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Fallaci Zeffirelli
Fallaci Zeffirelli, cosi' s'e' cantato dal Palco di Campo di Marte.
E fallace e' stata davvero la premonizione dei due fiorentini, che han
tentato di unirsi al coro del discredito, senza riuscirvi.
Hanno fallato l'analisi e han fallito la mossa: Firenze si e' aperta in un
abbraccio, e con essa i suoi fiorentini.
Il Social Forum e' stato una splendida occasione per respirare un'aria di
intensa partecipazione civile, di impegno sociale e politico, di voglia di
capire.
E poi un fortissimo desiderio di esserci e di mostrare con la propria
fisicita', il proprio corpo, la ferma assunzione della responsabilita' di
un'affermazione, senza se e senza ma: basta guerra.
Mentre andavo verso la Fortezza una signora mi ferma. Avra' avuto
settant'anni, capello bianco-lilla, curato. Mi guarda, fissa intensamente
il mio fazzolettone, mi riguarda negli occhi e mi dice: "Io mi
vergogno..." e gia' pensavo all'anatema stile Oriana, quando riprende: "Io
mi vergogno della chiusura con cui Firenze s'e' apprestata ad accogliervi!
Speriamo di saperci riscattare".
E si sono saputi riscattare alla grande, questi fiorentini dal cuore
d'oro.
Altro che Fallaci Zeffirelli.
Questi fiorentini non hanno certo pontificato dalle colonne dei
quotidiani, non hanno ululato profezie tarocche in Parlamento, non hanno
tentato colpi di mano. Hanno aperto le finestre delle loro case e offerto
caffe' e bibite, esposto bandiere e stracci di Pace, sono scesi lungo il
corteo per unirsi ai canti e alle persone, felici che fosse la loro citta'
a essere ancora una volta culla di un Rinascimento.
Grazie, Firenze.
Anna
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Anna Scavuzzo
http://www.retecivica.milano.it/~anna.scavuzzo
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