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appello contro il terrorismo



Appello

Ora basta! Ogni nostro ulteriore silenzio è complice.
Noi intellettuali arabi e musulmani, presenti in Italia ed in Europa, non 
possiamo più esimerci dal prendere una posizione chiara ed esplicita di 
rifiuto del terrorismo.
Non ci sentiamo affatto messi sul banco degli accusati, ma non possiamo lo 
stesso sottrarci al nostro ruolo.
Dopo gli attentati che hanno falcidiato vite umane, di persone innocenti, 
non possiamo continuare a tergiversare sulle colpe del colonialismo 
occidentale e sulla potenza dell'impero americano. Leggiamo su molta stampa 
araba analisi su un diabolico complotto ordito contro l'islam e dibattiti 
sull'appassionato e nello stesso tempo futile tema: a chi giova? Questo è 
un lusso che se lo possono permettere soltanto coloro che hanno tempo da 
perdere. Il cancro del terrorismo colpisce prima di tutto le nostre società 
d'origine, avviluppandole in un futuro oscurantista.
Urge invece una chiarezza nel nostro campo. Ora.
Non è una resa a forze esterne, ma una difesa del bene più prezioso che 
possediamo: la vita ed il futuro di uomini e donne. Di ogni luogo, credo, 
religione e nazione.
Agli appelli ed alle azioni di chi chiama alla guerra tra civiltà, dobbiamo 
contrapporre la fede nel dialogo e nella costruzione di ponti.
Continuare a lamentarsi soltanto delle colpe, passate e presenti, 
dell'occidente alimenta il senso di frustrazione che gli arabi vivono 
ancora, a quasi mezzo secolo dall'indipendenza politica. Se abbiamo da 
recriminare, lo dobbiamo fare nei confronti delle nostre classi dirigenti 
che hanno fallito il loro compito e hanno fatto prevalere interessi 
personali e di casta rispetto a quelli generali e pubblici.
Soltanto un riscatto improntato sulla razionalità e sull'affermazione della 
tolleranza, potrà condurre i popoli arabi e musulmani fuori dal pantano del 
terrorismo e dall'arretratezza.
Non possiamo ripetere l'errore compiuto nei confronti del popolo algerino, 
lasciato solo tra l'incudine del terrorismo ed il martello del potere dei 
militari corrotti.
Ciascuno, nel suo ambito, deve agire coerentemente con i valori che 
esprime. Ridurci a osservatori silenti del collasso, a vista d'occhio, di 
ogni valore della nostra civiltà è una resa a chi vuole strumentalizzare 
l'Islam e la tradizione araba, rinnegando il richiamo alla pace ed alla 
fraternità lanciati 14 secoli fa dal profeta Mohammed.
Non lasciamo in mano a dei pazzi sanguinari l'eredità di 14 secoli di 
civiltà arabo-islamica!
Diamo un esempio di opposizione chiara e coraggiosa, per non lasciare una 
moltitudine di giovani in preda al sopprimente pensiero della pura e 
stupida violenza.

Farid Adly