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Caritas, aggiornamenti Iraq



IRAQ: IMPEGNO PER LA PACE E AIUTI UMANITARI
La Caritas e' accanto alla popolazione locale e segue costantemente la 
situazione dei profughi. Un appello della rete internazionale: per i primi 
tre mesi servono 8,5 milioni di euro per provvedere alle necessita' di 
260.000 sfollati

"La strada della pace e' l'unica che consente di costruire una societa' 
piu' giusta e solidale". Lo ribadiscono i Vescovi italiani a chiusura del 
Consiglio episcopale permanente, sottolineando come "la causa della pace 
non deve essere messa a repentaglio da ingiustificabili scontri tra 
civilta' e, tanto meno, tra religioni" e come "l'antidoto piu' efficace per 
contrastare il terrorismo ed evitare il ricorso alla guerra e' il costante 
impegno a far crescere una pedagogia della pace, fondata sui quattro 
pilastri della verita', della giustizia, dell'amore e della liberta', 
secondo l'insegnamento dell'enciclica Pacem in terris".
L'apprensione per la guerra in atto non deve quindi far calare l'impegno 
quotidiano nel costruire una cultura di pace e, nel contempo, ci sprona a 
intensificare gli interventi umanitari, pur tra molteplici difficolta'. 
Sono infatti intermittenti i contatti con gli uffici Caritas di Baghdad e 
percio' non si hanno piu' notizie costanti sulla situazione a Baghdad, 
Bassora, Mosul e Kirkuk. A Bassora e' arrivato il carico di aiuti, partito 
la scorsa settimana da Amman, contenente prodotti per la depurazione 
dell'acqua. Prosegue l'impegno di Caritas Iraq nel monitorare e far fronte 
ai bisogni degli sfollati che hanno trovato riparo nelle 87 chiese 
cattoliche. E' emergenza idrica nei governatorati di Bassora, Ninewa, 
Serbala, Thi-Qar e Wassit. Il 40% delle risorse idriche e' contaminato. Il 
solo impianto di depurazione che sta funzionando - tra l'altro al 50% della 
sua capacita' - e' quello di Wafaa Al Qaid, a nord di Bassora. A Umm 
Qhayal, 30.000 abitanti, e' rimasta disponibilita' di acqua solo per un 
giorno; i militari inglesi stanno distribuendo 2 autobotti al giorno. In 
Giordania il campo di Ruweished e' pronto per accogliere fino a 5.000 
rifugiati ma, al momento, non e' arrivato nessun iracheno; al contrario, 
nel campo A ci sono circa 222 rifugiati provenienti da Paesi terzi.
In particolare si registrano due principali flussi di movimenti di 
sfollati. Il primo da Mosul e Baghdad verso zone rurali, piu' sicure e piu' 
vicine ai confini della  regione amministrata dai Curdi o all'Iran. Il 
secondo da villaggi poco sicuri (come quelli vicini alle postazioni 
militari irachene a est e a sud di Mosul) a villaggi o citta' meno 
pericolose (verso il nord e l'est del Paese).
Nei giorni scorsi almeno 1000 famiglie si sono dirette dalla zona di Mosul, 
bombardata quotidianamente, verso Qaraqosh, un imprecisato numero di 
famiglie verso il villaggio Tal Kayf. La Caritas ha in zona tre Centri, a 
Mosul, ad Alqosh e a Qaraqosh e cerca di far fronte ai bisogni immediati 
sia dei profughi, sia dei circa 35.000 abitanti di Qaraqosh e di altre 
100.000 persone che vivono in 35 villaggi circostanti. Continuano i pesanti 
bombardamenti su Baghdad, da cui 300 famiglie sono scappate verso Qaraqosh.
La rete internazionale Caritas ha lanciato un appello di 8,5 milioni di 
euro per poter provvedere per tre mesi ai bisogni piu' urgenti di circa 
260.000 sfollati, soprattutto bambini, donne e malati.
Grazie all'impegno di 134 operatori e 120 volontari, i 14 Centri Caritas 
sparsi tra Mosul, Kirkuk, Baghdad e Bassora e tutte le Chiese e gli 
organismi cristiani in Iraq si stanno facendo e si faranno carico di 
fornire assistenza a queste persone. Si prevedono aiuti alimentari e 
igienico-sanitari per 262.440 persone: 1.740 famiglie, 10.440 persone, 
ospitati in edifici della Chiesa e  21.000 famiglie, 126.000 persone, 
ospitate da altre famiglie. Si prevedono anche razioni supplementari di 
cibo e cure sanitarie particolari per 2400 bambini sotto i cinque anni, 
1.550 madri o donne incinte, 24.000 persone colpite da gravi malattie.
Roma, 01 aprile 2003
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Per sostenere gli interventi in atto (causale: "Emergenza Iraq 2003") si 
possono inviare offerte alla Caritas Italiana, viale F.Baldelli 41 - 00146 
Roma, tramite:
-	c/c postale n. 347013
-	c/c bancario n.  5000X34 - ABI 05696 - CAB 03202
BANCA POPOLARE DI SONDRIO, AG. ROMA 2
-	Cartasi' e Diners telefonando a Caritas Italiana 06/541921 (dal lunedi' 
al venerdi' 9.00-18.00)