[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]
[Cris-italia] Attenzione ai trucchi! - di Giulietto Chiesa
Inviamo in lista la lettera aperta di Giulietto ( Chiesa ) che è stato
inviato alle redazioni, al Governo,al Ministero delle Comunicazioni, e ad
altri soggetti politici, istituzionali, oltre ad associazioni, gruppi e
movimenti.
Attenzione ai trucchi!
A Ginevra, il prossimo 10-12 dicembre, si terrà il Summit Mondiale sulla
Società dell'Informazione (World Summit on the Information Society, WSIS).
L'organizzatore di questa conferenza è l'ONU. Lo scopo dichiarato sembra
essere quello di effettuare una ricognizione degli effetti che lo sviluppo
delle tecnologie informativo-comunicative produce sulla società moderna.
Tema, come si vede, assai ampio. Altrettanto cruciali paiono essere i temi
delle relazioni multiple tra globalizzazione e informazione-comunicazione.
Gli organizzatori proclamano infine la loro intenzione di contribuire a
ridurre il famoso digital divide tra paesi ricchi e paesi poveri. Tutto
bene, tutto normale. In apparenza. Con la tecnologia in primo piano. Solo
che la società dell'informazione non è solo faccenda di tecnologie, da
vendere e da comprare. C'è un'enorme massa di problemi che aspettano di
essere analizzati, esaminati e risolti dalla comunità internazionale e tra
questi - ma pare che gli organizzatori del WSIS non se ne siano accorti -
ci sono la spaventosa concentrazione della proprietà e della gestione dei
mezzi di comunicazione di massa, la libertà di espressione, il pluralismo,
entrambi minacciati gravemente, la trasformazione della democrazia in
spettacolo, il dilagare abnorme della pubblicità in proporzioni e forme
ormai patologiche, il dominio della televisione sulle menti indifese di
milioni e miliardi d'individui, il ritorno in massa dell'analfabetismo
nelle società industrialmente avanzate.
Infine c'è la questione della libertà di tutti i giornalisti e degli
operatori della comunicazione, il loro livello di competenza, il loro
livello morale, la loro deontologia: tutti "dettagli" che sono oggetto di
possenti pressioni, di fronte alle quali è praticamente impossibile
resistere individualmente. Tutto questo a Ginevra pare che non sarà nemmeno
toccato di sfuggita. Insomma non si parlerà di tutto ciò che sta prima,
attorno e dopo le tecnologie comunicative. Insomma non si parlerà di
politica, di cultura, di diritti.
Gli organizzatori del WSIS sembrano non aver nemmeno capito l'essenziale:
che il digital divide non sarà mai ridotto se non verranno affrontati
questi problemi. Non è una questione tecnica, o finanziaria: è una
questione politica. Infatti loro stanno cercando di fare dell'incontro di
Ginevra un meeting tra delegati dei governi e ingegneri, a loro volta
delegati dalle multinazionali delle tecnologie informativo-comunicative.
Cosa del resto inevitabile, visto che l'ONU ha delegato l'incarico di
organizzare il WSIS alla ITU (International telecommunications Union).
Insomma il trucco c'è e si vede. A tal punto che a qualcuno è venuta l'idea
di fare un Forum parallelo e Ginevra, negli stessi giorni, che si chiama
WEMF (World Electronic Media Forum). Non è l'idea giusta, anzi è una cosa
da respingere. Intanto non è chiaro chi pagherà, mentre è chiaro che si
vuole estrapolare dal WSIS tutta la politica e ogni controllo democratico
su ciò che vi si dirà, oltre a ogni confronto democratico sui temi centrali
sul tappeto. Per parare le critiche in anticipo hanno però costituito il
"Civil Society Bureau", per facilitare - dicono - il contributo della
società civile e dei media. Che equivale a dire che a Ginevra è previsto un
Forum per quelli che contano, con un recinto per bambini (appunto il Civil
Society Bureau). E fuori dal Forum ci sarà il Luna Park per i più
grandicelli, sotto forma di WEMF.
Mi chiedo se Kofi Annan sia al corrente di questa storia. Se non lo fosse
dovremmo farglielo sapere. Io penso che tutto ciò che in materia è stato
discusso a Porto Alegre 2003, a cominciare dall'esigenza di un Osservatorio
Mondiale sui media, dovrebbe essere discusso e affrontato davanti ai
delegati di Ginevra del WSIS.
E, prima di tutto, vorremmo sapere come e da chi sarà composta la
delegazione che rappresenterà l'Italia a Ginevra. Chi deve rispondere è il
governo italiano e i ministeri competenti, oltre all'Authority delle
Telecomunicazioni. Alle quali inviamo questa richiesta di chiarimento sotto
forma di lettera aperta. Vediamo chi risponderà per primo. Io credo che
dovremmo prepararci tutti a una pressione congiunta, affinchè le cose
escano dall'ombra in cui si trovano, prima che tutto sia stato deciso e
dichiarato irrevocabile.
E questione che dovrebbe stare a cuore a tutti coloro che si battono per la
democrazia nella comunicazione.
Giulietto Chiesa
Presidente di Megachip