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ALCUNE RAGIONI PER INVADERE L'IRAK
... Non fermatevi all'apparenza: leggete fino all'ultima riga !!!
Claudia
"ALCUNE RAGIONI PER INVADERE L'IRAK"
L'Irak possiede delle armi di distruzione di massa, fra cui armi biologiche
e chimiche. I laboratori del governo irakeno hanno a diposizione colture del
battere del carbonchio e sono considetai la fonte degli attacchi all'antrace
via posta, nell'autunno 2001. L'Irak ha portato avanti delle ricerche su una
dozzina di agenti biologici mortali, incluso il virus dell'encefalite equina
dell'Est, la febbre emorragica di Corea, la peste, la peronospora della
patata, il tifo, la febbre rossa, la febbre della valle del Rift, il virus
Chikungunya, la malattia del riso e la tossina botulinica.
Il budget annuale assegnato dal governo all'esercito irakeno ammonta a circa
396miliardi di Dollari, sei volte più consistente di quello investito dal
governo russo. L'Irak possiede un esercito di 1,5 milioni di uomini
arruolati, cui si somma una riserva supplementare di due milioni di soldati.
L'Irak ha la più grande popolazione carceraria del mondo, con più di
2milioni di persone dietro le sbarre. Secondo Amnesty International, l'Irak
si situa al quarto posto della classifica inerente le esecuzioni capitali,
subito dopo la Cina, l'Iran e l'Arabia Saudita. Nel corso dell'ultimo
decennio, i due terzi delle condanne a morte a danno di oppositori e
contestatori hanno avuto luogo in Irak. Inoltre, nel 2002, l'Irak era l'
unico paese al mondo a condannare a morte persone dall'età inferiore ai 18
anni. Fra i giovani suppliziati, alcuni non avrebbero commesso il crimine
del quale erano stati accusati.
In Irak gli individui sospettati di essere "nemici combattenti" non hanno
diritto ad alcun ricorso legale. Sono normalmente detenuti in piccole celle
fino a 24h al giorno, senza poter comunicare con un avvocato o con la loro
famiglia.
Nel 2002, gli iracheni hanno iniziato delle procedure presso alcuni governi
al fine di convincerli a ratificare un accordo che stipuli la possibilità di
non consegnare, alla Nuova Corte Penale Internazionale, i cittadini irakeni
accusati di genocidio, crimini contro l'umanità o crimini di guerra.
Nel corso dell'ultimo anno l'Irak ha aumentato in misura considerevole la
sorveglianza sui propri cittadini con il pretesto di garantire la "sicurezza
nazionale". Il governo ha cercato di stabilire una rete d'informatori, su
scala nazionale, in grado di spiare e riferire ogni "condotta sospetta".
Se l'accesso a Internet è ufficialmente legale in Irak, il governo ha
annunciato interventi finalizzati a costruire un sistema centralizzato che
permetta di controllare in buona parte la comunicazione via Internet e ,
possibilmente, di sorvegliare gli utenti.
In Irak gli impiegati del settore privato possono essere licenziati per
qualsiasi ragione. Inoltre essi possono essere sottoposti in qualsiasi
momento ad un'analisi per verificare l'utilizzo di droghe o puniti per le
loro opinioni politiche. Possono essere controllati di nascosto per mezzo
del computer, del telefono o delle telecamere.
In Irak la Polizia può legalmente confiscare i beni personali di un
cittadino, senza dover provare preventivamente la sua colpevolezza. Se
provvista di "ragionevole motivo", la polizia può confiscare praticamente
tutto, incluse casa, auto ed eventuali risparmi.
In Irak la libertà d'assemblea è proibita. Un cittadino che desidera
organizzare una manifestazione pubblica contro il governo deve domandare un
"permesso". Il suo nome è così registrato in un dossier permanente.
Tutti i fatti riportati fin qui sono veri, con l'unica differenza che si
riferiscono agli STATI UNITI d'AMERICA e non all'Irak.
Questo brano è stato fedelmente tradotto dal testo di Ted Rall "The truth
behind the american occupation of Afganistan"