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COMUNICATO-STAMPA SOLIDARIETA’ AGLI OBIETTORI ISRAELI ANI
- Subject: COMUNICATO-STAMPA SOLIDARIETA’ AGLI OBIETTORI ISRAELI ANI
- From: "Pax Christi - Segreteria Nazionale" <paxchristi@tiscali.it> (by way of Enrico Marcandalli <ramalkandy@iol.it>)
- Date: Thu, 15 May 2003 11:29:52 +0200
Carissimi,
vi inviamo il testo del comunicato stampa che Pax Christi Italia ha
diffuso per la giornata internazionale del 15 maggio.
Chiediamo anche a tutti voi di mobilitarsi per un' opera di
sensibilizzazione sull'argomento e, se possibile, di impegnarsi
affinché la stampa locale non passi sotto silenzio la
celebrazione della giornata nazionale dell'obiezione di coscienza.
In allegato trovate anche la copia della lettera a Sharon preparata dal
Punto Pace di Roma e un testo che spiega il senso della giornata di
domani.
Secondo lo schema preparato dal punto pace di Roma, se lo
vorrete, potrete scrivere al governo di Israele in modo che
la richiesta assuma così più forza e rilievo.
Shalom-Salaam
Barbara
COMUNICATO-STAMPA
15 MAGGIO: GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’OBIEZIONE
DI COSCIENZA
SOLIDARIETA’ AGLI OBIETTORI ISRAELIANI
Domani, 15 maggio, ricorre la Giornata Internazionale dell’obiezione di
coscienza al servizio militare.
Pax Christi Italia, movimento cattolico internazionale per la pace da
sempre impegnato sui temi della nonviolenza e del rifiuto della logica
delle armi e della guerra, esprime piena solidarietà con tutti coloro
che, in tutto il mondo, dicono "no" all'uso e alla logica delle
armi.
In particolare, quest’anno gli organizzatori della Giornata
Internazionale intendono richiamare l’attenzione sulla tragica situazione
in cui si trovano centinaia di obiettori in Israele, stato che non
riconosce l’obiezione di coscienza al servizio militare (servizio
obbligatorio sia per gli uomini che, caso unico al mondo, per le
donne).
Secondo un rapporto presentato alla Commissione dei Diritti Umani
dell’Onu, basato su stime delle organizzazioni pacifiste israeliane, tra
il settembre 2001 e il gennaio scorso, più di 180 obiettori sono stati
imprigionati per motivi di coscienza, per un totale di oltre 6.500 giorni
di carcere. Si tratta di giovani che rifiutano l’arruolamento o di
effettivi e riservisti che, in nome della propria coscienza, dicono “no”
al servizio nelle Forze armate perché non condividono la politica del
governo israeliano nei confronti dei Palestinesi e dei Territori
Occupati. Molti di essi, infatti, se accettassero il servizio nelle Forze
armate, si troverebbero a dover sparare sui civili palestinesi (se non a
schiacciare con un buldozer qualche manifestante pacifista) come
purtroppo avviene quotidianamente in Medio Oriente.
Noi desideriamo ardentemente che la pace regni finalmente in quella Terra
che è detta “santa” per aver dato la luce a Gesù, il “Principe della
pace”, ma crediamo che, come Gesù ci ha insegnato, la pace si può
costruire solo con mezzi pacifici, senza l’uso delle armi.
Tra le altre iniziative segnaliamo quella promossa dal Punto Pace di Pax
Christi di Roma e dall’Associazione Obiettori Nonviolenti che, domani,
consegneranno all’Ambasciatore israeliano in Italia una lettera
indirizzata al Primo Ministro Ariel Sharon. Nella lettera è contenuta una
duplice richiesta: riconoscere il diritto all’obiezione di coscienza e
promulgare una legge conforme alle prescrizioni delle risoluzioni 1998/67
e 2002/45 della Commissione dei Diritti dell’Uomo dell’ONU; liberare
immediatamente tutti gli obiettori imprigionati e rinviare (fino a quando
non sia adottata una legge ad hoc) l’incorporazione di tutti coloro che
obiettano.
Roma, 14 maggio 2003 ore 13.00
“Mosaico di pace”, la rivista mensile promossa da Pax Christi, ha
dedicato al caso degli obiettori israeliani alcuni articoli nei numeri di
novembre 2001 e maggio 2003: possono essere richiesti alla redazione
della rivista.