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La Guerra Umanitaria



La Guerra Umanitaria

di Santi Greco

La guerra preventiva, giunta al suo settimo giorno, e' affiancata dalla 
cosiddetta emergenza umanitaria. Gli Stati che hanno attaccato l'Iraq 
stanno gia' pensando a come organizzare gli aiuti alle popolazioni colpite, 
per alleviare le loro sofferenze, e ad essi si stanno associando moltri 
altri Paesi, compresa l'Italia, che "ripudia la guerra e non puo' tollerare 
che ci siano persone che soffrano per essa".
E' per questo che credo si possa coniare un nuovo termine che riassuma il 
nuovo pensiero bellico: la "guerra umanitaria". Stati Uniti ed Inghilterra 
hanno deciso di estromettere il dittatore Saddam Hussein per motivi 
umanitari, per poter finalmente liberare il popolo iracheno dal giogo 
imposto dal  tiranno e far assaporare loro la liberta'.
Per raggiungere lo scopo e' necessario sacrificare qualche migliaio di 
vite, ma cosa possono valere rispetto ai beni che si provvedera' a far 
arrivare nelle case dei sopravvissuti? E' un sacrificio che il popolo 
iracheno deve sostenere in cambio della liberta' che gli anglo-americani 
stanno loro donando. Mai prima d'ora ci si era preoccupati di organizzare 
insieme guerra ed aiuti ai superstiti. Siamo di fronte ad un passo in 
avanti della civilta'.
Inoltre, anche gli Stati che non prendono parte direttamente ai 
combattimenti, possono contribuire alla guerra umanitaria, occupandosi 
degli aiuti. Cosi' anche l'Italia avra' un suo ruolo nella guerra e nessuno 
potra' accusarla di non essere intervenuta. Ma soprattutto, si potranno 
mettere a tacere quei pacifisti che considerano la guerra come una 
calamita' da evitare ad ogni costo, mostrando come essa possa avere uno 
scopo umanitario. Peccato che contro la guerra si sia schierato anche il 
Papa. Sara' stato mal consigliato o forse nessuno gli ha spiegato in cosa 
consista la guerra umanitaria.
Ancora qualche giorno o settimana o, al massimo, mese, e poi tutto sara' 
concluso. Il dittatore sara' assicurato alla giustizia, gli iracheni 
avranno un governo da loro scelto liberamente ed ai morti verra' data una 
degna sepoltura.