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Traduzione del discorso di Colin Powell all'ONU il 05/02/2003



TRADUZIONE A CURA DI MASSIMILIANO PAZIENZA - IN CASO DI UTILIZZO SI PREGA 
DI CITARE LA FONTE (ASSOCIAZIONE PEACELINK) E L'AUTORE DELLA TRADUZIONE 
(MASSIMILIANO PAZIENZA)

Powell: Grazie, signor presidente.

Signor presidente, signor segretario generale. Spettabili colleghi, vorrei 
iniziare esprimendo i miei ringraziamenti per lo sforzo speciale che ognuno 
di voi ha compiuto per essere qui oggi.
Questo e' un giorno importante per tutti noi mentre analizziamo la 
situazione riguardo all'Iraq e i suoi obblighi di disarmo riguardanti la 
risoluzione O.N.U. 1441.
Lo scorso 8 Novembre, questo consiglio ha approvato la risoluzione 1441 con 
voto unanime. Lo scopo di tale risoluzione era di disarmare l'Iraq delle 
sue armi di distruzione di massa. L'Iraq e' gia' stato trovato colpevole di 
aver materialmente infranto i suoi obblighi, non rispettando le 16 
precedenti risoluzioni in 12 anni.
POWELL:  la risoluzione 1441 non riguardava una festicciola innocente, ma 
un regime che questo consiglio ha ripetutamente condannato negli anni.
La risoluzione 1441 dette all'Iraq un'ultima possibilita', un'ultima 
possibilita' di adeguarsi o di incontrare serie conseguenze.
Nessun membro del consiglio presente nella votazione di quel giorno ebbe 
alcuna incertezza sulla natura e gli intenti della risoluzione o su quali 
serie conseguenze ne sarebbero derivate se l'Iraq non l'avesse soddisfatta.
E per assistere al suo disarmo chiedemmo all'Iraq di cooperare con gli 
ispettori di ritorno della UNMOVIC e IAEA.
Abbiamo stilato gli standard che l'Iraq avrebbe dovuto seguire per 
permettere agli ispettori di fare il loro lavoro.
POWELL: questo consiglio ha fatto carico all'Iraq di conformarsi al disarmo 
e non agli ispettori di trovare quello che l'Iraq aveva nascosto tanto a 
lungo. Gli Ispettori sono ispettori, non sono detective.
Ho chiesto questa riunione oggi per due scopi: primo, per supportare il 
succo delle valutazioni fatte dal dottor Blix e dal dottor ElBaradei.
Come il dottor Blix riferi' a questo consiglio il 27 gennaio, che asseri' 
"L'Iraq sembra di non essere convenuto ad un'accettazione, neanche oggi, 
del disarmo che gli era stato domandato".
Come la dichiarazione del 7 dicembre del dottor ElBaradei riporta " 
(l'Iraq) non ci forni' nessuna nuova informazione rilevante su certe 
questioni che sono in sospeso dal 1998".
Il mio secondo intento oggi e' di fornirvi addizionali informazioni, di 
dividere con voi quello che gli Stati Uniti sanno a proposito delle armi di 
distruzione di massa, cosi' come il coinvolgimento Iracheno nel terrorismo, 
che e' anche l'oggetto della risoluzione 1441 ed altre precedenti risoluzioni.
Potrei aggiungere a questo punto che stiamo fornendo tutte le informazioni 
rilevanti che possiamo alle squadre ispettive perche' svolgano il loro lavoro.
Il materiale che vi presentero' proviene da una varieta' di fonti.
Alcune sono fonti degli Stati Uniti. Ed alcune sono di altre nazioni. 
Alcune fonti sono tecniche, come le conversazioni telefoniche intercettate 
e le foto scattate dai satelliti.
Altre fonti sono persone che hanno rischiato le proprie vite per mettere il 
mondo a conoscenza di quello che Saddam Hussein e' veramente.
Non posso riferirvi tutto quello che sappiamo. Ma quello che posso dividere 
con voi, aggiunto con quello che tutti noi abbiamo imparato negli anni, e' 
profondamente preoccupante.
POWELL: quello che vedrete e' un insieme di dati e una condotta dai 
connotati irritanti.
I dati sulla condotta Irachena -la condotta Irachena dimostra che Saddam 
Hussein ed il suo regime non hanno fatto nessun sforzo - nessuno sforzo - 
per disarmare come richiesto dalla comunita' internazionale.
Veramente, i dati e la condotta Irachena mostrano che Saddam Hussein ed il 
suo regime stanno concentrando  i loro sforzi per produrre ulteriori  armi 
di distruzione di massa.
Lasciatemi iniziare riproducendo un nastro per voi.
Quello che state per sentire e' una conversazione che il mio governo ha 
monitorato. Si svolge il 26 novembre dello scorso anno, il giorno prima che 
le squadre di ispettori delle Nazioni Unite ricominciassero le ispezioni in 
Iraq.
La conversazione riguarda due ufficiali superiori, un colonnello e un 
generale di brigata, dell'e'lite militare Irachena, la Guardia Repubblicana.

POWELL: lasciatemi interrompere e ritrasmettere alcuni degli elementi 
chiave di questa conversazione che avete appena ascoltato tra questi due 
ufficiali.
Primo, essi sono a conoscenza che il nostro collega, Mohamed ElBaradei, sta 
per arrivare, e sanno il motivo per cui sta venendo, e sanno che arrivera' 
il giorno successivo. Sta venendo  per cercare delle cose proibite. Egli si 
aspetta che questi gentiluomini cooperino con lui e non che nascondano le cose.

Ma sono preoccupati
"Abbiamo questo veicolo modificato. Cosa diciamo se uno di loro lo vede?"
Qual e' la loro preoccupazione? La loro preoccupazione e' che si tratta di 
qualcosa che non dovrebbero avere, qualcosa che non dovrebbe essere vista.
Il generale e' incredulo:
"Non ti hanno dato un modificato. Non hai uno di quelli, giusto?"
"Verro' ad incontrarti nella mattinata. Sono preoccupato. Vi e' rimasto a 
tutti qualcosa"
"Abbiamo evacuato tutto. Non ci e' rimasto nulla"
Notate cosa dice "Abbiamo evacuato tutto"
Non lo abbiamo distrutto. Non lo abbiamo preparato per le ispezioni. Non lo 
abbiamo rigirato agli ispettori. Lo abbiamo evacuato per essere sicuri che 
non fosse in giro quando gli ispettori fossero apparsi.
"Verro' da te domani"
La Al Kendi Company: questa e' una societa' che e' ben conosciuta per 
essere stata implicata in attivita' con sistemi armamentari proibiti.
POWELL: lasciatemi riprodurre un altro nastro per voi. Come ricorderete, 
gli ispettori trovarono 12 testate chimiche vuote il 16 gennaio.
Il 20 gennaio, quattro giorni dopo. L'Iraq promise agli ispettori che ne 
avrebbe cercate altre. Ora sentirete un ufficiale del quartier generale 
della Guardia Repubblicana che da' istruzioni ad un ufficiale sul campo.
La conversazione ebbe luogo soltanto la scorsa settimana, il 30 gennaio.

POWELL: lasciatemi interrompere ancora e mostrarvi ancora gli elementi di 
questo messaggio.
"Stanno controllando le munizioni che avete, si"
"Si"
"Per la possibilita' che ci siano munizioni proibite."
"Per la possibilita' che ci siano per caso armi proibite?"
"Yes"
"E vi abbiamo mandato un messaggio ieri per ripulire tutte le zone, le aree 
piu' piccole
  E quelle abbandonate. Assicuratevi che non ci sia niente la'."
POWELL: ricordate il primo messaggio, evacuato.
Questo fa tutto parte di un sistema per nascondere le cose e per toglierle 
di mezzo e per assicurarsi che non si siano lasciati dietro nulla.
Se andate piu' avanti in questo messaggio, vedrete le istruzioni specifiche 
del quartier generale:
"Dopo che avrete eseguito il contenuto di questo messaggio, distruggete il 
messaggio perche' non voglio che nessuno veda questo messaggio."
"Ok, ok."
Perche'? Perche'?
Questo messaggio avrebbe dimostrato agli ispettori che essi (gli Iracheni) 
avevano tentato di ribaltare le cose. Stavano cercano delle cose. Ma non 
volevano che quel messaggio fosse visto, perche' stavano cercando di 
ripulire la zone per no lasciare prova della presenza di armi di 
distruzione di massa. E possono sostenere che nulla si trovava la. E gli 
ispettori possono guardare tutto cio' che vogliono, e non troveranno nulla.
Questo sforzo per nascondere le cose agli ispettori non e' riguarda uno o 
due eventi isolati, e' esattamente il contrario. Fa parte di una politica 
di evasione ed inganno che continua da 12 anni, una politica posizionata ai 
piu' alti livelli del regime Iracheno.
Sappiamo che Saddam Hussein quello che si puo' dire "Un comitato superiore 
per il monitoraggio delle squadre di ispettori." Pensateci. L'Iraq ha un 
comitato agli alti livelli per monitorare gli ispettori che sono stati 
mandati a monitorare il disarmo iracheno.
POWELL: non per cooperare con loro, non per assisterli, ma per spiarli e 
impedirgli di fare il loro lavoro.
Il comitato riferisce direttamente a Saddam Hussein. E' comandato dal vice 
presidente Iracheno, Yassin Ramadan. I suoi membri includono il figlio di 
Saddam Hussein Quasay.
Questo comitato include anche il luogotenente generale Amir al Saadi, un 
consigliere di Saddam. Nel caso il nome non vi risulti immediatamente 
familiare, il generale Saadi e' stato il primo punto di contatto fra il 
regime ed il dottor Blix ed il dottor ElBaradei. Fu il generale Saadi che 
lo scorso autunno pubblicamente promise che l'Iraq era pronto a cooperare 
incondizionatamente con gli ispettori.
Esattamente il contrario, il compito di Saadi non e' di cooperare, ma di 
ingannare; non di disarmare, ma di minare gli ispettori, non di sostenerli, 
ma di frustrarli ed assicurarsi che non apprendessero nulla.

Abbiamo imparato molto sul lavoro di questo comitato speciale. Abbiamo 
imparato che poco prima del ritorno degli ispettori lo scorso novembre il 
regime ha deciso di ripristinare quello che abbiamo sentito chiamare "il 
vecchio gioco del gatto col topo"

Ad esempio, lasciatemi concentrare sulla ormai famosa dichiarazione che 
l'Iraq sottopose al consiglio il 7 dicembre. L'Iraq non ha mai avuto alcuna 
intenzione di conformarsi con questo ordine del Consiglio (di sicurezza 
O.N.U.).Invece, l'Iraq pianifico' di usare la dichiarazione, per 
sopraffarci e sopraffare gli ispettori con inutili informazioni sulle sue 
armi consentite cosi' che non avessimo tempo di scovare le sue armi proibite.
La meta delle Iraq era di darci, a noi in questa stanza, gi dare a tutti 
quelli del Consiglio la falsa impressione che il procedere delle ispezioni 
stesse funzionando. Avete visto il risultato. Il dottor Blix si e' espresso 
sulla dichiarazione di 12.000 pagine, molto voluminosa ma povera di 
informazioni e praticamente priva di nuove prove. Potrebbe un qualsiasi 
membro di questo consiglio sollevarsi onestamente in difesa di questa falsa 
dichiarazione?
Tutto quello che abbiamo visto e sentito indica che, invece di cooperare 
attivamente con gli ispettori per assicurare il successo della loro 
missione, Saddam Hussein ed il suo regime stanno intensamente facendo tutto 
quello che possono per assicurarsi che gli ispettori non riescano a trovare 
assolutamente nulla.
Colleghi mie, ogni affermazione che ho fatto oggi e' supportata da fonti, 
solide fonti. Queste non sono asserzioni. Quello che vi stiamo dando sono 
fatti e conclusioni basate su concreto lavoro di spionaggio. Citero' alcuni 
esempi, vengono da fonti umane.
Sono stati diramati ordini all'organizzazione di sicurezza irachena, cosi' 
come all'ufficio privato di Saddam Hussein, di nascondere tutta la 
corrispondenza con l'Organizzazione per l'Industrializzazione Militare.
Questa e' l'organizzazione che supervisiona le attivita' delle armi di 
distruzione di massa irachene. Assicurarsi che non fossero rimasti 
documenti che potessero collegarvi all'OMI.
Sappiamo che il figlio di Saddam, Quasay, ordino' la rimozione di tutte le 
armi proibite dai numerosi palazzi di Saddam. Sappiamo che ufficiali del 
governo iracheno, membri del partito al governo e scienziati hanno nascosto 
articoli proibiti nella loro case.
Altri fascicoli chiave sono stati spostati da stabilimenti chimici e 
militari e posizionati in auto che vengono guidate per tutto il paese dagli 
agenti segreti iracheni per evitarne la scoperta.
Grazie all'aiuto dei servizi segreti, gli ispettori hanno recentemente 
trovato drammatiche conferme di queste informazioni. Quando hanno cercato 
nella casa di uno scienziato nucleare iracheno hanno scoperto circa 2.000 
pagine di documenti. Li vedete qui (probabilmente mostra una diapositiva 
N.d.T.) mentre vengono portati fuori dalla casa e consegnati nelle mani 
delle Nazioni Unite.
Una parte del materiale e' classificata e in relazione al programma 
nucleare iracheno.
Ditemi, rispondetemi, devono gli ispettori perquisire la casa di ogni 
ufficiale del governo, ogni membro del partito Baath ed ogni scienziato del 
paese per trovare la verita', per appropriarsi delle informazioni di cui 
hanno bisogno, per soddisfare le richieste di questo consiglio?
Le nostri fonti ci riferiscono che, in alcuni casi, i dischi fissi di 
computer di attrezzature militari irachene sono stati sostituite.
Chi ha preso gli harddrives, dove sono andati? Cosa viene tenuto nascosto? 
Perche'? C'e' solo una risposta al perche': per ingannare, per nascondere, 
per nascondere agli ispettori.
Numerose fonti umane ci riferiscono che gli iracheni stanno spostando non 
solo documenti ed harddrives, ma anche armi di distruzione di massa per 
impedire che vengano scoperte dagli ispettori.
Mentre eravamo qui in questa camera di consiglio discutendo la risoluzione 
1441 lo scorso autunno, sappiamo, lo sappiamo da fonti, che una brigata 
missilistica fuori da Baghdad stava smistando lanciamissili e testate 
contenenti agenti per la guerra biologica a varie destinazioni nell'Iraq 
occidentale. Molti dei lanciamissili e delle testate sono stati nascosti in 
ampi grovigli di palme e venivano spostati una volta a settimana o al mese 
per non essere scoperte. Abbiamo anche foto satellitari che indicano che 
materiale proibito e' recentemente stato spostato da diverse postazioni di 
armi di distruzione di massa. Lasciatemi dire due parole a proposito delle 
immagini satellitare prima che ve ne mostri un paio. La foto che sto per 
mostrare sono a volte difficili da interpretare per le persone comuni, e 
anche per me.
Il faticosissimo lavoro di analisi fotografica richiede esperti con anni ed 
anni di esperienza, che spendono ore ed ore su lavagne luminose.
Ma mentre vi mostro queste immagini, provero' a estrapolare e spiegare cosa 
significano e cosa indicano ai nostri specialisti dell'immagine. 
Guardiamone una. Questa riguarda una postazione di materiale bellico, una 
postazione che custodisce munizioni in un posto chiamato Taji. Questa e' 
una delle circa 65 postazioni in Iraq simili. Sappiamo che questa ha 
ospitato munizioni chimiche. Infatti, qui e' dove gli iracheni recentemente 
sono arrivati aggiungendo altre quattro installazioni chimiche.
Qui vedete 15 bunker di munizioni in queste cerchiature gialle e rosse. I 
quattro che sono nel rettangolo rosso rappresentano bunker per armi 
chimiche funzionanti.
Come faccio a saperlo? Come faccio a dirlo? Lasciate che vi faccia dare 
un'occhiata piu' da vicino. Guardate l'immagine sulla sinistra. Sulla 
sinistra c'e' un primo piano di uno dei quattro bunker chimici. Le due 
frecce indicano la presenza di sicuri segni che i bunker stanno custodendo 
munizioni chimiche. La freccia in cima che dice "sicurezza"  punta 
un'installazione con il marchio simbolo di questo tipo di bunker.
Dentro questa postazione ci sono guardie speciali ed equipaggiamento 
speciale per monitorare ogni perdita di gas che potrebbe uscire dal bunker.
Anche il camion che potete vedere e' un segno tangibile. E' un veicolo di 
decontaminazione in caso qualcosa andasse storto. Questo e' caratteristico 
di questi quattro bunker. La speciale attrezzatura di sicurezza e il 
veicolo di decontaminazione sarebbero nell'area, se non che o l'uno o 
l'altro si stanno muovendo perche' hanno bisogno di muoversi, visto che la 
gente sta lavorando in bunker differenti.
Ora guardate la foto sulla destra. State guardando due di quei bunker 
sterilizzati. I veicoli segnati sono andati, le tende non ci sono piu', e' 
stato ripulito. E fu fatto il 22 Dicembre, ed il team delle Nazioni Unite 
sta arrivando e potete vedere i veicoli per le ispezioni arrivare nella 
piccola porzione di foto sulla destra. I bunker sono puliti quando gli 
ispettori ci arrivano. Non trovano nulla. Questa sequenza di eventi solleva 
il preoccupante sospetto che l'Iraq e' stato avviato dell'arrivo degli 
ispettori a Taji.
Cosi' come successe negli anni novanta, sappiamo che l'Iraq oggi sta 
attivamente usato le considerevoli capacita' dei suoi servizi segreti per 
nascondere le sue attivita' illecite. Dalle nostre fonti sappiamo che gli 
ispettori sono sotto costante sorveglianza di un esercito di agenti segreti 
Iracheni. L'Iraq sta insistentemente tentando di spiare tutte le loro 
comunicazioni sia vocali che elettroniche.

Vorrei richiamare l'attenzione dei miei colleghi sull'interessante 
documento che il Regno Unito ha distribuito ieri, che descrive con squisiti 
dettagli le attivita' ingannevoli Irachene. Nel prossimo esempio, vedrete 
il tipo di attivita' dissimulatorie che l'Iraq ha adottato in risposta al 
riprendere delle ispezioni. Veramente, nel novembre 2002, proprio mentre 
gli ispettori stavano per ricominciare questo tipo di attivita' raggiunse 
il culmine. Eccovi tre esempi.
In questo sito di missili balistici, il 10 novembre, vedemmo un camion 
prepararsi a spostare componenti di missili balistici. Nella struttura 
collegata a questa arma biologica, il 25 novembre, proprio due giorni prima 
le ispezioni erano ricominciate, questo camion apparve, qualcosa che non 
avevamo quasi mai visto in questa installazione, e lo controlliamo 
attentamente e regolarmente.
In questa postazione di missili balistici, ancora, due giorni prima 
dell'inizio delle ispezioni. Cinque grandi camion apparvero insieme alla 
gru-mobile usata per spostare i missili. Abbiamo visto questo tipo di 
pulizie domestiche in quasi 30 siti. Giorni dopo queste attivita', i 
veicoli e gli equipaggiamenti che ho appena evidenziato scompaiono ed il 
sito ritorna alla normalita'. Non sappiamo precisamente cosa l'Iraq stava 
spostando, ma gli ispettori  gia' sapevano di questi siti, e cosi' l'Iraq 
sapeva che sarebbero venuti.
Ci chiediamo: perche' l'Iraq avrebbe dovuto spostare equipaggiamenti di 
questa natura prima delle ispezioni se erano ansiosi di dimostrare quello 
che avevano o non avevano? Ricordate la prima intercettazione in cui due 
Iracheni parlavano a proposito il bisogno di nascondere un veicolo 
modificato dagli ispettori. Dove ha portato tutti i suoi equipaggiamenti 
l'Iraq? Perche' non furono presentati agli ispettori?

L'Iraq ha anche rifiutato il permesso di volo ad alcuni aerei ricognitori 
u-2 che avrebbero dato agli ispettori una migliore consapevolezza di cosa 
era stato spostato prima, durante e dopo le ispezioni.
Questo rifiuto di permettere questo tipo di ricognizione e' una diretta e 
specifica violazione del paragrafo operativo sette della nostra risoluzione 
1441.

Saddam Hussein ed il suo regime non stanno solo provando a nascondere armi, 
stanno anche provando a nascondere gente. Conoscete i fatti base. L'Iraq 
non ha portato a compimento i suoi obblighi di consentire immediato, non 
contrastato e privato accesso a tutti gli ufficiali e alle altre persone 
come richiesto dalla risoluzione 1441.
Questo regime consente solo interviste con gli ispettori in presenza di un 
ufficiale iracheno, un sorvegliante. L'organizzazione ufficiale Irachena 
incaricata di facilitare le ispezioni ha annunciato, annunciato 
pubblicamente ed annunciato minacciosamente che "Nessuno e' pronto a 
lasciare l'Iraq per essere intervistato".
Il vice presidente iracheno Ramadan ha accusato gli ispettori di condurre 
spionaggio, una minaccia velata che chiunque stesse cooperando con gli 
ispettore stesse commettendo tradimento.
L'Iraq non ha rispettato i suoi obblighi sulla 1441 per fornire una 
esauriente lista di scienziati associati con il suo programma di armi di 
distruzione di massa.
La lista irachena era antiquata e conteneva solo 5000 nomi, nonostante il 
fatto che la UNSCOM aveva precedentemente stilato una lista di circa 3.500 
nomi.
Lasciate solo che vi dica quante fonti umane ce lo anno riferito. Saddam 
Hussein ha direttamente partecipato allo sforzo di prevenire gli 
interventi. Ai primi di dicembre, Saddam Hussein avverti' tutti gli 
scienziati iracheni delle serie conseguenze che essi e i loro familiari 
avrebbero affrontato se avessero rivelato qualsiasi informazione utile agli 
ispettori. Furono costretti a firmare per conoscenza documenti che punivano 
la divulgazione delle informazioni con la morte.
Saddam Hussein disse anche che agli scienziati bisognava riferire di non 
acconsentire a lasciare l'Iraq; chiunque acconsenti' ad essere intervistato 
fuori dall'Iraq sarebbe stato trattato da spia. Questo viola la 1441. Nella 
meta' di novembre, poco prima che gli ispettori tornassero, agli esperti fu 
ordinato di presentarsi a rapporto dalla organizzazione per la sicurezza 
speciale per ricevere un addestramento antispionaggio.
L'addestramento si concentrava su metodi evasivi, resistenza agli 
interrogatori e su come fuorviare gli ispettori. Signore e signori, queste 
non sono supposizioni. Questi sono fatti, rafforzati da diverse fonti, 
alcune di queste fonti sono servizi segreti di altri paesi. Per esempio, 
nella meta' di dicembre esperti di armi in una installazione furono 
sostituiti da agenti segreti iracheni mandati per nascondere agli ispettori 
sul lavoro che veniva fatto li'. Su ordine di Saddam Hussein ufficiali 
iracheni hanno stilato un falso certificato di morte per uno scienziato, 
che fu mandato a nascondersi. Nella meta' di gennaio a degli esperti di una 
postazione che era correlata alle armi di distruzione di massa fu ordinato 
di non venire a lavorare per evitare gli ispettori. Lavoratori di altre 
installazioni militari irachene non implicati in progetti di armi illecite 
sostituirono i lavoratori che erano stati mandati a casa. Una dozzina di 
esperti e' stata posta agli arresti domiciliari, non nelle loro case, ma in 
gruppo in una delle ville di Saddam Hussein. Va avanti ed 
avanti.(probabilmente riferito a diapositive o foto che Powell stava 
mostrando N.d.T.).
Come gli esempi che ho appena mostrato, cosi' i servizi segreti ed 
informativi fanno il punto  su un attivo e sistematico sforzo da parte del 
regime iracheno di nascondere oggetti chiave e persone dagli ispettori in 
diretta violazione della risoluzione 1441. Quello che vediamo non e' una 
cooperazione riluttante, e' invece una pura mancanza di cooperazione. 
Quello che vediamo e' una campagna deliberata per prevenire ogni lavoro di 
ispezione significativo.
Colleghi miei, il paragrafo operativo quattro  della risoluzione O.N.U. 
1441, sul quale ci attardammo cosi' a lungo lo scorso autunno, chiaramente 
afferma che false affermazioni ed omissioni nella dichiarazione ed il 
fallimento da parte dell'Iraq in qualunque momento di conformarsi e 
cooperare pienamente all'adempimento della risoluzione avrebbe costituito 
-i fatti parlano da soli- un'ulteriore infrazione dei suoi doveri.
La scrivemmo in quel modo per dare all'Iraq un test preliminare. Sarebbero 
stati sinceri ed avrebbero indicato presto l'intenzione di cooperare con 
gli ispettori? Fu studiato per essere un test preliminare. Fallirono il 
test. Secondo questo standard, lo standard dei paragrafi operativi, io 
credo che l'Iraq sia ora in rottura materiale con i suoi obblighi. Credo 
che la conclusione sia incontestabile ed innegabile. L'Iraq si e' messo a 
rischio delle serie conseguenze che comporta la risoluzione O.N.U. 1441. E 
questo organo (il consigli di sicurezza N.d.T.) mette se stesso in pericolo 
rilevante se consente all'Iraq di continuare nei suoi intenti senza 
rispondere efficacemente ed immediatamente. La questione di prima non e' 
quanto tempo ci auguriamo che gli ispettori ci mettano prima di stancarsi 
dell'ostruzionismo iracheno. Ma quanto pensiamo di riuscire a sopportare la 
non collaborazione Irachena prima che noi del consigli e noi delle Nazioni 
Unite diciamo "Il troppo e' troppo"

La gravita' di questo momento e' eguagliata  dalla gravita' della minaccia 
che le armi di distruzione di massa rappresentano per il mondo. Lasciatemi 
ora ritornare a questi programmi di armi mortali e descrivere perche' sono 
reali e presenti pericoli per le regioni del mondo.
Primo, armi biologiche. A proposito dell'introduzione (delle armi in Iraq 
N.d.T.) e della storia, penso ci siano tre piccole precisazioni che devo 
fare. Primo, ricorderete che la UNSCOM impiego' quattro lunghi e frustranti 
anni per strappare all'Iraq l'ammissione che aveva armi biologiche. 
Secondo, quando l'Iraq finalmente ammise di avere queste armi, nel 1995, le 
quantita' erano notevoli. Neanche un cucchiaino di antrace secco, circa 
questa quantita' (qui probabilmente mostra una fialetta contenente una 
polvere bianca) questo e' giusto un cucchiaino, colpi' il senato degli 
Stati Uniti nell'autunno 2001. Questo costrinse diverse centinaio di 
persone a ricevere trattamenti medici di emergenza e uccise due lavoratori 
delle poste, solo una piccola quantita' come questa, che era dentro una 
busta postale
L'Iraq ha dichiarato 8.500 litri di antrace, ma la UNSCOM stima che Saddam 
Hussein potrebbe aver prodotto 25.000. Se concentrato essiccato, questa 
quantita' sarebbe abbastanza per riempire decine di decine di decine di 
migliaia di cucchiaini. E Saddam Hussein non ha mostrato prova di neanche 
un cucchiaino di questo materiale mortale. E questo e' il mio terzo punto. 
E questa e' la chiave. Gli iracheni non hanno mai dato prova di tutte le 
armi biologiche che hanno ammesso di avere e che sappiamo che avevano. Non 
hanno mai reso conto di tutti i materiali organici usati per farle. E non 
hanno reso conto di molte delle armi riempite di questi agenti, per esempio 
ci sono 400 bombe. Questa e' una prova, non congetture. E' vero. E' tutto 
ben documentato. Il dottor Blix ha detto a questo consiglio che l'Iraq ha 
fornito piccole prove per verificare la produzione di Antrace e nessuna 
prova convincente della sua distruzione. Non dovrebbe essere una sorpresa, 
allora, che fin da quando Saddam Hussein ha costretto ad andarsene gli 
ispettori del 1998, abbiamo ammassato molti dossier che indicano che l'Iraq 
sta continuando a fare queste armi.

Una delle cose piu' preoccupanti che emerge dallo spesso volume di 
fascicoli che abbiamo sulle armi biologiche irachene e' l'esistenza di 
attrezzature mobili usate per fabbricare agenti biologici.
Lasciate che vi guidi dentro questo documento segreto e condivida con voi 
quello che sappiamo da resoconti di testimoni oculari. Abbiamo descrizioni 
di prima mano di fabbriche di armi biologiche su ruote e ferrovia.
I camion e le carrozze ferroviarie sono spostati facilmente e progettati 
per sfuggire alla scoperta da parte degli ispettori. Nel giro di 
mesi  possono produrre quantita' di veleno biologico pari all'intero 
ammontare che l'Iraq ha dichiarato di aver prodotto negli anni precedenti 
la guerra del golfo. Sebbene il programma iracheno di produzione mobile 
inizio' nella meta' degli anni novanta, gli ispettori all'epoca ebbero solo 
vaghi accenni di quel tipo di programmi.
La conferma venne dopo, nell'anno 2000. La fonte fu un testimone oculare, 
un ingegnere chimico iracheno che supervisiono' una di queste postazioni. 
Era veramente presente durante la produzione di agenti biologici. Era sul 
luogo anche quando avvenne un incidente, nel 1998.Dodici tecnici morirono 
per l'esposizione ad agenti biologici. Ha riferito che quando la UNSCOM 
stava ispezionando il paese la produzione di agenti biologici iniziava 
sempre la mezzanotte dei giovedi' perche' l'Iraq pensava che l'UNSCOM non 
avrebbe ispezionato nel giorno santo musulmano, da giovedi' notte al 
venerdi'. Ha aggiunto che questo era importante perche' le unita' non 
potevano essere interrotte nel mezzo della produzione, che doveva essere 
completata entro il la sera di venerdi' prima che gli ispettori potessero 
tornare. Questo informatore sta attualmente nascosto in un altro paese con 
la certezza che Saddam Hussein lo ucciderebbe se lo trovasse. Il suo 
resoconto di testimone oculare di queste postazioni mobili e' stato 
corroborato da altre fonti. Una seconda fonte, un ingegnere civile iracheno 
che aveva la possibilita' di conoscere i dettagli  del programma, ha 
confermato l'esistenza di attrezzature trasportabili che si spostano su 
rimorchi. Una terza fonte, anch'essa in una posizione che le permetteva di 
sapere, riferi' che nell'estate 2002 l'Iraq aveva fabbricato sistemi di 
produzione mobili montati su rimorchi stradali o carrozze ferroviarie. 
Infine, una quarta fonte, un sindaco iracheno, che si era ritirato, ha 
confermato che l'Iraq ha laboratori di ricerca biologica mobili oltre alle 
attrezzature produttive precedentemente menzionate.
Abbiamo diagrammi che le nostre fonti ci hanno riportato su queste 
postazioni mobili. Qui potete vedere sia camion che vagoni contenenti 
laboratori mobili. La descrizione che le nostre fonti ci hanno dato delle 
fattezze tecniche richieste da questo tipo di attrezzatura sono molto 
dettagliate ed estremamente accurate. Come questi disegni basati sulle loro 
descrizioni mostrano, sappiamo l'aspetto dei fermentatori, sappiamo 
l'aspetto delle taniche delle pompe e dei compressori e di altre parti. 
Sappiamo come vanno montati insieme tra loro. Sappiamo come funzionano. E 
sappiamo un sacco di dati sulle piattaforme su cui sono montati. Come 
mostra questo diagramma, queste fabbriche possono essere facilmente 
nascoste, sia spostando questi veicoli, che apparentemente sono normali 
camion e vagoni, sulle migliaia di miglia di autostrade  e binari irachene, 
o parcheggiandole in un garage o una rimessa o da qualche parte nell'esteso 
sistema di tunnel e bunker sotterranei di cui e' fornito l'Iraq.
Sappiamo che l'Iraq ha almeno sette di queste fabbriche mobili di agenti 
chimici. Quelle montate su camion sono composte da almeno due o tre camion 
ognuna. Questo significa che le postazioni mobili sono molto poche, forse 
diciotto camion di cui sappiamo -ce ne potrebbero essere di piu'.
Immaginate soltanto di provare a trovare diciotto camion attraverso le 
migliaia e migliaia di camion che viaggiano sulle strade dell'Iraq ogni 
singolo giorno.
Gli ispettori ci hanno impiegato quattro anni per scoprire che l'Iraq stava 
producendo agenti biologici. Quanto credete che ci impiegheranno  per 
trovare anche solo uno di questi diciotto camion senza che l'Iraq se ne 
venga fuori, come si suppone debba fare, con le informazioni su questo tipo 
di capacita' (di nuocere N.d.T.).
Signore e signori, queste sono attrezzature sofisticate. Per esempio, 
possono produrre antrace e tossine di botulino. Infatti, possono produrre 
abbastanza agente biologico essiccato in un solo mese da uccidere migliaia 
di migliaia di persone. E l'agente letale di questo tipo e' la cosa piu' 
mortale per l'essere umano. Dal 1998, gli esperti delle Nazioni Unite 
concordarono che gli iracheni avevano perfezionato le tecniche di 
essiccazione per i loro programmi di armamento biologico. Ora, l'Iraq ha 
incorporato questa esperienza sull'essiccazione in queste postazioni 
mobili. Sappiamo dalle passate ammissioni irachene che esso ha armato con 
successo non solo antrace, ma anche altri agenti biologici, inclusa la 
tossina del botulino, aflatozina e ricino.
Ma gli sforzi di ricerca iracheni non si fermarono qui. Saddam Hussein ha 
studiato dozzine di agenti biologici che causano mali come peste, tifo, 
tetano, colera, e febbre emorralgica, (aggiungere anche gas gangrene e 
camlpox che non sono riuscito a tradurre) ed ebbe anche il necessario per 
diffondere il vaiolo.
Il regime iracheno ha anche sviluppato modi per spargere agenti biologici 
letali, ampiamente ed indiscriminatamente negli acquedotti, nell'aria. Ad 
esempio, l'Iraq ebbe un programma per modificare le cisterne del carburante 
per i jet Mirage. Questo video su un test di volo iracheno ottenuto dalla 
UNSCOM alcuni anni fa mostra un jet Mirage F-1 iracheno. Notate lo spruzzo 
che esce da sotto il Mirage; sono 2.000 litri di finto antrace che un jet 
sta spruzzando. Nel 1995, un ufficiale militare iracheno, Mujahid Sali 
Abdul Latif riferi' agli ispettori che intendeva montare le taniche a 
spruzzo in un Mig 21 che era stato convertito In un veicolo aereo senza 
pilota o un UAV. Gli UAV equipaggiati con le taniche a spruzzo 
costituiscono un metodo ideale per lanciare un attacco terroristico usando 
armi biologiche. L'Iraq ha ammesso la produzione di quattro taniche a 
spruzzo. Ma fino ad oggi non ha dato prova credibile che siano state 
distrutte, prova che fu richiesta dalla comunita' internazionale. Non ci 
possono essere dubbi che Saddam Hussein abbia armi biologiche e la 
capacita' di produrne altre rapidamente, molte altre. Ed egli ha la 
possibilita' di spargere questi veleni letali e malattie in modi che 
possono causare enorme morte e distruzione. Se le armi biologiche sembrano 
cosi' terribili da concepire, le armi chimiche sono ugualmente agghiaccianti.
La UNMOVIC ha gia' relazionato molto di questo, ed e' documentato per tutti 
noi che possiamo andarlo a leggere nel rapporto della UNSCOM del 1999 su 
questa materia.
Lasciatemi porre le basi del discorso con tre punti chiave che tutti noi 
dobbiamo tenere a mente: primo, Saddam Hussein ha usato queste orribili 
armi su un'altra nazione e sulla sua stessa gente. Infatti, nella storia 
della guerra chimica, nessun paese ha avuto piu' esperienza sul campo con 
armi chimiche dalla prima guerra mondiale dell'Iraq di Saddam Hussein.
Secondo, cosi' come con le armi biologiche, Saddam Hussein non ha mai reso 
conto del vasto ammontare degli armamenti chimici: 550 granate da 
artiglieria con iprite, 30.000 munizioni vuote ed abbastanza precedenti per 
aumentare le sue scorte fino a 500 tonnellate di agenti chimici. Se 
consideriamo solo una categoria di armamenti mancanti 6.500 bombe dalla 
guerra Iran/Iraq la UNMOVIC dice che l'ammontare degli agenti chimici in 
esse sarebbe nell'ordine delle 1.000 tonnellate. Queste quantita' di armi 
chimiche sono ora un mistero. Il dottor Blix scherzosamente ha detto "Il 
gas iprite non e' un (a questo punto il testo originale riporta un 
inaudible, significa incomprensibile). Voi dovete sapere cosa ci avete 
fatto." Crediamo che Saddam Hussein sappia cosa ci ha fatto, ed egli non ne 
esce pulito  con la comunita' internazionale. Abbiamo prova che queste armi 
esistettero. Quello che non abbiamo e' la prova da parte dell'Iraq che essi 
le abbiano distrutte, o dove esse sono. Questo e' quello che stiamo ancora 
aspettando. Terzo punto, il rapporto iracheno sulle armi chimiche e' pieno 
di bugie. Ci vollero anni all'Iraq per ammettere finalmente che aveva 
prodotto quattro tonnellate di agente mortale nervino, il VX. Una singola 
goccia di VX sulla pelle uccide in pochi minuti. 4 tonnellate. La conferma 
venne fuori soltanto dopo che gli ispettori raccolsero documentazione come 
risultato della diserzione di Hussein Kamal, il figlioccio di Saddam 
Hussein. La UNSCOM riusci' ad avere evidenza probatoria che l'Iraq produsse 
VX e lo mise dentro delle armi per essere consegnato. Fino ad oggi l'Iraq 
ha negato di essersi armato con VX. Ed il 27 gennaio, la UNMOVIC ha 
riferito a questo consiglio che aveva informazioni che contrastavano con le 
relazioni fornite dagli iracheni sui loro programmi sul VX.
Sappiamo che l'Iraq ha imbastito porzioni importanti delle sue armi 
chimiche illecite attraverso la sua legittima industria civile.
Esteriormente, anche agli esperti, le infrastrutture sembrano opere civili 
comuni. La produzione illecita e quella lecita possono andare avanti 
simultaneamente; o, in un attimo, questa struttura a doppio uso puo' 
cambiare da clandestina in commerciale e viceversa. Le ispezioni sarebbero 
inverosimili, ogni ispezione in questo tipo di installazioni non sarebbe 
razionalmente in grado di portare alla luce nulla di proibito, specialmente 
se c'e' un'avvisaglia che le ispezioni stanno arrivando. Chiamateli o 
ingenui, o diabolicamente geniali, ma gli iracheni hanno deliberatamente 
progettato i loro programmi di armi chimiche per essere ispezionati. E' 
un'infrastruttura con incluso un alleato al suo interno. Sotto la maschera 
delle infrastrutture a doppio uso, l'Iraq ha  intrapreso uno sforzo per 
ricostituire attrezzature che erano associate da vicino con i suoi passati 
programmi per distribuire e produrre armi chimiche.
Ad esempio, l'Iraq ha ricostruito porzioni importanti dello stabilimento 
statale di Tariq.
Tariq contiene attrezzature progettate specificamente per il programma di 
armi chimiche irachene ed utilizza dati chiave dei passati programmi.
Questo e' lo scopo produttivo del business degli armamenti chimici di Saddam.
E qual e' l'intenzione riguardo la distribuzione?
Sto per mostrarvi una piccola parte di un complesso chimico chiamato 
al-Moussaid, un sito che l'Iraq ha usato per almeno tre anni per 
trasbordare armi chimiche dagli stabilimenti per la produzione al campo.
Nel maggio 2002, i nostri satelliti hanno fotografato l'inusuale attivita' 
che vedete in questa foto. Qui vediamo che i veicoli da trasporto sono 
ancora in questo zona utilizzato per il trasbordo, e possiamo vedere che 
sono accompagnati da un veicolo per la decontaminazione associato con 
l'attivita' delle armi chimiche o biologiche. Quello che rende questa foto 
significante e' che abbiamo una fonte umana che ha confermato che il 
movimento di armi chimiche stava avvenendo in questo sito in quel momento. 
Cosi' non e' solo la foto, e non e' il guardare la foto individualmente. 
Sono la foto e poi le informazioni di un essere umano prese assieme che 
dimostrano la giustezza della tesi.
Questa foto del sito presa due mesi dopo in luglio mostra non solo il sito 
precedente, che e' la forma in cima al centro (della foto N.d.T.) con il 
simbolo del bulldozer vicino, mostra che il sito di cui sopra e cosi' come 
tutti gli altri siti della zona, sono stati demoliti e riordinati. Lo 
strato superficiale del suolo e' stato rimosso. Gli iracheni hanno 
letteralmente rimosso la crosta terrestre da larghe porzioni di questa zona 
allo scopo di nascondere prove di attivita' di armi chimiche che sarebbero 
state lasciate da anni di attivita' di armi chimiche. Per sostenere il suo 
programma di armamenti chimici e biologici l'Iraq si procura il necessario 
da tutto il mondo tramite una estesa rete di commercio clandestino. Quello 
che sappiamo viene largamente da comunicazioni intercettate e fonti umane 
che sono nella posizione di sapere i fatti. Lo sforzo approvvigionativo 
iracheno include equipaggiamento che puo' filtrare e separare microrganismi 
e tossine utilizzate nelle armi biologiche, equipaggiamento che puo' essere 
usato per concentrare gli agenti, metodi di coltura che possono essere 
usati per concentrare l'agente, metodi di coltura che possono essere usati 
per continuare a produrre antrace e tossina del botulino, attrezzature per 
la sterilizzazione dei laboratori, file di reattori e pompe speciale che 
possono maneggiare agenti corrosivi di armi chimiche e ingredienti, grossi 
ammontare di cloruro di vinile, un ingrediente per agenti nervini e 
vescicanti, ed altri elementi chimici come il solfato di sodio, un 
importante ingrediente per gli agenti all'iprite. Ora, certamente, l'Iraq 
potrebbe argomentare che questi oggetti possono anche essere usati per 
scopi legittimi. Ma se questo e' vero, perche' dobbiamo venirlo a sapere da 
loro intercettando comunicazioni e rischiando le vite di agenti segreti? 
Con la ben documentata storia irachena sulle armi biologiche e chimiche, 
per qualcuno fra noi dovrebbe dare all'Iraq il beneficio del dubbio? Io non 
penso, e anche voi non lo penserete dopo che avrete sentito la prossima 
intercettazione. Solo poche settimane fa abbiamo intercettato comunicazioni 
fra due comandanti del Secondo Corpo di Armata Repubblica. Un comandate sta 
per dare un ordine ad un altro. Sentirete come questo riveli quello che 
vuole comunicare all'altro uomo, vuole assicurarsi che l'altro senta 
chiaramente, al punto di ripeterlo affinche' venga scritto e completamente 
compreso. Ascoltate.

Riguardiamo un po' di tratti selezionati da questa conversazione. Due 
ufficiali che parlano l'uno con l'altro alla radio vogliono essere sicuri 
che tutto (quello che si dicono N.d.T.) venga compreso
"Rimuovete, rimuovete"
"Ho capito"
"Agente nervino. Agente nervino. Dovunque esca fuori."
"Ho capito"
"Nelle istruzioni radio, nelle istruzioni"
"Radio, ho capito"

Perche' lo ripete in quel modo? Perche' si sforza cosi' tanto di 
assicurarsi che venga tutto compreso? E perche' si e' concentrato sulle 
istruzioni radio? Perche' l'ufficiale superiore e' preoccupato che qualcuno 
possa essere in ascolto. Bene, qualcuno c'era.

"Agente nervino. Smettiamo di parlare di questo. Ci stanno ascoltando. Non 
dare nessuna prova che abbiamo questi orribili agenti"

Bene, sappiamo quello che fanno. E questo tipo di conversazione lo 
conferma. Una nostra cauta stima e' che l'Iraq oggi ha scorte fra le 100 e 
le 500 tonnellate di agenti per armi chimiche. C'e' abbastanza agente per 
riempire 16.000 missili da battaglia. Anche la bassa stima di 100 
tonnellate di agente renderebbe Saddam Hussein capace di causare morti 
massicce su piu' di 100 miglia quadrate di territorio. Un area circa cinque 
volte quella di Manhattan.
Lasciate che vi ricordi che, le testate da 122 millimetri che gli ispettori 
O.N.U. hanno trovato recentemente, potrebbero essere, come qualcuno ha 
fatto notare, la cima di un iceberg sommerso. La questione che ci preme, 
amici miei, e' quando vedremo il resto di questo iceberg sommerso. Saddam 
Hussein ha armi chimiche. Saddam Hussein ha usato questo tipo di armi. E 
Saddam Hussein non ha problemi ad usarle ancora, contro i suoi vicini e la 
sua stessa gente. E abbiamo informatori che ci riferiscono che egli ha 
recentemente autorizzato i suoi comandanti sul campo ad utilizzarle. Non 
diramerebbe gli ordini  se non avesse le armi e l'intento di usarle. 
Abbiamo anche fonti che ci riferiscono che, fin dagli anni ottanta, il 
regime di Saddam ha condotto esperimenti su esseri umani per perfezionare 
le sue armi biologiche e chimiche. Una fonte ci ha riferito che 1.600 
prigionieri condannati a morte sono stati trasferiti nel 1995 ad un'unita' 
speciale per questo tipo di esperimenti. Un testimone oculare disse che i 
prigionieri erano legati ai lettini, gli esperimenti condotti su loro, il 
sangue sgorgava dalle loro bocche e venivano eseguite autopsie  per 
confermare gli effetti sui prigionieri. La disumanita' di Saddam Hussein 
non ha limiti.

Lasciatemi tornare ore sulle armi nucleari. Non abbiamo prova che Saddam 
Hussein abbia mai abbandonato il suo programma di armamenti nucleari. Al 
contrario, abbiamo piu' di dieci anni di prove che egli rimane determinato 
ad acquisire armi nucleari.
Per meglio apprezzare la sfida che affrontiamo oggi, ricordate che, nel 
1991, gli ispettori cercarono le installazioni nucleari principali irachene 
per la prima volta. E non trovarono nulla per concludere che l'Iraq aveva 
un programma di armamenti nucleari.
Ma in base alle informazioni fornite dai  disertori nel maggio 1991, la 
bugia di Saddam Hussein fu smascherata. In realta' Saddam Hussein aveva un 
imponente programma di armamenti nucleari clandestino che spaziava su 
diverse tecniche per arricchire l'uranio, includendo la separazione 
elettromagnetica degli isotopi, la centrifuga dei gas, e la diffusione dei gas.
Stimiamo il programma che abbiamo smascherato costa all'Iraq diversi 
miliardi di dollari. Nondimeno l'Iraq ha continuato a dire alla IAEA che 
non aveva programmi nucleari. Se Saddam non fosse stato fermato, l'Iraq 
avrebbe potuto produrre una bomba nucleare nel 1993, anni prima della 
peggiori stime che erano state fatte prima della guerra.
Nel 1995, come risultato da un altro disertore, scoprimmo che, dopo 
l'invasione del Kuwait, Saddam Hussein aveva iniziato un programma 
distruttivo per costruire una grezza  arma nucleare in violazione degli 
obblighi delle Nazioni Unite.
Saddam Hussein possiede gia' due dei tre componenti chiave necessari per 
costruire una bomba nucleare. Ha una squadra di scienziati nucleari con la 
competenza, ed ha un progetto per la bomba. Fin dal 1998 i suo suoi sforzi 
per ricostituire il suo programma nucleare si sono concentrati 
sull'acquisizione del terzo ed ultimo componente, materiale da fissione 
sufficiente per produrre una esplosione nucleare. Per fabbricare materiale 
da fissione, ha bisogno di sviluppare la capacita' di arricchire l'uranio.

Saddam Hussein e' determinato a mettere la mani su una bomba nucleare, Egli 
e' cosi' determinato che fatto ripetuti tentativi nascosti di acquisire 
tubi in alluminio di alta precisione da undici diversi paesi, anche dopo 
che le ispezioni erano ricominciate. Questi tubi sono controllati dai 
gruppi di approvvigionamento nucleare perche' possono essere usati come 
centrifughe per arricchire l'uranio. Fino ad ora, praticamente chiunque ha 
sentito di questi tubi, e sappiamo tutti che ci sono opinioni differenti.
C'e' la controversia su a cosa servano questi tubi. La maggior parte degli 
esperti statunitensi pensa che si intenda servirsene come rotori in 
centrifughe usate per arricchire l'uranio. Altri esperti, e gli stessi 
iracheni, argomentano che sono in realta' usati per costruire il corpo di 
razzi di uso convenzionale, per un lanciarazzi multiplo.
Lasciate che vi dica cosa c'e' di controverso in questi tubi.
Primo, tutti gli esperti che hanno analizzato i tubi di nostra proprieta' 
sono concordi che possano essere adattati per l'uso di centrifuga.
Secondo, l'Iraq non ci guadagna niente a comprarli. Sono proibiti per l'Iraq.
Non sono un esperto su tubi da centrifuga, ma gia' come veterano 
dell'esercito, posso dirvi un paio di cose: primo, mi colpisce come 
piuttosto bizzarro che questi tubi siano fabbricati con una tolleranza 
meccanica che supera di molto gli equipaggiamenti di razzi U.S.A. 
confrontabili. Forse l'Iraq semplicemente fabbrica le sue armi 
convenzionali con standard superiori ai nostri, ma io non credo.
Secondo noi abbiamo in realta' esaminato tubi da differenti partite (di 
merce) che furono clandestinamente acciuffate prima che raggiungessero 
Baghdad. Quello che notiamo in queste differenti partite e' un progredire 
di livelli sempre piu' alti di precisione, includendo, nell'ultima partita, 
rivestimenti anodizzati su superfici interne ed esterne estremamente lisce.
Perche' dovrebbero continuamente rifinire i particolari, affrontare tutti 
questi problemi per qualcosa che, se fosse un razzo, esploderebbe subito in 
schegge una volta utilizzato? I tubi in alluminio ad alta resistenza sono 
solo una parte della storia. Abbiamo anche fonti di molteplici servizi 
segreti che ci dicono che l'Iraq sta tentando di accaparrarsi magneti e 
macchinari per il bilanciamento al alta velocita'; entrambi gli articoli 
possono essere usati in un programma di centrifughe a gas  per arricchire 
l'uranio.
Nel 1999 e nel 2000, gli ufficiali iracheni hanno negoziato con fabbriche 
in Romania, India, Russia e Slovenia per l'acquisto di un impianto per la 
produzione di magneti. L'Iraq voleva che l'impianto producesse magneti di 
peso dai venti ai trenta grammi. E' lo stesso peso dei magneti usati 
dall'Iraq nel programma di centrifughe a gas precedente la guerra del 
golfo. Questo fatto legato ai tubi e' un altro indice del tentativo 
iracheno di ricostituire il suo programma di armamenti nucleare. 
Comunicazioni intercettate dalla meta' del 2000 fino alla scorsa estate 
mostrano che compagnie irachene di facciata cercarono di comprare macchine 
che possono essere usate per bilanciare i rotori delle centrifughe a gas. 
Una di queste compagnie e' anche stata coinvolta in un tentativo fallito di 
smerciare tubi in alluminio in Iraq, nel 2001. La gente continuera' a 
dibattere questa questione, ma ho alcun dubbio in testa, questi sforzi 
illeciti di approvvigionamento mostrano che Saddam Hussein e' molto 
concentrato di mettere a posto i pezzi chiave mancanti del suo programma di 
armamenti nucleare, la possibilita' di produrre materiale da fissione.
Ha anche costantemente provato a mantenere le altre parti fondamentali del 
suo programma nucleare, particolarmente la sua squadra di scienziati 
nucleari chiave. E' incontestabile che, nei passati diciotto mesi, Saddam 
Hussein ha prestato un crescente interessamento personale ai principali 
scienziati nucleari iracheni, un gruppo che la stampa controllata dal 
governo chiama apertamente, "il suo mujaheddin nucleare".
Le esorta regolarmente ed elogia i loro progressi. Progresso con che fine?
Tempo fa, il Consiglio di Sicurezza, questo consiglio, ha richiesto 
all'Iraq di fermare tutte le attivita' nucleari di qualsiasi tipo.
Lasciate che ora vi parli dei sistemi che l'Iraq sta sviluppando per 
mandare a destinazione (sugli obbiettivi) le armi di distruzione di massa, 
in particolare i missili balistici iracheni e i veicoli aerei senza pilota, 
detti UAV.
Primo, missili. Ricordiamo tutti che prima della guerra del golfo la meta 
di Saddam Hussein erano missili che non volassero solo centinai di 
chilometri. Voleva colpire non solo i suoi vicini, ma anche nazioni al di 
la' dai suoi confini. Anche se gli ispettori hanno distrutto la maggior 
parte dei missili balistici proibiti, numerosi rapporti di spionaggio nello 
scorso decennio, da fonti interne all'Iraq, indicano che Saddam Hussein 
detiene una forza nascosta di alcune dozzine di varianti dei missili 
balistici Scud
Questi sono missili con un raggio d'azione dai 650 ai 900 chilometri. 
Sappiamo dai servizi segreti e per stessa ammissione irachena che i missili 
balistici che l'Iraq e' autorizzato ad avere, gli al-Samud II e gli 
al-Fatah, violano il limite di 150 chilometri stabilito dal consiglio nella 
risoluzione 687. Questi sono sistemi proibiti.
La UNMOVIC ha anche riportato che l'Iraq ha illegalmente importato 380 
motori per razzo SA-2. Sono ideali per essere usati negli al-Samud II.
La loro importazione era illegale per tre motivi. La risoluzione 687 
impediva ogni consegna di tipo militare nell'Iraq. La UNSCOM ha 
specificatamente proibito l'uso di questi missili terra-terra e, infine, 
come abbiamo appena notato, essi sono per un sistema che supera il limite 
di raggio dei 150 chilometri. Peggio di tutto, alcuni di questi motori 
furono acquistati non piu' tardi di dicembre, dopo che questo consiglio 
aveva approvato la risoluzione 1441.
Quello che voglio che sappiate oggi e' che l'Iraq ha programmi volti a 
produrre missili balistici che volano 1000 chilometri.
Un programma segue un carburante liquido per missili che li renderebbe 
capaci di volare piu' di 1.200 chilometri. E potete vedere da questa mappa, 
cosi' come me, chi sarebbe minacciato da questi missili.

Come parte di questo sforzo, un altro piccolo pezzetto di prova, l'Iraq ha 
costruito un sostegno per testare i motori che e' piu' grande di qualsiasi 
cosa abbia mai fatto.
Notate la drammatica differenza di dimensioni fra lo stand sulla sinistra, 
quello vecchio, e il nuovo sulla destra. Notate la grande ventola per 
l'aspirazione. E' da qui che le fiamme dei motori escono. L'aspiratore 
nello stand sulla destra e' cinque volte piu' lungo di quello sulla 
sinistra. Quello sulla sinistra era usato per missili di corto raggio. 
Quello sulla destra e' chiaramente destinato a missili di lungo raggio che 
possono volare 1.200 chilometri. Al momento lo stand e' stato terminato e 
un tetto e' stato messo sopra cosi' che fosse difficile per i satelliti 
vedere cosa succedeva al di sotto.
Le intenzioni di Saddam Hussein non sono mai cambiate. Non sta sviluppando 
missili per difesa personale. Questi sono missili che l'Iraq vuole allo 
scopo di aumentare il suo potere, per minacciare, e per spargere testate 
nucleari, chimiche, e, se glielo lasciamo fare, nucleari.
Ora, (parliamo di N.d.T.) veicoli aerei senza pilota, gli UAV.
L'Iraq ha lavorato su una varieta' di UAV per piu' di un decennio. Questa 
e' solo un'illustrazione di come un UAV dovrebbe apparire. Questo sforzo 
include tentativi di modificare per il volo senza pilota il MIG-21 e con 
grande successo l'aeroplano chiamato L-29.
Comunque, l'Iraq si sta ora concentrando non su questi aeroplani, ma nello 
sviluppare e testare piccoli UAV, come questo. Gli UAV sono bene adattati 
per dispensare armi chimiche e biologiche.
Questa e' un'ampia prova che l'Iraq ha dedicato molti sforzi per sviluppare 
congegni spray che potrebbero essere adattati agli UAV.
E nel poco che Saddam Hussein ci ha riferito a proposito degli UAV egli non 
ha detto la verita'. Una di queste bugie e' graficamente ed 
indiscutibilmente dimostrata da spionaggio che abbiamo raccolto il 27 
giugno, lo scorso anno.
Secondo la dichiarazione irachena del 7 dicembre, i suoi UAV hanno un 
raggio di solo 80 chilometri. Ma abbiamo scoperto uno dei nuovissimi UAV in 
un volo di prova che ando' per 500 chilometri senza fermarsi in 
autopilotaggio nel tracciato disegnato qui. Non solo questo test e' ben 
oltre i 150 chilometri che le Nazioni Unite consentono, il test fu lasciato 
fuori dalle dichiarazioni irachene del 7 dicembre. L'UAV aveva volato 
intorno ed intorno in un cerchio, e cosi' il suo limite di 80 chilometri 
era in realta' di 500, senza rifornimento di carburante e con il pilota 
automatico, in violazione dei suoi obblighi dettati dalla 1441.
I legami nei dieci anni passati tra il programma iracheno sugli UAV e la 
proliferazione di agenti chimici e biologici sono in profonda connessione 
per noi.
L'Iraq potrebbe usare questi piccoli UAV che hanno un'apertura alare di 
pochi metri per spargere agenti biologici sui suoi vicini o, se 
trasportati, su altre nazioni, inclusi gli Stati Uniti.
Amici miei, le informazioni che vi ho presentato riguardo queste terribili 
armi e a proposito della continua derisione da parte dell'Iraq dei suoi 
obblighi sulla risoluzione del Consiglio di Sicurezza 1441 sono collegati 
su un soggetto su cui vorrei ora spendere un po' di tempo. E che ha a che 
fare col terrorismo.
Il nostro sforzo non e' solo su queste armi illecite. E' il modo in cui 
queste armi illecite possono essere collegate ai terroristi ed alle 
organizzazioni terroristiche che non hanno nessun freno nell'usare questo 
tipo di congegno contro persone innocenti nel mondo. L'Iraq ed il 
terrorismo vanno avanti da decenni. Baghdad istruisce membri del Fronte di 
Liberazione della Palestina in armi di piccolo calibro ed esplosivi. Saddam 
usa il Fronte di Liberazione Araba per fornire denaro alle famiglie dei 
palestinesi autori di attacchi dinamitardi suicidi allo scopo di prolungare 
l'Intifada.
E non e' un segreto che i servizi segreti di Saddam furono coinvolti in 
dozzine di attacchi o commisero assassini negli anni novanta.
Ma quello che voglio portare alla vostra attenzione oggi e' il 
potenzialmente molto piu' sinistro nesso tra l'Iraq e la rete terrorista 
AlQaida, un nesso che mescola organizzazioni terroristiche classiche e 
moderni metodi di omicidio. L'Iraq oggi ospita una mortale rete 
terroristica  capeggiata da Abu Musab Al Zargawi, considerato collaboratore 
di Osama Bin Laden ed i luogotenenti di AlQaida. Zarqaw, un palestinese 
nato in Giordania, combatte nella guerra afgana piu' di dieci anni fa.
Ritornato in Afganistan nel 2000, ha supervisionato un campo di 
addestramento terrorista. Una delle sue specialita' ed una delle 
specialita' di questo campo sono i veleni. Quando la nostra coalizione a 
battuto i talebani, la rete di Zarquawi ha stabilito un altro campo di 
addestramento su veleni ed esplosivi. E questo campo e' posizionato nel 
nord est dell'Iraq.
Vedete una foto di questo campo. La rete sta insegnando ai suoi operativi 
come produrre ricino ed altri veleni. Lasciate che vi ricordi come funziona 
il ricino. Meno di un pizzico, immaginate un pizzico di sale, mangiato nel 
vostro cibo, causerebbe uno shock seguito da arresto circolatorio. La morte 
avviene nelle 72 ore successive, e non c'e' antidoto, non c'e' cura. E' fatale.
Quelli che aiutano a gestire questo campo sono luogotenenti di Zarqawi che 
operano nell'area nord dell'area Kurda, al di fuori dell'Iraq controllato 
da Saddam Hussein. Ma Baghdad ha un agente nei piu' alti livelli 
dell'organizzazione radicale, Ansar al Islam, che controlla quest'angolo di 
Iraq. Nel 2000 questo agente offri' rifugio ad AlQaida nella regione. Dopo 
che cacciammo tutti i membri di AlQaida dall'Afganistan, alcuni dei suoi 
membri accettarono l'ospitalita'. Ci sono ancora oggi.
Le attivita' di Zarqawi non sono confinate nel piccolo angolo del nord est 
dell'Iraq. Si e' spostato a Baghdad nel maggio 2002 per ricevere delle cure 
mediche, ed e' rimasto nella capitale dell'Iraq per due mesi mentre 
recuperava le forze combattere ancora. Durante questo soggiorno, due 
dozzine circa di estremisti convergerono su Baghdad e stabilirono una base 
operativa la'. Questi affiliati di AlQaida, piazzati a Baghdad, ora 
coordinano il movimento di persone, denaro e rifornimenti all'interno ed 
all'esterno dell'Iraq per la loro rete, e stanno operando liberamente nella 
capitale da piu' di otto mesi. Gli ufficiali iracheni hanno negato le 
accuse di legami con Al Qaida. Queste negazioni sono semplicemente non 
credibili. Lo scorso anno un associato di Al Qaida si e' vantato che la 
situazione in Iraq era "Buona", che Baghdad potesse essere attraversata 
velocemente.
Sappiamo che questi affiliati sono collegati a Zarqawi perche' restano 
ancora oggi in regolare contatto coi suoi diretti subordinati, inclusa la 
cellula di avvelenatori cospiratori, e sono coinvolti non solo nel traffico 
di denaro e materiali.
Lo scorso anno, due membri sospetti di Al Qaida furono arrestati mentre 
passavano il confine fra Iraq ed Arabia Saudita.
Erano legati ad associati della cellula di Baghdad, ed uno di loro 
ricevette addestramento in Afganistan sull'utilizzo del cianuro. Dalla sua 
rete terrorista in Iraq, Zarqawi puo' dirigere la sua rete nel medio 
oriente ed oltre. Noi, negli Stati Uniti, tutti noi del dipartimento di 
stato, e dell'agenzia per lo sviluppo internazionale, perdemmo un caro 
amico con l'omicidio a sangue freddo del signor Lawrence Foley ad Amman, in 
Giordania, lo scorso ottobre, un deprecabile atto fu commesso quel giorno. 
L'assassinio di un individuo la cui unica missione era di assistere il 
popolo giordano. L'assassino, una volta catturato, disse che la sua cellula 
ricevette denaro ed armi da Zarqawi per quell'omicidio.

Dopo l'attacco, un complice dell'assassino lascio' la Giordania per andare 
in Iraq per ottenere armi ed esplosivi per future operazioni. Gli ufficiali 
iracheni replicano che non sono a conoscenza di dove sia Zarqawi  o 
qualsiasi altro suo complice. Ancora, queste proteste non sono credibili. 
Sappiamo delle attivita' di Zarqawi a Baghdad. Le ho descritte prima. E ora 
lasciatemi aggiungere un altro fatto. Chiedemmo ad un servizio di sicurezza 
amico di indurre Baghdad all'estradizione di Zarqawi e di fornirci 
informazioni su lui ed i suoi stretti collaboratori. Questi servizi 
contattarono gli ufficiali iracheni due volte, e fornimmo dettagli che 
avrebbero semplificato il ritrovamento di Zarqawi. La rete rimane a 
Baghdad. Zarqawi e' ancora lontano dall'andarsene. Come i miei colleghi ed 
i cittadini che rappresentano in tutta Europa sanno, il terrorismo di 
Zarqawi non e' confinato nel medio oriente. Zarqawi e la sua rete hanno 
complottato azioni terroristiche contro nazioni, comprese Francia, Gran 
Bretagna, Spagna, Italia, Germania e Russia.
Secondo il detenuto Abuwatia, che si e' addestrato nel campo terroristico 
di Zarqawi in Afganistan, Zarquawi ha incaricato almeno nove estremisti 
nordafricani di spostarsi in Europa per condurre attacchi velenosi ed 
esplosivi. Fin dallo scorso anno membri di questa organizzazione sono stati 
arrestati in Francia, Gran Bretagna, Spagna ed Italia. Secondo le nostre 
ultime valutazioni, 116 operativi connessi con questo ragnatela globale 
sono stati arrestati.

La tabella che state guardando mostra la rete in Europa. Sappiamo di questa 
rete europea, e sappiamo dei suoi legami con Zarqawi, perche' i detenuti 
che hanno fornito le informazioni sugli obiettivi hanno anche fornito i 
nomi di membri della rete. Tre di quelli che identificammo dal nome furono 
arrestati in Francia lo scorso dicembre. Negli appartamenti dei terroristi, 
le autorita' hanno trovato circuiti per congegni esplosivi ed una lista di 
ingredienti per fabbricare tossine. Il detenuto che ci ha aiutato a mettere 
insieme tutto questo dice che il plotone aveva preso di mira anche la Gran 
Bretagna. Le ultime prove, ancora, provarono che aveva ragione. Quando i 
britannici sgominarono una cellula la', il mese scorso, un ufficiale di 
polizia britannico fu ucciso durante l'irruzione nella cellula.
Sappiamo anche che i colleghi di Zarqawi sono stati attivi nelle gole 
pakistane, in Georgia (ex U.R.S.S.) ed in Cecenia, Russia. Il complotto a 
cui sono legati non e' un accumulo di chiacchiere. Membri della rete di 
Zarqawi dicono che il loro scopo era di uccidere Russi con le tossine.
Non ci sorprende che l'Iraq stia offrendo rifugio a Zarqawi ed i suoi 
subordinati. Questa conoscenza dei fatti e' costruita su lunghi decenni di 
esperienza rispetto ai legami fra Iraq ed Al Qaida.
Tornando indietro ai primi anni novanta e nella meta' di tale decennio, 
quando Bin Laden era acquartierato in Sudan, un fonte di Al Qaida ci 
riferisce che Saddam e Bin Laden raggiunsero un accordo che Al Qaida non 
avrebbe piu' sostenuto attivita' contro Baghdad.
All'inizio i legami con Al Qaida furono coperti dal segreto dai piu' alti 
livelli dei servizi segreti.
Sappiamo che membri di entrambe le organizzazioni si sono ripetutamente 
incontrati almeno otto volte ai livelli superiori fin dai primi anni 
novanta. Nel 1996, un servizio di sicurezza straniero ci riferi' che Bin 
Laden si incontro' con un ufficiale superiore dei servizi segreti Iracheni 
a Khartoum, e piu' tardi incontro il direttore dei servizi segreti 
iracheni. Saddam si interesso' di piu' quando vide gli spaventosi attacchi 
di Al Qaida. Un detenuto membro di Al Qaida ci fa sapere che Saddam era 
piu' intenzionato ad aiutare Al Qaida dopo il suo attentato dinamitardo 
alle nostre ambasciate in Kenya e Tanzania. Saddam fu anche impressionato 
dall'attacco di Al Qaida alla nave statunitense Cole nello Yemen 
dell'ottobre 2000.
Gli iracheni hanno continuato a visitare Bin Laden nella sua nuova casa in 
Afganistan. Un disertore di alto rango, uno degli ex capi dei servizi 
segreti di Saddam in Europa, dice che Saddam spedi' i suoi agenti in 
Afganistan diverse volte per addestrare i membri di Al Qaida sulla 
falsificazione di documenti.
Dai tardi anni novanta fino al 2001, l'ambasciata irachena in Pakistan ha 
giocato il ruolo di collegamento con l'organizzazione Al Qaida.
Alcuni credono altri sostengono che questi contatti non siamo molti. Dicono 
che la tirannia secolare di Saddam Hussein e la tirannia religiose di Al 
Qaida non coincidono. Non sono confortato da questo pensiero. L'ambizione e 
l'odio sono sufficienti per collocare l'Iraq ed Al Qaida insieme, 
abbastanza da permettere ad Al Qaida di imparare a costruire bombe piu' 
sofisticate ed imparare a falsificare documenti, ed abbastanza da dare ad 
Al Qaida la possibilita' di aiutare l'Iraq ad acquisire esperienza sulle 
armi di distruzione di massa.
E la testimonianza della cooperazione di Saddam Hussein con altre 
organizzazioni terroristiche islamiche e' chiara. Hamas, ad esempio, apri' 
un ufficio a Baghdad nel 1999, e l'Iraq ha ospitato conferenze a cui hanno 
partecipato membri della Jihad islamica palestinese. E questi gruppi sono 
dietro la sponsorizzazione di attacchi suicidi contro Israele.
Al Qaida continua ad avere profondo interesse nell'accaparrarsi armi di 
distruzione di massa. Cosi' come per la storia di Zarqawi e la sua rete, 
posso tracciare la storia di un terrorista di alto grado che riferisce come 
l'Iraq addestro' Al Qaida per questo tipo di armi. Fortunatamente questo 
operativo non e' detenuto, e ci ha raccontato la storia.
Ora vi relazionero' come egli personalmente ha descritto la cosa. Questo 
importante terrorista fu responsabile di uno dei campi di addestramento di 
Al Qaida in Afganistan.
Le sue informazioni vengono di prima mano dal suo coinvolgimento personale 
ai livelli superiori di Al Qaida. Dice che Bin Laden ed i suoi stretti 
collaboratori in Afganistan, deceduto il leader di Al Qaida Muhammad Atif, 
credettero che i laboratori in Afganistan non fossero in grado di 
fabbricare questi agenti chimici e biologici. Avevano bisogno di andare da 
un'altra parte. Dovevano cercare aiuto fuori dall'Afganistan. Dove 
andarono? Dove cercarono aiuto? Andarono in Iraq. Il sostegno che 
(incomprensibile N.d.T.). descrive include l'offerta da parte dell'Iraq di 
addestramento chimico o biologico per due associati di Al Qaida, che 
inizio' nel dicembre 2000. Egli dice che un militante conosciuto come Abu 
Abdula Al Iraqi e' stato mandato in Iraq diverse volte fra il 1997 ed il 
2000 per aiutare nell'acquisto di veleni e gas. Abdula Al Iraqi ha portato 
al successo le relazioni che stabili' con gli ufficiali iracheni.

Come ho detto all'inizio, nulla dovrebbe risultare come una sorprese per 
ognuno di noi. Il terrorismo e' stato un mezzo usato da Saddam per decenni. 
Saddam era un sostenitore del terrorismo molto prima che queste 
organizzazioni terroristiche avessero un nome. E questo sostegno continua. 
Il nesso fra veleni e terrore e' recente. Il nesso fra Iraq e terrorismo e' 
vecchio. La combinazione e' letale.
Secondo quanto e' stato tracciato, le negazioni irachene di sostegno al 
terrorismo si affiancano alle altre negazioni irachene di avere armi di 
distruzione di massa. E' solo una ragnatela di bugie
Quando affrontiamo un regime che cova ambizioni di dominio della regione, 
nasconde armi di distruzione di massa e da rifugio e sostiene attivamente i 
terroristi, non stiamo affrontando il passato, stiamo affrontando il 
presente. E, a meno che non agiamo, stiamo affrontando un futuro anche piu' 
spaventoso.

Amici miei, questa e' stata una lunga e dettagliata presentazione. E vi 
ringrazio per la vostra pazienza. Ma c'e' un altro argomento che vorrei 
toccare velocemente. E dovrebbe essere un argomento di profonda e continua 
rilevanza per questo consiglio, la violazione dei diritti umani perpetrata 
da Saddam Hussein. Sottolineando tutto cio' che ho detto, sottolineando 
tutti i fatti e i piani di condotta che ho identificato come oltraggi da 
parte di Saddam Hussein alla volonta' di questo consiglio, i suoi oltraggi 
alla verita' e, piu' pericoloso di tutti, il suo completo disprezzo per la 
vita umana.
L'uso da parte di Saddam Hussein di Iprite e gas Nervino contro i Kurdi nel 
1988 fu una delle piu' orribili atrocita' del ventesimo secolo; 5.000 
uomini, donne e bambini morirono.
La sua campagna contro i Kurdi dal 1987 al 1989 include esecuzioni sommarie 
di massa, persone scomparse, arresti arbitrari, pulizia etnica e la 
distruzione di circa 2.000 villaggi. Ha anche praticato pulizia etnica 
contro gli iracheni Sciiti e gli arabi nomadi la cui cultura e' fiorita per 
piu' di un millennio.
La polizia statale di Saddam Hussein elimina brutalmente chiunque osa 
dissentire. L'Iraq ha piu' casi di persone rapite con la forza 
(desaparecidos) di qualsiasi altro paese, decine di migliaia di persone che 
risultano mancanti nello scorso decennio. Nulla indica piu' chiaramente le 
pericolose intenzioni di Saddam Hussein e la minaccia che rappresenta per 
tutti noi della sua crudelta' calcolata verso i suoi stessi cittadini ed i 
suoi vicini. Chiaramente, Saddam Hussein ed il suo regime non si fermeranno 
davanti a nulla, fino a che qualcosa lo fermi.
Per piu' di venti anni con le parole e coi fatti Saddam Hussein ha 
perseguito la sua ambizione di dominare l'Iraq ed il confinante Medio 
Oriente usando i soli mezzi che conosce, intimidazione, coercizione ed 
annientamento di tutti quelli che potessero sbarrargli la strada.
Per Saddam Hussein, il possesso delle armi piu' mortali al mondo e' 
l'ultima carta da giocare, quella che deve tenere per riempire la sua 
ambizione.
Sappiamo che Saddam Hussein e' determinato a tenere le sue armi di 
distruzione di massa; e' determinato a fabbricarne altre.

Vista la storia delle aggressioni di Saddam Hussein, visto quello che 
sappiamo dei suoi grandiosi piani, visto quello che sappiamo sulle sue 
organizzazioni terroristiche e vista la sua determinazione nel vendicarsi 
di coloro che gli si oppongono, dovremmo noi sopportare il rischio che egli 
non dovesse un giorno usare queste armi in un momento e in un luogo e in un 
modo a sua scelta, nel momento in cui il mondo sia una posizione piu' 
debole per rispondere?
Gli Stati Uniti non potranno e non possono far correre quel rischio al 
popolo americano.
Lasciare Saddam Hussein in possesso di armi di distruzione di massa per 
altri mesi ed anni ancora non e' un opzione, non in un mondo post 11 settembre.

Colleghi miei, piu' di tre mesi fa questo consiglio riconobbe che l'Iraq 
continuava a rappresentare una minaccia per la pace e la sicurezza 
internazionali, e che l'Iraq era stato e rimaneva in rottura materiale dei 
suoi obblighi di disarmo.
Oggi l'Iraq rappresenta una minaccia e rimane ancora in rottura materiale.
In Verita', con il fallimento di adeguarsi alla sua ultima opportunita' di 
uscirne pulito e disarmarsi, l'Iraq ha messo se stesso in profonda rottura 
(degli accordi N.d.T.) e piu' vicino al giorno in cui affrontera' serie 
conseguenze per le sue continue sfide a questo consiglio.
Colleghi miei, abbiamo un obbligo verso i nostri cittadini, abbiamo 
l'obbligo verso questo organismo (il Consiglio di Sicurezza) di vedere che 
le nostre risoluzioni vengano rispettate.
Scrivemmo la 1441 non allo scopo di andare alla guerra, scrivemmo la 1441 
per cercare di preservare la pace. Abbiamo scritto la 1441 per provare a 
preservare la pace. Abbiamo scritto la 1441 per dare all Iraq un'ultima 
possibilita'.
Non dobbiamo indietreggiare da qualsiasi cosa sia davanti a noi.
Non dobbiamo fallire nei nostri doveri e nelle nostre responsabilita' verso 
i cittadini delle nazioni che sono rappresentate da questo organismo.

Grazie, signor presidente