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interrogazione al Ministro degli Interni
on. Alba Sasso
Democratici di Sinistra - l'Ulivo
<http://www.albasasso.it>www.albasasso.it
Gli onorevoli Alba Sasso e Pietro Folena intervengono sul caso delle
circolari emanate dalle Prefetture pugliesi - che hanno invitato municipi
ed enti pubblici a rimuovere le bandiere della pace esposte - presentando
un'interrogazione al Ministro degli Interni.
Inviamo qui di seguito il testo dell'interrogazione.
l'Ufficio Stampa dell'on. Alba Sasso
Al Ministro degli Interni
Premesso che:
è in atto, già da tempo, in tutti i comuni d’Italia, la campagna “Pace da
tutti i balconi”, un’iniziativa che si affianca alla campagna nazionale
“Fuori l’Italia dalla guerra”, promossa da Emergency, Libera, Retelilliput
e Tavola della Pace, e che consiste nell’invito rivolto a tutti i cittadini
italiani che vogliono manifestare con un gesto concreto la propria
opposizione alle logiche della guerra a tenere esposta da finestre o
balconi la bandiera della pace;
sono numerosi gli enti locali che, con atti ufficiali, come Delibere di
Consiglio o di Giunta, hanno voluto affiancarsi e sostenere questa
campagna, esponendo i colori della pace dai palazzi istituzionali;
in particolare nella Puglia è stato possibile rilevare una particolare
sensibilità su questo fronte da parte delle istituzioni, che, a partire
dall’Amministrazione Regionale, hanno così voluto dare un segnale dal forte
e significativo rilievo simbolico dell’impegno e della volontà pacifista
del popolo pugliese;
Constatato che:
giunge notizia che il Prefetto di Taranto ha assunto l’iniziativa di
inviare una diffida affinché vengano rimosse le bandiere della pace dai
municipi e dagli edifici pubblici che le hanno esposte, minacciando
sanzioni ai sensi degli articoli 292 (vilipendio della bandiera) e 329
(rifiuto di obbedienza) del codice penale;
un’analoga iniziativa è stata intrapresa dalla Prefettura di Bari, dalla
quale è giunta a tutte le Amministrazioni della Provincia una circolare, il
cui testo ha un tenore tassativo rispetto all’obbligo di non esporre altri
simboli accanto al tricolore nazionale e alla bandiera europea.
Considerato che:
la norma richiamata dalle Prefetture per motivare la diffida dall’esporre
la bandiera della pace fa riferimento a una direttiva della Presidenza del
Consiglio pervenuta alle Prefetture in data 11 febbraio 2003, secondo la
quale “non possono essere esposte bandiere straniere (esposte
esclusivamente in occasioni di incontri internazionali) e neppure simboli
privati (es. insegne di partito, simboli di associazioni ed organismi vari)”;
la bandiera della pace non costituisce né una bandiera di nazione
straniera, né un simbolo privato, ma rappresenta un valore, come appunto la
pace, che in teoria dovrebbe appartenere a tutti, e dunque dovrebbe avere
rilievo universale;
ai sensi dell'art. 12 del Decreto del Presidente della Repubblica n.121 del
7 aprile 2000, "l'esposizione delle bandiere all'esterno e all'interno
delle sedi delle regioni e degli enti locali è oggetto dell'autonomia
normativa e regolamentare delle rispettive amministrazioni";
Per sapere:
Quali sono, nel merito della questione, gli orientamenti e le direttive del
Ministero, e quali iniziative vorranno essere intraprese per tutelare e
garantire sia la richiamata autonomia degli enti locali in materia di
esposizione di simboli e bandiere, sia soprattutto la volontà di pace
espressa dalle comunità locali e rappresentata, con il gesto
dell’esposizione della bandiera della pace, dalle Amministrazioni locali.