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Mondo Precario
- Subject: Mondo Precario
- From: "Radioitaliana" <news@radioitaliana.it>
- Date: Tue, 6 May 2003 12:34:36 +0200
Radioitaliana - notizie per pensare - Newsletter - n. 5 - 6 maggio 2003
MONDO PRECARIO
La precarizzazione del mondo del lavoro, fame in Uruguay, l'appello degli
intellettuali contro l'invasione di Cuba da parte degli Stati Uniti, la
condanna di Previti e l'assoluzione di Andreotti
aiuto: grazie di scriverci, ma siamo sommersi di posta e tarderemo nel
rispondere. Scuse.
Mondo precario,
di Gennaro Carotenuto, 6-5
Il suicidio di Giuseppe Leotta, il lavoratore precario di 32 anni, il
ragazzo di 32 anni, che la settimana scorsa nel catanese ha ucciso cinque
persone, tra le quali il sindaco del paese, ha chiuso la vicenda che in due
giorni è sparita dalle cronache.
Ma Leotta non si porta nella tomba solo il suo scatto d'ira assassino.
Porta con sé le preoccupazioni, le ristrettezze, il non avere un posto
socialmente riconoscibile nel mondo, il volere ma non potere in nessun modo
pensare con serenità il proprio futuro di uomo. E si porta nella tomba
anche le false promesse come gli inganni, le lusinghe e le anticamere, le
lunghe attese e i propri limiti personali, le bugie aperte, gli
appuntamenti attesi e fatti saltare con una scusa, le cento speranze
frustrate. Ma sarebbe fuori luogo, indagare sui rapporti tra Leotta e le
sue cinque vittime.
Interessa il fenomeno, i motivi sociali che hanno spinto un ragazzo di 32
anni ad uccidere e ad uccidersi. E vanno indagati tanto più alla luce del
gioco di censura e messinscena della Rai come di altri mezzi di
informazione, che hanno rapidamente sfumato la pista "precarietà" come
motivo del "folle gesto", per privilegiare quello della pazzia.
E' un gioco noto. Da Pallante, l'attentatore di Togliatti, a Lee Hardy
Oswald, quello di Kennedy, la collusione con il potere ha portato i mezzi
di comunicazione di massa a scegliere sempre la pista del "gesto isolato di
un folle". E' certo più facile che indagare su di un complotto.
E nessuno quindi indagherà sul complotto del quale faceva parte Leotta.
Questi era apparentemente solo. In realtà aveva centinaia di migliaia di
complici, in Italia, milioni nel mondo. Complici inconsapevoli, silenti
come spie, e che non faranno mai del male ad una mosca, ma tutti virtuali
complici ed imitatori potenziali di Leotta. Una bomba a tempo di
disperazione umana.
segue in Radioitaliana.it
Notizie per pensare -
i titoli degli ultimissimi inserimenti
<http://www.brecha.com.uy/>
Brecha, 6-5, Sono quattro i bambini morti di fame in Uruguay questa settimana.
Nel paese dove si consuma più carne pro capite al mondo, la metà dei
bambini riceve almeno parte dell'alimentazione da programmi di assistenza
ed il 17% dei minori di due anni è denutrito.
<http://www.espressonline.it/ESW_articolo/0,2393,41600,00.html>
L'Espresso, 6-5, Abolire il primo maggio?
L'aggressività verso date e simboli della sinistra non risponde a esigenze
storiografiche, ma a un preciso disegno politico di Edmondo Berselli
<http://italy.indymedia.org/news/2003/05/277161.php>
Indymedia, 5-5, CARLO GIULIANI E' un'Italia che ha paura
Comitato verità e giustizia per Genova
<http://www.centomovimenti.it/articoli/030503_travaglio.htm>
Centomovimenti, 3-5, Andreotti, ma quale assoluzione? di Marco Travaglio
il presidente Scaduti l'ha detto chiaro e tondo, e tutte le televisioni
l'hanno trasmesso senza rendersi conto di quel che facevano: "il reato di
associazione per delinquere commesso fino alla primavera del 1980 è estinto
per prescrizione"
<http://unimondo.oneworld.net/article/view/55593/1/>
Unimondo, 3-5, Eveline Herfkens (rappresentante ONU): Italia ultima in
classifica per gli aiuti ai paesi in via di sviluppo
"Una mucca europea riceve due dollari al giorno in sussidi. Più del reddito
medio di metà dello popolazione mondiale. Questo danneggia enormemente i
paesi più poveri"
<http://www.lemonde.fr/recherche_articleweb/1,9687,318705,00.html?query=habermas&query2=&booleen=et&num_page=1&auteur=&dans=dansarticle&periode=7&ordre=pertinence&debutjour=&debutmois=&debutannee=&finjour=&finmois=&finannee=&G_NBARCHIVES=772%2B982>
Le Monde, 3-5, La statua e i rivoluzionari, di Jürgen Habermas
Ancora sui pericoli della distruzione della legalità internazionale: gli
Stati Uniti non potranno reggere il controllo del pianeta sulla base del
solo uso della forza
<http://www.ilmanifesto.it>
Il Manifesto, 3-5, Opec doppio (e in riga) per le auto del 2025
La conquista dell'Iraq non basta per colmare le previsioni petrolifere e
l'avidità del governo Usa, di Guglielmo Ragozzino
<http://www.gush-shalom.org/english/index.html>
Gush Shalom, 1-5, Solo oggi 15 palestinesi assassinati. E non da una
milizia incontrollata.
<http://www.repubblica.it/>
La Repubblica, Ed. Palermo, 29-4, A ventuno anni dall'assassinio di Pio La
Torre: fu solo mafia?
La pista dei missili di Comiso, di Agostino Spataro
Da non perdere:
Alla coscienza del mondo
Mentre la stampa europea ignora la possibile invasione statunitense di
Cuba, della quale al contrario si dibatte quotidianamente nella stampa
latinoamericana, e perfino i senatori della destra messicana chiedono a Fox
di condanna re l'aggressione a Cuba, Radioitaliana fa proprio ed aderisce
all'appello in difesa dell' autodeterminazione dell'isola.
<http://www.radioitaliana.it/altri/Cuba.htm>
leggi e, se vuoi, firma l'appello firmato dai premi Nobel, Rigoberta
Menchú, Nadine Gordimer, Adolfo Pérez Esquivel, Gabriel García Márquez.
tra le firme delle ultime 48 ore: Noam Chomsky, Chico Buarque, Stella
Calloni, Michael Löwy.
CONDANNATO PREVITI:
<http://www.centomovimenti.it/articoli/030501_dipietro.htm>
Centomovimenti, 1-5, Previti: è arrivato il giorno della sentenza. di
Antonio Di Pietro
<http://www.repubblica.it/online/politica/dossiepreviti/cesarone/cesarone.html>
La Repubblica, 1-5, Ritratto di "Cesarone" Previti, tra lusso e potere.
Uno studio legale tra i più noti (e chiacchierati) di Roma. Le case, i
soldi, le barche. E la fama di "falco"
<http://www.lettera22.it/showart.php?id=381&rubrica=60>
Lettera22, 28-4, Come 670 milioni di musulmani d'Asia hanno vissuto la
guerra in Iraq. In un eccellente reportage di Emanuele Giordana, un viaggio
tra i fermenti di Singapore, Malaysia, Indonesia e Filippine.
FORNI CREMATORI IN URUGUAY: a Montevideo, la Commissione per la Pace, dopo
tre anni inconcludenti, non fa giustizia per le vittime della dittatura, ma
rivela particolari agghiaccianti su na dittatura "amica" che nessuno sentì
il bisogno di abbattere, di Ivonne Trías, da Brecha
(http://www.brecha.com.uy)
Fonti indipendenti a Baghdad:
Le corrispondenze di giornalisti freelance dalla capitale irachena
pubblicati da Indymedia <http://www.fixproject.org/robdinz.html>.
<http://www.dear_raed.blogspot.com/>
SalamPax il blog di un cittadino iracheno che scrive da Baghdad. Il sito
degli <http://www.humanshields.org/>scudi umani in Iraq. Inoltre, i l blog
di Giovanna
<http://www.rainews24.rai.it/ran24/speciali/postwarblog/default.htm>
Botteri del TG3 da Bagdad.
Da La Stampa, il
<http://www.lastampa.it/Speciali/guerra/news/ngblogbaghdad.asp> blog di
Simona Torretta e Marinella Correggia, volontarie dell'ong italiana "Un
Ponte per Baghdad".
<http://www.ilmanifesto.it/oggi/art5.html>
Il Manifesto, 5-4, Le stupide equazioni, di Sandro Portelli
Non ne posso più dell'ipocrita dilemma che ci viene imposto - guerra corta
o guerra lunga - e della dabbenaggine di noialtri che ci caschiamo. Non ne
posso più perché è fragile se non falsa l'equazione guerra corta=meno morti.
Questo bollettino non è commerciale, né vuol "spammare" prodotti, e non ha
cadenza fissa. A meno di bombe atomiche (sic) non sarà inviato più di una
volta alla settimana. Se lo ricevi è perché il tuo indirizzo, per ragioni
spesso inspiegabili - in qualche caso incomprensibili - è presente nel
disco rigido di Radioitaliana. Se non vuoi riceverlo inviaci un messaggio
vuoto a rimuovi@radioitaliana.it. E' spesso utile indicare esattamente in
quale casella esatta lo si è ricevuto. Se invece lo ricevi in più di una
copia, dacci qualche info in più su come comportarci. In entrambi i casi ci
scusiamo del fastidio.
<http://www.radioitaliana.it>
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