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Traduzione del discorso di Colin Powell all'ONU il 05/02/2003
TRADUZIONE A CURA DI MASSIMILIANO PAZIENZA - IN CASO DI UTILIZZO SI PREGA
DI CITARE LA FONTE (ASSOCIAZIONE PEACELINK) E L'AUTORE DELLA TRADUZIONE
(MASSIMILIANO PAZIENZA)
Powell: Grazie, signor presidente.
Signor presidente, signor segretario generale. Spettabili colleghi, vorrei
iniziare esprimendo i miei ringraziamenti per lo sforzo speciale che ognuno
di voi ha compiuto per essere qui oggi.
Questo e' un giorno importante per tutti noi mentre analizziamo la
situazione riguardo all'Iraq e i suoi obblighi di disarmo riguardanti la
risoluzione O.N.U. 1441.
Lo scorso 8 Novembre, questo consiglio ha approvato la risoluzione 1441 con
voto unanime. Lo scopo di tale risoluzione era di disarmare l'Iraq delle
sue armi di distruzione di massa. L'Iraq e' gia' stato trovato colpevole di
aver materialmente infranto i suoi obblighi, non rispettando le 16
precedenti risoluzioni in 12 anni.
POWELL: la risoluzione 1441 non riguardava una festicciola innocente, ma
un regime che questo consiglio ha ripetutamente condannato negli anni.
La risoluzione 1441 dette all'Iraq un'ultima possibilita', un'ultima
possibilita' di adeguarsi o di incontrare serie conseguenze.
Nessun membro del consiglio presente nella votazione di quel giorno ebbe
alcuna incertezza sulla natura e gli intenti della risoluzione o su quali
serie conseguenze ne sarebbero derivate se l'Iraq non l'avesse soddisfatta.
E per assistere al suo disarmo chiedemmo all'Iraq di cooperare con gli
ispettori di ritorno della UNMOVIC e IAEA.
Abbiamo stilato gli standard che l'Iraq avrebbe dovuto seguire per
permettere agli ispettori di fare il loro lavoro.
POWELL: questo consiglio ha fatto carico all'Iraq di conformarsi al disarmo
e non agli ispettori di trovare quello che l'Iraq aveva nascosto tanto a
lungo. Gli Ispettori sono ispettori, non sono detective.
Ho chiesto questa riunione oggi per due scopi: primo, per supportare il
succo delle valutazioni fatte dal dottor Blix e dal dottor ElBaradei.
Come il dottor Blix riferi' a questo consiglio il 27 gennaio, che asseri'
"L'Iraq sembra di non essere convenuto ad un'accettazione, neanche oggi,
del disarmo che gli era stato domandato".
Come la dichiarazione del 7 dicembre del dottor ElBaradei riporta "
(l'Iraq) non ci forni' nessuna nuova informazione rilevante su certe
questioni che sono in sospeso dal 1998".
Il mio secondo intento oggi e' di fornirvi addizionali informazioni, di
dividere con voi quello che gli Stati Uniti sanno a proposito delle armi di
distruzione di massa, cosi' come il coinvolgimento Iracheno nel terrorismo,
che e' anche l'oggetto della risoluzione 1441 ed altre precedenti risoluzioni.
Potrei aggiungere a questo punto che stiamo fornendo tutte le informazioni
rilevanti che possiamo alle squadre ispettive perche' svolgano il loro lavoro.
Il materiale che vi presentero' proviene da una varieta' di fonti.
Alcune sono fonti degli Stati Uniti. Ed alcune sono di altre nazioni.
Alcune fonti sono tecniche, come le conversazioni telefoniche intercettate
e le foto scattate dai satelliti.
Altre fonti sono persone che hanno rischiato le proprie vite per mettere il
mondo a conoscenza di quello che Saddam Hussein e' veramente.
Non posso riferirvi tutto quello che sappiamo. Ma quello che posso dividere
con voi, aggiunto con quello che tutti noi abbiamo imparato negli anni, e'
profondamente preoccupante.
POWELL: quello che vedrete e' un insieme di dati e una condotta dai
connotati irritanti.
I dati sulla condotta Irachena -la condotta Irachena dimostra che Saddam
Hussein ed il suo regime non hanno fatto nessun sforzo - nessuno sforzo -
per disarmare come richiesto dalla comunita' internazionale.
Veramente, i dati e la condotta Irachena mostrano che Saddam Hussein ed il
suo regime stanno concentrando i loro sforzi per produrre ulteriori armi
di distruzione di massa.
Lasciatemi iniziare riproducendo un nastro per voi.
Quello che state per sentire e' una conversazione che il mio governo ha
monitorato. Si svolge il 26 novembre dello scorso anno, il giorno prima che
le squadre di ispettori delle Nazioni Unite ricominciassero le ispezioni in
Iraq.
La conversazione riguarda due ufficiali superiori, un colonnello e un
generale di brigata, dell'e'lite militare Irachena, la Guardia Repubblicana.
POWELL: lasciatemi interrompere e ritrasmettere alcuni degli elementi
chiave di questa conversazione che avete appena ascoltato tra questi due
ufficiali.
Primo, essi sono a conoscenza che il nostro collega, Mohamed ElBaradei, sta
per arrivare, e sanno il motivo per cui sta venendo, e sanno che arrivera'
il giorno successivo. Sta venendo per cercare delle cose proibite. Egli si
aspetta che questi gentiluomini cooperino con lui e non che nascondano le cose.
Ma sono preoccupati
"Abbiamo questo veicolo modificato. Cosa diciamo se uno di loro lo vede?"
Qual e' la loro preoccupazione? La loro preoccupazione e' che si tratta di
qualcosa che non dovrebbero avere, qualcosa che non dovrebbe essere vista.
Il generale e' incredulo:
"Non ti hanno dato un modificato. Non hai uno di quelli, giusto?"
"Verro' ad incontrarti nella mattinata. Sono preoccupato. Vi e' rimasto a
tutti qualcosa"
"Abbiamo evacuato tutto. Non ci e' rimasto nulla"
Notate cosa dice "Abbiamo evacuato tutto"
Non lo abbiamo distrutto. Non lo abbiamo preparato per le ispezioni. Non lo
abbiamo rigirato agli ispettori. Lo abbiamo evacuato per essere sicuri che
non fosse in giro quando gli ispettori fossero apparsi.
"Verro' da te domani"
La Al Kendi Company: questa e' una societa' che e' ben conosciuta per
essere stata implicata in attivita' con sistemi armamentari proibiti.
POWELL: lasciatemi riprodurre un altro nastro per voi. Come ricorderete,
gli ispettori trovarono 12 testate chimiche vuote il 16 gennaio.
Il 20 gennaio, quattro giorni dopo. L'Iraq promise agli ispettori che ne
avrebbe cercate altre. Ora sentirete un ufficiale del quartier generale
della Guardia Repubblicana che da' istruzioni ad un ufficiale sul campo.
La conversazione ebbe luogo soltanto la scorsa settimana, il 30 gennaio.
POWELL: lasciatemi interrompere ancora e mostrarvi ancora gli elementi di
questo messaggio.
"Stanno controllando le munizioni che avete, si"
"Si"
"Per la possibilita' che ci siano munizioni proibite."
"Per la possibilita' che ci siano per caso armi proibite?"
"Yes"
"E vi abbiamo mandato un messaggio ieri per ripulire tutte le zone, le aree
piu' piccole
E quelle abbandonate. Assicuratevi che non ci sia niente la'."
POWELL: ricordate il primo messaggio, evacuato.
Questo fa tutto parte di un sistema per nascondere le cose e per toglierle
di mezzo e per assicurarsi che non si siano lasciati dietro nulla.
Se andate piu' avanti in questo messaggio, vedrete le istruzioni specifiche
del quartier generale:
"Dopo che avrete eseguito il contenuto di questo messaggio, distruggete il
messaggio perche' non voglio che nessuno veda questo messaggio."
"Ok, ok."
Perche'? Perche'?
Questo messaggio avrebbe dimostrato agli ispettori che essi (gli Iracheni)
avevano tentato di ribaltare le cose. Stavano cercano delle cose. Ma non
volevano che quel messaggio fosse visto, perche' stavano cercando di
ripulire la zone per no lasciare prova della presenza di armi di
distruzione di massa. E possono sostenere che nulla si trovava la. E gli
ispettori possono guardare tutto cio' che vogliono, e non troveranno nulla.
Questo sforzo per nascondere le cose agli ispettori non e' riguarda uno o
due eventi isolati, e' esattamente il contrario. Fa parte di una politica
di evasione ed inganno che continua da 12 anni, una politica posizionata ai
piu' alti livelli del regime Iracheno.
Sappiamo che Saddam Hussein quello che si puo' dire "Un comitato superiore
per il monitoraggio delle squadre di ispettori." Pensateci. L'Iraq ha un
comitato agli alti livelli per monitorare gli ispettori che sono stati
mandati a monitorare il disarmo iracheno.
POWELL: non per cooperare con loro, non per assisterli, ma per spiarli e
impedirgli di fare il loro lavoro.
Il comitato riferisce direttamente a Saddam Hussein. E' comandato dal vice
presidente Iracheno, Yassin Ramadan. I suoi membri includono il figlio di
Saddam Hussein Quasay.
Questo comitato include anche il luogotenente generale Amir al Saadi, un
consigliere di Saddam. Nel caso il nome non vi risulti immediatamente
familiare, il generale Saadi e' stato il primo punto di contatto fra il
regime ed il dottor Blix ed il dottor ElBaradei. Fu il generale Saadi che
lo scorso autunno pubblicamente promise che l'Iraq era pronto a cooperare
incondizionatamente con gli ispettori.
Esattamente il contrario, il compito di Saadi non e' di cooperare, ma di
ingannare; non di disarmare, ma di minare gli ispettori, non di sostenerli,
ma di frustrarli ed assicurarsi che non apprendessero nulla.
Abbiamo imparato molto sul lavoro di questo comitato speciale. Abbiamo
imparato che poco prima del ritorno degli ispettori lo scorso novembre il
regime ha deciso di ripristinare quello che abbiamo sentito chiamare "il
vecchio gioco del gatto col topo"
Ad esempio, lasciatemi concentrare sulla ormai famosa dichiarazione che
l'Iraq sottopose al consiglio il 7 dicembre. L'Iraq non ha mai avuto alcuna
intenzione di conformarsi con questo ordine del Consiglio (di sicurezza
O.N.U.).Invece, l'Iraq pianifico' di usare la dichiarazione, per
sopraffarci e sopraffare gli ispettori con inutili informazioni sulle sue
armi consentite cosi' che non avessimo tempo di scovare le sue armi proibite.
La meta delle Iraq era di darci, a noi in questa stanza, gi dare a tutti
quelli del Consiglio la falsa impressione che il procedere delle ispezioni
stesse funzionando. Avete visto il risultato. Il dottor Blix si e' espresso
sulla dichiarazione di 12.000 pagine, molto voluminosa ma povera di
informazioni e praticamente priva di nuove prove. Potrebbe un qualsiasi
membro di questo consiglio sollevarsi onestamente in difesa di questa falsa
dichiarazione?
Tutto quello che abbiamo visto e sentito indica che, invece di cooperare
attivamente con gli ispettori per assicurare il successo della loro
missione, Saddam Hussein ed il suo regime stanno intensamente facendo tutto
quello che possono per assicurarsi che gli ispettori non riescano a trovare
assolutamente nulla.
Colleghi mie, ogni affermazione che ho fatto oggi e' supportata da fonti,
solide fonti. Queste non sono asserzioni. Quello che vi stiamo dando sono
fatti e conclusioni basate su concreto lavoro di spionaggio. Citero' alcuni
esempi, vengono da fonti umane.
Sono stati diramati ordini all'organizzazione di sicurezza irachena, cosi'
come all'ufficio privato di Saddam Hussein, di nascondere tutta la
corrispondenza con l'Organizzazione per l'Industrializzazione Militare.
Questa e' l'organizzazione che supervisiona le attivita' delle armi di
distruzione di massa irachene. Assicurarsi che non fossero rimasti
documenti che potessero collegarvi all'OMI.
Sappiamo che il figlio di Saddam, Quasay, ordino' la rimozione di tutte le
armi proibite dai numerosi palazzi di Saddam. Sappiamo che ufficiali del
governo iracheno, membri del partito al governo e scienziati hanno nascosto
articoli proibiti nella loro case.
Altri fascicoli chiave sono stati spostati da stabilimenti chimici e
militari e posizionati in auto che vengono guidate per tutto il paese dagli
agenti segreti iracheni per evitarne la scoperta.
Grazie all'aiuto dei servizi segreti, gli ispettori hanno recentemente
trovato drammatiche conferme di queste informazioni. Quando hanno cercato
nella casa di uno scienziato nucleare iracheno hanno scoperto circa 2.000
pagine di documenti. Li vedete qui (probabilmente mostra una diapositiva
N.d.T.) mentre vengono portati fuori dalla casa e consegnati nelle mani
delle Nazioni Unite.
Una parte del materiale e' classificata e in relazione al programma
nucleare iracheno.
Ditemi, rispondetemi, devono gli ispettori perquisire la casa di ogni
ufficiale del governo, ogni membro del partito Baath ed ogni scienziato del
paese per trovare la verita', per appropriarsi delle informazioni di cui
hanno bisogno, per soddisfare le richieste di questo consiglio?
Le nostri fonti ci riferiscono che, in alcuni casi, i dischi fissi di
computer di attrezzature militari irachene sono stati sostituite.
Chi ha preso gli harddrives, dove sono andati? Cosa viene tenuto nascosto?
Perche'? C'e' solo una risposta al perche': per ingannare, per nascondere,
per nascondere agli ispettori.
Numerose fonti umane ci riferiscono che gli iracheni stanno spostando non
solo documenti ed harddrives, ma anche armi di distruzione di massa per
impedire che vengano scoperte dagli ispettori.
Mentre eravamo qui in questa camera di consiglio discutendo la risoluzione
1441 lo scorso autunno, sappiamo, lo sappiamo da fonti, che una brigata
missilistica fuori da Baghdad stava smistando lanciamissili e testate
contenenti agenti per la guerra biologica a varie destinazioni nell'Iraq
occidentale. Molti dei lanciamissili e delle testate sono stati nascosti in
ampi grovigli di palme e venivano spostati una volta a settimana o al mese
per non essere scoperte. Abbiamo anche foto satellitari che indicano che
materiale proibito e' recentemente stato spostato da diverse postazioni di
armi di distruzione di massa. Lasciatemi dire due parole a proposito delle
immagini satellitare prima che ve ne mostri un paio. La foto che sto per
mostrare sono a volte difficili da interpretare per le persone comuni, e
anche per me.
Il faticosissimo lavoro di analisi fotografica richiede esperti con anni ed
anni di esperienza, che spendono ore ed ore su lavagne luminose.
Ma mentre vi mostro queste immagini, provero' a estrapolare e spiegare cosa
significano e cosa indicano ai nostri specialisti dell'immagine.
Guardiamone una. Questa riguarda una postazione di materiale bellico, una
postazione che custodisce munizioni in un posto chiamato Taji. Questa e'
una delle circa 65 postazioni in Iraq simili. Sappiamo che questa ha
ospitato munizioni chimiche. Infatti, qui e' dove gli iracheni recentemente
sono arrivati aggiungendo altre quattro installazioni chimiche.
Qui vedete 15 bunker di munizioni in queste cerchiature gialle e rosse. I
quattro che sono nel rettangolo rosso rappresentano bunker per armi
chimiche funzionanti.
Come faccio a saperlo? Come faccio a dirlo? Lasciate che vi faccia dare
un'occhiata piu' da vicino. Guardate l'immagine sulla sinistra. Sulla
sinistra c'e' un primo piano di uno dei quattro bunker chimici. Le due
frecce indicano la presenza di sicuri segni che i bunker stanno custodendo
munizioni chimiche. La freccia in cima che dice "sicurezza" punta
un'installazione con il marchio simbolo di questo tipo di bunker.
Dentro questa postazione ci sono guardie speciali ed equipaggiamento
speciale per monitorare ogni perdita di gas che potrebbe uscire dal bunker.
Anche il camion che potete vedere e' un segno tangibile. E' un veicolo di
decontaminazione in caso qualcosa andasse storto. Questo e' caratteristico
di questi quattro bunker. La speciale attrezzatura di sicurezza e il
veicolo di decontaminazione sarebbero nell'area, se non che o l'uno o
l'altro si stanno muovendo perche' hanno bisogno di muoversi, visto che la
gente sta lavorando in bunker differenti.
Ora guardate la foto sulla destra. State guardando due di quei bunker
sterilizzati. I veicoli segnati sono andati, le tende non ci sono piu', e'
stato ripulito. E fu fatto il 22 Dicembre, ed il team delle Nazioni Unite
sta arrivando e potete vedere i veicoli per le ispezioni arrivare nella
piccola porzione di foto sulla destra. I bunker sono puliti quando gli
ispettori ci arrivano. Non trovano nulla. Questa sequenza di eventi solleva
il preoccupante sospetto che l'Iraq e' stato avviato dell'arrivo degli
ispettori a Taji.
Cosi' come successe negli anni novanta, sappiamo che l'Iraq oggi sta
attivamente usato le considerevoli capacita' dei suoi servizi segreti per
nascondere le sue attivita' illecite. Dalle nostre fonti sappiamo che gli
ispettori sono sotto costante sorveglianza di un esercito di agenti segreti
Iracheni. L'Iraq sta insistentemente tentando di spiare tutte le loro
comunicazioni sia vocali che elettroniche.
Vorrei richiamare l'attenzione dei miei colleghi sull'interessante
documento che il Regno Unito ha distribuito ieri, che descrive con squisiti
dettagli le attivita' ingannevoli Irachene. Nel prossimo esempio, vedrete
il tipo di attivita' dissimulatorie che l'Iraq ha adottato in risposta al
riprendere delle ispezioni. Veramente, nel novembre 2002, proprio mentre
gli ispettori stavano per ricominciare questo tipo di attivita' raggiunse
il culmine. Eccovi tre esempi.
In questo sito di missili balistici, il 10 novembre, vedemmo un camion
prepararsi a spostare componenti di missili balistici. Nella struttura
collegata a questa arma biologica, il 25 novembre, proprio due giorni prima
le ispezioni erano ricominciate, questo camion apparve, qualcosa che non
avevamo quasi mai visto in questa installazione, e lo controlliamo
attentamente e regolarmente.
In questa postazione di missili balistici, ancora, due giorni prima
dell'inizio delle ispezioni. Cinque grandi camion apparvero insieme alla
gru-mobile usata per spostare i missili. Abbiamo visto questo tipo di
pulizie domestiche in quasi 30 siti. Giorni dopo queste attivita', i
veicoli e gli equipaggiamenti che ho appena evidenziato scompaiono ed il
sito ritorna alla normalita'. Non sappiamo precisamente cosa l'Iraq stava
spostando, ma gli ispettori gia' sapevano di questi siti, e cosi' l'Iraq
sapeva che sarebbero venuti.
Ci chiediamo: perche' l'Iraq avrebbe dovuto spostare equipaggiamenti di
questa natura prima delle ispezioni se erano ansiosi di dimostrare quello
che avevano o non avevano? Ricordate la prima intercettazione in cui due
Iracheni parlavano a proposito il bisogno di nascondere un veicolo
modificato dagli ispettori. Dove ha portato tutti i suoi equipaggiamenti
l'Iraq? Perche' non furono presentati agli ispettori?
L'Iraq ha anche rifiutato il permesso di volo ad alcuni aerei ricognitori
u-2 che avrebbero dato agli ispettori una migliore consapevolezza di cosa
era stato spostato prima, durante e dopo le ispezioni.
Questo rifiuto di permettere questo tipo di ricognizione e' una diretta e
specifica violazione del paragrafo operativo sette della nostra risoluzione
1441.
Saddam Hussein ed il suo regime non stanno solo provando a nascondere armi,
stanno anche provando a nascondere gente. Conoscete i fatti base. L'Iraq
non ha portato a compimento i suoi obblighi di consentire immediato, non
contrastato e privato accesso a tutti gli ufficiali e alle altre persone
come richiesto dalla risoluzione 1441.
Questo regime consente solo interviste con gli ispettori in presenza di un
ufficiale iracheno, un sorvegliante. L'organizzazione ufficiale Irachena
incaricata di facilitare le ispezioni ha annunciato, annunciato
pubblicamente ed annunciato minacciosamente che "Nessuno e' pronto a
lasciare l'Iraq per essere intervistato".
Il vice presidente iracheno Ramadan ha accusato gli ispettori di condurre
spionaggio, una minaccia velata che chiunque stesse cooperando con gli
ispettore stesse commettendo tradimento.
L'Iraq non ha rispettato i suoi obblighi sulla 1441 per fornire una
esauriente lista di scienziati associati con il suo programma di armi di
distruzione di massa.
La lista irachena era antiquata e conteneva solo 5000 nomi, nonostante il
fatto che la UNSCOM aveva precedentemente stilato una lista di circa 3.500
nomi.
Lasciate solo che vi dica quante fonti umane ce lo anno riferito. Saddam
Hussein ha direttamente partecipato allo sforzo di prevenire gli
interventi. Ai primi di dicembre, Saddam Hussein avverti' tutti gli
scienziati iracheni delle serie conseguenze che essi e i loro familiari
avrebbero affrontato se avessero rivelato qualsiasi informazione utile agli
ispettori. Furono costretti a firmare per conoscenza documenti che punivano
la divulgazione delle informazioni con la morte.
Saddam Hussein disse anche che agli scienziati bisognava riferire di non
acconsentire a lasciare l'Iraq; chiunque acconsenti' ad essere intervistato
fuori dall'Iraq sarebbe stato trattato da spia. Questo viola la 1441. Nella
meta' di novembre, poco prima che gli ispettori tornassero, agli esperti fu
ordinato di presentarsi a rapporto dalla organizzazione per la sicurezza
speciale per ricevere un addestramento antispionaggio.
L'addestramento si concentrava su metodi evasivi, resistenza agli
interrogatori e su come fuorviare gli ispettori. Signore e signori, queste
non sono supposizioni. Questi sono fatti, rafforzati da diverse fonti,
alcune di queste fonti sono servizi segreti di altri paesi. Per esempio,
nella meta' di dicembre esperti di armi in una installazione furono
sostituiti da agenti segreti iracheni mandati per nascondere agli ispettori
sul lavoro che veniva fatto li'. Su ordine di Saddam Hussein ufficiali
iracheni hanno stilato un falso certificato di morte per uno scienziato,
che fu mandato a nascondersi. Nella meta' di gennaio a degli esperti di una
postazione che era correlata alle armi di distruzione di massa fu ordinato
di non venire a lavorare per evitare gli ispettori. Lavoratori di altre
installazioni militari irachene non implicati in progetti di armi illecite
sostituirono i lavoratori che erano stati mandati a casa. Una dozzina di
esperti e' stata posta agli arresti domiciliari, non nelle loro case, ma in
gruppo in una delle ville di Saddam Hussein. Va avanti ed
avanti.(probabilmente riferito a diapositive o foto che Powell stava
mostrando N.d.T.).
Come gli esempi che ho appena mostrato, cosi' i servizi segreti ed
informativi fanno il punto su un attivo e sistematico sforzo da parte del
regime iracheno di nascondere oggetti chiave e persone dagli ispettori in
diretta violazione della risoluzione 1441. Quello che vediamo non e' una
cooperazione riluttante, e' invece una pura mancanza di cooperazione.
Quello che vediamo e' una campagna deliberata per prevenire ogni lavoro di
ispezione significativo.
Colleghi miei, il paragrafo operativo quattro della risoluzione O.N.U.
1441, sul quale ci attardammo cosi' a lungo lo scorso autunno, chiaramente
afferma che false affermazioni ed omissioni nella dichiarazione ed il
fallimento da parte dell'Iraq in qualunque momento di conformarsi e
cooperare pienamente all'adempimento della risoluzione avrebbe costituito
-i fatti parlano da soli- un'ulteriore infrazione dei suoi doveri.
La scrivemmo in quel modo per dare all'Iraq un test preliminare. Sarebbero
stati sinceri ed avrebbero indicato presto l'intenzione di cooperare con
gli ispettori? Fu studiato per essere un test preliminare. Fallirono il
test. Secondo questo standard, lo standard dei paragrafi operativi, io
credo che l'Iraq sia ora in rottura materiale con i suoi obblighi. Credo
che la conclusione sia incontestabile ed innegabile. L'Iraq si e' messo a
rischio delle serie conseguenze che comporta la risoluzione O.N.U. 1441. E
questo organo (il consigli di sicurezza N.d.T.) mette se stesso in pericolo
rilevante se consente all'Iraq di continuare nei suoi intenti senza
rispondere efficacemente ed immediatamente. La questione di prima non e'
quanto tempo ci auguriamo che gli ispettori ci mettano prima di stancarsi
dell'ostruzionismo iracheno. Ma quanto pensiamo di riuscire a sopportare la
non collaborazione Irachena prima che noi del consigli e noi delle Nazioni
Unite diciamo "Il troppo e' troppo"
La gravita' di questo momento e' eguagliata dalla gravita' della minaccia
che le armi di distruzione di massa rappresentano per il mondo. Lasciatemi
ora ritornare a questi programmi di armi mortali e descrivere perche' sono
reali e presenti pericoli per le regioni del mondo.
Primo, armi biologiche. A proposito dell'introduzione (delle armi in Iraq
N.d.T.) e della storia, penso ci siano tre piccole precisazioni che devo
fare. Primo, ricorderete che la UNSCOM impiego' quattro lunghi e frustranti
anni per strappare all'Iraq l'ammissione che aveva armi biologiche.
Secondo, quando l'Iraq finalmente ammise di avere queste armi, nel 1995, le
quantita' erano notevoli. Neanche un cucchiaino di antrace secco, circa
questa quantita' (qui probabilmente mostra una fialetta contenente una
polvere bianca) questo e' giusto un cucchiaino, colpi' il senato degli
Stati Uniti nell'autunno 2001. Questo costrinse diverse centinaio di
persone a ricevere trattamenti medici di emergenza e uccise due lavoratori
delle poste, solo una piccola quantita' come questa, che era dentro una
busta postale
L'Iraq ha dichiarato 8.500 litri di antrace, ma la UNSCOM stima che Saddam
Hussein potrebbe aver prodotto 25.000. Se concentrato essiccato, questa
quantita' sarebbe abbastanza per riempire decine di decine di decine di
migliaia di cucchiaini. E Saddam Hussein non ha mostrato prova di neanche
un cucchiaino di questo materiale mortale. E questo e' il mio terzo punto.
E questa e' la chiave. Gli iracheni non hanno mai dato prova di tutte le
armi biologiche che hanno ammesso di avere e che sappiamo che avevano. Non
hanno mai reso conto di tutti i materiali organici usati per farle. E non
hanno reso conto di molte delle armi riempite di questi agenti, per esempio
ci sono 400 bombe. Questa e' una prova, non congetture. E' vero. E' tutto
ben documentato. Il dottor Blix ha detto a questo consiglio che l'Iraq ha
fornito piccole prove per verificare la produzione di Antrace e nessuna
prova convincente della sua distruzione. Non dovrebbe essere una sorpresa,
allora, che fin da quando Saddam Hussein ha costretto ad andarsene gli
ispettori del 1998, abbiamo ammassato molti dossier che indicano che l'Iraq
sta continuando a fare queste armi.
Una delle cose piu' preoccupanti che emerge dallo spesso volume di
fascicoli che abbiamo sulle armi biologiche irachene e' l'esistenza di
attrezzature mobili usate per fabbricare agenti biologici.
Lasciate che vi guidi dentro questo documento segreto e condivida con voi
quello che sappiamo da resoconti di testimoni oculari. Abbiamo descrizioni
di prima mano di fabbriche di armi biologiche su ruote e ferrovia.
I camion e le carrozze ferroviarie sono spostati facilmente e progettati
per sfuggire alla scoperta da parte degli ispettori. Nel giro di
mesi possono produrre quantita' di veleno biologico pari all'intero
ammontare che l'Iraq ha dichiarato di aver prodotto negli anni precedenti
la guerra del golfo. Sebbene il programma iracheno di produzione mobile
inizio' nella meta' degli anni novanta, gli ispettori all'epoca ebbero solo
vaghi accenni di quel tipo di programmi.
La conferma venne dopo, nell'anno 2000. La fonte fu un testimone oculare,
un ingegnere chimico iracheno che supervisiono' una di queste postazioni.
Era veramente presente durante la produzione di agenti biologici. Era sul
luogo anche quando avvenne un incidente, nel 1998.Dodici tecnici morirono
per l'esposizione ad agenti biologici. Ha riferito che quando la UNSCOM
stava ispezionando il paese la produzione di agenti biologici iniziava
sempre la mezzanotte dei giovedi' perche' l'Iraq pensava che l'UNSCOM non
avrebbe ispezionato nel giorno santo musulmano, da giovedi' notte al
venerdi'. Ha aggiunto che questo era importante perche' le unita' non
potevano essere interrotte nel mezzo della produzione, che doveva essere
completata entro il la sera di venerdi' prima che gli ispettori potessero
tornare. Questo informatore sta attualmente nascosto in un altro paese con
la certezza che Saddam Hussein lo ucciderebbe se lo trovasse. Il suo
resoconto di testimone oculare di queste postazioni mobili e' stato
corroborato da altre fonti. Una seconda fonte, un ingegnere civile iracheno
che aveva la possibilita' di conoscere i dettagli del programma, ha
confermato l'esistenza di attrezzature trasportabili che si spostano su
rimorchi. Una terza fonte, anch'essa in una posizione che le permetteva di
sapere, riferi' che nell'estate 2002 l'Iraq aveva fabbricato sistemi di
produzione mobili montati su rimorchi stradali o carrozze ferroviarie.
Infine, una quarta fonte, un sindaco iracheno, che si era ritirato, ha
confermato che l'Iraq ha laboratori di ricerca biologica mobili oltre alle
attrezzature produttive precedentemente menzionate.
Abbiamo diagrammi che le nostre fonti ci hanno riportato su queste
postazioni mobili. Qui potete vedere sia camion che vagoni contenenti
laboratori mobili. La descrizione che le nostre fonti ci hanno dato delle
fattezze tecniche richieste da questo tipo di attrezzatura sono molto
dettagliate ed estremamente accurate. Come questi disegni basati sulle loro
descrizioni mostrano, sappiamo l'aspetto dei fermentatori, sappiamo
l'aspetto delle taniche delle pompe e dei compressori e di altre parti.
Sappiamo come vanno montati insieme tra loro. Sappiamo come funzionano. E
sappiamo un sacco di dati sulle piattaforme su cui sono montati. Come
mostra questo diagramma, queste fabbriche possono essere facilmente
nascoste, sia spostando questi veicoli, che apparentemente sono normali
camion e vagoni, sulle migliaia di miglia di autostrade e binari irachene,
o parcheggiandole in un garage o una rimessa o da qualche parte nell'esteso
sistema di tunnel e bunker sotterranei di cui e' fornito l'Iraq.
Sappiamo che l'Iraq ha almeno sette di queste fabbriche mobili di agenti
chimici. Quelle montate su camion sono composte da almeno due o tre camion
ognuna. Questo significa che le postazioni mobili sono molto poche, forse
diciotto camion di cui sappiamo -ce ne potrebbero essere di piu'.
Immaginate soltanto di provare a trovare diciotto camion attraverso le
migliaia e migliaia di camion che viaggiano sulle strade dell'Iraq ogni
singolo giorno.
Gli ispettori ci hanno impiegato quattro anni per scoprire che l'Iraq stava
producendo agenti biologici. Quanto credete che ci impiegheranno per
trovare anche solo uno di questi diciotto camion senza che l'Iraq se ne
venga fuori, come si suppone debba fare, con le informazioni su questo tipo
di capacita' (di nuocere N.d.T.).
Signore e signori, queste sono attrezzature sofisticate. Per esempio,
possono produrre antrace e tossine di botulino. Infatti, possono produrre
abbastanza agente biologico essiccato in un solo mese da uccidere migliaia
di migliaia di persone. E l'agente letale di questo tipo e' la cosa piu'
mortale per l'essere umano. Dal 1998, gli esperti delle Nazioni Unite
concordarono che gli iracheni avevano perfezionato le tecniche di
essiccazione per i loro programmi di armamento biologico. Ora, l'Iraq ha
incorporato questa esperienza sull'essiccazione in queste postazioni
mobili. Sappiamo dalle passate ammissioni irachene che esso ha armato con
successo non solo antrace, ma anche altri agenti biologici, inclusa la
tossina del botulino, aflatozina e ricino.
Ma gli sforzi di ricerca iracheni non si fermarono qui. Saddam Hussein ha
studiato dozzine di agenti biologici che causano mali come peste, tifo,
tetano, colera, e febbre emorralgica, (aggiungere anche gas gangrene e
camlpox che non sono riuscito a tradurre) ed ebbe anche il necessario per
diffondere il vaiolo.
Il regime iracheno ha anche sviluppato modi per spargere agenti biologici
letali, ampiamente ed indiscriminatamente negli acquedotti, nell'aria. Ad
esempio, l'Iraq ebbe un programma per modificare le cisterne del carburante
per i jet Mirage. Questo video su un test di volo iracheno ottenuto dalla
UNSCOM alcuni anni fa mostra un jet Mirage F-1 iracheno. Notate lo spruzzo
che esce da sotto il Mirage; sono 2.000 litri di finto antrace che un jet
sta spruzzando. Nel 1995, un ufficiale militare iracheno, Mujahid Sali
Abdul Latif riferi' agli ispettori che intendeva montare le taniche a
spruzzo in un Mig 21 che era stato convertito In un veicolo aereo senza
pilota o un UAV. Gli UAV equipaggiati con le taniche a spruzzo
costituiscono un metodo ideale per lanciare un attacco terroristico usando
armi biologiche. L'Iraq ha ammesso la produzione di quattro taniche a
spruzzo. Ma fino ad oggi non ha dato prova credibile che siano state
distrutte, prova che fu richiesta dalla comunita' internazionale. Non ci
possono essere dubbi che Saddam Hussein abbia armi biologiche e la
capacita' di produrne altre rapidamente, molte altre. Ed egli ha la
possibilita' di spargere questi veleni letali e malattie in modi che
possono causare enorme morte e distruzione. Se le armi biologiche sembrano
cosi' terribili da concepire, le armi chimiche sono ugualmente agghiaccianti.
La UNMOVIC ha gia' relazionato molto di questo, ed e' documentato per tutti
noi che possiamo andarlo a leggere nel rapporto della UNSCOM del 1999 su
questa materia.
Lasciatemi porre le basi del discorso con tre punti chiave che tutti noi
dobbiamo tenere a mente: primo, Saddam Hussein ha usato queste orribili
armi su un'altra nazione e sulla sua stessa gente. Infatti, nella storia
della guerra chimica, nessun paese ha avuto piu' esperienza sul campo con
armi chimiche dalla prima guerra mondiale dell'Iraq di Saddam Hussein.
Secondo, cosi' come con le armi biologiche, Saddam Hussein non ha mai reso
conto del vasto ammontare degli armamenti chimici: 550 granate da
artiglieria con iprite, 30.000 munizioni vuote ed abbastanza precedenti per
aumentare le sue scorte fino a 500 tonnellate di agenti chimici. Se
consideriamo solo una categoria di armamenti mancanti 6.500 bombe dalla
guerra Iran/Iraq la UNMOVIC dice che l'ammontare degli agenti chimici in
esse sarebbe nell'ordine delle 1.000 tonnellate. Queste quantita' di armi
chimiche sono ora un mistero. Il dottor Blix scherzosamente ha detto "Il
gas iprite non e' un (a questo punto il testo originale riporta un
inaudible, significa incomprensibile). Voi dovete sapere cosa ci avete
fatto." Crediamo che Saddam Hussein sappia cosa ci ha fatto, ed egli non ne
esce pulito con la comunita' internazionale. Abbiamo prova che queste armi
esistettero. Quello che non abbiamo e' la prova da parte dell'Iraq che essi
le abbiano distrutte, o dove esse sono. Questo e' quello che stiamo ancora
aspettando. Terzo punto, il rapporto iracheno sulle armi chimiche e' pieno
di bugie. Ci vollero anni all'Iraq per ammettere finalmente che aveva
prodotto quattro tonnellate di agente mortale nervino, il VX. Una singola
goccia di VX sulla pelle uccide in pochi minuti. 4 tonnellate. La conferma
venne fuori soltanto dopo che gli ispettori raccolsero documentazione come
risultato della diserzione di Hussein Kamal, il figlioccio di Saddam
Hussein. La UNSCOM riusci' ad avere evidenza probatoria che l'Iraq produsse
VX e lo mise dentro delle armi per essere consegnato. Fino ad oggi l'Iraq
ha negato di essersi armato con VX. Ed il 27 gennaio, la UNMOVIC ha
riferito a questo consiglio che aveva informazioni che contrastavano con le
relazioni fornite dagli iracheni sui loro programmi sul VX.
Sappiamo che l'Iraq ha imbastito porzioni importanti delle sue armi
chimiche illecite attraverso la sua legittima industria civile.
Esteriormente, anche agli esperti, le infrastrutture sembrano opere civili
comuni. La produzione illecita e quella lecita possono andare avanti
simultaneamente; o, in un attimo, questa struttura a doppio uso puo'
cambiare da clandestina in commerciale e viceversa. Le ispezioni sarebbero
inverosimili, ogni ispezione in questo tipo di installazioni non sarebbe
razionalmente in grado di portare alla luce nulla di proibito, specialmente
se c'e' un'avvisaglia che le ispezioni stanno arrivando. Chiamateli o
ingenui, o diabolicamente geniali, ma gli iracheni hanno deliberatamente
progettato i loro programmi di armi chimiche per essere ispezionati. E'
un'infrastruttura con incluso un alleato al suo interno. Sotto la maschera
delle infrastrutture a doppio uso, l'Iraq ha intrapreso uno sforzo per
ricostituire attrezzature che erano associate da vicino con i suoi passati
programmi per distribuire e produrre armi chimiche.
Ad esempio, l'Iraq ha ricostruito porzioni importanti dello stabilimento
statale di Tariq.
Tariq contiene attrezzature progettate specificamente per il programma di
armi chimiche irachene ed utilizza dati chiave dei passati programmi.
Questo e' lo scopo produttivo del business degli armamenti chimici di Saddam.
E qual e' l'intenzione riguardo la distribuzione?
Sto per mostrarvi una piccola parte di un complesso chimico chiamato
al-Moussaid, un sito che l'Iraq ha usato per almeno tre anni per
trasbordare armi chimiche dagli stabilimenti per la produzione al campo.
Nel maggio 2002, i nostri satelliti hanno fotografato l'inusuale attivita'
che vedete in questa foto. Qui vediamo che i veicoli da trasporto sono
ancora in questo zona utilizzato per il trasbordo, e possiamo vedere che
sono accompagnati da un veicolo per la decontaminazione associato con
l'attivita' delle armi chimiche o biologiche. Quello che rende questa foto
significante e' che abbiamo una fonte umana che ha confermato che il
movimento di armi chimiche stava avvenendo in questo sito in quel momento.
Cosi' non e' solo la foto, e non e' il guardare la foto individualmente.
Sono la foto e poi le informazioni di un essere umano prese assieme che
dimostrano la giustezza della tesi.
Questa foto del sito presa due mesi dopo in luglio mostra non solo il sito
precedente, che e' la forma in cima al centro (della foto N.d.T.) con il
simbolo del bulldozer vicino, mostra che il sito di cui sopra e cosi' come
tutti gli altri siti della zona, sono stati demoliti e riordinati. Lo
strato superficiale del suolo e' stato rimosso. Gli iracheni hanno
letteralmente rimosso la crosta terrestre da larghe porzioni di questa zona
allo scopo di nascondere prove di attivita' di armi chimiche che sarebbero
state lasciate da anni di attivita' di armi chimiche. Per sostenere il suo
programma di armamenti chimici e biologici l'Iraq si procura il necessario
da tutto il mondo tramite una estesa rete di commercio clandestino. Quello
che sappiamo viene largamente da comunicazioni intercettate e fonti umane
che sono nella posizione di sapere i fatti. Lo sforzo approvvigionativo
iracheno include equipaggiamento che puo' filtrare e separare microrganismi
e tossine utilizzate nelle armi biologiche, equipaggiamento che puo' essere
usato per concentrare gli agenti, metodi di coltura che possono essere
usati per concentrare l'agente, metodi di coltura che possono essere usati
per continuare a produrre antrace e tossina del botulino, attrezzature per
la sterilizzazione dei laboratori, file di reattori e pompe speciale che
possono maneggiare agenti corrosivi di armi chimiche e ingredienti, grossi
ammontare di cloruro di vinile, un ingrediente per agenti nervini e
vescicanti, ed altri elementi chimici come il solfato di sodio, un
importante ingrediente per gli agenti all'iprite. Ora, certamente, l'Iraq
potrebbe argomentare che questi oggetti possono anche essere usati per
scopi legittimi. Ma se questo e' vero, perche' dobbiamo venirlo a sapere da
loro intercettando comunicazioni e rischiando le vite di agenti segreti?
Con la ben documentata storia irachena sulle armi biologiche e chimiche,
per qualcuno fra noi dovrebbe dare all'Iraq il beneficio del dubbio? Io non
penso, e anche voi non lo penserete dopo che avrete sentito la prossima
intercettazione. Solo poche settimane fa abbiamo intercettato comunicazioni
fra due comandanti del Secondo Corpo di Armata Repubblica. Un comandate sta
per dare un ordine ad un altro. Sentirete come questo riveli quello che
vuole comunicare all'altro uomo, vuole assicurarsi che l'altro senta
chiaramente, al punto di ripeterlo affinche' venga scritto e completamente
compreso. Ascoltate.
Riguardiamo un po' di tratti selezionati da questa conversazione. Due
ufficiali che parlano l'uno con l'altro alla radio vogliono essere sicuri
che tutto (quello che si dicono N.d.T.) venga compreso
"Rimuovete, rimuovete"
"Ho capito"
"Agente nervino. Agente nervino. Dovunque esca fuori."
"Ho capito"
"Nelle istruzioni radio, nelle istruzioni"
"Radio, ho capito"
Perche' lo ripete in quel modo? Perche' si sforza cosi' tanto di
assicurarsi che venga tutto compreso? E perche' si e' concentrato sulle
istruzioni radio? Perche' l'ufficiale superiore e' preoccupato che qualcuno
possa essere in ascolto. Bene, qualcuno c'era.
"Agente nervino. Smettiamo di parlare di questo. Ci stanno ascoltando. Non
dare nessuna prova che abbiamo questi orribili agenti"
Bene, sappiamo quello che fanno. E questo tipo di conversazione lo
conferma. Una nostra cauta stima e' che l'Iraq oggi ha scorte fra le 100 e
le 500 tonnellate di agenti per armi chimiche. C'e' abbastanza agente per
riempire 16.000 missili da battaglia. Anche la bassa stima di 100
tonnellate di agente renderebbe Saddam Hussein capace di causare morti
massicce su piu' di 100 miglia quadrate di territorio. Un area circa cinque
volte quella di Manhattan.
Lasciate che vi ricordi che, le testate da 122 millimetri che gli ispettori
O.N.U. hanno trovato recentemente, potrebbero essere, come qualcuno ha
fatto notare, la cima di un iceberg sommerso. La questione che ci preme,
amici miei, e' quando vedremo il resto di questo iceberg sommerso. Saddam
Hussein ha armi chimiche. Saddam Hussein ha usato questo tipo di armi. E
Saddam Hussein non ha problemi ad usarle ancora, contro i suoi vicini e la
sua stessa gente. E abbiamo informatori che ci riferiscono che egli ha
recentemente autorizzato i suoi comandanti sul campo ad utilizzarle. Non
diramerebbe gli ordini se non avesse le armi e l'intento di usarle.
Abbiamo anche fonti che ci riferiscono che, fin dagli anni ottanta, il
regime di Saddam ha condotto esperimenti su esseri umani per perfezionare
le sue armi biologiche e chimiche. Una fonte ci ha riferito che 1.600
prigionieri condannati a morte sono stati trasferiti nel 1995 ad un'unita'
speciale per questo tipo di esperimenti. Un testimone oculare disse che i
prigionieri erano legati ai lettini, gli esperimenti condotti su loro, il
sangue sgorgava dalle loro bocche e venivano eseguite autopsie per
confermare gli effetti sui prigionieri. La disumanita' di Saddam Hussein
non ha limiti.
Lasciatemi tornare ore sulle armi nucleari. Non abbiamo prova che Saddam
Hussein abbia mai abbandonato il suo programma di armamenti nucleari. Al
contrario, abbiamo piu' di dieci anni di prove che egli rimane determinato
ad acquisire armi nucleari.
Per meglio apprezzare la sfida che affrontiamo oggi, ricordate che, nel
1991, gli ispettori cercarono le installazioni nucleari principali irachene
per la prima volta. E non trovarono nulla per concludere che l'Iraq aveva
un programma di armamenti nucleari.
Ma in base alle informazioni fornite dai disertori nel maggio 1991, la
bugia di Saddam Hussein fu smascherata. In realta' Saddam Hussein aveva un
imponente programma di armamenti nucleari clandestino che spaziava su
diverse tecniche per arricchire l'uranio, includendo la separazione
elettromagnetica degli isotopi, la centrifuga dei gas, e la diffusione dei gas.
Stimiamo il programma che abbiamo smascherato costa all'Iraq diversi
miliardi di dollari. Nondimeno l'Iraq ha continuato a dire alla IAEA che
non aveva programmi nucleari. Se Saddam non fosse stato fermato, l'Iraq
avrebbe potuto produrre una bomba nucleare nel 1993, anni prima della
peggiori stime che erano state fatte prima della guerra.
Nel 1995, come risultato da un altro disertore, scoprimmo che, dopo
l'invasione del Kuwait, Saddam Hussein aveva iniziato un programma
distruttivo per costruire una grezza arma nucleare in violazione degli
obblighi delle Nazioni Unite.
Saddam Hussein possiede gia' due dei tre componenti chiave necessari per
costruire una bomba nucleare. Ha una squadra di scienziati nucleari con la
competenza, ed ha un progetto per la bomba. Fin dal 1998 i suo suoi sforzi
per ricostituire il suo programma nucleare si sono concentrati
sull'acquisizione del terzo ed ultimo componente, materiale da fissione
sufficiente per produrre una esplosione nucleare. Per fabbricare materiale
da fissione, ha bisogno di sviluppare la capacita' di arricchire l'uranio.
Saddam Hussein e' determinato a mettere la mani su una bomba nucleare, Egli
e' cosi' determinato che fatto ripetuti tentativi nascosti di acquisire
tubi in alluminio di alta precisione da undici diversi paesi, anche dopo
che le ispezioni erano ricominciate. Questi tubi sono controllati dai
gruppi di approvvigionamento nucleare perche' possono essere usati come
centrifughe per arricchire l'uranio. Fino ad ora, praticamente chiunque ha
sentito di questi tubi, e sappiamo tutti che ci sono opinioni differenti.
C'e' la controversia su a cosa servano questi tubi. La maggior parte degli
esperti statunitensi pensa che si intenda servirsene come rotori in
centrifughe usate per arricchire l'uranio. Altri esperti, e gli stessi
iracheni, argomentano che sono in realta' usati per costruire il corpo di
razzi di uso convenzionale, per un lanciarazzi multiplo.
Lasciate che vi dica cosa c'e' di controverso in questi tubi.
Primo, tutti gli esperti che hanno analizzato i tubi di nostra proprieta'
sono concordi che possano essere adattati per l'uso di centrifuga.
Secondo, l'Iraq non ci guadagna niente a comprarli. Sono proibiti per l'Iraq.
Non sono un esperto su tubi da centrifuga, ma gia' come veterano
dell'esercito, posso dirvi un paio di cose: primo, mi colpisce come
piuttosto bizzarro che questi tubi siano fabbricati con una tolleranza
meccanica che supera di molto gli equipaggiamenti di razzi U.S.A.
confrontabili. Forse l'Iraq semplicemente fabbrica le sue armi
convenzionali con standard superiori ai nostri, ma io non credo.
Secondo noi abbiamo in realta' esaminato tubi da differenti partite (di
merce) che furono clandestinamente acciuffate prima che raggiungessero
Baghdad. Quello che notiamo in queste differenti partite e' un progredire
di livelli sempre piu' alti di precisione, includendo, nell'ultima partita,
rivestimenti anodizzati su superfici interne ed esterne estremamente lisce.
Perche' dovrebbero continuamente rifinire i particolari, affrontare tutti
questi problemi per qualcosa che, se fosse un razzo, esploderebbe subito in
schegge una volta utilizzato? I tubi in alluminio ad alta resistenza sono
solo una parte della storia. Abbiamo anche fonti di molteplici servizi
segreti che ci dicono che l'Iraq sta tentando di accaparrarsi magneti e
macchinari per il bilanciamento al alta velocita'; entrambi gli articoli
possono essere usati in un programma di centrifughe a gas per arricchire
l'uranio.
Nel 1999 e nel 2000, gli ufficiali iracheni hanno negoziato con fabbriche
in Romania, India, Russia e Slovenia per l'acquisto di un impianto per la
produzione di magneti. L'Iraq voleva che l'impianto producesse magneti di
peso dai venti ai trenta grammi. E' lo stesso peso dei magneti usati
dall'Iraq nel programma di centrifughe a gas precedente la guerra del
golfo. Questo fatto legato ai tubi e' un altro indice del tentativo
iracheno di ricostituire il suo programma di armamenti nucleare.
Comunicazioni intercettate dalla meta' del 2000 fino alla scorsa estate
mostrano che compagnie irachene di facciata cercarono di comprare macchine
che possono essere usate per bilanciare i rotori delle centrifughe a gas.
Una di queste compagnie e' anche stata coinvolta in un tentativo fallito di
smerciare tubi in alluminio in Iraq, nel 2001. La gente continuera' a
dibattere questa questione, ma ho alcun dubbio in testa, questi sforzi
illeciti di approvvigionamento mostrano che Saddam Hussein e' molto
concentrato di mettere a posto i pezzi chiave mancanti del suo programma di
armamenti nucleare, la possibilita' di produrre materiale da fissione.
Ha anche costantemente provato a mantenere le altre parti fondamentali del
suo programma nucleare, particolarmente la sua squadra di scienziati
nucleari chiave. E' incontestabile che, nei passati diciotto mesi, Saddam
Hussein ha prestato un crescente interessamento personale ai principali
scienziati nucleari iracheni, un gruppo che la stampa controllata dal
governo chiama apertamente, "il suo mujaheddin nucleare".
Le esorta regolarmente ed elogia i loro progressi. Progresso con che fine?
Tempo fa, il Consiglio di Sicurezza, questo consiglio, ha richiesto
all'Iraq di fermare tutte le attivita' nucleari di qualsiasi tipo.
Lasciate che ora vi parli dei sistemi che l'Iraq sta sviluppando per
mandare a destinazione (sugli obbiettivi) le armi di distruzione di massa,
in particolare i missili balistici iracheni e i veicoli aerei senza pilota,
detti UAV.
Primo, missili. Ricordiamo tutti che prima della guerra del golfo la meta
di Saddam Hussein erano missili che non volassero solo centinai di
chilometri. Voleva colpire non solo i suoi vicini, ma anche nazioni al di
la' dai suoi confini. Anche se gli ispettori hanno distrutto la maggior
parte dei missili balistici proibiti, numerosi rapporti di spionaggio nello
scorso decennio, da fonti interne all'Iraq, indicano che Saddam Hussein
detiene una forza nascosta di alcune dozzine di varianti dei missili
balistici Scud
Questi sono missili con un raggio d'azione dai 650 ai 900 chilometri.
Sappiamo dai servizi segreti e per stessa ammissione irachena che i missili
balistici che l'Iraq e' autorizzato ad avere, gli al-Samud II e gli
al-Fatah, violano il limite di 150 chilometri stabilito dal consiglio nella
risoluzione 687. Questi sono sistemi proibiti.
La UNMOVIC ha anche riportato che l'Iraq ha illegalmente importato 380
motori per razzo SA-2. Sono ideali per essere usati negli al-Samud II.
La loro importazione era illegale per tre motivi. La risoluzione 687
impediva ogni consegna di tipo militare nell'Iraq. La UNSCOM ha
specificatamente proibito l'uso di questi missili terra-terra e, infine,
come abbiamo appena notato, essi sono per un sistema che supera il limite
di raggio dei 150 chilometri. Peggio di tutto, alcuni di questi motori
furono acquistati non piu' tardi di dicembre, dopo che questo consiglio
aveva approvato la risoluzione 1441.
Quello che voglio che sappiate oggi e' che l'Iraq ha programmi volti a
produrre missili balistici che volano 1000 chilometri.
Un programma segue un carburante liquido per missili che li renderebbe
capaci di volare piu' di 1.200 chilometri. E potete vedere da questa mappa,
cosi' come me, chi sarebbe minacciato da questi missili.
Come parte di questo sforzo, un altro piccolo pezzetto di prova, l'Iraq ha
costruito un sostegno per testare i motori che e' piu' grande di qualsiasi
cosa abbia mai fatto.
Notate la drammatica differenza di dimensioni fra lo stand sulla sinistra,
quello vecchio, e il nuovo sulla destra. Notate la grande ventola per
l'aspirazione. E' da qui che le fiamme dei motori escono. L'aspiratore
nello stand sulla destra e' cinque volte piu' lungo di quello sulla
sinistra. Quello sulla sinistra era usato per missili di corto raggio.
Quello sulla destra e' chiaramente destinato a missili di lungo raggio che
possono volare 1.200 chilometri. Al momento lo stand e' stato terminato e
un tetto e' stato messo sopra cosi' che fosse difficile per i satelliti
vedere cosa succedeva al di sotto.
Le intenzioni di Saddam Hussein non sono mai cambiate. Non sta sviluppando
missili per difesa personale. Questi sono missili che l'Iraq vuole allo
scopo di aumentare il suo potere, per minacciare, e per spargere testate
nucleari, chimiche, e, se glielo lasciamo fare, nucleari.
Ora, (parliamo di N.d.T.) veicoli aerei senza pilota, gli UAV.
L'Iraq ha lavorato su una varieta' di UAV per piu' di un decennio. Questa
e' solo un'illustrazione di come un UAV dovrebbe apparire. Questo sforzo
include tentativi di modificare per il volo senza pilota il MIG-21 e con
grande successo l'aeroplano chiamato L-29.
Comunque, l'Iraq si sta ora concentrando non su questi aeroplani, ma nello
sviluppare e testare piccoli UAV, come questo. Gli UAV sono bene adattati
per dispensare armi chimiche e biologiche.
Questa e' un'ampia prova che l'Iraq ha dedicato molti sforzi per sviluppare
congegni spray che potrebbero essere adattati agli UAV.
E nel poco che Saddam Hussein ci ha riferito a proposito degli UAV egli non
ha detto la verita'. Una di queste bugie e' graficamente ed
indiscutibilmente dimostrata da spionaggio che abbiamo raccolto il 27
giugno, lo scorso anno.
Secondo la dichiarazione irachena del 7 dicembre, i suoi UAV hanno un
raggio di solo 80 chilometri. Ma abbiamo scoperto uno dei nuovissimi UAV in
un volo di prova che ando' per 500 chilometri senza fermarsi in
autopilotaggio nel tracciato disegnato qui. Non solo questo test e' ben
oltre i 150 chilometri che le Nazioni Unite consentono, il test fu lasciato
fuori dalle dichiarazioni irachene del 7 dicembre. L'UAV aveva volato
intorno ed intorno in un cerchio, e cosi' il suo limite di 80 chilometri
era in realta' di 500, senza rifornimento di carburante e con il pilota
automatico, in violazione dei suoi obblighi dettati dalla 1441.
I legami nei dieci anni passati tra il programma iracheno sugli UAV e la
proliferazione di agenti chimici e biologici sono in profonda connessione
per noi.
L'Iraq potrebbe usare questi piccoli UAV che hanno un'apertura alare di
pochi metri per spargere agenti biologici sui suoi vicini o, se
trasportati, su altre nazioni, inclusi gli Stati Uniti.
Amici miei, le informazioni che vi ho presentato riguardo queste terribili
armi e a proposito della continua derisione da parte dell'Iraq dei suoi
obblighi sulla risoluzione del Consiglio di Sicurezza 1441 sono collegati
su un soggetto su cui vorrei ora spendere un po' di tempo. E che ha a che
fare col terrorismo.
Il nostro sforzo non e' solo su queste armi illecite. E' il modo in cui
queste armi illecite possono essere collegate ai terroristi ed alle
organizzazioni terroristiche che non hanno nessun freno nell'usare questo
tipo di congegno contro persone innocenti nel mondo. L'Iraq ed il
terrorismo vanno avanti da decenni. Baghdad istruisce membri del Fronte di
Liberazione della Palestina in armi di piccolo calibro ed esplosivi. Saddam
usa il Fronte di Liberazione Araba per fornire denaro alle famiglie dei
palestinesi autori di attacchi dinamitardi suicidi allo scopo di prolungare
l'Intifada.
E non e' un segreto che i servizi segreti di Saddam furono coinvolti in
dozzine di attacchi o commisero assassini negli anni novanta.
Ma quello che voglio portare alla vostra attenzione oggi e' il
potenzialmente molto piu' sinistro nesso tra l'Iraq e la rete terrorista
AlQaida, un nesso che mescola organizzazioni terroristiche classiche e
moderni metodi di omicidio. L'Iraq oggi ospita una mortale rete
terroristica capeggiata da Abu Musab Al Zargawi, considerato collaboratore
di Osama Bin Laden ed i luogotenenti di AlQaida. Zarqaw, un palestinese
nato in Giordania, combatte nella guerra afgana piu' di dieci anni fa.
Ritornato in Afganistan nel 2000, ha supervisionato un campo di
addestramento terrorista. Una delle sue specialita' ed una delle
specialita' di questo campo sono i veleni. Quando la nostra coalizione a
battuto i talebani, la rete di Zarquawi ha stabilito un altro campo di
addestramento su veleni ed esplosivi. E questo campo e' posizionato nel
nord est dell'Iraq.
Vedete una foto di questo campo. La rete sta insegnando ai suoi operativi
come produrre ricino ed altri veleni. Lasciate che vi ricordi come funziona
il ricino. Meno di un pizzico, immaginate un pizzico di sale, mangiato nel
vostro cibo, causerebbe uno shock seguito da arresto circolatorio. La morte
avviene nelle 72 ore successive, e non c'e' antidoto, non c'e' cura. E' fatale.
Quelli che aiutano a gestire questo campo sono luogotenenti di Zarqawi che
operano nell'area nord dell'area Kurda, al di fuori dell'Iraq controllato
da Saddam Hussein. Ma Baghdad ha un agente nei piu' alti livelli
dell'organizzazione radicale, Ansar al Islam, che controlla quest'angolo di
Iraq. Nel 2000 questo agente offri' rifugio ad AlQaida nella regione. Dopo
che cacciammo tutti i membri di AlQaida dall'Afganistan, alcuni dei suoi
membri accettarono l'ospitalita'. Ci sono ancora oggi.
Le attivita' di Zarqawi non sono confinate nel piccolo angolo del nord est
dell'Iraq. Si e' spostato a Baghdad nel maggio 2002 per ricevere delle cure
mediche, ed e' rimasto nella capitale dell'Iraq per due mesi mentre
recuperava le forze combattere ancora. Durante questo soggiorno, due
dozzine circa di estremisti convergerono su Baghdad e stabilirono una base
operativa la'. Questi affiliati di AlQaida, piazzati a Baghdad, ora
coordinano il movimento di persone, denaro e rifornimenti all'interno ed
all'esterno dell'Iraq per la loro rete, e stanno operando liberamente nella
capitale da piu' di otto mesi. Gli ufficiali iracheni hanno negato le
accuse di legami con Al Qaida. Queste negazioni sono semplicemente non
credibili. Lo scorso anno un associato di Al Qaida si e' vantato che la
situazione in Iraq era "Buona", che Baghdad potesse essere attraversata
velocemente.
Sappiamo che questi affiliati sono collegati a Zarqawi perche' restano
ancora oggi in regolare contatto coi suoi diretti subordinati, inclusa la
cellula di avvelenatori cospiratori, e sono coinvolti non solo nel traffico
di denaro e materiali.
Lo scorso anno, due membri sospetti di Al Qaida furono arrestati mentre
passavano il confine fra Iraq ed Arabia Saudita.
Erano legati ad associati della cellula di Baghdad, ed uno di loro
ricevette addestramento in Afganistan sull'utilizzo del cianuro. Dalla sua
rete terrorista in Iraq, Zarqawi puo' dirigere la sua rete nel medio
oriente ed oltre. Noi, negli Stati Uniti, tutti noi del dipartimento di
stato, e dell'agenzia per lo sviluppo internazionale, perdemmo un caro
amico con l'omicidio a sangue freddo del signor Lawrence Foley ad Amman, in
Giordania, lo scorso ottobre, un deprecabile atto fu commesso quel giorno.
L'assassinio di un individuo la cui unica missione era di assistere il
popolo giordano. L'assassino, una volta catturato, disse che la sua cellula
ricevette denaro ed armi da Zarqawi per quell'omicidio.
Dopo l'attacco, un complice dell'assassino lascio' la Giordania per andare
in Iraq per ottenere armi ed esplosivi per future operazioni. Gli ufficiali
iracheni replicano che non sono a conoscenza di dove sia Zarqawi o
qualsiasi altro suo complice. Ancora, queste proteste non sono credibili.
Sappiamo delle attivita' di Zarqawi a Baghdad. Le ho descritte prima. E ora
lasciatemi aggiungere un altro fatto. Chiedemmo ad un servizio di sicurezza
amico di indurre Baghdad all'estradizione di Zarqawi e di fornirci
informazioni su lui ed i suoi stretti collaboratori. Questi servizi
contattarono gli ufficiali iracheni due volte, e fornimmo dettagli che
avrebbero semplificato il ritrovamento di Zarqawi. La rete rimane a
Baghdad. Zarqawi e' ancora lontano dall'andarsene. Come i miei colleghi ed
i cittadini che rappresentano in tutta Europa sanno, il terrorismo di
Zarqawi non e' confinato nel medio oriente. Zarqawi e la sua rete hanno
complottato azioni terroristiche contro nazioni, comprese Francia, Gran
Bretagna, Spagna, Italia, Germania e Russia.
Secondo il detenuto Abuwatia, che si e' addestrato nel campo terroristico
di Zarqawi in Afganistan, Zarquawi ha incaricato almeno nove estremisti
nordafricani di spostarsi in Europa per condurre attacchi velenosi ed
esplosivi. Fin dallo scorso anno membri di questa organizzazione sono stati
arrestati in Francia, Gran Bretagna, Spagna ed Italia. Secondo le nostre
ultime valutazioni, 116 operativi connessi con questo ragnatela globale
sono stati arrestati.
La tabella che state guardando mostra la rete in Europa. Sappiamo di questa
rete europea, e sappiamo dei suoi legami con Zarqawi, perche' i detenuti
che hanno fornito le informazioni sugli obiettivi hanno anche fornito i
nomi di membri della rete. Tre di quelli che identificammo dal nome furono
arrestati in Francia lo scorso dicembre. Negli appartamenti dei terroristi,
le autorita' hanno trovato circuiti per congegni esplosivi ed una lista di
ingredienti per fabbricare tossine. Il detenuto che ci ha aiutato a mettere
insieme tutto questo dice che il plotone aveva preso di mira anche la Gran
Bretagna. Le ultime prove, ancora, provarono che aveva ragione. Quando i
britannici sgominarono una cellula la', il mese scorso, un ufficiale di
polizia britannico fu ucciso durante l'irruzione nella cellula.
Sappiamo anche che i colleghi di Zarqawi sono stati attivi nelle gole
pakistane, in Georgia (ex U.R.S.S.) ed in Cecenia, Russia. Il complotto a
cui sono legati non e' un accumulo di chiacchiere. Membri della rete di
Zarqawi dicono che il loro scopo era di uccidere Russi con le tossine.
Non ci sorprende che l'Iraq stia offrendo rifugio a Zarqawi ed i suoi
subordinati. Questa conoscenza dei fatti e' costruita su lunghi decenni di
esperienza rispetto ai legami fra Iraq ed Al Qaida.
Tornando indietro ai primi anni novanta e nella meta' di tale decennio,
quando Bin Laden era acquartierato in Sudan, un fonte di Al Qaida ci
riferisce che Saddam e Bin Laden raggiunsero un accordo che Al Qaida non
avrebbe piu' sostenuto attivita' contro Baghdad.
All'inizio i legami con Al Qaida furono coperti dal segreto dai piu' alti
livelli dei servizi segreti.
Sappiamo che membri di entrambe le organizzazioni si sono ripetutamente
incontrati almeno otto volte ai livelli superiori fin dai primi anni
novanta. Nel 1996, un servizio di sicurezza straniero ci riferi' che Bin
Laden si incontro' con un ufficiale superiore dei servizi segreti Iracheni
a Khartoum, e piu' tardi incontro il direttore dei servizi segreti
iracheni. Saddam si interesso' di piu' quando vide gli spaventosi attacchi
di Al Qaida. Un detenuto membro di Al Qaida ci fa sapere che Saddam era
piu' intenzionato ad aiutare Al Qaida dopo il suo attentato dinamitardo
alle nostre ambasciate in Kenya e Tanzania. Saddam fu anche impressionato
dall'attacco di Al Qaida alla nave statunitense Cole nello Yemen
dell'ottobre 2000.
Gli iracheni hanno continuato a visitare Bin Laden nella sua nuova casa in
Afganistan. Un disertore di alto rango, uno degli ex capi dei servizi
segreti di Saddam in Europa, dice che Saddam spedi' i suoi agenti in
Afganistan diverse volte per addestrare i membri di Al Qaida sulla
falsificazione di documenti.
Dai tardi anni novanta fino al 2001, l'ambasciata irachena in Pakistan ha
giocato il ruolo di collegamento con l'organizzazione Al Qaida.
Alcuni credono altri sostengono che questi contatti non siamo molti. Dicono
che la tirannia secolare di Saddam Hussein e la tirannia religiose di Al
Qaida non coincidono. Non sono confortato da questo pensiero. L'ambizione e
l'odio sono sufficienti per collocare l'Iraq ed Al Qaida insieme,
abbastanza da permettere ad Al Qaida di imparare a costruire bombe piu'
sofisticate ed imparare a falsificare documenti, ed abbastanza da dare ad
Al Qaida la possibilita' di aiutare l'Iraq ad acquisire esperienza sulle
armi di distruzione di massa.
E la testimonianza della cooperazione di Saddam Hussein con altre
organizzazioni terroristiche islamiche e' chiara. Hamas, ad esempio, apri'
un ufficio a Baghdad nel 1999, e l'Iraq ha ospitato conferenze a cui hanno
partecipato membri della Jihad islamica palestinese. E questi gruppi sono
dietro la sponsorizzazione di attacchi suicidi contro Israele.
Al Qaida continua ad avere profondo interesse nell'accaparrarsi armi di
distruzione di massa. Cosi' come per la storia di Zarqawi e la sua rete,
posso tracciare la storia di un terrorista di alto grado che riferisce come
l'Iraq addestro' Al Qaida per questo tipo di armi. Fortunatamente questo
operativo non e' detenuto, e ci ha raccontato la storia.
Ora vi relazionero' come egli personalmente ha descritto la cosa. Questo
importante terrorista fu responsabile di uno dei campi di addestramento di
Al Qaida in Afganistan.
Le sue informazioni vengono di prima mano dal suo coinvolgimento personale
ai livelli superiori di Al Qaida. Dice che Bin Laden ed i suoi stretti
collaboratori in Afganistan, deceduto il leader di Al Qaida Muhammad Atif,
credettero che i laboratori in Afganistan non fossero in grado di
fabbricare questi agenti chimici e biologici. Avevano bisogno di andare da
un'altra parte. Dovevano cercare aiuto fuori dall'Afganistan. Dove
andarono? Dove cercarono aiuto? Andarono in Iraq. Il sostegno che
(incomprensibile N.d.T.). descrive include l'offerta da parte dell'Iraq di
addestramento chimico o biologico per due associati di Al Qaida, che
inizio' nel dicembre 2000. Egli dice che un militante conosciuto come Abu
Abdula Al Iraqi e' stato mandato in Iraq diverse volte fra il 1997 ed il
2000 per aiutare nell'acquisto di veleni e gas. Abdula Al Iraqi ha portato
al successo le relazioni che stabili' con gli ufficiali iracheni.
Come ho detto all'inizio, nulla dovrebbe risultare come una sorprese per
ognuno di noi. Il terrorismo e' stato un mezzo usato da Saddam per decenni.
Saddam era un sostenitore del terrorismo molto prima che queste
organizzazioni terroristiche avessero un nome. E questo sostegno continua.
Il nesso fra veleni e terrore e' recente. Il nesso fra Iraq e terrorismo e'
vecchio. La combinazione e' letale.
Secondo quanto e' stato tracciato, le negazioni irachene di sostegno al
terrorismo si affiancano alle altre negazioni irachene di avere armi di
distruzione di massa. E' solo una ragnatela di bugie
Quando affrontiamo un regime che cova ambizioni di dominio della regione,
nasconde armi di distruzione di massa e da rifugio e sostiene attivamente i
terroristi, non stiamo affrontando il passato, stiamo affrontando il
presente. E, a meno che non agiamo, stiamo affrontando un futuro anche piu'
spaventoso.
Amici miei, questa e' stata una lunga e dettagliata presentazione. E vi
ringrazio per la vostra pazienza. Ma c'e' un altro argomento che vorrei
toccare velocemente. E dovrebbe essere un argomento di profonda e continua
rilevanza per questo consiglio, la violazione dei diritti umani perpetrata
da Saddam Hussein. Sottolineando tutto cio' che ho detto, sottolineando
tutti i fatti e i piani di condotta che ho identificato come oltraggi da
parte di Saddam Hussein alla volonta' di questo consiglio, i suoi oltraggi
alla verita' e, piu' pericoloso di tutti, il suo completo disprezzo per la
vita umana.
L'uso da parte di Saddam Hussein di Iprite e gas Nervino contro i Kurdi nel
1988 fu una delle piu' orribili atrocita' del ventesimo secolo; 5.000
uomini, donne e bambini morirono.
La sua campagna contro i Kurdi dal 1987 al 1989 include esecuzioni sommarie
di massa, persone scomparse, arresti arbitrari, pulizia etnica e la
distruzione di circa 2.000 villaggi. Ha anche praticato pulizia etnica
contro gli iracheni Sciiti e gli arabi nomadi la cui cultura e' fiorita per
piu' di un millennio.
La polizia statale di Saddam Hussein elimina brutalmente chiunque osa
dissentire. L'Iraq ha piu' casi di persone rapite con la forza
(desaparecidos) di qualsiasi altro paese, decine di migliaia di persone che
risultano mancanti nello scorso decennio. Nulla indica piu' chiaramente le
pericolose intenzioni di Saddam Hussein e la minaccia che rappresenta per
tutti noi della sua crudelta' calcolata verso i suoi stessi cittadini ed i
suoi vicini. Chiaramente, Saddam Hussein ed il suo regime non si fermeranno
davanti a nulla, fino a che qualcosa lo fermi.
Per piu' di venti anni con le parole e coi fatti Saddam Hussein ha
perseguito la sua ambizione di dominare l'Iraq ed il confinante Medio
Oriente usando i soli mezzi che conosce, intimidazione, coercizione ed
annientamento di tutti quelli che potessero sbarrargli la strada.
Per Saddam Hussein, il possesso delle armi piu' mortali al mondo e'
l'ultima carta da giocare, quella che deve tenere per riempire la sua
ambizione.
Sappiamo che Saddam Hussein e' determinato a tenere le sue armi di
distruzione di massa; e' determinato a fabbricarne altre.
Vista la storia delle aggressioni di Saddam Hussein, visto quello che
sappiamo dei suoi grandiosi piani, visto quello che sappiamo sulle sue
organizzazioni terroristiche e vista la sua determinazione nel vendicarsi
di coloro che gli si oppongono, dovremmo noi sopportare il rischio che egli
non dovesse un giorno usare queste armi in un momento e in un luogo e in un
modo a sua scelta, nel momento in cui il mondo sia una posizione piu'
debole per rispondere?
Gli Stati Uniti non potranno e non possono far correre quel rischio al
popolo americano.
Lasciare Saddam Hussein in possesso di armi di distruzione di massa per
altri mesi ed anni ancora non e' un opzione, non in un mondo post 11 settembre.
Colleghi miei, piu' di tre mesi fa questo consiglio riconobbe che l'Iraq
continuava a rappresentare una minaccia per la pace e la sicurezza
internazionali, e che l'Iraq era stato e rimaneva in rottura materiale dei
suoi obblighi di disarmo.
Oggi l'Iraq rappresenta una minaccia e rimane ancora in rottura materiale.
In Verita', con il fallimento di adeguarsi alla sua ultima opportunita' di
uscirne pulito e disarmarsi, l'Iraq ha messo se stesso in profonda rottura
(degli accordi N.d.T.) e piu' vicino al giorno in cui affrontera' serie
conseguenze per le sue continue sfide a questo consiglio.
Colleghi miei, abbiamo un obbligo verso i nostri cittadini, abbiamo
l'obbligo verso questo organismo (il Consiglio di Sicurezza) di vedere che
le nostre risoluzioni vengano rispettate.
Scrivemmo la 1441 non allo scopo di andare alla guerra, scrivemmo la 1441
per cercare di preservare la pace. Abbiamo scritto la 1441 per provare a
preservare la pace. Abbiamo scritto la 1441 per dare all Iraq un'ultima
possibilita'.
Non dobbiamo indietreggiare da qualsiasi cosa sia davanti a noi.
Non dobbiamo fallire nei nostri doveri e nelle nostre responsabilita' verso
i cittadini delle nazioni che sono rappresentate da questo organismo.
Grazie, signor presidente