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Fw: Ieri a Firenze, un incontro tra alcune delle tv di quartiere






 "Se non ci mettono in galera, vorremmo andare sul satellite" Telestreet, la
 televisione  ce la facciamo da soli Per farsi una tv ci vogliono meno di
 1000 euro. E tante idee A settembre, l'appuntamento è con Eterea II, il
 meeting nazionale

 di ALESSANDRA FERRARI

http://www.repubblica.it/2003/g/sezioni/spettacoli_e_cultura/telestreet/telestreet/telestreet.html

 FIRENZE - La prima è nata poco più di un anno fa a Bologna: oggi ce ne sono
 quasi 100, tra quelle già nate e quelle pronte a partire. Le tv di strada,
o
 di quartiere, di condominio, si stanno facendo largo nei buchi dell'etere,
 strette tra i vicoli delle città e vitali come solo le iniziative
 indipendenti sanno essere. Ieri, a Firenze, si sono incontrate per
 conoscersi, confrontare plainsesti ed esperienza, mettere in comune le
 risorse. Un incontro informale, che gli organizzatori hanno chiamato
 "Festival Nazionale delle Produzioni Telestreet".

 C'erano Gli Anelli Mancanti tv, i padroni di casa, ma anche quelli di Orfeo
 tv di Bologna, i progenitori delle tv di strada, TeleAut e Spegnila Tv, di
 Roma, Ragnatele, di Padova. Hanno portato pezzi di palinsesto, per
mostrarli
 agli altri e cercare di trovare delle sinergie: ci sono i telegiornali
 (local e global), le interviste, i documentari e i programmi di cucina
 etnica. Tutto rigorosamente "di quartiere", fatto in casa, con pochi mezzi,
 ma molta voglia di fare "altra televisione", diversa da tutto quello che
già
 si vede sui vetusti programmi nazionali.

 "Sono rimasto sorpreso", commenta Ambrogio Vitali, uno dei papà di Orfeo Tv
 e di Telestreet, la rete che unisce tutte le tv di quartiere. "Ne ho viste,
 in questo ultimo anno, di esperienze "di strada", ma la qualità di quello
 che è stato mostrato ieri mi ha proprio colpito".
 C'è TeleAut, di Roma, che trasmette dal quartiere Monti. L'antenna sta al
 decimo piano di un palazzo occupato, "dove convivono - racconta Vitali -
 tutte le razze del mondo". Hanno un bacino d'utenza "enorme", vista la
 dimensione del quartiere, e le idee non mancano. Il loro programma di
cucina
 etnica, condito da una buona dose di ironia, è tra i più citati nei
 resoconti della serata.
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 Sarà che i palinsesti delle tv ufficiali non convincono più, sarà che il
 costo dell'impresa è minimo (ci vogliono meno di 1000 euro per "farsi una
 televisione"), ma il progetto entusiasma tutti. C'è una coppia di Bari che
 qualche tempo fa ha telefonato a Telestreet: "vogliamo farci una tv di
 famiglia - hanno chiesto - come si fa?"

 Al momento la conta ufficiale di tv di strada è arrivata a 98: piccole,
 piccolissime, ma anche più grandi, come Teleaut o Tmo (Tele Monte Orlando),
 di Gaeta.
 ''Il nostro modo di fare tv non nasce come concorrenza a Rai o Mediaset,
 molte sono esperienze monotematiche, che si concentrano quindi su un
 argomento specifico - spiega Federico, degli Anelli Mancanti tv - come ad
 esempio Telefabbrica di Termini Imerese o gli stessi Anelli mancanti, nata
 come associazione per gli immigrati e poi diventata anche telestreet".

 Le tv di condominio occupano scampoli di frequenze lasciati liberi dalle
 televisioni con regolare concessione. "Se non ci mettono in galera prima -
 dice Vitali - vorremmo fare una tv satellitare". Ma i problemi non mancano,
 soprattutto quelli economici. Due mesi fa si è costituita una cooperativa
di
 azionariato popolare, di cui fanno parte lo stesso Vitali, Luciana
 Castellina, Giulietto Chiesa, e la Banca Etica. Il progetto è quello di
 coinvolgere più persone possibile: solo così si otterrà la visibilità (e il
 denaro) di cui Telestreet ha bisogno per sopravvivere. A questo scopo sono
 stati creati dei comitati regionali per raccogliere i fondi. E c'è anche
una
 rivista, "Telestreet, il giornale con le antenne", di cui è da pochissimo
 uscito il numero zero.

 Intanto, dopo il primo esperimento satellitare durante la guerra in Iraq,
 per mezzora al giorno, dal 28 agosto al 22 settembre, la Festa Nazionale
 dell'Unità metterà a disposizione di questi piccoli scorci di realtà
 televisiva uno spazio sul canale satellitare della manifestazione. E a
 settembre, a Bologna, appuntamento con Eterea II, il meeting nazionale
delle
 tv si strada.