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Sei agosto quarantacinque: Hiroshima, una delle mostruosita' dei vincitori...
- Subject: Sei agosto quarantacinque: Hiroshima, una delle mostruosita' dei vincitori...
- From: "elisabetta caravati" <elisabettacaravati at libero.it>
- Date: Thu, 5 Aug 2004 15:01:16 +0200
Sei agosto quarantacinque: Hiroshima, una delle mostruosita' dei
vincitori...
"...sai invece quando tutto gli fu chiaro? Quando tutto pareva gia' chiaro
ed era gia' finito, il sei agosto del qurantacinque. Alle otto e un quarto
del mattino, se vuoi sapere anche l'ora. Quel giorno Tristano capi' che il
mostro ormai vinto stava lasciando il posto alle mostruosita' dei
vincitori... era il secondo crimine contro l'umanita' di questo allegro
secolo che sta finendo... quel mattino la prima atomica utilizzata come arma
di distruzione di massa cadde su una citta' del nostro mondo annientandolo
ed incenerendo duecentomila persone. Dico duecentomila, e tralascio le
migliaia morte dopo, e quelle nate morte, e tutti i cancri... e non erano
soldati, erano cittadini inermi che avevano commesso il delitto di non aver
nessuna colpa... C'e' un luogo, a Hiroshima, si chiama Gembaku Dom, e' un
padiglione, vuol dire Cupola atomica, fu l'epicentro dell'esplosione, in
quel luogo la temperatura al suolo raggiunse lo stesso calore della
superficie solare, vicino al cenotafio con la fiamma della pace c'e' un
pezzo di pietra, e' la soglia della porta di un edificio, una normale soglia
della nostre case, dove mettiamo lo zerbino per pulirci le scarpe. Dentro
quella pietra, di marmo, mi pare, assorbita come una carta assorbente
succhia l'inchiostro, c'e' l'impronta di un corpo umano a braccia
spalancate. E' quello che resta del corpo di un uomo che si liquefece sulla
soglia di casa sua alle otto e un quarto di quel sei agosto del
quarantacinque... Se puoi, fai un viaggio, valla a vedere, e' una visita
istruttiva... e' stato detto che quelle vittime furono inutili, la testa del
mondo era gia' stata schiacciata a Dresda e a Berlino, e agli americani per
piegare il Giappone sarebbero bastate le armi convenzionali. E' un errore,
non furono affatto inutili, ai vincitori furono utilissime, in quel modo
fecero capire al mondo che i nuovi padroni erano loro... la Storia e' una
creatura glaciale, non ha pieta' di niente e di nessuno, quel filosofo
tedesco che si suicido' in una pensioncina di confine fuggendo da Franco e
da Hitler e da tutti e forse anche da se stesso aveva riflettuto troppo su
questa dama priva di pieta' che gli uomini corteggiano invano, non gli deve
aver giovato... nelle sue riflessione scrisse che davanti al nemico, se
vince, neanche i morti saranno al sicuro... di qualsiasi nemico si tratti,
aggiungerei, anche il nemico dei cattivi, perche' per essere nemici dei
cattivi non si puo' fare i buoni, tu che ne pensi?...
Capisco la tua obiezione, sono stato troppo sintetico, certo che se vinceva
il male non c'era piu' rimedio... ma del bene volevo dire che... insomma...
il bene, ecco che il bene ha vinto sul male, solo che c'e' un po' di male di
troppo in quel bene, e un po' troppa imperfezione in quella verita'... La
verita' e' imperfetta..."
da" Tristano muore" di Antonio Tabucchi - Feltrinelli -