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Vittoria al mondo. Si' all'umanita'. 9
- Subject: Vittoria al mondo. Si' all'umanita'. 9
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Tue, 25 Oct 2005 15:11:56 +0200
============================== VITTORIA AL MONDO. SI' ALL'UMANITA' ============================== Supplemento settimanale del martedi' de "La nonviolenza e' in cammino" a sostegno del si' al referendum brasiliano del prossimo 23 ottobre per proibire il commercio delle armi, per salvare la vita delle persone * Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it * Numero 9 del 25 ottobre 2005 In questo numero: 1. Giobbe Santabarbara: Due cattive notizie e due buone 2. Dal sito www.referendosim.com.br un primo commento 1. EDITORIALE. GIOBBE SANTABARBARA: DUE CATTIVE NOTIZIE E DUE BUONE [Giobbe Santabarbara e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace' di Viterbo] La prima cattiva notizia e' che il referendum per proibire il commercio delle armi in Brasile e' stato perso. La seconda, conseguente, e' che migliaia di brasiliani continueranno ad essere assassinati quest'anno, e negli anni a venire. Si puo' uccidere premendo un tasto, si puo' uccidere dicendo un monosillabo, si puo' uccidere stando a guardare. * Ma la prima buona notizia e' che il referendum per il disarmo si e' pur svolto. Che in uno dei piu' grandi paesi del mondo una cosa cosi' immensa come chiedere all'intera popolazione di pronunciarsi per il disarmo, ebbene, questa cosa e' accaduta. E se e' accaduta una volta, potra' accadere ancora, potra' accadere ovunque. Una muraglia e' stata abbattuta per sempre, una cosa prima impensabile e' divenuta realta'. Forse saremo sconfitti ancora molte volte, ma ogni volta torneremo di nuovo a tentare di abolire le armi con la forza della democrazia, col libero voto degli esseri umani, piu' coscienti, piu' persuasi, piu' forti, e piu' numerosi di prima. E infine vinceremo. Perche' alla fine vincera' il disarmo. Con tutto il cuore speriamo che avvenga prima che le armi - e un modello di sviluppo e un sistema di potere che nella tecnologia dell'uccidere e nel virus del dominio trova la sua perversa ideologia e prassi - avranno ridotto la civilta' umana e l'umana famiglia a una esistenza infera di inenarrabili dolori in un pianeta irreversibilmente devastato e contaminato. Non possiamo perder tempo. * La seconda buona notizia e' che oltre trentatre milioni di esseri umani in uno stesso paese in uno stesso giorno hanno detto si' al disarmo, si' alla vita, si' alla forza della verita', si' alla scelta della nonviolenza. Un pronunciamento di proporzioni cosi' vaste, di limpidezza cosi' assoluta, di concentrazione cosi' puntuale, non si era mai verificato nella storia del mondo. Trentatre milioni di esseri umani. La piu' grande potenza umana che fin qui si sia mai espressa per il disarmo. Ah, mi dico, se ovunque nel mondo avessimo dato man forte alle sorelle e ai fratelli in Brasile, oggi il disarmo sarebbe gia' legge in uno dei piu' grandi paesi del mondo. E nel giro di pochi anni questa vittoria avremmo potuto riprodurre ovunque, paese dopo paese, passo dopo passo, camminando per ogni strada, bussando a ogni porta, stringendo una mano dopo l'altra in un'unica catena ad unire l'umanita' intera contro il male e la morte, facendo crollare come un castello di carte il sistema della violenza e della menzogna: perche' la verita' e' contagiosa, e niente e nessuno puo' fermarla. Quanto avremmo voluto che la prima vittoria fosse venuta ier l'altro. Ci vorra' piu' tempo. Ma e' il compito che abbiamo. E non ci fermeremo, non possiamo fermarci. * Resta immenso un dolore, indicibile. Il dolore di sapere che potevamo salvare tante vite e non ne siamo stati capaci; il dolore di non esser riusciti a persuadere altri che occorreva entrassimo nella lotta anche noi, l'umanita' intera; il dolore di non aver sfondato il muro dell'indifferenza internazionale, laddove la solidarieta' internazionale poteva far vincere il si', poteva far vincere l'umanita', poteva far vincere il mondo, poteva salvare innumerevoli vite di concrete donne e concreti uomini che continueranno ad essere uccisi dalle armi assassine. Versa le tue lacrime ancora una volta, ancora una volta fatti cuore, vecchio Giobbe. La lotta continua. 2. MATERIALI. DAL SITO WWW.REFERENDOSIM.COM.BR UN PRIMO COMMENTO [Dal sito ufficiale della campagna per il si' (www.referendosim.com.br) riprendiamo il seguente primo immediato commento all'esito del referendum] Per coloro che lottano per la vita e per un Brasile con meno armi, il risultato del referendum non e' una disfatta. Infine, piu' di 33 milioni di brasiliani hanno votato con convinzione contro le armi. Del 64% degli elettori che hanno votato contro la proibizione, molti hanno fatto queta scelta per protesta contro l'attuale governo, contro l'inefficienza della polizia, e per altri motivi ancora che non implicano un'approvazione delle armi. A sostegno del voto per il no hanno giocato interessi eterogenei, mentre i milioni di brasiliani che hanno votato si' rappresentano una forza solida e coerente impegnata nella lotta per il disarmo. E questa lotta continua. * Il referendum ha posto all'ordine del giorno il tema della sicurezza pubblica, ed ha fatto si' che lo Statuto del disarmo fosse ampiamente divulgato e discusso. I 36 articoli della legge che continuano ad essere in vigore rappresentano un progresso della legislazione brasiliana per il controllo delle armi da fuoco. Tra le misure previste dallo Statuto del disarmo ci sono nuovi mezzi per disarmare la criminalita', migliorare l'azione della polizia e combattere il traffico delle armi. Ad esempio: - la proibizione del porto d'armi per il cittadino comune; il possesso illegale di armi e' un crimine grave per cui sono previste pene fino a sei anni di detenzione; - l'aumento della pena per il delitto di traffico d'armi; - l'integrazione delle banche-dati delle istituzioni relative alle armi in Brasile: la Sigma, dell'esercito, che archivia informazioni sulla produzione, commercializzazione, esportazione, importazione e immagazzinamento negli arsenali; e la Sinarm, della polizia federale, che archivia informazioni sulle armi registrate, sui porti d'arma concessi, e sulle armi sequestrate. - la registrazione e marcatura di tutte le armi prodotte nel paese e vendute alle forze di pubblica sicurezza, affinche' si possa identificare la provenienza delle armi sequestrate. Ora dobbiamo concentrarci nella lotta affinche' lo Statuto del disarmo sia rispettato ed applicato integralmente. Non possiamo tornare indietro. * Il referendum ha costituito un'esperienza che ha arricchito la democrazia in Brasile. Speriamo che la coscienza della popolazione sull'importanza della propria partecipazione civica aumenti sempre piu', e che altri referendum si svolgano. A tutte le persone che si sono impegnate nella campagna per il si' rivolgiamo un sincero ringraziamento, e un invito a far si' che la conquista di una cultura della pace divenga impegno quotidiano e sia costantemente presente nel nostro agire. ============================== VITTORIA AL MONDO. SI' ALL'UMANITA' ============================== Supplemento settimanale del martedi' de "La nonviolenza e' in cammino" a sostegno del si' al referendum brasiliano del prossimo 23 ottobre per proibire il commercio delle armi, per salvare la vita delle persone * Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it * Numero 9 del 25 ottobre 2005 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione). 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