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[glt NV] E ora, che fare? Contributo contro la guerra a cura del GLT "Nonviolenza e Conflitti" della Rete di Lilliput
DARE MASSIMA DIFFUSIONE, GRAZIE.
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E ora, che fare??
- Contributo contro la guerra a cura del GLT "Nonviolenza e Conflitti"
della Rete di Lilliput -
"La macchina da guerra si incepperà e si fermerà se noi rifiutiamo di
comprare quello che i signori della guerra ci vendono: le loro paure, la
loro versione della storia, le loro armi, il loro concetto di
inevitabilità, il loro stile di vita opulento e il loro stato di privilegio
assunto a valore di democrazia e di libertà. Noi siamo tanti e loro sono
pochi. Hanno più bisogno loro di noi di quanto noi ne abbiamo di loro.
Questa guerra tutti insieme la possiamo fermare, un mondo senzarmi è
possibile".
(Floriana, "Parole e Musica contro la guerra", Milano febbraio 2003)
Il ricorso alla guerra come mezzo per battere il terrorismo internazionale
è incongruo ed irrazionale: il terrorismo è una forma di violenza politica
che si caratterizza per la sua imprevedibilità e per il carattere
indiscriminato delle vittime, immancabilmente innocenti; la guerra, come
risposta ad esso, è violenza parimenti indiscriminata, che produce la quasi
totalità delle vittime tra le popolazioni civili ed alimenta la spirale di
odio, madre di tutti i terrorismi.
Stiamo assistendo alla rilegittimazione della guerra come strumento di
governo del mondo, preannunciata dal documento strategico americano del 17
settembre 2001.
Per contrapporsi alla logica della guerra, Rete di Lilliput ha partecipato
convinta, alla grande giornata di mobilitazione mondiale per la Pace del 15
febbraio a Roma per dire a chi ci governa con la forza inequivocabile e
ineludibile di tre milioni di persone (SOLO A ROMA) che la maggioranza
degli Italiani è contraria a questa guerra.
Ma ora?? Come sfruttare lincredibile carica energetica donataci dallaver
vissuto questa storica giornata per la Pace??
Il 15 febbraio non è stato e non deve essere considerato come un punto di
arrivo nella nostra lotta di opposizione alla guerra. Il 15 febbraio è solo
parte del nostro percorso verso un mondo senzarmi e senza guerre. Rete
Lilliput continuerà ad essere presente con il suo apporto agli incontri con
altri soggetti attivi nel movimento contro la guerra. Il coordinamento di
associazioni (<http://www.fermiamolaguerra.it/>www.fermiamolaguerra.it )che
ha organizzato la grande manifestazione di Roma intende andare avanti con
altre proposte di opposizione collettiva alla guerra. Girano già varie
idee, sarà premura del GLT-NV tenere prontamente informate/i le
lillipuziane e i lillipuziani.
Ma ora: che fare??
Ancora una volta la guerra è una mera rappresentazione sotto forma di
violenza diretta della quotidiana violenza strutturale e culturale generate
dalla società attuale. Condannando lenorme violenza diretta usata dal
terrorismo, non dimentichiamo però che nel mondo c'è una più profonda
violenza strutturale che si esercita nell'oppressione politica, nello
sfruttamento e nell'ingiustizia economica.
Siamo convinti che solo attraverso la lenta via del dialogo e della
riconciliazione, si possano cambiare le cose in questo mondo.
Ecco perché Rete Lilliput tutta ha deciso di incamminarsi verso la
difficile strada della nonviolenza. Nonviolenza che è un percorso, sia di
formazione e di cambiamento personale, che di comunicazione e confronto
verso altri soggetti esterni alla Rete. In questa doppia ottica si
inseriscono le campagne emerse allAssemblea programmatica di Vico Equense e
le proposte elaborate all'ultima riunione del GLT a Firenze. Per aiutare i
nodi ad applicare le campagne scelte a Vico, sono stati creati dei gruppi
di lavoro e dei referenti per ogni campagna che saranno a disposizione ed a
supporto dei lillipuziani, si è inoltre proposto che all'interno di ogni
nodo ci sia un referente di collegamento per le campagne che il nodo
sceglierà di seguire.
Il percorso di formazione alla nonviolenza è fondamentale, ed a tal
proposito, è stato inserito sul sito nazionale un elenco di formatori
(<http://www.retelilliput.org/articolo.asp?ARID={67D005A1-14E4-4B25-9BDB-3227E1463E61}&BC=C8FFAF>http://www.retelilliput.org/articolo.asp?ARID={67D005A1-14E4-4B25-9BDB-3227E1463E61}&BC=C8FFAF
),
che potranno aiutare i nodi nel loro lavoro.
Le Campagne:
1) STOP ESSO WAR <http://www.stopessowar.org/>www.stopessowar.org
Dobbiamo continuare ad evidenziare la sporca connessione tra guerra e
petrolio, che mai come in questo conflitto è evidente, essendo l'Iraq il
secondo produttore al mondo di petrolio. Proprio per questo motivo Rete
Lilliput ha deciso di essere promotrice (assieme a Greenpeace, Bilanci di
Giustizia, Centro Nuovo Modello di Sviluppo e Botteghe per il commercio
equo e solidale) della campagna StopEssoWar, invitando i consumatori a non
rifornirsi più alla Esso. Sarà proprio la multinazionale americana,
infatti, a fornire il carburante allesercito americano. La fornitura
comprende anche l'approvvigionamento alle basi italiane continentali (tra
cui Vicenza, Camp Derby, Napoli ) ed insulari (Sicilia, La Maddalena, ecc).
La Esso sarà la compagnia che piu' di altre trarrà profitti dalla conquista
dell'Iraq e dei suoi pozzi petroliferi. Vogliamo provare a mettere in rete
le varie iniziative e esperienze, interne ed esterne a Lilliput, per
provare anche (grazie ai contributi del GLT Impronta ecologica e solidale)
a formulare delle proposte concrete sull'utilizzo di energia alternativa al
petrolio.
Referente per Rete Lilliput: Enrico Pezza
<mailto:enricopezza@libero.it>enricopezza@libero.it
2) "Pace da tutti i Balconi!"
<http://www.bandieredipace.org/>www.bandieredipace.org
Tramite un piccolo gesto rendere visibile il nostro dissenso alla logica
militarista. Enorme successo e impatto in tutta Italia. Quando, partendo
dall'idea di alcune/i di noi un semplice gesto individuale di opposizione
alla guerra diventa un'azione collettiva!!
Referenti per Rete Lilliput: Massimiliano Pilati
<mailto:glt-nonviolenza@retelilliput.org>glt-nonviolenza@retelilliput.org ,
Tiziano Tissino
<mailto:t.tissino@itaca.coopsoc.it>t.tissino@itaca.coopsoc.it , Lula Mucci
<mailto:lucasmtm@virgilio.it>lucasmtm@virgilio.it e Nicoletta Landi
<mailto:nlandi26@libero.it>nlandi26@libero.it
3) Scelgo la Nonviolenza
<http://www.retelilliput.org/scelgolanonviolenza.asp>http://www.retelilliput.org/scelgolanonviolenza.asp
La campagna si articola su due punti:
1. Una dichiarazione di obiezione di coscienza nella quale ci si dissocia
dalla politica di difesa del nostro paese e dalla NATO, evidenziando
l'incostituzionalità, limmoralità intrinseca di scelte aggressive e la
funzionalità al sistema economico di rapina nel confronti dei Paesi
impoveriti del sud del mondo; con essa che inviamo al Capo dello stato, in
quanto massima autorità della Repubblica e al presidente del consiglio, ci
dichiariamo obiettori di coscienza alla guerra e alla sua preparazione: ci
dichiariamo pertanto indisponibili ad essere reclutati per la preparazione
o per lattuazione di una guerra.
2. Per dare un segnale positivo, costruttivo, di ricerca di alternative
alla guerra, aggiungiamo una dichiarazione di opzione per la nonviolenza
attiva che si concretizzi attraverso lassunzione di impegni nel campo della
formazione ed educazione alla pace, partecipazione e/o sostegno a
iniziative di alternativa alla guerra come risoluzione dei conflitti: nella
guida a questa "obiezione del cittadino" indichiamo una serie di esempi
dove forze, tutte basate sul volontariato, con risorse insignificanti se
paragonate a quelle destinate ai militari, hanno tentato degli interventi
in zone di conflitti: nei Balcani, in Africa, Medio Oriente ecc..
Referente per Rete Lilliput: Luciano Capitini
<mailto:capitps@libero.it>capitps@libero.it.
<mailto:scelgolanonviolenza@retelilliput.org>scelgolanonviolenza@retelilliput.org
3) Campagna 185+ network sul disarmo:
Bloccare lapprovazione del disegno di legge di iniziativa governativa che,
con la scusa della ratifica dellaccordo di Farnborough, stravolge lattuale
normativa sulla produzione ed il commercio di armi pesanti.
La campagna ha già fatto numerose mobilitazioni ed azioni, alle quali la
Rete di Lilliput ha dato un apporto notevole. Lazione di pressione sul
parlamento e sensibilizzazione dellopinione pubblica proseguirà fino alla
conclusione delliter parlamentare del disegno di legge.
In prospettiva lipotesi è di costituire un network italiano (collegato con
analoghi organismi europei) sulla tematica degli armamenti. Le risorse
della Rete che già si sono impegnate nella Campagna vogliono continuare a
seguire questo percorso e hanno ricevuto mandato dallAssemblea di Vico
Equense per poterlo fare.
Referenti per Rete Lilliput: Riccardo Troisi
<mailto:riccardo.troisi@libero.it>riccardo.troisi@libero.it , Francesco
Vignarca <mailto:yugodai@tin.it>yugodai@tin.it
4) Fuori l'Italia dalla Guerra:
<http://wpop13.libero.it/cgi-bin/vlink.cgi?Link=http%3A//www.emergency.org>www.emergency.org
per sostenere la proposta di Emergency "Norme per lattuazione del principio
del ripudio della guerra sancito dallarticolo 11 della Costituzione e dallo
Statuto dellONU"
Referenti per Rete Lilliput: Riccardo Troisi e Massimiliano Pilati
5) Fuori la Guerra dall'Europa
La Convenzione permanente di donne contro le guerre lancia una raccolta di
firme e una campagna di informazione affinchè nella nuova Costituzione
Europea venga inserito questo articolo. Vi invitiamo a firmare e far
firmare. Tutte le firme saranno aggiornate ogni giorno al sito di Marea
<http://www.marea.it/>www.marea.it
"Art. 1. I popoli dell'Unione Europea stipulano la presente Costituzione
per fare dell'Europa un'area e un soggetto attivo di pace e costruire un
futuro comune.
L'Unione si fonda sui valori indivisibili e universali della pace, della
dignità umana, della libertà, dell'eguaglianza, della solidarietà e
dell'accoglienza nella valorizzazione di tutte le differenze, in
particolare di quella di genere.
L'Unione Europea ripudia la guerra come strumento per la risoluzione delle
controversie internazionali; opererà attivamente ad un riforma democratica
della Organizzazione delle Nazioni Unite, attribuendole, a parità di
condizioni con gli altri Stati, i poteri necessari affinché possa
assicurare la pace, la giustizia internazionale e il rispetto delle
risorse naturali del Pianeta, nonché la libera circolazione delle persone,
anche di quelle che vivono fuori dai confini europei".
Referenti per Rete Lilliput: Monica Lanfranco
<mailto:mochena@tn.village.it>mochena@tn.village.it e Deborah Lucchetti
<mailto:d_lucchetti@virgilio.it>d_lucchetti@virgilio.it
6) Chiedi un voto di pace :
Campagna di pressione sui parlamentari.
Il 70% degli italiani e' contro la guerra preventiva annunciata dagli Stati
Uniti contro l'Iraq. Per favorire un'opposizione civile ed efficace al
conflitto. Rete Lilliput lancia una petizione on line per raggiungere i
parlamentari italiani con un appello a favore della pace. Dal sito
<http://www.retelilliput.org/>http://www.retelilliput.org grazie ad un
sistema ideato appositamente dai tecnici lillipuziani - e' possibile per i
cittadini italiani spedire al parlamentare del proprio collegio un
messaggio contro la guerra. All'interno dell'appello vengono rivolte tre
esplicite domande all'onorevole
di turno:
a) Quali iniziative ha assunto o intende assumere per prevenire questa
catastrofe?
b) E' favorevole o contrario alla guerra contro l'Iraq?
c) E' favorevole o contrario al coinvolgimento dell'Italia nella guerra
contro l'Iraq, anche attraverso un coinvolgimento indiretto (concessione
delle basi e dello spazio aereo)?
Con questo appello Rete Lilliput invita i cittadini ad effettuare pressione
presso i deputati e i senatori affinche' le istituzioni parlamentari, in
quanto rappresentanti della popolazione italiana, agiscano responsabilmente
in accordo con il diffuso rifiuto della guerra.
Referente per Rete Lilliput: Riccardo Troisi.
7) I Gruppi di Azione Nonviolenta:
In molti nodi si sono avviati percorsi formativi al metodo nonviolento
nella prospettiva della costituzione di Gruppi di Azione Nonviolenta, come
formulata dallAssemblea di Marina di Massa II.
Il Gruppo di Lavoro Tematico Nonviolenza e Conflitti spera che questo
processo di diffusione e promozione proceda nel modo capillare e decentrato
fin qui adottato.
Auspica che sia capace di raccogliere e dare risposta alle ondate di
entusiasmo legate a particolari eventi esterni, ma anche di procedere con
regolarità nei momenti di riflusso.
A tal fine il GLT si propone di supportare il processo con un servizio di
ascolto, risposta; connessione e valorizzazione di ciò che nasce dai nodi,
rispondendo in maniera pronta e regolare alle esigenze e richieste delle
realtà che si mettono in cammino.
Il compito è stato affidato a un sottogruppo di lavoro aperto a tutti
coloro che abbiano già compiuto qualche passo allinterno del processo da
tempo avviato nel GLT. Attualmente operano in esso: Gabriele Cavalli del
nodo di Lodi; Marco Forlani del nodo e del gan di Milano; Luca Giusti del
nodo di Genova; Marco del nodo di Pisa; Pasquale Pugliese del nodo e del
gan di Reggio Emilia.
Referente per Rete Lilliput: Pasquale Pugliese
<mailto:puglipas@interfree.it>puglipas@interfree.it
E poi&?
Chiediamo a tutte le lillipuziane e i lillipuziani di continuare ad
attivarsi con mobilitazioni, azioni e iniziative locali per tenere alta
lattenzione alla guerra imminente e alle sue cause e renderne visibile il
dissenso, creando una molteplicità di forme locali integrate in maniera
libera e creativa.
Come e cosa fare?
1) biciclettate nonviolente: (dal GAN di RE) Scopo della biciclettata è
quello di contribuire a spezzare il legame perverso tra il trasporto
automobilistico, il bisogno di petrolio e le guerre, lottando in questo
modo contro la causa strutturale della guerra in preparazione. Si tratta
semplicemente di percorrere in fila indiana le vie della città con il
messaggio "contro le guerre per il petrolio lasciamo a casa le automobili",
accompagnato da sventolanti bandiere arcobaleno di pace e nonviolenza
issate sulle biciclette.
2) Ora di silenzio: (Nodo Torino) Si invita tutti coloro che condividono il
nostro amore per la pace e le nostre preoccupazioni per i rumori di guerra
che si sentono con sempre più insistenza a raccogliersi ogni settimana in
un'ora di silenzio per la pace per riflettere sulla necessità di cercare
alternative all'uso della violenza nei conflitti a partire da noi stessi, e
per rendere pubblico il nostro no ad ogni guerra.
3) dillo di persona: (Beati i Costruttori di Pace)
No alla guerra, dillo di persona al Governo:
Unazione diretta nonviolenta e popolare per ostacolare concretamente
lingresso in guerra dellItalia. Contribuisci anche tu, con un piccolo
granello, ad inceppare la macchina bellica:
parla con la Prefettura, Ufficio Territoriale del Governo in ogni provincia.
Obiettivo della campagna:
la campagna si propone di far pressione, tramite le Prefetture, sul Governo
e il Parlamento affinché lItalia non conceda alcun tipo di supporto
logistico, militare e politico agli Usa e alla Nato per la guerra contro
l'Iraq e, se nel frattempo questo supporto fosse stato concesso, esso venga
revocato.
Modalità di azione:
Chiediamo a tutti i cittadini di recarsi personalmente presso la loro
prefettura, oppure di contattarla telefonicamente, per esprimere il proprio
no alla guerra e chiedere alla prefettura di farsi portatrice di questo
messaggio presso il governo. Basterebbe un numero relativamente basso di
persone per creare un impatto significativo. Con il crescere del numero
delle persone coinvolte, si potrebbe arrivare a mettere in crisi, fino alla
paralisi, lintera macchina amministrativa e governativa.
Referente per Rete di Lilliput: Tiziano Tissino
<mailto:dillodipersona@libero.it>dillodipersona@libero.it
4) Via Crucis "Pordenone-Base Usaf di Aviano"
domenica 6 aprile 2003, tutti coloro che hanno a cuore la giustizia e la
pace e che per questo pensano valga la pena di esporsi. Ciascuno/a
parteciperà con la propria sensibilità, con le parole e i gesti che
avvertirà possibili.
A noi sembra che il camminare insieme verso la pace possa comunque farci
sentire uniti nella medesima direzione, nello stesso impegno.
Referente per Rete di Lilliput: Tiziano Tissino
5) Mongolfiere di Pace:
Con le mongolfiere di carta e i palloncini ad elio invadiamo lo spazio
aereo circostante e sovrastante le basi Nato ed impediamo il decollo dei
bombardieri stragisti.
Per documentazione richiedere a Peppe Sini, responsabile del Centro di
ricerca per la pace di
Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. e fax 0761/353532,
e-mail: <mailto:nbawac@tin.it>nbawac@tin.it
6) Blocco dei treni (?!)
Indicazioni alle lillipuziane e ai lillipuziani che intendono Partecipare
ai blocchi dei treni "armati".
Il Glt-nonviolenza e conflitti della Rete Lilliput condivide ed appoggia
gli attuali tentativi in corso da parte del movimento tesi ad ostacolare
e
bloccare il transito di treni 'armati' sul nostro territorio e invita
tutti i lillipuziani disponibili ad attivarsi e a partecipare. Essendo questa
una pratica già più volte agita dai movimenti nonviolenti
in Italia e nel mondo, ci sentiamo di poter dare alcuni minimi consigli
di metodo:
1. si tratta di un'azione di disobbedienza civile, illegale e penalmente
perseguibile: è giusto esserne consapevoli;
2. è importante che chi decide di prendervi parte valuti quindi preventivamente
i rischi che è disposto ad assumersi e scelga di volta in volta, dichiarandole,
le modalità della sua partecipazione;
3.sarebbe meglio non partecipare all'azione da soli, ma con un piccolo
gruppo d'affinità, ancora meglio se già organizzato e formato come GAN;
soprattutto se andate da soli, premunitevi con fazzoletti, acqua e limone,
portatevi dietro i documenti d'identità, copritevi bene (sia per il freddo,
che per i colpi...);
4. se iniziassero disordini o scontri violenti, soprattutto se provocati
da manifestanti, dissociatevi immediatamente da essi e allontanatevi dal
luogo dell'azione, magari proseguendone un'altra nei pressi, se possibile,
ma con le vostre modalità;
5. insistete il più possibile perchè tutti i manifestanti chiariscano ed
esplicitino consensualmente (preventivamente e durante il processo) la
natura del 'blocco' (simbolico, reale, a tempo, a oltranza, botte
incluse/escluse...), in modo tale da non trovarvi a gestire troppi
imprevisti 'interni' (già ce ne saranno tanti 'esterni'...!);
6. se ve la sentite, siate presenti e attivi nei momenti di contatto con
la polizia e con la stampa, magari proponendovi anche tra i portavoce, in
modo tale da limitare i rischi di strumentalizzazione e manipolazione
dell'azione stessa.
7. cercate di favorire sempre la creazione di un clima a bassa tensione,
se possibile ironico e giocoso, meno 'militarizzato' ed aggressivo possibile...
8. tenete sempre conto del contesto in cui la vostra azione è inserita,
della gente che avete intorno e della sua sensibilità; ricordatevi che l'azione
è inserita in un processo più ampio, che non è l'unica 'battaglia' da cui
dipende o meno, in sè e per sè, il riuscire a 'fermare la guerra'.
9. se avrete dei dubbi, state il più possibile in contatto (anche
telefonico) con persone di cui vi fidate, con il vostro gruppo di
riferimento; non abbiate paura di avere paura e di riconoscerla, e di
chiedere aiuto e collaborazione a presenti o ad assenti, pesando però il
meno possibile sullo svolgimento dell'azione stessa;
7) DISARMIAMO EXA 2003
Il nodo Lilliput di Brescia e il Gruppo di Azione Nonviolenta di Milano
hanno iniziato a discutere sulle strategie e le iniziative da realizzare in
occasione dell´edizione 2003 di Exa (Brescia dal 12 al 15 aprile).
Exa è la più rinomata mostra italiana di armi leggere (terza in ordine di
importanza a livello mondiale). Si presenta come mostra di armi ad uso
civile e sportivo, ma è l´occasione per esporre anche armi antisommossa ed
è la vetrina utilizzata dall´industria bellica italiana per pubblicizzare i
propri prodotti che finiscono poi in tutto il mondo, compresi i paesi in
conflitto armato.
Come ricorderete l´anno scorso il Brescia Social Forum e il Nodo Lilliput
di Brescia hanno promosso una serie di iniziative per contestare Exa.
Anche quest´anno abbiamo intenzione di organizzare iniziative,
manifestazioni, azioni dirette nonviolente contro Exa.
All´interno di Rete Lilliput la mobilitazione unitaria per Exa 2003 è stata
fatta propria dall´assemblea di Napoli-Vico Equense.
Utilizzeremo la mailing glt-nonviolenza per informarvi e per farvi avere
materiale in proposito.
SITI SU EXA:
Sito ufficiale di Exa: <http://www.exa.it/>www.exa.it (guardate il logo!)
Sito Brescia Social Forum:
<http://www.bresciasocialforum.org/>www.bresciasocialforum.org
Sito Disarmare Exa (edizione 2002):
<http://www.bresciasocialforum.org/disarmiamoexa>www.bresciasocialforum.org/disarmiamoexa
8) Sciopero generale contro la guerra.
per bloccare il nostro paese cosi' da impedire l'uso dell'esercito italiano
per commettere stragi, e con la forza della democrazia e della legalita'
ricondurre alla ragione quel governo, quel parlamento e quel presidente
della Repubblica che accettando di portarci in guerra avrebbero commesso un
atto di alto tradimento del nostro ordinamento giuridico.
Peppe Sini, responsabile del Centro di ricerca per la pace di
Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. e fax 0761/353532,
e-mail: <mailto:nbawac@tin.it>nbawac@tin.it
Ora anche il coordinamento "Fermiamo la guerra" lavora su questo fronte.
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UN'AZIONE NONVIOLENTA... MA QUALE?
<http://italy.peacelink.org/tuttigiuperterra/>http://italy.peacelink.org/tuttigiuperterra/
TuttiGiuPerTerra: sito dove raccogliere le proposte e cercare una risposta.
Si tratta di proporre la propria idea, od di esprimere il consenso su ciò
che la società civile proporrà contro la guerra.
TuttiGiuPerTerra è stato creato come strumento dove:
* inserire un'idea
* proporre un commento
* verificare il panorama delle proposte
e infine, sapere cosa fare.
<mailto:tuttigiuperterra@peacelink.org>mailto: tuttigiuperterra@peacelink.org
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Con una progressione gandhiana si può quindi passare dalle azioni di
protesta e di espressione del dissenso personale (come lesposizione delle
bandiere della pace), ad azioni di non collaborazione attiva (come il
boicottaggio dei prodotti petroliferi); per chi di noi volesse cimentarsi
in qualcosa di più "forte" ci sono le azioni di disobbedienza civile
(blocco/occupazione di luoghi di transito di materiale bellico o utile alla
guerra, blocco/occupazione di siti militari, blocco/occupazione di sedi
politico-istituzionali, azioni di disturbo ed ostacolo delle funzioni d'uso
delle basi militari (mongolfiere...)). Come ultimo scalino, in caso di
guerra abbiamo azioni costituenti un governo parallelo , obbediente alle
leggi della coscienza e della costituzione (costituzione di 'unità di
crisi' permanenti (a Roma e altrove), emissione di comunicati
linguisticamente formalizzati (Ministero della pace e della vera difesa),
ispezioni presso le basi militari per verificare l'esistenza di armi di
distruzione di massa sul nostro territorio e chiederne la distruzione
immediata, delegazioni nelle prefetture, incontri con parlamentari e
ministri (lobbing), appello per la costituzione locale di gruppi per
l'azione diretta nonviolenta (GAN), istituzione e invio di CCP (Corpi
Civili di Pace) nelle aree di guerra, convocazione di un'ONU dei popoli).
Abbiamo cercato di elencare qui tutto quello che bolle nel calderone del
movimento dei movimenti e soprattutto nella Rete di Lilliput&
Occorre essere attive/i: QUESTA GUERRA SI PUO' FERMARE!!
Massimiliano Pilati
Referente del Gruppo di Lavoro Tematico "Nonviolenza e Conflitti" della
Rete di Lilliput.
"ogni lotta per la giustizia passa per la prova di cinque tappe:
l'indifferenza, il ridicolo, la calunnia, la repressione, il rispetto".
(Gandhi)