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Report da Amman #17




30.04.03 Gli iracheni si lamentano della versione USA sulla libertà

di Rosarita Catani da Shafa Badran (Amman) Giordania

REPORT N. 17

BAGHDAD - "L'America ci porta libertà, ma con missili distruttivi, 
saccheggio ed arbitrio", si lamenta Rasheed Mosuli dell'aggressione USA nei 
confronti del suo paese nel nome della Libertà.

"Attraversano l'Oceano, reclutando I loro media, bombardando le nostre 
case, distruggendo I nostri giardini, permettendo ai ladri di derubarci ed 
portando il caos e l'anarchia nel paese; tutto per l'immenso amore verso la 
libertà", accusa Mosuli, come molti altri qui, dopo la fine della guerra e 
la sconfitta del regime di Saddam Hussein.

"Dopo che la situazione sarà stabilizzata, le Forze americane permetteranno 
ai partiti di controllare la costruzione del governo senza alcuna 
limitazione al numero assegnato ad ognuno di loro. Questa è libertà", si 
lamenta Moduli con un tono sarcastico misto ad impazienza.

Vendesi bevande alcoliche. Vendono i loro prodotti a chiunque, incluso 
bambini al di sotto di 11 anni. Il giornalista domanda: "E' possibile 
adesso?" La persona intervistata risponde: "Si, c'è libertà adesso. La 
birra ora costa 200 dinari a bottiglia". Il compratore è attratto dal nuovo 
prodotto immesso sul mercato.

Gli ufficiali americani continuano a ripetere che Washington prometterà 
democrazia in Iraq e non imporrà alcun governo o cultura.

"L'Iraq può essere un esempio di pace e prosperità e libertà dell'intero 
Medio Oriente" ha dichiarato ieri, Bush.

Ma gli iracheni pensano che essa è un'occupazione piuttosto che un viaggio 
transatlantico per la libertà.

Tre manifestanti sono stati uccisi e molti altri feriti quando I soldati 
americani hanno aperto il fuoco su di loro, solo un'ora dopo altri 15 sono 
stati uccisi dale forze americane in un'altra manifestazione separata.

Nel mercato della capitale, per strada, Kalashnikov rapinati, armi e bombe 
come alter munizioni possono cadere nele mani di tutti I civili ad un 
prezzo lucrative che costa meno di un chilo di carne.

"I bambini possono ora trovare cd pornografici, film in vendita per le 
strade della capitale irachena", dichiara Amer Sabrim, meravigliato di 
tutte le cose che stanno arrivando velocemente in un paese arabo islamico.

"Il gioco d'azzardo era vitato nel paese e le persone non avevano fretta di 
approdare in quell porto, e noi non ascoltiamo più la voce del Muezzins che 
recita il Qur'an ad alta voce. " Si lamenta Sabri

Vi sono state anche massicce maifestazioni in vari distretti del paese per 
chiedere la fine dell'occupazione e la formazione di un governo nazionale. 
In una dimostrazione, 110 iracheni, tra sanniti e schisti, unendosi per 
mano chiedevano la fine dell'occupazione Anglo.-Americana dal loro paese, 
cantando: "No to Saddam, No to Bush, Yes to Islam".

IRAQ - 30.04.03

Le manifestazioni contro l'occupazione Americana nell'Iraq, sono avvenute 
sopratutto nel Falujah ad est di Bagdad che ha visto altri tre vittime 
irachene stamattina; uccisi con il fuoco dei soldati americani che hanno 
mirato contro i manifestanti della città. Oltre a un numero non precisato 
di feriti, di cui due di loro in grave pericolo di vita. A Bagdad l'inviato 
di Al Jazeera ha detto che ci sono stati due morti iracheni uccisi dalle 
forze di occupazione americane oltre a diversi feriti dopo una 
manifestazione alla quale hanno partecipato 7000 iracheni per chiedere il 
ritiro di soldati americani da una scuola che veniva usata come una base 
fino alla sera del lunedì scorso. L'altro ieri c'è stata una manifestazione 
che richiedeva il ritiro delle forze americane le quali hanno caricato 
uccidendo tredici iracheni e ne hanno ferito altre decine. Un tenente 
americano ha dichiarato che c'erano degli spari contro le truppe americane 
e loro hanno risposto al fuoco. Ha dichiarato, inoltre, che alcuni dei 
manifestanti hanno tirato delle pietre contro le truppe americane.

PALESTINA - 29.04.03

RAMALLAH - Cinque palestinesi sono stati uccisi nelle ultime ventiquattro 
ore, incluso un ragazzo di 17 anni.

Un elicottero Apache israeliano spara due missili su una macchina civile a 
Sud di Gaza uccidendo il guidatore ed un passante.

Il guidatore è stato identificato Nidal Salamah, di 35 anni, uno dei leader 
dell'Abu Ali Mustafa Brigades, l'armata del Fronte Popolare per la 
Liberazione della Palestina.

L'altra vittima identificata come Awni Sarhan, di 40 anni, si trovava 
vicino la scena dell'attacco.

In un'altra azione gli israeliani, uccidono due attivisti palestinesi, 
Mahmoud Salah, di 28 anni, ed Annan Jawarish, 26 anni, dopo aver bombardato 
e demolito le case dove essi vivevano, vicino Bethlehem.

I tanks israeliani circondato la casa di Salah nel villaggio d'al-Khader, 
prima bombardano e distruggono la casa, poi, uccidono le persone che erano 
riuscite a salvarsi.

I soldati israeliani hanno ucciso dozzine d'attivisti durante I 31 mesi 
d'Intifada, molti dei quali erano leaders politici, usando vari metodi.

L'associazione dei diritti umani descrive i metodi d'uccisione israeliani 
come atti illegali ed illegittimi, che contraddicono la legge internazionale.

Tel Aviv  - 30.04.2003

TEL AVIV - L'attacco suicida in Tel Aviv ha causato la morte di tre persone 
e 35 feriti.

L'attacco è avvenuto di fronte ad un ristorante vicino l'ambasciata USA.

Il ragazzo si è fatto scoppiare in aria dopo essere stato fermato da una 
guardia di sicurezza.

L'attacco suicida, arriva, il giorno dopo che il gruppo islamico Jihad, ha 
dichiarato di voler continuare I suoi attacchi su Israele.

In un documento, il gruppo ha dichiarato di non approvare il nuovo primo 
ministro palestinese, Mahmoud Abbas, per le sue affermazioni su un nuovo 
piano internazionale di pace. Il gruppo ha dichiarato di opporsi alla pace 
con Israele.

(fine.)




[Nota: Rosarita Catani e' una reporter indipendente che invia i suoi 
resoconti da Amman, Giordania, raccontando da un punto di osservazione 
privilegiato cosa accade in Iraq e in medio oriente. I suoi report - 
pubblicati regolarmente sul sito www.peacelink.it -  sono utilizzabili 
liberamente previa citazione della fonte e dell'autrice].