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La nonviolenza e' in cammino. 1243
- Subject: La nonviolenza e' in cammino. 1243
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Thu, 23 Mar 2006 00:09:21 +0100
LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 1243 del 23 marzo 2006 Sommario di questo numero: 1. Il 25 marzo a Fossoli 2. Giuseppe Moscati presenta "Norberto Bobbio maestro di democrazia e di liberta'" di autori vari 3. Indice dei numeri 402-431 (novembre 2002) de "La nonviolenza e' in cammino" 4. La "Carta" del Movimento Nonviolento 5. Per saperne di piu' 1. INCONTRI. IL 25 MARZO A FOSSOLI [Dalla Fondazione Fossoli (per contatti: fondazione.fossoli at carpidiem.it) riceviamo e volentieri diffondiamo] Sabato 25 marzo 2006, alle ore 10, presso la baracca recuperata dell'ex campo di concentramento di Fossoli (frazione di Carpi) si terra' un incontro con Bruno Segre, presidente dell'associazione "Amici di Neve Shalom Wahat as-Salam" in Italia, sul tema "Muri materiali, muri culturali". L'iniziativa e' rivolta a scuole secondarie di secondo grado, insegnanti e persone interessate all'argomento previa iscrizione presso la Fondazione Fossoli. * Bruno Segre, storico e saggista, e' nato a Lucerna nel 1930, ha studiato filosofia alla scuola di Antonio Banfi. Si e' occupato di sociologia della cooperazione e di educazione degli adulti nell'ambito del movimento Comunita' fondato da Adriano Olivetti. Ha insegnato in Svizzera dal 1964 al 1969 e per oltre dieci anni ha fatto parte del Consiglio del "Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea" di Milano. Dal 1991 presiede l'associazione "Amici di Neve Shalom Wahat as-Salam", in Italia. Nel quadro di un'intensa attivita' pubblicistica, ha dedicato contributi a vari aspetti e momenti della cultura e della storia degli ebrei, inoltre dirige la prestigiosa rivista ebraica "Keshet" (e- mail: segreteria at keshet.it - sito: www.keshet.it). Tra le opere di Bruno Segre: Gli ebrei in Italia, Giuntina, Firenze 2001; Shoa', Il Saggiatore, Milano 1998, 2003. * Per informazioni e prenotazioni: Fondazione ex Campo Fossoli, tel. 059688272, fax. 059688483, e-mail: fondazione.fossoli at carpidiem.it 2. LIBRI. GIUSEPPE MOSCATI PRESENTA "NORBERTO BOBBIO MAESTRO DI DEMOCRAZIA E DI LIBERTA'" DI AUTORI VARI [Ringraziamo Giuseppe Moscati (per contatti: giuseppe.moscati at tiscalinet.it) per questo intervento. Giuseppe Moscati e' dottore di ricerca presso l'Universita' degli Studi di Perugia dove svolge attivita' di collaboratore scientifico, tutore di sostegno e cultore della materia presso le cattedre di filosofia morale e storia della filosofia morale del professor Mario Martini, con cui condivide tra l'altro gli studi capitiniani. Formatore sui temi dell'intercultura, della pace, del dialogo tra i popoli e della cooperazione allo sviluppo, e' segretario e membro supplente del Premio di laurea "Aldo Capitini". E' redattore della rivista "Rocca". Ha pubblicato numerosi articoli su riviste specializzate occupandosi in particolar modo degli aspetti etico-politici dell'opera di Capitini e in generale del pensiero nonviolento, tra cui: "Il libero-socialismo di Aldo Capitini", in AA. VV., Aldo Capitini tra socialismo e liberalismo, Franco Angeli, Milano 2001; La presenza alla persona nell'etica di Aldo Capitini. Considerazioni su alcuni scritti "minori", "Kykeion", n. 7, Firenze University Press, Firenze 2002; Mazzini, Capitini, Gandhi. Intervista a Mario Martini, "Pensiero Mazziniano", nuova serie LVII, n. 4, Bologna University Press, Bologna 2002; Pensare la pace, scacco matto alla guerra. Una riflessione filosofica su conflitto e dintorni, "Foro ellenico", VI, n. 53/2003; Dietrich Bonhoeffer: Essere-per-gli-altri, "Rocca", LXIII, n. 8/2004; E il settimo giorno ando' alla guerra. Religioni tra scenari di guerra e orizzonti di pace, "Apulia", XXX, n. 4/2004; Capitini, la nonviolenza e il dialogo tra i popoli, "L'altrapagina", XXII, n. 5/2005; Maria Zambrano, violenza e creazione, "Rocca", LXIV, n. 12/2005; Simone Weil: dal mito al cuore dell'uomo, "Rocca", LXIV, nn. 16-17/2005. Norberto Bobbio e' nato a Torino nel 1909 ed e' deceduto nel 2004, antifascista, filosofo della politica e del diritto, autore di opere fondamentali sui temi della democrazia, dei diritti umani, della pace, e' stato uno dei piu' prestigiosi intellettuali italiani del XX secolo. Opere di Norberto Bobbio: per la biografia (che si intreccia con decisive vicende e cruciali dibattiti della storia italiana di questo secolo) si vedano il volume di scritti autobiografici De Senectute, Einaudi, Torino 1996; e l'Autobiografia, Laterza, Roma-Bari 1997; tra i suoi libri di testimonianze su amici scomparsi (alcune delle figure piu' alte dell'impegno politico, morale e intellettuale del Novecento) cfr. almeno Italia civile, Maestri e compagni, Italia fedele, La mia Italia, tutti presso l'editore Passigli, Firenze. Per la sua riflessione sulla democrazia cfr. Il futuro della democrazia; Stato, governo e societa'; Eguaglianza e liberta'; tutti presso Einaudi, Torino. Sui diritti umani si veda L'eta' dei diritti, Einaudi, Torino 1990. Sulla pace si veda Il problema della guerra e le vie della pace, Il Mulino, Bologna, varie riedizioni; Il terzo assente, Sonda, Torino 1989; Una guerra giusta?, Marsilio, Venezia 1991; Elogio della mitezza, Linea d'ombra, Milano 1994. A nostro avviso indispensabile e' anche la lettura di Politica e cultura, Einaudi, Torino 1955, 1977; Profilo ideologico del Novecento, Garzanti, Milano 1990; Teoria generale del diritto, Giappichelli, Torino 1993. Opere su Norberto Bobbio: segnaliamo almeno Enrico Lanfranchi, Un filosofo militante, Bollati Boringhieri, Torino 1989; Piero Meaglia, Bobbio e la democrazia: le regole del gioco, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole 1994; Tommaso Greco, Norberto Bobbio, Donzelli, Roma 2000; AA. VV., Norberto Bobbio tra diritto e politica, Laterza, Roma-Bari 2005. Per la bibliografia di e su Norberto Bobbio uno strumento di lavoro utilissimo e' il sito del Centro studi Piero Gobetti (www.erasmo.it/gobetti)] Ultimamente si e' avuto un notevole lavoro di ripensamento dedicato all'opera e alla figura di un grande interprete del nostro tempo quale e' stato e quale continua ancora ad essere - attraverso i suoi scritti, ma anche per tramite dei tanti suoi allievi - Norberto Bobbio. Un intellettuale non solo rigoroso e "di spessore", ma forse soprattutto calato tra le questioni piu' vive di cui ha incessantemente discusso e scritto. Uno degli ultimi lavori in tal senso e' quello rappresentato dal volume di autori vari "Norberto Bobbio maestro di democrazia e di liberta'" (2005), uscito per i tipi della Cittadella Editrice con interessanti interventi interdisciplinari di Giancarlo Bosetti, Sergio Fabbrini, Luigi Ferrajoli, Raffaele Luise, Marco Revelli, Ermanno Vitale e Danilo Zolo. Sempre nel 2005, tra l'altro, era stato pubblicato (sulla scia della giornata di studio torinese del 18 ottobre 2004) un altro volume collettaneo, che faceva particolare riferimento al Bobbio studioso di questioni giuridiche e socio-politiche: edito da Laterza, "Norberto Bobbio tra diritto e politica" aveva ospitato contributi di autorevoli autori come Gustavo Zagrebelsky ("Bobbio e il diritto"), Massimo L. Salvadori ("Bobbio e la politica"), Riccardo Guastini e Michelangelo Bovero (rispettivamente: "La teoria generale del diritto" e "La teoria generale della politica"), Pier Paolo Portinaro ("Realismo politico e dottrina dello Stato") e Luigi Bonanate ("La relazione tra gli Stati"). * Ma torniamo al Bobbio "maestro di democrazia e di liberta'", che corrisponde poi proprio alla lezione su quanto ci occorre oggi, direi con urgenza oltre che con chiara evidenza. Marco Revelli, intanto, dedica la sua introduzione al volume alla questione dello stretto o strettissimo nesso che intercorre tra la democrazia contemporanea e cio' che attiene al campo giuridico-filosofico; questione che egli giustamente collega, in maniera diretta, con la tematica della relazione dialogica tra partecipanti alla vita pubblica e alle diverse dinamiche socio-politiche che caratterizzano il mondo di oggi. Sara' poi lo stesso Revelli, con il suo contributo su "L'identita' culturale italiana in Bobbio" a sottolineare la centralita' della tensione a quei valori morali e a quelle virtu' civiche che animano la pagina del Nostro, riandando sia alla chiara matrice gobettiana e sia al concetto dell'"ideologia negativa" dell'"Italia barbara" fascista (secondo le espressioni bobbiane) quale sostanziale "autobiografia della nazione". L'identita' culturale del Novecento, allora, trova nell'opera di Bobbio una sorta di cartina di tornasole davvero particolarmente efficace. Non solo: tale efficacia e' riscontrabile, seguendo la lettura di Revelli, di riflesso anche a livello di storia della Chiesa cattolica, laddove Bobbio, proprio in relazione ai temi della democrazia e delle liberta', del socialismo e delle dinamiche di politica sociale, ne individua uno ad uno gli elementi di antimodernita'. * Da buon "uomo di ragione" e "laico rigoroso", Bobbio avanza alla riflessione contemporanea lo stimolo di una "religiosita' del dubbio" che Raffaele Luise ("A colloquio con Norberto Bobbio") sente di cogliere come "grande profondita' interiore". Bobbio e' infatti colui che, partendo da una posizione - diciamo cosi' - di dubbioso laico non credente, non arriva mai ad assolutizzare l'angolo di visuale dal quale scruta il mondo, e non smette di ripetersi domande sul senso e significato del mondo stesso. Egli anzi intende costantemente la propria come una ricerca che va errando tra gli interrogativi e le domande aperte. La religiosita' del filosofo italiano, quindi, ha molto da insegnare nella sua peculiarita' e, "pur escludendo l'approdo a una religiosita' positiva, e' preziosamente intessuta dei grandi interrogativi sui massimi problemi: quelli del male 'umano', del male cosmico, del Dio impotente o indifferente, ed e' percorsa da una profondissima e rigorosissima sensibilita' morale" (p. 18). E fa bene Luise a richiamare lo stralcio di una lettera di Bobbio ad Arrigo Levi (9 luglio 1997) dove si legge del senso del mistero come legame profondo quanto indissolubile tra gli uomini di fedi diverse e non per questo necessariamente conflittuali. * Con "Bobbio e la politica del dialogo" Giancarlo Bosetti intende invece concentrare l'attenzione sull'aspetto dei conflitti e delle fratture proprio in virtu' di una considerazione dell'elemento del dialogo come metodo e attenzione alla prassi politico-sociale. Il dialogo, simboleggiando un vero e proprio stile di vita improntato a paritari rapporti con l'altro, e' qui strumento di negoziazione tra opinioni e posizioni diverse. Lo e' anche in quei casi in cui si e' portati a pensare al peggio, quando cioe' la frattura tra convinzioni estremamente radicate sembra insanabile e di conseguenza lo scontro violento imminente; anche perche' dialogando siamo sempre in grado di e in tempo per "smobilitare il risentimento" (cfr. p. 64 e p. 82). In tal senso, possiamo aggiungere, se la risoluzione violenta e' sempre e comunque deprecabile oltre che evitabile, il conflitto e' invece un'effettiva e positiva dinamica di dialogo. Cio' spiega del resto quanto evidenziato da uno studio bobbiano sulla relazione tra il formalismo giuridico e il formalismo etico: "Piu' che un modo per eliminare i conflitti sociali - scrive l'Autore nel lontano 1954 - la pace giuridica e' un modo di risolverli quando sorgono" ("Formalismo giuridico e formalismo etico", in Id., "Studi sulla teoria generale del diritto", Giappichelli, Torino 1955, p. 148). * Venendo al contributo di Luigi Ferrajoli, che tratta di "Diritto e democrazia nell'opera di Norberto Bobbio", torniamo ancora una volta al cuore di quell'intreccio tipicamente bobbiano tra passione politica e teorizzazione giuridica. Ma scopriamo che una delle principali doti del filosofo torinese risiede nella capacita' di analizzare da vicino quei concetti che, appunto, sono comuni alla teoria politica e a quella del diritto. Dove politica e giurisprudenza si incontrano, la' Bobbio opera la sua quadripartizione della materia in oggetto, ben presentata da Ferrajoli: democrazia-diritto; diritto-ragione; ragione-pace; pace-diritti umani. Nell'ambito della democrazia e della pace da costruire "non esistono alternative al diritto - scrive Ferrajoli -; (...) nella costruzione del diritto non esistono alternative alla ragione [e questa] e' essenzialmente la ragione e 'il punto di vista degli oppressi', titolari dei tanti diritti promessi e insoddisfatti" (p. 123). Qui il punto d'approdo o meglio l'orizzonte di riferimento e' quello di una vera e propria filosofia militante in virtu' della quale, come giustamente piu' volte viene sottolineato, gli insegnamenti di un simile maestro convergono nello svelare la profonda crisi delle nostre democrazie contemporanee e nel mettere a nudo i limiti della politica per come oggi viene teorizzata e vissuta. * E' invece Ermanno Vitale ("La 'citta' periclea'. Liberta' e potere in Bobbio") ad occuparsi nello specifico della relazione tra liberta' e potere, indicando come essa si risolva, nell'opera bobbiana, in un chiaro primato della prima sul secondo. Giungendo a concludere che "coniugare la piu' ampia misura di liberta' con quella misura minima di potere necessario a regolare la convivenza" (p. 152), Vitale tra l'altro esamina anche il Bobbio della filosofia della storia, riportandocelo a ragione in primo piano proprio per far si' che si possa comprendere appieno quei passaggi fondamentali che investono la discussione di fondo del volume. Ripartendo con Vitale da questo Bobbio, allora, proviamo "a risvegliarci dall'illusione che possa esistere una societa' senza potere (...), senza una sapiente architettura istituzionale di poteri e contropoteri a tutela dei soggetti sociali piu' deboli" (p. 146). Qui a mio avviso non possiamo dimenticarci delle parole di Aldo Capitini, il quale ribalta totalmente il concetto di potere da esercizio di un dominio sull'altro a concreta possibilita' di poter ideare e fare con l'altro, da potere del proprio sull'altrui a "potere di tutti" e potere necessariamente, inderogabilmente, costantemente "dal basso". Le riflessioni di Bobbio su morale e diritto, o meglio sulle relazioni tra doveri e diritti, rendono cosi' merito - testimoniandone in sostanza lo spirito di fondo - a quella "lunga opera di formazione dello stato democratico di diritto" (cfr. p. 128) puntualmente ricordata da Vitale, opera di cui oggi beneficiamo e che tutti noi, pur evidenziandone i limiti costitutivi, non possiamo che tornare a valorizzare. Possiamo dire, insomma, che l'idea di pace in Bobbio si costruisce di un'essenza che in ultima istanza e' fondamentalmente politica nel senso genuino della parola. La vigilanza che ci viene richiesta, allora, e' quella da esercitare dinanzi al rischio che dalla "rivoluzione copernicana" dell'attenzione ai diritti dell'individuo si passi alla "Vandea tolemaica" della supremazia dei poteri selvaggi. Ma parimenti, seguendo le analisi dello scritto bobbiano "Teoria generale della politica" (dedicato a Stato, governo e socialita'), non possiamo non interrogarci sul senso della democrazia dopo le atrocita' del Novecento. Un secolo, quello passato, che con le sue guerre spacciate per giuste, con i suoi genocidi, con le sue soppressioni di liberta' e simili, in breve direi con la sua sinistra confidenza con il male assoluto, ha messo a dura prova la stessa credibilita' di cio' che e' (diventata) la politica. * L'intervento di Sergio Fabbrini, intitolato "L'idea di democrazia in Bobbio. Sulle spalle di un gigante per guardare alle democrazie di oggi", sembra sviluppare proprio il discorso sulle regole fondamentali e sul metodo democratici. Fabbrini mette coraggiosamente in guardia rispetto al pericolo di scivolare in quello che definisce "bobbismo" (cfr. p. 154) e segnala uno dei piu' preziosi insegnamenti del grande intellettuale italiano: la democrazia moderna e' appunto innanzitutto un metodo e richiede una grande attenzione proprio al rispetto delle regole, ma intendendo queste ultime come elementi da sottoporre, come e' naturale, a una continua opera di verifica e di riforma. Ecco, magari possiamo solo integrare la giusta critica di Fabbrini all'ideologia specificando - a volte del resto ce n'e' bisogno - che si tratta dell'ideologia nel senso piu' deteriore del termine: in questa accezione, allora, si' che il pensiero di Bobbio funge da efficacissimo antidoto al "modo di ragionare chiuso e definitivo" che spesso incontriamo nella storia della politica novecentesca. * Con Danilo Zolo incontriamo poi una delle questioni piu' spinose dell'opera del Nostro, quella che investe "Il problema della guerra e le vie della pace secondo Norberto Bobbio" e che ci riporta addirittura alle ricerche del docente di Filosofia del diritto dell'Universita' degli Studi di Torino nell'anno accademico 1964/'65. La spinosita' in oggetto a mio avviso e' nell'aver Bobbio - che pure e' stato e resta uno dei maestri della cultura della pace - sostenuto la legittimita' sotto il profilo giuridico di una guerra, quella contro l'Iraq del 1991, come ricadente nella casistica della "guerra giusta". Una posizione, questa di Bobbio, che deve essere valutata, come aiuta a fare in particolare quest'ultimo contributo del libro (cfr., per esempio, pp. 200-203), e dunque ridiscussa tenendosi lontani da ipocrisie. A ragione Zolo aveva preliminarmente definito la moderna versione della guerra come un fenomeno assolutamente privo di una qualsiasi giustificazione morale oltre che esclusivamente irrazionale e distruttivo (cfr. p. 189) e insiste su questo, riconoscendo peraltro a Bobbio il merito di aver tracciato "la sua originale 'via della pace', alla quale da' il nome di 'pacifismo giuridico' o 'pacifismo istituzionale' [differenziandolo] sia dal pacifismo strumentale (...) sia dai pacifismi di impostazione etica, pedagogica o terapeutica" (pp. 192-193). Il pacifismo giuridico bobbiano, allora, si svela di chiara ascendenza kantiana: si spiegano cosi' i riferimenti all'idea di uno stato universale e a quella di una "autorita' superiore" (leggasi "a priori"), come si spiegano pure le stesse figure di un "organo nuovo e supremo" e di un'autorita' centrale sovranazionale. Ma tale pacifismo fa appello anche a un altro classico del pensiero politico occidentale quale e' Thomas Hobbes. Come chiarisce Zolo - il quale rinvia tra l'altro a un importante strumento di ricerca come il saggio di M. Genua e M. Giacotto "Le relazioni fra gli Stati e il problema della pace: alcuni modelli teorici da Hobbes a Kant" ("Comunita'", 39/1985) -, Bobbio interpreta in chiave kantiana, sviluppandolo, il contrattualismo hobbesiano e finisce cosi' per attribuirgli una "valenza universalistica e cosmopolitica". Ma non solo: e' vero anche il processo contrario, ovvero quello per il quale Bobbio legge il federalismo di Kant con un senso hobbesiano fino a impostare un "progetto di superamento" di quella che e' la sovranita' degli Stati nazionali proprio in vista della formazione finale di uno "Stato mondiale" (cfr., in particolare, p. 195). Muovendosi in tal modo tra il portato dell'eredita' hobbesiana e quello dell'eredita' kantiana, Bobbio ci consegna le chiavi di lettura del nuovo panorama delle istituzioni internazionali. Allo stesso tempo, inevitabilmente, egli ci provoca ad affrontare le questioni aperte, direi tenacemente, dal suo pensiero. Un pensiero caratterizzato, come nota Zolo, da una cifra aperta ed esplorativa (cfr. p. 203) tale appunto da aprire delle questioni che lo stesso Bobbio si rammaricava di essere stato impossibilitato a chiudere e che in qualche modo costituiscono il pungolo per le nostre riflessioni contemporanee in merito a diritto e deontologia, democrazia e pace, bene e potere comuni. 3. MATERIALI. INDICE DEI NUMERI 402-431 (NOVEMBRE 2002) DE "LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO" * Numero 402 del primo novembre 2002: 1. Pasquale Pugliese, i movimenti e la guerra; 2. Cornelia Dell'Eva intervista Rosemary Lynch; 3. Judith Malina ricorda Dorothy Day; 4. Norberto Bobbio commemora Erasmo da Rotterdam; 5. Strumenti: Amnesty International, Rapporto annuale 2002; 6. Strumenti: Nessuno tocchi Caino, La pena di morte nel mondo. Rapporto 2002; 7. Strumenti: Norberto Bobbio, Nicola Matteucci, Gianfranco Pasquino (a cura di), Dizionario di politica; 8. Strumenti: Luciano Gallino, Dizionario di sociologia; 9. Strumenti. Franco Volpi (a cura di), Dizionario delle opere filosofiche; 10. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 11. Per saperne di piu'. * Numero 403 del 2 novembre 2002: 1. Lidia Menapace, azione nonviolenta e movimento delle donne; 2. Francesco Comina, la nonviolenza dall'annuncio alla progettazione; 3. Norma Bertullacelli, "l'Italia ripudia la guerra"; 4. Patrizia Pasini, Anton De Roeper, a Firenze per la giustizia, la pace, l'integrita' del creato; 5. Enzo Mazzi, programma del seminario su "la nonviolenza come rivoluzione?"; 6. Olivia Guaraldo, la memoria del presente; 7. I premi di laurea "Aldo Capitini"; 8. Indice dei numeri 371-401 (ottobre 2002) de "La nonviolenza e' in cammino"; 9. Riletture: Laura Forti (a cura di), L'altra pazzia; 10. Riletture: Paola Malanga, Tutto il cinema di Truffaut; 11. Riletture: Massimo Mila, Breve storia della musica; 12. Riletture: Anita Seppilli, Poesia e magia; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'. * Numero 404 del 3 novembre 2002: 1. Benito D'Ippolito, la Firenze di Giorgio La Pira; 2. Seminario delle donne contro le guerre il 7 novembre a Firenze; 3. Lidia Menapace, ristrettissimo riassunto sulla storia del movimento delle donne; 4. Peppe Sini, ai promotori del presidio antifascista del 2 novembre a Roma; 5. Jane Campion, le differenze; 6. Luisa Muraro, la cui cancellazione; 7. Benedetto Vecchi recensisce "Il mondo sotto brevetto" di Vandana Shiva; 8. Melania Mazzucco presenta Margaret Atwood; 9. Brunetto Salvarani, verso la giornata del dialogo cristianoislamico del 29 novembre; 10. Un appello di Psichiatria Democratica contro la proposta di legge Burani-Procaccini; 11. Un appello urgente per il Congo; 12. Tracce di un'altra Firenze; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'. * Numero 405 del 4 novembre 2002: 1. Benito D'Ippolito: ballata in memoria di Dorothy Day, approssimandosi il CV anniversario della nascita e il XXII anniversario della scomparsa; 2. Ogni vittima ha il volto di Abele: oggi a Viterbo ed ovunque; 3. Mao Valpiana: amiamo Firenze, perche'... 4. Monica Lanfranco, relazione al seminario della Rete Lilliput sulla nonviolenza; 5. Daniele Lugli, relazione al seminario della Rete Lilliput sulla nonviolenza; 6. Nanni Salio, sintesi della relazione al seminario della Rete Liliput sulla nonviolenza; 7. Frei Betto, una lettera alla madre di Lula; 8. Lidia Menapace, un'Europa per la pace; 9. Giulio Vittorangeli, "emergenza umanitaria"; 10. La rete Lilliput dona un monumento alla citta' di Firenze; 11. Pace per la pace: incontro ecumenico a Firenze; 12. Simone de Beauvoir, un depliant turistico; 13. Luce Irigaray, la salute delle donne; 14. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 15. Per saperne di piu'. * Numero 406 del 5 novembre 2002: 1. Ernesto Balducci ricorda Giorgio La Pira; 2. Una commemorazione a Viterbo il 4 novembre contro tutte le guerre; 3. Alberto Castagnola, relazione al seminario della Rete Lilliput sulla nonviolenza; 4. Pasquale Pugliese, relazione al seminario della Rete Lilliput sulla nonviolenza; 5. Seyla Benhabib, La posta in gioco; 6. Dibattiti promossi e segnalati dalla Marcia mondiale delle donne a Firenze; 7. Dario Fo e Franca Rame, appello al Presidente della Repubblica affinche' non firmi la legge Cirami; 8. Lalla Romano, come prigionieri stanchi; 9. Giulio Vittorangeli, sosteniamo la "campagna bananeras"; 10. Aggiornato il sito del "COS in rete"; 11. Letture: Tahar Ben Jelloun: Jenin, un campo palestinese; 12. Riletture: AA. VV., Kinomata. La donna nel cinema; 13. Riletture: Norberto Bobbio, Teoria generale del diritto; 14. Riletture: Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri, Le bugie di Isotta. Immagini della mente medievale; 15. Riletture: Paul Ricoeur, Persona, comunita' e istituzioni; 16. Riletture: Maria Zambrano, Verso un sapere dell'anima; 17. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 18. Per saperne di piu'. * Numero 407 del 6 novembre 2002: 1. Tre religiose pacifiste arrestate in Colorado (Usa); 2. Alberto L'Abate, relazione al seminario della Rete Lilliput sulla nonviolenza; 3. Luciano Dottarelli, abitare un mondo comune. Kant e la critica dell'esaltazione fanatica; 4. Enrico Peyretti ricorda Benedetto Calati ; 5. E' scomparsa Marisa Musu; 6. Wanda Tommasi, la conclusione delle Tre ghinee di Virginia Woolf; 7. Vivian Lamarque, la luna di qualcuno; 8. In uscita il n. 41 di "Giano"; 9. Letture: AA. VV., Islam e occidente; 10. Letture: Giorgio Galli, La guerra globale; 11. Riletture: Annamaria Novello, Tiziana Negri, Donna in Nicaragua; 12. Riletture: Clotilde Pontecorvo (a cura di), La condivisione della conoscenza; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'. * Numero 408 del 7 novembre 2002: 1. Una proposta di legge d'iniziativa popolare: Norme di attuazione del ripudio della guerra sancito dall'articolo 11 della Costituzione; 2. Presentazione di "Quaderni Satyagraha"; 3. Agnes Heller, sui bisogni alienati; 4. Ettore Masina ricorda Oscar Romero; 5. Patrizia Violi, forse pero'; 6. Margot Waddell, qualsiasi stereotipo; 7. Meo Elia presenta "L'angelo della pace" di Massimo Toschi; 8. Tommaso Di Francesco presenta "I padroni del mondo" di John Pilger; 9. Riletture: AA. VV., Ruah; 10. Riletture: Mary Hunt, Rosino Gibellini (a cura di), La sfida del femminismo alla teologia; 11. Riletture: Ida Magli, Sulla dignita' della donna; 12. Riletture: Rosemary Ruether, Per una teologia della liberazione della donna, del corpo, della natura; 13. "Marea": alcuni siti del movimento delle donne; 14. "Femmis": comprate e vendute; 15. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 16. Per saperne di piu'. * Numero 409 dell'8 novembre 2002: 1. Benito D'Ippolito: ancora per Dorothy Day nel CV anniversario della nascita, un falso sonetto caudato; 2. Giuseppe Barone: la figura, l'azione e il messaggio di Danilo Dolci; 3. Antonietta Potente: non povero, ma impoverito; 4. Mario Vadacchino: il nuovo riarmo. Requiem per due trattati; 5. Hedi Vaccaro, obiettori; 6. Lanfranco Mencaroni, don Abbondio a Firenze; 7. Wendy Rose, epitaffio; 8. Giovanni Sarubbi, una lettera a tutti i musulmani d'Italia; 9. Maria Rosaria Sciglitano presenta Imre Kertesz; 10. Riletture: AA. VV., Differenza che passione; 11. Riletture: AA. VV., Le periferie della memoria; 12. Riletture: The Boston women's health book collective, Noi e il nostro corpo. Scritto dalle donne per le donne; 13. Riletture: Daniela Danna, Matrimonio omosessuale; 14. Riletture: Laura Di Nola (a cura di), Poesia femminista italiana; 15. Riletture: Pat Patfoort, Costruire la nonviolenza; 16. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 17. Per saperne di piu'. * Numero 410 del 9 novembre 2002: 1. Benito D'Ippolito, nell'anniversario della notte dei cristalli; 2. Peppe Sini, agli amici suoi di Toscana; 3. Alberto L'Abate: l'11 settembre, la guerra, e la giustizia; 4. Lisa Clark, sintesi del gruppo di lavoro su "Gruppi di appoggio ai Corpi civili di pace all'estero" al seminario della Rete Lilliput sulla nonviolenza; 5. Aldo Capitini ricorda Emma Thomas; 6. Linda Bimbi, tradurre il principio in metodo; 7. Maria Luisa Spaziani: Shahrazad; 8. Marcella Bravetti, presentazione dell'agenda "Di marzo in marzo 2003"; 9. Sommario e autori del n. 1 di "Quaderni Satyagraha"; 10. Ristampe: Ernst H. Gombrich, Arte e progresso; 11. Ristampe: David Maria Turoldo, Il dramma e' Dio; 12. Riletture: AA. VV., Rosa Luxemburg e lo sviluppo del pensiero marxista; 13. Riletture: Marguerite Yourcenar, Opere. Romanzi e racconti; 14. Riletture: Marguerite Yourcenar, Opere. Saggi e memorie; 15. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 16. Per saperne di piu'. * Numero 411 del 10 novembre 2002: 1. Ida Dominijanni: Colleen Kelly a Firenze. Un dialogo; 2. Enrico Peyretti, "disperati, non disperiamo"; 3. Giuliana Martirani, si delinea un nuovo tipi di organizzazioni; 4. Giuseppe Barone ricorda Danilo Dolci; 5. Roberto Tecchio, sintesi del gruppo di lavoro su "i Gruppi di azione nonviolenta come prima rete di difesa popolare nonviolenta delle istituzioni democratiche" al seminario della rete Lilliput sulla nonviolenza; 6. Marina Forti, l'orizzonte di Kyoto sbiadisce; 7. Augusto Cavadi, la protesta in difesa della festa; 8. Solignia Perez, prima di andare a scuola; 9. Sommario e autori del n. 2 di "Quaderni Satyagraha"; 10. Riletture: Aime' Cesaire, Les armes miraculeuses; 11. Riletture: Elsa Joubert, Il lungo viaggio di Poppie Nongena; 12. Riletture: Clarice Lispector, La passione secondo G. H. 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'. * Numero 412 dell'11 novembre 2002: 1. Gli stupori di Rubizzo Barbacane: televisione; 2. Benito D'Ippolito, tra il settembre e il novembre del '38; 3. Daniela Padoan presenta "Una figlia di Iside" di Nawal El Saadawi; 4. Ida Dominijanni intervista Elena Paciotti; 5. Augusto Cavadi, il primato dell'amore; 6. Una bibliografia delle opere di Maria Zambrano; 7. Riletture: Hannah Arendt, Tra passato e futuro; 8. Riletture: Simone de Beauvoir, Le deuxieme sexe; 9. Riletture: Umberto Galimberti, Psiche e techne; 10. Riletture: Hans Kueng, Dio esiste? 11. Riletture: Emmanuel Levinas, Totalita' e infinito; 12. Riletture: Sebastiano Timpanaro, Sul materialismo; 13. Riletture: Sofia Vanni Rovighi, Introduzione a Anselmo d'Aosta; 14. Riletture: Simone Weil, Quaderni, I-IV; 15. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 16. Per saperne di piu'. * Numero 413 del 12 novembre 2002: 1. Lidia Menapace: note per il futuro, visto che ci sara'; 2. Davide Melodia, speranza da Firenze; 3. Jacqueline Russ, una comunita' senza confini; 4. Giuseppe Barone: nonviolenza, utopia e progetto in Danilo Dolci; 5. Isabella Camera d'Afflitto, le rose purpuree del Cairo; 6. Emanuel Anselmi, un omaggio a Lelio Basso; 7. Una bibliografia delle opere di Vladimir Jankelevitch; 8. Riletture: Augusto Illuminati (a cura di), Averroe' e l'intelletto pubblico; 9. Riletture: Ada Marchesini Gobetti, Educare per emancipare; 10. Riletture: Olive Schreiner, 1899; 11. Riletture: Mariana Yonusg Blanco, Io nasco donna, e basta; 12. L'abbecedario ingenuo di Tricotillo Smaniconi: maschilismo; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'. * Numero 414 del 13 novembre 2002: 1. Lidia Menapace, a Firenze il movimento delle donne... 2. Patrizia Pasini, il silenzio che disarma e che sorprende ; 3. Enrico Euli, Marco Forlani: introduzione a "Guida all'azione diretta nonviolenta"; 4. Giulio Vittorangeli: Salvador, tracce di memoria; 5. Luisa Morgantini intervista Mehmet Abbasoglu; 6. Marina Forti, l'Asia a Firenze; 7. Giuliana Sgrena, israeliani e palestinesi per la pace e la giustizia a Firenze; 8. Guido Ambrosino ricorda Rudolf Augstein; 9. Una bibliografia delle opere di Gilles Deleuze; 10. Riletture: Sheila Rowbotham, Donne, resistenza e rivoluzione; 11. Riletture: Sheila Rowbotham, Esclusa dalla storia; 12. Riletture: "Nuova dwf - donnawomanfemme" n. 14/1980; 13. L'abbecedario ingenuo di Tricotillo Smaniconi: disobbedienti; 14. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 15. Per saperne di piu'. * Numero 415 del 14 novembre 2002: 1. Angelo Cavagna, al quindicesimo giorno di digiuno per una finanziaria di pace... 2. Benito D'Ippolito, sette commenti a Vinoba nel XX anniversario della scomparsa; 3. Gruppo migranti del Lecce social forum: una riflessione ed alcune proposte; 4. Nella Ginatempo, il nuovo movimento dei movimenti per la pace; 5. Anna Fazi, non c'e' bisogno di un nemico per esistere; 6. Laura Colombo e Sara Gandini: presentazione della Libreria delle donne di Milano; 7. In uscita "Il diritto non cade in prescrizione" di Daniela Binello; 8. Riletture: Marie-Magdeleine Davy, Simone Weil; 9. Riletture: Julia Kristeva, Sole nero; 10. L'abbedecario ingenuo di Tricotillo Smaniconi: vincolo; 11. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 12. Per saperne di piu'. * Numero 416 del 15 novembre 2002: 1. Yigal Bronner, caro generale; 2. Vito La Fata: Danilo Dolci educatore e costruttore di societa' civile; 3. Comunicato della delegazione delle Donne in nero in Kurdistan come osservatrici per le elezioni politiche turche del 3 novembre 2002; 4. Giuliana Sgrena, rivolta studentesca a Kabul; 5. Enrico Euli, sintesi del gruppo di lavoro su "Gruppi di azione nonviolenta: quali percorsi di formazione" al seminario della Rete Lilliput sulla nonviolenza; 6. Una bibliografia sulla teologia femminista; 7. Riletture: Etty Hillesum, Diario 1941-1943; 8. Riletture: Etty Hillesum, Lettere 1942-1943; 9. Riletture: AA. VV., La resistenza esistenziale di Etty Hillesum; 10. Riletture: Pascal Dreyer, Etty Hillesum; 11. Riletture: Sylvie Germain, Etty Hillesum; 12. Riletture: Maria Pia Mazziotti, Gerrit Van Oord (a cura di), Etty Hillesum. Diario 1941-1943. Un mondo "altro" e' possibile; 13. Riletture: Nadia Neri, Un'estrema compassione; 14. Le rampogne di Brontolo: contro la tintura dei capelli; 15. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 16. Per saperne di piu'. * Numero 417 del 16 novembre 2002: 1. Sergio Paronetto, la nonviolenza tenera passione e motore della storia; 2. Lidia Menapace, uno spettacolo deprimente; 3. Benito D'Ippolito, un sonetto improvvisato durante la commemorazione di Vinoba a Viterbo il 15 novembre 2002; 4. Peppe Sini, sugli arresti di alcuni giovani e sull'amore per la verita'; 5. Enrico Peyretti: la critica non e' violenza, la violenza non e' critica; 6. Carlo Gubitosa, Alessandro Marescotti: la posizione di Peacelink sui recenti arresti; 7. Aggiornato il sito de "Il paese delle donne"; 8. Programma provvisorio del secondo Salone dell'editoria di pace, Venezia 6-8 dicembre 2002; 9. Riletture: Renate Zahar, Il pensiero di Frantz Fanon e la teoria dei rapporti tra colonialismo e alienazione; 10. Riletture: Simone de Beauvoir, Esiste la donna? (a cura di Renate Zahar); 11. Riletture: Renate Siebert, Le donne, la mafia; 12. Riletture: Renate Siebert, La mafia, la morte e il ricordo; 13. Riletture: Renate Siebert, Mafia e quotidianita'; 14. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 15. Per saperne di piu'. * Numero 418 del 17 novembre 2002: 1. Lidia Menapace, "candidi come colombe"; 2. Patrizia Pasini, il silenzio; 3. Un profilo di Ettore Masina; 4. Le amare esperienze scolastiche di Giobbe Santabarbara: Odradek; 5. Emanuel Anselmi, un incontro con Haidi Giuliani a Orvieto; 6. Gabriella Lazzerini, un incontro con Svetlana Aleksievic; 7. Donne in nero: Muyesser Gunes e il movimento delle "Madri per la pace"; 8. La scomparsa di Alberto Tenenti; 9. In libreria "Oltre il conflitto. Dalla mediazione alla relazione costruttiva" di Maria Martello; 10. Riletture: Simonetta Lux, Arte e industria; 11. Riletture: Lara-Vinca Masini, Art nouveau; 12. Riletture: Umberto Santino, La borghesia mafiosa; 13. Riletture: Renate Siebert (a cura di), Relazioni pericolose; 14. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 15. Per saperne di piu'. * Numero 419 del 18 novembre 2002: 1. Peppe Sini, opporsi alla guerra; 2. Lidia Menapace, sulla nonviolenza come apertura e inclusione; 3. Benito D'Ippolito, una preghiera a padre Angelo Cavagna, giunto al ventesimo giorno di digiuno... 4. Un invito alla lettura di alcuni libri di Renate Siebert; 5. Tusio De Iuliis, una missione di pace in Iraq; 6. Vito La Fata, la religione di Danilo Dolci; 7. Gianni Moriani, le ragioni infinite contro le armi; 8. Olympe de Gouges: uomo, sei capace di essere giusto? 9. Anna Kuliscioff, tutte le idee generose; 10. Flora Tristan, se volete salvarvi; 11. Mary Wollstonecraft, l'esercizio; 12. Virginia Woolf, che spieghi e riveli; 13. Riletture: AA. VV. (a cura di Franco Basaglia e Paolo Tranchina), Autobiografia di un movimento; 14. Riletture: Franco Basaglia, Scritti; 15. Riletture: Romano Canosa, Storia del manicomio in Italia dall'Unita' a oggi; 16. Riletture: Domenico De Salvia, Paolo Crepet (a cura di), Psichiatria senza manicomio; 17. Riletture: Giuliana Morandini, ... E allora mi hanno rinchiusa; 18. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 19. Per saperne di piu'. * Numero 420 del 19 novembre 2002: 1. Per Francesco De Martino; 2. Un articolo dalla cronaca di Viterbo del "Messaggero"; 3. Un articolo dalla cronaca di Viterbo del "Tempo"; 4. Gerard Lutte, un dovere morale; 5. Paolo Flores d'Arcais, non puo' essere tempo da sepolcri imbiancati; 6. Peppe Sini, tre glosse ai precedenti articoli di Gerardo e di Flores d'Arcais; 7. Luce Fabbri, una lezione; 8. Bianca Guidetti Serra, l'ultimo incontro con Emanuele Artom; 9. Marianne Moore, al progresso militare; 10. Pat Patfoort, per rendere la nonviolenza realizzabile ed efficace; 11. Antonino Caponnetto, una preghiera laica ma fervente; 12. Riletture: Sara Ongaro, Le donne e la globalizzazione; 13. Riletture: Jacques Semelin, Senz'armi di fronte a Hitler; 14. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 15. Per saperne di piu'. * Numero 421 del 20 novembre 2002: 1. Pax Christi, la strada maestra della nonviolenza; 2. Le domande senza risposta di Brontolo: sovversivi ed anime belle; 3. Benedetta Frare, solidali con gli esseri umani e con la natura; 4. Chiara Schiavinotto, il 22 e il 23 novembre e' in Italia Celina Cossa; 5. Enrico Peyretti, sul fronte della coscienza; 6. Lidia Menapace, una pratica di nonviolenza attiva; 7. Enrico Euli, nonviolenza e autorita'; 8. Peppe Sini, elogio del salvare questo mondo ancor prima di progettarne un altro; 9. Giulio Vittorangeli: Kurdistan, con la forza della nonviolenza; 10. Documentazione: l'esito di un processo; 11. Tre paragrafi per Benedetto Croce, nel cinquantesimo anniversario della scomparsa; 12. Riletture: Biancamaria Frabotta (a cura di), Femminismo e lotta di classe in Italia (1970-1973); 13. Riletture: Giovanna Pezzuoli, Prigioniera in Utopia; 14. Riletture: Rosalba Spagnoletti (a cura di), I movimenti femministi in Italia; 15. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 16. Per saperne di piu'. * Numero 422 del 21 novembre 2002: 1. Peppe Sini: piantiamola di fare gli scemi; 2. Movimento Nonviolento: sovversivi e nonviolenti; 3. "Nigrizia" ed altre prestigiose riviste: lettera aperta ai nostri lettori; 4. Lidia Menapace: disobbedienza civile e prospettive future; 5. Giuliana Sgrena, fame in Palestina; 6. Marina Rossanda ricorda Marisa Musu; 7. Valentino Parlato ricorda Marcella Ferrara; 8. Adriano Voltolin ricorda Enzo Morpurgo; 9. Benito D'Ippolito: nell'anniversario della morte di Leone Tolstoj; 10. Don Albino Bizzotto subentra a padre Angelo Cavagna nel digiuno per una finanziaria di pace e la difesa popolare nonviolenta; 11. Enrico Peyretti, una nuova Rambouillet? 12. Giancarla Codrignani, un modo di dire; 13. Angela Dogliotti Marasso, un "partigiano nonviolento"; 14. Grazia Honegger Fresco, la tragedia; 15. Riletture: Dina Bertoni Jovine, Storia della didattica; 16. Riletture: Margherita Isnardi Parente, Introduzione allo stoicismo ellenistico; 17. Riletture: Anna Morisi, La guerra nel pensiero cristiano dalle origini alle crociate; 18. Riletture: Pierre Vidal-Naquet, Gli ebrei, la memoria e il presente; 19. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 20. Per saperne di piu'. * Numero 423 del 22 novembre 2002: 1. Giobbe Santabarbara, il sangue per le strade; 2. Ali Rashid, se fossi israeliano voterei Mitzna; 3. Enrico Peyretti, ventuno novembre; 4. Giancarla Codrignani, patriarcato e fascismo; 5. Peppe Sini, sulla sentenza di Perugia; 6. Giuseppe Di Lello, sulla sentenza di Perugia; 7. Lidia Menapace, sulla sentenza di Perugia; 8. Luciano Benini, sulla sentenza di Perugia; 9. Luciano Violante, dodici tesi sulle mafie italiane; 10. Giuliana Sgrena: torturati i testimoni delle stragi di Mazar-i-Sharif? 11. Tavola della pace, forte preoccupazione; 12. Edoarda Masi, senza; 13. Gloria Gazzeri, nell'ipocrisia; 14. La scomparsa di Alberto Caracciolo; 15. Riletture: Rachel Carson, Primavera silenziosa; 16. Riletture: Mary Kaldor, Le nuove guerre; 17. Riletture: Carla Ravaioli, Il pianeta degli economisti; 18. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 19. Per saperne di piu'. * Numero 424 del 23 novembre 2002: 1. Maria Grazia Campari, sul concetto di solidarieta'; 2. Flavio Lotti: incontriamoci ad Assisi il 7 dicembre; 3. Un appello di alcuni senatori e deputati: Andreotti non e' sopra la legge; 4. Sergio Paronetto, amarezza e preghiera; 5. Daniela Manini, il primo esempio di disobbedienza civile; 6. Laura Lanzillo presenta l'ultimo libro di Rosi Braidotti; 7. Lev Tolstoj, se questa presunta scienza; 8. Daria Menicanti, lieto fine; 9. Cosimo Scordato ricorda Danilo Dolci; 10. Una minima bibliografia sul carcere; 11. Riletture: Elisa Giunchi, Radicalismo islamico e condizione femminile in Pakistan; 12. Riletture: Osservazioni sull'agricoltura geneticamente modificata e sulla degradazione delle specie; 13. Riletture: Isabelle Stengers, Scienze e poteri; 14. Le massime da tre soldi di Draghignazzo Stomaconi: televisioni; 15. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 16. Per saperne di piu'. * Numero 425 del 24 novembre 2002: 1. Benito D'Ippolito: rileggendo Pippo Fava; 2. Tavola della pace: il 10 dicembre mille luci contro la guerra; 3. I documenti di presentazione di alcuni seminari femministi e pacifisti svoltisi a Firenze; 4. Isidoro D. Mortellaro, l'agenda militare di Praga; 5. Maria De Falco Marotta intervista Vandana Shiva; 6. Brunetto Salvarani, a pochi giorni dal 29 novembre; 7. Agnes Heller, il nostro presente; 8. I malumori atri di Mascarillo Scorticoni: una sconfitta; 9. Riletture: Murray Bookchin, L'ecologia della liberta'; 10. Riletture: Maria Grazia Giannichedda, Franca Ongaro Basaglia (a cura di), Psichiatria, tossicodipendenze, perizia; 11. Riletture: Gruppo di Lisbona, I limiti della competitivita'; 12. Riletture: Giuliana Martirani, La geografia come educazione allo sviluppo e alla pace; 13. Riletture: Edda Scozza, Il coraggio di essere indiano; 14. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 15. Per saperne di piu'. * Numero 426 del 25 novembre 2002: 1. Peppe Sini, una testimonianza per Sebastian Matta; 2. Mariuccia Ciotta, la furia sulla donna svelata; 3. Da una lettera di Misone all'amico suo Macario; 4. Norma Bertullacelli, la Nato a Genova? 5. Biancamaria Scarcia Amoretti, spezzare il cerchio dell'apatia; 6. Francuccio Gesualdi, per un'economia di giustizia; 7. Daniela Binello, la tenacia degli onesti; 8. Fausto Cerulli, piove a Bassora; 9. Salma al-Khadra al-Giayyusi, cio' che resta; 10. Else Lasker-Schueler, un pianoforte azzurro; 11. Teresa d'Avila, si fa sempre conoscere; 12. Gli amarognoli amarcord di Tafano Scardanelli: "slavista"; 13. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 14. Per saperne di piu'. * Numero 427 del 26 novembre 2002: 1. Peppe Sini, cos'e' questa cosa che chiamiamo nonviolenza; 2. "Non un minuto di piu'"; 3. Alberto L'Abate e Francesco Lo Cascio, un laboratorio sul metodo nonviolento di Danilo Dolci; 4. Alessandro Zanotelli, il commercio equo e solidale e' una perla preziosa; 5. Giuliana Sgrena: Algeria, la verita' dei generali; 6. Augusto Cavadi, il piacere secondo la Bibbia; 7. Clotilde Barbarulli recensisce "Un dopoguerra ancora" di Lidia Campagnano; 8. Flora Flores recensisce "Alla scuola dei taleban" di Giuliana Sgrena; 9. Benito D'Ippolito, lungo il cammino; 10. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 11. Per saperne di piu'. * Numero 428 del 27 novembre 2002: 1. La scomparsa di John Rawls; 2. Enrico Peyretti, ancora su questa cosa che chiamiamo nonviolenza; 3. Vita Cosentino, presentazione di "Liberta' senza emancipazione"; 4. Sedici giorni contro la violenza sulle donne; 5. Daniele Barbieri, la giornata del non acquisto; 6. Bilanci di giustizia: per un'economia piu' leggera; 7. Un convegno a Torino su globalizzazioni e nonviolenza; 8. Lea Melandri, due barbarie; 9. Ida Dominijanni, sotto il velo del nudo; 10. Il 29 novembre giornata del dialogo cristiano-islamico; 11. "Il web delle donne": una guida ai siti femminili in internet; 12. Riletture: American Friends Service Committee, Non fare la guerra; 13. Riletture: Gioconda Belli, Dalla costola di Eva; 14. Riletture: Johan Galtung, Buddhismo. Una via per la pace; 15. Riletture: Tamar Pitch, Sociologia alternativa e nuova sinistra negli Stati Uniti d'America; 16. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 17. Per saperne di piu'. * Numero 429 del 28 novembre 2002: 1. Antonio Vigilante, alcune riflessioni su questa cosa che chiamiamo nonviolenza; 2. Mariagrazia Bonollo, settimo giorno di digiuno di don Albino Bizzotto per una "finanziaria di pace"; 3. Mao Valpiana, che siano un Natale e un anno di pace per tutti, senza la guerra; 4. Giulio Vittorangeli, voler spegnere un incendio con la benzina; 5. Marina Forti, una marcia contro il Nemagon; 6. Luciano Dottarelli, Karl Popper e il paradigma filosofico "classico"; 7. Luisella Battaglia, una convergenza; 8. Diana Sartori, alcune analisi critiche femministe sulla teoria della giustizia di Rawls; 9. Da un'epistola di Misone all'amico suo Timandro; 10. Tribunale 8 marzo, la parola; 11. Maria Luisa Spaziani, il sogno giusto; 12. Benito D'Ippolito, della nonviolenza in cammino; 13. Riletture: Roberto Dall'Olio, Entro il limite; 14. Riletture: Donatella Della Porta, Movimenti collettivi e sistema politico in Italia. 1960-1995; 15. Riletture: Marcella Ferrara, Le donne di Seveso; 16. Riletture: Gershom Scholem, Le grandi correnti della mistica ebraica; 17. Riletture: Lucia Venturi (a cura di), Mai piu' Cernobyl; 18. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 19. Per saperne di piu'. * Numero 430 del 29 novembre 2002: 1. Ida Dominijanni, genealogia e non macerie; 2. Eleonora Missana, la liberta' di Hannah Arendt; 3. Peppe Sini, dell'avvenuto ritorno della barbarie hitleriana; 4. Umberto Santino, una intimidazione mafiosa alla famiglia Impastato; 5. Francuccio Gesualdi, un intervento al forum sociale europeo di Firenze; 6. Adele Faccio, quando la Spagna; 7. Enrico Euli, dizionario portatile di neolingua per il terzo millennio; 8. Daniele Lugli, Pinocchio in fuga; 9. Oggi la giornata del dialogo cristianoislamico; 10. Asti per il dialogo cristianoislamico; 11. Severino Vardacampi, cinque proposizioni per la giornata del dialogo cristianoislamico; 12. Sophia de Mello Breyner Andresen, Esilio; 13. Sommario di "Azione nonviolenta" di dicembre; 14. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 15. Per saperne di piu'. * Numero 431 del 30 novembre 2002: 1. Deborah Lucchetti, quattro aggiunte; 2. Valentina Duca, una poesia; 3. Convenzione permanente di donne contro le guerre, per una campagna europea contro la guerra; 4. Lidia Menapace, breve nota esplicativa sulla proposta di "neutralita' attiva europea contro la guerra" avanzata nell'appello che precede; 5. Nella Ginatempo, per le campagne in Europa e le iniziative contro la guerra; 6. Paola Melchiori, turbamento e apertura; 7. Una lettera aperta a tutti i parlamentari di riflessione sul digiuno di Albino Bizzotto; 8. Per l'abolizione dei campi di concentramento; 9. Un appello di giuristi democratici; 10. Enrico Peyretti, nella giornata del dialogo cristianoislamico; 11. Pax Christi di Verona, nella giornata del dialogo cristianoislamico; 12. Resoconto dell'incontro fiorentino sui corpi civili di pace; 13. Peppe Sini, dopo gli ultimi attentati; 14. Ebrei d'Europa per la pace: contro l'occupazione, per uno stato palestinese; 15. Riletture: Miguel Asin Palacios, Dante e l'Islam; 16. Riletture: Martin Bernal, Atena nera; 17. Riletture: Mariella Loriga, L'identita' e la differenza; 18. Riletture: Rossana Rossanda, Le altre; 19. La "Carta" del Movimento Nonviolento; 20. Per saperne di piu'. 4. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti. Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli. 5. PER SAPERNE DI PIU' * Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it * Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia: www.peacelink.it/users/mir; per contatti: mir at peacelink.it, luciano.benini at tin.it, sudest at iol.it, paolocand at libero.it * Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it; per contatti: info at peacelink.it LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 1243 del 23 marzo 2006 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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