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Bandiere: Riflessioni di Sandra Cervone




Riflessioni di Sandra Cervone
      Sabato, 01 marzo


Fanno capolino anche a Gaeta le bandiere per la pace. Sono poche, è vero, e 
sventolano timide e discrete su balconi e finestre di qualche condominio. 
Le scorgi quasi per caso, brillare al sole la mattina o colorare le ultime 
ore del pomeriggio, portatrici di un desiderio universale che va 
riconquistando, in questi giorni, tutta la sua sacralità. Così, mentre sali 
corso Cavour, all'altezza di via Europa, fermo al semaforo o mentre 
attraversi la strada, dal balcone di un terzo piano ti viene incontro la 
grande scritta bianca fra le stresce color viola, blu, azzurro, verdino, 
giallo, arancione, rosso...

Hai le borse della spesa, sei in macchina o a piedi, corri al lavoro o a 
prendere i bambini a scuola. E rifletti, condividendo o meno, sul presente 
e sul futuro. Sulla pace e sulla guerra. Sulle loro strumentalizzazioni e 
su quello che ti dice il cuore. E sulla bilancia delle tue convinzioni 
individui un equilibrio e trai le tue conclusioni. I significati ed i 
valori non s'improvvisano. Pace è più di una parola e non è una lampada da 
tenere sotto il moggio. Pace è l'arcobaleno: sintesi di tanti 
colori/sentimenti/aspirazioni indivisibili. Non può essere che di tanti 
colori/fattori/valori la Pace vera, duratura, giusta, non barattabile. Mai.

BANDIERE DI PACE

Agli occhi stanchi
del vecchio mondo sezionato
mostriamo i colori
al vento
della Pace.
Vorrebbero oscurarli:
troppo sole catturano
da balconi e finestre
e nelle piazze...!
Carezzano il tempo,
fasciano speranze,
illuminano i tunnel
del mancato ricordo
e delle paure...
E se i colori della Pace
spaventano i potenti
più delle bombe
sui cuori e sulle menti....
è davvero il tempo
delle stranezze,
delle svendite di morte
al dio denaro.
Bandiere di pace, allor,
bandiere di fratellanza:
avvolgile sul cuore
e canta alla vita!


[Sandra Cervone]