[latinoamerica] LATINOAMERICA

[<m.giulianetti@giannimina.it>]

Cari Amici,

è da molto tempo che non ci facciamo vivi con notizie fresche dal
Continente latinoamericano, perché impegnati a chiudere il numero doppio di
"Latinoamerica", quasi tutto sul caso Cuba e sull'Argentina.  Mandiamo,
però, alla Vostra attenzione questo appello preoccupato di Elisabetta
Filippi su un fatto che non è apparso nei giornali nostrani.

Inoltre, abbiamo inserito il logo del nostro sito
http://www.giannimina-latinoamerica.it nel concorso indetto dal quotidiano
"Sole 24 ore" per capire qual è il sito più "cliccato". La nostra strategia
non mira a  vincere, ma a farci conoscere da più gente possibile. Si dovrà
quindi accedere alla home page del sito
http://www.giannimina-latinoamerica.it  e, successivamente, cliccare sulla
gif animata (in basso a sinistra, sotto la copertina del n.82 di
Latinoamerica) .

Grazie.

Lo staff di

Latinoamerica



*******



Per favore, ci serve una mano per diffondere l'informazione sugli arresti
dei pacifisti dell'ISM in Palestina. Chiunque abbia contatti con i media è
pregato di diffondere la notizia e fare pressione perchè se ne parli.
questo per l'ISM è un brutto momento.



Elisabetta Filippi

(Servizio Civile Internazionale)





Nablus

Palsolidarity

10 luglio 2003

Sei pacifisti internazionali che stavano partecipando alla campagna
dell'ISM "Freedom Summer in Palestine" sono stati arrestati questo
pomeriggio nella città di Nablus (Cisgiordania).

Gli arrestati sono: Daniel Knutsson, Svezia - Avi Zer-Aviv, Canada - Aviv
Kruglanski, Israele - Alex Perry, Gran Bretagna - Thomas Pellas, Francia -
Saul Reid, Gran Bretagna.



Il gruppo aveva rimosso 2 blocchi stradali nella zona di Nablus e oggi
stava lavorando per la rimozione del terzo, quando i soldati israeliani si
sono bruscamente diretti con le jeep militari ad alta velocità verso di
loro. I soldati hanno inseguito un bulldozer, guidato da un Palestinese e
con due internazionali a bordo, che aveva partecipato alla rimozione del
blocco stradale. Un militare israeliano è entrato nella cabina di
pilotaggio del bulldozer mentre una jeep lo scortava su ordine
dell'esercito verso una vicina base militare. I volontari internazionali
hanno quindi bloccato la strada per impedire la confisca del bulldozer da
parte dei militari israeliani. Altri internazionali hanno circondato il
Palestinese che guidava il bulldozer e hanno incominciato ad incamminarsi
lentamente con lui verso Nablus. A questo punto i soldati hanno minacciato
di sparare contro la gente presente se avessero continuato a muoversi.

Il gruppo ha poi negoziato con il DCO la possibilità, per il bulldozer, il
guidatore e gli internazionali, di ritornare a Nablus acconsentendo al
ripristino dei 2 blocchi stradali che erano stati rimossi.

Dopo il ripristino del primo blocco stradale e mentre era in corso la
ricostruzione del secondo blocco, l'accordo veniva improvvisamente
modificato e i soldati dichiaravano che non sarebbe stato permesso agli
internazionali di ritornare a Nablus perché erano tutti sospettati di far
parte dell'ISM. Un altro accordo è stato quindi negoziato per il quale 11
internazionali sarebbero rimasti fuori dalla città e 6 sarebbero tornati a
Nablus per recuperare gli effetti personali di tutti i volontari che poi
avrebbero lasciato la città.

Improvvisamente i soldati hanno dichiarato che avrebbero arrestato il
guidatore del bulldozer e avrebbero sequestrato quest'ultimo. Gli
internazionali si sono di nuovo mossi per circondarlo. A quel punto Daniel,
Aviv e Alex sono stati arrestati e portati via in una jeep. I soldati hanno
dichiarato che avrebbero arrestato tutti gli internazionali. Avi, Thomas e
Saul hanno quindi cercato di bloccarli sbarrandogli la strada, ma sono
stati arrestati anche loro.

I 6 internazionali sono poi stati tutti ammanettati e trasportati in un
autobus israeliano alla stazione di Polizia di Ariel.

Per maggiori informazioni: Kelly  00972 55 735 158, Seif 00972 59 33 52 71



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