[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
La nonviolenza e' in cammino. 805
- Subject: La nonviolenza e' in cammino. 805
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac at tin.it>
- Date: Mon, 10 Jan 2005 00:20:06 +0100
LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 805 del 10 gennaio 2005 Sommario di questo numero: 1. Giobbe Santabarbara: Tre tesi sulla nonviolenza 2. Bruno Segre: Una bibliografia per non dimenticare la Shoah 3. Donatella Di Cesare: Maria Zambrano, gesti aurorali 4. Libreria delle donne di Milano: Alcuni siti internazionali di donne 5. La "Carta" del Movimento Nonviolento 6. Per saperne di piu' 1. EDITORIALE. GIOBBE SANTABARBARA: TRE TESI SULLA NONVIOLENZA 1. Nella storia dell'umanita' le guerre costituiscono la parte minima e peggiore; la civilta' umana come processo unitario di autoriconoscimento e comune lotta per vivere e convivere e' stata eminentemente non solo l'altro, ma precisamente l'opposto della guerra. 2. Poiche' tutto cio' che e' civilta' umana in senso pieno e forte in questo consiste: opporsi alla morte, ed opporsi a maggior ragione a quell'attivita' antiumana che e' l'uccidere, attivita' antiumana di cui la guerra e' la manifestazione estrema. 3. La nonviolenza, che del principio del "non uccidere" e' la rigorizzazione logica e assiologica, e l'estrinsecazione storica ed esistenziale concreta e cogente in quanto opposizione assoluta e reale alla violenza che offende e distrugge, e' quindi la civilta' umana presa sul serio. 2. MATERIALI. BRUNO SEGRE: UNA BIBLIOGRAFIA PER NON DIMENTICARE LA SHOAH [Ringraziamo Bruno Segre (per contatti: bsegre at yahoo.it) per averci messo a disposizione questa bibliografia estratta dal suo utilissimo libro Shoah, Il Saggiatore, Milano 1998, 2003 (ivi alle pp. 174-181). Trattandosi di un'opera scientifica di grande rigore, la bibliografia del libro contiene i riferimenti di tutte le opere in esso citate, comprese quelle segnalate a titolo documentario e le cui tesi vengono criticamente esaminate e radicalmente confutate (per questo compare nella bibliografia, ad esempio, anche un autore come il famigerato Faurisson, di certe ripugnanti elucubrazioni del quale non metterebbe conto parlare se non fossero rappresentative di posizioni e correnti filonaziste sciaguratamente tuttora presenti e operanti, e contro cui occorre ancora lottare). Bruno Segre, storico e saggista, e' nato a Lucerna nel 1930, si e' occupato di sociologia della cooperazione e di educazione delgi adulti nell'ambito del Movimento Comunita' fondato da Adriano Olivetti; ha fatto parte del Consiglio del "Centro di documentazione ebraica contemporanea" di Milano; dal 1991 presiede l'Associazione italiana "Amici di Neve' Shalom / Wahat al-Salam", dirige la prestigisa rivista di vita e cultura ebraica "Keshet" (e-mail: segreteria at keshet.it, sito: www.keshet.it). Tra le opere di Bruno Segre: Gli Ebrei in Italia, Giuntina, Firenze 2001; Shoah, Il Saggiatore, Milano 1998, 2003] - AA. VV., La difesa della razza, a cura di Ugo Caffaz, numero speciale di "Il Ponte", a. XXXIV, nn. 11-12, 30 novembre-31 dicembre 1978. - AA. VV., 1938, le leggi contro gli ebrei, a cura di Michele Sarfatti, numero speciale di "La Rassegna mensile di Israel", vol. LIV, n. 1-2, gennaio-agosto 1988. - AA. VV., La legislazione antiebraica in Italia e in Europa. Atti del Convegno nel cinquantenario delle leggi razziali (Roma, 17-18 ottobre 1988), Camera dei deputati, Roma 1989. - AA. VV., Ebrei moderni. Identita' e stereotipi culturali, Bollati Boringhieri, Torino 1989. - AA. VV., Voci dalla Shoah. Testimonianze per non dimenticare, La Nuova Italia, Firenze 1996. - AA. VV., Auschwitz, Il campo nazista della morte, lavoro collettivo a cura di Franciszek Piper e Teresa Swiebocka, trad. di Salvatore Esposito, III ediz. riveduta e corretta, Edizioni del Museo Statale di Auschwitz-Birkenau, 2001. - Angelozzi Gariboldi, Giorgio, Il Vaticano nella seconda guerra mondiale, Mursia, Milano 1993. - Ara, Angelo, Un'identita' in trasformazione: l'Austria fra impero e secon da repubblica, "Rivista storica italiana", 1998 (110), n. 3, pp. 943-84. - Arad, Yitzak, Krakowski, Samuel e Spector Samuel, a cura di, The Einsatzgruppen Reports: Selection from the Dispatches of the Nazi Death Squads' Campaign against the Jews. July 1941-January 1943, Holocaust Library, New York 1989. - Bauer, Yehuda, Ebrei in vendita? Le trattative segrete fra nazisti ed ebrei, 1933-1945 [1994], Mondadori, Milano 1998. - Bethge, Eberhard e Renate, a cura di, Ultime lettere dalla Resistenza. Dietrich Bonhoeffer e i suoi familiari nella lotta contro Hitler [1997], Claudiana, Torino 2001. - Bidussa, David, Razzismo e antisemitismo in Italia: ontologia e fenomenologia del "Bravo Italiano", "La Rassegna mensile di Israel", vol. LIX, n. 3, settembre-dicembre 1992, pp. 1-36. - Blet, Pierre, Graham, Robert A., Martini, Angelo e Schneider, Burkhart, a cura di, Les Actes et Documents du Saint Siege relatifs a' la Seconde Guerre Mondiale, Libreria Editrice Vaticana, Citta' del Vaticano 1965-81, 11 voll. - Blet, Pierre, S. J., Pio XII e la seconda guerra mondiale negli archivi vaticani [1997], edizioni San Paolo, Milano 1999. - Bottai, Giuseppe, Vent'anni e un giorno (24 luglio 1943), Garzanti, Milano 1949, 1977. - Bracher, K. D., La dittatura tedesca. Origini, strutture, conseguenze del nazionalsocialismo [1969], il Mulino, Bologna 1973, 1983. - Breitman, Richard, Il silenzio degli Alleati. La responsabilita' morale di inglesi e americani nell'Olocausto ebraico [1998], Mondadori, Milano 1999. - Broszat, Martin, Da Weimar a Hitler, Laterza, Bari 1986. - Browning, Christopher R., Uomini comuni. Polizia tedesca e "soluzione finale" in Polonia [1992], Einaudi, Torino 1995. - Browning, Christopher R., Verso il genocidio [1992], il Saggiatore, Milano 1998. - Burrin, Philippe, Hitler e gli ebrei. Genesi di un genocidio [1989], Marietti, Genova 1994. - Cardosi, Giuliana, Marisa, Gabriella, Sul confine. La questione dei "matrimoni misti" durante la persecuzione antiebraica in Italia e in Europa (1935-1945), Zamorani, Torino 1998. - Cataluccio, Francesco M., Polonia dopo Shoah, "Ottavogiorno", nn. 2-3, aprile-settembre 1987, pp. 62-82. - Cavaglion, Alberto, Nella notte straniera. Gli ebrei di S. Martin Vesubie e il campo di Borgo S. Dalmazzo, L'arciere, Cuneo 1981. - Cohn, Norman, Licenza per un genocidio. I "Protocolli degli Anziani di Sion". Storia di un falso [1967], Einaudi, Torino 1969. - Collotti, Enzo, Fascismo, fascismi, Sansoni, Firenze 1989. - Comite' des Delegations Juives, a cura del, Die Lage der Juden in Deutschland 1933. Das Schwarzbuch - Tatsachen und Dokumente, Paris 1934, Wiederaufgelegt 1983 bei Verlag Ullstein, Frankfurt/M. - Commissione storica internazionale cattolico-ebraica, Il Vaticano e l'Olocausto, "MicroMega", 5/2000, dicembre-gennaio, pp. 83-104. - Conan, Eric, Sans epargner les enfants, Grasset, Paris 1992. - Conan, Eric e Rousso Harry, Vichy: un passe' qui ne passe pas, Fayard, Paris 1994. - Conway, John S., Fruehe Augenzeugenberichte aus Auschwitz. Glaubwuerdigkeit und Wirkungsgeschichte, "Vierteljahrshefte fuer Zeitgeschichte", vol. 27, n. 2 (1979), pp. 260-284. - Cornwell, John , Il Papa di Hitler. La storia segreta di Pio XII [1999], Garzanti, Milano 2000. - Czech Danuta, Kalendarium der Ereignisse im Konzentrationslager Auschwitz-Birkenau 1939-1945, Rowohlt, Reinbeck bei Hamburg 1989. - Deaglio, Enrico, La banalita' del bene. Storia di Giorgio Perlasca, Feltrinelli, Milano 1991. - Deak, Istvan, Weimar Germany's Left-Wing Intellectuals: A Political History of the Weltbuehne and Its Circle, Berkeley, California, 1968. - Debenedetti, Giacomo, 16 ottobre 1943 [1944], Il Saggiatore, Milano 1959. - De Felice, Renzo, Storia degli ebrei italiani sotto il fascismo, Einaudi, Torino 1972, 1988, 1993. - De Felice, Renzo, Rosso e Nero, a cura di Pasquale Chessa, Baldini & Castoldi, Milano 1995. - Derogy, Jacques, Le cas Wallenberg, Ramsay, Paris 1980. - Duranti, Simone e Ferri Caselli, Letizia, a cura di, Leggere Fossoli. Una bibliografia, Edizioni Giacche', La Spezia 2000. - Eschenazi, Gabriele e Nissim, Gabriele, Ebrei invisibili. I sopravvissuti dell'Europa orientale dal comunismo a oggi, Mondadori, Milano 1995. - Fattorini, Emma, Germania e Santa sede, il Mulino, Bologna 1992. - Faurisson, Robert, Memoire en defense, La Vieille Taupe, Paris 1980. - Faurisson, Robert, Reponse a' Pierre Vidal-Naquet, La Vieille Taupe, Paris 1982. - Feltri, Francesco Maria, Il nazionalsocialismo e lo sterminio degli ebrei. Lezioni, documenti, bibliografia, La Giuntina, Firenze 1995. - Ferencz, Benjamin, Less than Slaves: Jewish Forced Labour and the Quest for Compensation, Harvard, Boston 1979. - Ferrario, Fulvio, "Gruppo di famiglia contro Hitler": Introduzione (pp. 5-52) al volume Ultime lettere dalla Resistenza. Dietrich Bonhoeffer e i suoi familiari nella lotta contro Hitler [1997], a c. di Eberhard e Renate Bethge, Claudiana, Torino 2001. - Friedlaender, Saul, Pio XII e il Terzo Reich. Documenti [1964], Feltrinelli, Milano 1965. - Friedlaender, Saul, Kurt Gerstein o l'ambiguita' del bene, Feltrinelli, Milano 1967. - Friedlaender, Saul, La Germania nazista e gli ebrei, vol. I: Gli anni della persecuzione, 1933-1939 [1997], Garzanti, Milano 1998. - Fubini, Guido, La condizione giuridica dell'Ebraismo italiano. Il ritorno alla diseguaglianza dei cittadini, "La Rassegna mensile di Israel", vol. XXXVII, n. 7 (terza serie), luglio 1971, pp. 426-439. - Gilbert, Martin, Atlas of the Holocaust [1988], Pergamon Press, Oxford 1989. - Goldhagen, Daniel Jonah, I volonterosi carnefici di Hitler. I tedeschi comuni e l'Olocausto [1996], Mondadori, Milano 1997. - Gombrich, Ernst H., Dal mio tempo. Citta', maestri, incontri, Einaudi, Torino 1999. - Grunfeld, Frederic V., Profeti senza onore. L'intelligenza ebraica nella cultura tedesca del '900 [1979], il Mulino, Bologna 1986. - Grynberg, Anne, Shoah. Gli ebrei e la catastrofe, Electa/Gallimard, Milano 1995. - Grynberg, Anne, Les camps de la honte. Les internes juifs des camps francais, 1939-1944, La Decouverte, Paris 1991. - Guerri, Giordano Bruno, Bottai. Un fascista critico, Feltrinelli, Milano 1976. - Hilberg, Raul, La distruzione degli ebrei d'Europa [1985], 2 voll., Einaudi, Torino 1995, 1999. - Hilberg, Raul, Carnefici, vittime, spettatori. La persecuzione degli ebrei 1933-1945 [1992], Mondadori, Milano 1994. - Hildebrand, Klaus, Il Terzo Reich [1979, 1987], Laterza, Bari 1997. - Hillgruber, Andreas, Il duplice tramonto. La frantumazione del "Reich" tedesco e la fine dell'ebraismo europeo, il Mulino, Bologna 1990. - Hoess, Rudolf, Comandante ad Auschwitz [1958], Einaudi, Torino 1997. - Israel, Giorgio e Nastasi, Pietro, Scienza e razza nell'Italia fascista, il Mulino, Bologna 1998. - Jacobelli, Jader, a cura di, Il fascismo e gli storici d'oggi, Laterza, Roma-Bari 1988. - Janik, Allan e Toulmin, Stephen, La grande Vienna [1973], Garzanti, Milano 1975. - Joffroy, Pierre, L'Espion de Dieu, Grasset, Paris 1972. - Johnson, Paul, Storia degli ebrei [1987], Longanesi, Milano 1991. - Karski, Jan, Non salvai sei milioni di ebrei, "Ottavogiorno", nn. 2-3, aprile-settembre 1987, pp. 51-61. - Katz, Robert, Morte a Roma. Il massacro delle Fosse Ardeatine, Editori Riuniti, Roma 1967, 1974. - Keneally, Thomas, Schindler's Ark, Hodder and Stoughton, London 1982. - Kershaw, Ian, Che cos'e' il nazismo? Problemi interpretativi e prospettive di ricerca [1985], Bollati Boringhieri, Torino 1995. - Kertzer, David I., I Papi contro gli ebrei [2001], Rizzoli, Milano 2002. - Klarsfeld, Serge, Vichy-Auschwitz. Le role de Vichy dans la solution finale de la question juive en France, 2 voll., Fayard, Paris, 1983,1985. - Klee, Ernest, Euthanasie in NS-Staat. Die Vernichtung des lebensunwerten Lebens, Fischer, Frankfurt 1983. - Klee, E., Dressen W. e Riess V., a cura di, "Bei tempi". Lo sterminio degli ebrei raccontato da chi l'ha eseguito e da chi stava a guardare, La Giuntina, Firenze 1990. - Klinkhammer, Lutz, Stragi naziste in Italia. La guerra contro i civili (1943-44), Donzelli, Roma 1997. - Lacroix-Riz, Annie, Le Vatican, l'Europe et le Reich de la Premiere Guerre mondiale a' la Guerre froide, Armand Colin, Paris 1996. - Levi, Primo, I sommersi e i salvati, Einaudi, Torino 1986. - Lewy, Guenter, I nazisti e la Chiesa [1964, 2000], I ediz. il Saggiatore, Milano 1965; II ediz. Nuove edizioni tascabili (il Saggiatore), Milano 2002. - Malvezzi, Piero, Le voci del ghetto. Antologia della stampa clandestina ebraica a Varsavia (1941-1942), Laterza, Bari 1970. - Marrus, Michael R., L'Olocausto nella storia [1987], il Mulino, Bologna 1994. - Mayda, Giuseppe, Ebrei sotto Salo'. La persecuzione antisemita 1943-1945, Feltrinelli, Milano 1978. - Mayda, Giuseppe, Guerra, fascismo, liberazione. L'Italia dal 1940 al 1945, Ediz. Centrostampa, Torino 1984. - Mayer, A.J., Soluzione finale: lo sterminio degli ebrei nella storia europea, Mondadori, Milano 1990. - Mendelsohn, Ezra, The Jews of East Central Europe between the World Wars, Indiana University Press, Bloomington 1983. - Michaelis, Meir, Mussolini e la questione ebraica. Le relazioni italo-tedesche e la politica razziale in Italia [1978], Edizioni di Comunita', Milano 1982. - Morley, John F., Vatican Diplomacy and the Jews during the Holocaust 1939-1943, Ktav Publishing House, New York 1980. - Morse, Arthur D., Mentre sei milioni morivano. La "soluzione finale" e l'inerzia dell'Occidente [1967], Mondadori, Milano 1968. - Nir, Yehuda, The Lost Childhood. A Memoir, Berkley Books, New York 1989, 1996. - Nirenstajn, Alberto, E' successo solo 50 anni fa: lo sterminio di sei milioni di ebrei, La Nuova Italia, Firenze 1993. - Nissim, Gabriele, L'uomo che fermo' Hitler, Mondadori, Milano 1998. - Nolte, Ernst, Nazionalsocialismo e bolscevismo. La guerra civile europea 1917-1945 [1987], Sansoni, Firenze 1992. - Nozza, Marco, Hotel Meina, Mondadori, Milano 1993. - Orano, Paolo, Gli ebrei in Italia, Editrice Pinciana, Roma 1937. - Ovazza, Ettore, Sionismo bifronte, Editrice Pinciana, Roma 1935. - Paggi, Leonardo, a cura di, La memoria del nazismo nell'Europa di oggi, La Nuova Italia, Firenze 1997. - Passelecq, Georges e Suchecky, Bernard, L'Enciclica nascosta di Pio XI [1995] , Corbaccio, Milano 1997. - Paetzold, K. e Schwartz, E., a cura di, Tagesordnung: Judenmord. Die Wannsee-Konferenz am 20. Januar 1942, Metropol-Verlag, Berlin 1992. - Pavone, Claudio, a cura di, '900. I tempi della storia, Donzelli, Roma 1997. - Paxton, Robert O., Vichy [1972, 1997], il Saggiatore, Milano 1999. - Pean, Pierre, Une jeunesse francaise, Fayard, Paris 1994. - Picciotto Fargion, Liliana, L'occupazione tedesca e gli ebrei di Roma, Carucci, Roma 1979. - Picciotto Fargion, Liliana, Il libro della memoria. Gli ebrei deportati dall'Italia (1943-1945), Mursia, Milano 1991, 2002. - Picciotto Fargion, Liliana, Per ignota destinazione. Gli ebrei sotto il nazismo, Mondadori, Milano 1994. - Pisanty, Valentina, L'irritante questione delle camere a gas. Logica del negazionismo, Bompiani, Milano 1998. - Poliakov, Leon, Il nazismo e lo sterminio degli Ebrei [1951], Einaudi, Torino 1955. - Poliakov, Leon, Storia dell'antisemitismo [1955-1977], 4 voll., La Nuova Italia, Firenze 1974-1990. - Poliakov, Leon, e Sabille, Jacques, Gli ebrei sotto l'occupazione italiana [1946], Edizioni di Comunita', Milano 1956. - Pressac, Jean-Claude, Le macchine dello sterminio: Auschwitz, 1941-1945 [1993], Feltrinelli, Milano 1994. - Reitlinger, Gerald, Storia delle SS, 2 voll., Longanesi, Milano 1969. - Ringelblum, Emmanuel, Sepolti a Varsavia. Appunti dal Ghetto [1952], Mondadori, Milano 1962. - Romano, Sergio, I falsi protocolli. Il "complotto ebraico" dalla Russia di Nicola II ad oggi, Corbaccio, Milano 1992. - Rousso, Harry, Le sindrome de Vichy de 1944 a' nos jours, Paris 1990. - Rubinstein, W. D., A History of the Jews in the English-Speaking World. Great Britain, Macmillan, London 1996. - Rusconi, Gian Enrico, a cura di, Germania: un passato che non passa. I crimini nazisti e l'identita' tedesca, Einaudi, Torino 1987. - Sarfatti, Michele, Mussolini contro gli ebrei. Cronaca dell'elaborazione delle leggi razziali del 1938, Zamorani, Torino 1994. - Scholem, Gershom G., Ebrei e tedeschi [1966], "Lettera internazionale", a. 6, n. 26, 1990, pp. 41-45. - Schorske, Carl E., Vienna fin de siecle [1961], Bompiani, Milano 1987. - Schroeder, Nina, Le donne che sconfissero Hitler [1997], il Saggiatore, Milano 2001. - Segev, Tom, Il settimo milione. Come l'Olocausto ha segnato la storia di Israele [1991], Mondadori, Milano 2001. - Segre, Bruno, In fondo a destra, "Diario", a. VI, supplemento al n. 18, 4 maggio 2001, pp. 50-57. - Sereny, Gitta, In quelle tenebre [1974], Adelphi, Milano 1975. - Sereny, Gitta, Germania, il trauma di una nazione. Riflessioni 1938-2001 [2000], Rizzoli, Milano 2002. - Shelah, Menahem, Un debito di gratitudine. Storia dei rapporti tra l'esercito italiano e gli ebrei in Dalmazia (1941-1943), Stato Maggiore dell'Esercito, Ufficio Storico, Roma 1991. - Shirer, William L., Storia del Terzo Reich [1959, 1960], Einaudi, Torino 1962. - Steinberg, Jonathan, Tutto o niente. L'Asse e gli ebrei nei territori occupati (1941-1945) [1990], Mursia, Milano 1997. - Sullam Calimani, Anna-Vera, I nomi dello sterminio, Einaudi, Torino 2001. - Tornielli, Andrea, Pio XII, il Papa degli ebrei, Piemme, Milano 2001. - Vidal-Naquet, Pierre, Gli ebrei, la memoria e il presente [1981], Editori Riuniti, Roma 1985. - Vidal-Naquet, Pierre, Gli assassini della memoria [1987], Editori Riuniti, Roma 1993. - Vivanti, Corrado, a cura di, Storia d'Italia. Annali 11. Gli ebrei in Italia, vol. II, Dall'emancipazione a oggi, Einaudi, Torino 1997. - Voigt, Klaus, Il rifugio precario. Gli esuli in Italia dal 1933 al 1945 [1989], 2 voll., La Nuova Italia, Firenze 1993. - Vuilleumier, Marc, Immigrati e profughi in Svizzera. Profilo storico [1987], Pro Helvetia, Zurigo 1990. - Wagner, Gottfried, Il crepuscolo dei Wagner [1997], il Saggiatore, Milano 1998. - Wheaton, Eliot Barculo, Le origini del nazismo 1933-35 [1968] , Vallecchi, Firenze 1973. - Wieviorka, Annette e Barcellini, Serge, Passant souviens-toi!: Les lieux de souvenir de la Seconde Guerre mondiale en France, Plon, Paris 1995. - Wormser-Migot, Olga, Le systeme concentrationnaire nazi (1933-1945), Presses Universitaires de France, Paris 1968. - Wyman, David S., The Abandonment of the Jews: America and the Holocaust, 1941-1945, Pantheon, New York 1984. - Yehoshua, Abraham B., Elogio della normalita'. Saggi sulla Diaspora e Israele [1980], La Giuntina, Firenze 1991. - Yerushalmi, Yosef Hayim, Zakhor. Storia ebraica e memoria ebraica [1982], Pratiche, Parma 1983. - Zuccotti, Susan, L'Olocausto in Italia [1987], Mondadori, Milano 1988. 3. PROFILI. DONATELLA DI CESARE: MARIA ZAMBRANO, GESTI AURORALI [Dal quotidiano "Il manifesto" del 31 dicembre 2004. Donatella Di Cesare, gia' allieva di Gadamer, docente di filosofia del linguaggio, e' acuta studiosa della riflessione filosofica contemporanea; dal sito www.donadice.com riportamo la seguente notizia: "Donatella Di Cesare si e' laureata in Filosofia nel 1979 all'Universita' La Sapienza di Roma. Ha proseguito gli studi all'Universita' di Tubinga dove ha conseguito il dottorato con Eugenio Coseriu nel 1982. Dal 1985 e' stata ricercatrice di filosofia del linguaggio all'Universita' La Sapienza di Roma. Nel 1996 ha ottenuto la borsa di studio Alexander von Humboldt presso Hans-Georg Gadamer all'Universita' di Heidelberg; in questa universita' ha compiuto ricerche anche presso la Hochschule fuer Juedische Studien. Nel 1998 ha vinto il concorso di professore associato, nel 2000 quello di professore ordinario. Dal 2001 e' professore ordinario di filosofia del linguaggio alla facolta' di filosofia dell'Universita' La Sapienza di Roma. E' membro della Societa' italiana di filosofia del linguaggio, della Societa' italiana di studi sul secolo XVIII, della Deutsche Hamann-Gesellschaft, della Academie du Midi, della Associazione italo-tedesca di Villa Vigoni, dello International Institut for Hermeneutics, della Heidegger-Gesellschaft, e' membro fondatore della Walter-Benjamin Gesellschaft. Fa parte della redazione scientifica dello Jahrbuch fuer philosophische Hermeneutik, dirige la rivista di filosofia Eidos. Pubblicazioni di Donatella Di Cesare: segnaliamo i seguenti volumi: Wilhelm von Humboldt y el estudio filosofico de las lenguas, Anthropos, Barcelona 1999; Die Sprache in der Philosophie von Karl Jaspers, Francke Verlag Tuebingen-Basel 1996; La semantica nella filosofia greca, Bulzoni, Roma 1980; ha inoltre curato i seguenti libri: Filosofia, esistenza, comunicazione in Karl Jaspers, a cura di D. Di Cesare e G. Cantillo, Loffredo, Napoli 2002; L'essere che puo' essere compreso, e' linguaggio. Omaggio a Hans-Georg Gadamer, a cura di D. Di Cesare, Il Melangolo, Genova 2001; "Caro professor Heidegger...". Lettere da Marburgo 1922-1929, a cura di D. Di Cesare, Il melangolo, Genova 2000; Wilhelm von Humboldt, La diversita' delle lingue, a cura di Donatella Di Cesare, Laterza, Roma-Bari 1991, 2000. Wilhelm von Humboldt, Ueber die Verschiedenheit der Sprache, hrsg. und mit einer Einleitung von Donatella Di Cesare, Paderborn, UTB, 1998; Eugenio Coseriu, Linguistica del testo. Introduzione all'ermeneutica del senso, a cura di Donatella Di Cesare, Carocci, Roma 1997, 2000; Lexicon grammaticorum, a cura di T. De Mauro e D. Di Cesare, Niemeyer, Tuebingen 1996; Torah e filosofia. Percorsi del pensiero ebraico, a cura di D. Di Cesare e M. Morselli, La Giuntina, Firenze 1993; Karl Jaspers, Il linguaggio. Sul tragico, a cura di Donatella Di Cesare, Guida, Napoli 1993; Le vie di Babele, a cura di D. Di Cesare e S. Gensini, Marietti, Milano 1987; Iter babelicum. Studien zur Historiographie der Linguistik. 1600-1800, a cura di D. Di Cesare e S. Gensini, Nodus Publikationen, Muenster 1990". Maria Zambrano, insigne pensatrice spagnola (1904-1991), allieva di Ortega y Gasset, antifranchista, visse a lungo in esilio. Tra le sue opere tradotte in italiano cfr. almeno: Spagna: pensiero, poesia e una citta', Vallecchi, Firenze 1964; I sogni e il tempo, De Luca, Roma 1964; Chiari del bosco, Feltrinelli, Milano 1991; I beati, Feltrinelli, Milano 1992; La tomba di Antigone. Diotima di Mantinea, La Tartaruga, Milano 1995; Verso un sapere dell'anima, Cortina, Milano 1996; La confessione come genere letterario, Bruno Mondadori, Milano 1997; All'ombra del dio sconosciuto. Antigone, Eloisa, Diotima, Nuova Pratiche Editrice, Milano 1997; Seneca, Bruno Mondadori, Milano 1998; Filosofia e poesia, Pendragon, Bologna 1998. L'agonia dell'Europa, Marsilio, Venezia 1999. Dell'aurora, Marietti, Genova 2000; Delirio e destino, Raffaello Cortina Editore, Milano 2000; Persona e democrazia. La storia sacrificale, Bruno Mondadori, Milano 2000; L' uomo e il divino, Edizioni Lavoro, Roma 2001; Le parole del ritorno, Citta' Nuova, Roma 2003. Opere su Maria Zambrano: un buon punto di partenza e' il volume monografico Maria Zambrano, pensatrice in esilio, "Aut aut" n. 279, maggio-giugno 1997, e il recente libro di Annarosa Buttarelli, Una filosofa innamorata. Maria Zambrano e i suoi insegnamenti, Bruno Mondadori, Milano 2004] I. Alcuni temi del pensiero di Maria Zambrano L'esilio, prima subito, poi assunto su di se' e anzi rivendicato - "amo il mio esilio" dira' nel 1989 gia' tornata in Spagna - e' la cifra della filosofia di Maria Zambrano. Prima ancora di essere geografico, sociale, politico, l'esilio e' anzitutto "ontologico". In quel non-luogo, in quella patria sconosciuta che poi diventa irrinunciabile, Zambrano scorge la vita umana denudata, portata alla sua nudita' "tragica e aurorale". La condizione estrema dell'esilio e' quella dell'espropriazione, quella in cui il proprio, la fissita' del firmamento conosciuto, e' per sempre negato. L'esilio e' infatti esilio non solo dalla patria, ma da ogni possibile patria. E' percio' che Zambrano, aderendo fino in fondo a questa impossibilita', non si lascio' sedurre da un nuovo paese e accetto' di vivere "de destierro en destierro", di esilio in esilio, partendo ogni volta, cioe' tornando ogni volta a morire, a sradicarsi, a spogliarsi, a disfarsi di se' per ridursi a non essere niente, insomma a "disnascere". Esilio vuol dire dis-nascere in un duplice senso: sottrarsi al firmamento della nascita, a quell'identita' nota caduta intempestivamente su di noi, e insieme sottrarsi all'impulso ad esistere, o meglio ad espandersi, proprio di tutto cio' che nasce, mantenendosi sulla linea di demarcazione tra la vita e la morte. Ma esilio vuol dire anche ri-nascere. Perche' l'esiliato e' stato rifiutato dalla morte, e' un sopravissuto a cui non resta che nascere di nuovo. "Che altra possibilita' avrebbe, se non nascere?" - si chiede Zambrano nella sua Lettera sull'esilio del 1961. Dal momento che non c'e' piu' un'origine a cui far ritorno e a cui appellarsi, il "rito della nascita" che si compie nell'esilio e' un "nascere attraverso se'", un partorirsi da se', proiettandosi mas alla', oltre e al di la' dei confini, nell'infinito delle possibilita' non attuate. * Nel compiere questa iniziazione, questo passaggio catartico, l'esiliato smette di essere "per mantenersi nel punto privo di qualsiasi appoggio, per perdersi nel fondo della storia, anche della propria, per trovarsi un giorno in un solo istante, a galleggiare su tutte". Accolto in se' il deserto, dove restano i frammenti di una patria impossibile o di tutte le possibili patrie, il non-luogo dell'esilio diventa l'isola galleggiante. Per Maria Zambrano l'isola utopica del non-luogo che non c'e', ma che ci sara', e' Cuba. Profeticamente la sua Cuba "segreta" e' l'isola "non ancora nata" che comincia a svegliarsi, e' Cuba in attesa di Ernesto Guevara e della rivoluzione. L'isola fluttuante nell'oceano dello spazio siderale, immersa nella luce piu' che nel mare, l'isola della "notte oscura" popolata di luci nascoste, e' per Zambrano l'isola dell'aurora - "all'Avana per sorprendere l'alba mi sdraiavo sulla riva del mare" - ed e' il luogo aurorale della sua filosofia. E percio' e' anche luogo poetico, se poesia e' "sentire le cose in status nascens". Cosi' scrive: "ho sentito Cuba poeticamente, non come qualita', ma come sostanza". Innalzata da luogo a metafora dell'esilio, dove si puo' imparare a vivere, che vuol dire continuare a nascere, Cuba diventa anche metafora dell'Aurora - un altro modo per Zambrano di dire filosofia. * "L'Aurora appare in tutto quello che ho scritto e in tutto quello che ho vissuto. Si direbbe che mi piace la notte perche' e' il prologo dell'Aurora". Anzitutto l'aurora si presta per parlare di un altro esilio finora taciuto: quello filosofico. Come non sentirsi in terra straniera nella filosofia - anche quella del novecento - che ha astratto e separato il pensare dal sentire e che ha preso a modello la luce accecante della ragione, una "chiarezza che respinge le tenebre senza penetrare in esse, senza disfarle in penombra"? Ma sara' questo l'unico modo di filosofare? O non e' forse quello scelto dall'uomo occidentale il quale ha tradotto l'indigenza che lo segna dalla nascita nell'arroganza cinica dell'adolescente avido di esistenza e di possesso? L'idealismo infantile - "radice guerriera di tutta la cultura occidentale" - che nei nostri tempi si declina nel solipsismo metafisico e nel nichilismo e' la vertigine di liberta' dell'uomo che ha perso insieme "la madre e l'anima". "Questo mondo e', risulta evidente, quello degli uomini. Lei, da parte sua, sentiva di vivere oltre il mondo degli uomini". Essere oltre non e' pero' una sfida lanciata al mondo maschile. Piuttosto Zambrano rivolge uno sguardo pietoso a questa parte piu' sofferente e percio' piu' crudele dell'umanita'. E capovolge il rapporto maschile-femminile mostrando il "di piu'" delle donne. Il "di piu'" e' paradossalmente la loro incapacita' di svincolarsi dal sentire. Le donne sono rimaste per millenni nel mondo del sacro, custodi "delle fonti misteriose della vita", abitanti delle viscere, loro stesse "viscere della Storia". Il "di piu'" della donna e' l'amore che chiede una resa della volonta' e disfa l'eccesso di "io". Relegata al sacro, segreta e appartata, la donna e' rimasta a "delirare" come Araceli, ma anche come Maria. L'etimologia di delirare e' uscire dal tracciato, percio' perdersi. Ma per Zambrano perdersi e' "aprire una strada diversa, raccogliere una tradizione dimenticata". Sconfitta sul terreno della filosofia occidentale, la donna sara', proprio per questo, seme di futuro anche per la filosofia. Cuba, esilio, aurora: incipit nova philosophia. * Il viaggio iniziatico dell'esilio, la rinascita della filosofia e' il passaggio attraverso le viscere della storia. Perche' nessuno "entra nella nuova vita senza passare per una notte oscura (...), senza aver abitato una qualche sepoltura". Le catacombe di Cuba e le catacombe di Roma sono luoghi eletti di questo passaggio che e' anche una attesa: e' l'attesa dell'ora in cui fa giorno, in cui cominciano a dileguare le ombre della notte, "dell'ora in cui convengono passato e avvenire". Questo e' dunque quel che Zambrano intende per filosofia: "la trasformazione del sacro nel divino", cioe' la trasformazione di quel che e' viscerale, oscuro, passionale e che, in quanto tale, aspira ad essere salvato nella luce del pensiero, che resta pero' luce della penombra, "chiaro del bosco". La filosofia e' questa trasformazione femminile, esercizio amoroso di una ragione nuova che sa delicatamente avvicinarsi alle zone piu' umili e oscure della vita per riscattarle. Perche' non e' piu' possibile sopportare ancora la separazione del pensare dal sentire, il divorzio della filosofia dalla vita. "La filosofia - scrive - era per me irrinunciabile - ma ancor piu' irrinunciabili erano la vita e il mondo". Percio', conclude, "sono sempre stata al limite". * Alla denuncia delle verita' della scienza e della filosofia ridotta a metodologia della scienza, "verita' dure e invulnerabile, sterili e impotenti", si accompagna la ricerca febbrile di nuove forme e nuove vie del filosofare, tutte quelle che rinviano ad un mas alla', ad un "piu' in la'" e oltre, ad "un'altra vita in questo mondo", ad una nuova possibilita' di nascita uscendo da se' e oltrepassandosi. Percio' anche - perche' no? - la mistica, che indica il luogo in cui si puo' abitare il proprio tempo senza appartenervi totalmente, e tutte quelle forme da sempre esiliate. Anche del sogno, dato che "siamo figli dei nostri sogni". Purche' la filosofia si faccia "guida" della vita che comunque - scrive in Chiari del bosco - "germoglia sempre verso l'alto, cerca le altezze". Ma Zambrano non e' una novella Diotima che lamenta la mancanza d'anima della filosofia. Se proclama la propria ostilita' all'idealismo, se prende distanza dal pensiero della crisi, non e' neppure semplicemente una fenomenologa ne' una psicologa esistenziale. Il suo cammino verso un sapere dell'anima ci vieta una definizione sbrigativa e ci induce a una meditazione piu' attenta, proprio perche' ci porta a ritrovare il contatto con il possibile, con quel che non immaginavamo potesse toccarci e rallegrarci. * II. Alcuni tratti della vita di Maria Zambrano Il 28 gennaio del 1939 Maria Zambrano attraverso' la frontiera spagnola insieme alla madre e alla sorella Araceli. Questa data spezza la sua vita, lasciando una ferita profonda, e segna l'inizio di un lunghissimo esilio di oltre quarantacinque anni trascorso fra L'Avana, Parigi, Roma e la Svizzera. Il suo destino si intreccia con le sorti della Nina, della Repubblica spagnola - come lei stessa la ricorda nella Esperienza della storia - di una "Spagna bambina" affogata nel sangue e sepolta "piu' viva che mai". Maria Zambrano era nata il 22 aprile del 1904 a Velez-Malaga. Ma gia' nel 1909 i genitori, entrambi insegnanti, si erano trasferiti a Segovia, la citta' del tempo "immenso" della sua adolescenza. L'ambiente politico e culturale in cui si formo' era progressista - il padre aveva aderito alla Agrupacion Socialista Obrera - ma la presenza femminile aveva un peso ridottissimo. Nel 1921 prese la decisione, molto sofferta, di studiare filosofia. In Quasi un'autobiografia ricorda: "quando mi resi conto che di fatto non era possibile niente [per una donna], scoprii il pensiero, e scoprii cio' che io chiamavo, e continuo a chiamare, 'la filosofia'". Ma che cosa le aveva dato, alla fine, la filosofia? Perche' "se non fosse stato per quella stupida ambizione, lei (...) sarebbe stata o avrebbe fatto questo, quello o quell'altro, si sarebbe almeno sposata; e poteva essere vero...". Qualche volta aveva finito per crederlo anche lei e aveva pensato di disfarsi di tutti quei libri. Ma un giorno, durante una lezione, grazie - come lei stessa ha raccontato - a un raggio di luce che attraverso' una tendina nera, comprese quello che sarebbe stata per lei la filosofia: una "penombra toccata di allegria". Percio' non l'abbandono' piu'. Fu allieva di Ortega y Gasset con il quale ebbe pero' un rapporto conflittuale: gia' nel 1930, per la poca fermezza con cui il filosofo aveva difeso la Repubblica. Zambrano assunse invece una posizione decisa e non risparmio' energie per risvegliare la Spagna addormentata. Mise alla prova il corpo - "l'unico sostegno che abbiamo". Nell'inverno del 1928, ammalatasi di tubercolosi, fu costretta a restare per lunghi mesi in un isolamento quasi totale, consegnata a "qualcosa chiamata se stessa (...) un quasi nulla". Tornata alla vita normale, partecipo' agli avvenimenti che portarono il 14 aprile del 1931 alla proclamazione della Seconda Repubblica Spagnola. Chiamata a insegnare Metafisica all'Universita' di Madrid, pubblico' in quei primi anni '30 numerosissimi saggi, tra cui Perche' si scrive. Nel 1936 sposo' Alfonso Rodriguez Aldave, un giovane diplomatico che segui' nella sua missione a Santiago del Cile. Lo scoppio della guerra civile in Spagna indusse entrambi a far ritorno: il marito si arruolo' nell'esercito repubblicano, Maria lavoro' a Valencia entrando a far parte della rivista "Hora de Espana". Ma la guerra era perduta. Sotto la pressione dell'esercito franchista Maria si ritiro' prima a Barcellona e poi segui' il grande esodo dei cinquecentomila spagnoli che attraverso i Pirenei cercavano di raggiungere la Francia. * Mentre la madre e la sorella rimasero a Parigi, Maria scelse l'esilio dall'Europa. Con il marito, da cui in seguito si separo', ando' dapprima in Messico. Nel 1940 decise di trasferirsi a L'Avana dove, a parte alcune interruzioni, trascorse oltre quindici anni vivendo precariamente con i proventi di conferenze, lezioni e pubblicazioni. A Cuba, dove trovo' una "sorta di patria prenatale", entro' in contatto con i gruppi di intellettuali, tra cui il poeta Jose' Lezama Lima, che lottavano contro la dittatura di Batista. Di quegli anni e', fra l'altro, L'agonia dell'Europa. "Agonizzare e' non poter morire a causa della speranza". L'agonia dell'Europa era l'agonia della madre. L'una si confondeva con l'altra. "E madre era anche l'Europa. Un'altra madre straziata, una madre che era divenuta pazza. Medea!". Lei, figlia perplessa e angosciata, obbligata a farsi madre della propria madre, la vedeva da lontano e percio' piu' distintamente, da quel continente nato dal suo sogno. Attraverso i gelidi inverni, i deserti senza pane, il terrore senza nome della notte europea, sua madre stava consumando la sua agonia. Quando nell'estate 1946 da L'Avana, passando per New York, con un visto ottenuto faticosamente, giunse a Parigi, la madre era morta solo da un giorno. Le restava la sorella Araceli - Antigone", perche' innocente aveva sopportato la storia. Dalla sorella Maria Zambrano non si separo' piu' cercando di alleviare le sofferenze del delirio a cui l'aveva portata la tragedia europea. Fino al 1948 resto' con Araceli a Parigi dove strinse amicizia con Rene' Char e Albert Camus. Poi con lei rientro' a L'Avana. Fu qui che, tra il 1952 e il 1953, scrisse l'autobiografia Delirio e destino. * Nel 1953 decise di rientrare in Europa e scelse Roma dove visse con la sorella per oltre dieci anni, fino al 1964, in un piccolo appartamento a piazza del Popolo. Fu l'occasione per riprendere e intensificare i rapporti con gli spagnoli in esilio, ma anche per entrare in contatto con gli intellettuali italiani. Ogni sera Maria e Araceli scendevano al Caffe' Rosati dove si riuniva una piccola comunita': da Rafael Alberti a Ramon Gaya e Jorge Guillen fino ad Alberto Moravia e Elsa Morante. Ma l'amicizia forse piu' importante, quella con Elena Croce, risaliva in parte gia' al 1950 quando, ancora a Cuba, Zambrano aveva cominciato a collaborare con la rivista "Botteghe oscure". Gli anni romani, ai quali risalgono anche l'amicizia con Elemire Zolla e Cristina Campo, furono anni decisivi in cui videro la luce libri come L'uomo e il divino, Persona e democrazia, La tomba di Antigone, I sogni e il tempo. Nella Roma esoterica della cristianita' originaria, Zambrano - reinterpretando le "rovine", che sono poi le radici di un'altra civilta' - sviluppo' una nuova concezione del tempo. La Roma che aveva accolto Maria e Araceli, rifugio ospitale per tanti esiliati, verso la meta' degli anni '60 - come osserva Elena Croce in Due citta' - era gia' cambiata divenendo sempre piu' vuota e provinciale. Il regime democristiano aveva fatto la sua parte. E la fece anche nei confronti di Maria Zambrano che, accusata di essere comunista, ricevette il foglio di via nell'agosto del 1964. L'ambasciata spagnola non fu certo senza colpa. Si riusci' ad annullare il mandato di espulsione, ma Maria e Araceli lasciarono l'Italia in settembre. Si trasferirono a La Piece, un paesino della Svizzera francese, dove Maria continuo' instancabile a scrivere. Nel 1972 mori' Araceli. * Volontariamente isolata Maria Zambrano lavoro' ad alcuni tra i suoi testi piu' significativi: Dell'Aurora, Note di un metodo, Chiari del bosco. Il rientro in Spagna, dopo la fine della dittatura franchista, sembrava ostacolato dalle sue precarie condizioni economiche e da una salute che andava deteriorandosi. Ma a tenerla ancora lontana avrebbe contribuito la nostalgia intrinseca all'esilio. Mentre nel 1980, sempre piu' malata, fu costretta a lasciare il suo rifugio svizzero, si moltiplicarono in Spagna i riconoscimenti ufficiali. Ma solo il 20 novembre del 1984 Maria Zambrano tocco' di nuovo il suolo spagnolo. Si stabili' a Madrid, in una casa vicino al Parco del Retiro, dove riusci', benche' non vedesse quasi piu', a pubblicare note, frammenti, scritti, rimasti sino allora inediti. Il suo lascito e' conservato ora dalla Fundacion Maria Zambrano. Nel 1988 le fu conferito il premio "Miguel de Cervantes". L'ultimo suo scritto fu Pericoli della pace del 1990. Mori' a mezzogiorno del 6 febbraio 1991 a Madrid e fu sepolta a Velez-Malaga. * III. Alcuni scritti di Maria Zambrano Dopo le prime edizioni negli anni '60 e '70, e dopo l'edizione di Chiari di bosco sostenuta da Massimo Cacciari nel '77, la filosofa ha assunto piu' visibilita' anche grazie ai contributi di giovani studiose come Elena Laurenzi, Annarosa Buttarelli, Rosella Prezzo, Stefania Tarantino. Tra le sue opere: Spagna. Pensiero, poesia e una citta', Citta' aperta, 2004; L'agonia dell'Europa, Marsilio, 1999; Delirio e destino, Cortina, 2000; La confessione come genere letterario, Bruno Mondadori, 1997; Dell'Aurora, Marietti, 2000; Note di un metodo, Filema, 2003; L'uomo e il divino, Edizioni Lavoro, 2001; Chiari del bosco, Bruno Mondadori, 2004; Verso un sapere dell'anima, Cortina, 1996. 4. RIFERIMENTI. LIBRERIA DELLE DONNE DI MILANO: ALCUNI SITI INTERNAZIONALI DI DONNE [Dal sito della Libreria delle donne di Milano (www.libreriadelledonne.it) riprendiamo questa serie di segnalazioni di siti utili] - National museum of women in the arts www.nmwa.org - Donne in nero di Belgrado http://wib.matriz.net - Il sito della Revolutionary Association of the Women of Afghanistan. www.rawa.org/ - Centro Duoda - Universidad de Barcelona www.ub.es/duoda - Madri di plaza de mayo www.madres.org - Le Abuelas de Plaza de Mayo (le Nonne di Plaza de Mayo) che lottano in Argentina affinche' i figli e le figlie delle desaparecidas dati in adozione dai militari contro la volonta' dei genitori tornino alle famiglie legittime. www.wamani.apc.org - Centro di documentazione, biblioteca, archivio, archivio fotografico, fornisce bibliografie sul movimento femminista Pubblica "Lover, magazine for feminism culture and science" www.iiav.nl - The Next Genderation network Sito olandese per studiose e studiosi in women studies e femminismo in Europa, in inglese. http://nextgenderation.let.uu.nl - Feminist Majority Foundation online www.feminist.org - Sito che presenta diverse bibliografie sul femminismo negli Stati Uniti e in giro per il mondo. www.cddc.vt.edu/feminism/enpo.html - Biografie di donne Il sito, avviato nel '95, contiene links a biografie di donne presenti in internet www.DistinguishedWomen.com - Donne e marxismo (in inglese) Sito temporaneamente non raggiungibile. http://csf.colorado.edu/mirrors/marxists.org/subject/women/index.htm - Bilbiografia sul Femminismo nel mondo e in Italia Ospitata dal "Center for Digital Discourse and Culture" al "Virginia Tech University" www.cddc.vt.edu/feminism - The UN Internet Gateway on the Advancement and Empowerment of Women www.un.org/womenwatch - Donne e Cinema: Guida bibliografica fondamentale Per iniziare una ricerca in rete (e non) sia sul cinema delle donne, sia sulle donne nel cinema, sia sulla critica femminista in campo cinematografico. In Inglese. http://poe.acc.virginia.edu/~pm9k/libsci/womFilm.html - Enormi elenchi (a livello mondiale) di mailing list e newsgroup sulle donne http://research.umbc.edu/~korenman/wmst/forums.html http://www-unix.umbc.edu/~korenman/wmst/forums.html - Feminist Yellow Pages of Cyberspace Presenta le pagine di link consigliati dalla rivista "Women and Performance" tra cui le seguenti sezioni: Databases for Women's Issues; Women & Performance ;Women & New Media; Feminist Academics Online; Women & Activism ; Queer Resources. Sito temporaneamente non raggiungibile. www.echonyc.com/~women/yellowpages.html - Women's Studies EuroMap Ottimo sito per avere una mappa dei siti sulle donne in Europa. Ospita inoltre le pagine di Wise (Woman's International Studies Europe), pagine su progetti di scambio per ricerche sulle donne, le pagine di Sigma (una mappa istituzionale degli studi delle donne nelle universita' europee), informazioni sullo "European Journal of Women's Studies". http://women-www.uia.ac.be/women - Gender Inn: Women's and Gender Studies Database Progetto dell'Universita' di Colonia (sia in tedesco che in inglese): un database con 5.000 schede bibliografiche riguardanti teoria e critica letteraria femminista e studi di genere con particolare riferimento alle letterature inglese e americana. Da notare la pagina dei link con una sezione dedicata ad altri database, a metapagine (raccolte di raccolte di link), a bibliografie in rete. Tra i primi vanno citati i collegamenti al Database Ariadne (Biblioteca Nazionale Austriaca, in tedesco), la Biblioteca Fawcett a Londra, l'International Information Centre and Archives for the Women's Movement di Amsterdam e il Mfi, The Medieval Feminist Index. www.uni-koeln.de/phil-fak/englisch/datenbank/e_index.htm - InforM Women's Studies: Bibliographies Data base Utile punto di raccolta di bibliografie aggiornate (dall'Universita' del Maryland). www.inform.umd.edu/EdRes/Topic/WomensStudies/Bibliographies - AS@UVA Gender Studies Metapagina con links divisi in Women's Studies Resources, Family Studies Resources, Queer Studies Resources, Men's Studies Resources. Ciascuna divisa in sottosezioni, tra cui link dedicati ai vari programmi di studi sul genere delle universita' americane. http://xroads.virginia.edu/~YP/gender.html - Women's Resources on the Internet Ricca e variegata raccolta di links divisa per soggetto, tra cui arte, letteratura, storia, gender issues, sessualita', cinema... http://metalab.unc.edu/cheryb/women/wresources.html - Eldis Gender Homepage Database della British Library for Development Studies, una delle cui aree e' costituita dagli studi di genere. Uno dei piu' potenti database specializzato in risorse di politica e sociologia. E' possibile impostare le seguenti ricerche: Search for Gender materials available online; Recent publications on Gender. www.ids.ac.uk/eldis/gender/Gender.htm - Wsslinks (Women's Studies Section Links) Una delle metapagine meglio organizzate con ciascuna delle aree specifiche curata da una diversa collaboratrice. Le categorie: General sites; Archives; Art and Film; Culture (includes Literature); Education; Health; History; International; Lesbian Sites; Music; Philosophy; Politics; Science and Technology. http://libraries.mit.edu/humanities/WomensStudies/wscd.html - Feminist Studies Collections: Internet Resources - Women in History Buona Metapagina con link relativi a siti sulla storia delle donne nei vari periodi storici. Suddivisa nelle sezioni: General; Archives; Ancient; Medieval; 18th C; 19th C; 20th C; Women/Feminist Historians; Journals & Periodicals. www-sul.stanford.edu/depts/ssrg/kkerns/womhislg.html - Diotima - Materials for the Study of Women and Gender in the Ancient World Sito fondamentale che raccoglie risorse bibliografiche e anche testi sullo studio delle donne e sugli studi di genere (anche maschile) relativi al mondo classico e giudaico. www.stoa.org/diotima - Documenti sul Movimenti di liberazione della donna nella Special Collections Library, Duke University, Usa http://scriptorium.lib.duke.edu/wlm - Medieval Women, vite e opere di donne medievali www.georgetown.edu/labyrinth/subjects/women/women.html - Un sito di femministe sudamericane. www.creatividadfeminista.org - Un sito sul femminismo nel mondo (americano). www.feminist.com - Un sito sul femminsmo americano Sito temporaneamente non raggiungibile. www.hite-research.com - Centre for Women & Information Technology www.umbc.edu/cwit - Institute for women and technology www.iwt.org/home.html - Institute of Information and Computing Sciences www.cs.uu.nl - Massachusetts Institute of Technology http://web.mit.edu 5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti. Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono: 1. l'opposizione integrale alla guerra; 2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione; 3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario; 4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo. Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica. Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli. 6. PER SAPERNE DI PIU' * Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it * Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in Italia: www.peacelink.it/users/mir; per contatti: mir at peacelink.it, sudest at iol.it, paolocand at inwind.it * Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: www.peacelink.it; per contatti: info at peacelink.it LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO Foglio quotidiano di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it Numero 805 del 10 gennaio 2005 Per ricevere questo foglio e' sufficiente cliccare su: nonviolenza-request at peacelink.it?subject=subscribe Per non riceverlo piu': nonviolenza-request at peacelink.it?subject=unsubscribe In alternativa e' possibile andare sulla pagina web http://web.peacelink.it/mailing_admin.html quindi scegliere la lista "nonviolenza" nel menu' a tendina e cliccare su "subscribe" (ed ovviamente "unsubscribe" per la disiscrizione).
- Prev by Date: La domenica della nonviolenza. 3
- Next by Date: La nonviolenza e' in cammino. 806
- Previous by thread: La domenica della nonviolenza. 3
- Next by thread: La nonviolenza e' in cammino. 806
- Indice: