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Guerra civile in Uganda: proclamato il cessate il fuoco
- Subject: Guerra civile in Uganda: proclamato il cessate il fuoco
- From: Associazione per i popoli minacciati / Gesellschaft fuer bedrohte Voelker <info at gfbv.it>(by way of Carlo Gubitosa <c.gubitosa at peacelink.it>)
- Date: Mon, 15 Nov 2004 17:33:17 +0000
www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/041115ait.html
Guerra civile in Uganda: proclamato il cessate il fuoco
Appello ai Ministri degli Esteri dell'UE affinché contribuiscano a porre
termine alla più grave tragedia dimenticata in Africa!
Bolzano, Göttingen, 15 novembre 2004
Dopo la proclamazione di un cessate il fuoco dalla durata di una settimana
in Uganda, l'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) ha lanciato un
appello all'Europa affinché colga quest'occasione e intervenga per porre
termine alla più grave e dimenticata delle tragedie africane,
caratterizzata dai terribili omicidi commessi da bambini soldato. L'Europa
deve immediatamente offrire aiuti e mediazione nella guerra civile. Il
governo ugandese ha proclamato il cessato il fuoco domenica in modo da
poter chiarire le condizioni per l'inizio di trattative per la pace con il
movimento ribelle del Lord's Resistance Army (LRA).
L'APM ha chiesto al presidente del Comitato dei Ministri dell'UE, il
ministro degli esteri olandese Bernard Bot, che l'Europa si renda
disponibile a organizzare i colloqui di pace tra le due parti in guerra.
Senza un aiuto dall'esterno rischia di spegnersi anche questa esigua
speranza di pace. Il governo ugandese, che punta piuttosto ad una soluzione
militare del conflitto nel nord del paese, ha acconsentito solo con molte
remore al cessate il fuoco. Ora bisogna approfittare di questo breve lasso
di tempo per convincere il governo dell'Uganda a dare inizio ai colloqui di
pace con il LRA. Il LRA ha già dimostrato il proprio interesse a svolgere
le trattative nei Paesi Bassi.
Oltre 20.000 bambini rapiti, costretti dal LRA a una vita da bambini
soldato e 1,6 milioni di profughi interni fuggiti dai combattimenti nel
nord del paese aspettano con ansia la fine di una guerra civile che uccide
e massacra da ormai 18 anni. La situazione nei campi profughi si aggrava di
giorno in giorno: in ottobre 3 persone sono morte di colera nel campo
profughi di Pabbo e altri 80 hanno contratto la malattia. Una media
giornaliera di 2,8 morti ogni 10.000 profughi costituiscono un indice di
mortalità altamente preoccupante. Le gravi violazioni dei diritti umani
hanno pesantemente traumatizzato la maggior parte dei profughi che non
trovano riparo nemmeno nei campi. La Commissione per i diritti umani
dell'Uganda ha lamentato solo la scorsa settimana che soldati governativi
entrano nei campi profughi e violentano le donne che dovrebbero in realtà
proteggere.
Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/04-1/040518it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/031208it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/031111it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/031023it.html |
www.gfbv.it/2c-stampa/03-2/030829it.html
* www: www.bambinisoldato.it