19 maggio 2003
18 tra
agenzie delle Nazioni Unite e ONG protestano per la chiusura della Striscia di
Gaza
Report dell' UNRWA, Agenzia dell'Onu per i profughi
palestinesi
L'11 maggio 2003, le autorità israeliane hanno chiuso
il passaggio di Erez, la frontiera tra Israele e la Striscia di Gaza, in
entrambe le direzioni di entrata ed uscita, a tutti gli internazionali esclusi i
possessori di passaporti e visti diplomatici.
Gli effetti della chiusura coinvolgono tutti i membri
internazionali delle agenzie delle Nazioni Unite, delle Organizzazioni Non
Governative e delle altre agenzie umanitarie e di
sviluppo.
Questa mossa segue a 4 settimane di aumento
consistente delle restrizioni, che hanno seriamente intralciato la libertà di
movimento degli operatori e la distribuzione di aiuti umanitari a un milione e
duecentomila di palestinesi.
Il 17 maggio 2003, le autorità israeliane hanno
parzialmente abbandonato queste restrizioni verso alcuni membri di agenzie delle
Nazioni Unite, ma non per i membri di tutte le altre organizzazioni
internazionali che necessitano di attraversare Erez.
Le restrizioni non sono state anche applicate per
alcuni membri di una organizzazione non governativa
umanitaria.
Le sottoscritte organizzazioni delle Nazioni Unite,
organizzazioni non governative e altre organizzazioni internazionali, protestano
per la dura imposizione d'Israele di queste misure senza precedenti, che sono
una diretta violazione del diritto internazionale.
Noi rispettiamo pienamente l'esigenza della sicurezza
di Israele, ma rifiutiamo fermamente il diretto legame con essa, delle misure
imposte a Erez nell’ultimo mese. Misure che considerano un membro delle Nazioni
Unite o un lavoratore internazionale di un agenzia umanitaria, come un pericolo
per la sicurezza di Israele o dei suoi cittadini.
Noi chiediamo alle autorità di Israele di riaprire
immediatamente il passaggio di Erez, 24 ore su 24, per tutti gli internazionali
membri di tutte le agenzie delle Nazioni Unite e di tutte le altre agenzie
umanitarie internazionali e per lo sviluppo, che operano nella Striscia di
Gaza.
Noi auspichiamo un veloce ritorno delle procedure che
permetteranno ai membri internazionali delle Nazioni Unite e di tutte le altre
organizzazioni umanitarie e di sviluppo, di entrare e uscire liberamente da
Gaza, senza problemi.
La chiusura di Erez ha reso il lavoro delle agenzie
ONU, delle ONG e delle altre agenzie umanitarie e di sviluppo, senza dubbio
molto difficile, inefficiente e impegnativo. Se queste nuove restrizioni
persistono, un numero di organizzazioni internazionali e non governative
potrebbero essere obbligate a chiudere le loro attività nella Striscia di
Gaza.
"Médecins du Monde " e "UNAIS" hanno già annunciato
che a causa del blocco di Erez, hanno dovuto sospendere i loro progetti a Gaza.
Non ci è chiaro perché il Governo di Israele ha
imposto queste restrizioni senza precedenti.
Le restrizioni sono una violazione del diritto
internazionale e , in molti casi, di accordi bilaterali tra il Governo di
Israele e le agenzie in questione. Inoltre vanno contro le assicurazioni
sull'accesso agli aiuti umanitari dato nell'agosto dell'anno scorso dal Governo
di Israele al segretario Generale dell'Onu per gli aiuti umanaitari, Catherine
Bertini.
Noi non abbiamo ricevuto nessuna spiegazione
ufficiale sulla necessità di queste restrizioni, giunte in un momento in cui il
Governo d'Israele ha promesso pubblicamente di facilitare le condizioni della
popolazione nei Territori Occupati e di sostenere gli aiuti
umanitari.
Se il Governo d'Israele è sincero nella volontà di
supportare i nostri sforzi umanitari, queste restrizioni devono essere
abbandonate immediatamente.
Firamatari:
United Nations Relief and
Works Agency for Palestine Refugees (UNRWA); World Food Programme (WFP); United
Nations Development Programme (UNDP); Office for the Coordination of
Humanitarian Affairs (OCHA); World Health Organisation (WHO); Office of the High
Commissioner for Human Rights; Médecins sans Frontières; Médecins du Monde;
Pharmaciens sans Frontières – Comité International; Oxfam GB; Care
International; Merlin; Enfants Refugiés du Monde; Solidaridad Internacional;
CRIC (Centro Regionale d'Intervento per la Cooperazione); Movement for Peace,
Disarmament and Liberty; UNA International Service (UK); World Vision.
Per ulteriori informazioni:
Paul McCann UNRWA HQ Gaza on (972) 8 677 7526.
Fonte: www.plaestinemonitor.org
Traduzione a cura dell’Operazione
Colomba - Comunità Papa Giovanni XXIII
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