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"Genova, nome per nome", un libro-inchiesta a due anni dalla morte di Carlo Giuliani
- Subject: "Genova, nome per nome", un libro-inchiesta a due anni dalla morte di Carlo Giuliani
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti@peacelink.it>
- Date: Wed, 16 Jul 2003 09:41:05 +0200
"GENOVA, NOME PER NOME": INCHIESTA SUI GIORNI E I FATTI DEL G8
Alla vigilia della stagione dei processi sui fatti di Genova, un
libro/inchiesta documenta i giorni del G8: via per via, piazza per piazza,
nome per nome.
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"Genova, nome per nome. Le violenze, i responsabili, le ragioni: inchiesta
sui giorni e i fatti del G8". Un libro di "Terre di Mezzo" e
"Altreconomia". Pagg. 624, Euro 25. Con Cd-Rom allegato.
Per la prima volta le violenze del G8 hanno nomi e cognomi: Carlo Gubitosa,
giornalista di "PeaceLink" presente a Genova durante le contestazioni del
2001, racconta via per via e piazza per piazza sette giorni che hanno
sconvolto l'Italia. La materia prima utilizzata per questa inchiesta e'
l'esperienza diretta dell'autore, rafforzata da due anni di indagini e
dall'analisi di decine di filmati, centinaia di fotografie, testimonianze
dirette delle vittime dei pestaggi, relazioni di servizio delle forze
dell'ordine, atti parlamentari e fascicoli giudiziari. Il Cd-Rom allegato
contiene una inedita ricostruzione videofotografica dei fatti di piazza
Alimonda, gallerie di immagini e filmati sulle violenze di strada e sulle
attivita' del "controvertice", le testimonianze video dei manifestanti
arrestati, gli atti integrali del comitato parlamentare d'indagine.
Prefazione di Lorenzo Guadagnucci. i diritti d'autore del Cd-Rom saranno
devoluti al "Comitato Verita' e Giustizia per Genova".
Per informazioni: Carlo Gubitosa - c.gubitosa@peacelink.it - 3492258342
- SCHEDA DI PRESENTAZIONE
Dalla protesta di Seattle alle violenze della scuola Diaz, questo libro
raccoglie la memoria storica di sette giorni che hanno cambiato il corso
della storia e della politica del paese. Mentre in Italia infuriava il
ciclone mediatico fatto di libri istantanei, polemiche giornalistiche,
manipolazioni televisive e ricostruzioni politicizzate, l'autore di questo
libro e' andato controcorrente, raccogliendo con pazienza per due anni
materiali e fonti dirette per un dossier di 624 pagine. Una memoria lucida,
precisa e testarda dei fatti di quei giorni, culminati a maggio di
quest'anno con l'ambigua archiviazione delle indagini sulla morte di Carlo
Giuliani, che chiudono un percorso giudiziario ricostruito per la prima
volta in forma compiuta all'interno di questo libro.
Grazie al confronto incrociato tra decine di fonti indipendenti, molte
questioni ancora aperte di quel luglio insanguinato trovano finalmente una
risposta: Come mai nelle Caserme di Bolzaneto e Forte San Giuliano la
procura di Genova ha proibito i colloqui degli arrestati con i loro
avvocati? Perche' il vertice e' costato venti volte di piu' delle
devastazioni? E' vero che i black bloc colpiscono solo le vetrine delle
grandi multinazionali? A Genova ci sono stati poliziotti inflitrati tra i
devastatori? Tra i "neri" c'erano anche ultra' e criminali comuni? Chi ha
ordinato la carica dei carabinieri che ha dato il via agli scontri
culminati in piazza Alimonda? Come ha fatto un piccolo gruppo di ciclisti
"no-global" a violare la zona rossa in bicicletta? Dove dormivano a Genova
i black bloc? Perche' Bruno Vespa ha annunciato in televisione il nome del
ragazzo ucciso durante gli scontri, quando i genitori non erano ancora
stati informati? Quali sono i poliziotti che hanno raccontato i pestaggi
compiuti dai loro colleghi all'interno delle scuole Diaz, Pascoli e
Pertini? Chi e' il funzionario di polizia che ha ordinato la carica sui
manifestanti pacifici in piazza Manin? Perche' un infermiere penitenziario
ha perso il lavoro dopo aver raccontato quello che ha visto nella caserma
di Bolzaneto? Quanti sono stati i feriti e gli arrestati durante i giorni
della contestazione? Perche' il ministro della Giustizia ha dichiarato al
comitato parlamentare d'indagine che "il termine campo di concentramento
non ha un'accezione negativa"? Come sono arrivate le due "molotov fantasma"
all'interno della scuola Diaz? Perche' il documento finale del G8 fa
riferimento ai "consumatori" anziche' ai "cittadini" quando si parla di
biotecnologie alimentari? Come sono stati spesi i 240 miliardi utilizzati
per il vertice? Perche' il gas dei lacrimogeni, respirato abbondantemente
da molti manifestanti, ma soprattutto dai poliziotti, e' classificato come
"arma chimica" in tempo di guerra e descritto come un agente innocuo in
tempo di pace?
Tutto questo e molto altro ancora e' raccontato ne "Il libro nero del G8",
una inchiesta indipendente sui fatti di Genova pubblicata da Carlo Gubitosa
e dalle riviste "Terre di Mezzo" e "Altreconomia", che hanno puntato sulla
qualita' e sull'approfondimento di questa ricostruzione per mettere in
discussione la superficialita' e la fretta dell'"informazione spettacolo".
La parte centrale del volume e' ovviamente dedicata ai "sette giorni di
Genova", da lunedi' 16 luglio 2001 alla domenica 22: qui, giorno per
giorno, sono descritti avvenimenti ormai dimenticati, come per esempio la
bomba che il 16 luglio fa il primo ferito (una lettera esplosiva invita ai
Carabinieri di Genova San Fruttuoso) e quelle dei giorni successivi a
Rete4, Benetton e a Bologna, ma anche l'arrembaggio di Greenpeace,
l'iniziativa di "bici contro G8", la perquisizione al Carlini, i no-global
di destra, il concerto di Manu Chao e i lavori del Forum, le azioni dirette
nonviolente dei lillipuziani...
Fino ad arrivare al corteo dei migranti e al fatidico venerdi' 20 luglio,
il giorno della morte di Carlo Giuliani. Qui la ricostruzione si fa
minuziosa, con un collage di testimonianze dirette, filmati, foto,
relazioni di servizio delle forze dell'ordine, audizioni davanti al
Comitato parlamentare d'indagine, perizie.
Il libro prosegue con le visite "di cortesia" dei parlamentari di Alleanza
nazionale nella sala operativa della Questura di Genova, gli ordini di
caricare il corteo di sabato 21, la strategia dei black bloc, la riunione
che decide l'assalto alla scuola Diaz. Anche qui, comandi, scelte operative
e scelte politiche hanno nome e cognome. E cosi' per quello che succede a
Bolzaneto, e nei vari ospedali dove vengono portati i feriti piu' gravi.
In coda al libro, oltre ad un corposo indice analitico che raccoglie in 15
pagine tutti i nomi dei protagonisti le vie del G8, e' presente una
raccolta di testimonianze dei manifestanti, inviate all'associazione
PeaceLink per la realizzazione di un dossier gia' consegnato al
segretariato internazionale di Amnesty International. A questo si
aggiungono i racconti diretti di alcuni poliziotti e carabinieri, che
presentano la loro prospettiva sugli eventi del luglio genovese con una
serie di racconti diretti che per la prima volta restituiscono nella loro
integrita' i pensieri degli operatori delle forze dell'ordine.
"Genova, nome per nome. Le violenze, i responsabili, le ragioni" e'
un'inchiesta storica accurata, dettagliata, approfondita fino al limite
della sopportazione. Ma e', soprattutto, un atto di passione giornalistica
e civile. Perche' solo se si conosce quanto e' accaduto, e perche', e'
possibile evitare che errori e orrori della storia (anche quella "breve"
delle nostre vite quotidiane) si ripetano.
Un testo da leggere e far leggere, che oggi ci permette di capire un po'
meglio quello che due anni fa ci era parso tragicamente incomprensibile.
- COME ACQUISTARE IL LIBRO
Il libro "Genova, nome per nome" (con cd allegato) puo' essere acquistato
al costo di 25 euro in tutte le migliori librerie italiane, e nelle
botteghe del commercio equo e solidale di Milano, Genova e Torino a partire
dal giorno 18 luglio. Il cd "Genova, nome per nome" verra' distribuito al
costo di 7 euro per strada dai venditori di Terre di mezzo nelle citta' in
cui sono presenti (Milano, Genova, Roma, Trieste, Piacenza, Torino e alcune
altre), nelle botteghe del commercio equo di Milano, Genova e Torino e dai
banchetti delle associazioni che lo richiederanno.
- ORDINAZIONI
Chi avesse difficolta' a trovare il libro o il cd, puo' ordinarli a Terre
di mezzo o ad Altreconomia effettuando un versamento di 26 euro (libro +
cd) oppure 8 euro (per il solo cd) sul c/c postale n. 42235200 intestato a:
"Cart'armata edizioni", gestione Terre di mezzo, piazza Napoli 30/6, 20146
Milano. In alternativa e' possibile effettuare il versamento anche sul c/c
postale n. 14008247 intestato a Altra Economia edizioni, piazza Napoli
30/6, 20146 Milano.
Il libro puo' essere richiesto anche per telefono o per fax:
e' sufficiente telefonare al numero 02.48953031, o scrivere all'indirizzo
segreteria@altreconomia.it
- SCONTI PER GRUPPI E ASSOCIAZIONI
I gruppi locali e le associazioni interessate ad acquistare almeno cinque
copie del libro con cd allegato o del solo Cd hanno diritto ad uno sconto
pari al 30% sul prezzo di copertina. L'ordine delle copie scontate va
effettuato contattando direttamente Terre di mezzo/Altreconomia ai recapiti
indicati in precedenza. Le spese di spedizione sono a carico di chi ordina.
Le persone intenzionate a promuovere la diffusione del libro organizzando
incontri e iniziative di presentazione possono contattare l'autore (Carlo
Gubitosa) telefonando al 3492258342 oppure scrivendo a c.gubitosa@peacelink.it
- COPERTINA
Una immagine ad alta risoluzione della copertina (disponibile per il
download e la stampa) e' reperibile all'indirizzo
http://www.altreconomia.it/ge_nxn.jpg
- INDICE DEL LIBRO
Prefazione - di Lorenzo Guadagnucci
Introduzione - Storia di un libro
I - DA SEATTLE A GENOVA
- Idee in "movimento"
Avidita'
Barbie
Borghesia
Controllo
Colonialismo
Criminalita'
Cultura
Debito
Economia
Estinzione
Fatturato
Guerra
Informazione
Malaria
Morte
Ostentazione
Politica
Potere
Responsabilita'
Schiavitu'
Tartufo
Transnazionali
Valori
- 1999-2001: Tre anni di contestazione
Le Istituzioni della Finanza Mondiale
Il "Millennium Round" e gli accordi sovranazionali
Mai dire M.A.I.
Battuta d'arresto per il Wto
L'esordio del blocco nero
Nasce il "Popolo di Seattle"
La protesta e la proposta
Da Washington al biotech di Genova
Bologna e il Giappone
A Praga nasce la contestazione europea
Walden Bello sfida le istituzioni internazionali
Il lungo viaggio del "Global Action Express"
"3,2,1... Via!"
Il "Forum Sociale Mondiale"
Napoli e il "Global Forum"
Il "Vertice delle Americhe" e il vertice "virtuale"
La violenza di GĻoteborg
Dal "Patto di Lavoro" al Genoa Social Forum
Nasce il VII nucleo del I reparto mobile di Roma
26 maggio - la "dichiarazione di guerra" delle Tute Bianche
2 giugno - nasce la "zona rossa"
Disobbedienza civile, non violenza e "nonviolenza"
La gestione dell'ordine pubblico e l'attivita' preventiva di "intelligence"
Incontri al vertice
Bolzaneto e Forte san Giuliano: due carceri senza celle
Giudici e giustizia
La "lista della spesa" delle forze dell'ordine
I Carabinieri e la Guardia di Finanza
26 giugno: il "vero G8"
La globalizzazione vista da Confindustria
Giornalisti e servizi segreti
Cattolici a confronto
La lettera dei vescovi
"Sentinelle del mattino"
Le congregazioni religiose
I "black bloc"
Il blocco nero secondo la Polizia
Associazione a delinquere o raggruppamento spontaneo?
Teatranti o black bloc?
La Barbera e i "punk-anarchici"
"Poesia pratica della sovversione"
La lettera di "Mary Black"
Anarchici contro black
Il blocco nero al femminile
Cultura, etica e prassi del blocco nero
I falsi miti del blocco nero
Una rabbia nera
Gli "Infiltrati"
La foto di Forte san Giuliano
Le spranghe alla Fiera
I "Teppisti"
II - SETTE GIORNI CHE HANNO SCONVOLTO L'ITALIA
- Lunedi' 16 luglio 2001
Il primo ferito
Strategia della tensione o frange della contestazione?
Partono le indagini
Le bombe oscurano il forum
Nelle scuole del Gsf
Iniziano i lavori del forum
- Martedi' 17 luglio 2001
Un'altra "busta armata"
L'arrembaggio di Greenpeace
La citta' blindata
I lavori a Punta Vagno
"Cancella il Debito!"
Viaggio nelle "tendopoli antagoniste"
Il "laboratorio Carlini"
L'annuncio dell'offensiva
Arrivo a Genova
- Mercoledi' 18 luglio 2001
Bombe a Emilio Fede, Benetton, Questura Bologna
I no-global di destra
Perquisizione al Carlini
I lavori del forum
Il concerto
Le "truppe" nonviolente
In bici contro il G8
- Giovedi' 19 luglio 2001
Public forum: ambiente e sanita'
La "settima chiave" delle Tute Bianche
L'ordinanza del Questore e il percorso dei "disobbedienti"
I cassonetti
Le donne iraniane
Contrabbandieri di datteri e ispezioni di assorbenti
Il corteo dei migranti
La chiamata di giovedi' e l'intervento di sabato
Pioggia
I preparativi a Valletta Cambiaso
- Venerdi' 20 luglio 2001
Il fortino si allarga
L'inizio dei lavori
Le "piazze tematiche"
Piazza Paolo da Novi: arrivano i black bloc
Il bilancio degli arresti
Perche' non sono stati fermati?
Gli eccessi di violenza
I feriti
Gli arresti e le strutture sanitarie
La difesa della "zona rossa" e la difesa dei manifestanti
L'isolamento dei violenti
"Globalise Resistance" e il gruppo internazionale
Piazza Dante
Lo sgombero di Piazza Dante
Il teatrino del blocco nero
L'attacco al carcere
La polizia chiama il 113
Denuncia contro ignoti
Le mani bianche di piazza Manin
L'arrivo dei "black" e la carica in piazza Manin
Azione nonviolenta in piazza Portello
Piazza Marsala
Il corteo di ponente
L'assedio dei "black" al centro stampa del Gsf
Il "corteo dei disobbedienti"
Partenza dal Carlini
"Sceneggiata" o situazione fuori controllo?
La carica
Un anno dopo
Il racconto di Gaggiano
L'impiego dei mezzi blindati
La controffensiva dei disobbedienti
Le cariche sul corteo
Piazza Alimonda
Le foto
Le cariche in via Tolemaide
I colpi di pistola
Via Caffa
Il momento dello sparo
Calcinacci e riflessi
Le cinque versioni di Mario Placanica
20 luglio 2001: "Percepivo che vi erano aggressori ma non li vedevo"
11 settembre 2001: "confermo integralmente"
26 maggio 2002: "ho visto una persona con un oggetto metallico"
19 luglio 2002: "davanti a me non c'era nessuno"
20 luglio 2002: "potrei non essere stato io"
La morte di Carlo Giuliani
I manifestanti soccorrono Giuliani
I messaggi a caldo delle due famiglie
Le ombre di piazza Alimonda: il sasso
Chi ha sparato?
Il telefono di Carlo Giuliani
"Salve signora, sono un amico..."
Ritratto di un "punkabbestia"
Il ricordo dei genitori
Opinioni personali
Considerazioni sul primo interrogatorio di Mario Placanica
L'archiviazione
La versione ufficiale
Le leggi della fisica e la fisica delle leggi
Rientro a piazzale Kennedy
- Sabato 21 luglio 2001
Le "visite di cortesia" dei parlamentari AN
Corso Italia: la testa del corteo
Il "movimento" e il comunismo
Scontri su corso Italia
Perche' non li arrestano?
Il corteo pacifico si spezza in due
Corso Italia: i racconti della polizia
Corso Italia: i racconti dei manifestanti
I commenti delle forze dell'ordine
La testa del corteo e il comizio finale
La prima perquisizione di sabato
Ritorno a casa
Le verita' nascoste del Comitato parlamentare d'indagine
La polizia "presa a mazzate"
Il lancio di bottiglie secondo il Genoa Social Forum
Gli orari non quadrano
La notizia arriva in Questura
Il sopralluogo di Mortola
Il ritorno di Mortola e la telefonata a Kovac
Le ragioni dell'intervento
L'articolo 41
Riunione in Questura
Francesco Colucci
Arnaldo La Barbera
Ansoino Andreassi
Vincenzo Canterini
Francesco Gratteri
Spartaco Mortola
L'arrivo in via Cesare Battisti
Il lancio di oggetti
L'ingresso nella Pertini visto dalla Pascoli
"Passiamo la mano"
"Spero solo che venga fatta giustizia"
L'ingresso nella scuola
Chi entra per primo?
Dentro la scuola: gli uomini in "divisa atlantica"
Le violenze di "camicia bianca"
Un "black bloc" del '39
"Non ce la facevano a trattenersi"
"Vi potremmo uccidere tutti"
"Quello non e' mio figlio"
Dentro la scuola: il "caso Nucera"
Il racconto della coltellata
L'aggressione descritta dal Questore Colucci
Perche' a volto coperto?
Agnoletto e Mantovani cacciati dall'atrio della scuola
Gli avvocati non possono entrare
Sgalla e le "ferite pregresse"
Il primo ingresso dopo l'operazione
Scuola Pascoli: errore, verifica o acquisizione?
Le denunce
L' "associazione a delinquere" della polizia
Radio Gap: fine delle trasmissioni
I feriti
I poliziotti feriti
L'arrivo in ospedale
La raccolta delle prove
"Non lavate il sangue"
Una conferenza stampa senza domande
L'arsenale della scuola
Le molotov
L'inchiesta sulle molotov vista dai media
Chi ha portato le molotov?
L'autista
La "videosentenza"
La "connivenza" del Genoa Social Forum
Le valutazioni e gli impegni del ministro dell'Interno
Bolzaneto
Abusi o procedure legittime?
Il dramma dei familiari
Bolzaneto vista dall'interno
"Clima di terrore"
"Il carcere come una liberazione"
Il testimone interno
Il medico
Il prezzo della verita'
I responsabili dell'operazione
I tre funzionari "rimossi" e il loro destino
Un anno dopo
Il coraggio di confrontarsi
"Voglio avere fiducia"
- Domenica 22 luglio 2001
La conferenza stampa del Gsf
Vittorio Agnoletto - portavoce del Genoa Social Forum
Dario Rossi - rappresentante degli avvocati del Genoa Social Forum
Enrico Cordano - coordinatore del pronto intervento sanitario del Genoa
Social Forum
Massimo Costantini - Volontario del servizio medico organizzato dal Genoa
Social Forum
Piero Bernocchi - Cobas
Luca Casarini - movimento dei "disobbedienti"
Raffaella Bolini - Arci
Peppe de Cristofaro - Giovani Comunisti
Fabio Lucchesi - Portavoce della Rete di Lilliput
I risultati del vertice
Il primato dell'economia
Da Seattle a Genova (e ritorno)
L'Aids
Farmaci, brevetti e proprieta' intellettuale. .
L'effetto serra
Biotecnologie
Le indagini della Procura di Genova
I costi del vertice: una riunione da 258 miliardi
Il conto salato della Struttura di Missione.
I soldi dei privati
I 60 miliardi della legge 149
Un pavimento da dodici miliardi
I 30 miliardi della finanziaria
La Struttura di Missione
Le attivita' "ricreative" del vertice
Tre miliardi per i manifestanti
L'accoglienza del Comune di Genova
I 260 milioni della Provincia
Le spese del Genoa Social Forum
15 miliardi di danni
La lezione di Genova
Dopo il G8: la sindrome di Genova
Il dossier
Un gas fuorilegge?
La decontaminazione
Alternative ai lacrimogeni
Seimila nuvole di gas
III - Testimonianze
- I manifestanti
S.C. - Milano: "Puntano dritti su di noi, bastonando le mani alzate"
G.C. - Taranto: "Sembravano impazziti dalla rabbia"
C.C. - Torino: "Quanto e' durato l'inferno?"
C.C. - Bergamo: "Pensavo che sarei rimasta schiacciata"
E.B. - Roma: "Ho pensato ai lager"
G.D. - Teramo: "Il mio grido e' rimasto muto"
E.F. - Torino: "Un, due, tre, viva Pinochet"
S.B. - Milano: "E' chiaro che siamo in trappola"
M.V. - Trento: "In tutti gli occhi, lo stesso terrore"
L.P. - Biella: "A Genova da sola, nonostante i miei settant'anni"
- Le forze di Polizia
F.N. - VII reparto mobile Bologna: "Le cose, ora, son cambiate!"
Antonio Diana: "Chi dobbiamo ringraziare per queste umiliazioni?"
Paolo Miggiano - Consigliere Nazionale Silp-Cgil: "L'autocritica per quanto
accaduto deve essere di tutti"
Pasquale Morabito - Roma: "Non so se parlare da destra o da sinistra"
R.F. : "Se avessero fatto il G8 sulle navi..."
Antonio Ielo - Bologna: "Le forze dell'ordine usate come un fantoccio"
S.M. - Trento: "Inaudita, gratuita, improvvida violenza"
Capitano "Ultimo": "La lotta contro noi stessi e' la piu' difficile"
Riccardo Ambrosini: "I poliziotti sono uomini del popolo!"
Maurice Grimaud: "essere poliziotto non e' un mestiere come gli altri"
IV Appendici
Appendice I: Il "Patto di Lavoro"
Appendice II: Elenco Firmatari del "Patto di Lavoro" e aderenti al Genoa
Social Forum
Appendice III: Estratto dal documento conclusivo del Comitato parlamentare
d'indagine
Appendice IV: Raccomandazioni di Amnesty International
Appendice V: Note sui servizi di ordine pubblico (1969)
Appendice VI: Circolare del Capo della Polizia 7 marzo 1990
Appendice VII: Raccomandazione del Parlamento europeo - 12/12/2001
- Bibliografia
Libri
Articoli
Documenti video
Indice Analitico
Ringraziamenti