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Paolo Flores d'Arcais su arresti no global
From: "Gianluca Santoro" <glucasan@tin.it>
Commento di Paolo Flores d'Arcais diffuso nella mattinata di sabato 16
novembre 2002
L arresto dei 20 militanti no-global e' un ingiustizia e una vergogna.
Solidarieta' piena e senza riserve.
E solo tempo di inequivocabili si' si', no no .
L arresto di Francesco Caruso e di altri 19 militanti no-global e' un
ingiustizia e una vergogna.
La solidarieta' verso gli arrestati e' percio' piena e senza riserve. E
tale deve essere piena, senza riserve, senza nessun ipocrita distinguo da
parte di tutti i democratici di questo paese.
L ingiustizia di questi arresti e' gia' scritta nella enormita' e nell
inverosimiglianza delle accuse (giudicate in precedenza inconsistenti,
sulla base dello stesso dossier di carabinieri e polizia, dalle procure di
Genova, Torino, Napoli) : cospirazione politica al fine di turbare l
esercizio del governo e sovvertire violentemente l ordinamento economico
costituito nello Stato . Tali accuse o vengono interpretate in senso
berlusconiano, dove ogni critica e perfino ogni ossequio che non sia pero'
pronto, cieco, assoluto vengono considerati un intralcio ( turbamento ) all
esercizio del governo, ma in questo caso e' evidente che cio' non ha nulla
a che fare con il codice penale (e semmai qualcosa contro il codice lo
compie chi voglia trasformare in reato delle opinioni, visto che la
liberta' d opinione e' un valore intangibile costituzionalmente garantito).
Oppure la associazione sovversiva contro l ordinamento, ecc. significa, ne'
piu' ne' meno, il tentativo in atto della presa del potere vuoi tramite una
violenta rivoluzione, vuoi con la violenza di un golpe . Questo secondo
caso e' tipico della destre, e dunque e' qui fuori luogo.
Quali sarebbero le prove, allora, che e' in fattiva preparazione la prima
ipotesi (che implica armi, radio clandestine, nuclei segreti capillarmente
diffusi sul territorio, eccetera)? Che un sito si chiamava
www.radiogap.net. Gap , cioe' lotta armata, capite?! (In realta' e' l
acronimo di Global Radio Project.
Da qui un inevitabile inciso: perche' in tutti questi anni non e' stato
ancora arrestato il gruppo rock Dirotta su Cuba le cui intenzioni di
terrorismo internazionale sono smaccatamente evidenti?). Che un imputata,
analizzando come difendersi dalla repressione della polizia nel corso di un
corteo, aveva scritto: solo in gruppo e' possibile liberare qualcuno dalle
grinfie dei poliziotti e aveva ribadito il concetto in quello strumento di
comunicazione cospirativa che e' l agenzia Adn Kronos. Prove schiaccianti,
come si vede.
Ma i magistrati di Cosenza non si sarebbero accontentati di esse se non
avessero trovato la prova regina dell insurrezione in atto: il lancio di
ortaggi contro le forze dell ordine. Di fronte a tanto evidente pericolo
per l ordinamento repubblicano, come si poteva non procedere alla retata e
agli arresti?
Non c e' nulla su cui sorridere, pero'.
Non solo perche' ci sono venti persone ingiustamente in galera, ma perche'
siamo a un atto che minaccia di aprire una nuova stagione di strategia
della tensione . Questa, si', capace di alimentare - anche al di la' delle
intenzioni - tentazioni eversive: la messa in mora del diritto di
manifestare, per cominciare. Un diritto talmente consustanziale alle
democrazie liberali che, storicamente, ha preceduto la conquista del
suffragio universale.
La gravita' dell iniziativa e' moltiplicata, se possibile, dalla notizia -
riportata da La Repubblica con inequivoca precisione di dettagli secondo
cui gli arresti erano stato programmati per i giorni precedenti la
manifestazione di Firenze, e che solo un consiglio ministeriale li ha fatti
posporre.
Superfluo ogni commento sia sulle soggezione a una interferenza del potere
politico, sia sulla azione devastante di interferenza che, invece, gli
arresti del tutto ingiustificati, e che dunque verranno presto abrogati dai
magistrati di controllo avrebbero avuto rispetto al milione di persone
intenzionate a sfilare pacificamente, come si e' visto, malgrado tutte le
provocazioni della destra politica e massmediatica nei giorni precedenti.
E per favore, non si sbrodoli una volta di piu' la farsesca accusa di usare
due pesi e due misure contro chi, come noi, stigmatizza l ingiustizia
compiuta oggi, mentre ha sostenuto (e continua a sostenere) il doveroso
operato del pool Mani Pulite.
Obiezione da cavoli a merenda , di fronte ad una posizione di assoluta
coerenza. E anzi di coerenza assolutamente garantista.
Abbiamo sostenuto e continueremo a sostenere, infatti, l autonomia della
magistratura di fronte ad ogni interferenza del potere politico. Perche'
nell orizzonte di questa autonomia si puo' sperare che vengano corrette le
troppe iniquita' che ogni giorno accompagnano l amministrazione della
giustizia, mentre l interferenza del potere politico garantisce solo che
tali iniquita' si moltiplichino a dismisura: impunita' per gli eccellenti
di ogni potere, tolleranza zero per chi non ha santi in paradiso o e'
inviso agli eccellenti medesimi.
Proprio per questo, pero', non abbiamo mai dimenticato di criticare le
ingiustizie o gli errori commessi dai magistrati, senza trincerarci dietro
la formula pilatesca delle sentenze che si devono rispettare. Si
rispettano, ovviamente, nel senso che non si organizzano assalti ai carceri
per far evadere chi giudichiamo ingiustamente detenuto, ma si commentano,
portando tutte le argomentazioni di cui si e' capaci. Proprio per questo
abbiamo condannato le ingiustizie commesse una vita fa -contro Valpreda, o
l altro ieri contro il predecessore di Ciampi alla Banca d Italia, l
indimenticabile governatore Baffi (e il suo piu' stretto collaboratore
Sarcinelli) o ieri contro Enzo Tortora. Del nostro impegno contro
altrettanti episodi di malagiustizia potremmo fare una lista assai lunga. I
finti garantisti di oggi, invece, nulla videro e nulla vedono, se non
quando si tratti dei loro amici, o degli amici degli amici, benche' tutte
le garanzie processuali siano state piu' che rispettate e le prove di
colpevolezza abbiano nome Legione .
Ecco perche' abbiamo invece sempre portato ad esempio di garantismo i
magistrati del pool milanese di Mani Pulite e quelli dei pool antimafia che
si sono succeduti a Palermo: magistrati esemplari, imparziali, che non
hanno mai guardato in faccia a nessuno, tanto che hanno agito sempre in
sintonia tra loro malgrado le opinioni politiche diversissime e perfino
antitetiche. Perche', come magistrati, le mettevano da parte e obbedivano
soggetti soltanto alla legge . Nell esercizio delle loro funzioni, percio',
apolitici o impolitici.
Difendere senza incertezze l autonomia della magistratura (fin all
autogoverno della medesima) e criticare senza incertezze ogni singola
decisione giudiziaria che si ritenga iniqua (portando argomenti) sono due
facce indivisibili di uno stesso atteggiamento di cittadinanza attiva in
difesa della legalita'.
Abbiamo gia' detto di come l enormita' e l inverosimiglianza delle accuse
fara' sgonfiare l inchiesta in corso contro Francesco Caruso e gli altri 19
no-global, ed evidenzi l ingiustizia della loro detenzione.
Ma quando perfino mass-media (ed esponenti politici) perinde ac cadaver
berlusconiani arrivano a stigmatizzare la decisione come un azzardo
giuridico (Giuliano Ferrara, non Vittorio Agnoletto!) vuol dire che nessun
democratico puo' tacere, o assumere posizioni anche minimamente ambigue.
Quando perfino Francesco Cossiga denuncia la sciocchezza commessa dai due
magistrati, e Marco Follini ravvisa piu' di una forzatura , per ogni
democratico (e tanto piu' per chi in parlamento si dichiara all
opposizione) non puo' essere tempo da farisei o da sepolcri imbiancati. E
solo tempo di inequivocabili si' si', no no .
Paolo Flores d'Arcais
Alessandro Marescotti
a.marescotti@peacelink.it
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