Nella logica dello spreco.

[Roberto Del Bianco <delbia@casamia.org>]

Una notiziola apparentemente innocua ma che mi ha fatto trasalire - e
guarda caso, anch'essa proveniente dagli States, un tempo (a torto o a
ragione) esempio di democrazia ma, oramai, esempio di dissennatezza in
molti settori della vita e del costume.

Sembra che la Walt Disney (e in seguito, chissà quanti altri!), per i suoi 
DVD da videonoleggio, si avvarrà di una nuovissima tecnologia, capace di 
"autodistruggere" il contenuto dei DVD stessi nel giro di qualche giorno. 
Uno strato di materiale chimico particolare sulla superficie del disco, 
infatti, è stato studiato appositamente per ossidarsi lentamente al contatto 
con l'ossigeno una volta aperta la confezione.

L'uovo di Colombo, certamente, che consentirà a chi prende un film a
noleggio di risparmiare l'onere faticoso di tornare a restituire il
disco al noleggiatore. Ma a quale prezzo per l'ambiente?
M'immagino le tonnellate di dischi inutilizzabili buttate via dagli
allegri consumatori degli spettacoli ad alta definizione in casa. Un
"usa e getta" della cultura audiovisiva, forse piccola cosa ma che
contribuirà anch'essa all'inquinamento, per il supporto di plastica e le
sostanze chimiche presenti nel disco.

Il tutto nella logica oramai consolidata del consumo dissennato,
esportato in tutto l'Occidente  e pure istituzionalmente benedetto, dal
momento che lo stesso Bush, se non ricordo male, ebbe a dire qualche
tempo fa che non avrebbe permesso che i consumi dei propri cittadini
venissero a calare. E giù con le bombe in Iraq...

Imperatori del mondo lo saranno per davvero, prima o poi; ma il mondo
che i loro figli erediteranno sarà sempre più un pianeta rinsecchito,
spogliato delle preziosissime risorse naturali e mortificato dallo
spregio alla giustizia anche nel necessario equilibrio ambientale. Forse
allora, finalmente, arriveranno a pentirsi e, chissà, a odiare chi con
tanta leggerezza arrivò a portare il Pianeta all'autodistruzione - altro
che DVD!
Ma temo che allora sarà troppo tardi per rimediare.

http://www.casamia.org/article.php?sid=163