Vittoria al mondo. Si' all'umanita'. 4



==============================
VITTORIA AL MONDO. SI' ALL'UMANITA'
==============================
Supplemento settimanale del martedi' de "La nonviolenza e' in cammino"
a sostegno del si' al referendum brasiliano del prossimo 23 ottobre
per proibire il commercio delle armi, per salvare la vita delle persone
*
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
*
Numero 4 del 4 ottobre 2005

In questo numero:
1. Peppe Sini: Tre proposte
2. Dieci ragioni per votare si'
3. In tutto il Brasile iniziative e incontri per il si' al disarmo, si' alla
vita, si' all'umanita'
4. Materiali di lavoro: un ordine del giorno

1. EDITORIALE. PEPPE SINI: TRE PROPOSTE

Il referendum che si svolgera' il 23 ottobre in Brasile riguarda l'intera
umanita'.
Se in un paese del mondo il'intera popolazione o almeno una grande
maggioranza di essa si mette in cammino sulla via del ripudio delle armi,
allora in tutto il mondo quella via potra' essere percorsa. E noi sappiamo
che la via del disarmo e' la scelta necessaria ed urgente perche' l'umanita'
possa avere un futuro degno di essere vissuto.
Ma l'esito del referendum non e' scontato. E' vero, la domanda posta e'
cosi' semplice e chiara che d'istinto si pensa che anche la risposta sara'
semplice, chiara, possente: Il commercio delle armi da fuoco e delle
munizioni deve essere proibito in Brasile? Si'.
Si', per tutte le vittime uccise dalle armi da fuoco.
Si', per tutte le vittime uccise da quando Caino chiamo' Abele ad andare nel
campo.
Si', per salvare innumerevoli vite, oggi e domani.
Si', per porre fine a questo scandalo degli scandali: l'umanita' che azzanna
ed annienta se stessa, l'essere umano che l'essere umano sbrana e divora.
Si', per porre fine a questo scandalo degli scandali costituito da tutte le
guerre, tutte le stragi, tutti i fascismi, tutte le mafie, tutte le
oppressioni.
Non sara' impresa di un giorno. E quindi a maggior ragione occorre metterci
di buon'ora in cammino.
*
L'esito del referendum non e' scontato.
Leggendo l'ignobile e subdola - ma astuta, ma adescante - propaganda dei
mercanti d'armi, e ricordando anche l'esito di quel referendum sul porto
d'armi che ci fu in Italia nel 1981, io penso che ogni sforzo debba essere
fatto per sostenere le nostre sorelle ed i nostri fratelli che in Brasile
stanno lottando per difendere anche il nostro diritto alla vita, che si
stanno battendo affinche' il 23 ottobre vinca il si' al disarmo.
I signori della guerra, i gangster di ogni banda, i fascisti di ogni risma,
i trafficanti di armi e di droga, e i produttori di armi - le armi che
servono sempre ad uccidere, le armi che sono sempre nemiche della vita
umana -, ed i loro complici nelle istituzioni e nella societa', metteranno
tutto il loro impegno affinche' la produzione e il traffico delle armi
possano continuare, affinche' continuino ad essere assassinati decine di
migliaia di brasiliani ogni anno, affinche' il loro sanguinari business
possa proseguire, affinche' la morte altrui rechi loro altri immensi
profitti. Quale orrore. Ma questo orrore e' la realta' di ogni giorno.
E dunque occorre che l'umanita' intera si stringa oggi solidale intorno alle
sorelle e ai fratelli che in Brasile cercano di contrastare l'internazionale
della morte; occorre che sorga un'internazionale della vita umana, della
solidarieta', della liberazione, che sostenga questa decisiva lotta che e'
in corso in Brasile per affermare il diritto a vivere, il diritto alla
legalita', il diritto alla prima liberta': la liberta' di esistere, la
liberta' di una vita dignitosa, la liberta' dall'oppresssione e dalla paura:
la liberta' di non essere uccisi.
"Vittoria al mondo" abbiamo scritto nella testata di questo supplemento,
riprendendo il motto delle grandi lotte nonviolente guidate da Vinoba Bhave,
"il primo satyagrahi" come lo chiamo' il suo maestro e compagno Mohandas
Gandhi.
E "Si' all'umanita'" vi abbiamo scritto, afinche' chiara fosse la posta in
gioco nel referendum del 23 ottobre, e cosa vuol dire la vittoria del si', e
quale catastrofe sarebbe la vittoria del no.
Il 23 ottobre in Brasile si svolge uno scontro decisivo tra la vita e la
morte.
Che e' anche uno scontro tra il passato e il futuro, tra la preistoria
dell'umanita' e la possibilita' dell'rruzione del nuovo, quel nuovo che a
seconda del linguaggio che ciascuna e ciascuno preferisce e' il regno della
liberta', il regno dei fini, il regno del bene. Quel "novum", quella
"renovatio" che il si' costruisce.
"Dove era il no, faremo il si'", recita una indimenticabile poesia del
nostro indimenticabile maestro Franco Fortini.
*
Dobbiamo aiutare le sorelle e i fratelli brasiliani che stanno cercando di
raggiungere tutte e tutti per tutti e tutte persuadere che si', l'umanita'
puo' vincere; si', le armi possono essere bandite; si', il disarmo non e'
un'utopia, ma una realta', qui e adesso: basta un voto il 23 ottobre e la
storia dell'umanita' fa un salto di qualita', infinite vite umane possono
essere salvate, e sei tu che puoi salvarle.
Come possiamo aiutarle e aiutarli le sorelle e i fratelli in Brasile?
In molti modo, e ciascuna e ciascuno di noi sapra' pensarne e praticarne di
altri, di propri, di originali. Qui ne proponiamo semplicemente tre.
*
Una prima proposta.
Facciamo in modo che cresca l'attenzione in tutto il mondo sul referendum
brasiliano: se questo accadra', in primo luogo l'attenzione si riverberera'
anche sul Brasile, favorira' la circolazione dell'informazione anche li'; in
secondo luogo suscitera' altre energie ovunque, ovunque sorgeranno altre
persone di volonta' buona che vorranno dare una mano, ovunque si riflettera'
sul fatto che cio' che accade oggi in Brasile tutto il mondo riguarda, e
quindi da tutto il mondo oggi un aiuto va dato, perche' vincere il 23
ottobre in Brasile apre la via alla vittoria del disarmo anche altrove,
ovunque.
Come possiamo ottenere questo?
Ognuna delle persone che leggono questo foglio puo' parlare ad altre
persone, scrivere ad amici e conoscenti: ma anche a istituzioni,
associazioni, movimenti; e anche a mezzi d'informazione.
E dunque scriviamo: a persone, movimenti, istituzioni, giornali, radio,
televisioni, siti... Scriviamo a tutti che sta accadendo questa cosa grande
e magnifica: che il 23 ottobre in Brasile si vota il referendum per proibire
il commercio delle armi assassine, e che occorre che vinca il si' al
disarmo, il si' alla vita, il si' all'umanita'; e che occorre che ciascuna e
ciascuno faccia qualcosa per aiutare le sorelle e i fratelli brasiliani a
vincere il referendum per l'umanita' intera.
Ed a tutti scriviamo che informarsi e' possibile ed e' necessario, e che ad
esempio chi ha accesso ad internet puo' visitare il sito
www.referendosim.com.br e leggervi tutte le notizie che occorrono.
*
Una seconda proposta.
Chiunque di noi ha amici e conoscenti in Brasile li informi, chieda loro di
impegnarsi per salvare subito innumerevoli vite umane votando si' al
referendum del 23 ottobre, chieda loro di impegnarsi a far circolare
l'informazione tra parenti, vicini, colleghi; chieda loro di scrivere a
istituzioni e mass-media; chieda loro di mettersi in contatto con quanti
gia' sono impegnati per il si', e dare una mano alla campagna di
coscientizzazione perche' il 23 ottobre vinca la vita, vinca l'umanita'.
E scriviamo tutti anche a quanti in Brasile sono gia' impegnati da tempo
nella campagna per il disarmo ed hanno promosso la mobilitazione per il si'
al referendum: di seguito segnaliamo ancora alcuni indirizzi e-mail di
persone e strutture brasiliane gia' impegnate nell'iniziativa per il si';
facciamo sentire a tutti loro il nostro affetto e il nostro sostegno.
Scriviamo la nostra solidarieta' a questi indirizzi:
acresemarmas at uol.com.br
oca-ong at bol.com.br
fccv at ufba.br
suzanav at atarde.com.br
estadodepaz at estadodepaz.com.br
inamaramelo at yahoo.com.br
pazpelapaz1 at yahoo.com.br
borgescoml at bol.com.br
desarmamentodf at desarmamentodf.org
otaviofalcao at pop.com.br
samambaiadizsim at bol.com.br
federacaoinquilinosdf at bol.com.br
associacaomis at brturbo.com.br
desarmamentoes at paz-es.org.br
valparaiso at terra.com.br
cmtbatista at mixx.com.br
orestesoliveira at casamilitar.mt.gov.br
pteruel at terra.com.br
frentemunicipalbrasilsemarmas at yahoo.com.br
bh_sem_armas at yahoo.com.br
welingtonvenancio at bol.com.br
kleversonrocha at ig.com.br
depjordy at alepa.pa.gov.br
deparacelilemos at alepa.pa.gov.br
almirlaureano at yahoo.com.br
paz at londrinapazeando.org.br
murilocavalcanti at uol.com.br
f.tavares at digi.com.br
leandro_amme at yahoo.com.br
frentepelodesarmamento at ig.com.br
pemarcel at terra.com.br
gvieira7 at terra.com.br
seguranca at niteroi.rj.gov.br
beatriz at soudapaz.org
mariana at soudapaz.org
desarmecampinas at yahoo.com.br
ajardim at al.sp.gov.br
josecpinto at camaralimeira.sp.gov.br
gotadeorvalho at gmail.com
jbernegossi at prefeitura.sp.gov.br
mjduarte at uol.com.br
hpereira at al.sp.gov.br
marcoanjos at bol.com.br
marcosanjos at emsergipe.com
conic.brasil at terra.com.br
cbjp at cbjp.org.br
ronenu at canal13.com.br
jdarif at uol.com.br
naida at uol.com.br
pstoffel at saap.org.br
welinton_pereira at wvi.org
padrebizon at casadareconciliacao.com.br
ivoschoenherr at terra.com.br
frentepelodesarmamento at ig.com.br
rev.aquino at ig.com.br
torressantana at uol.com.br
norberge at terra.com.br
soniarosafaria at hotmail.com
mitra at diocesepetropolis.org.br
cier at cnbbsul4.org.br
czbsbf at terra.com.br
*
Una terza proposta.
Una campagna di informazione e coscientizzazione che voglia raggiungere
l'intera popolazione brasiliana, oltre 184 milioni di persone, e' certo
costosa.
I signori della guerra, i trafficanti di armi, gli industriali armieri e i
loro complici dispongono di ingentissime risorse finanziarie: frutto anche
proprio dell'uccisione di tanti esseri umani. Queste risorse finanziarie
costoro hanno gia' gettato e getteranno nella lotta per vincere il
referendum e continuare ad ucciderci e farci uccidere tutti.
Ma se ogni persona di volonta' buona inviasse anche un solo soldino alle
sorelle e ai fratelli che in Brasile si battono per il si' alla vita e
all'umanita', oh, allora si' che anche le nostre sorelle e i nostri fratelli
potrebbero far sentire la loro voce ovunque.
E dunque anche questa e' una cosa da fare: sostenere anche finanziariamente
quei movimenti della societa' civile che in Brasile si battono per il si':
dare loro una mano per poter fare manifesti, volantini, opuscoli,
trasmissioni radio e televisive, organizzare incontri pubblici, andare di
citta' in citta', di paese in paese, quartiere per quartiere, villaggio per
villaggio, piazza per piazza, casa per casa, e dire a tutte e tutti questa
parola grande, e ferma, e luminosa: fermiamo le uccisioni, si' al disarmo.
Di seguito segnaliamo alcuni siti brasiliani di esperienze e movimenti
impegnati per il si', li' chiunque puo' trovare tutti i riferimenti utili
per inviare un aiuto economico, per quanto piccolo comunque benedetto.
www.referendosim.com.br
www.adital.com.br
www.desarme.org
www.soudapaz.org.br
www.vivario.org.br
*
Ed ovviamente ovunque sia possibile organizziamo anche incontri di
informazione e discussione; proponiamo l'approvazione di documenti di
solidarieta' da parte di istituzioni democratiche (una proposta di ordine
del giorno utilizzabile a tal fine riproduciamo ancora una volta in questo
stesso foglio); valorizziamo questa occasione per uscire dal generico e
dall'astratto e per porre a tutte e tutti la necessita' di una scelta
urgente e ineludibile: o l'umanita' o le armi, o la vita o la morte, o la
solidarieta' o la barbarie, o il disarmo o la catastrofe.
Per contatti per promuovere iniziative in Italia segnaliamo particolarmente
i seguenti riferimenti:
- padre Ermanno Allegri, e-mail: ermanno at adital.com.br
- dottor Francesco Comina, e-mail: f.comina at ladige.it
- Centro per la pace del Comune di Bolzano, e-mail: welapax at hotmail.com
- Rete italiana per il disarmo, e-mail: segreteria at disarmo.org
- Centro di ricerca per la pace di Viterbo, e-mail: nbawac at tin.it
*
Ancora una volta, infine, invitiamo chi ci legge a inviarci messaggi di
sostegno al referendum per il disarmo, scrivendo alla nostra redazione
(e-mail: nbawac at tin.it).
Tutti gli interventi a sostegno del si' al referendum brasiliano per
proibire il commercio delle armi da fuoco e delle munizioni ospitati su
questo foglio compaiono anche in una apposita serie di pagine web del sito
di Peacelink (www.peacelink.it), curate da Giacomo Alessandroni,
raggiungibili cliccando su:
http://italy.peacelink.org/pace/articles/art_12631.html
Nel sito di Peacelink e' anche possibile consultare tutti i fascicoli de "La
nonviolenza e' in cammino" a partire dal dicembre 2004 alla pagina web:
http://lists.peacelink.it/nonviolenza/maillist.html
*
Si' all'umanita', che vinca la vita.

2. MATERIALI. DIECI RAGIONI PER VOTARE SI'
[Dal sito www.referendosim.com.br riprendiamo il seguente testo]

Il Brasile e' il paese nel mondo con il maggior numero di persone uccise da
armi da fuoco.
Nel 2003 ci sono stati 108 morti al giorno, in un anno quasi 40.000
(Datasus, 2003).
Le armi da fuoco sono la prima causa di morte dei giovani in Brasile.
Uccidono piu' che gli incidenti d'auto, l'aids o qualunque altra malattia o
causa esterna (Datasus, 2003).
*
1. Ci sono troppe armi in questo paese
Si stima che il numero totale di armi da fuoco in circolazione in Brasile
sia di 17,5 milioni (Iser - Small Arms Survey, 2005).
Solo il 10% di queste armi appartiene allo Stato (forze armate e polizia),
il resto, cioe' il 90%, e' in mano a privati.
E' ora che questo paese si disarmi.
*
2. Le armi sono fatte per uccidere
In Brasile il 63,9% degli omicidi sono commessi con armi da fuoco, mentre
solo il 19,8% sono causati da armi bianche (Datasus, 2002). Perche'?
Perche' le armi da fuoco uccidono con efficacia e senza nessun rischio per
l'aggressore. Di fronte a un coltello voi potete correre, gridare, dar
calci.
La probabilita' di morire in una aggressione con armi da fuoco e' molto
maggiore: ogni quattro feriti in casi di aggressioni con armi da fuoco, tre
muoiono (Datasus, 2002).
Anche i tentativi di suicidio con armi da fuoco sono piu' efficaci: nell'85%
dei casi hanno come risultato la morte (Annals of Emergency Medicine, 1998).
*
3. Tenere armi in casa aumenta il rischio, non la protezione
Usare le armi per legittima difesa avviene con successo solo dei film.
Secondo l'Fbi (Fbi, 2001), "per ogni successo nell'uso difensivo di un'arma
da fuoco per legittima difesa, ci sono 185 morti per arma da fuoco tra
omicidi, suicidi e incidenti".
Le armi in casa mettono in pericolo tutta la famiglia.
I padri tengono armi in casa per difendere le proprie famiglie, ma i loro
bambini finiscono per trovarle e provocare con esse tragici incidenti. In
Brasile ogni giorno due bambini (nella fascia d'eta' tra 0 e 14 anni)
restano feriti da colpi d'arma da fuoco accidentali (Datasus, 2002).
*
4. La presenza di un'arma puo' trasformare qualunque cittadino nell'autore
di un delitto
Le armi da fuoco trasformano screzi occasionali in tregedie irreversibili.
A San Paolo, secondo la Divisione Omicidi della Polizia Civile (Dhpp-Sp,
2004), la prima causa di omicidi e' la vendetta tra persone che si conoscono
e che non hanno nessun rapporto con il traffico delle droghe o altre
attivita' criminali.
Per farsi un'idea: a San Paolo le persone assassinate da ladri o rapinatori
corrispondono a meno del 5% delle vittime di omicidio (Segreteria della
Sicurezza Pubblica di San Paolo, 2004).
*
5. Quando c'e' un'arma in casa, la donna corre un pericolo molto maggiore di
essere colpita da un proiettile che non un criminale
Nelle capitali degli stati brasiliani il 44% delle uccisioni di donne sono
commesse con armi da fuoco (Datasus, 2002).
Due terzi dei casi di violenza contro le donne hanno per autore il marito o
il compagno (Dati statistici del Senato, 2005).
Secondo i dati dell'Fbi relativi al 1998 per ogni volta che una donna usa
un'arma per legittima difesa, 101 volte un'arma viene usata contro di lei.
*
6. In caso di aggressione a mano armata, chi reagisce con un'arma da fuoco
corre un maggior pericolo di morire
E' un mito credere che con un'arma il cittadino sia piu' protetto.
Nella maggioranza delle aggressioni, anche persone addestrate non hanno il
tempo di reagire ed usare la propria arma.
Quando il cittadino reagisce, corre un maggior rischio di essere ferito o
ucciso.
Una ricerca realizzata nello stato di Rio de Janeiro dimostra che "la
probabilita' di morire in una reazione armata a una rapina e' 180 volte
maggiore della probabilita' di morire quando non si attua una reazione
armata. La probabilita' di restar ferito e' di 57 volte maggiore di quando
non si attua una reazione armata" (Iser, 1999).
*
7. Il controllo sulle armi legali aiuta la lotta contro il crimine
Il mercato legale alimenta quello illegale. Per farsene un'idea basti
considerare che l'80% delle armi sequestrate dalla polizia di Rio de Janeiro
tra il 1993 e il 2003 sono armi a canna corta, il 76% sono di produzione
brasiliana, il 30% di esse erano legalmente registrate (Dfae, 2003). Le armi
che piu' uccidono in Brasile sono armi brasiliane, principalmente i revolver
38 prodotti dalla Taurus.
Le armi acquistate legalmente rischiano di cadere nelle mani sbagliate a
seguito di futrto, smarrimento o nuova vendita. Nel solo stato di San Paolo,
secondo la Segreteria della Sicurezza Pubblica, tra il 1993 e il 2000 sono
state rubate o perse 100.146 armi (14.306 all'anno). Ovvero: i criminali non
comprano le armi al negozio dell'armaiolo, ma sono le armi comprate al
negozio che vanno poi a finire nelle mani dei criminali.
*
8. Lo Statuto del disarmo e' una legge che disarma i criminali
La maggior parte degli articoli dello Statuto del disarmo (la legge n.
10.826 del 22 dicembre 2003) da' alla polizia i mezzi per potenziare la
lotta contro il traffico illecito delle armi e per disarmare i criminali.
La legge stabilisce l'integrazione tra la banca dati della polizia federale
sulle armi sequestrate, e quella dell'esercito, sulla produzione e
l'esportazione.
Finalmente le armi trovate nelle mani dei criminali possono essere
riconosciute e sequestrate, e le rotte del traffico smantellate.
Con la nuova legge tutte le nuove armi saranno contrassegnate dalla
fabbrica, il che aiutera' a risolvere e contrastare delitti, e scoprire le
fonti del traffico illecito di armi.
Per evitare e reprimere distrazioni di armi dagli arsenali delle forze di
pubblica sicurezza, anche tutte le munizioni in dotazione alle forze di
polizia saranno anch'esse contrassegnate.
L'implementazione dello Statuto del disarmo nella sua totalita' e' uno dei
principali strumenti di cui dispone oggi la societa' brasiliana per
disarmare i criminali.
*
9. Il controllo delle armi salva la vita
Le leggi per il controllo delle armi aiutano a diminuire i rischi per tutti.
In Australia a cinque anni dall'introduzione di una legge che ha
praticamente proibito la vendita delle armi da fuoco, il tasso degli omicidi
da armi da fuoco e' caduto del 50%; le uccisioni di donne sono diminuite del
57% (Australian Institute of Criminology, 2003).
Uno studio dell'Unesco, pubblicato nel 2005, dimostra che l'Australia, la
Gran Bretagna e il Giappone, in cui la circoalzione delle armi e' fortemente
limitata e controllata, sono tra i paesi del mondo in cui si uccide di meno
con armi da fuoco; mentre invece gli Stati Uniti, uno dei paesi che piu'
favorisce la diffusione delle armi, si trovano all'ottavo posto tra i paesi
piu' violenti del mondo.
In Brasile, confrontando i primi sette mesi del 2004 con i primi sette mesi
in cui e' entrata in vigore la Campagna di disarmo - dall'agosto 2004 al
febbraio 2005 -, uno studio del Ministero della Salute dimostra che l'indice
di riduzione dei ricoveri ospedalieri per lesioni da armi da fuoco a Rio de
Janeiro e' stato del 10,5% e a San Paolo del 7%.
*
10. Il disarmo e' il primo passo
La proibizione del commercio delle armi e delle munizioni, isolatamente, non
e' in grado di risolvere il problema della criminalita'. Ma e' un passo
fondamentale nella direzione di una societa' piu' sicura.
Dobbiamo continuare a lavorare per accordi internazionali per il disarmo,
per miglioramenti nel sistema giudiziario e nelle forze di polizia, e
naturalmente per la riduzione della diseguaglianza sociale nel nostro paese.
Ma per questo e' necessario fare il primo passo: il 23 ottobre si svolge il
primo referendum nella storia del Brasile. E' la nostra opportunita' di
decidere in quale tipo di societa' vogliamo vivere.
La vittoria del si' puo' essere l'inizio di una nuova storia, l'avvio di un
cambiamento profondo, un voltar pagina sulla questione della (in)sicurezza
in Brasile.
Per la prima volta abbiamo nelle nostre mani il potere di fare qualcosa per
il nostro bene piu' importante: la vita.
Non sprechiamo questa opportunita' lasciando tutto com'e' ora. Il 23 ottobre
diciamo si' al diritto a vivere. Votiamo per il disarmo.
*
Per maggiori informazioni si veda la versione sintetica del libro di Antonio
Rangel Bandeira e Josephine Bourgois, "Armi da fuoco: protezione o
rischio?", disponibile nel sito www.referendosim.com.br (la versione
integrale - con i grafici, le tabelle e le mappe, escluse dalla versione
disponibile nel sito - e' in vendita ad appena 10 reali preso le edicole di
giornali e le librerie in tutto il Brasile).

3. INIZIATIVE. IN TUTTO IL BRASILE INIZIATIVE E INCONTRI PER IL SI' AL
DISARMO, SI' ALLA VITA, SI' ALL'UMANITA'
[Da padre Ermanno Allegri (per contatti: ermanno at adital.com.br) riceviamo e
diffondiamo il seguente articolo diffusa dall'agenzia stampa "Adital".
Ermanno Allegri e' direttore di "Adital", Agenzia d'informazione "Frei Tito"
per l'America Latina, tel. 8532579804, fax: 8534725434, cellulare:
8599692314, sito: www.adital.com.br ; "sacerdote bolzanino da trent'anni in
Brasile, gia' segretario nazionale della Commissione Pastorale della Terra e
ora direttore di un'agenzia continentale (Adital, sito: www.adital.com.br),
nata come strumento per portare all'attenzone della grande informazione
latinoamericana i temi delle comunita' di base e l'impegno contro la
poverta'. Allegri e' stato chiamato a contribuire al coordinamento delle
azioni di sensibilizzazione in vista del referendum che si terra' in Brasile
alla fine di ottobre che ha come tema la messa al bando del commercio delle
armi da fuoco che in tutta l'America Latina costituisce un rilevante fattore
di violenza (omicidi, rapine, ecc.). E' una battaglia civile e di diritto
importantissima per tutto il Brasile, ma anche per il movimento per la pace
di tutto il mondo. La posta in gioco e' grande ma i poteri che contano (le
multinazionali delle armi) sono gia' all'opera per vincere, mettendo in
campo enormi fondi. Allegri chiede che questo tema venga messo nell'agenda
anche del movimento per la pace italiano e chiede anche un aiuto finanziario
per coordinare da qui a ottobre l'attivita' di sensibilizzazione di Adital"
(Francesco Comina)]

Si moltiplicano in tutto il territorio brasiliano le iniziative e gli
incontri per il si' al referendum.
*
Due notizie che interessano tutto il territorio brasiliano.
1. E' stato inaugurato lo scorso sabato il "telefono per il si'"
A partire dal primo ottobre il numero di telefono 031 31 8801-0707 e' a
disposizione per fornire informazioni e chiarire dubbi a tutti coloro che
desiderino unirsi alla campagna per il disarmo e sostenere il si' al
referendum per la proibizione della vendita di armi e munizioni. L'idea e'
di incoraggiare il coinvolgimento di persone, gruppi, imprese e
organizzazioni che si sono gia' decise per il si' e che vogliono diffondere
le notizie della campagna. Il servizio si avvale anche della partecipazione
volontaria di artisti e atleti famosi. Tutti hanno gentilmente offerto la
loro voce per la registrazione di un messaggio per il si'.
*
2. L'accesso elettorale gratuito sui mass-media radiotelevisivi (messo a
disposizione, per legge, a tutte e due le tendenze di voto) sara' utilizzato
dal fronte del si' con lo stesso schema. Un grande lavoro collettivo in
favore del si', vede alternarsi sullo schermo e nei programmi radio non solo
persone famose per l'arte o lo sport, ma anche persone che godono di una
credibilita' morale indiscussa nel paese. L'aspetto piu' interessante per
noi e' tuttavia costituito dal fatto che si possono finalmente dare una
serie di dati e spiegazioni che sono necessari perche' tutti gli elettori
abbiano i dati necessari per farsi un'opinione sulla reale utilita' del voto
nel referendum.
*
Sempre sabato primo ottobre diverse iniziative hanno avuto luogo in vari
stati brasiliani a sostengo della Campagna per il disarmo e del referendum
del 23 ottobre. L'idea comune a tutte le iniziative e' di offrire il massimo
di informazioni a tutta la popolazione, chiarendo tutti i dubbi che possono
sussistere tra i cittadini.
*
3. A Natal, Nel Rio Grande do Norte, si e' realizzata la conferenza "Si'
alla vita", rivolta a un pubblico giovanile, nella sede centrale della
Chiesa Avventista del Settimo Giorno. Lo stesso giorno e' stato inaugurato
un Comitato dei giovani per il si' durante il seminario su "Gioventu' e
disarmo" promosso dal forum "Fabbrica dei sogni per la lotta contro la
poverta'", la Rete Fale, il movimento hip-hop e organizzazioni di difesa dei
diritti umani. L'evento ha riunito giovani, rappresentanti di gruppi
culturali, organizzazioni e movimenti di giovanili.
*
4. Anche lo stato di Rio de Janeiro ha visto vari eventi. Sabato mattina, a
Macae', una tavola-rotonda sul referendum  alla Radio Comunitaria del Morro
Sao Jorge. Nella capitale carioca, a partire da mezzogiorno si e' svolto un
dibattito sul disarmo nel Centro Culturale Feuc. A Volta Redonda, nel sud
dello stato, si e' tenuto un incontro con 120 coordinatori di circoli
biblici della diocesi locale che comprende 12 municipi della regione
sud-fluminense, per parlare del referendum.
*
5. A Brasilia si e' svolto un dibattito tra rappresentanti dei fronti "Per
un Brasile senza armi" [l'arco delle forze impegnate per il si' al disarmo e
alla vita - ndr] e "Per la legittima difesa" [i mercanti di morte che
sostengono il no - ndr], coordinato dal Gruppo scout "Marechal Rondon" e
dell'Unione degli scout del Brasile della regione del distretto federale.
Nello stesso giorno si e' svolto uno spettacolo per il si', con i gruppi
Relato biblico, Versi sacri, 3RG e altri artisti dell'Alleanza hip-hop per
il si'.
*
6. Nella capitale paulista si e' tenuta la prima riunione per formalizzare
il Comitato "Io dico si' alla proibizione della vendita di armi e
munizioni", nel quartiere Freguesia do O'.
*
7. Nella capitale paraibana, Recife, si e' svolto il secondo Forum
brasiliano per la pace, nel teatro Paulo Pontes, nel centro.
*
Un momento molto forte sara' il 4 ottobre, festa di San Francesco. La
giornata identificata come giornata della pace e della natura vedra'
centinaia di iniziative, alcune ufficiali di scuole e municipi, altre - la
maggior parte - di gruppi ecclesiali, organizzazioni non governative,
movimenti, che coinvolgeranno milioni di persone.
*
Altre notizie sul disarmo e sul referendum possono essere lette nel sito:
www.adital.com.br
Si veda anche il sito specifico della campagna per il si' al referendum:
www.referendosim.com.br

4. MATERIALI DI LAVORO: UN ORDINE DEL GIORNO
[Riproponiamo ancora una volta la seguente proposta di ordine del giorno da
presentare e approvare nelle istituzioni italiane a sostegno della Campagna
per il disarmo in Brasile; proposta elaborata dal "Centro di ricerca per la
pace" di Viterbo (per contatti: nbawac at tin.it) sulla base delle indicazioni
pervenute da vari promotori brasiliani della Campagna per il disarmo e del
Referendum del 23 ottobre 2005 per la proibizione del commercio delle armi.
Essa e' stata redatta altresi' sulla base sia di una prolungata esperienza
amministrativa in piu' istituzioni italiane, sia di una trentennale
esperienza di organizzazione di campagne di solidarieta']

Premesso che
- il Brasile e' un paese in cui sono in circolazione piu' di 17 milioni di
armi da fuoco, di cui soltanto il 10% appartengono alle forze armate e alle
forze di polizia, mentre il resto e' nelle mani di civili;
- ogni giorno in Brasile circa cento persone muoiono uccise da armi da
fuoco;
- nel 2003 39.325 persone in Brasile sono morte uccise da armi da fuoco;
- le istituzioni brasiliane hanno promosso una Campagna di disarmo
volontario attraverso cui e' stato chiesto ai cittadini in possesso di armi
di consegnarle alle autorita' affinche' venissero distrutte;
- nel 2004 grazie a questa Campagna di disarmo piu' di 450.000 armi da fuoco
sono state tolte dalla circolazione, e per la prima volta in 13 anni il
numero dei morti uccisi da armi da fuoco in Brasile e' diminuito: rispetto
ai dati del 2003 nel 2004 sono state salvate 3.234 vite umane;
- il 23 ottobre 2005 si svolgera' in Brasile il primo referendum della
storia di quel Paese, referendum in cui ai cittadini verra' posto il
quesito: "Il commercio di armi da fuoco e munizioni deve essere proibito in
Brasile?";
- intorno alla Campagna per il disarmo vi e' stato un grande coinvolgimento
popolare: l'associazionismo democratico, imprenditori, sindacati, chiese,
movimenti, personalita' della cultura, dello sport e dello spettacolo,
operatori sociali e sanitari, docenti universitari, si sono uniti alle
istituzioni nell'impegno di salvare quante piu' vite umane possibile;

il Consiglio [Circoscrizionale, Comunale, Provinciale, Regionale] di ...

1. esprime solidarieta' all'impegno delle istituzioni e della societa'
civile del Brasile per ridurre il numero delle vittime di uccisioni da armi
da fuoco;

2. esprime apprezzamento per la scelta di civilta' di chiedere ai cittadini
di disarmarsi volontariamente e di decidere democraticamente ed
umanitariamente di salvare quante piu' vite umane sia possibile;

3. sollecita che l'esempio brasiliano si estenda quanto piu' possibile, e
che anche altri paesi ed altre popolazioni scelgano la via del disarmo e del
rispetto per la vita umana;

4. auspica che l'intera umanita' abbia un futuro di pace e convivenza, ed a
tal fine si impegna a promuovere la cultura della pace, del dialogo, della
solidarieta', della legalita', del disarmo, della nonviolenza;

5. esprime un convinto e coerente si' alla difesa della vita di ogni essere
umano, si' alla pace tra le persone e tra i popoli, si' alla sicurezza di
tutti nel rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani, si' alla
legalita', si' al disarmo della societa', si' alla civile convivenza.

*

Il Consiglio [Circoscrizionale, Comunale, Provinciale, Regionale] di ...

dispone inoltre che il presente ordine del giorno, approvato nella seduta
svoltasi in data ...,
a) sia reso noto alla cittadinanza mediante affissione di manifesti, invio
ai mezzi d'informazione locali e nazionali, e in tutte le altre forme
consuete ed opportune;
b) sia inviato per opportuna conoscenza ai seguenti soggetti istituzionali:
- Ambasciata del Brasile in Italia,
- Ambasciata italiana in Brasile,
- Presidenza della Repubblica del Brasile;
- Presidenza della Repubblica Italiana;
c) sia inviato inoltre ai seguenti ulteriori referenti istituzionali
brasiliani:
- Ministero della Giustizia;
- Ministero della Salute;
d) sia inviato inoltre per opportuna conoscenza ai seguenti indirizzi di
referenti istituzionali e della societa' civile brasiliani particolarmente
impegnati nella Campagna per il disarmo:
acresemarmas at uol.com.br
oca-ong at bol.com.br
fccv at ufba.br
suzanav at atarde.com.br
estadodepaz at estadodepaz.com.br
inamaramelo at yahoo.com.br
pazpelapaz1 at yahoo.com.br
borgescoml at bol.com.br
desarmamentodf at desarmamentodf.org
otaviofalcao at pop.com.br
samambaiadizsim at bol.com.br
federacaoinquilinosdf at bol.com.br
associacaomis at brturbo.com.br
desarmamentoes at paz-es.org.br
valparaiso at terra.com.br
cmtbatista at mixx.com.br
orestesoliveira at casamilitar.mt.gov.br
pteruel at terra.com.br
frentemunicipalbrasilsemarmas at yahoo.com.br
bh_sem_armas at yahoo.com.br
welingtonvenancio at bol.com.br
kleversonrocha at ig.com.br
depjordy at alepa.pa.gov.br
deparacelilemos at alepa.pa.gov.br
almirlaureano at yahoo.com.br
paz at londrinapazeando.org.br
murilocavalcanti at uol.com.br
f.tavares at digi.com.br
leandro_amme at yahoo.com.br
frentepelodesarmamento at ig.com.br
pemarcel at terra.com.br
gvieira7 at terra.com.br
seguranca at niteroi.rj.gov.br
beatriz at soudapaz.org, mariana at soudapaz.org
desarmecampinas at yahoo.com.br
ajardim at al.sp.gov.br
josecpinto at camaralimeira.sp.gov.br
gotadeorvalho at gmail.com
jbernegossi at prefeitura.sp.gov.br
mjduarte at uol.com.br
hpereira at al.sp.gov.br
marcoanjos at bol.com.br
marcosanjos at emsergipe.com
conic.brasil at terra.com.br
cbjp at cbjp.org.br
ronenu at canal13.com.br
jdarif at uol.com.br
naida at uol.com.br
pstoffel at saap.org.br
welinton_pereira at wvi.org
padrebizon at casadareconciliacao.com.br
ivoschoenherr at terra.com.br
frentepelodesarmamento at ig.com.br
rev.aquino at ig.com.br
torressantana at uol.com.br
norberge at terra.com.br
soniarosafaria at hotmail.com
mitra at diocesepetropolis.org.br
cier at cnbbsul4.org.br
czbsbf at terra.com.br
e) sia inviato inoltre per opportuna conoscenza ai seguenti indirizzi di
referenti italiani particolarmente impegnati a sostegno della Campagna per
il disarmo brasiliana:
- padre Ermanno Allegri, e-mail: ermanno at adital.com.br
- dottor Francesco Comina, e-mail: f.comina at ladige.it
- Centro per la pace del Comune di Bolzano, e-mail: welapax at hotmail.com
- Rete italiana per il disarmo, e-mail: segreteria at disarmo.org
- Centro di ricerca per la pace di Viterbo, e-mail: nbawac at tin.it

==============================
VITTORIA AL MONDO. SI' ALL'UMANITA'
==============================
Supplemento settimanale del martedi' de "La nonviolenza e' in cammino"
a sostegno del si' al referendum brasiliano del prossimo 23 ottobre
per proibire il commercio delle armi, per salvare la vita delle persone
*
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
*
Numero 4 del 4 ottobre 2005

Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su:
nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe

Per non riceverlo piu':
nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe

In alternativa e' possibile andare sulla pagina web
http://web.peacelink.it/mailing_admin.html
quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su
"subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione).

L'informativa ai sensi del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196
("Codice in materia di protezione dei dati personali") relativa alla mailing
list che diffonde questo notiziario e' disponibile nella rete telematica
alla pagina web:
http://italy.peacelink.org/peacelink/indices/index_2074.html

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004
possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web:
http://lists.peacelink.it/nonviolenza/maillist.html

L'unico indirizzo di posta elettronica utilizzabile per contattare la
redazione e': nbawac at tin.it