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bandiera della pace - lettera aparta al Sindaco di Taranto



Lettera aperta al Sindaco di Taranto

Gentile Sindaco,
avevo apprezzato - e l'ho pubblicamente scritto nei giorni scorsi - il 
fatto che il Comune di Taranto avesse esposto la bandiera della pace con i 
colori dell'arcobaleno. E voglio ribadire oggi questo apprezzamento venendo 
a sapere che lei non toglierà quella bandiera, nonostante il Governo la 
consideri reato di "vilipendio". Parlando del divieto di esporre la 
bandiera della pace, grottescamente evocato dal Governo, lei ha dichiarato 
al Corriere del Giorno: "Mi sembra una reazione esagerata".
Minacciare i comuni - compresi quelli di centrodestra che hanno esposto la 
bandiera della pace - evocando il reato di "vilipendio" e non porsi il 
problema della violazione dell'articolo 11 della Costituzione Italiana 
("L'Italia ripudia la guerra...") sembra anche a me un'esagerazione e, per 
di più, una contraddizione.
L'esposizione della bandiera della pace ha un grande valore morale e civile 
in una città come Taranto che è definita "città operatrice di pace" 
nell'articolo 1 dello Statuto Comunale.
"Perché nessuno di noi abbia ad evere lo scrupolo di non aver fatto nulla 
per la pace, sia pure un gesto simbolico", lei ha dichiarato al TG3 
nazionale e esprimendo un comune sentire.
Ho apprezzato molto ciò che lei ha detto in occasione della Giornata della 
Memoria, ossia l'invito ai giovani a difendere i valori della pace, 
ribadito in una recente intervista al settimanale Nuovo Dialogo. Tutto ciò 
è stato inserito su Internet, a disposizione dei diecimila utenti che ogni 
giorno visitano il sito di PeaceLink, ed è un segno importante della 
costruzione di una cultura della pace che deve andare oltre le differenze 
politiche per sostanziare un patto comune in difesa della pace.
Le scrivo perché da questa esperienza può nascere un "progetto di 
educazione alla pace", a cui le varie espressioni culturali, religiose ed 
associative della città potrebbero dare il proprio contributo. Abbiamo più 
che mai bisogno di diffondere l'educazione alla pace e a lei, Sindaco, io 
affido questa proposta, nella convinzione che - come per la lotta in difesa 
dell'ambiente - anche in questo caso, per la pace, si possa condurre 
un'iniziativa civile in nome di valori comuni, quelli fondanti la nostra 
Carta Costituzionale.
Non tolga, la prego, la bandiera della pace, simbolo delle sofferenze di 
tutte le guerre e delle speranze di milioni di persone.

Alessandro Marescotti
presidente di PeaceLink
www.peacelink.it