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domenica in piazza contro la lebbra: PeaceLink aderisce
Iniziativa di solidarietà dell'Aifo per i malati di lebbra domenica prossima.
Il sostegno di PeaceLink.
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Comunicato di Alessandro Marescotti
presidente di PeaceLink
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Più di una persona al minuto scopre di avere la lebbra. Dieci milioni di
persone hanno la vita segnata dalla malattia. Il 60% dei malati del pianeta
riceve cure grazie alla solidarietà internazionale.
Queste sono le ragioni per cui domenica prossima in tutto il mondo viene
organizzata la 50' Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra, ideata e avviata
da Raoul Follereau.
L'appuntamento è dunque per domenica 26 gennaio 2003 dalle ore 9 alle 13 in
piazza della Vittoria, dal lato di via d'Aquino. Ad organizzarla è l'Aifo
(Associazione italiana Amici di Raoul Follereau).
Domenica verranno distribuiti infatti dei vasetti di miele prodotti nel
circuito del commercio equo e solidale in cambio di un'offerta. Il ricavato
dell'iniziativa finanzierà la cura dei malati di lebbra in India, Paese che
detiene il maggior numero di malati al mondo (si veda la SCHEDA 1).
Chi volesse collaborare trova tutte le informazioni sul sito
http://www.aifo.it
Il numero verde dell'Aifo nazionale è: 800-550303.
PeaceLink sostiene l'iniziative dell'Aifo attraverso la diffusione
dell'appello di solidarietà per i malati di lebbra sul sito nazionale
www.peacelink.it e inviando un invito ad aderire con una e-mail agli oltre
500 "volontari antiguerra" disseminati in Italia e che si sono resi
disponibili.
Il collegamento fra lotta alla lebbra e lotta alla guerra è infatti chiaro:
occorre riconverire le spese di guerra in spese di pace, come sosteneva
fermamente Raoul Follereau (si veda la SCHEDA 2 riportata in appendice).
La Giornata Mondiale dei malati di lebbra, che si svolge contemporanemente
in decine di piazze italiane, ha quest'anno ottenuto il plauso anche del
Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che, in data 22 gennaio
2003 ha inviato questo messaggio:
"La celebrazione della "Cinquantesima Giornata mondiale dei malati di
lebbra", nel centenario della nascita di Raoul Follereau, rinnova
l'attenzione verso i problemi legati alla povertà, al disagio,
all'emarginazione, ancora drammaticamente presenti in molte nazioni del
mondo. Sono necessarie forme di cooperazione e di solidarietà
internazionali per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni
colpite da questa terribile malattia, nel rispetto irrinunciabile dei
diritti fondamentali della persona. In questo impegno l'AIFO prosegue con
efficacia la sua costante azione a sostegno della ricerca scientifica per
prevenire e curare questa grave patologia e per favorire l'integrazione
sociale di coloro che sono guariti. Con questa consapevolezza esprimo
apprezzamento alla vostra associazione e invio un saluto e un augurio agli
organizzatori e a tutti i presenti all'evento. Carlo Azeglio Ciampi"
L'Associazione italiana Amici di Raoul Follereau (AIFO), grazie al sostegno
di centinaia di migliaia di italiani ha curato, in oltre quarant'anni di
attività, un milione di malati di lebbra destinando 100 milioni di Euro a
progetti nei paesi a basso reddito.
Di fronte all'importanza delle questioni che abbiamo di fronte a volte ci
sentiamo quasi inutili o insignificanti come individui singoli; eppure la
vita di Raoul Follereau testimonia che si può anche partire da soli ed
arrivare in tanti. E appare più che mai stringente la frase di George
Bernard Shaw: "Il peggior peccato contro i nostri simili non è l'odio ma
l'indifferenza; questa è l'essenza della disumanità."
PeaceLink aderisce con convinzione alla iniziativa di domenica e invita
tutti i suoi volontari e simpatizzanti a partecipare consultando l'elenco
delle piazze sul sito http://www.aifo.it
Alessandro Marescotti
presidente di PeaceLink
SCHEDA 1 --------------------------- LEBBRA: LE DIMENSIONI DEL FENOMENO
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Oltre 2000 persone si ammalano ogni giorno, più di una al minuto. Si stima
che siano
almeno altrettanti, quotidianamente, i casi non identificati. In realtà
nessuno può dire esattamente quanti siano i malati nel mondo. Di fatto
quando si avviano piani di ricerca dei casi di lebbra in aree poco
raggiungibili si continuano a scoprire numerose persone affette dalla
malattia. Tra loro la percentuale dei bambini rimane alta. Ciò indica un
alto livello d'infezione.
CHE MALATTIA E'
Una malattia contagiosa causata dal Mycobacterium leprae, bacillo isolato
nel 1873 da Gerhard
Armauer Hansen. Da allora la malattia è definita Hanseniasi o Morbo di
Hansen ed i malati
hanseniani. Anche se la malattia è perfettamente curabile, ancora oggi le
si accompagna spesso un pesante stigma sociale che vede le persone che ne
sono state affette, anche se guarite completamente, considerate "diverse" e
socialmente emarginate. Il bacillo, inizialmente, distrugge i nervi
periferici provocando insensibilità; successivamente attacca i tessuti
causando le mutilazioni. Se non trattata, provoca danni progressivi e
permanenti a pelle, nervi, arti ed occhi.
LA CURA
Solo nel 1940, con il dapsone, si cominciò ad avere una cura, ma il farmaco
andava assunto per
tutta la vita ed aveva il solo effetto di rallentare l'avanzata della
malattia. E' dai primi anni 80, con l'introduzione della polichemioterapia
(rifampicina, clofazimina e dapsone), che finalmente dalla lebbra si può
guarire. L'Organizzazione Mondiale della Sanità - OMS raccomanda la
polichemioterapia dal 1981. Da 5 a 20 anni è il periodo d'incubazione del
bacillo che causa la malattia. Da 6 mesi a due anni dura il periodo di
trattamento farmacologico. Si stima che circa 10 milioni di persone
subiscano oggi le conseguenze fisiche e sociali della malattia.
SCHEDA 2 ----------------------------- CHI ERA RAOUL FOLLEREAU
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La giornata mondiale di quest'anno costituisce un appuntamento particolare
in quanto sarà concomitante con il centenario della nascita e con il
venticinquennale della morte di Raoul Follereau.
Raoul Follereau - scrittore, poeta e giornalista francese - per il suo
impegno nella lotta alla lebbra fu definito "apostolo dei malati di
lebbra". Follereau inseriva la lotta alla lebbra in un impegno più ampio di
lotta ad ogni forma di emarginazione e di ingiustizia. Costante è stato il
suo impegno per la pace.
Si riporta una testimonianza storica di Raoul Follereau, che ne documenta
la volontà di pace: spendiamo per i lebbrosi ciò che oggi si spende per
strumenti di morte.
--- Lettera di Raoul Follereau
Al Presidente degli Stati Uniti
Al Presidente dell'Unione Sovietica
"Signori Presidenti,
ciò che vi domando è così poco... quasi niente... Datemi un aereo, ciascuno
di Voi un aereo, uno dei vostri aerei da bombardamento. Perché ho appreso
che ciascuno di questi velivoli costa all'incirca cinque miliardi di
franchi... E ho calcolato che, col prezzo di questi due aerei di morte, si
potrebbero risanare tutti i lebbrosi del mondo. Un aereo in meno in ogni
aeroporto, ciò non modificherà l'equilibrio delle vostre forze... Voi
potreste dormire tranquilli. Ma io, io dormirei più tranquillo. E dei
milioni di povera gente dormirebbe finalmente... Non credete Voi che questa
sia una bella occasione "per fare qualcosa"? Dieci milioni di povera gente
non è tutta la miseria del mondo. Ma è già una grande miseria. Due
bombardieri. E si avrebbero tutte le medicine per guarirli! Due aerei dai
quali tutto ciò che voi possiate desiderare è che arrugginiscano nei loro
capannoni senza mai uscire..."
Raoul Follereau
1' settembre 1954
Oggi l'opera di Follereau continua attraverso l'AIFO che promuove una serie
di progetti di solidarietà e di aiuto concreto in diverse nazioni del Terzo
Mondo. Per contatti: AIFO, via Borselli 4, 40135 Bologna, tel.051/433402,
fax 051/434046.