DONNE IN NERO ANCHE PER
HIROSHIMA
6 agosto 1945 ore 8,15 nella fase
finale della seconda guerra mondiale e' sganciata la bomba atomica sulla citta'
di Hiroshima. La citta' fu scelta dagli americani poiche' era sede
d'istallazioni militari e aveva un fitto tessuto urbano, ed avrebbe cosi'
permesso di valutare appieno gli effetti sulla nuova arma.
Gli effetti furono devastanti. La bomba distrusse completamente Hiroshima, uccise sul momento 80.000 persone; altre 60.000 morirono in seguito, a causa delle radiazioni nucleari. Il presidente Truman, che autorizzo' lo sgancio della bomba atomica, non ebbe mai ripensamenti sull'uso di quest'arma. Anni dopo in un'intervista disse: " Ho deciso l'autorizzazione in un secondo, cosi'", schiocco' le dita delle mani e continuo' affermando: "voglio che sia chiaro, per me la bomba atomica era un'arma e non avevo alcun dubbio che dovesse essere usata". Il 9 agosto, per costringere il Giappone alla resa incondizionata, e' sganciata la seconda atomica su Nagasaki. Il 2 settembre successivo e' firmato l'armistizio. La seconda guerra mondiale si chiude con due bombe atomiche e il loro carico di devastazione e di morte. Da allora la forza militare si e' imposta come strumento regolatore delle relazioni internazionali e dei rapporti sociali. Questa forza e' oggi declinata nello strumento della guerra preventiva che si vuole imporre come condizione nella relazione fra i popoli. Se per piu' di cinquant'anni l'umanita' e' vissuta nel terrore della guerra nucleare, oggi non vogliamo che le nostre vite siano condizionate dal terrorismo e dalle guerre preventive. 6 agosto 2003, nel ricordare Hiroshima e Nagasaki, simboli di morti crudeli e inutili nella storia dell'umanita', tantissime Donne in Nero a Varese hanno ribadito un'altra volta ancora: FUORI LE GUERRE DALLA STORIA. elisabetta
caravati
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