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Appello degli intellettuali a Ciampi: no superbase a Taranto
- Subject: Appello degli intellettuali a Ciampi: no superbase a Taranto
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Tue, 22 Jun 2004 10:33:43 +0200
Appello al Presidente della Repubblica
La base navale di Chiapparo viene ufficialmente inaugurata dal massimo
rappresentante dello Stato. Che cosa cambierà? Si affannano ad assicurarci
che nulla muterà. Operativa era, operativa continuerà ad essere. Una
cerimonia di scarso valore sostanziale. Una vuota scelta di ufficialità.
Noi temiamo che molto cambierà. Perché intorno alla base navale tutto
cambia. Nel nostro territorio e lontano, lontanissimo da noi. New York,
Madrid sono lontane eppure vicinissime. L'Iraq si è traformato in fucina di
terrorismo ed ha chiesto tributi di sangue a tutti i Paesi colà intervenuti
per "tenere la pace". La paura ha bussato alla porta dell'occidente. A
Taranto viene spalancato un portone enorme. Ci sono sempre maggiori
evidenze del prossimo arrivo della sesta flotta Usa nel Mar grande, ci sono
sempre più allettanti descrizioni dei vantaggi economici che porterebbe la
costruzione di una base Usa nel nostro porto e si magnifica l'entità degli
investimenti. Nessuno però può dimenticare i danni alle tradizionali e
floride attività di pesca e di mitilicoltura che danno lavoro a tremila
tarantini, nessuno può ignorare l'impatto gravissimo sull'ambiente della
nostra città già compromesso da troppe scelte sbagliate, nessuno può
trascurare il duro colpo per il turismo che faticosamente si tenta di
sviluppare né l'ostacolo enorme che si determinerebbe per il traffico
mercantile. Soprattutto non è possibile tacere gli ulteriori danni alla
salute derivanti dall'inquinamento. Non sembra rilevante la necessità che
la cittadinanza venga correttamente informata e democraticamente
interpellata su quanto è stato progettato.
Abbiamo bisogno di credere che in questa città non ci sono politici ed
amministratori distratti, pronti a volgere lo sguardo altrove fingendo di
non sapere, per mettere poi la bandiera della pace sui propri manifesti
elettorali. I politici e gli amministratori onesti rendano pubblica
dichiarazione della propria posizione contro i danni all'ambiente, contro
ogni nuovo futuro insediamento militare, contro ogni rinnovato ricatto
occupazionale, contro chi propone di barattare l'integrità dell'aria,
dell'acqua e del suolo, e quindi la salute e la stessa esistenza, con i
posti di lavoro. Denunciamo la follia di uno sviluppo non sostenibile,
reclamiamo un futuro di pace e di lavoro per i cittadini di Taranto,
chiediamo rispetto per la dignità dell'uomo, per l' integrità
dell'ambiente, per la tutela della vita.
Hanno aderito
Alex Zanotelli - Missionario comboniano
Renato Kizito Sesana - Missionario comboniano
Riccardo Petrella - Univ. Cattolica Lovanio (B)
Arrigo Colombo - Univ. Lecce
Giulietto Chiesa - Giornalista
Nello De Gregorio - Ambientalista
Alessandro Marescotti - Peacelink
Lucio Giummo - Architetto
Ettore Marangi - OFM Resp. GPSC
Cosimo Argentina - Scrittore
Patrizia Conte - Cantante
Alessandro Langiu - Attore
Iaia Vantaggiato - giornalista
Peppe Giusto - Regista
Angelo Losasso - Musicista
Stefano Maria Bianchi - Giornalista e scrittore
Leo Pantaleo - Attore e regista
Nicola Andreace - Pittore
Enzo Falcone - Pittore
Giovanni Amodio - Critico d'arte
Martino Carrieri - Scrittore
Michele Devitis - Paroliere
Cosimo Cinieri - Attore
Gianni Cellamare - Musicista
Cataldo Scatigna - Musicista
Cristina Ceci - Musicista
Giuseppe Magaldi - Musicista
Sono stati contattati
Angelo Lippo
Paolo De Stefano
Anna Lucia Lomunno
Paolo Bonvissuto
Alessandro Guido
Mariella Nava
Roberto Degiorgi
Gianfranco Decataldo
Armando Spataro
Salvatore Velluto
Il Comitato per il NO al rischio nucleare e No ad ogni altro insediamento
militare a Taranto è costituito da singoli cittadini e dalle associazioni
tarantosociale, Peacelink, Tarantoviva, Altrimondi, Legambiente, WWF, Pax
Christi, Associazione per la Pace, ARCI, Attac, Oltre le barriere, Cobas,
Slai Cobas, Chiesa Valdese.