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UN "DOSSIER CECENIA" PER LA VISITA DI VLADIMIR PUTIN



L'associazione PeaceLink, in occasione della visita italiana di Vladimir 
Putin ha messo a disposizione su internet un "libro nero" di 68 pagine per 
denunciare i crimini di guerra, le violazioni dei diritti umani e le fosse 
comuni della Cecenia.

Il testo e' stato realizzato da Carlo Gubitosa, il segretario 
dell'associazione, testimone oculare della seconda guerra in Cecenia.

Nell'estate del 2000, Gubitosa ha visitato la Cecenia e i campi profughi 
dell'inguscezia, realizzando un dossier che oggi viene riproposto in una 
versione approfondita e attualizzata fino alle recenti elezioni politiche 
che si sono svolte in Cecenia il 5 ottobre scorso.

Tra le novita' nel dossier rispetto all'edizione del 2000 segnaliamo 
documenti e testimonianze in merito a:

1) La scoperta conclamata e documentata di FOSSE COMUNI in Cecenia, su 
territori controllati dall'esercito della Federazione Russa. (pag. 42)

2) Le denunce di torture subite DAI MILITARI RUSSI nelle loro caserme ad 
opera dei loro superiori. (pag. 34)

3) La pressione esercitata dalla Russia e da altri paesi contro la 
Commissione Onu per i diritti umani, che negli ultimi due anni ha impedito 
l'approvazione di una risoluzione sulla Cecenia. (pag. 48)

4) La serie ininterrotta di denunce contro le violazioni dei diritti umani 
in Cecenia formulate da altri soggetti del diritto internazionale come il 
Consiglio d'Europa, il Parlamento Europeo, il Comitato Europeo per la 
Prevenzione della Tortura e dalle Organizzazioni Non Governative come 
Memorial, Human Rights Watch, Amnesty International e l'associazione per i 
Popoli Minacciati. (pag. 49)

5) La manipolazione dei risultati del censimento in Cecenia per occultare 
la gravita' delle perdite tra i civili. (pag. 45)

6) La campagna mondiale di Amnesty International per il rispetto dei 
diritti umani in Russia (pag. 45)

7) La censura operata dal governo Russo sulla Organizzazione Non 
Governativa "Madri dei Soldati di San Pietroburgo" dopo il ritrovamento di 
preghiere e crocifissi nella sede della Ong. (pag. 50)

8) Le contestazioni al referendum del marzo 2003, che ha approvato una 
costituzione cecena che concede al Cremlino il potere di sciogliere 
parlamenti liberamente eletti dai ceceni. (pag. 47)

9) Le violenze compiute contro alcuni candidati alle elezioni presidenziali 
dell'ottobre 2003 e la conseguente rinuncia alla competizione elettorale di 
quattro candidati su un totale di undici. La chiusura di emittenti 
radiofoniche e televisive che appoggiavano gli avversari di Ahmed Kadyrov, 
il candidato appoggiato dall'amministrazione Putin e divenuto in seguito 
l'attuale presidente della cecenia. (pag. 51)

10) Le denunce di Amnesty International sul progetto di oleodotto 
Baku-Tblisi-Ceyhan, che rischia di avere serie conseguenze sui diritti 
umani per migliaia di persone che vivono nelle regioni interessate. (pag. 20)

Il testo completo del "dossier Cecenia" e' disponibile su internet 
all'indirizzo

http://www.peacelink.it/cecenia/dossier.html

Per informazioni e contatti:

PeaceLink
C.P. 2009 - 74100 Taranto
Tel. 3492258342 Fax. 1782279059
Email: info@peacelink.it
http://www.peacelink.it