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comunicato stampa di PeaceLink: ecco i nomi di chi fece violenza a Genova
- Subject: comunicato stampa di PeaceLink: ecco i nomi di chi fece violenza a Genova
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti@peacelink.it>
- Date: Wed, 16 Jul 2003 18:58:08 +0200
Comunicato stampa di PeaceLink
Oggetto: "Genova, nome per nome": un libro per far luce sulla verità
In questi giorni a Genova viene ricordato Carlo Giuliani.
Due anni fa cominciava infatti una nuova fase storica per l'Italia dei
movimenti. Veniva ucciso un ragazzo e si apriva una pagina oscura per la
democrazia italiana con violenze di inaudita gravità su cui non si è fatto
ancora piena luce. PeaceLink due anni fa - con un pubblico comunicato
stampa - annunciò la decisione di raccogliere in un grande dossier le
denunce, i racconti e tutte le informazioni pervenute. "Forniremo ad
Amnesty International tutta la nostra documentazione", dicemmo.
Ma si è andati oltre. Oggi un libro di oltre 600 pagine (e con un grande
archivio multimediale racchiuso in un cd-rom allegato) giunge in
tutt'Italia nelle librerie a disposizione di chi vuole cercare la verità
sui quei tragici giorni.
Un libro di Carlo Gubitosa oggi ricostruisce nome per nome le
responsabilità di quelle violenze.
Carlo Gubitosa - segretario di PeaceLink - era a Genova. Raccolse nel suo
taccuino (in realtà un computer palmare) tutto ciò che poteva e che sapeva.
Rimase scosso e moralmente ferito ma prese un impegno, in primo luogo con
se stesso: far sì che a quelle violenze non seguisse il silenzio e
l'impunità. Con una costanza che pochi hanno, Carlo è andato a fondo
nell'indagine e in due anni, dopo aver speso 3 mila euro di tasca propria
per raccogliere tutto il materiale di documentazione possibile, ha
confrontato centinaia di informazioni e selezionato quelle che possono dare
una risposta, così come dovrebbe fare un bravo magistrato.
Grazie al confronto incrociato tra decine di fonti indipendenti, molte
questioni ancora aperte di quel luglio insanguinato trovano finalmente una
risposta: Come mai nelle Caserme di Bolzaneto e Forte San Giuliano la
procura di Genova ha proibito i colloqui degli arrestati con i loro
avvocati? Perche' il vertice e' costato venti volte di piu' delle
devastazioni? E' vero che i black bloc colpiscono solo le vetrine delle
grandi multinazionali? A Genova ci sono stati poliziotti inflitrati tra i
devastatori? Tra i "neri" c'erano anche ultra' e criminali comuni? Chi ha
ordinato la carica dei carabinieri che ha dato il via agli scontri
culminati in piazza Alimonda? Come ha fatto un piccolo gruppo di ciclisti
"no-global" a violare la zona rossa in bicicletta? Dove dormivano a Genova
i black bloc? Perche' Bruno Vespa ha annunciato in televisione il nome del
ragazzo ucciso durante gli scontri, quando i genitori non erano ancora
stati informati? Quali sono i poliziotti che hanno raccontato i pestaggi
compiuti dai loro colleghi all'interno delle scuole Diaz, Pascoli e
Pertini? Chi e' il funzionario di polizia che ha ordinato la carica sui
manifestanti pacifici in piazza Manin? Perche' un infermiere penitenziario
ha perso il lavoro dopo aver raccontato quello che ha visto nella caserma
di Bolzaneto? Quanti sono stati i feriti e gli arrestati durante i giorni
della contestazione? Perche' il ministro della Giustizia ha dichiarato al
comitato parlamentare d'indagine che "il termine campo di concentramento
non ha un'accezione negativa"? Come sono arrivate le due "molotov fantasma"
all'interno della scuola Diaz? Perche' il documento finale del G8 fa
riferimento ai "consumatori" anziche' ai "cittadini" quando si parla di
biotecnologie alimentari? Come sono stati spesi i 240 miliardi utilizzati
per il vertice? Perche' il gas dei lacrimogeni, respirato abbondantemente
da molti manifestanti, ma soprattutto dai poliziotti, e' classificato come
"arma chimica" in tempo di guerra e descritto come un agente innocuo in
tempo di pace?
Tutto questo - e molto altro ancora - è raccontato nel libro "Genova, nome
per nome", una inchiesta indipendente sui fatti di Genova pubblicata dalle
riviste "Terre di Mezzo" e "Altreconomia".
Il libro contiene anche le testimonianze di chi - partito da Taranto - è
stato prelevato da un campeggio genovese (non era alla manifestazione) e
portato in caserma per essere picchiato a sangue: senza aver fatto
null'altro che rimanere pacificamente sdraiato in una tenda.
Il libro è disponibile nelle migliori librerie, gli estremi sono:
Carlo Gubitosa
"Genova, nome per nome"
è un libro di "Altreconomia" e "Terre di Mezzo"
editrice Berti (Piacenza) - distribuito da Dehoniana
pagine 624
25 euro (con CD-ROM)
I diritti d'autore del cd-rom saranno devoluti al "Comitato Verita' e
Giustizia per Genova".
Per altre informazioni qui è pubblicata la scheda del libro:
http://lists.peacelink.it/taranto/msg00722.html
Vi chiediamo di far conoscere tale appassionato lavoro di ricerca della
verità. A chiunque darà informazione di questo nuovo libro va il nostro
ringraziamento.
Alessandro Marescotti
presidente di PeaceLink