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Lettera sulla Cecenia




Alla Spettabile Attenzione del Peacelink



Il governo Russo assume con l’infelice popolo della Cecenia il procedimento 
dell’iniquo che è sempre tortuoso ed opera nell’occulto, rivestendosi di 
giustificazioni apparenti, nascondendosi dietro barriere di parole e d’atti 
apparentemente assennate, e per questa via si rivela investito da viltà 
d’animo.Si potrebbe dire che l’iniquo paghi un tributo alla verità, 
rendendo un involontario omaggio alla ragione, tant’è vero che se fosse 
fiero della propria iniquità, non andrebbe accantonando pretestuose e 
falsificanti ragioni, e così la Russia con una forte carica d’ipocrisie, 
una sorta di maschera che secondo le circostanze indossa o toglie, vive 
nell’ambiguità nefasta del falsario pur abbandonandosi ad ogni sorta di 
violenza, il cui arbitrio pare non determinare alcuna difesa o protezione 
per il popolo ceceno che la subisce. Il governo russo che pur compiendo 
ingiustizie e crimini tenta occultare i suoi torbidi dietro l’apparenza di 
un intervento sollecitato come intervento o come gesto di riparazione, 
quando invece con la sua ferocia disgrega il tessuto sociale e con quella 
durezza che è puro male a danno dei deboli e degli indifesi, che patiscono 
ogni sorta di tormenti e d’ingiustizie che ipocritamente chi comanda gli 
riveste del nome di legge o di diritto, e così quel popolo abbandonato al 
suo triste destino deve da solo far fronte al conflitto di una guerra 
inumana e alle violenze degli occupanti che si spingono persino ad un vero 
e proprio genocidio.

Per cui noi Italiani chiediamo avendo amore per quei popoli oppressi e 
soprattutto per quello della cecenia, che si metta quanto prima fine a 
quest’occupazione nefanda e terribile, che ha già sparso fin troppe 
lagrime, morte ed infelicità, ma lo chiediamo col cuore traboccante d’amore 
per entrambe le parti che si contendono, perché non è giusto che il 
dispotismo e il crimine produca perdite a noi tanto sentite e dolenti, sia 
tra i figli della Cecenia, sia tra i figli della Russia..Che il governo 
russo agisca con saggezza e soprattutto allontanando quei suoi ambiziosi 
progetti che costano vite umane e concedendo ad un popolo che ha sempre 
lottato per l’indipendenza, quell’autonomia che di suo diritto, e soltanto 
così potrà essere ammirata e considerata davvero una potenza europea che 
non si fonda sull’aggressività e sul delitto, ma bensì sul desiderio di 
dare e d’agire per la pace.

Perché non si può avere pace se non si concede amore ai propri simili, 
donando con altruismo quanto si gode.

Noi desideriamo che la Russia ci affianchi nell’Unione Europea ma solo dopo 
aver compiuto il suo gesto di liberatrice di una terra che ha per troppi 
anni sofferto lo strapotere e gli abusi spregevoli della loro dominazione, 
perché si possa così procedere alla convivenza di due Stati vicini che 
collaborino, fraternamente.

Perché possa comprendere che la sua gloria, che il suo lustro non sarà da 
noi considerato in base alla sua estensione territoriale, ma soltanto in 
base al valore umano e sentimentale, perchè non vi sarebbe nulla di più 
pregevole della generosità che si può avere nel concedere tanto a chi 
finora si è fatto soffrire per ristagnare quelle ferite che solo l'amore 
può guarire.

Perciò la Russia sarà da noi bene accettata solo nell'istante che concederà 
libertà e indipendenza allo Stato della Cecenia, fermando quella violenza 
che per noi è solo fonte di biasimo, perchè offende e calpesta i diritti 
umani, la violenza, l’aggressione, il sopruso sono di tutti i tempi, tutta 
la storia dell’uomo è una sequela di lagrime e sangue, è segnata da orme di 
sangue, ma in questo secolo non lo sì può più né tollerare, né restare 
indifferenti, piuttosto s’implora di fermare tutto questo orrore, perché 
quello che per noi è essenziale in qualsiasi Stato e nella società 
mondiale, perchè non vi può essere Unione Europea quando sussistono ancora 
barbarie e razzie, che sono l'onta e la vergogna principale di chi le 
compie, ma anche di tutti perchè ci si reputa involontariamente colpevoli.

E allora che si faccia tutto l'impossibile per rendere giustizia al popolo 
ceceno, così come a tutti i popoli che sono sottomessi allo straniero e che 
sono assoggettati ad ogni genere di violenza, perchè se non si fa, se non 
si dona indipendenza alla Cecenia si arrischia che molti avranno il 
sospetto che allora quest’indifferenza e questo silenzio sia un interesse 
internazionale che ancora oggi vi siano per la vergogna della civiltà Stati 
dominati e popoli che siano sfruttati da altri.

E poichè non si vuole pensare questo s'invoca l'intervento dell'Onu o del 
Tribunale di Strasburgo in difesa della Cecenia prima che vi sia una 
catastrofe umanitaria.



                                                                         Distinti 
Saluti

                                                                                     Claudia 
Conti