[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

Cantieri sociali




Care socie e cari soci,
vi invitiamo all'assemblea dei Cantieri sociali, che si terrà il 7
dicembre, a Roma, nell'aula 12 della facoltà di economia, viale del Castro
Laurenziano 9, a partire dalle ore 9,30 del mattino.
È  molto tempo che non ci incontriamo, noi che facciamo Carta e i nostri
soci, i nostri lettori, abbonati, amici e compagni. Dunque, è un'occasione
speciale.

Speciale, prima di tutto, perché questo incontro cade dopo il Forum sociale
europeo di Firenze, che - insieme a come si è protestato per gli arresti
dei compagni della Rete del sud ribelle - ha dimostrato quale ampiezza e
maturità abbia raggiunto il movimento dei forum sociali. Nel nostro
piccolo, ci pare di poter dire tranquillamente che la scommessa che
facemmo, quattro anni fa, creando una cosa chiamata Carta, basata
sull'ipotesi che qualcosa di questo genere stesse per nascere, è stata
ricompensata molto generosamente.
Le reti sociali che compongono il movimento hanno ormai raggiunto un
"tetto": possono, oggi, influire sulla politica e sull'economia. E,
naturalmente, possono esserne influenzate. Perciò ci è parso utile proporre
che la mattina del nostro incontro sia dedicata a una discussione
sull'autonomia del movimento, sui suoi scopi e specificità, cui
parteciperanno i molti nostri soci e compagni che provengono da tutte le
culture che hanno riempito la Fortezza da Basso.
È nella natura di Carta, essere uno "spazio pubblico". Forse, in una sede
così, sarà possibile un dibattito aperto, senza diplomazie, su come
ciascuno pensa debba evolvere quello straordinario fatto nuovo che è il
movimento. Ovvero, come debba cambiare il rapporto tra le reti e
organizzazioni nazionali che, a Genova come a Firenze, hanno cooperato per
organizzare il luogo in cui, poi, si sono riversate le esperienze e le
aspettative di quello che chiamiamo "il movimento", la cui diffusione è
molto superiore a quella che le organizzazioni nazionali sarebbero, di per
sé, in grado di promuovere. Ancora, discutere su quale debba essere il
passo successivo, una volta vinta la scommessa dell'esistenza e
dell'allargamento del movimento, dopo il tentativo di ucciderlo in fasce a
Genova: in poche parole, che cosa sia una "politica" in grado si spostare
la politica e l'economia, ma anche di interpretare il nuovo modo di "stare
insieme" di reti, associazioni, cittadini, insomma dei cantieri sociali.

Quello del 7 dicembre è un incontro speciale, di conseguenza, perché nel
frattempo la nostra impresa non ha solo resistito, e il settimanale vive
ormai da un anno e mezzo, ma ha dato sostanza alla sua ambizione, quella di
essere un "mezzo di comunicazione sociale": il sito www.carta.org è uno tra
i più consultati, in questo ambito; abbiamo cominciato una collaborazione
con Intra Moenia editore, pubblicando due libri sui temi della democrazia
municipale; la nostra newsletter arriva a 14 mila indirizzi; un'altra
collaborazione, con Amisnet, ci permette di fornire a venti radio
comunitarie, in tutta Italia, una trasmissione settimanale di 20 minuti,
Radio Carta; a Roma abbiamo iniziato da qualche settimana la pubblicazione
di un fascicolo di 16 pagine, Carta Città; abbiamo prodotto e distribuito
un video sull'Argentina.
Abbiamo avuto, ancora, un ruolo di promozione del Forum sociale europeo, in
particolare su due temi decisivi: l'informazione indipendente e, appunto,
la democrazia municipale (dal nostro Cantiere dei primi di maggio è nata la
Rete del nuovo municipio).
Molte cose abbiamo fatto, dall'ultima assemblea dei soci. Qual è il
bilancio? Quali le prospettive? Cosa significa, per il futuro di Carta,
l'iniziativa dei Conti di deposito del Fondo Carta, lanciato insieme a
Banca Etica?
Di tutto questo parleremo nel pomeriggio di sabato, fornendo tutte le
informazioni necessarie a chi, dando fiducia a un'idea, ha aiutato a creare
un mezzo di comunicazione che, oggi, è tra i più diffusi nel movimento dei
forum sociali.

Grazie per l'attenzione
Vi aspettiamo

La redazione di Carta
www.carta.org



Arrivare alla facoltà di economia è molto semplice. Venendo dalla stazione
Termini, bisogna costeggiare il perimetro della città universitaria e,
oltrepassato Viale Regina Margherita, vi è a destra il Viale del Castro
Laurenziano. Quasi subito, c'è il cancello del parcheggio della facoltà di
economia. Vi saranno indicazioni su come trovare l'aula 12. Da Termini si
può anche venire a piedi, altrimenti, si può prendere la metropolitana
linea B fino a "Policlinico" e ritornare verso la città universitaria,
imboccando Viale Ippocrate. In macchina, conviene uscire dal Raccordo
anulare sulla Tiburtina, direzione centro, oltrepassare la ferrovia e, una
volta a Piazzale delle Province, prendere lo stesso viale Ippocrate [in
questo caso il viale del Catro Laurenziano sarà a sinistra].