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"Guerra ai valori globali". Amnesty International presenta ilRapporto Annuale 2004 e denuncia: gli attacchi dei gruppi armati e deigoverni alimentano sfiducia, paura e divisione
- Subject: "Guerra ai valori globali". Amnesty International presenta ilRapporto Annuale 2004 e denuncia: gli attacchi dei gruppi armati e deigoverni alimentano sfiducia, paura e divisione
- From: press@amnesty.it
- Date: Wed, 26 May 2004 16:39:31 +0200
Gent.mi tutti,
vi trasmettiamo il comunicato stampa di Amnesty International:
'GUERRA AI VALORI GLOBALI'. AMNESTY INTERNATIONAL PRESENTA IL RAPPORTO
ANNUALE 2004 E DENUNCIA: GLI ATTACCHI DEI GRUPPI ARMATI E DEI GOVERNI
ALIMENTANO SFIDUCIA, PAURA E DIVISIONE
Grazie per la cortese attenzione
Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste:
Amnesty International Ufficio Stampa
Tel. 06 44.90.224 cell. 348-6974361 e-mail: press@amnesty.it
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COMUNICATO STAMPA
CS66-2004
'GUERRA AI VALORI GLOBALI'. AMNESTY INTERNATIONAL PRESENTA IL RAPPORTO
ANNUALE 2004 E DENUNCIA: GLI ATTACCHI DEI GRUPPI ARMATI E DEI GOVERNI
ALIMENTANO SFIDUCIA, PAURA E DIVISIONE
I governi e i gruppi armati hanno scatenato una guerra ai valori globali,
distruggendo i diritti umani della gente comune. E' questo il grido
d'allarme lanciato da Amnesty International in occasione della
presentazione del suo Rapporto Annuale 2004, avvenuta questa mattina a
Roma.
La violenza dei gruppi armati e l'escalation di violazioni ad opera dei
governi si sono miscelate per dare vita al piu' grande attacco ai diritti
umani e al diritto umanitario degli ultimi 50 anni, in un mondo dominato da
crescente sfiducia, paura e divisione.
'Gli attacchi crudeli, criminali e spietati dei gruppi armati come
al-Qa'ida costituiscono una minaccia assai concreta alla sicurezza della
gente in ogni parte del mondo. Li condanniamo nel modo piu' totale. Si
tratta di 'crimini gravi' ai sensi del diritto internazionale, che in
alcuni casi costituiscono veri e propri crimini di guerra e crimini contro
l'umanita'' - ha dichiarato Marco Bertotto, presidente della Sezione
Italiana di Amnesty International.
L'organizzazione ha condannato duramente i gruppi armati responsabili di
atrocita' come gli attentati ai treni dell'11 marzo a Madrid e l'attacco
contro la sede dell'Onu in Iraq, il 19 agosto 2003, in cui rimase ucciso
l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Sergio Viera de
Mello. I violenti attacchi nei confronti della popolazione civile e delle
istituzioni che hanno il compito di trovare soluzioni ai conflitti e
all'insicurezza - come la stessa Onu e il Comitato internazionale della
Croce Rossa - rappresentano una nuova, grave minaccia alla giustizia
internazionale.
'Ma a lasciare senza parole e' anche il fatto che i principi del diritto
internazionale e gli strumenti dell'azione multilaterale che potrebbero
proteggerci da questi attacchi vengono minacciati, ridimensionati o
distrutti da governi potenti' - ha aggiunto Bertotto - 'che stanno
perdendo la loro compassione morale e sacrificando i valori globali dei
diritti umani al cieco perseguimento della sicurezza. Quest'assenza di
leadership rappresenta una pericolosa concessione ai gruppi armati'.
'L'agenda della sicurezza globale promossa dall'amministrazione Usa e' un
fallimento in termini di visione e una sconfitta in termini di principi.
Violando i diritti umani all'interno, chiudendo gli occhi sugli abusi
all'estero e usando la forza militare preventiva dove e quando vogliono,
gli Usa hanno recato un danno alla giustizia e alla liberta' e hanno reso
il mondo un luogo piu' pericoloso'.
Il Rapporto Annuale 2004 di Amnesty International denuncia uccisioni
illegali ad opera delle forze della Coalizione e dei gruppi armati in Iraq.
I casi di maltrattamenti e torture evidenziano la vulnerabilita' di
centinaia di prigionieri, non solo in Iraq ma anche in Afghanistan, a
Guantánamo Bay e altrove, detenuti dagli Usa e dai loro alleati senza
accusa, processo o possibilita' di accedere a un avvocato o di beneficiare
della protezione della Convenzione di Ginevra.
'Non proteggendo i diritti di coloro che possono essere colpevoli, i
governi minacciano i diritti degli innocenti e pongono tutti noi a rischio'
- ha proseguito Bertotto.
La 'guerra al terrore' e la guerra in Iraq hanno favorito una nuova ondata
di abusi dei diritti umani e hanno distolto l'attenzione del mondo da
quelli gia' in corso. Il Rapporto Annuale 2004 di Amnesty International
denuncia devastanti conflitti interni, nascosti agli occhi del mondo, in
Cecenia, Colombia, Nepal, Repubblica Democratica del Congo e Sudan, paesi
che sono terreno di coltura per alcune delle piu' grandi atrocita'. La
violenza in Israele e nei Territori Occupati e' aumentata mentre altrove
molti governi hanno apertamente portato avanti politiche repressive.
'Quei governi che si dicevano ossessionati dalla minaccia delle armi di
distruzione di massa in Iraq, hanno permesso alle vere armi di distruzione
di massa - ingiustizia, impunita', poverta', discriminazione, razzismo,
traffico incontrollato di armi leggere, violenza contro le donne e abusi
sui bambini - di agire incontrollate' - ha accusato Bertotto. 'Il mondo ha
disperatamente bisogno di una leadership ispirata ai valori globali dei
diritti umani'.
Pur denunciando abusi e impunita', ipocrisia e doppi standard dei governi,
Amnesty International vuole sottolineare il potere sempre piu' crescente
che la societa' civile sta assumendo per invertire la corrente in favore
dei diritti umani. Vi sono segnali inequivocabili di un movimento per la
giustizia globale: i milioni di persone che manifestano in ogni parte del
mondo per esprimere solidarieta' alla popolazione irachena, gli spagnoli
che scendono in strada in nome dell'umanita' dopo gli attentati di Madrid,
i cittadini del mondo che si riuniscono al Forum sociale mondiale in
Brasile.
'I governi devono ascoltare. In tempi di incertezza il mondo ha bisogno non
solo di combattere contro le minacce globali, ma di lottare per la
giustizia globale' - ha ribadito Bertotto.
A livello globale, nonostante la crociata degli Usa per indebolire la
giustizia internazionale e assicurare immunita' planetaria ai suoi
cittadini, la Corte penale internazionale ha nominato il suo procuratore e
ha iniziato i suoi lavori. A poco a poco, i tribunali degli Usa e del
Regno Unito hanno iniziato a mettere sotto osservazione le azioni dei
rispettivi governi per limitare i diritti umani.
'I diritti umani sono importanti perche' offrono una visione potente e
vincolante di un mondo migliore e piu' giusto e un concreto progetto su
come arrivarci. Questi valori globali di giustizia sono la strada piu'
efficace per la sicurezza e la pace' - ha concluso Bertotto.
FINE DEL COMUNICATO
Roma, 26 maggio 2004
Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - 348 6974361, e-mail: press@amnesty.it
Il Rapporto Annuale 2004 e' on-line al seguente indirizzo:
www.amnesty.it/pubblicazioni/rapporto2004/