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TG5. BOTTE DA ORBI IN REDAZIONE



Fonte: http://www.ilbarbieredellasera.com/article.php?sid=5724

09.01.2003
TG5. BOTTE DA ORBI IN REDAZIONE

di Pennina

Esclusivo! Pubblichiamo il testo del ricorso presentato in tribunale 
dall'Associazione stampa romana contro il direttore del Tg5 Enrico Mentana, 
per condotta antisindacale. Se ne leggono delle belle. E Mentana, a sua 
volta, querela l'Assostampa romana

Al Tribunale Civile di Roma alla Sezione Lavoro e' stato presentato un 
ricorso per la repressione di condotta antisindacale da parte 
dell'Associazione stampa romana, nella persona del rappresentante legale il 
segretario Silvia Garambois verso Rti, Reti Televisive Italiane.

Nel ricorso vengono ricostruiti i fatti della giornata di sciopero del 20 
dicembre che ha visto protagonisti dello scontro il Cdr del Tg5 ed il 
direttore Enrico Mentana (che a sua volta ha querelato per diffamazione 
l'Assostampa romana).

Ecco alcuni stralci completi di vivaci dialoghi del direttore del Tg5 con 
alcuni suoi giornalisti: "L'azienda convenuta, al fine di garantire 
ugualmente la normale diffusione dei notiziari ha utilizzato una redazione 
pari a meno del 40% delle forze previste per la giornata del 20 dicembre.

Ma l'azienda, al fine di evitare gli effetti della legittima astensione dal 
lavoro, non si e' limitata ad utilizzare i giornalisti non scioperanti 
presenti in redazione (c.d. crumiraggio diretto interno), ma ha operato una 
momentanea e radicale riorganizzazione del lavoro, utilizzando giornalisti 
in mansioni inferiori, richiamandone alcuni in servizio mentre il 20 
dicembre non avrebbero dovuto fornire prestazione lavorativa, sostituendo 
giornalisti ancora prima dell'inizio dello sciopero e richiamando finanche 
giornalisti occupati in altre testate (c.d. crumiraggio esterno), in palese 
violazione di norme di legge e di contratto collettivo.

Peraltro, l'azienda, nella persona del direttore responsabile Enrico 
Mentana, durante la giornata di astensione dal lavoro ed il successivo 25 
dicembre ha assunto atteggiamenti offensivi, gravi ed intimidatori nei 
confronti dei corrispondenti della rappresentanza sindacale aziendale 
(Comitato di redazione), cercando di impedire il libero esercizio delle sue 
prerogative riconosciute dalla legge e dal contratto".

Vediamo in dettaglio in cosa consistono "gli atteggiamenti offensivi ed 
intimidatori" assunti dal direttore del Tg5, secondo l'Associazione Stampa 
Romana:

"Il giorno 20 dicembre, alle ore 18.30 circa, il signor Paolo Di Mizio, 
componente del Cdr, si e' recato presso gli uffici della Segreteria di 
redazione, al fine di verificare sia il numero di adesione dei colleghi 
all'astensione sia l'organizzazione dei servizi redazionali con i relativi 
addetti durante lo sciopero.

Mentre il signor Di Mizio si trovava nella stanza della Segreteria di 
redazione ed insieme all'impiegata signora ***** faceva il conto degli 
scioperanti con in mano i fogli presenze della redazione, e' entrato 
repentinamente nella stanza il direttore, signor Enrico Mentana il quale, 
con tono della voce sensibilmente alterato, si e' rivolto al signor Di 
Mizio con le seguenti testuali parole: "Che cazzo ci fai tu qui? Vattene, 
tu non puoi stare qui, sei in sciopero".

Di Mizio rispondeva che in qualita' di componente del Cdr aveva il diritto 
di verificare l'entita' dell'adesione allo sciopero, anche per poterla 
comunicare all'associazione sindacale.

Mentana, con tono di voce sempre piu' alterato, rivolto a Di Mizio: "Tu non 
puoi usufruire della segreteria perche' non sei qui in veste professionale".

Poi, rivolto alla signora ******, con tono minaccioso ed intimidatorio: "E 
tu come ti sei permessa di lavorare con lui?". Infine, rivolto a tutti e 
due: "Saranno presi provvedimenti nel vostri confronti; io vi denuncio 
tutti e due!".

Il signor Di Mizio, cercando di calmare il signor Mentana, si e' rivolto a 
quest'ultimo facendogli presente che stava violando, con 
quell'atteggiamento, le piu' elementari liberta' sindacali e che, in ogni 
caso, non aveva alcun diritto di rivolgersi in quel modo alla signora *****.

Il signor Mentana, pero', ha continuato, sempre con tono elevato di voce: 
"Saranno presi provvedimenti nei vostri confronti... vi denuncio...", 
uscendo dalla stanza senza dire altro".

Altro scoppio d'ira si ha davanti alla bacheca sindacale, dove sostavano 
alcuni giornalisti che avevano sottoscritto la richiesta di ritiro delle 
dimissioni presentate nel frattempo dal Cdr: "In particolare, Enrico 
Mentana gridava ad uno di loro, signor Gioacchino Bonsignore: "Sei un 
imbecille! Non hai capito un cazzo! Sei un imbecille!". Ripetendo piu' 
volte tali espressioni.

Dopo pochi istanti, Paolo Di Mizio, il quale si trovava a passare nel 
corridoio in cui e' posta la "bacheca sindacale", e' stato anch'esso - e 
con violenza - verbalmente aggredito, sempre da Enrico Mentana.

Quest'ultimo, con tono alterato della voce, gli ha urlato: "Che cazzo avete 
scritto, che sono antidemocratico? Siete due farabutti!". La frase "siete 
due farabutti" e' stata ripetuta piu' volte, sempre urlando.

I "due farabutti" per Enrico Mentana sarebbero i signori Di Mizio e 
Provvisionato, componenti del Cdr. Il signor Paolo Di Mizio, a questo 
punto, ha cercato di calmanre Mentana rispondendogli che non aveva alcun 
diritto di usare quei termini e con quei toni.

Per tutta risposta, Mentana ha continuato: "Stai zitto, sei un cretino!". 
Ed ha ripetuto ancora: "Siete due farabutti!". A questo punto Paolo Di 
Mizio si e' allontanato, ma Enrico Mentana lo ha seguito nel corridoio 
urlandogli piu' volte: "Abbi il coraggio di confermare le tue dimissioni... 
ti faccio vedere io!, accompagnando la frase con un elegante e minaccioso 
gesto delle mani".

In conclusione ecco i fatti contestati ad Enrico Mentana: "Significative 
modifiche al processo produttivo in occasione della giornata di sciopero 
del 20 dicembre 2002; impiego dequalificante dei lavoratori in servizio; 
utilizzo di prestazioni straordinarie oltre i limiti legali e contrattuali, 
utilizzo di lavoratori estranei al normale ciclo produttivo; impedimento 
della regolare attivita' lavorativa, prima dell'inizio dello sciopero, di 
giornalisti che avrebbero aderito al medesimo e loro sostituzione con 
giornalisti non scioperanti.

Alla luce di quanto dedotto nella presente parte in fatto, e' evidente che 
Rti, al fine di evitare gli effetti negativi dello sciopero per l'impresa, 
ha proceduto, attraverso le decisioni assunte in unione con il direttore 
responsabile del Tg5, signor Enrico Mentana, ad una radicale 
riorganizzazione aziendale: la signora Riccetti, giornalista occupata in 
cronaca, ha realizzato un servizio per gli esteri.

La signora Ricci, in riposo intrasettimanale per il 20 dicembre, e' stata 
richiamata in servizio. I capi redattori, signora Rondoni, Torlontano e 
Gualtieri, hanno subito un evidente demansionamento, svolgendo mansioni di 
redattore ordinario, e, per quanto riguarda il primo, svolgendo lavoro 
straordinario oltre i limiti contrattuali e legali".