scendere in piazza a manifestare. Come faremo oggi a Roma. Come abbiamo fatto molte volte in questi anni, a milioni in tutto il mondo. * Non siamo sinora riusciti a fermare guerra e terrorismo, ma certo abbiamo seminato granelli di verita', che non mancano di crescere e irrobustirsi, avvicinando cosi' il tempo della pace e della giustizia. Dall'inizio dell'occupazione in Iraq il terrorismo, che continua a fare strage di innocenti, e' cresciuto in modo vistoso e devastante. Lo dicono gli stessi dati del Dipartimento di Stato Usa: i gravi attacchi sono quadruplicati nel giro di un anno e continuano a intensificarsi. Come una pianta maligna che trae alimento da una guerra ingiusta e da un'occupazione insostenibile, cui purtroppo si e' prestato anche il nostro paese. Per fermare il terrorismo, che rischia di colpire anche le nostre strade, bisogna interromperne il nutrimento: bisogna fermare la guerra. * Questo grideremo a Roma [questo articolo e' stato pubblicato il 18 marzo 2006 - ndr], in una manifestazione pacifica e colorata, numerosa e nonviolenta. Con la ricchezza, questa si' potente, delle diversita' che dialogano e si riconoscono, che tiene assieme movimenti e pezzi delle forze politiche, sindacati e associazioni, laici e credenti di religioni diverse. E non deve essere sottovalutato il contributo dei cattolici e della chiesa, che da subito ha sensibilizzato e mobilitato le coscienze contro la strage quotidiana che ha gia' ucciso decine di migliaia di civili, che ha alimentato le mafie del narcotraffico, del commercio di armamenti e del traffico di esseri umani, e che e' costata e sta costando cifre enormi, con le quali si potrebbero invece restituire dignita' e futuro ai troppi poveri del mondo: solo negli Usa le spese per la Difesa - ma non sarebbe piu' onesto chiamarla "Offesa"? - il prossimo anno supereranno i 500 miliardi di dollari. Lo stesso papa Benedetto XVI, sin dal suo insediamento, ha mandato un messaggio forte e chiaro, quando ha spiegato di aver voluto scegliere il proprio nome per riallacciarsi idealmente a Benedetto XV, che defini' la prima guerra mondiale una "inutile strage" e che, ha ricordato l'attuale pontefice, "fu coraggioso e autentico profeta di pace e si adopero' con strenuo coraggio dapprima per evitare il dramma della guerra e poi per limitarne le conseguenze nefaste", impegnandosi altresi' a ricalcarne il percorso: "sulle sue orme desidero porre il mio ministero a servizio della riconciliazione e dell'armonia tra gli uomini e i popoli". * Pace, riconciliazione, giustizia. Sono valori alti e un programma chiaro davanti al quale le forze politiche non possono tirarsi indietro, ne' nascondersi dietro sofismi e calcoli elettorali. 4. STRUMENTI. LIBRERIA DELLE DONNE DI MILANO: LA NEWSLETTER DI MARZO 2006 [Dalla Libreria delle donne di Milano (per contatti: info at libreriadelledonne.it) riceviamo e volentieri diffondiamo] Newsletter n. 2, marzo 2006, a cura di Serena Fuart. www.libreriadelledonne.it * Dal "Cosa c'e' di nuovo" (www.libreriadelledonne.it/news/news.htm) - 8 marzo Una lettera e un articolo dal "Manifesto" per parlare dell'otto marzo. L'articolo ricorda la recente tragedia dell'incendio di una fabbrica tessile in Bangladesh, mentre la lettera di Bruno Cartosio precisa correttamente i fatti che stanno a fondamento di questa giornata. Ma l'otto marzo e' un giorno che ricorda anche le tragedie. www.libreriadelledonne.it/news/articoli/Manif250206.htm - Un'altra voce Noi del sito lottiamo per disfare gli schieramenti. E' sempre piu' difficile, ma a volte troviamo sulla nostra strada un ayatollah. www.libreriadelledonne.it/news/articoli/Repub160206.htm Anche un articolo che abbiamo trovato sul "Pais semanal" va nel senso di disfare gli schieramenti. E questa volta si tratta di una ex monaca, ancora cattolica, raccontata da una giornalista laica. www.libreriadelledonne.it/news/articoli/elpais260206.htm - Contributi Tra il matricidio e il monumento alla madre: la politica delle donne. On line gli interventi del primo incontro del ciclo in cui e' stata ospite la psicoanalista Luisella Brusa a proposito del suo libro "Mi vedevo riflessa nel suo specchio" e alla luce delle sue nuove teorie. www.libreriadelledonne.it/news/MF.htm * Dalle nostre stanze (www.libreriadelledonne.it/Stanze/stanze.htm) - Paradiso Vi ricordiamo che nella stanza "paradiso" del sito, alla voce "mettere becco" potrete trovare i titoli di molti libri che sono piaciuti a qualcuna di noi; leggere queste brevi note puo' essere utile per scegliere un libro da leggere, rileggere, regalare, consigliare: metteteci il becco anche voi. Tra le novita', Renata Dionigi ci racconta la sua lettura del romanzo di Susan Glaspell "Una giuria di sole donne". www.libreriadelledonne.it/Stanze/Paradiso/becco/renata1.htm - La stanza del lavoro Donne in Europa, carriera negata: a partire dalla nota situazione di minor accesso alla carriera delle donne europee rispetto alle americane, ci chiediamo se cercare di riproporre in Italia quello che succede negli Stati Uniti sia un bene... www.libreriadelledonne.it/news/articoli/Repub200206.htm 5. MATERIALI. INDICE DEI NUMERI 432-462 (DICEMBRE 2002) DE "LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO" * Numero 432 del primo dicembre 2002: 1. Sosteniamo il Living Theatre; 2. Rosangela Pesenti: donne, democrazia, pace; 3. Daniele Lugli: satyagraha, la forza della verita'; 4. Maria Luigia Casieri, il dono dell'altro; 5. Da una lettera di Misone all'amico suo Teofrasto; 6. Presentazione dei "Quaderni di Via Dogana"; 7. Libreria delle donne di Milano, alcuni libri preziosi; 8. Riletture: Judith M. Brown, Gandhi; 9. Riletture: Christopher R. Browning, Uomini comuni; 10. Riletture: Simona Forti, Il totalitarismo; 11. Riletture: Mark Lane, Una generazione nel Vietnam; 12. Riletture: Valentina Pisanty, L'irritante questione delle camere a gas; 13. Riletture: Jacques Semelin, Per uscire dalla violenza; 14. Riletture: Elena Soetje, La responsabilita' della vita; 15. Riletture: Francesco Terreri, Armi e affari; 16. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 17. Per saperne di piu'. * Numero 433 del 2 dicembre 2002: 1. Benito D'Ippolito, agli imprigionati per la pace; 2. Movimento Nonviolento: albo d'onore 2002 dei prigionieri per la pace; 3. Elettra Deiana, la Nato e il coinvolgimento incostituzionale dell'Italia nella "guerra preventiva"; 4. Lucia Vantini recensisce il libro di Wanda Tommasi su Etty Hillesum; 5. Clara Jourdan recensisce "Lingua e verita'" di Luisa Muraro e le sue e i suoi studenti dell'Universita' di Verona; 6. Da un'altra epistola di Misone, questa volta all'amatissimo amico suo Eleandro; 7. Letture: Andrea Taviani (a cura di), Guarire dalla tortura; 8. Da tradurre: Emilia Ferreiro, Vigencia de Jean Piaget; 9. Riletture: AA. VV., Dizionario sessuato della lingua italiana; 10. Riletture: Margarete Buber-Neumann, Milena, l'amica di Kafka; 11. Riletture: Aldo Capitini, Il potere di tutti; 12. Riletture: Antonino Drago, Matteo Soccio (a cura di), Per un modello di difesa nonviolento; 13. I tediosi distinguo di Brontolo: rivoluzionari vs sovversivi; 14. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 15. Per saperne di piu'. * Numero 434 del 3 dicembre 2002: 1. Ricordare Peppino Impastato; 2. Hannah Arendt, per sua stessa natura; 3. Angelo Cavagna, manifestazione a Roma per una finanziaria di pace; 4. Brunetto Salvarani, cosa e' successo il 29 novembre? 5. Simone Weil, verita' e sventura; 6. Enrico Peyretti, ascoltare la saggezza; 7. Mikhail Gorbaciov, la fretta di usare la forza; 8. Adriana Cavarero, nella dimora quieta; 9. Pietro Ingrao, l'Italia ripudia la Costituzione? 10. Peppe Sini: chiamare golpe un golpe, e resistere. Con la nonviolenza; 11. Letizia Comba, a commento finale; 12. Antonio Vigilante, le lettere e il Nome; 13. Edna St. Vincent Millay, Barbablu'; 14. Clara Jourdan recensisce "Un'eredita' senza testamento"; 15. Riletture: Laura Balbo, Giuliana Chiaretti, Gianni Massironi, L'inferma scienza; 16. Riletture: Enza Biagini, Simone de Beauvoir; 17. Riletture: Ursula K. Le Guin, La fantascienza e la signora Brown; 18. Riletture: Rosa Rossi, Ascoltare Cervantes; 19. Riletture: Gabriella Turnaturi (a cura di), Marginalita' e classi sociali; 20. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 21. Per saperne di piu'. * Numero 435 del 4 dicembre 2002: 1. Donne e cambiamento in America Latina, un incontro a Roma; 2. Un profilo di Mao Valpiana; 3. Cinzia Gubbini, un Mediterraneo mortale; 4. Peppe Sini, una ragionevole proposta per far cessare le stragi di immigrati in mare: ingressi legali e trasporto pubblico e gratuito per tutti; 5. Giulio Vittorangeli, Panama, l'invasione dimenticata; 6. Emanuel Anselmi, Fromm e la psicoanalisi della societa' contemporanea; 7. Il "COS in rete" di dicembre; 8. Riletture: AA. VV., Femminismo; 9. Riletture: Maria Antonietta Calabro', In prima linea; 10. Riletture: Franca D'Agostini, Analitici e continentali; 11. Riletture: Paul Froelich, Rosa Luxemburg; 12. Riletture: Lia Levi, Una bambina e basta; 13. Riletture: Antonella Lorenzi, Cristina Morrocchi, Mirella Pezzini, Anna Savoja, Obiettivo: coscienza civile; 14. Le desolazioni di Ciccio Parolaio: per farla finita con le cicalate su "impero" e "moltitudini"; 15. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 16. Per saperne di piu'. * Numero 436 del 5 dicembre 2002: 1. Peppe Sini: possiamo fermare la guerra. Ma non bastano le fiaccole e gli stendardi: occorre la nonviolenza; 2. Giuseppina Ciuffreda ricorda Ivan Illich; 3. Una iniziativa a sostegno delle donne palestinesi nei campi profughi del Libano; 4. Severino Vardacampi, ancora sulla ragionevole proposta per far cessare le stragi di immigrati in mare: ingressi legali e trasporto pubblico e gratuito per tutti; 5. Ida Dominijanni, Habermas e lo scontro tra Europa e Stati Uniti; 6. Amalia Fleming, la narrazione onesta; 7. Benito D'Ippolito, epistola a Giovanni Benzoni in occasione del secondo salone dell'editoria di pace che si tiene in Venezia dal 6 all'8 dicembre 2002; 8. Raniero La Valle, la Chiesa caldea accusa; 9. "Via Dogana" n. 62; 10. Cristina Papa, aggiornamento de "Il paese delle donne"; 11. Aggiornamento di "Donne in viaggio"; 12. Riletture: Lelio Basso (a cura di), Stato e crisi delle istituzioni; 13. Riletture: Amelia Crisantino, Giovanni La Fiura, La mafia come metodo e come sistema; 14. Riletture: I documenti del Concilio Vaticano II; 15. Riletture: Maria Grazia Giammarinaro, Insegnare che cos'e' la mafia; 16. Riletture: Petr Kropotkin, Campi, fabbriche, officine; 17. Riletture: Gianna Milano, Bioetica; 18. Riletture: Bice Mortara Garavelli, Manuale di retorica; 19. Riletture: Claus Offe, Lo stato nel capitalismo maturo; 20. Riletture: Julia P. Ramirez, Storia dialettica delle classi sociali; 21. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 22. Per saperne di piu'. * Numero 437 del 6 dicembre 2002: 1. Giancarla Codrignani, una lettera ai pacifisti dimezzati; 2. Benito D'Ippolito, per Ivan Illich; 3. Assemblea programmatica della Rete di Lilliput; 4. Assemblea nazionale della Convenzione permanente di donne contro le guerre; 5. "World of bicycles" a Milano; 6. Ingeborg Bachmann, i morti a me addossati; 7. Lisa Clark, Riccardo Troisi, Francesco Vignarca: da Baghdad; 8. Il foglio informativo di dicembre del Centro studi difesa civile; 9. Anacleto Degli Esposti, ancora sulla ragionevole proposta per far cessare le stragi di immigrati in mare (e per combattere le organizzazioni mafiose); 10. Ileana Montini, sul multiculturalismo e sui diritti umani di ogni essere umano; 11. Giuliana Sgrena, Somalia disperata; 12. Riletture: Giovanni Salio, Elementi di economia nonviolenta; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'. * Numero 438 del 7 dicembre 2002: 1. La scomparsa di Antonino Caponnetto; 2. Lidia Menapace, sottoscrivo a due mani; 3. Maria G. Di Rienzo, per la critica dell'ideologia patriarcale; 4. Francesco Comina ricorda Ivan Illich; 5. Peppe Sini, una lettera aperta ai signori legislatori a sostegno della ragionevole proposta di applicare in Italia l'articolo 10 comma terzo della Costituzione della Repubblica Italiana; 6. Benito D'Ippolito, ai cari amici della Rete Lilliput; 7. Luisa Morgantini, capodanno in Palestina e Israele; 8. Riletture: Ruth Benedict, Modelli di cultura; 9. Riletture: Lucy Mair, Introduzione all'antropologia sociale; 10. Riletture: Corrado Mangione (a cura di), Scienza e filosofia. Saggi in onore di Ludovico Geymonat; 11. Riletture: Margaret Mead, Sesso e temperamento in tre societa' primitive; 12. Riletture: Gianfranco Ravasi, Qohelet; 13. Riletture: Sivia Vegetti Finzi, Storia della psicoanalisi; 14. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 15. Per saperne di piu'. * Numero 439 dell'8 dicembre 2002: 1. Aldo Ricci, di fronte a Ivan Illich e Antonino Caponnetto; 2. Due lettere da Krishnammal; 3. Stefano Longagnani, l'esperienza del Lafti; 4. Giobbe Santabarbara, sulla ragionevole proposta di salvare la vita alle persone invece di condannarle alla morte. Con un'opinione del professor Kant di Koenigsberg; 5. Lidia Menapace, due proposte ragionevoli; 6. Un profilo di Ileana Montini; 7. Un'intervista a Vandana Shiva: "Le alternative al sistema si devono cercare con la forza della nonviolenza"; 8. Daniele Lugli, una lettera agli iscritti al Movimento Nonviolento; 9. Assia Djebar, della specie piu' rara; 10. Benito D'Ippolito, ai partecipanti al seminario della Tavola della pace del 7 dicembre 2002; 11. Fatema Mernissi, ad ogni tramonto; 12. Peppe Sini, meditando su un articolo di Giancarla Codrignani; 13. Congresso dell'Associazione obiettori nonviolenti; 14. Conferenze di Mary Daly in Italia; 15. Un positivo bilancio della giornata del dialogo cristiano-islamico; 16. Letture: Baya Gacemi, Nadia; 17. Letture: Idanna Pucci, La signora di Sing-Sing; 18. Letture: Nawal al Sa'dawi, Firdaus, storia di una donna egiziana; 19. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 20. Per saperne di piu'. * Numero 440 del 9 dicembre 2002: 1. Lidia Menapace, contro la "teologia della guerra"; 2. Andrea Cozzo, sulle importanti questioni poste da Giancarla Codrignani; 3. Severino Vardacampi, su due questioni poste dall'editoriale di Giancarla Codrignani; 4. Rete di Lilliput, no alla guerra; 5. Peppe Dell'Acqua, in difesa della legge 180; 6. Baldino Graziano, una lettera a sostegno della "ragionevole proposta" per salvare le vite dei migranti oggi condannati a morire nei nostri mari; 7. Joan V. Bondurant, l'obiettivo del satyagraha; 8. Laura Boella, una scelta di Hannah Arendt; 9. Riccardo Orioles, da "Tanto per abbaiare" n. 155; 10. Riletture: Anna Bravo, Anna Maria Bruzzone, In guerra senza armi. Storie di donne. 1940-1945; 11. Riletture: Clara Cutini (a cura di), Uno schedato politico: Aldo Capitini; 12. Riletture: Giuliana Martirani, Progetto Terra; 13. Riletture: Patrizia Campagna, Progetto Terra. Repertorio; 14. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 15. Per saperne di piu'. * Numero 441 del 10 dicembre 2002: 1. Lidia Menapace, per un "articolo 11" nella Costituzione europea, per un'Europa contro la guerra; 2. Giulio Vittorangeli, sull'editoriale di Giancarla Codrignani; 3. Peppe Sini, il ritorno della strategia della tensione e la necessita' della nonviolenza; 4. Rete di Lilliput, condanniamo l'attentato; 5. Le Girandole, per la pace e per Antonino Caponnetto; 6. Un incontro su cinque domande; 7. Enrico Peyretti, una lettera al Presidente della Repubblica; 8. Un profilo di Alessandro Marescotti; 9. Iaia Vantaggiato dialoga con Diana Pinto sulla Shoah e l'ebraismo europeo oggi; 10. Rossana Rossanda: la Rosa inattuale, geroglifico della fine dell'inverno; 11. Riletture: Giancarlo Gaeta, Religio ne del nostro tempo; 12. Riletture: Ryszard Kapuscinski, Ebano; 13. Riletture: Edoarda Masi, Il libro da nascondere; 14. Riletture: Christa Wolf, Premesse a Cassandra; 15. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 16. Per saperne di piu'. * Numero 442 dell'11 dicembre 2002: 1. Floriana Lipparini, Pina Sardella: per un'Europa neutrale ma non neutra (un contributo alla riflessione proposta da Giancarla Codrignani); 2. Normanna Albertini: la pedagogia nera (un contributo alla riflessione proposta da Giancarla Codrignani); 3. Imma Barbarossa, per un'Europa neutrale, disarmata e accogliente; 4. Enrico Peyretti, alla violenza si deve rispondere con la nonviolenza; 5. Giovanni Colombo: per Antonino Caponnetto, il giudice delle due rose; 6. Rosa Luxemburg, ieri; 7. Nadine Gordimer, la gente si era ormai abituata; 8. Biagio Di Pasquale, a sostegno della "ragionevole proposta"; 9. Filippo Gentiloni: la Bibbia, il cristianesimo e i migranti; 10. Alex Zanotelli, no alla guerra; 11. Gino Strada, no alla guerra; 12. Sergio Cofferati, no alla guerra; 13. Simone Weil, la verita'; 14. Presentazione di Ipazia (a cura di), Due per sapere, due per guarire; 15. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 16. Per saperne di piu'. * Numero 443 del 12 dicembre 2002: 1. Il trionfo del dottor Stranamore; 2. Movimento Internazionale della Riconciliazione, lettera al corpo degli Alpini d'Italia; 3. Maria Teresa Gavazza, i movimenti pacifisti negli Usa; 4. Piercarlo Racca, obiezione di coscienza e servizio civile; 5. Una "ragionevole proposta" e una necessaria conseguenza: rinegoziare Schengen per far cessare il bagno di sangue; 6. Bruno Di Porto: Etty Hillesum, la ragazza che prese Dio per mano; 7. Indice dei numeri 402-431 (novembre 2002) de "La nonviolenza e' in cammino"; 8. Riletture: Agnes Heller, La teoria, la prassi e i bisogni; 9. Riletture: Viviane Luiser, Nascere in Nicaragua; 10. Riletture: Joseph-Marie Perrin, Gustave Thibon, Simone Weil come l'abbiamo conosciuta; 11. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 12. Per saperne di piu'. * Numero 444 del 13 dicembre 2002: 1. Gilgamesh e Aschenbach sull'orlo del cratere (con undici proposte pratiche per impedire la catastrofe); 2. Michele Nardelli, abitare il conflitto; 3. Ileana Montini, Radhia; 4. Benito D'Ippolito, tre quartine sul concetto di coscienza; 5. Vandana Shiva, in lode allo sterco di vacca; 6. Letture: Gioconda Belli, Il paese sotto la pelle; 7. Letture: Fatema Mernissi, Islam e democrazia; 8. Letture: Pietro Polito, L'eresia di Aldo Capitini; 9. Letture: David Maria Turoldo, Nel lucido buio; 10. Riletture: Mario Colucci, Pierangelo Di Vittorio, Franco Basaglia; 11. Riletture: Virgilia D'Andrea, Chi siamo e cosa vogliamo. Patria e Religione; 12. Riletture: Giulio A. Maccacaro, Per una medicina da rinnovare; 13. Riletture: Maria Rosaria Manieri, La fondazione etica del socialismo; 14. Riletture: Emilia Rensi, Atei dell'alba; 15. Riletture: Rossana Rossanda, Anche per me; 16. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 17. Per saperne di piu'. * Numero 445 del 14 dicembre 2002: 1. Un profilo di Lidia Menapace; 2. Lidia Maggi, fine del Ramadan a Sesto San Giovanni; 3. Ileana Montini, un intervento sulle questioni poste da Giancarla Codrignani; 4. Daniela Binello, diritti e informazione nella societa' mondializzata; 5. Luciana Castellina, il golpe nascosto; 6. Luisa Morgantini, fermare la demolizione di case a Hebron; 7. Uri Avnery, una lettera a Elyakim Rubinstein; 8. Letture: Guenther Anders, Linguaggio e tempo finale (in "Micromega" n. 5/2002); 9. Riletture: Guenther Anders, L'uomo e' antiquato. I. Considerazioni sull'anima nell'era della seconda rivoluzione industriale; 10. Riletture: Guenther Anders, L'uomo e' antiquato. II. Sulla distruzione della vita nell'epoca della terza rivoluzione industriale; 11. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 12. Per saperne di piu'. * Numero 446 del 15 dicembre 2002: 1. Lidia Menapace: neutralita' attiva, una proposta per l'Europa; 2. Enrico Peyretti, la Costituzione; 3. Nicoletta Crocella, costruire un linguaggio di pace; 4. Lalla Romano, silenzio; 5. Sergio Paronetto: ripudiare la guerra, educare alla pace; 6. Rosemary Dobson, la spettatrice; 7. Augusto Cavadi, per i poveri e contro la poverta'; 8. Maria Pawlikowska, rose per Saffo; 9. Francesco Comina: il silenzio di Dio, il mistero dell'uomo; 10. "La parabola del patriarcato" di Maria Anna Rosei; 11. Letture: Alberto Asor Rosa, La guerra; 12. Letture: Jean Baudrillard, Lo spirito del terrorismo; 13. Letture: Mimmo Cortese, Roberto Cucchini, La forza lieve; 14. Letture: Assia Djebar, La donna senza sepoltura; 15. Letture: Tim Judah, Guerra al buio; 16. Riletture: Caterina Fischetti, La psicoanalisi infantile; 17. Riletture: Alba Marcoli, Il bambino nascosto; 18. Riletture: Alba Marcoli, Il bambino arrabbiato; 19. Riletture: Alba Marcoli, Il bambino perduto e ritrovato; 20. Da tradurre: "La Nouvelle Revue Francaise", novembre 1951, Hommage a Andre' Gide; 21. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 22. Per saperne di piu'. * Numero 447 del 16 dicembre 2002: 1. Franca Bimbi, cinque domande contro la guerra (un contributo alla riflessione proposta da Giancarla Codrignani); 2. Antonio Vigilante, un contributo alla riflessione proposta da Giancarla Codrignani; 3. Una lettera aperta al presidente della Commissione Europea; 4. Laura Genga, l'Europa neutrale delle donne; 5. Giannozzo Pucci ricorda Ivan Illich; 6. Yosano Akiko, senza paura del buio; 7. Riccardo Orioles ricorda Antonino Caponnetto; 8. Madame de Sevigne': addio alle foglie; 9. Riletture: Sergio Albesano, Storia dell'obiezione di coscienza in Italia; 10. Riletture: Murray Bookchin, Democrazia diretta; 11. Riletture: Barry Commoner, Virginio Bettini, Ecologia e lotte sociali; 12. Riletture: Fondazione "Centro studi Aldo Capitini", Elementi dell'esperienza religiosa contemporanea; 13. Riletture: Gianfranca Pochettino (a cura di), I senza fissa dimora; 14. Riletture: Maria Teresa Tavassi La Greca, Cosa leggere sull'emarginazione sociale; 15. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 16. Per saperne di piu'. * Numero 448 del 17 dicembre 2002: 1. Guenther Anders, tesi sull'eta' atomica; 2. Ida Dominijanni dialoga con Richard Falk su diritto e nuove guerre; 3. Letizia Tomassone presenta "Quintessence" di Mary Daly; 4. Mary Daly in Italia; 5. Una minima bibliografia introduttiva sulla retorica; 6. Riviste: "A. Rivista anarchica", n. 286; 7. Riviste: "Segno", n. 240; 8. Letture: Joel Kotek, Pierre Rigoulot, Il secolo dei campi; 9. Letture: Carlo Torriani, La porta del cielo; 10. Riletture: Emily Bronte, Poesie; 11. Riletture: Giulio Girardi, Gli esclusi costruiranno la nuova storia? 12. Riletture: Raul Hilberg, La distruzione degli Ebrei d'Europa; 13. Riletture: Karl Kraus, Gli ultimi giorni dell'umanita'; 14. Riletture: Louise Labe', Oeuvres completes; 15. Riletture: Giulio A. Maccacaro, Alberto Martinelli (a cura di), Sociologia della medicina; 16. Riletture: Christina G. Rossetti, Il cielo e' lontano; 17. Riletture: Gaspara Stampa, Rime; 18. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 19. Per saperne di piu'. * Numero 449 del 18 dicembre 2002: 1. Giuseppe Casarrubea e Riccardo Orioles: due lettere; 2. Luisa Morgantini, permesso di strage; 3. Lidia Menapace, una richiesta irricevibile; 4. Luciana Castellina, omicidi preventivi; 5. Giobbe Santabarbara, ancora un contributo alla riflessione proposta da Giancarla Codrignani (quasi un'autobiografia); 6. Giulio Vittorangeli, appartenere al tronco immenso dell'umanita'; 7. Benito D'Ippolito, un'improvvisazione prosodica; 8. "Adista": resoconto del Salone dell'editoria di pace a Venezia; 9. Pax Christi, un convegno a Cremona; 10. Riletture: Thomas Muentzer, Scritti politici; 11. Riletture: Ernst Bloch, Thomas Muenzer teologo della rivoluzione; 12. Riletture: Friedrich Engels, La guerra dei contadini in Germania; 13. Riletture: Tommaso La Rocca, Es ist Zeit. Apocalisse e Storia; 14. Riletture: Josef Macek, La Riforma popolare; 15. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 16. Per saperne di piu'. * Numero 450 del 19 dicembre 2002: 1. Una lettera al Presidente della Repubblica Italiana; 2. Mao Valpiana: "ma-bap", un contributo alla riflessione promossa da Giancarla Codrignani; 3. Clotilde Masina Buraggi, psicopatologia della guerra; 4. Antonio e Mariella Vermigli, con padre Julio e con i bambini di strada; 5. Alex Zanotelli, ci puo' essere ancora un buon Natale; 6. Armanda Guiducci, la corte; 7. Peppe Sini, una introduzione al "Lamento della pace" di Erasmo da Rotterdam; 8. "Femmis": la Convenzione permanente di donne contro le guerre per un'Europa neutrale e di pace; 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di piu'. * Numero 451 del 20 dicembre 2002: 1. Giuseppe Giovanni Lanza del Vasto: il rispetto; 2. Claudio Vedovati: passione come compromissione. Un uomo di fronte alla guerra (un contributo alla riflessione proposta da Giancarla Codrignani); 3. Julia Kristeva, il perdono; 4. Mario Ferrari, il pensiero e l'opera di Mary Daly; 5. Clara Levi Coen, la schiera dei "sommersi"; 6. Emanuel Anselmi, la razionalita' economica delle societa' tradizionali; 7. Vandana Shiva, la riscoperta del principio femminile; 8. Alcune preferenze e avversioni di Jenny Marx; 9. Segnalazioni: un recente saggio di Franco Restaino su "Femminismo e filosofia"; 10. Segnalazioni: una voce di dizionario di Benedetto Calati, "Parola di Dio"; 11. Riletture: Enrica Collotti Pischel, Gandhi e la nonviolenza; 12. Riletture: Albert Schweitzer, I grandi pensatori dell'India; 13. Gli alti lai di Estribillo Carrasco: passi falsi e allocchi veri; 14. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 15. Per saperne di piu'. * Numero 452 del 21 dicembre 2002: 1. A cosa servono i geniali furbacchioni; 2. Elisabetta Donini: della guerra. Vita e morte, natura e cultura; 3. Un'intervista collettiva a Pietro Pinna; 4. Letture: Gino Strada, Buskashi'; 5. Riletture: Eva Cantarella, Passato prossimo; 6. Riletture: Evelyn Fox Keller, Vita, scienza & cyberscienza; 7. Riletture: Francoise Heritier, Maschile e femminile. Il pensiero della differenza; 8. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 9. Per saperne di piu'. * Numero 453 del 22 dicembre 2002: 1. Peppe Sini, i compiti dell'umanita' nell'eta' atomica; 2. Ida Dominijanni, il diritto bombardato; 3. Eduardo Galeano, il tempo della paura; 4. Operazione Colomba, dalla striscia di Gaza; 5. Etty Hillesum, anima e gesto; 6. Hannah Arendt, la scoperta di Montesquieu; 7. Emanuel Anselmi, il microcredito come strumento di lotta alla poverta'; 8. Riletture: Muhammad Yunus, Il banchiere dei poveri; 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di piu'. * Numero 454 del 23 dicembre 2002: 1. Carlo Gubitosa, un appello urgente di solidarieta' con Peacelink; 2. Antonella Azoti e Nico Miraglia: un appello per il diritto alla verita'; 3. Diritto d'asilo, una questione di civilta'; 4. Simone Weil, due insegnamenti; 5. Claudio Tognonato intervista Adolfo Perez Esquivel: cosa accade in Argentina; 6. Simone de Beauvoir, non esiste una morte naturale; 7. Tommaso Valentinetti, elogio della coscienza; 8. Ida Dominijanni, la Costituzione italiana ripudia la guerra; 9. Peppe Sini, ancora sull'immodificabilita' dell'articolo 11 della Costituzione italiana e sulla necessita' di perseguire penalmente ai sensi di legge i golpisti e stragisti; 10. Una nota su "La fame nel mondo spiegata a mio figlio" di Jean Ziegler; 11. "Il dialogo": alle persone amiche dell'appello ecumenico al dialogo cristianoislamico; 12. Cristina Papa, aggiornamento del sito de "Il paese delle donne"; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'. * Numero 455 del 24 dicembre 2002: 1. Primo Levi, la bambina di Pompei; 2. Peppe Sini, una dichiarazione di solidarieta' con Giuseppe Casarrubea; 3. Carlo Gubitosa: dieci modi per sostenere Peacelink e il volontariato della telematica pacifista e nonviolenta; 4. Susanna Ripamonti intervista Vandana Shiva; 5. Anto Akkara, Medha Patkar; 6. Giulio Vittorangeli: solidarieta' internazionale, una parola semplice; 7. Gabriella Fiori: l'incontro di Simone Weil; 8. Eugenio Melandri, e' difficile farsi gli auguri; 9. Michele De Pasquale, noncollaborazione economica contro la guerra; 10. Hannah Arendt, tutto cio' che vive; 11. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 12. Per saperne di piu'. * Numero 456 del 25 dicembre 2002: 1. Rigoberta Menchu', arrivammo a comprendere; 2. Giuseppe Casarrubea ricorda Danilo Dolci; 3. Luigi Ciotti ricorda Tonino Bello; 4. Rossana Rossanda, un natale da pensare; 5. Tano Grasso, un decalogo contro l'estorsione; 6. Tano Grasso, un decalogo contro l'usura; 7. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 8. Per saperne di piu'. * Numero 457 del 26 dicembre 2002: 1. Adriana Zarri, no alla guerra; 2. Ida Dominijanni: le migliori dell'anno. Per caso; 3. Il verbale dell'incontro del 17 novembre a Verona del Movimento Nonviolento; 4. Letture: Roger Caillois, La vertigine della guerra; 5. Riletture: Natalia Ginzburg, Lessico famigliare; 6. Riletture: Contadini e luigini. Testi e disegni di Carlo Levi; 7. Riletture: Carlo Alberto Madrignani, L'ultimo Cassola; 8. Riletture: Peacelink (a cura di), Cronache da sotto le bombe; 9. Riletture: Maria Teresa Tarallo, Con il mondo a scuola; 10. Riletture: Abram Terz (Andrej Sinjavskij), Una voce dal coro; 11. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 12. Per saperne di piu'. * Numero 458 del 27 dicembre 2002: 1. Francesco Comina ricorda Paul Gauthier; 2. Il "Foglio informativo del Centro studi difesa civile" del 24 dicembre 2002; 3. Patricia Klindienst, la voce della spoletta e' nostra; 4. Augusto Cavadi, i due volti del poliziotto di quartiere; 5. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 6. Per saperne di piu'. * Numero 459 del 28 dicembre 2002: 1. Paul Gauthier, le pietre hanno gridato abbastanza; 2. Lidia Menapace, il numero 5/2002 di "Concilium" su I diritti delle donne; 3. Per la pace nella rete telematica; 4. Letture: Edoardo Albinati, Il ritorno; 5. Letture: Lucia Annunziata, No; 6. Letture: Fausto Bertinotti, Alfonso Gianni, Per una pace infinita; 7. Letture: Ratko Dragutinovic, I Kanjarija. Storia vissuta dei rom dasikhane' in Italia; 8. Letture: Enrico Euli, Marco Forlani (a cura di), Guida all'azione diretta nonviolenta; 9. Letture: Fabio Galluccio, I lager in Italia; 10. Letture: Mohandas Gandhi, Per la pace; 11. Letture: Joze Pirjevec, Le guerre jugoslave (1991-1999); 12. Riletture: Bruno Bettelheim, Ferite simboliche; 13. Riletture: Lucia Borghese, Invito alla lettura di Heinrich Boell; 14. Riletture: Barry Commoner, Far pace col pianeta; 15. Riletture: Nadine Gordimer, Nessuno al mio fianco; 16. Riletture: Siri Nergaard (a cura di), Teorie contemporanee della traduzione; 17. Riletture: Elisabetta Rasy, Ritratti di signora; 18. Riletture: Giuliana Segre Giorgi, Piccolo memoriale antifascista; 19. Riletture: Lev Tolstoj, La confessione; 20. Riletture: Maruja Torres, Amor America; 21. Riletture: Virginia Woolf, Momenti di essere e altri racconti; 22. Ristampe: Billie Holiday, La signora canta il blues; 23. Riedizioni: Carlo Palermo, Il quarto livello. 11 settembre 2001 ultimo atto? 24. Orsola Casagrande, l'arcivescovo di Canterbury contro la guerra; 25. GiuliaD'Agnolo Vallan, l'altra America contro la guerra; 26. Ornella Sangiovanni, volontari umanitari a Baghdad; 27. Comitato dei lenzuoli, nove consigli scomodi al cittadino che vuole combattere la mafia; 28. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 29. Per saperne di piu'. * Numero 460 del 29 dicembre 2002: 1. Davide Melodia: la nonviolenza, una scelta difficile; 2. Enrico Peyretti, una lettera a Luciano Violante; 3. Amelia Alberti, le guerre di questo inizio secolo; 4. Luisa Muraro dialoga con Odile Sankara; 5. Giulio Girardi: Venezuela, una scelta di vita; 6. Billie Holiday, mi accorsi di avercela fatta; 7. Marylene Schultz, una lettera ai soldati dell'esercito israeliano; 8. Tonino Bello, tanti auguri scomodi; 9. Valerio Calzolaio, imagine... 10. Letture: Gianfranco Bettin, Maurizio Dianese, Petrolkiller; 11. Letture: Jean Genet, Quatre heures a Chatila / Quattro ore a Chatila; 12. Letture: Karl Louis Guillen, Il tritacarne; 13. Riletture: Joan Baez, Ballate e folksong; 14. Riletture: Lisli Basso Carini, Cose mai dette; 15. Riletture: Bessie Smith, la regina del blues. Canzoni; 16. Riletture: Angela Borghesi, La lotta con l'angelo; 17. Riletture: Aldo Capitini, Scritti filosofici e religiosi; 18. Riletture: Ida Fare', Malamore; 19. Riletture: Hans Mayer, I diversi; 20. Riletture: Antonio Nanni, Educare alla convivialita'; 21. Riletture: Violeta Parra, Canzoni; 22. Riletture: Jacqueline Risset, La letteratura e il suo doppio; 23. Riletture: Rabindranath Tagore, Visioni bengalesi; 24. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 25. Per saperne di piu'. * Numero 461 del 30 dicembre 2002: 1. Arianna Marullo, un contributo alla riflessione proposta da Giancarla Codrignani; 2. Enrico Peyretti, quasi un sillogismo; 3. Benito D'Ippolito, cantata per Danilo; 4. Luisa Muraro, i giochi del potere; 5. Maria Luigia Casieri, cio' che sanno i bambini e le bambine; 6. Pasquale Pugliese, la biciclettata nonviolenta a Reggio Emilia; 7. Emanuel Anselmi, un libro di Vandana Shiva; 8. Stefania Giorgi, un libro di Maria Rosa Cutrufelli; 9. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 10. Per saperne di piu'. * Numero 462 del 31 dicembre 2002: 1. Lidia Menapace, Schadenfreude; 2. Enrico Peyretti: forza e violenza. La violenza e' debolezza. La nonviolenza e' forza; 3. Davide Melodia: la nonviolenza, una scelta difficile (parte seconda); 4. Maria Maniscalco, per sconfiggere la mafia; 5. Vita Cosentino, una questione di liberta'; 6. Maria Castiglioni, cronaca di un conflitto in margine; 7. Un ricordo di Bibi Tomasi; 8. Riletture: Vittorio Lanternari, Antropologia e imperialismo; 9. Riletture: Vittorio Lanternari, Movimento religiosi di liberta' e di salvezza dei popoli oppressi; 10. Riletture: Vittorio Lanternari, Occidente e Terzo Mondo; 11. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 12. Per saperne di piu'. 6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti. Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli. 7. PER SAPERNE DI PIU' * Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it * Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia: www.peacelink.it/users/mir; per contatti: mir at peacelink.it, luciano.benini at tin.it, sudest at iol.it, paolocand at libero.it * Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it; per contatti: info at peacelink.it LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 1244 del 24 marzo 2006 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 ("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica alla pagina web: http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/maillist.html L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la redazione e': nbawac at tin.it
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