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[TECH] - Linux, ecco perche' SCO sbaglia
- Subject: [TECH] - Linux, ecco perche' SCO sbaglia
- From: Carlo Gubitosa <c.gubitosa@peacelink.it>
- Date: Fri, 01 Aug 2003 16:49:00 +0200
Fonte: Punto Informatico
http://punto-informatico.it/p.asp?i=44989
Linux, ecco perche' SCO sbaglia
Ecco la traduzione italiana integrale dell'intervento di Eben Moglen,
consigliere generale di Free Software Foundation, sul caso che contrappone
SCO e IBM in merito a Linux e copyright
01/08/03 - Commenti - Roma - di Eben Moglen - La causa intentata da Santa
Cruz Operation (SCO) contro IBM ha provocato molte richieste di commenti da
parte di FSF. La Fondazione si e' astenuta dal commentare il caso
giudiziario poiche' sono state finora riportate solo le asserzioni del
querelante; in genere i commenti su asserzioni non verificate sono
prematuri. Comunque, piu' che la causa in se', la cosa piu' fastidiosa sono
state le dichiarazioni pubbliche di SCO, che irresponsabilmente ha
insinuato dubbi sulla legittimita' del Software Libero nel suo insieme. A
queste affermazioni occorre dare una risposta.
SCO accusa IBM di aver infranto i vincoli contrattuali tra le due aziende e
di aver incorporato in cio' che SCO chiama genericamente "Linux" segreti
industriali che riguardano la progettazione del sistema operativo UNIX.
Quest'ultima affermazione e' stata recentemente ampliata in dichiarazioni
extragiudiziarie da parte del personale di SCO e di alcuni suoi dirigenti
che hanno specificato che "Linux" incorpora materiale copiato da UNIX,
violando il Copyright di SCO. Un'affermazione di questo tenore e' contenuta
anche in una lettera che SCO pare abbia inviato a 1500 tra le piu' grandi
aziende al mondo mettendole in guardia dall'utilizzo del Software Libero
sulla base di possibili responsabilita' concernenti violazione di Copyright.
È fondamentale chiarire una certa confusione che i portavoce di SCO hanno
dimostrato di non voler chiarire. In primo luogo, SCO ha usato "Linux" per
intendere "tutto il Software Libero" o "tutto il Software Libero che
costituisce un sistema operativo UNIX-like". Questa confusione, contro la
quale la Free Software Foundation mise in guardia nel passato, porta alle
conseguenze fuorvianti che la Fondazione aveva previsto. "Linux" e' il nome
del kernel piu' frequentemente utilizzato nei sistemi liberi; ma il sistema
operativo nel suo complesso contiene molti altri componenti, alcuni dei
quali prodotti del progetto GNU della Fondazione, altri scritti altrove e
pubblicati con licenze libere; l'insieme e' GNU, il sistema operativo
libero sul quale stiamo lavorando dal 1984. Piu' o meno la meta' dei
componenti di GNU sono opere di cui e' titolare la Free Software
Foundation, inclusi il compilatore C GCC, il debugger GDB, la libreria C
Glibc, la shell bash, oltre ad altre parti essenziali. La combinazione di
GNU e del kernel Linux forma il sistema GNU/Linux, che e' ampiamente
utilizzato su diverse tipologie di hardware e che nel complesso riproduce
le funzioni un tempo eseguite esclusivamente dal sistema operativo UNIX.
L'utilizzo fuorviante dei nomi da parte di SCO rende poco chiare le basi
delle loro affermazioni: SCO sostiene forse che segreti industriali del
creatore di UNIX, AT&T - della quale SCO e' erede per via di successive
transazioni - siano stati incorporati da IBM nel kernel, Linux, o in parti
di GNU? Nel primo caso non ci sarebbe giustificazione per le dichiarazioni
diffuse che mettono in guardia le piu' grosse 1500 aziende sull'utilizzo
del Software Libero. Se, d'altro canto, SCO sostiene che GNU contenga un
qualsiasi segreto industriale o materiale di UNIX tutelato da Copyright,
l'affermazione e' quasi sicuramente falsa. Coloro che forniscono contributi
al Progetto GNU si impegnano a rispettare le regole della Free Software
Foundation, che specificano, tra l'altro, che per il loro lavoro su
programmi GNU non devono accedere ad informazioni tecniche di rilievo
coperte da accordi di segretezza e che non debbono consultare o fare
qualsiasi utilizzo di codice sorgente proveniente da programmi non liberi,
includendo in maniera specifica UNIX. La Fondazione non ha alcun motivo di
credere che GNU contenga qualsiasi materiale sul quale SCO o qualsiasi
altro possa rivendicare segreti industriali o Copyright. Coloro che hanno
fornito contributi potrebbero aver commesso errori nell'interpretazione
delle clausole di assegnazione del Copyright, ma anche nel caso una errata
interpretazione intenzionale, che non e' mai avvenuta per quanto a
conoscenza della Fondazione, non esiste una ragionevole possibilita' che la
nostra supervisione relativa alla liberta' del nostro Software Libero abbia
fallito. La Fondazione osserva che nonostante le dichiarazioni
allarmistiche rilasciate dal personale SCO, essa non sia stata chiamata in
causa e nemmeno che SCO, nonostante le nostre richieste, abbia mai
identificato una qualsiasi opera di cui la fondazione sia titolare di
Copyright - incluse tutte le modifiche al kernel per l'utilizzo con i
mainframe IBM S/390, trasferite da IBM alla Fondazione - per i quali SCO
afferma ci sia una qualsiasi violazione dei propri diritti.
Per di piu', vi sono evidenti motivi giuridici per i quali le contestazioni
di SCO riguardanti il kernel o altro Software Libero probabilmente non
avranno mai seguito. Per quanto riguarda le contestazioni sul segreto
industriale, che sono le sole effettivamente mosse nella causa ad IBM,
resta il semplice fatto che SCO ha per anni distribuito copie del kernel,
Linux, come parte di sistemi GNU/Linux. Tali sistemi sono stati distribuiti
da SCO nel pieno rispetto della GPL, e per cio', includevano l'intero
codice sorgente. In questo modo SCO stessa ha pubblicato, come parte della
propria normale attivita', il materiale che ora sostiene includere i propri
segreti industriali. Semplicemente non ci sono basi giuridiche sulle quali
SCO possa contestare ad altri la violazione del segreto industriale per
materiale che ha essa stessa pubblicato in modo diffuso e con una licenza
che specificamente ne consente la copia e la distribuzione illimitata.
Questo stesso fatto e' un ostacolo insormontabile rispetto alle
affermazioni secondo le quali "Linux" violi il Copyright di SCO sul codice
sorgente di UNIX. Il Copyright, cosi' come ripetutamente sottolineato dalla
Corte Suprema degli Stati Uniti, tutela l'espressione, non l'idea. Il
Copyright sul codice sorgente non tutela il modo di funzionare di un
programma, ma solo lo specifico linguaggio nel quale viene espresso tale
funzionamento. Un programma scritto da zero per rappresentare in un nuovo
modo la funzione di un programma esistente non viola il Copyright del
programma originale. GNU e Linux replicano alcuni aspetti del funzionamento
di UNIX, ma sono entita' indipendenti, non copie di espressioni esistenti.
Tuttavia, anche se SCO dovesse dimostrare che alcune porzioni del proprio
codice sorgente di UNIX sono state copiate nel kernel, l'accusa di
violazione di Copyright cadrebbe per il fatto che SCO stessa ha distribuito
il kernel nei termini della GPL. Facendo cosi', SCO ha concesso a chiunque
ed ovunque esso sia di copiare, modificare e redistribuire quel codice. SCO
ora non puo' tornare indietro e sostenere di aver venduto codice secondo i
termini della GPL, garantendo il diritto di copiare, modificare e
redistribuire qualsiasi cosa includesse, ma che in qualche modo non ha
concesso quei diritti e la redistribuzione di qualsiasi materiale in esso
contenuto di cui detiene il Copyright.
Di fronte a questi fatti, le dichiarazioni pubbliche di SCO sono quantomeno
fuorvianti ed irresponsabili. SCO ha abilmente approfittato del lavoro di
coloro che hanno fornito contributi da tutto il mondo. Le loro attuali
dichiarazioni pubbliche costituiscono un volgare abuso dei principi della
comunita' del Software Libero, da parte di un membro che ha utilizzato
tutto il nostro lavoro per il proprio tornaconto economico. La Free
Software Foundation invita SCO a ritirare le proprie sconsiderate ed
irresponsabili dichiarazioni e di provvedere a separare immediatamente i
propri disaccordi commerciali con IBM dai propri doveri e le proprie
responsabilita' nei confronti della comunita' del Software Libero.
Eben Moglen
Consigliere generale della FSF e membro del consiglio direttivo
Copyright © Free Software Foundation, 2003. La copia letterale di questo
articolo e' permessa con qualsiasi mezzo, a condizione che questa nota sia
riprodotta.
La traduzione in italiano dell'intervento originale e' ripresa
integralmente dalla pagina del sito FSF:
http://www.it.gnu.org/philosophy/sco-statement.it.html
(www.it.gnu.org/philosophy/sco-statement.it.html)