E non sei tu a decidere...
Di
Piergiorgio
Yom
assal
Yom
basal
Oggi miele
Oggi cipolle
Oggi giorno dolce
Oggi giorno amaro
E non sei tu a decidere.
L'esercito israeliano non controlla solo la tua
libertà di movimento ma anche la tua prospettiva del
futuro.
Prospettiva del tuo futuro non solo remoto ma anche
prossimo. La stessa immaginazione di ciò che vorrai fare domani è ostaggio di
cosa "LORO" decideranno di fare.
Quando vorranno farlo e quanto "meglio" vorranno
farlo. La tua parte di libertà sul domani ce l'hanno loro. Rimani libero di
decidere che domani andrai a Gaza a prendere le misure per le carrozzine per
disabili di A e N, ma ora come domattina loro possono bloccare tutta la
viabilità e iniziare l'azione militare.
Stanotte possono attaccare a Tufah e buttare giù
qualche casa abitata; cosi alcune famiglie evacuano; ma l'attacco possono anche
non farlo stanotte e farlo domani o quando meglio
credono.
Ma tu devi continuare a programmare la tua vita; la
tua normalità; le tue cose da fare; anche se sai che tutto può cambiare con un
solo messaggio cifrato del comando militare. Perché la resistenza dell'umanità
in questo deserto di violenza a volte non la misuri da quanto riesci a fare ma
da quanto riesci ancora a programmare.
Oggi miele
Oggi cipolle
Ma chissà poi se coloro che "decidono" lo sono
veramente "decisori" o solo illusi di se stessi.
Preferisco pensarla così: domani come sempre sorge il
sole, e non l'ha deciso nessuno. Ma tutti, "decisori" e non, lo attendono. Il
sole viene. Sempre. Senza chiedere o pretendere nulla dagli altri.
E non sei tu a decidere.
23 febbraio 2003 - Qararah, notte di attesa.
P.S:
Diciamo che il senso della mia presenza qua è, anche
se non solo, nell'attendere il sole da questa sponda del mediterraneo, a fianco
di chi soffre.
Qui, piuttosto che dall'altra sponda da cui provengo.
Per non lasciarli soli, per non dimenticarli.
www.operazionecolomba.org |